Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 1 di 89 Edizione 2 Revisione 0 del 10/03/2015 LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A. Sede Legale Via Cannola al Trivio n. 28 Napoli Sito Produttivo Strada Statale 87 al km 21+200, 81020 S. Marco Evangelista (CE) Tel.: 0823.222111 Fax: 0823. 451722 C.F. e P. IVA: 00289760639 DICHIARAZIONE AMBIENTALE NACE: 25.61 (Trattamento e rivestimento di metalli) 24.32 (Laminazione a freddo di nastri) Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 2 di 89 STATO DELLE REVISIONI DEL DOCUMENTO 2 0000 10/03/2015 Ed. Rev. Data Nuova Dichiarazione Ambientale. Motivo della revisione 7 21/02/2014 Aggiornamento dati 2013 6 29/03/2013 Aggiornamento dati 2012 5 30/03/2012 Aggiornamento dati 2011 4 10/03/2011 Aggiornamento dati 2010 3 06/04/2010 Aggiornamento dati 2009 e adeguamento al Regolamento CE 1221/2009. 2 22/06/2009 Modifiche richieste dall’Organismo di Certificazione. 1 20/05/2009 Modifiche dei dati. 0 24/04/2009 Prima emissione. Rev. Data Motivo della revisione Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 3 di 89 INDICE 1. PREMESSA 5 2. PRESENTAZIONE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A. 6 3. POLITICA PER L’AMBIENTE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A. 7 4. INQUADRAMENTO DEL SITO 8 4.1 INFORMAZIONI GENERALI 8 5. 9 ANALISI DELL’ ATTIVITA’ PRODUTTIVA 5.1 ORGANIGRAMMA DELL’ORGANIZZAZIONE 5.2 STORIA TECNICO PRODUTTIVA DELL’ATTIVITÀ 5.3 DEFINIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO E LAY-OUT DELLO STABILIMENTO 5.4 SUDDIVISIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO IN FASI ELEMENTARI 5.4.1 FASE 1: MAGAZZINO SCORTE E MATERIE PRIME 5.4.2 FASE 2: FONDERIA 5.4.3 FASE 3: FRESATURA 5.4.4 FASE 4: LAMINAZIONE A CALDO 5.4.5 FASE 5: LAMINAZIONE A FREDDO 5.4.6 FASE 6: TRATTAMENTO TERMICO ROTOLI 5.4.7 FASE 7: TRATTAMENTI SUPERFICIALI 5.4.8 FASE 8: FINITURA E IMBALLAGGIO 5.4.9 FASE 9: STOCCAGGIO PRODOTTO FINITO E SPEDIZIONE 5.5 PRODUZIONE 5.6 SERVIZI AUSILIARI: IMPIANTO DI DEPURAZIONE SIMPEC 5.7 SERVIZI AUSILIARI: PRODUZIONE DI ARIA COMPRESSA 5.8 SERVIZI AUSILIARI: IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUA PRIMA PIOGGIA 9 9 10 12 14 14 15 15 15 15 16 16 16 17 18 18 18 6. 19 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI E INDIRETTI 6.1 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI E DEGLI IMPATTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI 6.2.1 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI NORMALI 6.2.2 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI ANOMALE 6.2.3 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA 6.2.4 VALUTAZIONE ASPETTI DIRETTI 6.2. VALUTAZIONE ASPETTI INDIRETTI 19 19 20 21 22 24 7. NORMATIVA APPLICABILE 27 8. RIEPILOGO CONSUMO MATERIE E PRODOTTI 31 8.1 MATERIE PRIME E MATERIE AUSILIARIE 8.1.1 PRODOTTI E SOTTOPRODOTTI 8.2 CALCOLO DEGLI INDICATORI 8.3 CONSUMO RISORSE ENERGETICHE 8.3.1 ENERGIA ELETTRICA 31 31 32 34 34 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 4 di 89 8.3.2 GAS METANO 8.3.3 GASOLIO 8.3.4 CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE RISORSE ENERGETICHE 8.4 CONSUMO RISORSE IDRICHE 8.4.1 ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO 8.4.2 ACQUE DI POZZO 8.4.3 CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE RISORSE IDRICHE 8.5. EMISSIONI IN ATMOSFERA 8.5.1 GESTIONE EMISSIONE IN ATMOSFERA 8.5.2 EMISSIONE GAS AD EFFETTO SERRA – EMISSION TRADING 8.6. SCARICHI IDRICI 8.7 RIFIUTI 8.7.1 RACCOLTA E DEPOSITO TEMPORANEO DEI RIFIUTI 8.7.2 RIFIUTI SPECIALI, PERICOLOSI E NON PERICOLOSI 8.8 RUMORE ESTERNO 8.9 SUOLO E SOTTOSUOLO/SITI INQUINATI 8.10 SOSTANZE LESIVE DELLO STRATO DI OZONO E DI SOSTANZE FLUORURATE AD EFFETTO 35 36 37 38 38 38 39 41 47 47 48 57 57 57 63 64 SERRA 65 66 66 67 67 68 68 68 8.11 AMIANTO 8.12 PCB/PCT 8.13 CAMPI ELETTROMAGNETICI 8.14 RADIAZIONI IONIZZANTI 8.15 RISCHIO INCENDIO 8.16 INQUINAMENTO LUMINOSO 8.17 BIODIVERSITÀ 8.18 APPROCCIO INTEGRATO PER LA RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO E APPLICAZIONE DELLE MTD (PUNTO 2.5.B IPPC) 8.19 APPROCCIO INTEGRATO PER LA RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO E APPLICAZIONE DELLE MTD (PUNTO 2.6 IPPC) 8.20 DEPOSITO OLI MINERALI 9. 69 75 81 IL PROGRAMMA AMBIENTALE 82 10. PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE 86 11. AGGIORNAMENTO DELLE INFORMAZIONI A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO 86 12. PUBBLICAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 87 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 5 di 89 1. PREMESSA In data 14 dicembre 2010 la Laminazione Sottile SpA ha ottenuto la registrazione EMAS con il numero IT 001241 con validità fino al 25 giugno 2012. In data 19 dicembre 2012 la sezione EMAS Italia del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit ha deliberato il mantenimento della Registrazione con validità fino al 27 maggio 2015. Il presente documento rappresenta una nuova Dichiarazione Ambientale la cui ultima versione convalidata, contenente i dati del 2013, è la revisione 7 del 21 febbraio 2014. All’interno del presente documento sono descritte le prestazioni ambientali e il consuntivo del programma ambientale relativo agli anni 2012-2013-2014, e viene proposto il nuovo programma ambientale per il triennio 2015-2016-2017. La dichiarazione e il sistema di gestione ambientale si riferiscono al seguente campo di applicazione: Ricerca, sviluppo e produzione di laminati di alluminio e sue leghe mediante le fasi di fonderia, laminazione a caldo e a freddo, trattamenti termici, superficiali e taglio. Rispetto alla Dichiarazione Ambientale precedente si registrano, però, i seguenti cambiamenti: • LAMINAZIONE SOTTILE SPA rientrando nel campo di applicazione della Direttiva 2009/29/CE ha presentato domanda per richiedere ulteriori quote di CO2 a titolo gratuito a valle dell’ampliamento impiantistico effettuato; di questo argomento si parla nel paragrafo 7.5.2 • LAMINAZIONE SOTTILE SPA ha richiesto alla provincia di Caserta l’autorizzazione per la ricerca di acque sotterranee per uso industriale mediante trivellazione di un nuovo pozzo e contestualmente ha richiesto la chiusura di uno esistente; di questo argomento se ne parla al paragrafo 7.4.2 • LAMINAZIONE SOTTILE SPA nell’ambito dell’ampliamento impiantistico effettuato negli ultimi anni, ha richiesto ed ottenuto una nuova autorizzazione al deposito oli minerali ai sensi della Legge 23/2004 e al contempo ha richiesto e ottenuto le nuove licenze doganali per l’acquisto e l’utilizzo di prodotti esenti accisa ed ha provveduto all’aggiornamento del CPI; di questo argomento se ne parla nel paragrafo 7.20 • LAMINAZIONE SOTTILE SPA nell’ambito della Direttiva Emission Trading ha provveduto a presentare al Ministero dell’Ambiente l’aggiornamento del Piano di Monitoraggio CO2 periodo 2013-2020 a seguito di comunicazione da parte del Ministero dell’Ambiente; di questo argomento se ne parla nel paragrafo 7.20 • LAMINAZIONE SOTTILE SPA ha provveduto a effettuare una nuova valutazione di impatto acustico ai sensi della Legge 447/1995; di questo argomento se ne parla nel paragrafo 7.8 Le nuove installazioni sono riferite ad un programma investimenti 2013-2015. Per il completamento di questo programma manca l’installazione di un Nuovo Laminatoio Finitore I cambiamenti sono identificati con una ombreggiatura. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 2. Pag. 6 di 89 PRESENTAZIONE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A. La Laminazione Sottile opera sin dal 1923 nel settore della produzione di laminati in leghe di alluminio assumendo l’assetto aziendale attuale nel 1957 con la fondazione della Laminazione Sottile S.p.A. Lo stabilimento della Laminazione Sottile S.p.A. è sito nel Comune di San Marco Evangelista (CE), ed è esclusivamente dedicato alla ricerca, sviluppo e produzione di laminati in alluminio e sue leghe mediante le fasi principali di: fusione, fresatura, omogeneizzazione, laminazione a caldo, laminazione a freddo, trattamento superficiale, trattamento termico, taglio in nastri, lastre o dischi e imballo con spessore dei laminati da 0,007 a 6,000 mm. Dal 2008 lo stabilimento ha ottenuto la certificazione del proprio sistema di Gestione Ambientale secondo lo standard della Norma UNI EN ISO 14001:2004; con il raggiungimento di tale obiettivo l’impegno dell’Azienda non si è certo fermato, infatti, ha effettuato l’adesione volontaria al Regolamento CE n. 1221/2009 (EMAS III) e ha portato a certificazione il proprio Sistema di Gestione per la Sicurezza secondo lo standard BS OHSAS 18001:2007. Il perseguimento di questi obiettivi vogliono essere l’espressione di un impegno volto al miglioramento delle prestazioni ambientali dell’Azienda e consolidamento del rapporto con tutti gli interlocutori istituzionali, sociali ed economici della zona. In conformità con quanto previsto dal Regolamento EMAS, questa Dichiarazione Ambientale contiene: una descrizione chiara e priva di ambiguità dell’organizzazione con una sintesi delle attività e dei prodotti e servizi; la politica ambientale dell’organizzazione e una breve illustrazione del suo sistema di gestione ambientale; una descrizione di tutti gli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che determinano impatti ambientali significativi dell’organizzazione e una spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti; una descrizione degli obiettivi e dei traguardi ambientali in relazione agli aspetti e impatti ambientali significativi; una sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni dell’organizzazione rispetto agli obiettivi e traguardi ambientali stabiliti per quanto riguarda gli impatti ambientali significativi; altri fattori concernenti le prestazioni ambientali, comprese le prestazioni rispetto alle disposizioni di legge, per quanto riguarda gli impatti ambientali significativi; un riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente. L’attuazione del miglioramento continuo delle sue prestazioni ambientali, anche attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle risorse, rappresenta l’impegno concreto che la Laminazione Sottile S.p.A. ha coscientemente adottato nella gestione delle proprie attività. Il personale esterno, costituito prevalentemente da forza lavoro locale, è impegnato in attività appaltate come i servizi di pulizia, gli interventi specialistici, le attività di manutenzione straordinaria, servizi di vigilanza. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 3. POLITICA PER L’AMBIENTE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A. Pag. 7 di 89 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 8 di 89 4. INQUADRAMENTO DEL SITO Tale sezione mira a organizzare e descrivere sinteticamente le informazioni utili ad una caratterizzazione preliminare dell’area dove insiste l’attività produttiva della Laminazione Sottile S.p.A. 4.1 Informazioni Generali Le informazioni generiche relative al sito produttivo sono riportate nella presente Scheda Aziendale. Ragione sociale Anno di fondazione Laminazione Sottile S.p.A. 1957 Indirizzo sede operativa Indirizzo sede Legale Strada Statale 87 al km 21+200, CAP 81020 S. Marco Evangelista (CE) Via Cannola al Trivio n. 28, CAP 80141 Napoli (NA) Partita IVA 00289760639 Recapiti +39 0823 222111 Settore di attività Codice attività (Istat 1991) Codice attività IPPC +39 0823 451722 ≅ [email protected] Produzione e trattamento superficiale di laminati in alluminio e sue leghe attraverso le fasi principali di: fusione, fresatura, omogeneizzazione, laminazione a caldo, laminazione a freddo, trattamento termico, trattamento superficiale, taglio dei nastri, lastre o dischi e imballo. 28.51 Codice NOSE-P attività IPPC 2.5 b) – Impianti di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero (affinazione, formatura in fonderia), con una capacità di fusione superiore a 4 tonnellate al giorno per il piombo e il cadmio o a 20 tonnellate al giorno per tutti gli altri metalli. 2.6) - Impianti per i trattamenti di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 3 m. 105.01 – Trattamenti superficiali di metalli e plastiche. Codice NACE attività IPPC 25.61-Trattamento e rivestimento di metalli Codificazione Industria Insalubre Punto 82 Tab. B Elenco Industrie Insalubri di Classe I (D. M. 05/09/1994) – Metalli: fucine, forge, laminatoi a caldo e a freddo, estrusione, stampaggio, tranciatura, altri trattamenti termici; fonderie di rottami di recupero, smaltatura. Classificazione Industria Insalubre emessa dal Comune di S. M. Evangelista in data 11/03/1998. Legale Rappresentante Ing. Guido Moschini Amministratore Delegato Ing. Massimo Moschini - Sig. Luca Moschini Datore di Lavoro Sig. Pietro Moschini Responsabile del S. P. P e. Ing. Giuseppe de Simone Responsabile Ambientale Dati occupazionali Dirigenti 11 (dato al 31/12/2014) Impiegati 99 Operai 261 TOTALE 371 Tipico orario di lavoro 24h/giorno Numero di turni/giorno 3/1 Giorni/settimana 7/7 Giorni/anno 320 g/anno Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 9 di 89 5. ANALISI DELL’ ATTIVITA’ PRODUTTIVA In tale sezione si definisce l’attività produttiva, compresi gli elementi organizzativi, tecnologici ed impiantistici dello stabilimento Laminazione Sottile S.p.A. che saranno poi tenuti in considerazione nella successiva analisi dei fattori di impatto ambientale. 5.1 Organigramma dell’Organizzazione L’organizzazione è strutturata secondo l’organigramma di seguito riportato: Figura 1 Organigramma funzionale 5.2 Storia Tecnico Produttiva dell’Attività La Soc. Laminazione Sottile S.p.A. nasce da una iniziativa dell’Ing. Guido Moschini, titolare dell’azienda che ha iniziato la sua attività presso la sede storica di Via Cannola al Trivio in Napoli. Nel 1966-67 si è avuto il trasferimento dell’azienda nella sua sede attuale di San Marco Evangelista 2 su di una estensione in zona A.S.I. del suddetto comune per circa 150.000 m . L’insediamento, nella sede di San Marco Evangelista, ha avuto come scopo la crescita dell’impresa nel campo della produzione di laminati di alluminio rimanendo sempre comunque legata alle principali fasi di fusione, laminazione a caldo e a freddo. Nel corso degli anni l’evoluzione tecnologica ha permesso all’azienda di abbassare progressivamente gli spessori dei laminati prodotti e quindi abbracciare nuovi settori di mercato sia in ambito nazionale che internazionale. L’azienda negli ultimi anni ha avviato un programma di investimenti, volto al rinnovamento ed al miglioramento del proprio parco impianti per contrastare le negative conseguenze della crisi economica e finanziaria che dalla fine del 2008 ha sconvolto le economie di tutti i paesi del mondo con le gravissime ripercussioni anche occupazionali a tutti note. La coraggiosa strategia aggressiva e di contrasto adottata appare essere, al momento, la sola capace di allontanare dalla Laminazione Sottile lo spettro della recessione e della perdita di rilevanti quote di mercato, a tutto vantaggio della agguerritissima concorrenza di aziende nei paesi emergenti del Sud Est Asiatico o del Sud America. Tale programma di investimenti ha riguardato prevalentemente l’installazione di due impianti di recupero fluido di laminazione proveniente dall’area a freddo, l’installazione di un nuovo laminatoio quarto intermedio di ultima generazione, l’installazione di un nuovo forno a pozzo per il preriscaldo delle placche e n. 2 forni per il trattamento termico dell’alluminio; tale programma di investimenti si concluderà con l’installazione di un nuovo laminatoio finitore. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 10 di 89 5.3 Definizione del processo produttivo e lay-out dello stabilimento Lo Stabilimento può essere suddiviso in aree omogenee, definite come zone nelle quali sono svolte attività simili. Le aree omogenee identificate, sono: - Area Fonderia; - Area Fresatura; - Area Laminazione a caldo; - Area Laminazione a freddo; - Area Trattamenti Termici; - Area Trattamenti Superficiali - Finitura ; - Area Magazzino Prodotti finiti; - Area Magazzino Materie Prime e Parco rottami; - Aree Officina; - Area Uffici e Servizi Sociali (spogliatoi, refettorio, bagni ecc.); - Servizi ausiliari di stabilimento Tali aree sono agevolmente identificabili nella planimetria dello Stabilimento riportata in Figura 2. Di seguito si riporta l’elenco degli impianti in esercizio dello stabilimento al 31/12/14: - n. 6 Forni Fusori a suola; - n. 3 Forni di attesa a suola; - n. 3 Linee di Colata; - n. 1 Linea di Fresatura placche; - n. 3 Forni di omogeneizzazione placche; - n. 1 Laminatoio a caldo; - n. 2 Laminatoi quarto intermedio a freddo; - n. 3 Laminatoi finitori a freddo; - n. 3 Rettificatrici per cilindri di laminazione; - n. 11 Forni per trattamento termico; - n. 3 Linee di trattamento superficiale; - n. 6 linee di taglio nastri; - n. 2 linee di taglio lastrine; - n. 5 linee di tranciatura; - n. 1 linea di imballaggio. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Figura 2 Planimetria Stabilimento Laminazione Sottile S.p.A. Pag. 11 di 89 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 12 di 89 5.4 Suddivisione del processo produttivo in fasi elementari L’intero ciclo produttivo è stato scomposto nelle singole fasi di processo e rappresentato con un diagramma di flusso (Figura 3) costruito seguendo il criterio della sequenza logica impiantistica e temporale delle diverse attività. Ogni fase, identificata con un codice numerico, sarà quindi descritta in dettaglio nel seguito del paragrafo e per ognuna di esse verranno presentati i flussi di lavorazione con un’indicazione qualitativa dei consumi e degli aspetti ambientali coinvolti. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 FASE 1 STOCCAGGIO MATERIE AUSILIARIE Pag. 13 di 89 FASE 1 STOCCAGGIO MATERIE PRIME FASE 2 FONDERIA Fusione alluminio e colata placche FASE 3 FRESATURA Fresatura superficiale placche FASE 4 LAMINAZIONE A CALDO Omogeneizzazione, preriscaldo placche e laminazione a caldo FASE 5 LAMINAZIONE A FREDDO Laminazione a freddo Rotoli FASE 6 TRATTAMENTO TERMICO ROTOLI Trattamento o Ricottura Rotoli FASE 7 TRATTAMENTI SUPERFICIALI Stiratura, Trattamento Acido/ Basico e Conversione chimica FASE 8 TAGLIO E IMBALLO Taglio (nastri, lastre o dischi) e Imballo FASE 9 IMMAGAZZINAMENTO E SPEDIZIONE Imballaggio, stoccaggio e spedizione Legenda Flusso Materie Ausiliarie Flusso Materie Prime Flusso rottami Attività IPPC Attività NON IPPC Figura 3 Schematizzazione del ciclo produttivo Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 14 di 89 Si riporta quindi, una descrizione dettagliata dell’intero ciclo produttivo: 5.4.1 Fase 1: Magazzino Scorte e Materie Prime Tutte le materie prime quali alluminio in pani, barre a T, placche ecc. rispondono a specifiche internazionali di qualità in accordo alle norme AA (Aluminium Association) relativamente al grado di purezza (almeno superiore al 99,00%), alla Direttiva 94/62/CE relativamente alla presenza di metalli pesanti, nonché ad un capitolato interno per la completa assenza di radioattività (non superiore a quella ambientale). Il controllo Radiologico viene effettuato su tutte le Materie Prime sotto forma di Pani, T-bars, Vergelle, Billette e Rottami di Alluminio ad ogni ingresso del materiale mediante un portale radiometrico installato all’ingresso dello Stabilimento; l’esito del controllo radiologico viene riportato sul DDT della materia prima in ingresso. Relativamente all’acquisito di alluminio in rottami vengono seguite le tre strade alternative di seguito riportate: 1. ritiro come rifiuto di cui all’autorizzazione AIA in essere, rilasciata con Decreto Dirigenziale n. 56 del 19/03/12, integrato con il D.D. n. 39 del 14/02/2013 per le attività di recupero R13 – R4; 2. ritiro come sottoprodotto di cui all’art. 184 bis del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; 3. ritiro come “end of waste” di cui al Reg. CE 333/2011. Tutte le materie prime grezze e i rottami sono stoccati in apposite aree esterne dello stabilimento recintate e pavimentate; le acque di dilavamento dei piazzali sono raccolte nella rete delle acque di scarico dello stabilimento; le acque di prima pioggia provenienti da tale superficie scolante sono convogliate all’interno di una vasca di accumulo di circa 150 m3 e quindi depurate prima dello scarico. Relativamente alle materie ausiliarie, quali materiali di consumo, oli, sostanze chimiche, materiali di ricambio meccanico ed elettrico, imballaggi, ecc. vengono stoccate in uno specifico magazzino scorte in area coperta. Tutti i materiali sono inventariati e gestiti a mezzo di un sistema informatico di gestione delle scorte e degli ordini di approvvigionamento. In particolare le materie prime costituite da lubrificanti sono stoccate in area coperta e segregata con apposito bacino di contenimento. Le sostanze chimiche costituite da sostanze acide e alcaline sono anch’esse stoccate in area coperta con appositi bacini di contenimento in maniera separata e segregata all’interno del magazzino. I quantitativi stoccati in tutti i magazzini dello stabilimento sono gestiti dal medesimo sistema informatico mediante un sistema di indicizzazione delle classi di pericolosità delle materie prime in modo da tenere sotto controllo i quantitativi di sostanze pericolose presenti in azienda in qualsiasi momento. La movimentazione dei materiali all’esterno e all’interno dello stabilimento viene garantita attraverso sollevatori elettrici e a gasolio. 5.4.2 Fase 2: Fonderia L’attività di Fonderia di alluminio della Laminazione Sottile S.p.A. risulta una delle attività che rientrano nel campo di applicazione del D. Lgs.152/06 e s.m.i di cui all’art. 29 ter, Allegato VIII, punto 2.5 b) “Impianti di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero (affinazione, formatura in fonderia), con una capacità di fusione superiore a 4 tonnellate al giorno per il piombo e il cadmio o a 20 tonnellate al giorno per tutti gli altri metalli”. Il processo produttivo della Fonderia della Laminazione Sottile S.p.A. può essere riassunto nelle seguenti fasi: 1. Predisposizione della carica dei forni; 2. Fusione del metallo; 3. Trasferimento in forni di attesa; 4. Affinazione del Bagno; 5. Degasaggio del metallo; 6. Colata in acqua del metallo. Il processo produttivo è di tipo discontinuo e utilizza forni a suola. Dalle aree di stoccaggio le materie prime costituite da madre leghe, sottoprodotti, rottami di alluminio e leganti vengono trasportate nell’area Fonderia a mezzo di sollevatori e pale meccaniche alimentati a gasolio. I principali aspetti ambientali dell’attività produttiva di Fonderia della Laminazione Sottile S.p.A. sono relativi al consumo di energia da fonti non rinnovabili, alle emissioni in atmosfera dei forni di fusione e di attesa, alla produzione di rifiuti quali Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 15 di 89 schiumature e materiali refrattari, in particolare questi ultimi sono generati dall’usura delle pareti interne dei forni e delle canale. Maggiori dettagli relativamente ai singoli aspetti ambientali, quali convogliamento delle emissioni, impianti di trattamento ecc saranno riportati nei singoli paragrafi relativi agli aspetti ambientali considerati. 5.4.3 Fase 3: Fresatura Il processo di fresatura superficiale è effettuato al fine di eliminare le irregolarità superficiali presenti sulle placche. I principali aspetti ambientali connessi con l’attività produttiva della fresatura placche sono relativi alle emissioni in atmosfera prodotte dai mezzi di movimentazione delle placche. Gli aspetti ambientali coinvolti per ognuna delle singole fasi del processo di fresatura placche sono riportati nello schema che segue, nel quale sono anche indicati i flussi di materie prime, materie ausiliarie e utilities (combustibili, energia, risorse idriche ecc) che comporta lo stesso processo. 5.4.4 Fase 4: Laminazione a Caldo L’obiettivo del laminatoio a caldo è quello di ridurre lo spessore delle placche di alluminio dai 600 mm iniziali a pochi millimetri finali (minimo 3 mm), trasformando la placca di forma parallelepipeda in un equivalente rotolo di alluminio semilavorato. Il processo di laminazione a placca calda, ha inizio attraverso un riscaldamento della placca in appositi forni fino ad una temperatura di circa 560°C dopo il quale l a placca viene trasferita ad un laminatoio, detto anche sbozzatore, dove ne avviene la laminazione. Il processo produttivo dell’area di Laminazione a Caldo può essere riassunto nelle seguenti fasi: 1. Caricamento delle placche all’interno dei forni di trattamento termico; 2. Preriscaldo e omogeneizzazione delle placche; 3. Avvio delle placche preriscaldate alla laminazione a caldo; 4. Laminazione a Caldo delle placche; 5. Stoccaggio dei rotoli laminati. I principali aspetti ambientali connessi con l’attività produttiva della laminazione a caldo sono relativi alle emissioni in atmosfera prodotte dai forni di pre riscaldo e omogeneizzazione placche, nonché dal laminatoio a caldo. I rifiuti prodotti, costituiti da emulsioni in uscita al distillatore e i materiali filtranti della stessa emulsione, vengono smaltiti attraverso ditte autorizzate secondo la legislazione vigente in materia di rifiuti. 5.4.5 Fase 5: Laminazione a Freddo L’obiettivo della laminazione a freddo è quello di ridurre lo spessore dell’alluminio pre laminato in rotoli di spessore di circa 3 mm fino a spessori dell’ordine dei micron. Il processo produttivo dell’area di laminazione a freddo può essere riassunto nelle seguenti fasi: - Caricamento dei rotoli all’interno degli impianti di laminazione; - Laminazione a freddo dei rotoli laminati a caldo; - Stoccaggio Rotoli Laminati. I principali aspetti ambientali connessi con l’attività produttiva della laminazione a freddo sono relativi alle emissioni in atmosfera prodotte dai laminatoi e dalla produzione di rifiuti costituita da materiali filtranti esausti. Tutti i rifiuti prodotti, sono smaltiti attraverso ditte autorizzate secondo la legislazione vigente in materia di rifiuti. 5.4.6 Fase 6: Trattamento Termico Rotoli Nei forni di trattamento termico i rotoli provenienti dai laminatoi finitori sono riscaldati al fine di fornire al materiale le proprietà meccaniche richieste per il prodotto finito. Il processo produttivo dell’Area di Trattamento Termico Rotoli può essere riassunto nelle seguenti fasi: - Posizionamento dei rotoli nell’apposita area di caricamento forni e caricamento dei forni di trattamento termico; - Trattamento Termico dei Rotoli; - Stoccaggio Rotoli Trattati. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 16 di 89 5.4.7 Fase 7: Trattamenti Superficiali Negli impianti di Trattamento Superficiale, il laminato, è liberato dai residui del processo di laminazione e quindi eventualmente sottoposto ad una fase di conversione chimica con la quale si crea uno strato protettivo per migliorarne la resistenza alla corrosione. Il processo produttivo dell’Area Trattamenti Superficiali può essere riassunto nelle seguenti fasi: - Posizionamento dei rotoli di laminato nell’Area Trattamenti Superficiali e caricamento negli impianti; - Trattamento superficiale del laminato; - Stoccaggio Rotoli Trattati. Da circa un tre anni una linea di sgrassaggio è stata adibita all’utilizzo di soluzioni cromo-free. I principali aspetti ambientali connessi con tale fase produttiva sono relativi alle emissioni in atmosfera provenienti dalle linee di sgrassaggi, agli scarichi dell’Impianto di Depurazione e alla produzione di fanghi dallo stesso impianto. Maggiori dettagli relativamente ai singoli aspetti ambientali, quali, impianti di trattamento ecc sarano riportati nei singoli paragrafi relativi agli aspetti ambientali considerati. 5.4.8 Fase 8: Finitura e Imballaggio In questa fase il rotolo è tagliato in modo da raggiunge la forma desiderata dai clienti e imballato secondo le specifiche del prodotto. Il processo produttivo dell’area di Finitura e Imballaggio può essere riassunto nelle seguenti fasi: - Posizionamento dei rotoli nell’area Finitura e caricamento negli impianti; - Taglio dei Rotoli a formare nastri, lastre, o dischi. - Imballaggio prodotto finito. I principali aspetti ambientali delle attività produttive dell’attività di Taglio e Imballo della Laminazione Sottile S.p.A. sono relative alla produzione di rifiuti dovuta allo scarto di imballaggi quali scatole e anime in carta e cartone, anime in ferro ecc. 5.4.9 Fase 9: Stoccaggio Prodotto finito e Spedizione In questa fase il prodotto finito confezionato in pallet viene immagazzinato in un apposito magazzino prodotti finiti e quindi spedito ai clienti. Il processo produttivo dell’area di Imballaggio e Spedizione può essere riassunto nelle seguenti fasi: - Movimentazione prodotto imballato e posizionamento in Magazzino Prodotti Finiti; - Stoccaggio in Magazzino Prodotti Finiti; - Spedizione Prodotto. I principali aspetti ambientali delle attività produttive dell’area Magazzino e Spedizioni della Laminazione Sottile S.p.A. sono relativi ai consumi energetici dei sollevatori elettrici necessari alla movimentazione delle merci. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 5.5 Produzione L’andamento produttivo complessivo a partire dall’anno 2010 è riportato in Figura 4 Figura 4 Andamento Produzione Pag. 17 di 89 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 5.6 Pag. 18 di 89 Servizi Ausiliari: Impianto di depurazione SIMPEC Le acque tecnologiche, provenienti dagli impianti di Trattamento Superficiale delle Linee Selema 1, 2 e Depiereux sono inviate ad uno specifico impianto di depurazione chimico-fisico denominato impianto SIMPEC e, dopo trattamento, convogliate nella rete di raccolta delle acque di scarico dello stabilimento. L’impianto di depurazione, con portata massima di 15 m3/h, riceve i seguenti scarichi al fine del trattamento: - Soluzioni di trattamento alcalino e risciacquo provenienti dalle linee Selema 1 e Depiereux; - Soluzioni di conversione chimica e risciacquo delle linee Depiereux e Selema 1; - Soluzioni di trattamento acido e risciacquo provenienti dalla linea Selema 2. L’impianto di depurazione SIMPEC, opera secondo il seguente principio: - Le soluzioni di trattamento alcalino, di conversione chimica, nonché le soluzioni di trattamento acido, sono inviate a specifici serbatoi di stoccaggio dedicati e quindi immessi in vari punti del ciclo depurativo in funzione della loro natura. Al termine del processo di depurazione le acque chiarificate in uscita sono immesse nella rete fognaria dello stabilimento. Tutto il sistema di depurazione risulta essere completamente automatizzato attraverso un sistema dotato di sonde di PH, Potenziale Redox e di svariati attuatori che regolano il flusso delle soluzioni esauste e dei reagenti chimici al fine di permettere il pieno controllo della depurazione degli effluenti. Il sistema di controllo automatico dell’impianto, realizzato mediante PLC, permette l’arresto dell’impianto e l’attivazione di allarmi visivi/sonori in caso di anomalie e malfunzionamenti. 5.7 Servizi Ausiliari: Produzione di aria compressa La Centrale di Produzione Aria Compressa è costituita da un locale molto ampio nel quale sono posizionate le seguenti macchine: - n.3 compressori rotativi a vite oil free raffreddati ad aria che possono generare una portata totale massima di aria compressa di 1.720 l/s normalizzati alla pressione di 7 bar - n.1 compressore rotativo a vite raffreddati ad acqua che può generare una portata totale massima di aria compressa di 260 l/s normalizzati alla pressione di 7 bar - n.4 essiccatori a ciclo frigorifero che riducono il contenuto di umidità normalmente presente nell’aria . - n.2 serbatoi da 2000 lt cadauno . Il locale è opportunamente ventilato per smaltire il calore prodotto dalle macchine. I tre compressori oil free lavorano in continuo 24/24 ore; il quarto compressore, normalmente in stand–by, viene messo in funzione solo in occasione della manutenzione ordinaria di uno dei tre compressori ed in situazioni di emergenza . L’aria compressa passa, poi, attraverso n. 4 essiccatori a ciclo frigorifero . L’aria compressa essiccata viene distribuita alle utenze di stabilimento mediante una rete di tubazioni; in corrispondenza delle singole utenze sono presenti dei gruppi di regolazione della pressione con separatori di condensa locali; in alcuni casi specifici sono stati installati a bordo impianto degli essiccatori ad adsorbimento . La produzione di aria compressa non produce aspetti ambientali significativi in quanto non c’è perdita di acqua 5.8 Servizi Ausiliari: impianti di trattamento acqua prima pioggia Le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali di stoccaggio rottami e rifiuti sono convogliate in maniera separata e depurate in due specifici impianti che asservono il lato Nord e il lato Sud dello stabilimento. In particolare, le acque di prima pioggia, sono raccolte in due vasche, la prima da 20 m3 sita nel lato SUD dello stabilimento in grado raccogliere e trattare le acque provenienti da una superficie scolante di circa 5.000 m2, la seconda da 150 m3 sita nel lato NORD dello stabilimento è in grado di raccogliere le acque da una superficie scolante di circa 30.000 m2. Le acque di prima pioggia raccolte da entrambe le vasche vengono depurate e scaricate nella rete fognaria in un tempo di 24/48 ore dall’evento meteorico. Entrambe le vasche possiederanno pozzetto di ispezione situato a monte dell’immissione nella rete fognaria Il trattamento consiste nelle fasi di dissabiatura e disoleatura. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 19 di 89 6. ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI E INDIRETTI 6.1 Valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali significativi Nel corso del 2014 sono stati riconsiderati gli aspetti ambientali significativi alla luce dell’installazione dei nuovi impianti relativi al programma di investimenti 2013-2015. La valutazione di significtività è stata effettuata come previsto dalla Procedura SGAPR01 che viene di seguito riportata sinteticamente 6.2.1 Valutazione degli Aspetti Ambientali in condizioni normali Per ciascun Aspetto Ambientale sono considerati e valutati i relativi livelli di impatto ambientale, che sono determinati dalla combinazione di più parametri. La valutazione avviene sulla base delle informazioni raccolte durante l’Analisi Ambientale Iniziale e comprendenti fondamentalmente: - informazioni sullo stato dell’ambiente per determinare le attività, i prodotti e i servizi dell’organizzazione che possono avere un impatto ambientale; - dati esistenti dell’organizzazione su materiali ed energia in entrata e su scarichi, rifiuti e emissioni in termini di rischio; - pareri dei soggetti interessati; - attività ambientali dell’organizzazione già disciplinate; - attività di approvvigionamento; - progettazione, sviluppo, fabbricazione, distribuzione, manutenzione, uso, e smaltimento dei prodotti dell’organizzazione; - attività dell’organizzazione che presentano i costi ambientali e i benefici ambientali più significativi. Sono ritenuti significativi aspetti ambientali che ricadono in una o più delle possibili condizioni: Potenziale danno ambientale; Fragilità dell’ambiente locale, regionale o globale; Entità, numero, frequenza e reversibilità degli Aspetti e degli Impatti; Importanza per le parti interessate e per i dipendenti dell’Azienda; Aspetti normati da leggi; Oggetto di impegno di politica ambientale; Oggetto di lamentele da parte di terzi. La metodologia quali-quantitativa adottata per tale valutazione è basata su quattro parameri: Rilevanza –gravità (IR) Potenziale di danno ambientale; Entità, numero, frequenza e reversibilità degli Aspetti e degli Impatti. Sensibilità ambientale (SA) Fragilità dell’ambiente locale, regionale o globale. Sensibilità sociale (IS) Esistenza di normative violabili (NV) Importanza per le parti interessate e per i dipendenti dell’Azienda. Esistenza di requisiti ambientali pertinenti. Per ogni parametro sono stati definiti i criteri di valutazione sulla base di quattro livelli di risposta a seconda del livello di “negatività ambientale” del parametro, crescente dal livello 1 al livello 4. Rilevanza – Gravità (IR) L’Aspetto in esame non produce effetti dannosi, per effetto della frequenza, quantità e della tipologia 1 degli impatti in gioco. 2 L’Aspetto in esame produce effetti compatibili con le caratteristiche ambientali del sito. L’Aspetto in esame produce effetti nel sito che, magari in condizioni particolari, possono risultare 3 significativi, per le quantità in gioco e/o per le caratteristiche del sito e delle attività limitrofe. L’Aspetto in esame produce effetti di accertata gravità sul sito, a motivo delle frequenze, quantità e 4 tipologia degli impatti in gioco e/o della concomitanza con altre attività limitrofe. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 20 di 89 Sensibilità ambientale (SA) 1 Lo stabilimento risulta ricadente in area industriale a bassa sensibilità ambientale. 2 Lo stabilimento risulta ricadente in area urbane e sub-urbane. Lo stabilimento risulta ricadente in area limitrofa a recettore sensibili quali parchi naturali, aree a 3 carattere paesaggistico e naturalistico. 4 Lo stabilimento risulta ricadente all’interno di aree di elevato carattere paesaggistico e naturalistico. Sensibilità sociale (attenzione dall’esterno) (IS) L’Aspetto in esame non è mai stato oggetto di lamentele o di interessamento da parte di soggetti interni 1 o esterni, non ha mai portato eventi incidentali e non ci sono mai stati interventi da parte dell’Autorità. I parametri caratteristici sono notevolmente al di sotto di quanto richiesto dalla legge. L’Aspetto in esame è stato oggetto di interessamento da parte di soggetti interni o esterni, ma non di 2 lamentele esplicite e non ci sono mai stati interventi da parte dell’Autorità e/o i parametri caratteristici sono al di sotto di quanto richiesto dalla legge. L’Aspetto in esame è stato qualche volta oggetto di lamentele da parte di soggetti interni o esterni al sito 3 e/o i parametri caratteristici rientrano di poco da quanto è previsto dalla legge. L’Aspetto in esame è oggetto di frequenti lamentele o contestazioni /contenziosi da parte di soggetti 4 interni o esterni all’Azienda. Ci sono state prescrizioni da parte dell’Autorità. I parametri caratteristici sono al di fuori da quanto previsto dalla legge. Esistenza di normativa violabile (NV) L’Aspetto in esame risulta molto al di sotto dei limiti della normativa vigente e/o non esiste possibilità di 1 superamento. L’Aspetto in esame risulta sufficientemente al di sotto dei limiti della normativa vigente e/o può esistere 2 possibilità di superamento. L’Aspetto in esame risulta poco al di sotto dei limiti della normativa vigente e/o esiste la possibilità di 3 superamento. L’Aspetto in esame risulta quasi al limite della normativa vigente e/o esiste la possibilità di 4 superamento. La valutazione del Grado di Significatività è fatta facendo la somma dei quattro parametri appena descritti. Grado di Significatività = SIGN= IR + SA + IS + NV Grado di Significatività ≥8 Significativo (S) <8 Non significativo (NS) Descrizione L’attività ha un impatto significativo in condizioni operative normali e può determinare violazioni di legge. L’attività non ha un impatto significativo in condizioni operative normali e risulta gestito secondo i requisiti legislativi. 6.2.2 Valutazione degli Aspetti Ambientali in condizioni anomale La valutazione delle situazioni anomale ha lo scopo di determinare il grado di rischio ambientale effettivo che può essere correlato ad un’attività, un processo o un prodotto. La valutazione è di tipo semi-quantitativo e si basa su considerazioni tecniche, risultato delle conoscenze ed esperienza del personale coinvolto. Per ciascuna situazione anomala identificata e analizzata, si considera la frequenza di accadimento dell’evento (F) e le potenziali conseguenze (C) in base agli impatti sull’ambiente. Di questi due parametri vengono di seguito riportati i criteri di giudizio corrispondenti a tre livelli di valutazione (da 1 a 3). Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 21 di 89 Frequenza (F) Indice Livello 3 Molto Frequente: evento che si verifica almeno una volta al giorno 2 Frequente: evento che si verifica almeno una volta in 6 mesi 1 Poco Frequente: evento che si verifica oltre i 6 mesi Conseguenze ambientali (C) Indice Livello 3 Grave: l’evento provoca conseguenze evidenti e misurabili, con una persistenza prevedibile superiore ai 3 mesi. 2 Medio: l’evento provoca conseguenze misurabili, con una persistenza prevedibile superiore ad 1 settimana. 1 Trascurabile: l’evento provoca conseguenze non misurabili, con una persistenza prevedibile inferiore ad 1 giorno. La somma F +C fornisce il valore del grado di rischio R. R Non significativo Significativo ≤3 >3 6.2.3 Valutazione degli Aspetti Ambientali in condizioni di emergenza La valutazione delle situazioni incidentali o di emergenza ha lo scopo di determinare il grado di rischio ambientale effettivo che può essere correlato ad un’attività, un processo o un prodotto. La valutazione è di tipo semi-quantitativo e si basa su considerazioni tecniche, risultato delle conoscenze ed esperienza del personale coinvolto. Per ciascuna situazione di emergenza identificata e analizzata, si considera la probabilità di accadimento dell’evento (P) e la potenziale gravità (G) in base agli impatti sull’ambiente. Di questi due parametri vengono di seguito riportati i criteri di giudizio corrispondenti a tre livelli di valutazione (da 1 a 3). Probabilità (P) Indice Livello 3 2 1 Molto Probabile: evento che può verificarsi e si sono registrati un certo numero di casi in stabilimento (maggiore di 1/anno). Probabile: evento probabile che potrebbe verificarsi a causa di circostanze sfavorevoli, ma possibili. Si sono registrati pochi casi (max 1/anno). Poco Probabile:evento molto improbabile che potrebbe verificarsi a causa di una serie di circostanze particolarmente sfavorevoli e improbabili ( max 1/5 anni). Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 22 di 89 Gravità (G) Indice Livello 3 Grave: l’evento provoca impatti significativi sull’ambiente. Costi e tempi di ripristino sono elevati. Assenza di intervento da parte del personale. 2 Medio: l’evento provoca impatti localizzati, ma reversibili a breve termine. Costi e tempi di ripristino sono moderati. Intervento tempestivo ma non efficace da parte del personale. 1 Trascurabile: l’evento provoca impatti trascurabili sull’ambiente e rapidamente reversibili. Costi e tempi di ripristino sono insignificanti. Intervento tempestivo ed efficace da parte del personale. La somma P + G fornisce il valore R, inteso come grado di rischio R. R Non significativo Significativo ≤3 >3 6.2.4 Valutazione Aspetti Diretti La valutazione di significatività fornisce la seguente situazione: Consumo energia elettrica Consumo combustibili fossili Consumo risorse idriche Consumo materie prime Consumo materie ausiliarie Consumo sostanze pericolose Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Produzione rifiuti Rumore esterno Suolo e sottosuolo Sostanze lesive dello strato di ozono Pcb/pct Radiazioni ionizzanti Rischio incendio Inquinamento luminoso esterno Odori Polveri Impatto Visivo Biodiversità S S S S S S S S S S S S S - S S S S S S S S S S S S S S S S - EMERGENZA ANOMALE Aspetto Ambientale NORMALI Aspetti ambientali significativi di Stabilimento: S S S S S S S S S - Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 23 di 89 N N A N A A A A E E A E A A E A E E E E N A N A A N A N A N A E N A N A N A E A N A N A E N N E N A N A E N A E N A N N N A E A N A N A N Aree Esterne Magazzino PF e Spedizioni Taglio e imballo N A N A Trattamenti Superficiali N A N N E N E N E N A E N N N E E A E E Trattamenti termici A A A A A A A A A A A Laminazione a freddo N N N N N N N N N A A N N A A E N N A N E N E N N A E N E A E N A E A N A N A N Fresatura Fonderia Magazzino MP A A A Laminazione a caldo Consumo energia elettrica Consumo combustibili fossili Consumo risorse idriche Consumo materie prime Consumo materie ausiliarie Consumo sostanze pericolose Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Produzione rifiuti Rumore esterno Suolo e sottosuolo Sostanze lesive dello strato di ozono Pcb/Pct Radiazioni ionizzanti Rischio incendio Inquinamento luminoso esterno Odori Polveri Impatto Visivo Biodiversità Uffici e Servizi Sociali Aspetto Ambientale Officina manutenzione Aspetti ambientali significativi per Area: N A A A E E A E A A E E N A E E E N N A N E E A E N E A E N A E A E E A E N A E A E E N A E E E E E N A A Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 24 di 89 6.2. Valutazione Aspetti Indiretti I criteri utilizzati per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti si basano su: - Selezione e qualificazione del fornitore non solo sulla base di valutazioni economiche e tecniche ma tenendo conto delle caratteristiche rilevanti ai fini ambientali, preferendo i fornitori in possesso di certificazione ambientale. - Influenza dell’azienda che può avere sul fornitore al fine di ridurre l’impatto ambientale; - Conformità dei fornitori alla politica ambientale dell’azienda quando svolgono le attività in oggetto al contratto. Sulla base di tale valutazione sono risultati significativi i seguenti aspetti ambientali indiretti: - Prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori, subappaltatori e fornitori. - Gestione traffico indotto. I fornitori della LS sono distinti in: • fornitori di materie prime • fornitori di materie ausiliarie • fornitori di servizi e manutenzione • fornitori di servizi di trasporto Su di essi si esercita il controllo per verificare un comportamento adeguato e responsabile riguardo gli aspetti ambientali di loro pertinenza, e dalle valutazioni effettuate gli aspetti ambientali indiretti correlati alle loro attività sono risultati significativi. Valutazione degli aspetti ed impatti indiretti per i fornitori Attività Aspetti Impatti Fornitura di materie prime • Produzione di rifiuti • Scarti • Gestione di sostanze pericolose • Inquinamento atmosferico • Scarichi idrici • Incendio • Gestione materiale ausiliare • Sversamento negli scarichi idrici durante la fase di produzione • Rumore dell’alluminio • Consumo risorse naturali Fornitura di materie • Produzione di rifiuti • Scarti ausiliarie • Gestione di sostanze pericolose • Inquinamento atmosferico • Consumo risorse naturali • Inquinamento del suolo • Rumore • Incendio • Consumo materie prime Fornitura di servizi e manutenzione Fornitura di servizi di trasporto • Produzione di rifiuti (per imballo di • Scarti materiale) • Inquinamento atmosferico • Produzione di rifiuti • Inquinamento del suolo • Rumore • Incendio • Consumo risorse naturali • Rumore • Inquinamento atmosferico • Consumo di gasolio • incendio Gli aspetti indiretti significativi emersi sono i seguenti: SOGGETTO COINVOLTO: DITTE TERZE Attività: Manutenzione elettrica e meccanica; Attività di Pulizia; OPERANTI IN AZIENDA Disinfestazione; Giardinaggio; Raccolta rifiuti nei punti di deposito temporaneo;Derattizzazione. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 NOTE CONTROLLO GESTIONALE Condizioni RISORSE IDRICHE SCARICHI IDRICI Pag. 25 di 89 Normali Transitorie Emergenza Esistono procedure scritte per gli aspetti significativi legati alla gestione delle ditte esterne. Esistono procedure scritte per gli aspetti significativi legati alla gestione delle ditte esterne. Esistono procedure scritte per gli aspetti significativi legati alla gestione delle ditte esterne operanti in azienda, comprese la gestione delle emergenza. Gli aspetti critici riguardano: Produzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi derivanti da attività di manutenzione (oli, filtri ecc); Utilizzo di Detergenti per pulizia aree di lavoro; Utilizzo prodotti per attività di disinfestazione; Movimentazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi nelle aree di deposito temporaneo per il successivo smaltimento. Gli aspetti critici rigurdano: Produzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi derivanti da attività di manutenzione (oli, filtri ecc); Utilizzo di Detergenti per pulizia aree di lavoro; Utilizzo prodotti per attività di disinfestazione; Movimentazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi nelle aree di deposito temporaneo per il successivo smaltimento. Gli aspetti critici rigurdano: Possibili sversamenti in aree pavimentate interne ed esterne dovuti alle attività di manutenzione, nonché alla possibilità di sversamenti da cisterne di rifiuti liquidi. EMISSIONI IN ATMOSFERA ENERGIA ELETTRICA COMBUSTIBILI FOSSILI MP AUSILIARIE RIFIUTI RUMORE ESTERNO CONTAM. SUOLO E SOTT. RADIAZIONI IONIZZANTI RISORSE IDRICHE NOTE SIGNIFICATIVITA' INTRINSECA SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN ATMOSFERA ENERGIA ELETTRICA COMBUSTIBILI FOSSILI MP AUSILIARIE RIFIUTI RUMORE ESTERNO CONTAM. SUOLO E SOTT. RADIAZIONI IONIZZANTI Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 SOGGETTO COINVOLTO: TRASPORTI Condizioni RISORSE IDRICHE SCARICHI IDRICI NOTE CONTROLLO GESTIONALE EMISSIONI IN ATMOSFERA Pag. 26 di 89 Attività: Tutti i trasporti da e verso l'azienda riguardanti Materie Prime, Prodotti finiti, Trasporto e smaltimento rifiuti. Normali Transitorie Trasporti sostanze chimiche avvengono con ADR ed è richiesta sempre la scheda di sicurezza. Per i rifiuti sono regolarmente coinvolti i trasportatori regolarmente autorizzati. Trasporti sostanze chimiche avvengono con ADR ed è richiesta sempre la scheda di sicurezza. Per i rifiuti sono regolarmente coinvolti i trasportatori regolarmente autorizzati. Per emergenze esterne (es: sversamento di sostanze chimiche) esiste ADR ed è completa responsabilità del trasportatore Emergenza Per quanto concerne il rumore esterno ed emissioni si è legati essenzialmente alla manutenzione dei mezzi e regolare autorizzazione alla circolazione della Motorizzazione. Per i prodotti chimici ci sono ADR e schede di sicurezza. Per quanto concerne il rumore esterno ed emissioni si è legati essenzialmente alla manutenzione dei mezzi e regolare autorizzazione alla circolazione della Motorizzazione. Per i prodotti chimici ci sono ADR e schede di sicurezza. Emergenze esterne legate ad es. a sversamenti di sostanze chimiche sono poco controllabili fatta eccezione per documentazione ADR e schede di sicurezza, ENERGIA ELETTRICA COMBUSTIBILI FOSSILI MP AUSILIARIE RIFIUTI RUMORE ESTERNO CONTAM. SUOLO E SOTT. RADIAZIONI IONIZZANTI RISORSE IDRICHE NOTE SIGNIFICATIVITA' INTRINSECA SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN ATMOSFERA ENERGIA ELETTRICA COMBUSTIBILI FOSSILI MP AUSILIARIE RIFIUTI RUMORE ESTERNO CONTAM. SUOLO E SOTT. RADIAZIONI IONIZZANTI Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 SOGGETTO COINVOLTO: FORNITORI MATERIE PRIME DI PROCESSO Condizioni RISORSE IDRICHE NOTE CONTROLLO GESTIONALE SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN ATMOSFERA Pag. 27 di 89 Attività: Fornitori di materie prime di processo quali alluminio di seconda fusione, madreleghe e alliganti. Normali Transitorie Emergenza Trasporti sostanze chimiche avvengono con ADR ed è richiesta sempre la scheda di sicurezza. Per i rifiuti sono regolarmente coinvolti i trasportatori regolarmente autorizzati. Trasporti sostanze chimiche avvengono con ADR ed è richiesta sempre la scheda di sicurezza. Per i rifiuti sono regolarmente coinvolti i trasportatori regolarmente autorizzati. Per emergenze esterne (es: sversamento di sostanze chimiche) esiste ADR ed è completa responsabilità del trasportatore Per quanto concerne il rumore esterno ed emissioni si è legati essenzialmente alla manutenzione dei mezzi e regolare autorizzazione alla circolazione della Motorizzazione. Per i prodotti chimici ci sono ADR e schede di sicurezza. Per quanto concerne il rumore esterno ed emissioni si è legati essenzialmente alla manutenzione dei mezzi e regolare autorizzazione alla circolazione della Motorizzazione. Per i prodotti chimici ci sono ADR e schede di sicurezza. Emergenze esterne legate ad es. a sversamenti di sostanze chimiche sono poco controllabili fatta eccezione per documentazione ADR e schede di sicurezza, ENERGIA ELETTRICA COMBUSTIBILI FOSSILI MP AUSILIARIE RIFIUTI RUMORE ESTERNO CONTAM. SUOLO E SOTT. RADIAZIONI IONIZZANTI RISORSE IDRICHE NOTE SIGNIFICATIVITA' INTRINSECA SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN ATMOSFERA ENERGIA ELETTRICA COMBUSTIBILI FOSSILI MP AUSILIARIE RIFIUTI RUMORE ESTERNO CONTAM. SUOLO E SOTT. RADIAZIONI IONIZZANTI 7. NORMATIVA APPLICABILE Rischio incendio D.Lgs 81/2008 Testo unico sulla Sicurezza DPR. n.151 del 1 agosto 2011 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122” Decreto 6 dicembre 2011: Ministero dell'Interno. Modifica al decreto 3 novembre 2004 concernente l'installazione e la manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio D.Lgs. 9.04.2008 n° 81, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 (Testo Unico Sicurezza - TITOLO I – PRINCIPI COMUNI DECRETO 7 agosto 2012 Disposizioni relative alle modalita' di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del DPR 151/2011 DM 10.03.1998 n.64 (criteri sicurezza; gestione emergenza luoghi lavoro) Rumore D.Lgs81/2008 Titolo VIII Capitolo II artt 187-198 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 28 di 89 DPCM 01.03.1991 - Limiti emissioni acustiche in ambiente abitativo ed esterno L.447/95 - Legge Quadro Inquinamento Acustico DPCM 14/11/97 - Valori limite emissioni acustiche DM 16/03/98 - Modalità di misurazione Regolamento di zonizzazione acustica comunale DD 56 del 19 marzo 2012 integrata con DD 39 del 14 febbraio 2013 "Autorizzazione Integrata Ambientale Radiazioni ionizzanti D.Lgs 230/95 e ss.mm.ii.Protezione delle radioni ionizzanti ; D.Lgs 241/2000 Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti e ss.mm.ii. D.Lgs 100/2011 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 20 febbraio 2009, n. 23, recante attuazione della direttiva 2006/117/Euratom, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito - sorveglianza radiometrica su materiali o prodotti semilavorati metallici Emissioni in atmosfera D.L. 152/2006 e ss.mm.ii - Parte IV - Norme in materia ambientale D.G.R.C. n. 4102/92 - Delibera regionale per tecnologie d'abbattimento e limiti di emissione D.G.R.C. n. 286/01 - Procedure Autorizzative D.M. 12/07/1990 Linee guida per il contenimento delle emissioni degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione DD 56 del 19 marzo 2012 integrata con DD 39 del 14 febbraio 2013 "Autorizzazione Integrata Ambientale Scarichi idrici D.L. 152/2006 e ss.mm.ii.- Parte III - Norme in materia ambientale DD 56 del 19 marzo 2012 integrata con DD 39 del 14 febbraio 2013 "Autorizzazione Integrata Ambientale Rifiuti DPCM 17/12/2014 Compilazione MUD DL 136/2013 (Tari) D.L. 152/2006 - Parte IV - Norme in materia ambientale e ss.mm.ii DM 145/98, DM 148/98 - Compilazione Formulari d'Identificazione - Tenuta dei registri di C/S L.R. 10/93 - Legge Regionale Gestione Rifiuti - generale Circ. Min. Amb. 812/98 - Chiarimenti sulle modalità di compilazione di FIR e Registri di C/S Regolamento Comunale di assimilabilità agli RSU D.M. 17/12/09 - Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) e ss.mm.ii. DPR 15/07/2003 n. 254 regolamento recante la disciplina di gestione dei rifiuti sanitari; DL 101/2013 art.11 Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni". DD 56 del 19 marzo 2012 integrata con DD 39 del 14 febbraio 2013 "Autorizzazione Integrata Ambientale Legge 116/2014 Legge 91/2014 ; Regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014 che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive Decisione della Commissione del 18 dicembre 2014 che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (2014/955/UE)) Sostanze che impoveriscono lo strato di ozono stratosferico e ad effetto serra D.P.R. 147/2006 Modalità per il controllo ed il recupero delle fughe di sostanze lesive della fascia di ozono stratosferico da apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento d'aria e pompe di calore) Regolamento CE 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono Dlgs 108/2013 "Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni derivanti dal Regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono" DPR 27 gennaio 2012, n. 43 Regolamento recante attuazione del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 29 di 89 DECRETO LEGISLATIVO 5 marzo 2013 , n. 26 .Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fl uorurati ad effetto serra. REGOLAMENTO (UE) N. 517/2014 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014 sui gas fluorurati a effetto serra e che abroga il regolamento (CE) n. 842/2006 Risparmio energetico (L. 9/01/1991 n.10 Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. DPR 26/08/1993 n. 412Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia DM 20/07/2004Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi per l'incremento dell'efficienza energetica negli usi finali di energia; L. 23/08/2004 Riordino del settore energetico, nonche' delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia; D.Lgs 19/08/2005 n.192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia DM 24/10/2005 Direttive per la regolamentazione dell'emissione dei certificati verdi alle produzioni di energia D.Lgs 3/4/2006 n.152 e ss.mm.ii. Testo Unico Ambientale; D.Lgs. 4 luglio 2014, n. 102 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2012/27/UE SULL'EFFICIENZA ENERGETICA, CHE MODIFICA LE DIRETTIVE 2009/125/CE E 2010/30/UE E ABROGA LE DIRETTIVE 2004/8/CE E 2006/32/CE Emission Trading Presenza di impianti di processo soggetti alla direttiva 2009/29/CE del 23/04/2009 E ss.mm.ii Autorizzazione IT-A-2210 Direttiva Dir. 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio Reg. 21 giugno 2012, n. 601/2012/Ue Regolamento concernente il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della direttiva 2003/87/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio D.Lgs 30/2013 Attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra. Deliberazione Minsiteriale 16/2014: RiIascio quote 2014 IPPC D.Lgs. n. 152 del 03.04.2006, recante norme in materia ambientale e ss.mm.ii. DM31/01/2005 Linee guida per l'individuazione e utilizzazione delle MTD per le attività elencate nell'all.iDlGs. 372/99 DM 01 ottobre 2008 Linee guida per l'individuazione e utilizzazione delle MTD in materia di trattamento di superfice di metalli per le attività elencate nell'all.i Dlgs. 59/2005 DL 207/2012 Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale; DD 56 del 19 marzo 2012 integrata con DD 39 del 14 febbraio 2013 "Autorizzazione Integrata Ambientale" BREF Surface Treatment of Metals and Plastics di agosto 2006 MTD sulla categoria IPPC 2.5 All.V DM 31.01.2005 Final Draft BREF 2014 materiali non ferrosi Trasporto merci pericolose ADR 30 settembre 1957 e s.m.i.; D.Lgs. n. 35/2010 Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al trasporto interno di merci pericolose Impianti temici civili D.Lgs. n. 152 del 03.04.2006, recante norme in materia ambientale e ss.mm.ii. D.P.R. 412/93 Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio 1991, n. 10 DPR74/2013 Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 30 di 89 edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 DPR 75/2013 Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192; Decreto 10/2/2014 Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 31 di 89 8. RIEPILOGO CONSUMO MATERIE E PRODOTTI 8.1 Materie Prime e materie ausiliarie Come è possibile verificare nei paragrafi che seguono, la Laminazione Sottile S.p.A. è sempre stata altamente sensibile alle problematiche inerenti la riduzione dei consumi e l’eliminazione degli sprechi di risorse; per tale motivo già prima di attuare l’implementazione del Sistema di Gestione Ambientale ha realizzato imponenti sforzi finanziari che le hanno permesso delle efficienti riduzioni dei consumi idrici e di metano. 8.1.1 Prodotti e sottoprodotti Il censimento delle materie prime e dei prodotti consente di evidenziare se nel ciclo produttivo sono utilizzate materie rilevanti ai fini ambientali, comprendendo con tale definizione i composti che presentano: − Elevata tossicità e sia nell’uomo che nell’ambiente; − Potenziale generazione di effetti ambientali su scala globale (ad es., effetto serra, piogge acide, distruzione dello strato d’ozono). Si deve considerare che un elenco esaustivo di tutte le materie prime e prodotti presenti in un’azienda complessa come la Laminazione Sottile S.p.A. risulta oneroso e di difficile realizzazione. Per tale motivo il criterio seguito è stato quello di individuare in modo prioritario le materie e le sostanze utilizzate in ingenti quantitativi, a prescindere dal grado di pericolosità, e quelle “rilevanti” dal punto di vista ambientale e della sicurezza. Tutte le materie prime sono state suddivise in materie prime di processo, cioè le materie che entrano materialmente a far parte del prodotto finito, e in materie ausiliarie, quelle necessarie alla realizzazione del prodotto finito. Nella tabella che segue si riportano le materie prime consumate nel corso dell’anno 2014 suddivise per tipologia quali: alluminio in pani, rottami, madre leghe e alliganti, gas tecnici, lubrificanti e sostanze chimiche, materiali refrattari, imballaggi ecc. Materiale Unità di Quantità Misura 2014 MATERIE PRIME DI PROCESSO ALLUMINIO E ROTTAMI Alluminio con grado di purezza > 99% t 69.543 Rottami t 52.487 Madre Leghe e Alliganti t 1.836 SOSTANZE CHIMICHE t 815,7 Prodotti chimici per trattamento alluminio t 311,30 Prodotti chimici depurazione acque Prodotti filtranti per Laminazione a Freddo t 173,91 t 160,76 Prodotti trattamento bagni di fusione t 141,95 Prodotti per trattamento acqua industriale t 22,12 Prodotti chimici per Laboratorio e Manutenzione t 5,62 GRASSI E LUBRIFICANTI t 837,05 Fluido di laminazione esente da aromatici t 578,07 Oli Lubrificanti e grassi ad uso manutentivo t 115,18 Additivi di laminazione a freddo t 52,02 Oli da taglio per lubrificazione prodotto finito t 74,13 MATERIE AUSILIARIE Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Materiale Oli emulsionabili Pag. 32 di 89 Unità di Misura t 17,66 MATERIALI REFRATTARI Materiali refrattari per Fonderia 682,32 t 246,035 GAS TECNICI t Gas Argon in cisterna t Gas Propano in bombola Gas Cloro in bombola 8.2 6.953,57 Azoto liquido in cisterna Gas Ossigeno tecnico in bombola Quantità 2014 m 4.146 159 3 t kg 709 2 1.938 IMBALLAGGI t 1669,78 Imballaggi in legno t 1246,92 Imballaggi in plastica t 53,71 Imballaggi in alluminio t 144,90 Imballaggi in cartone t 154,14 Imballaggi in ferro t 70,113 Calcolo degli indicatori Gli indicatori sono stati scelti utilizzando il rapporto tra i consumi specifici di sostanza e/o risorsa rispetto alla produzione totale di alluminio per lo stabilimento o per singola area produttiva. Di seguito si riportano i dati indicizzati relativi ai consumi di materie prime, sostanze pericolose e prodotti. Per l’utilizzo di materie prime è stato scelto come indicatore il consumo di Alluminio totale di stabilimento in relazione alla produzione di stabilimento in tonnellate; di seguito si riportano i consumi assoluti e l’andamento specifico dal 2010. Figura 5 Andamento Consumo Alluminio (Al puro, madre lega e rottami) Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 33 di 89 Per l’utilizzo di sostanze pericolose sono stati scelti due indicatori di prestazione rispetto alla totalità delle materie ausiliarie utilizzate, il primo per l’area laminazione a freddo ed il secondo per l’area trattamenti superficiali. In particolare per l’area laminazione a freddo : Parametro A (al numeratore): consumo di fluido di Laminazione (Kg di Cherosene) Parametro B (al denominatore): Km di Al laminato Figura 6 Andamento Consumo Fluido di Laminazione per l’area a freddo Per l’Area Trattamenti Superficiali : Parametro A (al numeratore): consumo di prodotti chimici (Kg di prodotti per sgrassaggio e risciacquo) Parametro B (al denominatore): Km di Al Trattato Figura 7 Andamento Consumo Prodotti di Trattamento Superficiale Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 34 di 89 Gestione Sostanze Pericolose Le sostanze e i preparati identificati come pericolosi ai sensi della direttiva 57/548/CEE e successivi aggiornamenti sono gestiti secondo la normativa e i regolamenti applicabili in materia di stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose. Sono previsti bacini di contenimento adeguati per tutte le aree dove sono stoccate ed utilizzate sostanze pericolose. Le quantità stoccate sono sempre quelle minime per garantire le attività nel breve periodo; in questo modo si evitano inutili stoccaggi di quantità elevate di sostanze pericolose. Relativamente ai consumi di fluido di laminazione si evidenzia come negli ultimi due anni si sia è avuta una netta riduzione dei consumi in virtù delle torri airpure (ovvero impianti per il trattamento e la purificazione dei fumi di laminazione estratti dalle cappe dei laminatoi a freddo) che recuperano gran parte del fluido di laminazione utilizzato nel processo produttivo producendo notevoli riduzioni anche in termini di emissioni in atmosfera. Relativamente ai consumi di sostanze per il trattamento superficiale dell’alluminio si è riscontrata una notevole diminuzione sia in termini assoluti sia in termini indicizzati (-8%) grazie ad una migliore gestione degli impianti di sgrassaggio e al passaggio su una linea di trattamento superficiale a prodotti esenti da cromo. 8.3 Consumo risorse energetiche 8.3.1 Energia elettrica Lo Stabilimento è dotato di una stazione ricevitrice di energia elettrica esterna allo stabilimento, fornita dalla rete AT ENEL a 60 KV e di una sottostazione interna dotata di n°3 trasformatori elettric i con potenzialità di 16 MVA, 11 MVA e 6 MVA. La distribuzione all’interno dello stabilimento avviene a 20 e 3 kV. In loco, presso gli impianti, esistono altri trasformatori elettrici che portano il valore della tensione a quella di utilizzo di 380V. L’erogazione di energia elettrica da parte dell’Ente fornitore è registrata su un contatore centrale. I consumi, per singola utenza, sono registrati da una serie di sub-contatori e rilevati, mensilmente. I dati vengono, quindi, inviati alla Contabilità Industriale per le opportune verifiche ed analisi. Si riportano nella tabella che segue i consumi relativi all’anno 2014, che, per semplicità, sono stati accorpati per singola area e relative utenze principali. AREA Fonderia Area Laminazione a Freddo Area Laminazione a Caldo Area Trattamenti Termici Finitura Servizi Generali e altro TOTALE CONSUMO 2014 [kWh] 6.132.326 28.279.144 17.801.991 6.320.708 3.922.660 12.058.116 74.514.945 Percentuale CONSUMO rispetto al 2014 totale [kWh/t] 9,2% 42,3% 26,6% 9,5% 5,9% 18,0% 64,5 297,5 187,3 66,5 41,3 126,9 784 Nella figura di seguito, si riportano i consumi di energia elettrica dello Stabilimento a partire dal 2010, indicati sia in valore assoluto che indicizzati secondo la produzione dell’anno di riferimento. Parametro A (al numeratore): EE consumata Parametro B (al denominatore): Ton.di Al prodotto Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 35 di 89 Figura 8 Andamento consumi energetici normalizzati Gestione consumo Energia Elettrica Sebbene in valore assoluto i consumi energetici hanno subito un leggero aumento rispetto all’anno precedente (circa il 7%), va però sottolineato che il valore indicizzato rispetto alla produzione ha subito una leggera riduzione (circa -0.12%) rispetto all’anno precedente. 8.3.2 Gas metano Il metano è principalmente utilizzato per le seguenti utenze: - Fonderia; - Forni di omogeneizzazione dell’area Laminazione a Caldo; - Forni di trattamento termico. La quantità di gas metano erogato dalla SNAM è registrata da un contatore centrale sito nella stazione ricevitrice dove viene decompresso alla pressione di 2,5 bar. Dalla stazione ricevitrice il gas è, poi, distribuito alle utenze suddette; i consumi sono registrati da sub-contatori, letti mensilmente dagli operatori delle singole aree che li trasmettono alla Contabilità Industriale per le opportune verifiche ed analisi. Di seguito si riportano i consumi per l’anno 2014 suddivisi per le utenze principali. AREA Fonderia Area Laminazione a Caldo Area Laminazione a Freddo Area Trattamenti Termici Finitura Altro TOTALE Parametro A (al numeratore): consumo Metano Parametro B (al denominatore): Ton di Al prodotto CONSUMO 2014 3 [Nm ] 11.267.784 4.496.368 242.716 2.664.817 1.297.285 1.292.320 21.261.291 Percentuale rispetto al totale CONSUMO 2014 3 [Nm /t] 53,00% 21,15% 1,14% 12,53% 6,10% 6,08% 132,9 53,0 2,9 31,4 15,3 15,2 251 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 36 di 89 Nella figura successiva, si riportano i consumi di metano dello Stabilimento a partire dall’anno 2010, indicati in valore assoluto e indicizzati secondo la produzione dell’anno di riferimento. Figura 9 Andamento consumi metano normalizzati Gestione consumo Metano I consumi di metano hanno subito un leggero aumento rispetto all’anno precedente sia in valore assoluto (circa l’8%) sia in valore indicizzato (circa l’1,3%) in virtù della messa in esercizio dei nuovi impianti produttivi; è bene sottolineare come l’aumento indicizzato sia nettamente inferiore a quello assoluto, segno evidente di una maggiore efficienza degli impianti. 8.3.3 Gasolio Il gasolio è utilizzato per il rifornimento dei sollevatori, delle pale meccaniche e del gruppo elettrogeno di potenzialità di 64 kW ad ausilio del gruppo di pompaggio dell’impianto idrico antincendio. Il combustibile, è stoccato in un piccolo serbatoio dello stesso gruppo elettrogeno (50 l) e in un serbatoio esterno di capacità 3 pari a 6 m con colonnina di erogazione per il rifornimento dei sollevatori. Di seguito in Figura 10 si riportano i consumi di gasolio (utilizzato per la sola movimentazione interna) dello Stabilimento a partire dall’anno 2010, indicati in valore assoluto e indicizzati secondo la produzione dell’anno di riferimento. Parametro A (al numeratore): consumo Gasolio in Litri Parametro B (al denominatore): Ton di Al prodotto Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 37 di 89 Figura 10 Andamento consumi gasolio normalizzati Gestione consumo Gasolio Sebbene in termini assoluti Il consumo di gasolio ha subito un leggero aumento rispetto all’anno precedente (circa il 7%) in termini indicizzati il dato è leggermente inferiore rispetto all’anno precedente (circa -0,12%). 8.3.4 Considerazioni Generali sulle risorse Energetiche Nel grafico che segue (Figura 11), si riportano, i valori assoluti (rappresentati in Tonnellate Equivalenti di Petrolio) ed indicizzati delle tre principali fonti energetiche dello Stabilimento (energia elettrica, metano e gasolio per trazione) con riferimento anche ai valori degli anni precedenti per poter visualizzare il trend dei consumi. Di seguito si riporta il valore relativo al potere calorifico inferiore del metano e del gasolio: 3 Metano: 8361,15 Kcal/Nm Gasolio: 10183,8 Kcal/kg Figura 11 Andamento dei consumi energetici totali normalizzati Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 38 di 89 Come si può evincere da tale rappresentazione grafica, l’energia elettrica ed il consumo di metano pesano entrambi quasi per il 50% sulla totalità dei consumi; per tale motivo i miglioramenti e gli sforzi aziendali si sono da tempo concentrati su entrambe le tipologie di risorse energetiche al fine di determinarne un abbattimento consistente. In riferimento al metano, le maggiori voci di consumo sono legate alla fonderia (55,8% sul totale dei consumi); per tale motivo l’azienda ha da tempo installato sui forni di fusione una tecnologia di bruciatori rigenerativi. Tale tecnologia permette, nel caso dell’utilizzo su forni di fusione per alluminio, un risparmio medio del 49% rispetto ai bruciatori di tipo tradizionale. Tutti i consumi energetici (energia elettrica, metano e gasolio) sono monitorati al più con frequenza mensile in funzione delle aree di appartenenza; anche in questo caso sono derivati specifici indicatori di prestazione che permettono di verificare costantemente le performance degli impianti e quindi di agire prontamente in caso di anomalie e di scostamenti rispetto ai budget previsti. Rispetto all’anno precedente, il dato relativo alle tonnellate equivalenti di gasolio in termini indicizzati ha subito un leggero aumento (circa 0,6%) 8.4 Consumo risorse idriche L’approvvigionamento idrico per i fabbisogni dello Stabilimento avviene in maniera differenziata in funzione dell’utilizzo prettamente potabile, per uso igienico-sanitario (acqua di pozzo decalcificata) o nell’ambito del processo produttivo (acqua di pozzo). 8.4.1 Acqua potabile da acquedotto L’acqua potabile utilizzata per il consumo in sala mensa, infermeria e nei beverini è fornita dall’acquedotto comunale, che ne garantisce le caratteristiche di potabilità. Il consumo di acqua potabile viene monitorato attraverso il contatore sigillato fornito dall’acquedotto e i costi di approvvigionamento sono regolati da un contratto a consumo. L’approvvigionamento delle acque potabili avviene attraverso il Consorzio Idrico Terra di Lavoro del Comune di Marcianise ed è regolamentata con apposito contratto di fornitura. 8.4.2 Acque di pozzo L’acqua industriale viene utilizzata come acqua di raffreddamento degli impianti e nelle linee di colata dell’area fonderia. Tale acqua viene in gran parte recuperata in apposite vasche previo raffreddamento in torri e quindi reintrodotta nel circolo dell’acqua industriale per il successivo riutilizzo. Questa operazione di recupero e ricircolo è attuata al fine di minimizzare i prelievi dai pozzi che devono così sopperire al solo reintegro delle acque perse per evaporazione e per spurgo dalla rete dell’acqua industriale; il sistema di 3 ricircolo permette di recuperare, e quindi di evitare il prelievo dal sottosuolo di circa 5.000.000 m di acqua all’anno. L’azienda durante gli ultimi due anni ha provveduto a richiedere autorizzazione alla Provincia di Caserta per la chiusura di n. 2 vecchi pozzi e la realizzazione di n. 2 nuovi per garantire il fabbisogno idrico produttivo. L’Azienda possiede l’autorizzazione per l’emungimento di acqua sotterranea proveniente da n. 3 pozzi (Autorizzazione rilasciata con prot. N. 0023316 del 28/02/2014). Nel corso dell’anno 2014 l’Azienda ha provveduto a richiedere ed ha ottenuto l’autorizzazione alla trivellazione di un ulteriore pozzo per l’utilizzo di acqua industriale in sostituzione di uno esistente non più funzionante (ovvero quello denominato pozzo IV). Con nota prot. N. 66411 del 04/07/2014 la Provincia di Caserta ha rilasciato all’Azienda l’autorizzazione per la trivellazione del nuovo pozzo. Si resta in attesa di ricevere la nuova autorizzazione per l’emungimento acqua. Alla luce delle modifiche effettuate i pozzi presenti nello stabilimento alla data del 31 12 2014 presentano le seguenti caratteristiche: Pozzo Profondità pozzo [m] Potenza Pompa [cv] Portata Nominale Pompa [m3/h] Profondità falda indisturbata [m] Livello dinamico falda [m] Vecchio Sbozzatore 60 40 120 13 15,5 Laminatoio Quarto 60 40 120 13 15,5 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pozzo Pag. 39 di 89 Profondità pozzo [m] Potenza Pompa [cv] Portata Nominale Pompa [m3/h] Profondità falda indisturbata [m] Livello dinamico falda [m] 77 40 100 10 3,50 Nuovo Pozzo Zona finitura I volumi emunti nel 2014, di cui viene data debita comunicazione alla Provincia di Caserta, al Comune di San Marco Evangelista e alla ASI Agglomerato Ponteselice (archiviazione presso i Servizi Tecnici) sono riportati nella successiva Tabella. Fonte Pozzo Vecchio Sbozzatore Pozzo Laminatoio Quarto Pozzo zona Finitura TOTALE Prelievi 2014 [m3] 494.645 43.581 106.003 644.229 8.4.3 Considerazioni generali sulle risorse idriche I consumi dei pozzi sono monitorati con cadenza mensile, contabilizzati, analizzati e archiviati presso i Servizi Tecnici. I relativi dati dopo essere stati analizzati per evidenziare eventuali anomalie di consumo sono inviati alla Contabilità Industriale. In Figura 12 si riportano i consumi di acqua potabile e di pozzo degli ultimi anni sia in valore assoluto sia 3 normalizzati in rapporto alla produzione annua espressa in tonnellate di alluminio prodotto (m /t). Parametro A (al numeratore): Consumo di Acqua complessivo, mc Parametro B (al denominatore): Ton.di Al prodotto Figura 12 Andamento dei consumi totali idrici normalizzati Gestione risorse Idriche Si può notare come ci sia stato un aumento sui consumi di risorse idriche da pozzo nel corso dell’ultimo anno. (circa il 32%). Ciò è imputabile ad un mal funzionamento delle torri evaporative che servono le linee di colata della Fonderia. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 40 di 89 Al fine di ridurre i consumi idrici la Laminazione Sottile S.p.a. ha provveduto ad effettuare una serie di interventi di potenziamento e manutenzione straordinaria dei sistemi di raffreddamento a torri evaporativa che asservono le linee di colata: Sulla linea di colata 3 sono stati sostituiti tutti gli elementi del sistema di dispersione del calore presenti. Sono stati installati n. 116 nuovi elementi modulari che permetteranno di aumentare l’efficienza dello scambio termico riducendo la percentuale di acqua reflua scaricata nonché la quantità di acqua emunta, che sarà, quindi, solo quella persa per evaporazione. Le torri di raffreddamento delle linee di colata 1 e 2 saranno completamente sostituite con n. 3 nuove torri di potenzialità maggiore con un conseguente aumento della superfice di raffreddamento acque. Anche in questo caso, i nuovi elementi di dispersione del calore consentiranno di raffreddare la quasi totalità dell’acqua riducendo in questo modo la quantità di acqua scaricata ed emunta. Sarà infine effettuata una pulizia e sostituzione degli ugelli di distribuzione delle gocce d’acqua al fine di aumentarne la superficie che entra in contatto con l'aria e aumentare l’efficienza dell’impianto con conseguente riduzione dell’acqua scaricata. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 41 di 89 8.5. Emissioni in atmosfera Tale sezione si pone l’obiettivo di descrivere in modo esaustivo tutte le sorgenti di emissioni in atmosfera significative realizzate dal complesso produttivo della Laminazione Sottile S.p.A. L’Azienda per ottemperare in maniera sostenibile, anche da un punto di vista economico/finanziario, ad una prescrizione inserita nel Decreto Dirigenziale di Autorizzazione Integrata Ambientale n. 56 del 19/03/2012, a partire dall’anno 2012 ha avviato un programma di investimenti volto al rinnovamento ed al miglioramento del proprio parco impianti per contrastare le negative conseguenze della crisi economica e finanziaria che dalla fine del 2008 ha sconvolto le economie di tutti i paesi del mondo. Gli elementi oggetto di modifica sono stati i seguenti: - Installazione di due Torri di Distillazione per il Recupero del Fluido di Laminazione che sostituiranno i n. 4 camini dei Laminatoi a Freddo; - Installazione di una caldaia di piccola entità per il riscaldamento dell’olio diatermico necessario per il processo di distillazione; - Installazione di un nuovo Forno a Pozzo Placche che convoglierà nell’attuale camino del Forno a pozzo esistente; - Ottimizzazione dei bruciatori dei Forni Fusori di Fonderia; - Installazione di due nuovi Forni di Trattamento Termico rotoli di potenza inferiore a 3MW; - Installazione di un nuovo Laminatoio intermedio Quarto - Installazione nuovo Laminatoio Finitore Alla luce di questa revisione tutti i dati relativi alle emissioni in atmosfera dello Stabilimento, sono stati autorizzati con un nuovo Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciato con D.D. Regione Campania n. 39 del 14/02/2012. Si sottolinea che i nuovi limiti di emissione prescritti dal nuovo D.D. 39 del 14/02/2013 Regione Campania sono più alti di quelli imposti nel precedente Decreto Dirigenziale n. 56 del 19/03/2012. Nel 2014 sono state eseguite n.2 campagne di analisi. Nelle tabelle che seguono si riportano i valori dell’autocontrollo di settembre 2014 per i quali si è avuto, per i parametri NOx ed SOx, risultati di concentrazione più elevati. Per i soli camini E16 e E22 si riportano gli esiti degli autocontrolli di marzo 2014 in quanto a settembre erano fermi per manutenzione. Punto di emissione Provenienza Portata [Nm3/h] Camino E1 Forni Fusori e di attesa (FF50, FF55, FFC50 FA75, FA32) 17.500 Camino E11 Forno fusorio FF85 8.000 Sostanze inquinanti CO SOx NOX NH3 F Pb Polveri HCl COV CO SOx NOx NH3 F Pb Polveri Conc. inquinante [mg/Nm3] Flusso di massa [kg/h] Limite di Emissione [mg/Nm^3] 56 1,6 446 <1 0.08 < 0.01 4.2 0,4 0.9 37 <1 407 <1 0.08 < 0.01 < 0.1 0.98 0.028 7.805 // 0.0014 // 0.0735 0.0070 0.0158 0.296 // 3.256 // 0.0006 // // 60 15 500 3 0,1 0,1 15 3 nessuno 60 15 500 3 0,1 0,1 15 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Punto di emissione Camino E16 Provenienza Portata [Nm3/h] Fonderia Deposito schiumature 10.500 Forno di attesa FA65 4.000 Camino E18 Forno fusorio FFRC75 24.500 Camino E22 Forno fusorio a doppia camera FR50 9.400 Camino E24 Forno fusorio a doppia camera FR50 36.390 Camino E26 Forno fusorio a doppia camera FFRC75 7.500 Camino E3 Torre K1.2 Laminatoio Intermedio IV 84.200 Camino E17 Sostanze inquinanti HCl COV Polveri Ammoniaca (NH3) CO SOx NOx NH3 F Pb Polveri HCl COV CO SOx NOx NH3 F Pb Polveri HCl COV CO SOx NOx NH3 F Pb Polveri HCl COV CO SOx NOx NH3 F Pb Polveri HCl COV CO SOx NOx NH3 F Pb Polveri HCl COV Fluido di laminazione espresso come eptano Pag. 42 di 89 Conc. inquinante [mg/Nm3] Flusso di massa [kg/h] Limite di Emissione [mg/Nm^3] 0.90 0.4 0.0072 0.0032 nessuno 0.5 0.0053 5 <1 // 3 24 <1 114 1.7 0.08 < 0.01 2.9 1.3 0.5 38 < 0.1 420 <1 0.07 0.01 < 0.1 0.06 1.6 10 3 226 <1 0.07 < 0.01 1 2.5 0.1 34 2 328 <1 0.07 < 0.01 1.1 0.2 0.3 28 <1 203 <1 0.07 < 0.01 14.3 0.5 1.4 0.096 // 0.456 0.007 0.0003 // 0.0116 0.0052 0.002 0.931 // 10.29 // 0.0017 0.0002 // 0.0015 0.00392 0.094 // 2.124 // 0.0007 // 0.0094 0.0235 0.0009 1.237 0.073 11.936 // 0.0025 // 0.04 0.0073 0.0109 0.210 // 1.523 // 0.0005 // 0.107 0.0038 0.0105 60 15 150 3 0,1 0,1 15 3 61 5.1 3 nessuno 60 15 500 3 0,1 0,1 15 3 nessuno 60 15 500 3 0,1 0,1 15 3 nessuno 60 15 500 3 0,1 0,1 15 3 nessuno 60 15 500 3 0,1 0,1 15 3 nessuno 75 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Punto di emissione Camino E4 Camino E6 Camino E7 Camino E25 Provenienza Torre K1.1. Laminatoi Finitori Forno a spinta Laminatoio Sbozzatore Forni a pozzo Portata [Nm3/h] Sostanze inquinanti 116.000 Fluido di laminazione espresso come eptano 34.500 Ossidi di azoto 122.000 Nebbie oleose 31.000 Ossidi di azoto Pag. 43 di 89 Conc. inquinante [mg/Nm3] Flusso di massa [kg/h] Limite di Emissione [mg/Nm^3] 65 7.5 75 110 170 500 3.4 0.415 5 240 7.44 500 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Al fine di monitorare le prestazioni ambientali Pag. 44 di 89 delle emissioni in atmosfera dello Stabilimento ci si è concentrati su COV, NOx, SOx, Polveri e CO2 , essendo le emissioni degli altri inquinanti di modesta entità e spesso al di sotto della rilevabilità . Di seguito si riportano i valori degli indicatori prescelti a partire dall’anno 2010 sia espressi come flusso di massa annuo che normalizzati in rapporto alla produzione in tonnellate di alluminio. Si precisa che i kg di emissioni dei vari parametri sono stati calcolati nel seguente modo: Flusso di massa massimo (tra le 2 analisi effettuate nel 2014) x 320 gg x 24 ore x frequenza emissioni Parametro A (al numeratore): Kg/anno di inquinante emesso Parametro B (al denominatore): Ton di Al prodotto Figura 13 Andamento emissioni di COV Figura 14 Andamento emissioni di NOX Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Figura 15 Andamento emissioni di SOX Figura 16 Andamento emissioni di Polveri Pag. 45 di 89 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 46 di 89 Figura 17 Andamento emissioni di CO2 Le emissioni di Anidride Carbonica sono state determinate a partire dai consumi di Metano e Gasolio utilizzando i fattori unitari inseriti nella Tabella dei Parametri Standard Nazionali pubblicata dal Ministero dell'Ambiente nell'ultimo Inventario UNFCCC. Tutti i parametri hanno subito una riduzione sia in termini assoluti sia in termini indicizzati ad eccezione dell’anidride carbonica che ha avuto un aumento assoluto pari al’8% circa e indicizzato pari a 1.3%. L’aumento di CO2 è legato ai maggiori consumi di metano che si sono registrati nel corso dello scorso anno in virtù della messa a regime dei nuovi impianti quali forno a pozzo e forni TT. In virtù delle perdite di gas R22 riscontrate nel corso del 2014 (si veda il par. 7.10 per i dettagli) dall’impianto di condizionamento della sala mensa, il quantitativo totale di CO2 emessa nel 2014 è pari a: Indicatore Emissioni di CO2 da consumi metano [kg] Emissioni di CO2 da perdita gas R22 [kg] Totale Emissioni di CO2 Produzione Emissioni di CO2 specifiche [kg/t Al] Unità kg kg kg t kg/t 2014 41.827.933 8.500 41.836.433 84.814 493,27 Figura 18 Andamento emissioni di CO2 complessivo equivalente Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 47 di 89 8.5.1 Gestione emissione in atmosfera La gestione dell’aspetto prevede un monitoraggio semestrale del parametro attraverso analisi condotte da laboratorio esterno, esiste inoltre un monitoraggio dei sistemi di abbattimento attraverso una manutenzione programmata in base alle ore di funzionamento degli impianti. 8.5.2 Emissione gas ad effetto serra – Emission Trading Dal punto di vista delle emissioni di CO2, si fa riferimento ad emissioni indirette determinate dai consumi di metano e gasolio; non ci sono emissioni dirette di CH4, N2O, HFC, PFC e C3F6 La Direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE ha integrato il campo di applicazione del sistema comunitario di scambio delle quote di emissione di gas a effetto serra inserendo nuove attività prima escluse. Tra queste è stata inserita nell’Allegato 1 l'attività di: “Produzione di alluminio secondario ove siano in funzione unità di combustione di potenza termica nominale totale superiore a 20 MW”. La direttiva stabilisce che il quantitativo comunitario di quote di emissioni da rilasciare nel periodo 2013-2020 sia adeguato per tener conto delle emissioni degli impianti che esercitano le attività addizionali incluse nel campo di applicazione ai sensi della Direttiva 2009/29/CE. In attuazione della suddetta Direttiva il Comitato Nazionale ETS ha approvato la Deliberazione n. 22/2011 recante “Disciplina dell’autorizzazione ad emettere gas a effetto serra per gli impianti o parti di impianto non autorizzati ai sensi del D.lgs 4 aprile 2006 n. 216 e successive modificazioni”. Tale Delibera ha permesso alla Laminazione Sottile SpA di entrare nel sistema Emissions Trading a partire dal 2013, presentando la domanda di autorizzazione entro il 15 giugno u.s. Con data 30 giugno 2011 il Comitato ha emanato la successiva Delibera 25/2011 con la quale la Laminazione Sottile SpA ha ottenuto l’autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra. (Deliberazione 2210) A seguito del rilascio dell’Autorizzazione, l’Azienda ha proceduto ad effettuare la raccolta dati richiesta dal Ministero dell’Ambiente, necessaria per determinare la quantità di quote da assegnare a titolo gratuito nel periodo 2013-2020, scegliendo come periodo di riferimento il 2009-2010 senza esclusioni; tale scelta è stata operata sulla base dei dati storici di produzione e di consumo. Nel 2013 con l’avvio ufficiale del terzo periodo (2013-2020) per il sistema Emission Trading, la Laminazione Sottile SpA, ha provveduto a monitorare con frequenza mensile le emissioni di CO2 sulla base delle fatture del gas metano. A fine 2013 si è provveduto, inoltre, ad aprire a nome della LAMINAZIONE SOTTILE SPA un conto operatore sul registro europeo, sezione italiana, individuando ai sensi del Regolamento 389/2013 n. due Rappresentanti autorizzati e n. 1 Rappresentante autorizzato Supplementare, che per nome e per conto della Laminazione Sottile SpA potranno effettuare tutte le operazioni restituzione quote CO2. Nel corso dell’anno 2014 e prima della restituzione delle quote prevista per il 30 aprile la Laminazione Sottile Spa ha provveduto ad acquistare circa 6.500 ton di CO2 necessarie per poter compensare la differenza tra le quote emesse nell’anno 2013 e quelle assegnate a titolo gratuito. Si evidenzia inoltre, che nel corso dell’anno 2014, la LAMINAZIONE SOTTILE SPA, in applicazione della decisione 2011/278/UE che stabilisce le norme transitorie per l’insieme dell’Unione al fine dell’armonizzazione delle procedure di assegnazione gratuita delle quote di emissioni ai sensi dell’art. 10 bis paragrafo 7 della Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, e a seguito dell’ampliamento impiantistico effettuato, ha provveduto a presentare al Ministero dell’Ambiente in data 16/12/2014 il modulo NER (New Entrants Reserve) debitamente verificato da Ente accreditato. In virtù di quanto sopra quindi la LAMINAZIONE SOTTILE SPA nell’anno 2014 ha provveduto a: • Compilare e firmare con firma digitale il modulo NER (New Entrants Reserve) predisposto dal Ministero dell’Ambiente; Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 • • Pag. 48 di 89 Subire un Audit da parte di un verificatore ETS riconosciuto al fine di far effettuare la verifica dei dati raccolti; Inviare in data 16/12/2014 la documentazione al Ministero dell’Ambiente mediante email recante come oggetto “Autorizzazione n. 2210: Richiesta di integrazione dell’assegnazione per ampliamento della capacità”. La LAMINAZIONE SOTTILE SPA ha inoltre provveduto ha modificare il Piano di monitoraggio CO2 per il periodo 2013-2020 a seguito di comunicazione inviata dal Ministero dell’Ambiente; tale modifiche sono state effettuate in ottemperanza a quanto richiesto dalla Segreteria tecnica del Comitato ETS ed caricate sul sito AGES in data 22 dicembre 2014. 8.6. Scarichi Idrici L’azienda dispone di autorizzazione allo scarico delle acque reflue in pubblica fognatura ai sensi del D. Lgs. 152/2006 rilasciata dalla Regione Campania nell’ambito dell’Autorizzazione Integrata Ambientale AIA (D.D. 56 del 19/03/2012 integrata dal DD n. 39 del 14/02/2013). Gli scarichi idrici del Sito possono essere così suddivisi sulla base della loro provenienza: − acque di scarico derivanti dal ciclo produttivo; − acque di spurgo degli impianti di raffreddamento; − acque domestiche; − acque meteoriche. Le varie tipologie di acque sono convogliate nel sistema di canalizzazione fognaria dello stabilimento e allacciate tramite due punti di immissione al collettore regionale S.S. 87 di S. Marco Evangelista che recapita al depuratore di Marcianise. Lo stabilimento possiede 3 punti di monitoraggio costituiti dai punti di immissione nel collettore regionale (Pozzetto Lato Parcheggio e Pozzetto Lato Portineria) e dal punti di immissione delle acque in uscita al depuratore nella rete interna di stabilimento. Le acque provenienti dai servizi igienici, prima di essere immesse nella rete di scarico dello stabilimento, transitano in apposite vasche Imhoff al fine di permettere la sedimentazione della frazione organica solida presente negli scarichi. Le acque tecnologiche provenienti dagli impianti di Trattamento Superficiale delle Linee Selema 1, 2 e Depiereux sono inviate ad uno specifico impianto di depurazione chimico-fisico denominato impianto SIMPEC, e dopo trattamento, convogliate nella rete di raccolta delle acque di scarico dello stabilimento. 3 L’impianto di depurazione (SIMPEC), con portata massima di 15 m /h, riceve i seguenti reflui al fine del trattamento: - Soluzioni di trattamento alcalino e risciacquo provenienti dalle linee Selema 1 e Depiereux; - Soluzioni di conversione chimica e risciacquo delle linee Depiereux e Selema 1; - Soluzioni di trattamento acido e risciacquo provenienti dalla linea Selema 2. L’impianto di depurazione SIMPEC, opera secondo le seguenti fasi: + + - Riduzione del Cromo 6 a Cromo 3 - Correzione del pH - Flocculazione - Sedimentazione - Filtrazione finale Tutto il sistema di depurazione risulta essere completamente automatizzato attraverso un sistema dotato di sonde di pH, Potenziale Redox e di svariati attuatori che regolano il flusso delle soluzioni esauste e dei reagenti chimici al fine di permettere il pieno controllo della depurazione degli effluenti. L’intero processo è inoltre costantemente sorvegliato da personale specializzato al fine di intervenire prontamente in caso di anomalie di funzionamento. A seguito di una prescrizione fatta dall’ARPAC l’impianto SIMPEC è stato dotato di un sistema di controllo in continuo che registra eventuali anomalie e/o malfunzionamenti riscontrati. Il controllo in continuo prevede la misurazione di: Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 - Pag. 49 di 89 pH delle 3 vasche dell’impianto (vasca di riduzione cromica, di coagulazione, di neutralizzazione); potenziale redox della vasca cromica. I controlli in continuo sono gestiti mediante un software che legge e registra i valori dei due parametri indicati; nel caso in cui, il valore di uno dei parametri sopraccitati non dovesse rientrare nel range ottimale di esercizio, si attiva un allarme sonoro nel reparto di pertinenza e si blocca l’attività dell’impianto SIMPEC; a seguire si bloccano anche le 3 linee di Sgrassaggio. Al rientro dei valori dei parametri nel range ottimale per il funzionamento, l’allarme si blocca con il conseguente ripristino dell’attività di depurazione e delle linee di sgrassaggio. Le acque meteoriche di prima pioggia di dilavamento dei piazzali di stoccaggio rottami e rifiuti sono convogliate in maniera separata e depurate in due specifici impianti che servono il lato Nord e il lato Sud dello stabilimento. In particolare le acque di prima pioggia, raccolte da due vasche, sono depurate attraverso un processo di defangazione e disoleazione e scaricate nella rete fognaria in un tempo di 24/48 ore dall’evento meteorico. Nella successiva tabella sono indicati, per singolo punto di analisi monitorato, i risultati analitici dell’autocontrollo che mostra il valore di COD e Tensioattivi totali più elevati sui punti di immissione effettuati nel 2014. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m3/anno] Tipo di trattamento Pag. 50 di 89 Parametri caratteristici PUNTO DI EMISSIONE: POZZETTO FINALE 1 - LATO PARCHEGGIO Impianto di pH Fase 2: Fonderia 399.422 (dato stimato) Fase 5: Laminazione a Freddo Fase 7: Trattamenti Superficiali trattamento chimicofisico aerea trattamenti superficiali Temperatura (°C) Risultati Analitici Limite normativo 8,1 24,8 5,5 - 9,5 Non percepibile con diluizione 1 1:40 Non deve causare 1 molestia 1 Assenti 1 ≤ 200 1 ≤ 250 1 ≤ 500 1 ≤ 2,0 1 ≤ 0,5 1 ≤ 20 1 ≤4 1 ≤ 0,0 2 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,02 1 ≤ 4,0 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,05 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,3 1 ≤ 0,4 1 ≤ 0,03 1 ≤ 1,0 1 ≤1 1 ≤ 0,3 1 ≤ 2,0 1 ≤ 2,0 1 ≤ 1000 1 ≤ 1200 1 ≤ 12 Colore Non percepibile Odore Materiali grossolani Solidi sospesi totali (mg/l) BOD5 (O2 mg/l) COD (O2 mg/l) Alluminio (Al mg/l) Arsenico (As mg/l) Bario (Ba mg/l) Boro (B mg(l) Cadmio (Cd mg/l) Cromo Totale (Cr mg/l) Cromo esavalente (Cr mg/l) Ferro (Fe mg/l) Manganese (Mn mg/l) Mercurio (Hg mg/l) Nichel (Ni mg/l) Piombo (Pb mg/l) Rame (Cu mg/l) Selenio (Se mg/l) Zinco (Zn mg/l) Cianuri Totali (CN mg/l) Cloro attivo libero (Cl- mg/l) Solfuri (H2S mg/l) Solfii (SO3 mg/l) Solfati (come SO4 mg/l) Cloruri (Cl- mg/l) Floruri (F- mg/l) Non causa molestia Assenti 48 25 66 0,96 < 0,005 0,05 0,1 < 0,004 0,81 < 0,1 0,29 0,14 < 0,0005 < 0,005 < 0,01 < 0,005 < 0,01 < 0,06 < 0,02 < 0,03 <1 < 0,1 194 62 4,2 1 Flusso di Massa [kg/anno] Recapito 7,32 - Collettore regionale S.S. 87 San Marco Evangelista Non percepibile Non causa molestia Assenti 19.172,3 9.985,5 26.361,9 383,4 3 < 2,0 20,0 39,9 3 < 1,6 323,5 3 < 39,9 115,8 55,9 3 < 0,2 3 < 2,0 3 < 4,0 3 < 2,0 3 < 4,0 3 < 24,0 3 < 8,0 3 < 12,0 3 < 399,4 3 < 39,9 77.487,9 24.764,2 1.677,6 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m3/anno] Tipo di trattamento Pag. 51 di 89 Parametri caratteristici Risultati Analitici Fosforo Totale (P mg/l) Grassi e oli minerale e vegetali (mg/l) Idrocarburi totali (mg/l) Fenoli (mg/l) Aldeidi (mg/l) Solventi Organici Aromatici (mg/l) Solventi Organici Azotati (mg/l) Tensioattivi totali (mg/l) Pesticidi Fosforati totali (mg/l) Pesticidi totali esclusi Fosforati (mg/l) Aldrin (mg/l) Dieldrin (mg/l) Endrin (mg/l) Isodrin (mg/l) Solventi Clorurati (mg/l) Escherichia Coli (UFC/ 100ml) Azoto ammoniacale (NH4+mg/l) Azoto nitroso (N mg/l) Azoto nitrico (N mg/l) Stagno (mg/l) Saggio tossicità acuta a 24h su Daphnia Magna (% di immobilizzazione) < 0,1 < 10 0,4 < 0,1 < 0,01 < 0,02 < 0,01 < 0,1 < 0,05 < 0,05 < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,02 4120 < 0,4 < 0,1 <1 < 0,1 Note: 1 – Limite D. Lgs. 152/06 Parte III – All. 5 Punto 4 – Tab 3 – Limiti Scarico in rete fognaria 2 – Limite D. Lgs. 152/06 Parte III – All. 5 Punto 4 – Tab 3 – Limiti Scarico in acque superficiali 70 Limite normativo ≤ 10 1 ≤ 40 1 ≤ 10 1 ≤1 1 ≤2 1 ≤ 0,4 1 ≤ 0,2 1 ≤4 1 ≤ 0,1 1 ≤ 0,05 1 ≤ 0,01 1 ≤ 0,01 1 ≤ 0,002 1 ≤ 0,002 1 ≤2 1 ≤ 5000 2 ≤ 15 2 ≤ 0,6 2 ≤ 20 2 ≤ 10 1 ≤ 50,0 2 Flusso di Massa [kg/anno] Recapito 3 < 39,9 3 < 3.994,2 159,8 3 < 39,9 3 < 4,0 3 < 8,0 3 < 4,0 3 < 39,9 3 < 20,0 3 < 20,0 3 < 0,4 3 < 0,4 3 < 0,4 3 < 0,4 3 < 8,0 1.645.618,6 3 < 159,8 3 < 39,9 3 < 399,4 3 < 39,9 27.959,5 3 – Misure al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Assunto ai fini del calcolo del flusso di massa il valore dello scarico coincidente con il limite stesso. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m3/anno] Tipo di trattamento Pag. 52 di 89 Parametri caratteristici PUNTO DI EMISSIONE: POZZETTO FINALE 2 - LATO PORTINERIA Fase 3: Fresatrice 115.961 Nessuno pH (dato stimato) Fase 4: Laminazione a Caldo Fase 5: Laminazione a Freddo (solo Laminatoio IV) Temperatura (°C) Colore Odore Materiali grossolani Solidi sospesi totali (mg/l) BOD5 (O2 mg/l) COD (O2 mg/l) Alluminio (Al mg/l) Arsenico (As mg/l) Bario (Ba mg/l) Boro (B mg(l) Cadmio (Cd mg/l) Cromo Totale (Cr mg/l) Cromo esavalente (Cr mg/l) Ferro (Fe mg/l) Manganese (Mn mg/l) Mercurio (Hg mg/l) Nichel (Ni mg/l) Piombo (Pb mg/l) Rame (Cu mg/l) Selenio (Se mg/l) Zinco (Zn mg/l) Cianuri Totali (CN mg/l) Cloro attivo libero (Cl- mg/l) Solfuri (H2S mg/l) Solfiti (SO3 mg/l) Solfati (come SO4 mg/l) Cloruri (Cl- mg/l) Floruri (F- mg/l) Risultati Analitici Limite normativo 7,9 21 5,5 - 9,5 Non percepibile con diluizione 1 1:40 Non deve causare 1 molestia 1 Assenti 1 ≤ 200 1 ≤ 250 1 ≤ 500 1 ≤ 2,0 1 ≤ 0,5 1 ≤ 20 1 ≤4 1 ≤ 0,0 2 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,02 1 ≤ 4,0 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,05 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,3 1 ≤ 0,4 1 ≤ 0,03 1 ≤ 1,0 1 ≤1 1 ≤ 0,3 1 ≤ 2,0 1 ≤ 2,0 1 ≤ 1000 1 ≤ 1200 1 ≤ 12 Non percepibile Non causa molestia Assenti 10 20 66 0,17 < 0,005 0,03 0,09 < 0,004 < 0,005 < 0,1 0,4 0,31 < 0,0005 < 0,005 < 0,01 < 0,005 < 0,01 < 0,08 < 0,02 < 0,03 <1 < 0,1 897 18 7 Flusso di Massa [kg/anno] 1 Recapito Collettore regionale S.S. 87 San Marco Evangelista 1.159,6 2.319,2 7.653,4 19,7 3 < 0,6 3 3,5 10,4 3 < 0,5 3 < 0,6 3 < 11,6 46,4 35,9 3 < 0,06 3 < 0,6 3 < 1,2 3 < 0,6 3 < 1,2 3 < 9,3 3 < 2,3 3 < 3,5 3 < 116,0 3 < 11,6 104.017,2 2.087,3 811,7 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m3/anno] Tipo di trattamento Pag. 53 di 89 Parametri caratteristici Risultati Analitici Fosforo Totale (P mg/l) Grassi e oli minerale e vegetali (mg/l) Idrocarburi totali (mg/l) Fenoli (mg/l) Aldeidi (mg/l) Solventi Organici Aromatici (mg/l) Solventi Organici Azotati (mg/l) Tensioattivi totali (mg/l) Pesticidi Fosforati totali (mg/l) Pesticidi totali esclusi Fosforati (mg/l) Aldrin (mg/l) Dieldrin (mg/l) Endrin (mg/l) Isodrin (mg/l) Solventi Clorurati (mg/l) Escherichia Coli (UFC/ 100ml) Azoto ammoniacale (NH4+mg/l) Azoto nitroso (N mg/l) Azoto nitrico (N mg/l) Stagno (mg/l) Saggio tossicità acuta a 24h su Daphnia Magna (% di immobilizzazione) < 0,1 < 10 1,6 < 0,1 < 0,01 < 0,02 < 0,01 < 0,1 < 0,1 < 0,05 < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,02 3900 1,3 < 0,1 <1 < 0,1 Note: 1 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III – All. 5 Punto 4 – Tab 3 – Limiti Scarico in rete fognaria 2 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III – All. 5 Punto 4 – Tab 3 – Limiti Scarico in acque superficiali 65 Limite normativo ≤ 10 1 ≤ 40 1 ≤ 10 1 ≤1 1 ≤2 1 ≤ 0,4 1 ≤ 0,2 1 ≤4 1 ≤ 0,1 1 ≤ 0,05 1 ≤ 0,01 1 ≤ 0,01 1 ≤ 0,002 1 ≤ 0,002 1 ≤2 1 ≤ 5000 2 ≤ 15 2 ≤ 0,6 2 ≤ 20 2 ≤ 10 1 ≤ 50,0 2 Flusso di Massa [kg/anno] Recapito 3 < 11,6 3 < 1.159,6 185,5 3 < 11,6 3 < 1,2 3 < 2,3 3 < 1,2 3 < 11,6 3 < 11,6 3 < 5,8 3 < 0,1 3 < 0,1 3 < 0,1 3 < 0,1 3 < 2,3 452.248,8 150,7 3 < 11,6 3 < 116,0 3 < 11,6 7.537,5 3 - Misure al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Assunto ai fini del calcolo del flusso di massa il valore dello scarico coincidente con il limite stesso. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m3/anno] Tipo di trattamento Pag. 54 di 89 Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Recapito PUNTO DI MONITORAGGIO INTERMEDIO: POZZETTO DI SCARICO INTERMEDIO 3 - IMPIANTO DI DEPURAZIONE SIMPEC 1 Impianto di pH --Collettore 7,5 5,5 - 9,5 Fase 7: Trattamenti 70.865 trattamento regionale S.S. Temperatura (°C) --19 (dato stimato) Superficiali chimicofisico aerea trattamenti superficiali Colore Odore Materiali grossolani Solidi sospesi totali (mg/l) BOD5 (O2 mg/l) COD (O2 mg/l) Alluminio (Al mg/l) Arsenico (As mg/l) Bario (Ba mg/l) Boro (B mg(l) Cadmio (Cd mg/l) Cromo Totale (Cr mg/l) Cromo esavalente (Cr mg/l) Ferro (Fe mg/l) Manganese (Mn mg/l) Mercurio (Hg mg/l) Nichel (Ni mg/l) Piombo (Pb mg/l) Rame (Cu mg/l) Selenio (Se mg/l) Zinco (Zn mg/l) Cianuri Totali (CN mg/l) Cloro attivo libero (Cl- mg/l) Solfuri (H2S mg/l) Solfiti (SO3 mg/l) Solfati (come SO4 mg/l) Cloruri (Cl- mg/l) Floruri (F- mg/l) Non percepibile Non causa molestia Assenti 114 170 456 1,7 < 0,005 0,02 0,08 < 0,004 3,4 < 0,1 0,72 0,14 < 0,0005 < 0,005 < 0,01 < 0,005 < 0,01 < 0,04 < 0,02 < 0,03 <1 < 0,1 47 45 1,7 Non percepibile con diluizione 1 1:40 Non deve causare 1 molestia 1 Assenti 1 ≤ 200 1 ≤ 250 1 ≤ 500 1 ≤ 2,0 1 ≤ 0,5 1 ≤ 20 1 ≤4 1 ≤ 0,0 2 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,02 1 ≤ 4,0 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,05 1 ≤ 4,0 1 ≤ 0,3 1 ≤ 0,4 1 ≤ 0,03 1 ≤ 1,0 1 ≤1 1 ≤ 0,3 1 ≤ 2,0 1 ≤ 2,0 1 ≤ 1000 1 ≤ 1200 1 ≤ 12 87 San Marco Evangelista --- --8.078,6 12.047,1 32.314,5 120,5 3 < 0,4 1,4 5,7 3 < 0,3 240,9 3 < 7,1 51,0 9,9 3 < 0,04 3 < 0,4 3 < 0,7 3 < 0,4 3 < 0,7 3 < 2,8 3 < 1,4 3 < 2,1 3 < 70,9 3 < 7,1 3.330,7 3.188,9 120,5 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m3/anno] Tipo di trattamento Pag. 55 di 89 Parametri caratteristici Risultati Analitici Fosforo Totale (P mg/l) Grassi e oli minerale e vegetali (mg/l) Idrocarburi totali (mg/l) Fenoli (mg/l) Aldeidi (mg/l) Solventi Organici Aromatici (mg/l) Solventi Organici Azotati (mg/l) Tensioattivi totali (mg/l) Pesticidi Fosforati totali (mg/l) Pesticidi totali esclusi Fosforati (mg/l) Aldrin (mg/l) Dieldrin (mg/l) Endrin (mg/l) Isodrin (mg/l) Solventi Clorurati (mg/l) Escherichia Coli (UFC/ 100ml) Azoto ammoniacale (NH4+mg/l) Azoto nitroso (N mg/l) Azoto nitrico (N mg/l) Stagno (mg/l) Saggio tossicità acuta a 24h su Daphnia Magna (% di immobilizzazione) < 0,1 <10 0,7 < 0,1 < 0,01 < 0,02 < 0,01 0,2 < 0,05 < 0,05 < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,02 16 < 0,4 < 0,1 <1 < 0,1 Note: 1 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III – All. 5 Punto 4 – Tab 3 – Limiti Scarico in rete fognaria 2 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III – All. 5 Punto 4 – Tab 3 – Limiti Scarico in acque superficiali 55 Limite normativo ≤ 10 1 ≤ 40 1 ≤ 10 1 ≤1 1 ≤2 1 ≤ 0,4 1 ≤ 0,2 1 ≤4 1 ≤ 0,1 1 ≤ 0,05 1 ≤ 0,01 1 ≤ 0,01 1 ≤ 0,002 1 ≤ 0,002 1 ≤2 1 ≤ 5000 2 ≤ 15 2 ≤ 0,6 2 ≤ 20 2 ≤ 10 1 ≤ 50,0 2 Flusso di Massa [kg/anno] Recapito 3 < 7,1 3 < 708,7 49,6 3 < 7,1 3 < 0,7 3 < 1,4 3 < 0,7 14,2 3 < 3,5 3 < 3,5 3 < 0,1 3 < 0,1 3 < 0,1 3 < 0,1 3 < 1,4 1.133,8 3 < 28,3 3 < 7,1 3 < 70,9 3 < 7,1 3.897,6 3 - Misure al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Assunto ai fini del calcolo del flusso di massa il valore dello scarico coincidente con il limite stesso. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 56 di 89 Per il monitoraggio delle prestazioni ambientali degli scarichi idrici, si è scelto lo scarico di Tensioattivi Totali a valle dell’impianto di depurazione in relazione alla produzione, data la significativa vicinanza al limite normativo presente. Di seguito si riportano i valori dell’indicatore prescelto a partire dall’anno 2010 sia espresso come flusso di massa annuo che normalizzato in rapporto alla produzione in tonnellate di alluminio. Si precisa che i grammi di tensioattivi sono stati calcolati moltiplicando il flusso di massa per al portata annua rispetto al punto significativo SIMPEC Parametro A (al numeratore): g/anno di inquinante Parametro B (al denominatore): Ton di Al prodotto Figura 19 Andamento emissioni di Tensioattivi Totali Figura 20 Andamento emissioni di COD Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 57 di 89 Gestione scarichi idrici La gestione dell’aspetto prevede un monitoraggio semestrale del parametro attraverso analisi condotte da laboratorio esterno. 8.7 Rifiuti Tale sezione mira a descrivere qualitativamente e quantitativamente l’attività di produzione dei rifiuti prodotti dalla Laminazione Sottile S.p.A. L’attività della Laminazione Sottile S.p.A. durante l’esercizio produce sostanzialmente 3 categorie di rifiuti: - rifiuti speciali non pericolosi avviati a smaltimento e a recupero (fanghi dell’impianto di depurazione, scorie di fonderia, materiali refrattari terrosi di scarto ecc.); - rifiuti speciali pericolosi avviati a smaltimento e a recupero (emulsioni, oli esausti, materiali filtranti ecc.); - rifiuti assimilabili agli urbani (rifiuti tipici da ufficio e area refettorio) che vengono smaltiti attraverso il servizio di smaltimento della rete Urbana. 8.7.1 Raccolta e Deposito Temporaneo dei Rifiuti L’organizzazione adotta una efficace raccolta differenziata nelle aree di produzione grazie all’ausilio di cassoni separati nelle seguenti tipologie: carta/cartone, plastica, legno, ferro, stracci e materiali filtranti, materiali elettronici, cavi elettrici, ecc. 8.7.2 Rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi Relativamente alla raccolta di altri rifiuti quali: schiumature di fonderia, emulsioni, fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue, oli esausti ecc. la raccolta avviene direttamente nei luoghi adibiti al deposito temporaneo. Il deposito temporaneo dei rifiuti Non Pericolosi avviene in area scoperta su superficie impermeabile all’interno di cassoni carrabili da 25 mc suddivisi per tipologia di rifiuto. Tali cassoni, una volta pieni vengono ritirati dalle ditte affidatarie del servizio di trasporto e smaltimento. Il deposito temporaneo dei rifiuti Pericolosi avviene in area coperta su superficie impermeabile e massetto rialzato all’interno di cassoni carrabili da 20 mc suddivisi per tipologia di rifiuto. Tali cassoni, una volta pieni vengono ritirati dalle ditte affidatarie del servizio di trasporto e smaltimento. Relativamente al deposito temporaneo dei Rifiuti Liquidi Pericolosi (emulsioni), lo stoccaggio avviene in serbatoi dedicati e disposti in aree coperte e con bacini di contenimento. Lo smaltimento dei suddetti rifiuti viene effettuato dalle ditte affidatarie del servizio a mezzo di autocisterne adibite al trasporto in ADR. La Laminazione Sottile S.p.A. ha deciso di adottare il criterio dello smaltimento a tempo (entro tre mesi) indipendentemente dalle quantità. La Laminazione Sottile S.p.A. avvia allo smaltimento/recupero i rifiuti generati nel rispetto delle norme di legge attualmente vigenti in materia; provvede infatti, a redigere gli appositi formulari, i registri di carico e scarico e a compilare annualmente il M.U.D. (Modulo Unico di Dichiarazione). Per il trasporto e lo smaltimento l’Organizzazione si avvale esclusivamente di ditte regolarmente autorizzate secondo la legislazione vigente. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 58 di 89 Nella successiva Tabella è riportato il dettaglio dei rifiuti smaltiti nel corso del 2014. CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO PROVENIENZA INTERNA DESTINAZIONE CODICE QUANTITA' SMALTITA 2014 [kg] RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AVVIATI A RECUPERO 100316 Schiumature diverse da quelle di cui alla voce 10 03 15 Schiumature di Fonderia Recupero R13 5.179.430 150203 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02 Filtri dell'aria provenienti da automezzi Recupero R13 150 160214 Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13 Apparecchiature elettroniche intero stabilimento (Gruppi frigo e motori elettrici) Recupero R13 2.850 160216 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15 Cartucce esauste Recupero R13 40 161102 Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 01 Materiali refrattari fonderia in grafite Area Fonderia Recupero R13 1.670 161104 Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03 Materiali refrattari forni fusori Area Fonderia Recupero R5 1.105.090 170202 Vetro Recupero R13 2.000 170405 Ferro e acciaio Recupero R13 355.350 170401 Rame, Bronzo, Ottone Recupero R13 50 170411 Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 170410 Recupero R4 970 Manutenzione edile di stabilimento Manutenzione meccanica ed edile di stabilimento Manutenzione meccanica ed edile di stabilimento Manutenzione elettrica di stabilimento RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AVVIATI A SMALTIMENTO 100324 Rifiuti prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 03 23 Impianti di abbattimento fumi fonderia Smaltimento D15 5.600 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 CODICE CER 110299 150203 161002 161104 190904 200304 200306 130208 150110 DESCRIZIONE RIFIUTO PROVENIENZA INTERNA Pag. 59 di 89 DESTINAZIONE CODICE QUANTITA' SMALTITA 2014 [kg] Smaltimento D1 480.580 Smaltimento D1 277.900 Smaltimento D9 34.050 Smaltimento D9 12.720 Impianto di depurazione reparto Sgrssaggi Materiali Filtranti Assorbenti, materiali filtranti, provenienti dalla stracci e indumenti protettivi, Laminazione a diversi da quelli di cui alla Caldo e Freddo voce 15 02 02 (terre) Acque derivanti Soluzioni acquose di scarto, dalla pulizia torri diverse da quelle di cui alla di voce 16 10 01 raffreddamento Rifiuti non specificati altrimenti Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03 Materiali refrattari di colata Area Fonderia Trattamenti Smaltimento D9 superficiali Espurgo fosse Fanghi delle fosse settiche settiche servizi Smaltimento D8 igienici Espurgo Rifiuti della pulizia delle fognature Smaltimento D9 fognature stabilimento RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI AVVIATI A RECUPERO Macchinari e Altri oli per motori, automezzi intero Recupero R13 ingranaggi e lubrificazione stabilimento Carbone attivo esaurito Cisternette Imballaggi contenenti residui sostanze chimiche di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze e fusti contaminati 160107 Filtri dell’olio 160601 Batterie al piombo 200125 Oli e grassi commestibili Filtri dell’olio e gasolio provenienti da impianti e automezzi Manutenzione veicoli di stabilimento Olio vegetale 1.950 20.460 24.940 137.380 Recupero R3/ R4 49.150 Recupero R13 220 Recupero R13 611 Recupero R13 1.460 RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI AVVIATI A SMALTIMENTO 080409 Adesivi e sigillanti 110198 Altri rifiuti contenenti sostanze pericolose 120109 Emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni 120112 Cere e grassi esauriti Manutenzione stabilimento Pulizia Impianti di Trattamento Superficiali Smaltimento D15 1.040 Smaltimento D9 2.430 Laminatoio a Caldo Smaltimento D9 427.500 cere e grassi Smaltimento D10 630 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 60 di 89 CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO PROVENIENZA INTERNA DESTINAZIONE CODICE QUANTITA' SMALTITA 2014 [kg] 120114 Fanghi di lavorazione, contenenti sostanze pericolose Serbatoi Laminatoi a Freddo Smaltimento D9 51.970 120118 Fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura e lappatura) contenenti olio Rettifica Cilindri Smaltimento D9 8.610 150110 Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze Imballaggi pericolosi, provenienti da intero stabilimento Smaltimento D9 41.420 150202 Assorbenti, materiali filtranti Materiali Filtranti (inclusi filtri dell’olio non pericolosi specificati altrimenti), stracci provenienti da e indumenti protettivi, intero contaminati da sostanze stabilimento pericolose Smaltimento D15 24.540 D9 1.910 D9 6.820 Rifiuti contenenti da intero Smaltimento stabilimento Manutenzione edile di Smaltimento stabilimento 160709 Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose 170301 Miscele bituminose contenenti catrame di carbone 170603 Materiali isolanti contenenti sostanze pericolose Manutenzione edile di stabilimento Smaltimento D9 15.930 180103 Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni Infermeria Smaltimento D15 2 200121 Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio Manutenzione elettrica di stabilimento Smaltimento D10 130 Tabella 1: Quadro riassuntivo produzione rifiuti QUADRO RIASSUNTIVO QUANTITATIVI Totale rifiuti speciali non pericolosi avviati a recupero Percentuale Quantità rispetto al totale del [t] tipo [%] 6647,6 88,6 Percentuale rispetto al totale generale [%] 80,3 Totale rifiuti speciali non pericolosi avviati a smaltimento 858,2 11,4 10,4 TOTALE RIFIUTI NON PERICOLOSI 7505,8 - 90,7 Totale rifiuti speciali pericolosi avviati a recupero 188,8 24,5 2,3 Totale rifiuti speciali pericolosi avviati a smaltimento 582,9 75,5 7 TOTALE RIFIUTI PERICOLOSI 771,8 9,3 TOTALE RIFIUTI PRODOTTI AVVIATI A RECUPERO TOTALE RIFIUTI PRODOTTI AVVIATI A SMALTIMENTO TOTALE RIFIUTI PRODOTTI 6836,4 - 82,6 1441,1 - 17,4 8277,6 - - Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 61 di 89 Come si può evincere dal quadro riassuntivo delle tipologie di rifiuti prodotti riportato nella tabella, il 90,7% del totale della produzione di rifiuti risulta essere non pericolosa mentre solo il 9,3% è classificabile come pericolosa; inoltre sul totale dei rifiuti l’82,6 % risulta avviato al recupero, mentre il 17,4% a smaltimento. Gli indicatori di prestazione prescelti per il monitoraggio dell’aspetto ambientale Rifiuti sono: - produzione di rifiuti totali in funzione delle tonnellate di alluminio prodotto. - produzione di rifiuti pericolosi in funzione delle tonnellate di alluminio prodotto. - produzione di schiumature di fonderia in funzione delle tonnellate di alluminio prodotto. - produzione di fanghi dall’impianto di depurazione in funzione dei km di alluminio trattato. Di seguito si riportano i valori degli indicatori prescelti a partire dall’anno 2010 sia espressi in valore assoluto che normalizzati in rapporto alla produzione in tonnellate di alluminio o km di alluminio trattato. Parametro A (al numeratore): Kg/anno di rifiuti Parametro B (al denominatore): Ton di Al prodotto Figura 21 Andamento produzione rifiuti totali Figura 22 Andamento produzione rifiuti pericolosi Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 62 di 89 Figura 23 Andamento produzione fanghi impianto di depurazione Figura 24 Andamento produzione schiumature di fonderia E’ bene evidenziare come rispetto al 2013 benché la produzione di rifiuti complessiva in valore assoluto sia aumentata (+4%) in valore indicizzato è invece diminuita (-3%); per i rifiuti pericolosi, invece si è avuta una riduzione si in termini assoluti (-27%) sia in termini indicizzati (-31%) ciò significa che è stata effettuata una migliore gestione dei rifiuti prediligendo i non pericolosi ai pericolosi. Gestione rifiuti prodotti Al fine di poter visualizzare il trend dei rifiuti prodotti, mensilmente, sono monitorati e parametrati in relazione alla produzione alcune tipologie di rifiuto, che in relazione ai quantitativi prodotti, sono ritenuti a maggior impatto ambientale ed economico. Tali indici permettono di evidenziare eventuali scostamenti dagli obiettivi pianificati permettono di porre in atto, se necessario, le opportune misure correttive. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 63 di 89 8.8 Rumore esterno Lo scopo di tale sezione è quello di evidenziare se la Laminazione Sottile S.p.A. possa influenzare le aree esterne attraverso emissioni di rumore. In relazione alle emissioni prodotte dall’attività della Laminazione Sottile S.p.A. è prioritario segnalare quanto segue: tutti gli impianti di produzione si trovano all’interno di capannoni chiusi; all’interno di tali capannoni sono utilizzati pannelli fonoassorbenti, tali da limitare le emissioni sonore; i compressori sono chiusi all’interno di strutture con pannelli fonoassorbenti; data la tipologia di area su cui insite lo stabilimento ad uso esclusivamente industriale, non sono presenti recettori sensibili. Al fine di verificare l’assenza di fenomeni di inquinamento da rumore, a febbraio 2014 è stato condotto un monitoraggio dei livelli acustici equivalenti lungo le aree esterne dello stabilimento. La Tabella di seguito riportata indica i dati relativi all’ultima valutazione eseguita in data 12 e 13 e 24 02/14 da tecnico competente in acustica iscritto nell’elenco della Regione Campania. E’ previsto un monitoraggio dei limiti di immissione ed emissione acustica in ambiente esterno con cadenza triennale, così come previsto dal Piano di monitoraggio e controllo Aziendale inserito all’interno del Decreto Dirigenziale AIA n. 39 del 14/02/2013 che integra il D.D. n. 56 del 19/03/2012. Posizione di misura LC dB/A LC dB/A Emissioni di rumore Giorno Notte 1 - Ingresso 64,2 57,5 2 - Fonderia 62,8 59,4 3 - Campo di calcio 57,8 52,8 4 - Centro lato Nord 63,2 62,3 5 - Angolo Nord-Est 58,4 53,9 6 - Depuratore 59,5 54,8 7 - Serbatoio azoto 63,0 63,4 8 – Impianto recupero Quarto 64,8 60,4 9 - Evaporatore 61,5 60,3 10 - Sottostazione 51,3 48,7 11 - Rep Sbozzatore 52,3 51,4 12 - Cabina metano 56,6 54,7 13 - Imp. Raffreddamento sbozzatore 61,1 60,0 14 – Angolo sud-ovest 63,5 57,5 Figura 25 Quadro riassuntivo delle emissioni acustiche in ambiente esterno Posizione di misura LC dB/A LC dB/A Immissioni di rumore Giorno Notte 1 - Ricettore sensibile 68,9 60,2 2 - Strada consortile sud 57,7 44,9 3 - Strada consortile nord 50,6 45,3 Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 64 di 89 Posizione di misura LC dB/A LC dB/A Immissioni di rumore Giorno Notte 4 - Periferia urbana sud S. Marco Evangelista 54,8 43,7 5 - Svincolo strada consortile 62,4 58,9 6 - Rampa cavalcavia Marcianise 62,8 52,4 7 - Periferia est Marcianise 54,6 46,2 Figura 26 Quadro riassuntivo delle immissioni acustiche in ambiente esterno Le misurazioni sono state effettuate in ottemperanza al D.P.C.M. 16/03/’98 ed i risultati confrontati con i limiti, relativi alla Classe VI “Aree esclusivamente industriali” con la quale è stata classificata l’area sulla quale insiste lo Stabilimento della Laminazione Sottile S.p.A. nel piano di zonizzazione acustica del Comune di San Marco Evangelista approvato con Delibera di C.C. n. 17 del 08/07/2002. Con tale provvedimento di zonizzazione sono stati stabiliti i limiti di qualità di 70 dB/A diurni e 70 dB/A notturni per l’immissione e 65 dB/A diurni e 65 dB/A notturni per quelli di emissione. Considerato che le sorgenti sonore preesistenti sono, oltre che il traffico veicolare, anche le attività industriali persistenti su tutto il perimetro dell’unità produttiva, risulta, dai rilievi effettuati in data 12 e 13 e 24 02/14, che non esiste alcun fenomeno di superamento dei limiti di immissione ed emissione sonora. Si fa presente che nella suddetta campagna di misurazioni, non è stato applicato il criterio differenziale sia perché non previsto dalla normativa per la classe acustica in esame e sia perché nella zona non sono presenti abitazioni. (art. 4, comma 1, del DPCM 14/11/1997). 8.9 Suolo e sottosuolo/siti inquinati Le fasi di processo e le relative sorgenti di potenziali contaminazione del suolo e sottosuolo, sono descritte nella tabella seguente, riportando le aree e relativi processi di potenziale contaminazione del suolo e sottosuolo. Sorgente potenziale AREA SERVIZI SOCIALI/UFFICI Vasche di sedimentazione Imhoff dei servizi igienici, che stramazzano nella rete interna fognaria IMPIANTI DEPURAZIONE ACQUE METEORICHE/LAVAGGIO CARRELLI Vasche raccolta acque prima pioggia che confluiscono a dissabbiatorere e disoleatore e successiva immissione in rete fognaria; Acque lavaggio carrelli (queste ultime acque smaltite come rifiuto liquido ) AREA LAMINAZIONE A CALDO Vasche di raccolta dei fluidi di laminazione costituiti da emulsione AREA LAMINAZIONE A FREDDO Vasche di raccolta dei fluidi di laminazione costituiti da petrolio lampante AREA TRATTAMENTI SUPERFICIALI Vasche sottoimpianto e pozzetti di raccolta soluzioni trattamento basico e conversione chimica dell’impianto Depiereux. Vasche di rilancio soluzioni di trattamento basico e conversione chimica dell’impianto Selema 1. Vasche sottoimpianto e pozzetti di raccolta soluzioni trattamento acido dell’impianto Selema 2. Contaminanti Sostanze organiche Oli / Tensioattivi Emulsione acqua/olio Quantità n. 7 vasche Imhoff per un totale di 15 m3 n. 7 vasche a tenuta Vasca in ferro con basamento in calcestruzzo da 50 mc Fluido di Laminazione n. 7 Vasche in ferro con basamento in calcestruzzo per il recupero del fluido di laminazione degli impianti: - Laminatoio IV; - Laminatoio Foil; - Achenbach 1; - Achenbach 2. Soluzioni basiche Vasche in calcestruzzo rivestite da resine resistenti agli agenti corrosivi per un totale di 50 m3. Soluzioni acide di conversione chimica Soluzioni basiche Soluzioni acide di conversione chimica Soluzioni Acide Vasche in calcestruzzo rivestite da resine resistenti agli agenti corrosivi per un totale di 60 m3. Vasche in calcestruzzo rivestite da resine resistenti agli agenti corrosivi per un totale di 15 m3. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Sorgente potenziale AREA STOCCAGGIO OLI Vasche di sicurezza per eventuali sversamenti di oli e soluzioni acide e basiche Pag. 65 di 89 Contaminanti OLI, soluzioni acide e basiche Quantità n. 3 vasche in calcestruzzo a tenuta Per le vasche interrate, si effettua un monitoraggio di tenuta mediante Asta Metrica durante la fermata produttiva Per le altre vasche e serbatoi, fuori terra, si effettua un costante monitoraggio visivo Non si sono riscontrate anomalie L’area sulla quale è ubicato lo Stabilimento rientra tra i comuni inseriti nelle Aree di Interesse Nazionale denominata “Litorale Dominio Flegreo ed Agro Aversano” ai fini degli interventi di bonifica e ripristino ambientale di cui alla Legge 426/98 e successive perimetrazioni realizzate con D.M. 10/01/2000, D.M. 08/03/2001, nonché al D.M. 31/01/2006. Per tale motivo, nonostante non siano state avanzate richieste specifiche degli Organi Competenti è stata condotta nel dicembre 2009 un’analisi di rischio sanitario ambientale sito specifica ai sensi del D. Lgs. 152/2006 a cura di un laboratorio esterno che ha dimostrato l’assenza di fenomeni di inquinamento delle matrici ambientali ne passate ne in corso. 8.10 Sostanze lesive dello strato di ozono e di sostanze fluorurate ad effetto serra In relazione alla presenza di sostanze lesive dello strato di ozono e di sostanze fluorurate ad effetto serra si evidenzia la presenza di idroclorofluorocarburi contenuti negli impianti di condizionamento degli uffici, negli impianti di raffreddamento dei quadri elettrici e negli impianti di essiccazione ad aria compressa. Si evidenzia che nell’anno 2014 è stato sostituito uno dei due condizionatori della sala mensa; all’atto della sostituzione si è riscontrato che il gas presente nel condizionatore era stato perso in atmosfera. Il quantitativo di gas perso è pari a 5 kg.: fenomeno descritto nella tabella relativa alla emissione di CO2 L’inventario degli impianti con composti lesivi dello strato di ozono superiore 3kg di gas è riportato nella successiva Tabella. Impianto Sostanza contenuta Quantità [kg] Sala Quadri Laminatoio a Caldo R407C 37,2 Distillatore Area Caldo R407C 48 Essiccatore Atlas Copco FD750 – 1 R404A 4,5 Essiccatore Atlas Copco FD750 – 2 R404A 4,5 R407C 5 R407C 5 R410a 40 Condizionatore Aermec Sala Mensa R22 4,2 Condizionatore Aermec Sala Mensa R410a 3,7 Condizionatore Palazzina Uffici Mc-Quay R407C 23 CED Condizionatore Frigorifero Unilair CED Condizionatore Frigorifero Unilair Impianto di condizionamento centralizzato Sale quadri lam freddo Tali apparecchiature sono sottoposte a manutenzione periodica e a controllo della presenza di fughe nel circuito di refrigerazione secondo quanto previsto dal D. P. R. 15/02/2006 n. 147, dal Regolamento CE 842/2006 e Regolamento CE 1005/2009. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 66 di 89 8.11 Amianto All’interno dello stabilimento non è presente amianto in nessuna forma. 8.12 PCB/PCT All’interno dello stabilimento sono installati una serie di trasformatori di cui si riportano le principali caratteristiche nella successiva Tabella. Localizzazione Denominazione Trasformatore GETRA Potenzialità [kVA] 20.000/16.000 Anno di realizzazione 1998 GETRA 11.000 1991 Mezzo dielettrico Sottostazione 60.000 V a 20.000 V Sottostazione 60.000 V a 20.000 V Sottostazione 60.000 a 20.000 V Fonderia Laminatoio a Caldo Laminatoio a Caldo Laminatoio a Caldo Laminatoio a Caldo Laminatoio a Caldo Laminatoio a Caldo Laminatoio a Caldo Fresa GETRA 20000/16000 2010 Nodo 3 Fonderia Nodo 10 TR-1 Nodo 10 TR-2 Nodo 10 TR-3 Nodo 10 TR-4 Nodo 10 TR-5 Nodo 10 TR-6 Nodo 10 TR-7 Nodo 8 2000 6900/3450/3450 6900/3450/3450 4400/2200/2200 2000/1000/1000 2000/1000/1000 2000 2000 2000 1997 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 2002 Compressori Laminatoio IV Nodo 1 Compressori Nodo 4 FM/Luce 2000 630 1978 1987 Laminatoio IV Nodo 4 Ausiliario Laminatoio Nodo 4 Aspo Svolgitore Nodo 4 Azionamento 1 Gabbia Nodo 4 Azionamento 2 Gabbia Nodo 4 Aspo Avvolgitore ITALTRAFO 1450 1979 725 1979 1450 1979 1450 1979 1450 1979 6000 1979 TRAFO GETRA Nodo 11 TRAFO SEA Nodo 11 Nodo 2 Foil Nodo 5 Aspi 12000 2013 Olio dielettrico esente da PCB Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio dielettrico esente da PCB 3500 2000 2000 2013 1997 1991 Resina epossidica Olio dielettrico esente da PCB Resina epossidica Nodo 5 Gabbia Posteriore Nodo 5 MCC 1500 1991 Resina epossidica 1600 1991 Resina epossidica Nodo 5 Gabbia Anteriore Nodo 9 TR-ASP 1500 1991 Resina epossidica 2000 1996 Olio dielettrico esente da PCB Nodo 9 TR-MCC 1600 1996 Olio dielettrico esente da PCB Nodo 9 TR- Gabbia Posteriore Nodo 9 TR Gabbia Anteriore Nodo 6 Finitura Nodo 7 Trattamenti Termici 1500 1996 Olio dielettrico esente da PCB 1500 1996 Olio dielettrico esente da PCB 2000 1993 Olio dielettrico esente da PCB 2000 1992 Olio dielettrico esente da PCB Laminatoio IV Laminatoio IV Laminatoio IV Laminatoio IV Laminatoio IV Nuovo Laminatoio IV Nuovo Laminatoio IV Laminatoio Foil Laminatoio Achembach 1 Laminatoio Achembach 1 Laminatoio Achembach 1 Laminatoio Achembach 1 Laminatoio Achembach 2 Laminatoio Achembach 2 Laminatoio Achembach 2 Laminatoio Achembach 2 Finitura Trattamenti Termici Tabella 2 Inventario Trasformatori elettrici Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio Dielettrico con PCB entro i limiti di legge Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Olio dielettrico esente da PCB Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 67 di 89 L’olio dielettrico, così come dimostrano le analisi chimiche e le schede tecniche dei materiali impiegati, non contiene policlorobifenili e policlorotrifenili al di sotto delle soglie di attenzione e pertanto non si applicano le disposizioni del DPR 24/05/1988 n. 216 e D. Lgs. N. 209 inerenti lo smaltimento dei trasformatori contenenti tale tipologie di sostanze. Non sono presenti in Laminazione Sottile S.p.A. altre fonti di PCB/PCT. 8.13 Campi elettromagnetici Tale sezione mira ad evidenziare la presenza di campi elettromagnetici che possano influenzare l’ambiente circostante. Data l’attività espletata dalla Laminazione Sottile S.p.A., la presenza di campi magnetici artificiali è associata esclusivamente alla trasformazione, trasporto come pure all’uso di corrente elettrica. In relazione a tale presenza di campi magnetici artificiali, l’Organizzazione, ha provveduto ad effettuare una valutazione del rischio elettromagnetico in ambiente di lavoro in data 29/02/12 integrato dalla valutazione del 14/04/14 ad opera di ditta esterna specialistica che ha evidenziato un rischio di esposizione trascurabile. Data la tipologia prevalentemente interna delle fonti significative di radiazioni, quali una sottostazione di trasformazione AT/MT, diverse cabine MT/BT e diversi ripetitori GSM tale rischio si può ritenere trascurabile anche per l’ambiente esterno. 8.14 Radiazioni ionizzanti La Laminazione Sottile S.p.A., al fine di determinare lo spessore dell’alluminio durante il processo produttivo, possiede n. 7 sorgenti di radiazioni ionizzanti; l’elenco delle suddette sorgenti presenti all’interno dello stabilimento con la relativa autorizzazione in essere è riportato nella successiva Tabella. Attrezzatura Tipologia di Sorgente Misuratore spessore Laminatoio IV Americio 241 (sorgente radioattiva da 111 GBq) Misuratore spessore Laminatoio Foil Mino Tubo a raggi X Kvp=110 10 mA-2µA n. 2 Tubi a raggi X 115 kV 0,5mA Tubo a raggi X 40 kV 10mA Tubo a raggi X 40 kV 0,5mA Tubo a raggi X Da 5 a 30 kV 0,6mA Misuratore spessore Laminatoio a caldo Misuratore spessore Laminatoio Achenbach 1 Misuratore spessore Laminatoio Achenbach 2 Misuratore spessore Laminatoio Linea Taglio Lastrine Autorizzazione Autorizzazione Prefetto della Provincia di Caserta del 28/09/06 (Prot. 360/2006/P.C.). Non necessaria Non necessaria Non necessaria Non necessaria Non necessaria In conformità alla legislazione vigente in materia di radiazioni ionizzanti (D. Lgs. 230/1995) la Laminazione Sottile S.p.A. possiede regolare autorizzazione all’impiego delle sorgenti sigillate di Curium 244 e Ferro 55 rilasciata dal Prefetto della Provincia di Caserta, (Prot. 603/III) in data 10/03/1987 e della sorgente sigillata di Americio 241 rilasciata dal Prefetto della Provincia di Caserta, (Prot. 893/III) in data 10/05/1988 e rinnovata in data 28/09/2006 (Prot. 360/2006/P.C.). Inoltre, in conformità alla medesima legislazione la Laminazione Sottile S.p.A. effettua con cadenza semestrale le attività di controllo fisico sulle sorgenti ionizzanti ad opera di Tecnico Esperto qualificato e ne annota i risultati sugli appositi registri. Nel mese di agosto 2010 le due sorgenti sigillate di Curium 244 e Ferro 55 sono state disinstallate e sostituite con sorgenti a raggi X con tensione costante KVp=100 e corrente anodica variabile tra 10 mA e 2 µA. Le due sorgenti radioattive nell’anno 2011 sono state smaltite presso la Nucleco di Roma autorizzato dall’ISPRA in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 68 di 89 8.15 Rischio incendio La Laminazione Sottile S.p.A. dispone del Certificato di Prevenzione Incendi pratica 15856 rilasciato dai VVF di Caserta con scadenza 21.01.2018 relativo alle seguenti attività secondo il DPR 151/2011: 51.3.C: Stabilimenti siderurgici e/o con lavorazioni metalli a caldo oltre 25 addetti 12.3.C- Depositi e rivendite liquidi infiammabili, combustibili. oli di ogni tipo, capacità >50 mc; 74.3.C- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 700KW 10.2.C- Impianti produzione/uso liquidi infiammabili e combustibili (P.I.<125°C)>50 mc; 1.1.C- Stabilimenti ed impianti di gas infiammabili, comburenti (quantità>25 Nmc/h) 2.2.C – Impianti di de/compressione gas combustibili, comburenti (potenz. >50 Nmc/h) 3.5.A – Depositi di GPL in recipienti mobili (massa complessiva da 75 a 300 Kg) 6.2.B- Reti di trasporto gas infiamm. con densità rel.<0,8 (pressione >2,4 MPa) 9.1.B – Officine saldature e taglio con gas infiammabili-comburenti (da 5 a 10 addetti) 12.2.B – Depositi e rivendite liquidi con P.I.>65°C , da 9 a 50 MC, o infiamm. da 1 a 50 MC 13.2.B – Distributori fissi di carburanti liquidi (combustibili) per autotrazione 36.1.B – Depositi di legnami, carbone, sughero e affini, quantità da 5.000 a 500.000Kg 49.1.A- Gruppi elettrogeni e/o di cogenerazione con motori di potenza da 25 a 350 KW 58.1.B- Pratiche di cui a D.Lgs.320/95 e L.1860/62 soggette a Nulla Osta Cat.B (art.29) 70.1.B- Depositi di merci (materiali combust. > 5000Kg), con superf. da 1000 a 3000 mq 70.2.C- Depositi di merci (materiali combust. >5000Kg), con superf. oltre 3000mq 74.1.A- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 116kW (fino a 350 KW) 74.2.B- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 350kW (fino a 700kW) 74.3.C- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 700 kW Il livello di Rischio valutato è Medio. 8.16 Inquinamento Luminoso Tale sezione mira ad evidenziare la presenza di inquinamento luminoso circostante lo stabilimento della Laminazione Sottile S.p.A. In particolare in conformità alla Legge regionale Campania. 12 del 25/07/2002 la Laminazione Sottile S.p.A. verifica annualmente l’assenza di illuminazione diretta dal basso verso l'alto e l'uso di fasci di luce, roteanti o fissi, per meri fini pubblicitari o di richiamo. Inoltre gli impianti sono progettati in secondo le caratteristiche tecniche di rendimento del medesimo Regolamento. 8.17 Biodiversità Tale sezione mira ad evidenziare l’effetto del complesso industriale alla biodiversità del territorio. In particolare l’aspetto risulta non significativo in quanto il sito rientra in una zona prettamente industriale per 2 un totale di superficie occupata pari a 150.000 mq. L’andamento dell’indicatore Superficie occupata in m in relazione alle tonnellate di alluminio prodotto, è riportato di seguito a partire dall’anno 2010. Figura 27 Andamento superficie occupata Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 69 di 89 8.18 Approccio Integrato per la riduzione dell’inquinamento e applicazione delle MTD (punto 2.5.b IPPC) Al fine di valutare l’intera attività della Laminazione Sottile S.p.A. nell’ambito dell’applicazione dell’Approccio Integrato, quale mezzo per conseguire la riduzione integrata dell’inquinamento nei vari comparti ambientali, si è condotto uno studio di paragone tra le Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) applicabili al settore di appartenenza (codice IPPC 2.5b) recepite a livello nazionale con il D.M. del 31/01/2005 e le tecnologie produttive dello Stabilimento. Nello schema che segue si effettua un confronto puntuale tra le tecnologie produttive descritte nelle MTD paragonabili alla realtà produttiva della Laminazione Sottile S.p.A. (tecnologie e cicli produttivi) e le tecnologie implementate dalla stessa. MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE PRESTAZIONI AMBIENTALI APPLICABILITA’ STATO DI APPLICAZIONE ALLA LAMINAZIONE SOTTILE S.p.A. STOCCAGGIO E MOVIMENTAZIONE MATERIE PRIME: Le MTD in questo caso riguardano: la gestione degli stoccaggi, la manipolazione dei diversi tipi di materiali, la minimizzazione del consumo di materie prime attraverso anche il recupero e il riciclaggi dei residui. Stoccaggi separati dei vari materiali in ingresso, prevenendo deterioramenti e rischi per l'ambiente e per la sicurezza. Stoccaggio dei rottami e dei ritorni interni su superfici impermeabili e dotate di sistemi di raccolta e trattamento del percolato. In alternativa lo stoccaggio può avvenire in aree coperte. Riutilizzo interno dei rottami e dei ritorni. Stoccaggio separato dei vari tipi di residui e rifiuti, in modo da favorirne il corretto riutilizzo, riciclo o smaltimento. Dato che la maggior parte dei leganti chimici sono sostanze classificate come pericolose, questa tecnica permette di evitare rischi per i lavoratori e per l'ambiente circostante. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti ed in quelli nuovi. La copertura dell'area di stoccaggio, o l'utilizzo di una pavimentazione di fondo impermeabile e con un sistema di raccolta e trattamento delle acque di dilavamento, permette di limitare l'inquinamento del suolo e delle acque. Si ottiene la minimizzazione degli scarti attraverso il riciclo dei boccami. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti ed in quelli nuovi; è già applicata in Italia nella maggior parte delle fonderie di metalli non ferrosi. - Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti ed in quelli nuovi. E' applicata attualmente in tutte le fonderie europee. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti ed in quelli nuovi. E' applicata attualmente in tutte le fonderie europee. Lo stoccaggio di tutte le Sostanze Pericolose utilizzate nello stabilimento è realizzato in area coperta e nel caso di sostanze liquide sono stoccate su idonei bacini di contenimento atti a contenere eventuali perdite e trafilamenti dai contenitori mobili. Le sostanze stoccate in contenitori fissi sono anch’esse dotate di bacini di contenimento atte a contenere eventuali perdite. L’intera area adibita allo stoccaggio dei rottami e delle materie prime risulta essere dotata di fondo impermeabile in asfalto con rete di captazione delle acque di dilavamento che recapita nella rete delle acque di scarico dello stabilimento previa depurazione mediante defangazione e disoleazione. I rottami di ritorno dai processi di lavorazione, suddivisi per tipologia di lega interna, vengono stoccati in un’area di stoccaggio dedicata e interamente recuperati nei processi di fusione. I residui delle schiumature sono raccolti in maniera differenziata e stoccati in area coperta; dopo idoneo raffreddamento le schiumature sono avviate al recupero presso ditte autorizzate alla gestione dei rifiuti. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE PRESTAZIONI AMBIENTALI Realizzazione di provvedimenti preventivi e di accorgimenti da mettere in atto al fine di ridurre le emissioni diffuse prodotte dagli stoccaggi e dalla movimentazione dei materiali. Pag. 70 di 89 APPLICABILITA’ Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti ed in quelli nuovi. - Utilizzo di materie prime e materiali ausiliari forniti sfusi o in contenitori riciclabili. Utilizzo di modelli di simulazione, modalità di gestione e procedure per aumentare la resa dei metalli e per ottimizzare i flussi di materiali. La restituzione dei contenitori vuoti ai fornitori previene la formazione di rifiuti e stimola le forme di riutilizzo. - STATO DI APPLICAZIONE ALLA LAMINAZIONE SOTTILE S.p.A. Le materie prime necessarie al processo di fonderia sono movimentate a mezzo di sollevatori a gasolio e pale meccaniche. Al fine di limitare le emissioni diffuse, tali automezzi, sono sottoposti a regolare manutenzione all’interno dell’officina di stabilimento. Ulteriori attività di riduzione della formazione di emissioni diffuse è stata realizzata sulla movimentazione delle schiumature attraverso un sistema di compattazione delle stesse, che permette anche una cospicua riduzione della loro quantità attraverso la riduzione della concentrazione di alluminio presente al loro interno. Questa tecnica può essere applicata agli impianti esistenti ed in quelli nuovi. Questa tecnica può essere applicata agli impianti esistenti ed in quelli nuovi. Tutti gli imballaggi costituiti da carta e cartone, plastica e legno sono avviati al recupero. Le cisterne da 1mc vengono rese ai fornitori oppure avviati al recupero. Il sistema di Gestione per la Qualità, certificato ISO 9001: 2008, permette una corretta gestione dei flussi dei materiali e l’ottimizzazione della resa dei metalli grazie a procedure operative descriventi la carica dei forni e tutte le altre operazioni connesse alla fonderia. FUSIONE E AFFINAZIONE DEL METALLO: Per i metalli non ferrosi, le MTD considerano la fusione dei pani e dei ritorni interni di fonderia, in quanto è ciò che avviene nella pratica quotidiana delle fonderie, che effettuano esclusivamente una "seconda fusione" di leghe in pani elaborate dall'industria metallurgica primaria o dai raffinatori. Convogliamento delle emissioni del forno e loro evacuazione attraverso un camino. Captazione delle emissioni diffuse, in accordo con le indicazioni delle BAT per le emissioni fuggitive precedentemente trattate. Utilizzo dei sistemi di captazione dei fumi che si possono sviluppare nelle fasi di caricamento del forno, in particolare se la carica è costituita da recuperi e/o rottami sporchi. - - Applicabile sia ad esistenti che nuovi. impianti Tutte le emissioni provenienti dai forni sono convogliate in appositi camini di allontanamento dei fumi. Applicabile sia ad esistenti che nuovi. impianti Tutti i forni per la fusione dei rottami colorati dotati di impianti di abbattimento delle polveri possiedono cappe poste al di sopra delle porte di caricamento dei forni in modo da captare i fumi che possano fuoriuscire durante le operazioni si carico e scorifica del bagno. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE Utilizzo di bruciatori ad ossigeno. Degasaggio ed affinazione dell'alluminio utilizzando specifici sistemi di agitazione e miscele di Ar/Cl2 o N2/Cl2 o di gas inerti. PRESTAZIONI AMBIENTALI Si ha una minor produzione di NOx e CO2 grazie all'innalzamento della temperatura di combustione ed una contemporanea riduzione del consumo di combustibile. Questi gas permettono di sostituire l'uso di SF6 o esacloroetano, gas serra che rientrano nella convenzione di Kyoto. Pag. 71 di 89 APPLICABILITA’ Applicabile sia ad esistenti che nuovi. STATO DI APPLICAZIONE ALLA LAMINAZIONE SOTTILE S.p.A. impianti La tecnologia qui descritta è stata utilizzata dalla Laminazione Sottile S.p.A. fino al 2005, ma in seguito soppiantata a favore della tecnologia con bruciatori rigenerativi che possiedono migliori prestazioni Le tecniche di degasaggio e affinazione sono state sviluppate su forni di attesa e siviere da 50 a 1000 kg di alluminio fuso. La Laminazione Sottile S.p.A. ha installato a partire dal 1990, un impianto di degasaggio a miscela di Ar e Cl2. COLATA DEL METALLO: Per questa fase le MTD, riguardano esclusivamente la produzione di getti in forma persa e forma permanente; come già descritto la Laminazione Sottile S.p.A. realizza una colata semicontinua in acqua cui non sono applicabili le suddette MTD. Non Contemplato nell’Allegato 5 del D.M. 31/01/2005 - - La Laminazione Sottile S.p.A. effettua un sistema di colata semicontinua in acqua. Tale tecnologia, non utilizza forme permanenti o a perdere, bensì esclusivamente dell’acqua e pertanto non effettua alcuna tipologia di emissioni al di fuori del vapore acqueo derivante dal raffreddamento delle lingottiere. SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE: Un numero di tecniche di Gestione Ambientale, sono considerate come MTD; Lo scopo, come il livello di dettaglio e la natura dei SGA, sono correlati con la natura, la dimensione e la complessità degli impianti e con il relativo impatto sull'ambiente. Le BAT consistono nell'adottare e Applicabile sia ad impianti La Laminazione Sottile S.p.A. ha ottenuto la certificazione nell'implementare un sistema di gestione esistenti che nuovi. ISO 14001:2004 in data 08/04/2008 (Certificato N. IT08/0485 dell'ambiente (SGA) con riferimento al emesso dalla SGS), con rinnovo della stessa in data 08/04/2014 caso specifico, che incorpori le seguenti nonché la Registrazione EMAS, provvedendo a far verificare attività: la propria dichiarazione ambientale da parte del medesimo - definizione da parte dei vertici aziendali, Organismo di Certificazione (N. Registrazione IT - 001241). della politica ambientale; - pianificazione e formalizzazione delle necessarie procedure, implementandole adeguatamente; - verifica delle prestazioni ambientali, adottando le azioni correttive necessarie; - riesame periodico, da parte della Direzione, per individuare opportunità di miglioramento. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 72 di 89 Nello schema che segue si effettua un confronto puntuale tra le tecnologie di contenimento delle emissioni in atmosfera descritte nelle MTD e le tecnologie adottate dallo stabilimento Laminazione Sottile S.p.A. INQUINANTE MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE PREST. AMB. APPLICABILITA’ LIMITI DI EMISSIONE STATO DI APPLICAZIONE ALLA LAMINAZIONE SOTTILE S.p.A. FASE DI FUSIONE E AFFINAZIONE Polveri Filtri a manica (Non specificati come impianti di abbattimento necessari nei forni con tecnologia a Suola). Polveri: 20 mg/Nm3 Medio – basso consumo di energia. Varia in relazione alle singole situazioni. Buone prestazioni con possibilità di recupero e riutilizzo delle polveri captate Costi di investimento alti. Alluminio: se F (flusso di massa) 0,5 kg/h: 20 mg/Nm3 La Laminazione Sottile S.p.A. adotta impianti di abbattimento basati su filtri a manica su tutti i forni di fusione per rottami colorati. Tali impianti permettono il pieno rispetto dei limiti di emissione di 20 mg/Nm3. - - - La Laminazione Sottile S.p.A. utilizzando un sistema di colata semicontinua in acqua non emette alcuna sostanza (polveri o COV) durante il processo di colata a differenza delle colate in forme a perdere o permanente cui si riferiscono le MTD. Come già anticipato, l’unica forma di emissione è legata al vapore acqueo derivante dal raffreddamento delle lingottiere. FASE DI COLATA Polveri Composti Organici Volatili (COV) Non Contemplato nell’Allegato 5 del D.M. 31/01/2005. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 73 di 89 Nello schema che segue si effettua un confronto puntuale tra le tecnologie di contenimento della produzione di acque di scarico descritte nelle MTD applicabili e le tecnologie adottate dallo stabilimento Laminazione Sottile S.p.A. BAT Utilizzo di sistemi di depolverazione a secco. Riciclo interno dell'acqua di processo. Riuso delle acque di scarico trattate Metodi per tenere le diverse acque di scarico separate tra loro. PRESTAZIONI AMBIENTALI APPLICABILITA’ STATO DI APPLICAZIONE ALLA LAMINAZIONE SOTTILE S.p.A. I sistemi di depolverazione a secco riducono sensibilmente la produzione di acque di scarico. Non possono essere usati se il gas da trattare contiene particelle ultra fini di ossidi metallici. Il riciclo interno dell'acqua diminuisce fortemente la quantità di acque di scarico generate, ma richiede un impianto apposito. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti e in quelli nuovi Lo Stabilimento Laminazione Sottile S.p.A. utilizza stabilmente impianti di depolverazione a secco quali i filtri a manica per il trattamento dei fumi della fonderia. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti e in quelli nuovi. Riduzione del consumo di acqua e delle acque di scarico prodotte, attraverso il riutilizzo, dopo trattamento, per altri impieghi all'interno del ciclo tecnologico. Questa tecnica permette di minimizzare il numero di trattamenti necessari per le acque di scarico e ottimizzare l'utilizzo dell'acqua. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti e in quelli nuovi. L’acqua utilizzata nel processo di raffreddamento delle lingottiere durante il processo di colata in acqua è continuamente recuperata in un sistema basato su torri di raffreddamento. Il solo volume di acqua reintrodotto nel circuito è quella necessaria a rimpiazzare l’acqua persa per evaporazione e quella eventualmente spillata dal circuito al fine di evitare l’eccessiva concentrazione di Sali. La quasi totalità delle acque di raffreddamento degli impianti viene recuperata all’interno di un circuito chiuso. Ogni anno circa 5.000.000 m3 di acqua vengono risparmiati grazie a questi sistemi. Questa tecnica può essere applicata negli impianti esistenti e in quelli nuovi. Le acque di scarico provenienti dall’Area Fonderia della Laminazione Sottile S.p.A. non necessitano di alcuna tipologia di trattamento in quanto sono utilizzate al solo scopo del raffreddamento. Le acque di dilavamento dei piazzali Come si può evincere con quanto fino ad esso esposto, le tecnologie adottate dalla Laminazione Sottile S.p.A., risultano perfettamente allineate con le Migliori Tecnologie Disponibili riportate sul D.M. 31/01/2005; questo dimostra la piena la volontà aziendale di lavorare in un’ottica di prevenzione dell’inquinamento. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 74 di 89 Nello schema che segue si effettua un confronto puntuale tra i livelli di emissione in atmosfera associati all’attività della Fonderia di Alluminio e le prestazioni ambientali dello stabilimento Laminazione Sottile S.p.A. INQUINANTE EMISSIONE MTD [mg/Nm3] 1 Indicizzato Concentrazione [kg/t di Al 3 [mg/Nm ] prodotto] 1-20 <1 PRESTAZIONE AMBIENTALE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE SPA Indicizzato Concentrazione [kg/t di Al prodotto] 3 2 [mg/Nm ] 3 6,4 0,01 Cloro 3 ND HCl 1,2 HCl 0,003 SO2 15 ND 4,2 0,01 NOX 50 1-6 344 1,3 CO 5 ND 32,4 0,17 TOC 5 <1 0,5 0,001 Polveri 1 – Livelli di emissione associati alle BAT (D.M. 31/01/2005) 2 – Valore medio per i forni in utilizzo alla Laminazione Sottile S.p.A. 3 – Valori complessivi di emissione dai forni di fusione e di attesa per l’anno 2014 Come si può evincere dal confronto delle emissioni associate alle BAT, solo due parametri, quali il CO e l’NOx, in termini di concentrazione, risultano superiori ai valori emissivi della Laminazione Sottile S.p.A, cosa che peraltro non si riscontra se raffrontati in termini di parametri indicizzati (per il valore del TOC, essendo esso, sicuramente di molto inferiore al carbonio totale calcolabile a partire dalla concentrazione di CO non si può esprimere il grado di superamento dei limiti sopra indicati). Il valori estremamente bassi di CO e NOx evidenziati nelle BAT sono attribuibili, infatti, all’utilizzo della tecnologia ad ossicombustione che se pur realizza delle emissioni puntuali ridotte di tali inquinanti, su base indicizzata realizza delle prestazioni ambientali non paragonabili. Quanto detto è macroscopicamente evidente dal fatto che la tecnologia ad ossicombustione necessita di tempi medi di fusione nettamente più lunghi di quella di tipo rigenerativo in relazione alle differenti modalità di trasmissione del calore che realizza all’interno della camera di fusione; tutto ciò si traduce in una maggiore efficienza di trasferimento del calore, minori tempi di fusione e pertanto risultati nettamente migliorativi in campo assoluto (dato indicizzato per tonnellata di prodotto realizzato). A quanto detto, ragionando così come richiede la Direttiva I.P.P.C, in termini “integrati”, va aggiunto che l’Ossigeno Liquido utilizzato nei bruciatori richiede in fase di produzione una notevole quantità di energia (e quindi utilizzo di combustibili fossili) per essere prodotto, il che rende tale tecnologia dal punto di vista della Laminazione Sottile S.p.A. non la “Migliore Disponibile”. Tutti i bruciatori in utilizzo ai forni di fusione utilizzano una tecnologia di combustione di tipo rigenerativo sviluppata dalla Hotwork Combustion Technology L.t.d. L’utilizzo di questa tecnologia di funzionamento, permettendo un preriscaldamento dell’aria comburente al 85-90% della temperatura del forno, realizza un considerevole risparmio di combustibile (in questo caso metano), con una complessiva riduzione delle emissioni degli inquinanti derivanti dal processo di combustione. In particolare, nei processi di fusione di metalli ossidabili come l’alluminio, la riduzione di gas incombusti all’interno del forno diminuisce inoltre i fenomeni di ossidazione, gassificazione del metallo e produzione di schiumature e limita di conseguenza notevolmente la produzione di gas serra come la CO2. Di contro, il preriscaldo comporta concentrazioni di NOx più elevate nelle emissioni di tali forni. Con l’ausilio della Hotwork Combustion, leader europeo di mercato nel settore di sistemi di combustione low-Nox, è stato individuato il profilo ideale previsto per questo tipo di bruciatori, coerentemente con quanto riportato nella BREF di riferimento: Best Available Techniques nella BREF dei metalli ferrosi del 2001 e dei metalli non ferrosi nel Draft del 2009. Come indicato nella BREF Ferrous Metals Process Industry (Industria di lavorazione dei materiali ferrosi) ultima edizione dicembre 2001 pagine 226-227, ai forni rigenerativi, attraverso una regolazione adeguata si possono raggiungere significativi risparmi di metano, anche se in tal caso i valori di NOx ammessi sono maggiori di quelli relativi ai forni ad ossicombustione (come accennato precedentemente). Le prestazioni raggiungibili sono le seguenti: Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 75 di 89 Come indicato nel Draft del 2009, draft relativo ai metalli non ferrosi (pag. 347), l’utilizzo di bruciatori rigenerativi può consentire di ridurre drasticamente il consumo di metano, anche oltre il 70%: è ovvio considerare il conseguente valore di emissione di CO2 dello stesso ordine di grandezza. Per quanto concerne i fattori emissivi, il Draft 2009 dei metalli non ferrosi, a differenza di quello dell’acciaio, riporta una tabella sintetica delle prestazioni raggiungibili per tipologia di forno e non per tecnologia di lavoro. Dal momento che i forni di fonderia rientrano nella categoria dei forni a riverbero, la tabella di riferimento, che contiene evidentemente all’interno dei suoi range di ammissibilità l’ipotesi di lavorazione in modalità rigenerativa, per quanto sopra riportato, è la seguente: In relazione al controllo delle emissioni in acqua descritti nelle MTD non si necessita di alcuna tipologia di trattamento, in quanto le acque in utilizzo al processo di fonderia sono esclusivamente dedicate al raffreddamento delle lingottiere e pertanto non possiedono alcun inquinante. Quanto affermato, viene annualmente verificato mediante riscontri analitici delle acque scaricate dai pozzi di colata. In relazione ai consumi energetici e di risorse idriche, le prestazioni ambientali della Laminazione Sottile S.p.A. non sono confrontabili con quelle delle MTD in quanto non dichiarate all’interno del documento All. V D.M. 31/01/2005. Per quanto sopra esposto risulta evidente che la Laminazione Sottile S.p.A. ha da sempre favorito tecnologie e procedure di prevenzione, piuttosto che di depurazione, così come dimostra la quasi totalità di MTD applicate. 8.19 Approccio Integrato per la riduzione dell’inquinamento e applicazione delle MTD (punto 2.6 IPPC) A seguito di verifica da parte dell’ARPAC svolta il giorno 03/12/2010 l’Azienda ha provveduto ad integrare la propria autorizzazione AIA con una nuova attività prevista dal punto 2.6 dell’Allegato VIII alla parte II del D.lgs. 152/06 e sm.i. Gli elementi integrati sono stati i seguenti: - Contenimento delle emissioni provenienti dall’area di raffreddamento e stoccaggio delle schiumature di fonderia; - Convogliamento delle emissioni provenienti dai trattamenti alcalini e di conversione chimica (Impianti Depiereux e Selema I) - Revisione di tutti i limiti già autorizzati Al fine di valutare anche l’attività IPPC 2.6 nell’ambito dell’applicazione dell’Approccio Integrato, quale mezzo per conseguire la riduzione integrata dell’inquinamento nei vari comparti ambientali, si è condotto uno Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 76 di 89 studio di paragone tra le Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) applicabili al settore 2.6 e le tecnologie produttive dello Stabilimento. Nello schema che segue si effettua un confronto puntuale tra le tecnologie produttive descritte nelle MTD paragonabili alla realtà produttiva della Laminazione Sottile S.p.A. (tecnologie e cicli produttivi) e le tecnologie implementate dalla stessa. L’attività individuata al punto 2.6 del D.Lgs 18 febbraio 2005, n. 59 Allegato I “Impianti per il trattamento di superficie di metalli e plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al 3 trattamento utilizzate abbiamo un volume superiore a 30 m , di cui al D.Lgs 152 2006 e s.m.i. allegato VIII punto 2.6, sembrerebbe sottoposta alla BREF “Surface Treatment of Metals and Plastics” agosto 2006. E’ bene evidenziare anche che in Italia, è stata emanata una linea guida (DM 1 ottobre 2008) “Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di trattamento di superficie di metalli per le attività elencate nell’allegato 1 del D.Lgs 18/02/2005 n. 59”, che non si applica ai processi della Laminazione Sottile, essendo stato redatto con specifico riferimento ai seguenti settori (di seguito riportata la stessa identica numerazione del capitolo 3 della linea guida in oggetto): 3.1 Il processo produttivo nei trattamenti elettrolitici 3.2 Il processo produttivo nei trattamenti di ossidazione anodica e verniciatura dell’alluminio 3.3 Processo e impianti di elettrozincatura continua di rotoli di acciaio Analizzando in dettaglio la BREF STM “Surface Treatment of Metals and Plastics” agosto 2006 è evidente che non è applicabile direttamente al processo di trattamento superficiale di coil coating realizzato in azienda; in particolare la BREF si applica al trattamento superficiale dei metalli tra cui l’alluminio, ma in processi tipicamente discontinui (si parla infatti di vasche di immersione di pezzi, oppure applicazione a spruzzo ma sempre su elementi discreti). Viene riscontrata applicabile, invece, una sezione nella BREF STS ”Surface Tratment Using Organic Solvents” di agosto 2007 con stretto riferimento al capitolo 14. In realtà il titolo della BREF potrebbe apparire fuorviante per i non addetti ai lavori; è bene evidenziare che il processo invece di pretrattamento superficiale realizzato in Laminazione Sottile costituisce normalmente il primo processo necessario per tutta la filiera successiva di rivestimento dell’alluminio, sia per motivi estetici, sia per motivi funzionali (ad esempio verniciatura, accoppiamento con film plastici, ecc..); questi processi avvengono normalmente con l’utilizzo di solventi, da cui il nome della BREF. Peraltro, la BREF adottata “Surface Tratment Using Organic Solvents” richiama per alcuni aspetti specifici la BREF STM “Surface Treatment of Metals and Plastics” per cui nella sezione successiva saranno utilizzati gli acronimi STS per quella di riferimento ed STM per quella relativa ai trattamenti superficiali dei metalli, laddove applicabile. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 77 di 89 Di seguito si riporta una Tabella di confronto tra le migliori tecnologie disponibili descritte nella BREF STM, recepita in Italia con il DM 01/10/2008, con le tecniche adottate in Laminazione Sottile SpA. Si fa presente che quanto indicato nel DM 1 ottobre 2008 al par. 5.2 non trova immediato riscontro in Laminazione Sottile in quanto nel DM si parla d tecniche applicabili nei pretrattamenti alla verniciatura Volendo comunque utilizzare il riferimento presente nel DM si ha la seguente situazione: Argomento Utilities in ingresso (energia ed acqua) Riscaldamento MTD - Descrizione - Monitorare le utilities - Riduzione delle dispersioni di calore - Risparmio d’acqua e prodotti di normale uso - - Uso di una o più delle seguenti tecniche: acqua calda ad alta pressione, acqua calda non pressurizzata, fluidi termici, olii, resistenze elettriche immerse in vasca. Quando si utilizzano resistenze elettriche immerse occorre prevenire il rischio incendio Rappresenta una MTD una tecnica adatta al recupero di calore; Riduzione della quantità di aria estratta dalle soluzioni riscaldate Ottimizzazione della compensazione della soluzione di processo e dell’intervallo termico di lavoro Isolamento delle vasche Isolamento con sfere galleggianti della parte superficiale delle soluzioni di processo riscaldate. Monitoraggio di tutti i punti dell’impianto in cui si usano acqua e prodotti di consumo e registrazione a frequenza regolare a seconda dell’uso e delle informazioni di controllo richiesti. Le informazioni servono a tenere correttamente sotto controllo la gestione ambientale Trattamento, utilizzazione e riciclo dell’acqua a seconda del livello qualitativo richiesto Uso, quando possibile, di prodotti chimici compatibili tra una fase e la fase successiva del processo per evitare la necessità dei lavaggi tra una fase e l’altra Applicabilità in Laminazione Sottile SpA Le utilities sono monitorate mediante contatori interni. Produzione di acqua calda pressurizzata attraverso l’utilizzo di caldaie e bruciatori diretti Riduzione della quantità di aria estratta dalle sostanze riscaldate Monitoraggio di tutti i punti dell’impianto in cui si usano acqua e prodotti di consumo e registrazione a frequenza regolare a seconda dell’uso e delle informazioni di controllo richiesti. Il tutto è effettuato mediante un controllo visivo dei flussometri Attraverso la tecnica dei risciacqui a cascata si evita l’utilizzo di nuova acqua nel processo. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Argomento Riduzione dei (drag-out) trascinamenti Riduzione della viscosità Lavaggi Pag. 78 di 89 MTD - Descrizione - Uso di tecniche che minimizzino il trascinamento dei prodotti presenti nelle soluzioni di processo, escluso il caso in cui il tempo di drenaggio può inficiare la qualità del trattamento - Riduzione della viscosità ottimizzando le proprietà delle soluzioni di processo - Riduzione dei consumi d’acqua e contenimento degli sversamenti dei prodotti di trattamento mantenendo la qualità dell’acqua nei valori previsti, mediante lavaggi multipli. Il valore di riferimento dell’acqua scaricata da una linea di processo che usa una combinazione di MTD per minimizzare il consumo di acqua è pari a 3÷20 l/m2/stadio lavaggio Applicabilità in Laminazione Sottile SpA Si utilizzano degli strizzatori per ridurre il trascinamento delle soluzioni di processo. NON APPLICABILE Riduzione dei consumi d’acqua e contenimento degli sversamenti dei prodotti di trattamento mantenendo la qualità dell’acqua nei valori previsti, mediante lavaggi multipli. Il valore di riferimento dell’acqua scaricata si aggira intorno ad 1 l/m2/stadio di lavaggio Recupero dei materiali - La prevenzione e il recupero dei metalli rappresentano interventi prioritari Recupero dei metalli NON APPLICABILE Trattamento degli effluenti - Minimizzazione dell’utilizzo di acqua nel processo Identificazione e separazione di effluenti incompatibili - Identificazione, separazione e trattamento degli effluenti che possono presentare problemi se combinati con altri effluenti Si utilizzano soluzioni acquose alle quali si aggiungono catalizzatori (acido solforico, bisolfito, calce, ecc.) NON APPLICABILE Residui - Tecniche a scarico zero Minimizzazione della produzione di residui I residui non sono recuperati ma inviati mediante l’uso di tecniche di controllo sull’utilizzo e direttamente al trattamento chimico fisico. il consumo dei prodotti di processo - Separazione e identificazione dei residui prodotti durante il processo o nella fase di trattamento degli effluenti, per un loro eventuale recupero e riutilizzo L’applicabilità di questa tecnologia è legata ad NON APPLICABILE una analisi tecnicoeconomica in quanto potrebbe comportare maggiori oneri per le aziende. La tecnologia può comunque essere considerata MTD nei casi in cui non sia applicabile una tecnica alternativa e/o quando il bilancio ecologico/economico del Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Argomento Emissioni in aria Rumore Bonifica del sito Aggancio pezzi Pag. 79 di 89 MTD - Descrizione processo risulta competitivo rispetto alle altre tecnologie Uso delle tecniche atte a minimizzare i volumi di aria da trattare e da scaricare sulla base dei limiti imposti Identificazione delle sorgenti di rumore significative e dei limiti imposti dalle autorità locali. Riduzione dei rumori entro i limiti previsti mediante tecniche consolidate - Segregazione dei materiali entro zone ben delimitate utilizzando cartelli di riferimento e descrizione di tecniche sulla prevenzione dai rischi di incidente - Assistenza all’impresa che conduce la bonifica - Uso delle conoscenze specifiche, per assistere l’impresa che conduce la bonifica del Sito, con la sospensione del lavoro e la rimozione dal sito degli impianti, delle costruzioni e dei residui Linee di aggancio e i ganci tali da minimizzare gli spostamenti del materiale, la perdita di pezzi e da massimizzare l’efficienza produttiva Sostituzione e/o controllo di L’uso di un prodotto meno pericoloso rappresenta una sostanze pericolose generica MTD Cromo esavalente Sostituzione, ove possibile, dei rivestimenti a base di cromo esavalente con altri a base di cromo trivalente o esenti da cromo Sostituzione e scelta dello Verifica col cliente o con chi effettua lavorazioni precedenti Applicabilità in Laminazione Sottile SpA Le emissioni trattate sono solo quelle provenienti dalla vasca di trattamento acido del Selema 2, attraverso l’utilizzo di uno scrubber; le altre emissioni provenenti dalle atre vasche di trattamento (Selema 1 e Depiereux) sono convogliate ai camini previo passaggio nei separatori di gocce Non si segnalano sorgenti di rumore significative. Comunque sia l’ultimo monitoraggio effettuato per valutare il grado di inquinamento acustico (febbraio 2011) non ha segnalato alcun superamento rispetto ai limiti stabiliti con il piano di zonizzazione acustica del Comune di S.Marco Evangelista Al momento NON APPLICABILE NON APPLICABILE Sostituzione del cromo esavalente Sostituzione già avviata su una linea di trattamento (Selema 1) con lo zirconio In fase di valutazione l’utilizzo di uno Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Argomento sgrassante Pag. 80 di 89 MTD - Descrizione al trattamento superficiale della possibilità di ridurre la presenza di olio e/o unto o dell’utilizzo di prodotti asportabili con sgrassanti a minimo impatto ambientale Applicabilità in Laminazione Sottile SpA strizzatore, da installare prima della fase di sgrassaggio, per ridurre il residuo del fluido di laminazione sul nastro. Per le BAT dei trattamenti superficiali non sono state previsti benchmark di confronto con le attività svolte dall’Azienda perché non applicabili per la specificità delle attività svolte. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 81 di 89 8.20 Deposito oli minerali La Laminazione Sottile nel corso dell’anno 2013 ha avviato un programma di investimenti, volto al rinnovamento ed al miglioramento del proprio parco impianti. L’intero progetto ha comportato l’installazione di nuovi impianti di produzione tra cui un nuovo laminatoio quarto intermedio e un sistema di abbattimento di recupero fluido di laminazione. Per questo motivo, nel corso dell’anno 2013, è stato necessario richiedere un aumento delle capacità di stoccaggio del deposito degli oli minerali. A tal fine le attività svolte sono state le seguenti: A Maggio 2013 ai sensi della Legge 239/2004 è stata presentata alla Regione Campania una comunicazione di aumento della capacità di stoccaggio in misura inferiore al 30%. Contestualmente è stato richiesto all’Agenzia delle Dogane territorialmente competente, l’aggiornamento delle licenze doganali alla luce delle nuove volumetrie di stoccaggio. In data 06 agosto è stato effettuato un sopralluogo di verifica da parte degli ispettori delle Dogane di Caserta a seguito del quale sono state rilasciate le nuove licenze aggiornate con i nuovi volumi di stoccaggio pari a 531 mc. A Ottobre 2013 è stata richiesta alla Regione Campania Settore Regolazione dei Mercati, l’autorizzazione all’ampliamento del deposito oli minerali per una volumetria superiore al 30% di quella autorizzata. In data 13/12/2013 con n. 162 è stato rilasciato il nuovo decreto di autorizzazione per lo stoccaggio degli oli minerali portando la volumetria di deposito autorizzata a 791 mc. Così come prescritto dall’autorizzazione è stata successivamente comunicata alla Regione Campania l’ultimazione dei lavori e richiesta collaudo, il quale è stato effettuato in data 23/01/2014 con esito positivo. In data 21 febbraio 2014 è stato effettuato un sopralluogo di verifica da parte dei tecnici dell’Agenzia delle Dogane ai fini del rilascio delle licenze doganali aggiornate con le nuove volumetrie autorizzate. In data 05 giugno 2014 sono state rilasciate le nuove licenze doganali relative all’acquisto in esenzione di accisa e lo stoccaggio degli oli minerali in virtù delle nuove volumetrie di stoccaggio Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 82 di 89 9. IL PROGRAMMA AMBIENTALE Di seguito si riporta il resoconto del programma ambientale del triennio 2012-2014 con indicazione dello stato di raggiungimento dell’obiettivo. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 83 di 89 Indicatore Target 2012 Consuntivo 2012 Target 2013 Riduzione dei Emissione di quantitativi di Fluido di COT dai Laminazione laminatori a espresso Riduzione freddo come flusso emissioni mediante di massa di COT l’installazione eptano su di un impianto tonnellate di che recupera prodotto finito il fluido di (Kg//tonsPF) laminazione 0,82 0,819 0,80 0,50 Riduzione Consumo Riduzione della quantità specifico di consumi di metano metano per specifici di nell’area tonnellata metano in produttiva prodotta in Fonderia della Fonderia Fonderia (Nm3/t) 100 99,5 98 Emissione di Riduzione Riduzione CO2 per della quantità emissione tonnellata di di CO2 di CO2 alluminio emessa dall'Area prodotto in dall'area Fonderia Fonderia Fonderia (kgCO2/t) 195 193 191 Obiettivo Traguardo Indicatore Consuntivo Target 2013 2014 Consuntivo 2014 Raggiungimento obiettivo 0,78 0,44 Obiettivo raggiunto. 97,6 95 94,3 Obiettivo raggiunto 190 185 186 Obiettivo raggiunto Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 84 di 89 Indicatore Obiettivo Traguardo Indicatore Delta % tra Riduzione livello di scorie Riduzione % delle prodotte e differenza schiumatur livello di "scorie % tra e ottenute minime" schiumat rispetto determinate ure attese alle per tipologia di e prodotte schiumatur materia prima e teoriche utilizzata Riduzione della quantità di “emulsione Riduzione pesante” rifiuti prodotta dall’Area Laminazio ne a caldo Kg di emulsione pesante smaltita su tons di prodotto sbozzato (kg/t) Target 2012 Consuntivo 2012 Target 2013 Consuntivo 2013 Target 2014 Consuntivo Raggiungiment 2014 o obiettivo 0,35% 0,34% 0,33 % 0,43 % 0,31% 0,25% Obiettivo raggiunto 2 1,9 1,5 0 1 0 Obiettivo raggiunto Motivazioni Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 85 di 89 Sulla base della Politica Ambientale della Laminazione Sottile S.p.A. e tenendo conto degli aspetti ambientali individuati come significativi nel precedente triennio, è stato predisposto un nuovo Programma Ambientale contenente gli obiettivi di miglioramento, gli interventi che si intendono mettere in atto per il loro raggiungimento, le responsabilità definite per la loro attuazione e controllo, le risorse finanziarie dedicate e le scadenze. Tale Programma Ambientale è stato approvato dalla Direzione Generale e sarà monitorato costantemente per assicurare il conseguimento degli obiettivi fissati e l’impegno volto al miglioramento continuo dell’efficienza ambientale. Nelle tabelle seguenti è presente il programma di miglioramento 2015 – 2017. Indicatore Obiettivo Traguardo Indicatore Impianto di Installazione trattamento acque prima impianto per il pioggia zona trattamento delle Realizzazione acque di prima impianto Lam IV pioggia zona Lam (Non IV e Airpure richiesto da AIA) Risparmio Installazione di energetico impianti di per captazione fumi riscaldament attraverso o ambienti: scambiatori di teleriscaldam calore Area ento Fonderia Consunt. 2014 --- 2015 2016 2017 Azioni da intraprendere Responsabile Richiedere offerta a Definizione più fornitori, definire progetto e progetto da Responsabile richiesta realizzare da Manutenzione e autorizzazio Realizzazio Realizzazione presentare agli Enti impianto Responsabile ne per la ne impianto competenti per la Ambiente realizzazion necessaria e agli Enti autorizzazione Competenti Progetto da presentare agli Enti Riduzione competenti, impianto sperimentale da consumi di Definizione realizzare su FT3, metano per progetto e valutazione spese sistemi Consumo di 1.753.056 richiesta Realizzazio ausiliari di manutenzione e costi metano Nm3/anno autorizzazio ne progetto benefici, definizione 400.000 (Nm3/anno) ne ad enti operativa per Nm3/anno competenti rispetto a cons estensione progetto a 2014 tutti gli ausiliari, realizzazione prog. integrale consumo Riduzione completare acidi consumi completam. Riduzione sperimentazione Realizzazio (cromico,fluor sostanze sperimentaz. consumi di Installazione ottenere idrico) 104 ne impianto chimiche e richiesta circa il 10% impianto con autorizzazione scarico e ton/anno ed avvio acque di autorizzazio rispetto al omologare prodotti tecnologia no rinse trattamento produzione scarico imp. ne 2015 produzione a regime acque (t/anno) tratt. misurazione consumi superficiale Riduzione Definizione Monitoraggi Installazione Riduzione acqua di Realizzazione 644.229 progetto e o consumi Riduzione nuove torri acqua di scarico e impianti m3/anno forniture Riduzione acqua di acqua emunta evaporative linee scarico ed avvio processo (acqua Realizzazion consumi scarico del 10 % di colata di acqua emunta misurazione consumi emunta) e impianti acqua 6% su pozzetti finali rispetto al fonderia (m3/anno) 2014 2014 Riduzione Kg di fanghi Installazione doppia produzione dei smaltiti su km filtropressa Riduzione fanghi provenienti di alluminio 2,4 2,3 2,2 2,1 incremento rifiuti dall’impianto sgrassati sostituzione teli Simpec (kg/km) filtranti Risorse Fornitura e installazione dell’impianto. e Risorse economiche da definire Resp. Manutenzione resp. Fonderia Progettisti ed installatori esterni. Risorse tecniche interne. Risorse economiche da valutare Resp. Processo resp. Manutenzione Resp. Finitura Progettisti ed installatori esterni. Addetti al processo interni. Risorse economiche da valutare Resp. Manutenzione resp. Fonderia Progettisti ed installatori esterni. Risorse economiche da valutare resp. Manutenzione Resp. Finitura manutentori esterni addetto impianto Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 86 di 89 10. PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE Particolare cura è stata posta nel coinvolgimento e partecipazione attiva del personale a tutti i livelli; infatti la Direzione Aziendale, in accordo a quanto previsto dal regolamento EMAS, riconoscendo che la partecipazione attiva del personale è un elemento trainante ed il presupposto per i continui miglioramenti ambientali ha instaurato un processo di confronto con il personale mediante le seguenti attività: − Riunioni periodiche, effettuate con cadenza per lo più mensile, tra la Direzione ed i Responsabili delle varie aree produttive volte a sensibilizzare e coinvolgere il personale sulle diverse tematiche ambientali; − Redazione di un modulo suggerimenti ambientali che è stato sottoposto ai dipendenti dell’Azienda per recepire suggerimenti e commenti volti a migliorare le prestazioni ambientali; − Pubblicazione sul sito web della Laminazione Sottile, nella Sezione “Certificazioni ambientali” dei riferimenti del Responsabile Ambientale da contattare per possibili suggerimenti e richieste ambientali. 11. AGGIORNAMENTO DELLE INFORMAZIONI A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO La Laminazione Sottile S.p.A. si impegna a presentare gli aggiornamenti annuali della Dichiarazione Ambientale e le relative modifiche da convalidare da parte del Verificatore Ambientale. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 87 di 89 12. PUBBLICAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE La Dichiarazione Ambientale convalidata, con attribuzione del numero di registrazione all’Albo europeo, è stata comunicata ai soggetti interessati. Tali informazioni sono rispondenti ai requisiti richiesti dal Regolamento EMAS n°1221/2009 e riportati nell’Alleg ato III – “Dichiarazione Ambientale”. La dichiarazione Ambientale è stata stampata e distribuita ai soggetti istituzionali più diretti, nonché pubblicata sul sito www.laminazionesottile.com. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 88 di 89 Informazioni al pubblico Per informazioni e approfondimenti contattare: Rappresentante della Direzione della Laminazione Sottile S.p.A.: ing. Giuseppe de Simone - Tel. 0823.222111 - Fax. 0823.451722 - [email protected] La registrazione EMAS Il Verificatore Ambientale accreditato che ha convalidato la Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS è: SGS Italia S.p.A. I-V-0007 Ing. Giovanni Scotti Indirizzo: Caldera Business Park Via Caldera 21 ED B - 20153 MILANO MI accreditamento NACE 24 ed altri Il prossimo aggiornamento convalidato sarà presentato tra un anno; la prossima Dichiarazione Ambientale convalidata sarà predisposta entro aprile 2016 con riferimento ai dati del 2015 come previsto dal Regolamento EMAS. Ad maggio 2017 è prevista la chiusura del terzo ciclo di audit del sistema. Laminazione Sottile S.p.A. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Ed. 2 Rev. 0 Pag. 89 di 89 Glossario Ambiente Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Analisi ambientale iniziale Un'esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’ impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione Aspetto ambientale Elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente; un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo. Attività Sono le varie operazioni svolte nel sito produttivo quali ad esempio: l’esercizio dei macchinari, le manutenzioni ordinarie e straordinarie, le movimentazioni e lo stoccaggio dei prodotti, le modifiche o la realizzazione di nuove opere, ecc. Audit ambientale Strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente, al fine di: facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto ambientale e valutare la conformità alla politica ambientale compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione. Convalida (della Dichiarazione Ambientale) Atto con cui il Verificatore ambientale accreditato esamina la Dichiarazione ambientale con esito positivo. Dichiarazione Ambientale Dichiarazione elaborata dall’impresa in conformità alle disposizioni del Regolamento EMAS. Essa comprende in particolare una descrizione dell’organizzazione, una valutazione di tutti i problemi ambientali rilevanti connessi con le attività in questione, un compendio dei dati quantitativi concernenti tutti gli aspetti ambientali significativi, una presentazione della politica, del programma e del sistema di gestione ambientale, la scadenza per la presentazione della dichiarazione successiva e il nome del verificatore ambientale accreditato. Impatto ambientale Qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione. EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) Regolamento (CE) n° 1221/2009 del Parlamento Europe o e del Consiglio del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit. Programma ambientale Una descrizione delle misure (responsabilità e mezzi) adottate o previste per raggiungere obiettivi e target ambientali e relative scadenze. Sistema di Gestione Ambientale La parte del sistema di gestione complessivo comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale. Sito Tutto il terreno in una zona geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazione che comprende attività, prodotti e servizi. Esso include qualsiasi infrastruttura, impianto e materiali. Verificatore ambientale accreditato Qualsiasi persona o organizzazione indipendente che abbia ottenuto l’accreditamento in conformità alle condizioni e procedure stabilite dal Regolamento EMAS.