Analizzatori Larson-Davis 2800 - 2900 - 3200 MANUALE di RIFERIMENTO Versione 1.22 Pagina lasciata vuota intenzionalmente Indice Introduzione 2 Gestione dei Setup Aprire un Setup Salvare un Setup Lettura del Setup dall’analizzatore Invio un Setup 3 3 3 3 3 Stabilire la connessione 3 Connessione tramite modem 4 Controllo dell’analizzatore 6 Calibrazione 7 Visualizzazione 8 Finestre valori 13 Scaricamento della memoria Impostazione per misure Passby 13 16 Esecuzione delle misure 17 Esecuzione guidata 18 Esecuzione automatica di misure di Passby 27 Esecuzione guidata con Multiplexer 2226 30 Documento di destinazione 33 Problemi nella connessione con l’analizzatore 34 Problemi nella connessione con l’applicazione principale 35 Pagina 1 Introduzione La finestra analizzatore funziona da interfaccia tra il documento e il vostro analizzatore. Nella finestra analizzatore stabilite la connessione con lo strumento, eseguite le misure con lo strumento collegato oppure scaricate i dati delle misure che già si trovano nella memoria dello strumento. Figura 1 - Finestra Analizzatore Per aprire la finestra analizzatore fate clic sull’elemento della barra dei menu chiamato 2800/2900/3200. Se avete più di una interfaccia analizzatore (ad esempio 2800/2900/3200 e 824) il programma inserirà una voce di menu chiamata Analizzatori e in quel menu un comando per ciascuna interfaccia. Siccome alla finestra analizzatore corrisponde un file eseguibile diverso da quello dell’applicazione principale, potete anche lanciarlo senza prima eseguire l’applicazione principale. In quest’ultimo caso non è possibile eseguire misure né 2 scaricare dati non essendoci nessun documento aperto in grado di ricevere i dati stessi. In ogni caso non è possibile eseguire più di un’istanza della finestra analizzatore. Se scegliete due volte il comando del menu, l’istanza corrente viene riattivata e visualizzata. Gestione dei Setup La gestione dei Setup di 2800/2900/3200 viene fatta con i comandi che trovate nel menu Setup. Il meccanismo di salvataggio è simile a quello di altre applicazioni, la differenza è che in questo caso parliamo di Setup invece che di documento. Aprire un Setup Per aprire un Setup esistente fate clic sul pulsante Apri nella barra degli strumenti oppure scegliete il comando Apri nel menu Setup. La finestra di dialogo standard per l’apertura di un documento vi consente di scegliere quale file contiene il Setup che si vuole aprire. All’interno di questa finestra potete scorrere i dischi e le cartelle o i dischi connessi in rete per cercare il file richiesto. Salvare un Setup Per salvare il Setup corrente fate clic sul pulsante Salva nella barra degli strumenti, oppure scegliete il comando Salva dal menu Setup. Il Setup viene così salvato nello stesso file dal quale era stato aperto. Se il Setup è nuovo allora viene aperta la finestra Salva col Nome dove potete specificare il nome del file di salvataggio. Per salvare il Setup in un file diverso da quello di origine scegliete il comando Salva con Nome dal menu File. La finestra standard Salva con nome è visualizzata; lì potete specificare il nuovo nome di file, oppure potete scorrere i dischi o le directory dove volete salvare il file. Lettura del Setup dall’analizzatore Ogni volta che la connessione con l’analizzatore viene effettuata, o ogni volta che viene cambiato il tipo di strumento, la finestra analizzatore rilegge il setup completo dall’analizzatore stesso. Il setup visualizzato nel Pannello di Controllo corrisponde sempre al setup dell’analizzatore collegato. Invio di un Setup Non è necessario inviare manualmente un setup all’analizzatore. E’ sufficiente caricarlo aprendo il file corrispondente ed il setup viene inviato immediatamente all’analizzatore. Ovviamente è possibile caricare ed inviare solo i setup corrispondenti al tipo di strumento attualmente collegato. Stabilire la connessione Per eseguire la connessione dovete controllare i parametri di comunicazione impostati nella finestra analizzatore e quelli impostati sullo strumento. Computer Per impostare i parametri di comunicazione dal lato del computer, eseguite il comando Connessione nel menu Analizzatore. Nella finestra di dialogo impostate la porta di comunicazione, il baud-rate e il numero di stop bits. Analizzatore Per impostare i parametri di comunicazione sullo strumento premete il tasto SYSTEM, poi la “soft-key” RS232 quindi selezionate il baud-rate. 3 Figura 2 - Finestra di connessione analizzatore Dovete fare in modo che i parametri di comunicazione siano gli stessi sul calcolatore e sullo strumento. Abilitando il campo Crea file di registro, viene creato un file dove è registrato il flusso di dati tra l’analizzatore e il computer. Il file si chiama CAPTURE.TXT. Questa opzione può essere utile per risolvere i problemi di comunicazione tra computer e analizzatore. Una volta eseguite queste operazioni potete eseguire la connessione sia facendo clic sul pulsante Connetti nella finestra di connessione, sia premendo il corrispondente pulsante sulla barra degli strumenti. Quando l’analizzatore è collegato e la connessione stabilita, potete vedere alcune informazioni riguardanti l’analizzatore con il comando Informazioni sull’Analizzatore nel menu ?. Figura 3 - Finestra di informazioni analizzatore Connessione tramite modem La connessione via modem non funzione con Windows 3.x, ma richiede Windows 95, 98 o NT 4.0. Con la versione 1.22 è stata introdotta la possibilità di collegamento con lo strumento tramite modem e linea telefonica. Per riuscire a collegarsi tramite il modem è necessario capire il tipo di connessione e i dispositivi necessari. 4 Il collegamento via modem Il collegamento via modem è composto da cinque dispositivi: il PC, il modem collegato al PC (modem locale), la linea telefonica, il modem collegato all’analizzatore (modem remoto) e l’analizzatore. Per una corretta connessione il PC deve essere in grado di comunicare correttamente con il modem locale, Il modem locale deve comunicare con il modem remoto e il modem remoto deve comunicare con l’analizzatore. Connessione PC-Modem locale Questa connessione deve avvenire senza grossi problemi. Si tratta di installare correttamente il modem in Windows poi il programma è in grado di usare in maniera trasparente qualsiasi tipo di modem riconosciuto da Windows. Connessione Model locale-Modem remoto Anche questa connessione deve avvenire senza problemi. I modem sono progettati per accordarsi tra loro su come meglio connettersi tra loro. Connessione Modem remoto-Analizzatore Questa è la connessione problematica. Infatti l’analizzatore non è a conoscenza del modem, né lo si può riprogrammare per comandare adeguatamente il modem. In qualche modo il modem deve essere impostato manualmente usando un computer e un programma di comunicazione tipo HyperTerminal. I problemi che si incontrano si possono riassumere in 3 categorie. Cavo di collegamento Il cavo seriale standard del 2900 è un cavo NullModem e quindi adatto solo al collegamento con il computer. La soluzione è di usare un cavo modem (ad es. quello standard fornito con il vostro modem) oppure di usare il cavo Larson-Davis interponendo un adattatore Null-Modem. La prima soluzione potrebbe anche non funzionare (dipende dal cavo usato), la seconda dovrebbe sempre funzionare. Velocità di comunicazione Il baud-rate nell’analizzatore è fisso. Si deve fare in modo che il modem comunichi sempre alla stessa velocità dell’analizzatore, in caso contrario l’analizzatore continuerà ad emettere RS232 ERROR. In genere tutti i modem hanno un comando per impostare una velocità di comunicazione fissa, anche se non essendo un comando standard ognuno usa il formato che vuole. In alcuni casi potrebbe essere necessario mantenere fissa anche la velocità di comunicazione tra modem locale e modem remoto, allo stesso valore impostato nell’analizzatore. Segnali di controllo Può anche essere richiesto qualche comando supplementare che controlla come il modem si comporta con i segnali di controllo RS232. Si è visto che con alcuni modem è necessario “ignorare il DTR”, oppure “mantenere sempre attivo il DSR”. Non esistendo una regola sicura si deve andare per tentativi ed errori. Una volta trovata l’impostazione corretta del modem la si deve memorizzare, altrimenti viene persa ogni volta che il modem si spegne. Per memorizzare la configurazione tutti i modem hanno il comando AT&W. AVVERTENZA! Anche quando tutto è sistemato correttamente, l’analizzatore continua a dare errori durante la fase di connessione. Infatti il modem manda dei 5 codici all’apparecchio collegato durante la connessione (RING, CONNECT, ecc.) che l’analizzatore non è in grado di capire. Quando la connessione è stabilita il modem diventa trasparente per l’analizzatore e tutto ricomincia a funzionare correttamente. Controllo dell’analizzatore Una volta eseguita la connessione, l’analizzatore viene messo in modo remote ed il suo controllo passa alla finestra analizzatore. La tastiera dell’analizzatore viene disabilitata finché non viene terminata la connessione. Se dovesse essere necessario riprendere il controllo manuale dell’analizzatore prima di terminare la connessione, o a causa di un crash del programma, premere il tasto LOCAL sull’analizzatore. Il controllo dell’analizzatore avviene tramite una finestra chiamata Pannello di Controllo. Figura 4 - Pannello di controllo dell’analizzatore Nel Pannello di Controllo sono visualizzate delle schede che contengono i comandi di impostazione dell’analizzatore. Le impostazioni del Pannello di Controllo sono sempre sincronizzate con quelle dell’analizzatore, e ogni modifica apportata nel Pannello di Controllo viene immediatamente trasferita all’analizzatore. Fate attenzione a non confondere il Setup corrente della finestra analizzatore con i parametri contenuti nel Pannello di Controllo. I parametri del Pannello di Controllo riflettono soltanto le impostazioni correnti dell’analizzatore, mentre il Setup della finestra analizzatore contiene tutte le impostazioni possibili, anche quelle che riguardano un modello di analizzatore diverso da quello che avete. Inoltre il Setup non è mai sincronizzato con l’analizzatore, tranne dopo un comando di lettura o di invio, ed è anzi prevista la possibilità di modifica off-line (senza analizzatore collegato). Oltre alle schede sono presenti anche quattro pulsanti, uno per inviare all’analizzatore il comando RUN, uno per lo STOP, uno per il comando RESET ed infine per il comando STORE. Calibrazione Nel pannello di controllo selezionare la scheda chiamata Calibrazione. Selezionare per ciascun canale quale unità si deve usare. 6 Figura 5 - Pannello di Controllo - Scheda di Calibrazione La visualizzazione del valore di calibrazione può essere espressa in dB/V oppure in mV/Pascal. Per iniziare la calibrazione cliccare sul pulsante Calibrazione. Viene aperta la finestra di calibrazione per il primo canale. Figura 6 - Finestra di Calibrazione Impostare la frequenza del calibratore ed il suo livello. La finestra visualizza in continuazione il livello corrente del canale. Accendere il calibratore e quando questo livello è stabile cliccare su CALIBRA! E’ possibile inserire il valore di calibrazione manualmente sia come dB/V che come mV/unit. Quando la calibrazione del canale è terminata sia dopo l’inserimento del valore manuale che cliccando su CALIBRA! La finestra passa automaticamente sul canale successivo. Cliccare su Salta Canale per lasciare inalterata la calibrazione del canale corrente e passare al successivo. Cliccaldo invece su Nomi Unità nel Pannello di Controllo si accede ad una finestra dove è possibile impostare i nomi delle unità e la eventuale correzione in frequenza. 7 Figura 7 - Nomi delle Unità dell'analizzatore Alcuni nomi non possono essere modificati e quindi sono disabilitati. Visualizzazione La finestra analizzatore è in grado di visualizzare i dati in tempo reale, come sono visualizzati sull’analizzatore. La finestra stessa può essere suddivisa in pannelli, con un grafico in ciascun pannello, in modo da visualizzare diversi aspetti dei dati dell’analizzatore. I grafici visualizzabili sono di quattro tipi: spettri, SLM, time history e Sonogramma. I grafici di tipo spettro e SLM visualizzano sempre un blocco di dati che appartengono allo stesso istante temporale. La time history visualizza l’andamento nel tempo di un singolo dato scelto da un blocco. Il grafico spettro può rappresentare dei valori verso frequenza o dei valori verso il tempo (modo cross). Il grafico SLM visualizza con delle barre i valori della parte SLM dell’analizzatore; ovviamente l’analizzatore deve essere impostato su uno dei modi che comprende quei valori. I questi due grafici è possibile visualizzare due tracce differenti. Nel grafico time history l’asse delle ascisse rappresenta sempre il tempo e la sua ampiezza deve essere impostata dall’utente. In questo grafico si possono rappresentare 4 tracce contemporaneamente. Nel sonogramma l’asse X rappresenta il tempo e l’asse Y la frequenza. Il livello viene rappresentato con la scala colore. 8 Figura 8 - Esempio di grafico con menu contesto L’impostazione dei grafici di ciascun pannello avviene con un menu contesto. Fate click con il tasto di destra del mouse all’interno del pannello desiderato e scegliere il comando dal menu. I primi tre comandi permettono di scegliere quale tipo di grafico deve essere visualizzato. Il comando Proprietà apre la finestra di dialogo dove si possono impostare i vari parametri, mentre il comando Finestra Valori apre o chiude la finestra valori corrispondente. E’ possibile aprire la finestra delle proprietà anche facendo doppio-clic con il tasto di sinistra. La finestra di proprietà è strutturata in maniera uguale per tutti i tipi di grafico. La prima pagina chiamata Generale permette l’impostazione dell’aspetto generale del grafico. La seconda pagina contiene i parametri che controllano l’asse orizzontale del grafico. La terza pagina quelli dell’asse verticale. Infine l’ultima pagina contiene le impostazioni delle tracce visualizzate nel grafico. Nelle figure seguenti sono un esempio delle pagine di proprietà del grafico. Quelle di seguito descritte appartengono al grafico di tipo spettro. Figura 9 - Proprietà spettro - Pagina Generale Nella pagina Generale impostate: Bordo Fate click su questo pulsante per impostare la penna usata per disegnare il bordo del grafico. Fondo Fate click su questo pulsante per impostare il colore di fondo del grafico. Carattere Intestazione Fate click su questo pulsante per cambiare il tipo di 9 carattere usato nell’intestazione (didascalia) del grafico. Figura 10 - Proprietà spettro - Asse orizzontale Nella pagina Asse orizzontale impostate: Griglia principale imposta la penna usata per tracciare la linea di griglia principale. Griglia secondaria imposta la penna usata per tracciare la linea di griglia secondaria. Autorange Impostare questa casella per usare un’ampiezza dell’asse uguale a quella dell’analizzatore. Se l’autorange è disabilitato è allora possibile specificare la dimensione dell’asse. Inizio Inserire il valore di inizio dell’asse quando l’autorange è disabilitato. Fine Inserire il valore finale dell’asse quando l’autorange è disabilitato. Passo Inserire il passo di suddivisione dell’asse. Questo valore non è sempre disponibile. Ad esempio per gli spettri in banda d’ottava la suddivisione dell’asse viene fatta automaticamente dall’applicazione. Carattere imposta il tipo di carattere usato per disegnare le etichette dell’asse. 10 Figura 11 - Proprietà grafico - Asse verticale La pagina Asse verticale contiene gli stessi parametri dell’asse orizzontale. Fate quindi riferimento alla lista precedente per la descrizione. L’ultima scheda contiene le impostazioni delle tracce rappresentate nel grafico. Per il grafico di tipo spettro vi sono due gruppi di parametri, uno per ciascuna traccia. La prima traccia è sempre presente, mentre la seconda è opzionale. Figura 12 - Proprietà spettro - Impostazione tracce Per ogni traccia si deve impostare: Valore Scegliere il canale da visualizzare. Penna imposta la penna usata per disegnare le linee o il contorno delle barre. Colore barra imposta il colore delle barre. Disegna Scegliere in questa lista il modo di disegno dello spettro. La scelta è tra: linee, barre e contorno di barre. 11 Nel grafico di tipo SLM sono rappresentati dei valori indipendenti tra di loro. E’ possibile abilitare uno a uno questi valori. Si deve prima selezionare un valore, quindi eseguire la sua impostazione, poi selezionare il valore seguente e così via. Figura 13 - Proprietà SLM - Impostazione tracce I parametri di questa scheda sono: Seleziona Barra Scegliere la barra di cui impostare i parametri. L’elenco include tutti i 12 valori misurati dalla sezione SLM dell’analizzatore. Abilita Impostare questa casella di controllo per visualizzare la barra selezionata. Canale Scegliere il canale sia per la traccia 1 che per la traccia 2 se attivata. Colore Barra per impostare il colore della barra selezionata. Figura 14 - Proprietà Time History - Impostazione tracce Nel grafico di time history è possibile visualizzare 4 tracce. Per ciascuna traccia si devono impostare: 12 ON Attivare questa casella di controllo per visualizzare la traccia. Canale impostare il canale desiderato. Valore impostare il valore rappresentato dalla traccia. I valori elencati dipendono dall’impostazione dell’analizzatore. Penna per impostare la penna usata nella traccia in questione. Finestre valori A ciascuno dei pannelli visualizzati è possibile associare una finestra valori che rappresenta il valore corrente come rappresentato nella didascalia del grafico. E’ possibile impostare a piacere il carattere usato un ciascuna finestra valori in modo da renderlo leggibile anche a distanza. Per impostare il carattere usato nella finestra valori fare click con il tasto di destra all’interno della finestra desiderata. Nel menu contesto si trovano due comandi: uno per impostare il carattere dei numeri e uno per l’intestazione. Figura 15 - Esempio di finestra valori collegata ad un grafico SLM Il tipo ed il numero di valori rappresentato dipendono dal tipo di grafico presente nel pannello collegato. Scaricamento della memoria Gli analizzatori Larson-Davis 2800, 2900 e 3200, possono memorizzare i dati delle misure nella loro memoria. Siccome questi strumenti possono avere anche alcuni megabyte di memoria interna, è possibile memorizzare molte misure. Il sistema di memorizzazione interna dell’analizzatore prevede un sistema di file. Ciascun file può memorizzare al suo interno fino a 1000 record (misure). Il numero di file dipende dalla dimensione della memoria. Non sono previste le cartelle (o indirizzari). Per scaricare le misure dovete usare il comando Scarica dall’Analizzatore nel menu Misure. 13 Figura 16 - Finestra di dialogo Carica dall’analizzatore Nella finestra di dialogo aperta scegliete il file dell’analizzatore che contiene le misure, quindi selezionare le misure dalla lista e premete Carica con il mouse. Il nome delle misure viene costruito secondo una regola che potete modificare premendo il tasto Opzioni. Si possono scaricare misure da un solo file per volta. Prima di caricare ogni misura viene aperta una finestra di dialogo dove potete impostare i parametri di identificazione delle misure e le opzioni di caricamento. I dati delle misure scaricate sono immediatamente trasferite nel documento della finestra principale. Per vedere una misura appena scaricata, attivate la finestra principale di NWWin, aprite la finestra Contenuto del Documento e lì troverete le vostre misure. 14 Figura 17 - Finestra descrizione misura Nella pagina delle opzioni di caricamento dovete impostare quali dati opzionali provenienti dall’analizzatore volete memorizzare nella misura. 15 Figura 18 - Opzioni di caricamento Nel gruppo memorizzazione SLM scegliete se volete memorizzare lo spettro, i valori SLM oppure entrambi. Nel gruppo Memorizzazione AD impostare quali valori AD includere nella misura. Per ciascun valore AD specificato dovete impostare il nome, l’unità di misura e il fattore di conversione. I valori AD sono memorizzati dall’analizzatore in Volts con un range da 0 a 5V. Il fattore di conversione è il numero usato per convertire i Volts nell’unità di misura specificata. Nei dati tachimetrici scegliere quali di questi devono essere memorizzati. Impostazione per misure Passby In questa finestra si impostano anche i parametri per le misure di passby. Per questo tipo di misura si deve calcolare un valore di posizione associato a ciascuno spettro. Inoltre è possibile memorizzare anche il valore dell’acceleratore per ogni spettro. Ci sono tre modi per calcolare la distanza percorsa dal veicolo man mano che gli spettri sono acquisiti: • Lettura diretta dei dati dall’analizzatore. Questo è possibile solo se il vostro analizzatore ha l’opzione Passby installata. • Ricalcolando i dati in base ai dati di velocità calcolati dall’analizzatore. • Ricalcolando dai dati di RPM. In questo caso dovete inserire il rapporto di trasmissione totale del veicolo, che viene usato per convertire i valori di RPM in velocità e quindi in distanza. Fate click su Imposta per cambiare questo valore. L’ultimo parametro richiesto è la posizione del primo spettro della misura. 16 Figura 19 - Calcolo del rapporto di trasmissione totale Il rapporto di trasmissione totale può essere inserito come un valore calcolato dall’utente, oppure può essere calcolato dall’applicazione in base ai dati dei pneumatici del veicolo a ai dati di trasmissione. I dati dei pneumatici sono inseriti nello stesso formato usato per la sigla del pneumatico.ùI dati di trasmissione del veicolo sono il rapporto al ponet ed il rapporto della marcia inserita. Esecuzione delle misure Oltre al semplice scaricamento dei dati contenuti nella memoria dell’analizzatore, potete eseguire delle misure sotto il controllo dell’applicazione. Per eseguire una misura scegliete l’appropriato comando del menu Misura. L’esecuzione guidata di una misura vi aiuterà nelle impostazioni necessarie per l’esecuzione di una misura. Sono previsti quattro modi di eseguire una misura. Questi modi si differenziano tra loro per il metodo usato per iniziare e terminare una misura. Lo schema seguente descrive ciascun modo. Manuale La misura inizia al comando di START dell’utente e termina dopo un periodo di tempo prestabilito. Trigger In questo modo l’applicazione manda l’analizzatore in modo RUN e controlla continuamente i valori misurati; quando le condizioni di trigger sono raggiunte, allora inizia la misura. La misura può avere una durata prestabilita oppure può terminare quando le condizioni di trigger non sono più valide. Timer La misura inizia allo scadere di un timer impostato dall’utente ed ha una durata prestabilita. Giornaliero In questo modo sono eseguite una sequenza di misura con cadenza giornaliera. L’utente imposta la data di partenza e il numero di giorni di misura. Per ogni giorno l’applicazione è in grado di eseguire una o due misure, con inizio stabilito da un timer e durata prestabilita 17 dall’utente. Per eseguire queste misure si deve usare un modo di media a scelta tra Lineare ripetitivo e Esponenziale. Questa scelta determina come viene eseguita la lettura dei dati all’interno dell’analizzatore (comando MT manual trigger). Infatti nel modo Lineare ripetitivo l’analizzatore esegue automaticamente il trasferimento dei dati dall’unità di calcolo al buffer di uscita, mentre nel modo esponenziale il comando deve essere inviato dal computer. Ne consegue che, a prescindere dalla velocità di trasferimento dati, la precisione del tempo di scansione degli spettri del modo esponenziale è inferiore a quella del modo lineare. Ovviamente se il tempo di media è inferiore alle capacità di trasferimento del calcolatore anche il modo lineare ripetitivo diventa impreciso. Alla velocità di 19200 baud si è visto che è possibile eseguire una misura con un canale in terzi d’ottava almeno ogni 125 millisecondi. Esecuzione guidata L’esecuzione guidata di una misura si sviluppa lungo una serie di finestre di dialogo dove vengono man mano inseriti i parametri per l’esecuzione della misura stessa. Figura 20 - Esecuzione Guidata - Descrizione misura Nella prima pagina dell’esecuzione guidata, dovete impostare il nome della misura e gli altri parametri identificativi. Questi parametri sono usati nell’applicazione principale per identificare la misura, quindi è importante impostarli correttamente. Il programma visualizza come default gli ultimi valori usati. Nella finestra principale è comunque possibile modificare di nuovo i dati identificativi di una misura. 18 Figura 21 - Esecuzione Guidata - Impostazione generale La seconda pagina presenta le impostazioni generali della misura. In primo luogo si deve scegliere il modo di inizio della misura. Vedi la descrizione dei modi di avvio di una misura nel paragrafo precedente. Poi è possibile impostare una password per controllare l’accesso a persone non autorizzate durante l’esecuzione della misura. Quando inserite una password viene disabilitata la possibilità di interrompere prematuramente la misura, finchè non viene inserita la password corretta. 19 Figura 22 - Esecuzione Guidata - Misura manuale La misura manuale inizia al comando di START dell’utente e termina dopo un periodo di tempo prestabilito. L’unico parametro da impostare è la durata della misura in secondi. Il programma calcola automaticamente il numero di spettri richiesto per coprire la durata e in base al tempo di media. 20 Figura 23 - Esecuzione Guidata - Misura con trigger Nella pagina di impostazione del trigger dovete inserire le condizioni di trigger (inizio misura) e quelle di fine misura: Frequenza/Bin Scegliere di quale banda, inclusi i valori SLM, si deve controllare il livello del segnale per determinare l’inizio della misura. Canale Scegliere di quale canale si vuole controllare la banda impostata. Livello di soglia Inserire il livello in dB a parità o oltre il quale la misura ha inizio. Il programma continua a monitorare il segnale prestabilito e quando questo raggiunge o supera la soglia, scatta l’inizio della misura. Termina dopo un tempo predefinito Scegliere questa opzione se si vuole che ciascuna misura abbia una durata prefissata. Termina quando il livello scende sotto la soglia Scegliere questa opzione se si vuole che la misura termini quando il livello monitorato scende sotto la soglia di trigger. Un trigger solo Scegliere questa opzione se si vuole misurare un solo evento, alla fine del quale la misura guidata sarà terminata. Riattiva automaticamante Scegliere questa opzione se si vogliono misurare più eventi di seguito. Al termine di un evento il 21 trigger viene riattivato pronto per scattare di nuovo. Numero di spettri di pretrigger memorizzati L’applicazione è in grado di memorizzare uno o più spettri (fino a 1000) precedenti l’istante di trigger in modo da avere la registrazione degli istanti precedenti l’evento che fa scattare il trigger. Durata della misura E’ la durata della misura in secondi per lunghezza prefissata. Durata minima di un evento Rappresenta la durata minima di un evento (da quando il livello sale oltre la soglia a quando ridiscende sotto la soglia). Gli eventi con durata inferiore a questo valori sono automaticamente scartati. Tempo dopo la discesa sotto la soglia Rappresenta il tempo che il programma includerà nella misura a partire dal momento che il segnale scende sotto la soglia di trigger. Questo valore corrisponde anche alla distanza minima tra due eventi consecutivi. Se infatti il segnale risale sopra la soglia prima che il numero di secondi impostato sia trascorso, la misura viene riavviata come se il segnale non fosse mai sceso sotto la soglia. Figura 24 - Esecuzione Guidata - Misura con timer Le impostazioni necessarie per la misura con timer sono: la durata della misura e la data e ora di inizio. 22 Figura 25 - Esecuzione Guidata -Misura giornaliera Nel modo giornaliero si deve dapprima impostare la data di inizio ed il numero di giorni da ripetere. Poi per ciascun blocco di devono inserire l’ora di inizio della misura e la sua durata. Il secondo blocco, se abilitato deve iniziare un tempo ragionevole dopo il termine del blocco precedente. 23 Figura 26 - Esecuzione Guidata - Opzioni Nella pagina delle opzioni impostate i seguenti parametri: Tempo trascorso come calcolato dal computer Se questa casella è vuota, gli spettri saranno memorizzati con il tempo teorico di media impostato. Se è impostata il computer calcolerà con il suo orologio interno il tempo di ciascuno spettro. Opzioni AD Impostare quali valori dei canali AD si devono leggere e memorizzare. E’ importante inserire il valore corretto di scalatura dei valori AD. Tach/RPM Impostare questa casella per memorizzare il numero di giri. Velocità Impostare questa casella per memorizzare la velocità. Se nel vostro calcolatore è installata almeno una scheda audio, la pagina successiva riguarderà l’impostazione della registrazione del segnale audio durante la misura. 24 Figura 27 - Esecuzione Guidata - Registrazione audio Normalmente la registrazione del segnale audio è disabilitata. Cliccare su Abilita la registrazione sonora per attivare gli altri campi. Selezionare dapprima il dispositivo audio (se ne avete più di uno), poi la risoluzione audio desiderata. Fate molta attenzione a scegliere una risoluzione elevata perché si può esaurire lo spazio a disposizione sul disco in breve tempo. Le condizioni di registrazione dipendono dal modo di esecuzione della misura che avete scelto in precedenza. Se state usando il modo trigger allora l’inizio della registrazione avverrà con le stesse condizioni di frequenza, canale e soglia impostati per la misura. La lunghezza della registrazione sarà pari al valore impostato in questa finestra. In tutti gli altri casi si devono impostare in questa finestra le condizioni di inizio della registrazione audio. E’ possibile registrare fino a 5 secondi prima dell’evento che fa scattare la registrazione. Il campo Tempo registrabile approssimato, vi dà un’indicazione di quanto tempo è possibile registrare in base allo spazio disponibile sul disco rigido. I file temporanei dell’applicazione sono localizzati nella directory temporanea di Windows, e quindi lo spazio che si deve controllare è quello del disco con la directory temporanea. Con la versione 1.20 è stato introdotto il controllo della riattivazione della registrazione. Sono previsti due metodi, utilizzabili contemporaneamente. Il primo stabilisce che dopo uno spezzone audio il successivo può avvenire solo se il livello scende sotto la soglia. Il secondo stabilisce un tempo minimo tra due registrazioni consecutive. 25 Figura 28 - Esecuzione Guidata - Riassunto misura Nell’ultima pagina dell’esecuzione guidata, viene visualizzato un riassunto delle impostazioni della misura. Fate clic sul pulsante START per far partire la misura. Prima di avviare la misura, l’applicazione esegue un test per verificare se la velocità di trasmissione dei dati è compatibile con il tempo di media impostato. Se il tempo impiegato per leggere un campione non è inferiore al tempo di media, viene visualizzata una finestra di avviso. Figura 29 - Finestra del controllo della velocità di trasmissione In questa finestra viene riportato il tempo medio di lettura di un campione (mediato su 10 campioni). Il primo valore viene misurato mantenendo attiva la gestione dei messaggi di Windows, mentre il secondo viene misurato con i messaggi disabilitati. Quando la gestione dei messaggi da parte di Windows è disabilitata, l’applicazione 26 impiega un minor tempo nel leggere un campione, ma durante la lettura rimane completamente bloccata. In questo caso l’unico sistema per interrompere la misura è l’uso del tasto Esc. Esecuzione automatica di misure di Passby ATTENZIONE! Per poter usare l’esecuzione automatica delle misure di Passby si deve avere abilitata la corrispondente opzione sulla chiave hardware. Il comando Passby del menu Misure avvia l’esecuzione guidata delle misure di Passby. Prima di eseguire il comando assicuratevi che l’analizzatore sia in modo byTime, che i parametri di byTime siano corretti. Inoltre dovrete impostare l’analizzatore per l’esecuzione del trigger, in modo compatibile con il vostro sistema di rilevamento. Le misure eseguite con questo comando sono memorizzate in un file temporaneo sull’analizzatore di nome AUTOx dove x è un numero intero. Al termine della procedura il file AUTOx viene cancellato dalla memoria dell’analizzatore. Nella prima pagina dell’esecuzione guidata si devono impostare i dati di descrizione della misura. Figura 30 - Passby Wizard - Descrizione Misura Oltre ai soliti campi, è possibile istruire il programma per aggiungere un numero di sequenza al nome della misura, con possibilità di stabilire il valore iniziale. 27 Figura 31 - Pasby Wizard - Impostazioni Passby Nella seconda pagina ci sono le impostazioni di esecuzione della misura di Passby. I parametri di questa pagina sono descritti nella seguente tabella. Marcia Marcia del veicolo durante il test. Questo valore viene semplicemente riportato nella misura di NWWin come un parametro della misura. Lato del canale 1 Indica quale lato di misura è associato al canale 1. Calcola la velocità con In questo gruppo di controlli impostare il modo di calcolo della velocità. Se avere il sistema di rilevamento della velocità collegato all’analizzatore, scegliere Analizzatore, altrimenti scegliere RPM e impostare il rapporto di trasmissione. Calcola la distanza con In questo gruppo di controlli impostare il modo di calcolo della distanza. Se avere l’opzione Passby installata sull’analizzatore potete scegliere Analizzatore, altrimenti scegliere la Velocità. Calcola posizione acceleratore con In questo gruppo di controlli impostare il modo di rilevamento della posizione acceleratore (usata solo nel test di controllo dell’acceleratore. Se avere l’opzione Passby installata sull’analizzatore potete scegliere Analizzatore, altrimenti scegliere RPM. In ciascun caso si deve inserire un valore che indica quando l’acceleratore si deve considerare tutto giù. I valori ritornati dall’analizzatore vanno da 0 a 255. Invia comando RUN Impostare per inviare automaticamente il comando 28 all’analizzatore di RUN all’analizzatore. Questa impostazione dipende dal sistema di trigger della misura usato. La terza pagina di questa esecuzione guidata vi permette di impostare i controlli automatici sulle misure eseguite. Figura 32 - Passby Wizard - Test di controllo Tre test di controllo possono essere eseguiti: RPM a -10m, Velocità a -10m e posizione di Acceleratore tutto giù. Per ogni tipo di test viene richiesto il valore di riferimento e un valore di tolleranza. E’ inoltre possibile istruire il programma per memorizzare anche la posizione dell’acceleratore e/o il valore di accelerazione del veicolo. Dopo che avrete cliccato su Fine, il programma si mette in attesa dell’esecuzione della misura da parte dell’analizzatore. Al termine della misura il programma scarica automaticamente la misura dall’analizzatore, ed esegue i test di controllo. Si apre a questo punto la finestra di visualizzazione della misura appena eseguita. 29 Figura 33 - Passby Wizard - Finestra di visualizzazione della misura In questa finestra sono rappresentati due grafici. Quello superiore visualizza il livello Overall (lineare o pesato A) dei due canali verso posizione, mentre quello inferiore visualizza il valore di RPM o di Velocità verso la posizione. Con i pulsanti Imposta è possibile modificare alcuni parametri dei grafici. Nella parte inferiore sono visualizzati i risultati dei test di controllo. Scegliere a questo punto se la misura è valida e deve essere memorizzata nel documento di NWWin, oppure se scartare la misura. In ogni caso l’esecuzione automatica riparte dall’inizio pronta per una nuova misura. Esecuzione guidata con Multiplexer 2226 Il comando Multiplexer 2226 del menu Misure inizia l’esecuzione guidata con il Multiplexer. Naturalmente è necessario avere uno o più multiplexer 2226 già collegati con l’analizzatore. Nella prima pagina dell’esecuzione guidata si devono impostare i dati di descrizione della misura. 30 Figura 34 - Multiplexer 2226 - Descrizione misura Oltre ai soliti campi, si devono impostare gli indirizzi occupati dal o dai multiplexer collegati con l’analizzatore. Due caselle di controllo abilitano lo scarico automatico della misura e la cancellazione del file temporaneo creato sull’analizzatore. La seconda pagina contiene le opzioni di memorizzazione della misura al momento dello scarico automatico. Se lo scarico automatico non è abilitato questa pagina non viene visualizzata. Vedere il paragrafo “Scaricamento della memoria” per la sua descrizione. Di seguito sono visualizzate una o più pagine con le impostazioni di ciascun multiplexer. Il titolo della finestra riflette l’indirizzo del multiplexer di ogni pagina. 31 Figura 35 - Multiplexer 2226 - Impostazione ingressi Per ogni ingresso del multiplexer vi è la casella di abilitazione, il tempo di pausa da rispettare dopo l’attivazione dell’ingresso e la durata della misura. Se l’analizzatore è in modo byTime o byTach la durata della misura viene stabilita dall’analizzatore e quindi la casella è grigia. L’ultima pagina presenta un riassunto di tutti gli ingressi selezionati, con i corrispondenti valori di durata pausa, durata misura, ed i valori di calibrazione dei due canali corrispondenti a ciascun ingresso. 32 Figura 36 - Multiplexer 2226 - Riassunto ingressi e calibrazione Per eseguire la calibrazione cliccare su “Calibra gli ingressi selezionati”. Viene aperta la finestra di calibrazione con la quale è possibile calibrare tutti gli ingressi uno ad uno sia con l’uso del calibratore che inserendo i valori di calibrazione manualmente. Quando cliccate su Fine viene iniziata la procedura di misura. Per ogni ingresso selezionato la procedura usata è la seguente: • Salvataggio valori di calibrazione correnti dell’analizzatore. • Impostazione dei valori di calibrazione dell’ingresso corrente. • Impostazione dell’ingresso sul multiplexer. • Esecuzione della pausa. • Esecuzione della misura. • Ripristino dei valori di calibrazione dell’analizzatore. Se abilitato, al termine della sequenza di misura i dati sono scaricati automaticamente. Documento di destinazione Siccome è possibile avere più di una copia aperta dell’applicazione principale, può esistere più di un documento che è in grado di ricevere i dati delle misure. 33 Figura 37 - Finestra per la selezione del documento di destinazione Quando eseguite una misura oppure state scaricando dati dalla memoria, e più di un documento è in grado di ricevere i dati, viene visualizzata una finestra con l’elenco dei documenti disponibili. Scegliete in questa finestra quale documento dovrà ricevere i dati. Problemi nella connessione con l’analizzatore Quando succedono dei problemi nella connessione tra la finestra analizzatore e l’analizzatore stesso, l’applicazione vi informa con un messaggio di avviso. Qui elenchiamo i possibili messaggi con le cause che li determinano e la possibile soluzione. ATTENZIONE! Accesso negato sulla porta seriale COMx. Questo messaggio viene visualizzato quando cercate di usare una porta seriale che è già usata da un altro dispositivo o da un’altra applicazione. Se la porta è occupata da un altro dispositivo (es. il mouse), specificate un’altra porta. Se la porta è usata da un’altra applicazione, chiudete l’applicazione o scegliete un’altra porta. ATTENZIONE! Impossibile leggere dall’analizzatore... La causa principale di questo messaggio è la mancanza della connessione fisica tra computer e analizzatore. Ad esempio quando il cavo non è collegato oppure quando l’analizzatore è spento. ATTENZIONE! Un errore di time-out è accaduto sulla porta seriale COMx. Se questo messaggio viene visualizzato quando state tentando la connessione, allora probabilmente la velocità di comunicazione dell’analizzatore non corrisponde a quella impostata nella finestra di Connessione. Se il messaggio viene visualizzato dopo che la connessione è stata stabilita, allora si tratta di un errore software; ad esempio il vostro analizzatore ha una nuova revisione di firmware non ancora supportata dall’applicazione. ATTENZIONE! Un errore è avvenuto sulla porta seriale COMx... Questo messaggio non deve essere visualizzato in condizioni normali. Vi informa di qualche problema hardware durante la comunicazione. Il valore Codice d’Errore identifica il codice d’errore riportato da Windows. 34 L’errore più comune riportato da Windows è il numero 2 (CE_OVERRUN). Questo errore indica che il sistema operativo non è riuscito a leggere un byte dalla porta seriale prima dell’arrivo del successivo. In caso di codice di errore 2: 1. Controllate che il vostro calcolatore sia dotato di porte seriali con buffer (UART 16550). 2. Controllate nelle risorse della porta seriale che il buffer sia abilitato. 3. Se il problema persiste provate a diminuire la velocità di comunicazione. 4. Disabilitate gli screen saver. 5. Se il calcolatore è un portatile e avete Windows 95, aprite la finestra del controllo dell’Alimentazione dal Pannello di Controllo. Fate click sul pulsante Avanzate e aprite la pagina Risoluzione dei problemi. Là Disattivate il polling dello stato dell’alimentazione! Problemi nella connessione con l’applicazione principale Quando succedono dei problemi nella connessione tra la finestra analizzatore e l’applicazione principale, l’applicazione vi informa con un messaggio di avviso. Qui elenchiamo i possibili messaggi con le cause che li determinano e la possibile soluzione. ATTENZIONE! Collegamento con l’applicazione principale impossibile.. L’applicazione principale non è attiva. Fate partire l’applicazione principale e rieseguite il comando. L’applicazione principale funziona, ma è bloccata da una precedente interruzione della connessione. Terminate l’applicazione principale, fatela ripartire e rieseguite il comando. ATTENZIONE! Documento destinazione non disponibile. Trasferimento dati interrotto.. La causa di questo messaggio è che il documento di destinazione non è ancora pronto. Aspettate che l’applicazione principale abbia creato il documento e rieseguite il comando. ATTENZIONE! Impossibile aprire il file di scambio dati.. ATTENZIONE! Impossibile mappare il file di scambio dati.. I dati sono inviati dalla finestra analizzatore all’applicazione principale attraverso un file di scambio. Questo file viene creato nell’indirizzario temporaneo di Windows. Controllate che l’impostazione dell’indirizzario temporaneo sia corretto e che l’indirizzario stesso esista. Controllate lo spazio libero sul disco con l’indirizzario temporaneo. Se il documento di destinazione e l’indirizzario temporaneo sono sullo stesso disco, e state eseguendo una misura che richiede n kB, ricordate che dovrete avere più di 2n kB liberi su quel disco. ATTENZIONE! Errore XXX nell’applicazione principale. Questo messaggio non dovrebbe comparire in condizioni normali. Esso riferisce di problemi nell’applicazione principale. Probabilmente state usando versioni non compatibili dell’applicazione principale e della finestra analizzatore. Provate eventualmente a reinstallare il software. 35