Idrocarburi AROMATICI Composti aromatici • Gli idrocarburi aromatici costituiscono una particolare classe di composti che contengono 2n + 1 doppi legami coniugati in una struttura ciclica, strutturalmente assimilabili al benzene. • Essi hanno peculiari proprietà chimiche e una grande stabilità. O CH3 Benzene Toluene H Benzaldeide Aromaticità • Un composto, per poter essere classificato come aromatico deve soddisfare questi due criteri: • Deve possedere una nuvola ciclica ininterrotta di elettroni π chiamata nuvola π sopra e sotto il piano della molecola. – Affinché la nuvola π sia ciclica, la molecola deve essere ciclica. – Affinché la nuvola π sia ininterrotta, ogni atomo dell’anello deve possedere un orbitale p. – Per la formazione della nuvola π, ogni orbitale p si deve sovrapporre agli orbitali p ad esso adiacenti. Quindi, la molecola deve essere planare. • La nuvola π deve essere formata da un numero dispari di coppie di elettroni π. • Tali requisiti sono conosciuti come regola di Hűckel. – Questa regola stabilisce che un composto ciclico planare è aromatico se la sua nuvola π contiene (4n + 2) elettroni π. Policiclici Naftalene Antracene Fenantrene Tetracene (Naftacene) Benzo[a]pirene Eterocicli N O S Furano Tiofene N H H Pirrolo N Piridina N Chinolina Indolo N Isochinolina Nomenclatura • I composti aromatici che derivano dal benzene vengono denominati come derivati del benzene indicando i sostituenti che sono presenti sull’anello benzenico con la loro posizione. Cl Cl NO2 Cl clorobenzene propilbenzene 1,3-diclorobenzene O2N NO2 1,3,5-trinitrobenzene Nomenclatura • Le posizioni dell’anello possono anche essere denominate in relazione ad uno dei sostituenti come orto (o-), meta (m-) e para (p-). Z o o m m Cl NO2 Cl O2N NO2 p m-diclorobenzene m-trinitrobenzene Nomenclatura OH Fenolo COOH NH2 Acido Benzoico Anilina CH3 Toluene CH3 HO o-metilfenolo CH3 CH3 Br CH3 NO2 O2N NO2 4-bromo-1,2-dimetilbenzene 2,4,6-trinitrotoluene Nomenclatura CH2 Gruppo fenilico (-Ph) Gruppo Benzilico R Gruppo Arilico (-Ar) Benzene Energia di Risonanza • La stabilità del benzene può essere misurata per mezzo dei calori di idrogenazione. Sostituzione elettrofila aromatica • A causa dell'energia di risonanza i composti aromatici in presenza di reagenti elettrofili danno reazioni di sostituzione anziché di addizione. • Questo perché una addizione porterebbe alla distruzione dell’aromaticità della molecola. • Vediamo in dettaglio il meccanismo per capire meglio perché. Reazione con bromo • Facendo reagire il bromo con il benzene si ha una reazione estremamente lenta che non porta al prodotto di addizione nonostante nel benzene siano presenti dei doppi legami. Br Br + Br2 Reazione con bromo • In presenza di un catalizzatore che polarizzi il legame Br-Br (acido di Lewis) si ha invece l'addizione del Br+ al doppio legame. • Come nella maggior parte delle addizioni elettrofile si ha la formazione del carbocatione. Br δ− Br δ+ Br H + + Br lenta Reazione con bromo • Il carbocatione in questo caso è particolarmente stabile in quanto è delocalizzato per risonanza H Br H Br + H + + Br Reazione con bromo • A questo punto se l'altro atomo di bromo carico negativamente si addizionasse all'atomo di carbonio positivo si formerebbe il prodotto di addizione H Br Br + Br + Br • Tutto questo non avviene in quanto il prodotto finale non sarebbe più "aromatico" e sarebbe quindi meno stabile. Reazione con bromo • Il Br- può invece strappare, come base, dal carbocatione intermedio, il protone legato all’atomo di carbonio dove si è attaccato il Br+ • Gli elettroni del legame C-H che si rompe possono essere così utilizzati per riformare il legame π e ripristinare l'aromaticità. Br H Br Br + + HBr • In questo modo si forma il prodotto di sostituzione. Sostituzione contro Addizione • • Il benzene dà sostituzione piuttosto che addizione. Poiché il benzene ha una alta energia di risonanza possiamo pensare che esso parta da un livello molto basso di energia e poiché l’energia di risonanza viene perduta nel prodotto di addizione questo avrà una energia più alta del benzene di partenza a differenza del prodotto di sostituzione che è ancora aromatico. Sostituzione eletrofila aromatica SostElettrAromatica.swf • Gli elettrofili reagiscono quindi con l'anello aromatico sostituendo uno degli atomi di idrogeno. H + E+ + lenta H E E E veloce H + H+ E + + • Il meccanismo passa attraverso due stadi il primo Reagente + Catalizzatore dei quali è quello lento. • Il reagente elettrofilo di solito deve essere generato per azione di un catalizzatore che sarà diverso a seconda del reagente utilizzato E+ Sostituzione Elettrofila Aromatica E + E+ + H+ NO2 + NO2+ + H+ Acido nitrico + Acido Solforico Cl + Cl+ Cloro + Catalizzatore (AlCl3) R + R+ + H+ Cloruro + Catalizzatore (AlCl3) + H+ SO3H + SO3 Anidride solforica + Acido Solforico Alogenazione (Cl2, Br2) L’elettrofilo di forma dalla reazione della molecola di alogeno con un acido di Lewis X2 + FeX3 Br H X+ + FeX4- Cl H Br2 Cl2 FeBr3 AlCl3 Meccanismo Br+ + FeBr4- Br2 + FeBr3 H H + Br+ + lenta H Br Br Br veloce H + + Br + H+ Nitrazione SostElettrAromatica.swf NO2 H HNO3 Conc. H2SO4 Conc. L’elettrofilo di forma dalla reazione acido base dell’acido nitrico con acido solforico H2NO3+ + HSO4- HNO3 + H2SO4 H H + NO2+ NO2 veloce H + + NO2 NO2 + lenta H H2O + NO2+ + HSO4- NO2 + H+ Solfonazione SO3H H H2SO4 Conc. SO3 L’elettrofilo di forma dalla reazione acido-base tra due molecole di acido solforico H3SO4+ + HSO4- H2SO4 + H2SO4 H SO3 - SO3 - SO3 H + SO3 + H3O+ + HSO4- - H+ SO3H + H+ E’ una reazione di equilibrio Reazioni di Friedel-Craft R H R-Cl RCO-Cl AlCl3 AlCl3 O O R-Cl + AlCl3 R+ + AlCl4- R O R H Cl + AlCl3 L’elettrofilo di forma dalla reazione dell’alogenuro con un acido di Lewis R + + AlCl4- La sostituzione su anelli sostituiti • E’ stato trovato che la reazione di sostituzione elettrofila fatta su substrati che portino già un sostituente porta alla formazione o del meta-isomero o di una miscela degli isomeri orto e para; para nel primo caso la velocità globale di attacco è sempre minore di quella sul benzene, nel secondo caso maggiore. Y1 Y Y E+ + lenta ? ? ? ? ? Y2 E Y2 E + veloce E La sostituzione su anelli sostituiti • La differenza è dovuta dalle caratteristiche del sostituente Y già presente e può essere spiegata sulla base degli effetti elettronici che esso può esercitare. Gli effetti sterici sono invece meno importanti e legati solamente all’attacco in posizione orto. • Possiamo quindi classificare i diversi sostituenti come morientanti oppure o- e p-orientanti • Inoltre se essi accelerano la reazione vengono detti attivanti se la rallentano, disattivanti. disattivanti Intermedio di Wheland Y Y H + H E orto H E E + + Y Y + E+ Y Y + meta Y + H H E H + E Y Y para E Y + + + H E H E H E -N+R3 , -NO2, -CN , -CCl3, -SO3H, -COR, -CO2H • Questi gruppi hanno un atomo adiacente al nucleo aromatico polarizzato positivamente o con una carica positiva. • L'intermedio di Wheland è particolarmente instabile se l’attacco avviene in orto o para e quindi orientano in meta. • Essi sono disattivanti rispetto all’anello aromatico. O N + O O N + O O H orto + E+ + N + O O H E N + O H E + E + -OCOR, -NHCOR, -OR, OH, -NH2, -NR2 • Questi gruppi hanno l’atomo attaccato al nucleo aromatico che esercita un effetto induttivo elettron-attrattivo disattivante. disattivante • Tale atomo possiede però anche un doppietto elettronico che permette la delocalizzazione della carica positiva dell’intermedio se l’attacco avviene in orto o para e quindi hanno un effetto mesomerico attivante. attivante -OCOR, -NHCOR, -OR, OH, -NH2, -NR2 O R OR OR H orto + H E + E+ + R H E H E + O OR E + -OCOR, -NHCOR, -OR, OH, -NH2, -NR2 • Questi gruppi hanno l’atomo attaccato al nucleo aromatico che esercita un effetto induttivo elettron-attrattivo disattivante. disattivante • Tale atomo possiede però anche un doppietto elettronico che permette la delocalizzazione della carica positiva dell’intermedio se l’attacco avviene in orto o para e quindi hanno un effetto mesomerico attivante. attivante • Essi quindi sono quindi debolmente attivanti ed orto, para orientanti. -Alchile, -Arile • Questi gruppi hanno un effetto attivante nelle reazioni di sostituzione elettrofila, per effetto induttivo. induttivo • Orientano in orto e para in quanto possono stabilizzare una carica positiva adiacente. CH3 CH3 orto + E+ + CH3 H E CH3 H H E + E + -F, -Cl, -Br, -I • Questi atomi hanno un effetto induttivo elettronattrattivo disattivante molto pronunciato. • Essi possiedono però anche un doppietto elettronico che permette la delocalizza-zione della carica positiva dell’intermedio se l’attacco avviene in orto o para e quindi hanno un effetto mesomerico debolmente attivante. attivante -F, -Cl, -Br, -I Cl Cl Cl H orto + H E + E+ + H E H E + Cl Cl E + -F, -Cl, -Br, -I • Questi atomi hanno un effetto induttivo elettronattrattivo disattivante molto pronunciato. • Essi possiedono però anche un doppietto elettronico che permette la delocalizza-zione della carica positiva dell’intermedio se l’attacco avviene in orto o para e quindi hanno un effetto mesomerico debolmente attivante. attivante • Essi quindi sono quindi debolmente disattivanti ma orto, para orientanti. Riduzione • Il benzene, poiché è un composto notevolmente stabile, può essere ridotto soltanto in condizioni di alta pressione ed elevata temperatura. Ni + 3 H2 175° C, 180 atm Ossidazione • L'anello benzenico, in virtù della sua stabilità, non viene in genere ossidato. • Un gruppo alchilico legato ad un anello benzenico può essere invece ossidato a gruppo carbossilico. • l più comuni agenti ossidanti sono il permanganato di potassio (KMnO4) e il dicromato di sodio in soluzione acida (Na2Cr2O7/ H+). COOH CH3 KMnO4 H2C KMnO4 H2 C CH3 Teoria acido-base di Lewis • Un acido secondo la teoria di Lewis (1923) è una sostanza in grado di accettare un doppietto elettronico. • Secondo tale teoria inoltre una base è una sostanza in grado di cedere una coppia di elettroni. • Nella teoria acido-base di Lewis l’attenzione viene spostata dal protone all’elettrone. • Questa teoria ha il vantaggio di spiegare bene la basicità dell'ammoniaca e dei suoi derivati (ammine) e l'acidità delle sostanze che presentano una lacuna di ottetto (BF3, FeCl3, AlCl3). F R R' R'' N: + B F R F R' N F + R'' _ B F F Teoria acido-base di Lewis • La reazione di un acido di Brönsted – Lowry con l’acqua, viene descritta in un'altro modo da Lewis. • Consideriamo ad esempio la reazione: HA + H2O H3O + + A- A1B + B2B A2B + B1B • Secondo Lewis il protone H+ è l'acido, H2O e A- sono due basi, e HA e H3O+ sono due coppie acido-base. • Infatti il protone altro non è che la specie a lacuna di ottetto che può ospitare una coppia di elettroni non condivisi, così come l'OH- può essere visto come la specie in grado di cedere una coppia di elettroni. Teoria acido-base di Lewis • Alcuni esempi di specie classificabili come acidi di Lewis sono: – Molecole aventi un atomo con un ottetto incompleto di elettroni, nello strato esterno di valenza, come BF3 o AlCl3. – Cationi metallici tendenti a coordinare a sé molecole o ioni che abbiano coppie elettroniche disponibili. Es: Ag+ + 2 CN[Ag(CN)2]-. – Molecole in cui l'atomo centrale può assumere un numero di elettroni maggiore di otto, espandendo la sua sfera di valenza con l'intervento di orbitali "d" vuoti: SnCl4, PCl3, TiCl4. – Molecole con legami multipli tra atomi di diversa elettronegatività: CO2, SO2, SO3. • Tipici esempi di basi di Lewis sono invece: – Gli ioni negativi monoatomici come O2-, S2-, F-, Cl-. – Le molecole o gli ioni poliatomici che posseggono coppie elettroniche non condivise come H2O, PH3, NH3, OH-.