ARTIGIANATO Libera Associazione Artigiani Supplemento gratuito n. 34 a Il Nuovo Torrazzo n. 40 del 26 Ottobre 2013 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB CREMONA GIORNALE LOCALE ROC E-mail: [email protected] - Queste pagine anche su Internet: http://www.liberartigiani.it Sono stati 60 anni sempre al fianco degli artigiani cremaschi Dobbiamo avere più coraggio Le misure del governo non incidono sulla crescita. E gli imprenditori devono innovarsi Tra tante incertezze, un fatto è certo. «La Libera artigiani di Crema» avverte il presidente Marco Bressanelli, «compie quest’anno i 60 anni di vita. Questo significa che nonostante una crisi sistemica che da cinque lunghi anni sta picchiando duro sulle aziende, è da oltre mezzo secolo che la nostra associazione è al fianco degli artigiani cremaschi e può vantarsi di essere la prima associazione di categoria del territorio». Un anniversario che è stato in parte celebrato il 24 ottobre in città, al Sant’Agostino, con un incontro - in collaborazione con Sparkasse - su come le piccole e medie imprese possono battere la crisi; il tema è preso dal titolo del libro scritto da Paolo Ruggeri che ha come sottotitolo: «Storie di aziende che ce la fanno, ogni giorno, tutti i giorni». Mentre il 28 ottobre, sarà presente nella sede dell’associazione l’assessore regionale alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione, Mario Melazzini, che illustrerà il piano di riordino delle competitività delle aziende lombarde, e andrà a visitare alcune imprese artigiane. E’ soddisfatto Bressanelli, ma anche preoccupato. «Celebriamo questi primi 60 anni della nostra associazione in toni sobri, come si addice a questo momento che non ammette eccessi. Con i nostri eventi, vogliamo parlare di temi concreti, dare speranza a chi vuole crescere, nonostante le difficoltà del momento, e ribadire una certezza: gli artigiani, anche in questa situazione di dura crisi, non hanno rotto le righe. Stanno resistendo. Sono loro quelli che le banche dovrebbero aiutare di più. Infine, diciamo basta alla burocrazia che rende sempre più difficile in Italia fare impresa». Senza dimenticare la lentezza con cui la Pubblica amministrazione sta pagando i debiti alle imprese: «Al momento sono arrivate solo le noccioline agli imprenditori. E’ sempre la stessa storia: si promette, poi si mantiene meno della metà; così riguardo alle leggi: si fanno, ma poi non si applicano perché mancano i decreti attuativi. Risultato? L’immobilismo». Le ricette per uscire dalla crisi le avere elencate. Le vuole ricordare? «Certo. Le priorità per tornare a crescere sono tre: meno tasse perché l’imposizione fiscale nei confronti degli artigiani in regola con il ministero delle Finanze è diventata insopportabile; diminuzione significativa del cu- neo fiscale perché una busta paga più sostanziosa dà al lavoratore la possibilità di avere in tasca più quattrini da spendere e, quindi, si riattiva il meccanismo dei consumi… E ancora: il governo deve tagliare la spesa statale che ci costa il 50% del Pil. Non c’è più tempo da perdere». Le sembra che il «Decreto del Fare» di pochi mesi fa, e la «Legge di Stabilità», approvata dal governo vadano in questa direzione? «Il nostro giudizio è discretamente positivo. Si sta facendo qualcosa, ma sono rimedi che non sono sufficienti a far crescere l’economia. Manca la fermezza di prendere provvedimenti coraggiosi. In poche parole: la somma degli addendi, non sta dando il risultato sperato; cioè non cambia l’andamento economico del Paese. Solo con un deciso taglio netto al debito pubblico, con meno pressione fiscale, con più risorse per abbattere il cuneo fiscale e una riforma finalmente epocale della pubblica amministrazione, gli imprenditori possono disporre delle risorse necessarie a investire per rilanciare nuova occupazione e consumi. Serviva una terapia d’urto, e invece ci hanno rifilato la solita aspirina». Questi sono i compiti da fare a casa da parte del governo. Ma che cosa devono fare gli imprenditori? «Anche loro devono recuperare lo spirito di 60 anni fa, quando fummo obbligati a ricostruire l’Italia. Anche quelli erano tempi terribili, come gli attuali. Gli artigiani devono quindi guardare in faccia la realtà, anche se dolorosa: speriamo che siano poche, ma ci saranno aziende artigiane che non avranno più un mercato. Ed è per questo che bisogna attivare tutte le risorse necessarie per supportare le imprese artigiane sulla strada di nuove competenze e sull’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti. Ma non è finita…». Dica, pure. «Ancora nel solco di guardare in faccia la realtà, diventa sempre più difficile stare sul mercato da soli. E se è vitale ampliare i mercati di riferimento puntando all’estero, per farlo servono masse critiche, investimenti, innovazione, tecnologia. Una piccola azienda da sola non ha la possibilità di farcela, e quindi solo mettendosi in rete con altre realtà simili, pur mantenendo la propria autonomia decisionale, può fare business. L’estero sarà il futuro per tanti giovani artigiani». Nonostante tutto, lei rimane ottimista. «Certo. La micro e la piccola impresa - grazie alla sua flessibilità, alla tenacia degli imprenditori e all’autentico lavoro di squadra che resiste nelle aziende artigiane - è sempre riuscita a superare le grandi crisi. Basti, appunto, pensare al dopoguerra quando fu il mondo artigianale, rimboccandosi le maniche, a dare il via alla ricostruzione del Paese. E’ risuccesso anche negli anni Settanta. Siamo certi che anche stavolta gli artigiani non si tireranno indietro, come è capitato allora. Ma hanno bisogno di un sistema-Paese che voglia e sappia davvero fare squadra con loro». La TUA IMPRESA è al centro delle attenzioni A NE R BE AZIO NI I L I IA to OC TIG daca S AS AR o sin u il t ZI I RV SE enze TO nsul A AN ue co che I IG le t ecifi T p AR per s SA e E n PR azio line M TI form e on R A r la ale n pe izio d tra ria I a i D FI nanz lato T o AR a fi gev z en ito a t s ssi ed l’a il cr e SA ante A E ost TO a e c ti A N ert ona O R esp nsi T PA ano r i pe a m pe n u 2 SABATO 26 OTTOBRE 2013 ARTIGIANATO - LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI IL NUOVO Legge di Stabilità/1- Ecco quali sono state le scelte del governo Capannoni, detrazioni e spending review Rischio stangata da 10 miliardi in tre anni (se la politica non riuscirà a tagliare la spesa pubblica) E’ stata approvata dal governo la Legge di Stabilità da 11,6 miliardi che adesso dovrà esere approvata dal Parlamento. Ecco le novità, in pillole, che interessano anche gli artigiani. Rischio stangata. E’ minacciata una possibile stangata che dovrà garantire maggiori entrate per 3 miliardi nel 2015, 7 miliardi nel 2016 e 10 miliardi nel 2017. A meno che il piano di spending review, affidato al commissario straordinario Carlo Cottarelli, non garantisca tagli sufficienti da qui ai prossimi tre anni. Incredibile, ma vero! Il piano di spending review andrà presentato con la Legge di Stabilità del 2014. Service Tax. La Legge di Stabilità ha fissato anche un tetto del 2,5 per mille all’aliquota Tasi (tassa sui servizi basata sul valore catastale a carico dei proprietari degli immobili) che insieme alla Tari (sui rifiuti, calcolata sui mq o quantità dei rifiuti, e versata da chi occupa l’immobile) darà vita alla Trise: la nuova service tax che dal 2014 sostituirà Imu e Tares. Un’operazione quella della service tax che rispetto all’Imu dovrebbe produrre un alleggerimento del carico fiscale sulle abitazioni principali per 1 miliardo. Imu che, per le imprese, sarà deducibile al 20% da Irpef e Ires. Contributo di solidarietà. Prorogato anche per il triennio 20142016 il contributo di solidarietà del 3% sui redditi superiori ai 300mila euro; questo dovrebbe impedire alla Regioni di stipulare contratti relativi a strumenti derivati e di rinegoziare derivati già in essere. Cassa depositi e prestiti. La Cassa depositi e prestiti potrà sostenere finanziariamente anche le grandi imprese nei casi in cui l’aiuto serva come sostegno all’economia (e non solo le Pmi come già previsto da alcuni anni). Cuneo fiscale. Confermato il taglio al cuneo di 1,2 miliardi nel 2013 per le imprese e 1,5 per i lavoratori. Detrazioni. Confermata la sforbiciata alle agevolazioni fiscali: se nel 2014 non si procederà alla razionalizzazione delle detrazioni Irpef, ora al 19% (spese mediche, per scuola e università, interessi mutui prima casa) prevista per recuperare 500 milioni, la percentuale degli sconti scenderà per l’anno d’imposta 2013 al 18% e ancora di un punto, al 17%, per l’anno successivo. Scatta una limitazione a una serie di crediti d’imposta da individuare con un tetto fino all’85%. Imposta di bollo. Per far cassa il governo punta anche all’aumento dall’1,5 per mille al 2 per mille delle mini-patrimoniale targata Monti sui depositi finanziari. Spending review. Sul fronte dei tagli, la stretta più consistente nel 2014 resta quella su pubblico impiego e regioni. La spending review, come si diceva qualche riga fa, prenderà forma alla fine del prossimo anno: il commissario Carlo Cottarelli, ha tempo fino al 15 ottobre del 2014 (data ultima per il varo della prossima Legge di Stabilità) per mettere a punto il suo piano. Che dovrà garantire risparmi «non inferiori» a 1 miliardo nel 2005 e a 1,2 miliardi nel 2016. Elezioni. Tra le razionalizzazioni previste dalla Legge di Stabilità, c’è l’election day in chiave spending review: politiche, regionali e amministrative si svolgeranno in un’unica giornata nell’anno (la domenica dalle ore 7 alle 22) con un risparmio di 100 milioni. Pensioni. Confermata la sterilizzazione degli assegni oltre 3mila euro. Previsto un contributo di solidarietà sulle pensioni oltre 100mila euro da redistribuire all’interno del sistema previdenziale a fini solidaristici. Scatta poi una stretta sull’indennità di accompagnamento per gli over 65 con un reddito superiore a 60mila euro (80mila euro se cumulato con quello del coniuge). Cassa integrazione. Sono stati stanziati ulteriori 600 milioni per la cassa integrazione in deroga che porterà le risorse disponibili per il 2014 a 2 miliardi. Patto stabilità. Escluse dal Patto di stabilità, per gli enti locali, le spese per gli investimenti sostenute dai comuni. A questa misura è stato destinato 1 miliardo per il 2014. Pubblico impiego: blocco. Viene esteso al 2014 il blocco della contrattazione collettiva. E congelamento fino al 2017 dell’indennità di vacanza. Dal gennaio 2014, il tetto delle retribizioni si applica a tutti i vertici delle amministrazioni. Commento di Rete Imprese Italia. «La Legge di Stabilità è insufficiente per affrontare la difficile situazione del Paese e risvegliare le energie per intercettare e sviluppare i pur debolissimi segnali di ripresa. Dalle anticipazioni appare un provvedimento che si caratterizza per la modesta entità degli importi e la polverizzazione degli interventi». Lo si legge in un comunicato di Rete Imprese Italia. «Ci saremmo aspettati - prosegue la nota - maggior determinazione nell’adottare le scelte necessarie a rimettere in moto investimenti e consumi. La pressione fiscale rimane elevata e anche l’intervento sul cuneo è ancora poco incisivo. Così come, per le imprese è ancora troppo modesta la riduzione prevista per i contributi sociali, con l’abbattimento delle tariffe Inail. Assente, inoltre, è qualunque intervento per diminuire l’imposizione sugli utili e ridurre strutturalmente l’Irap. Inspiegabilmente aumentano, invece, le difficoltà per ottenere la legittima compensazione dei crediti e permane il rischio di un ulteriore incremento dell’imposizione sugli immobili strumentali». WWW.SUCCESSIONICREMA.IT Piazza Garibaldi 53 Crema Pratiche di Successione Maccalli Gianpietro - Dr.ssa Calegari Alessandra Oltre 50 anni di esperienza PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE APPARECCHI A PRESSIONE - PACKAGE PREMONTATI Cremosano - via dei Tigli, 3/A - Tel. 0373 273003 - Fax 0373 274367 MOTORIZZAZIONE CANCELLI ASSISTENZA AUTORIZZATA via Delle Industrie, 18 - Bagnolo Cremasco (Cr) - ☎ 0373 648043 - 0373 649206 - [email protected] PASTICCERIA La Treccia d’Oro Cav. Vittorio Maccalli Crema · piazza Garibaldi, 77 Tel. 0373.257.643 TIPICO ARTIGIANALE CREMASCO by AUTOINGROS Cremona CRESPIATICO MARINO DOMENICO 87 dal 19 Impianti elettrici - Civili - Industriali - Impianti fotovoltaici zona industriale MADIGNANO CR vicino ☎ 0373 658833 [email protected] Tel/Fax 0373 83100 - [email protected] ARTIGIANATO - LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI TORRAZZO SABATO 26 OTTOBRE 2013 3 Legge di Stabilità/2 - In busta paga solo qualche euro in più Il cuneo fiscale: le novità Finalmente la buona notizia: l’ecobonus è stato prorogato Il cuneo fiscale è stata la notizia che ha fatto più scalpore sulla Legge di Stabilità. Si è trattato, per la verità, di un mini-cuneo fiscale. Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, il beneficio netto in busta-paga nel 2014 andrà da un minimo di 3 euro ad un massimo di 14 euro al mese. E’ questa la sintesi della manovra sul cuneo fiscale che mette in campo solo 1,5 miliardi per aumentare nel 2014 le detrazioni Irpef a favore di 15,9 milioni di lavoratori dipendenti con redditi fino a 55 mila euro lordi annui. Cifre molto più basse di quanto ipotizzato alla vigilia del Consiglio dei ministri quando il governo aveva lasciato trapelare l’imminenza di un intervento un po’ più consistente, pari a circa 2,5 miliardi. Perplesse sono le associazioni di categoria che avevano chiesto di mettere sul tavolo almeno 10 miliardi. I calcoli della Cia non lasciano scampo: se si prendono i 2 milioni 600 mila lavoratori con un reddito lordo che va dai 10 mila ai 15 mila euro, emerge che il beneficio mensile si limiterà a 9 euro. Su base annua, chi guadagna 10 mila euro potrà contare su 50 euro, circa 4 euro al mese. La situazione migliora solo leggermente nella fascia che sta intorno ai 15 mila euro lordi l’anno (ci si trovano 3 milioni e 600 mila lavoratori): nell’arco dei dodici mesi il beneficio netto - il bonus più alto dell’intera operazione - sarà di 172 euro, che mensilmente diventano 14 euro e che al giorno fanno 46 centesimi. Un po’ poco per ridare fiato al potere d’acquisto. Salendo nella scala dei redditi dei lavoratori dipendenti i vantaggi, già “ ABITI esigui, si riducono drasticamente. Ad esempio la fascia successiva, quella che sta intorno ai 20 mila euro di reddito lordo, avrà in busta-paga il prossimo anno 152 euro: una beffa anche per questi 3 milioni e 800 mila lavoratori che ogni mese avranno a disposizione solo 12 euro in più. Il dato elaborato dalla Cgia di Mestre non si allontana molto dalla simulazione diffusa da Palazzo Chigi secondo la quale tra i 15 e i 20 mila euro ci sarà un sollievo fiscale di 152 euro. Più si sale e più ci si avvicina a microvantaggi ridicoli. Per i 3 milioni di lavoratori, operai e impiegati che stanno tra i 26 mila e i 35 mila euro, il bonus mensile sarà di 8 euro. Tra i 35 mila e i 40 mila, dove ci sono 683 mila lavoratori, in busta-paga ci saranno 6 euro in più al mese. Per i 704 mila che guadagnano tra i 40 mila e i 50 mila, la beffa di 3 euro mensili. A quota 55 mila non si prende nulla. Risparmio energetico e recupero edilizio: bonus anche nel 2014 La detrazione Irpef ed Ires del 55% (ora del 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013) sugli interventi per il risparmio energetico degli edifici scadrebbe il 31 dicembre 2013, ma il disegno di Legge di Stabilità 2014 prevede la sua proroga fino al 31 dicembre 2014 con la percentuale del 65% e per tutto il 2015 con la percentuale ridotta del 50 per cento. Per individuare la misura del bonus da utilizzare (55-65-50%) vale la data in cui la spesa viene sostenuta, cioè, pagata per i privati o di competenza per le imprese. Sconti per le ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico prorogati per il triennio. Le detrazioni rimangono al 65% per gli ecobonus nel 2014, scendono al 50% nel 2015 e 2016. Così per le ristrutturazioni, con sgravi al 50% nel 2014 e al 40% nel biennio. E’ stata prorogata la detrazione al 50% della spesa per mobili ed elettrodomestici di classe A, il cui tetto rimane a 10mila euro. Per gli interventi sul risparmio energetico le variazioni delle percentuali di detrazione dal 55% al 65% (dal 6 giugno 2013) e successivamente al 50% (per il 2015) non incidono sull’importo massimo della detrazione spettante. Per gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo), l’aumento della detrazione Irpef dal 36% al 50% (con limite di spesa passato da 48.000 euro a 96.000 euro, per singola unità immobiliare), in vigore per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012, scadrebbe il prossimo 31 dicembre 2013, ma la Legge di Stabilità 2014, prevede ora la sua proroga fino al 31 dicembre 2014 (tranne che per l’acquisto di abitazioni in fabbricati interamente ristrutturati). Successivamente non si ritornerà subito alla percentuale a regime del 36%, ma si applicherà il 40% per tutto il 2015. DA LAVORO ” medicale, alberghiero, scolastico Mobili ed elettrodomestici La detrazione del 50% del costo di acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici, destinati ad arredare il fabbricato ristrutturato, è stata prorogata fino alla fine del 2014 dalla Legge di Stabilità 2014, risolvendo così il problema della mancata indicazione nella norma originaria della data di scadenza dell’incentivo. Va prestata attenzione al fatto che quest’anno la detrazione Irpef del 50% sugli arredi e gli elettrodomestici è possibile solo se spetta la detrazione del 50% per uno qualsiasi dei lavori dell’articolo 16-bis, Tuir, pagati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 (non fino al 2015), mentre per l’acquisto (pagamento) degli arredi nel 2014 si beneficerà dell’incentivo Irpef del 50% sui mobili e gli elettrodomestici ma solo se in abbinata spetta la detrazione del 50% o del 40% per uno dei lavori dell’articolo 16-bis, comma 1, Tuir (escluso quindi il comma 3, relativo all’acquisto di abitazioni in fabbricati interamente ristrutturati), pagati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015. COSTRUZIONI FERRO - INOX - RECINZIONI MODULARI PORTONI A LIBRO E SCORREVOLI - RIVESTIMENTI FACCIATE VIA DELL’ARTIGIANATO, 15 - ZONA P.I.P. - MONTODINE (CR) ☎ 0373 66274 0373 668021 e-mail: [email protected] Via Dell’Artigianato, 13 - ZONA P.I.P. MONTODINE (CR) ☎ 0373 667415 0373 668196 COMMERCIO FERRO - TUBI - LAMIERE TONDO E RETE PER CEMENTO ARMATO RECINZIONI MODULARI E IN GRIGLIATO ZINCATE E/O VERNICIATE SEMILAVORATI A MISURA Costruzione Serramenti Alluminio Serramenti Legno Alluminio Zanzariere Avvolgibili Portoncini Griglie Sicurezza Tende da Sole Avvolgibili preventivi e consulenze gratuite via Miglioli - zona ex Italrettile - Montodine - ☎ e 0373 258786 via Macello, 40 - CREMA - Tel. 0373 82295 Montodine - via Miglioli Cell. 335 7721748 - Tel. 0373 667532 - Fax 0373 668444 [email protected] www.elettrosolarsrl.it 4 SABATO 26 OTTOBRE 2013 ARTIGIANATO - LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI IL NUOVO TORRAZZO L’ OAF ha messo a segno il primo ciclo di formazione Il top della formazione a portata di territorio Con la terza parte del percorso dedicata al workshop «Come Diventare un Brand», si è felicemente conclusa la Scuola di Alta Formazione dell’OAF, l’Officina Artigiana della Formazione, promossa dalla Libera Associazione Artigiani di Crema. Anche questo workshop, che si è tenuto il 5 ottobre scorso, nella sede della Libera in via Di Vittorio, è stato tenuto dal consulente Roberto Provana, ideatore e tutor del pro- La conferenza di presentazione degli workshop di OAF, Officina Artigiana della Formazione. Da sinistra: Agostino Provana, Roberto Provana e Giuseppe Zucchetti. getto, collaboratore del Politecnico di Milano presso la Scuola di Business Administration, della LiucLibera Università Carlo Cattaneo di Castellanza e del CFF-Centro di Formazione Formatori dell’Istitituto Universitario della Svizzera Italiana. Testimonial del workshop è stato l’ingegner Mario Galfetti, già dirigente e direttore commerciale della multinazionale 3M. Galfetti ha illustrato le differenze tra creatività e innovazione. La prima consiste nella capacità di elaborare idee originali, la seconda nel trasformare queste idee in realtà, in business, in profitto. In mattinata Roberto Provana ha presentato i metodi e le tecniche per far acquisire visibilità e valore al brand aziendale, citando case-history e campagne di comunicazione realizzate in prima persona, riferite al mondo dei servizi e dei beni strumentali, dalle grandi aziende alle piccole e medie imprese. Questo terzo workshop dell’OAF ha seguito i due precedenti dedica- dimostrato - grazie anche all’alto profilo dei testimonial intervenuti che è possibile portare la consulenza manageriale nel territorio, anziché inseguirla altrove. Oltre il «made in Italy». Prossimamente, l’OAF presenterà un marchio che differenzierà lo specifico stile artigianale e produttivo italiano dall’ormai superato «made in Italy». Le competenze degli italiani che si muovono nel mondo, infatti, non sono più ancorate ad una realtà geografica. L’intelligenza non è un fenomeno stanziale, territoriale: si muove, si espande, si manifesta anche al di fuori del suo ristretto ambito di produzione e di origine. Vi sono alcuni aspetti della italianità che il mondo ci riconosce, nonostante la crisi attuale che non è solo economica, ma è lo specchio di una più profonda crisi culturale. L’OAF intende rispondere a questa crisi con innovazioni di carattere sia organizzativo che commerciale e culturale. ti alla capacità progettuale e a come «Vendere in tempi di crisi». Ogni seminario ha avuto come testo di riferimento i lavori dello stesso tutor: «Come una Ferrari» - che è stato recentemente pubblicato in lingua spagnola - e «La Vendita perfetta» che presenta le tecniche commerciali più incisive, mentre «Il Design del Gusto» è un testo che mostra come tradurre i valori di un brand in un mix sensoriale di grande appeal per il target. L’OAF proseguirà la sua attività anche nel prossimo anno con iniziative originali e di prestigio aperte alla community delle imprese locali. Con questo primo ciclo di esperienze, la Libera artigiani di Crema ha SCADENZARIO Le scadenze fiscali e previdenziali si potranno consultare collegandosi al sito della sede nazionale di Casartigiani www.casartigiani.org alla voce rubriche-scadenzario fiscalescadenzario previdenziale Propone “FACILE 09” La soluzione specifica per Artigiani e Micro Imprese PROGETTO IMPRESA IDEA ARTIGIANI � PREVENTIVI -DDT - FATTURE - EFFETTI MAGAZZINO � INVIO DOCUMENTI VIA E-MAIL PROGETTO IMPRESA Quattro conti correnti realizzati IDEA ARTIGIANI su misura per la tua impresa artigiana. Scopri il conto che cresce con te. Quattro conti correnti realizzati � SCADENZIARIO E PRIMA NOTA � POSSIBILITÀ DI PASSARE I DATI ALLA LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI LIGHT IL TUTTO A EURO 30 MENSILIPerché sceglierlo: SEMPLICE E LEGGERO concessionario Libera Associazione Artigiani di Crema INFO Perché sceglierlo: Perché sceglierlo: LIGHT PAY PER USE Perché sceglierlo: Perché sceglierlo: SEMPLICE E LEGGERO COSTI A CONSUMO COSTI A CONSUMO filiale INFO filiale BONUS PIU’ SERVIZI MENO SPESE Perché sceglierlo: PIU’ SERVIZI MENO SPESE Perché sceglierlo: ALL INCLUSIVE OPERAZIONI ILLIMITATE Perché sceglierlo: OPERAZIONI ILLIMITATE popcrema.it popcrema.it pubblicitario nalità promozionale. Per le condizioni contrattuali fanno riferimento i Fogli Informativi disponibili sulweb sito web e presMessaggio pubblicitario con finalitàMessaggio promozionale. Percon leficondizioni contrattuali fanno riferimento i Fogli Informativi disponibili sul sito e presso le filiali della Banca. so le filiali della Banca. CREMA ☎ 0373.202796 www.ecosystemsrl.com su misura per la tua impresa artigiana. ALL INCLUSIVE PAY PER USE Scopri il contoBONUS che cresce con te.