A Z I E N D E D I S U C C E S S O Mantegazza Antonio Arti Grafiche Da stampatori a produttori di sistemi di alta sicurezza 28 Quest’anno verranno festeggiati gli 80 anni di un’azienda di successo, un successo che non nasce dalla fortuna ma da un tenace attaccamento al lavoro ed alla famiglia. Nella reception della Mantegazza Antonio Arti Grafiche è ben visibile un cartello che recita: “Non chiedeteci di visitare l’azienda, eviterete così un deciso rifiuto”. Ci chiediamo quale possa essere il motivo di tanta riservatezza e la risposta ci viene fornita dal Sig. Antonio Mantegazza, Consigliere Delegato dell’azienda, che con grande disponibilità ci spiega il senso di quel divieto. Parte da lontano il Sig. Antonio a raccontare con comprensibile orgoglio la storia dell’azienda che è anche la storia della sua famiglia. Il nonno, di cui lui porta il nome, nasce a Milano nel 1896 da famiglia poverissima e a soli 10 anni, maggiore di quattro fratelli, perde il padre. Viene accolto presso gli Artigianelli dove impara a comporre righe con caratteri mobili, naturalmente di piombo. A 13 anni, quando lascia gli Artigianelli, trova lavoro in una fabbrica di spaghi. Qualche tempo dopo viene assunto in una tipografia e lì, finalmente, trova la sua giusta collocazione. Il lavoro lo appassiona e lo appaga. Dopo aver prestato servizio militare durante il conflitto 1915-1918, diviene provetto compositore. Conosce e sposa Giuseppina Sada, la quale investendolo di tutta la propria stima e fiducia, sacrifica alcune macchine Danilo Balbinot e Alberto Bortolin per la lavorazione della biancheria (lavorava in proprio) Danilo Balbinot si è laureato in Scienze dell’Informazione all’Università di per contribuire all’acquisto della prima macchina da stam- Pisa nel 1974. È stato per cinque anni docente di Trattamento dell’Informazione nell’Impresa all’Università di Udine. Ha maturato significa- pa che ora fa bella mostra di sé nella sala riunioni. È il tive esperienze in Olivetti ed in Zanussi. È Presidente di Data Consult Group. 1921, nasce la ditta individuale Mantegazza Antonio Arti Alberto Bortolin ha sviluppato la propria esperienza professionale in Data Consult Sistemi Informativi a partire dal 1981. È Product Manager di Magia90. Grafiche. A Z I E N D E D I S U C C E S S O La tipografia è in Via Giuseppe Ferrari dove c’è anche l’a- sfruttare le intuizioni frutto della ricerca. bitazione. Entriamo nel settore carte valori e, a tale scopo, acqui- Qui nascono Lina, Walter, Elio ed Eros. stiamo dalla Banca d’Italia una macchina calcografica Per raccontare quegli anni non ci sono parole più adatte di che ci permette di farci conoscere presso alcuni Istituti di quelle di Walter Mantegazza, attuale Presidente dell’azienda: Credito”. “Con mia sorella, dai tempi della prima elementare sino Il 2 luglio 1995 viene a mancare uno dei fratelli: Elio, che alla quinta, dopo aver pranzato, andiamo in tipografia si occupa della manutenzione delle macchine e dell’orga- dalle 13,30 alle 17,30 per meritarci, quale compenso per nizzazione. le quattro ore di lavoro, una veneziana (l’attuale brioche). Con i fratelli Walter ed Eros, lavorano ora in azienda i figli Papà è severissimo con noi e noi ci rendiamo conto che è di Elio: Antonio (Consigliere Delegato) ed Alberto molto giusto dare il nostro piccolo contributo, svol- (Direzione Amministrativa) e le figlie gendo un lavoro elementare più che adatto alle di Walter: Paola (Ufficio Personale) e manine che avevamo. Patrizia Durante gli anni quaranta, papà ci per- (Ufficio Commerciale e Marketing). mette invece di continuare gli studi supe- La famiglia Mantegazza è riori senza più lavorare di pomeriggio; è rappresentata al completo così che conseguiamo la e detiene il 100% del maturità scientifica”. capitale. Scoppia la seconda guer- Attualmente l’organico è ra mondiale, la tipogra- di 110 persone. Il fattura- fia viene trasferita to nel 2000 è stato di circa a 37 miliardi. Cislago (Va). La guerra finisce. Milano e l’Italia sono distrutte, ma sul viso di tutti s’intravede I prodotti la speranza e la volontà di ricostruire. Uno dopo l’altro i figli di Antonio La produzione della Mantegazza Mantegazza entrano in azienda a dare è organizzata in quattro divisioni: il loro contributo. - FILI DI SICUREZZA La tipografia viene trasferita in Via Ebro n. 4 a - OLOGRAMMI Milano. Viene acquistata la prima macchina per - CARTE PLASTICHE moduli continui che permetterà di raggiungere Clienti - CARTE INTELLIGENTI. prima inaccessibili. Fili di sicurezza “Ci sentiamo forti – racconta Walter Mantegazza – le cose Il filo di sicurezza è un sistema anticontraffazione usato vanno bene ma il 24 settembre del ‘63 il nostro adorato principalmente nelle banconote di tutti i paesi del mondo, papà se ne va per sempre e temiamo che con lui finisca la ma idoneo anche ad essere utilizzato per altre applicazioni storia della sua tipografia. (passaporti, assegni, etichette, biglietti, certificati obbliga- Iniziamo a diversificare le attività sempre nel nostro setto- zionari, etc.). re e diamo inizio ad un’attività di ricerca e sviluppo che La Mantegazza produce una linea completa di fili di sicurezza: darà i suoi frutti a distanza di qualche anno. - Fili a fondo pieno (magnetici, metallici, fluorescenti, iri- Lo spazio di cui disponiamo è diventato piccolo; ci trasfe- descenti etc.) riamo ad Ospiate di Bollate dove abbiamo l’opportunità di - Fili microstampati 29 A Z I E N D E 30 D I S U C C E S S O - Fili codificati magnetici telefoniche: carte con striscia magnetica, carte scratch-off, - Fili multifunzionali: demetallizzati a registro con zona carte intelligenti, fidelity cards, ID cards. magnetica codificata Carte intelligenti - Fili olografici In riconoscimento dei suoi meriti di innovatore e di pro- Attraverso la collaborazione con società molto specializza- duttore di alta qualità, la Mantegazza è stata scelta per por- te nella fabbricazione di sistemi di controllo, sono stati svi- tare il proprio know-how in una joint-venture per la produ- luppati vari procedimenti con attrezzature sofisticate per il zione di carte intelligenti: controllo in linea dei parametri della deposizione magneti- - con memoria non ricaricabile (applicazione telefonica) ca e della demetallizzazione. - con memoria ricaricabile (prepagate) A fronte dei cospicui investimenti nel settore della deme- - con memoria scrivibile/leggibile (applicazione tessere tallizzazione, della deposizione magnetica, dell’accoppia- sanitarie ) mento e del taglio a registro, la Mantegazza è il maggior - con microprocessore (applicazione carte di credito) produttore di filo di sicurezza in Europa. - con microprocessore, memoria (per applicazioni banca- Ologrammi rie, amministrazioni pubbliche, applicazioni GSM) Le caratteristiche di sicurezza sono rappresentate nella - proximity. loro massima espressione dagli ologrammi demetallizzati a registro. La strategia In Mantegazza è stato sviluppato un know-how specifico La strategia della Mantegazza è sintetizzata in cinque nel processo di demetallizzazione a supporto delle appli- punti: cazioni olografiche demetallizzate a registro. - totale impegno all’innovazione di prodotto attraverso La collaborazione con un team altamente professionale di continui investimenti in ricerca e sviluppo; chimici dà alla Mantegazza il controllo dei materiali usati - continuo miglioramento dei mezzi di produzione attra- in produzione. verso investimenti in soluzioni di produzione proprietarie Carte plastiche e innovative; La Mantegazza è uno dei maggiori produttori di carte di - impegno per la qualità totale attraverso il continuo adde- debito/credito in Europa ed è qualificata Visa e stramento del personale e attraverso investimenti nello Mastercard. sviluppo Attraverso processi innovativi, la Mantegazza produce per l’Assicurazione Qualità; le maggiori società mondiali e in particolare per le società - totale orientamento al mercato attraverso il riconosci- delle apparecchiature di controllo per A Z I E N D E D I S U C C E S S O mento delle esigenze del cliente e attraverso la loro soddi- nuove tecnologie nelle carte valori focalizzando gli inve- sfazione con lo sviluppo di prodotti e processi mirati; stimenti nello sviluppo dei fili di sicurezza: il primo filo di - efficacia dei costi per competere sul mercato mondiale sicurezza codificato magnetico multilivello (SISMA) è attraverso la ricerca e la realizzazione di processi innovativi. stato brevettato nei primi anni ’80. Per garantire al mercato soluzioni uniche, con la qualità Come risultato di cospicui investimenti in Ricerca e adeguata, ai costi più competitivi e per supportare il clien- Sviluppo, negli anni ’80 sono stati introdotti nuovi prodot- te che utilizza la sua tecnologia, la Mantegazza ha investi- ti nel settore delle carte plastiche con striscia magnetica e to nello sviluppo di: nel settore dei fili di sicurezza per banconote. - attrezzature proprietarie per produzione Già nel 1995, la Mantegazza è il solo produttore di fili di - apparecchiature di controllo proprietarie per produzione sicurezza a livello europeo a fornire questo prodotto per le - apparecchiature proprietarie commerciali. banconote di due stati importanti quali l’Italia e la Spagna. Per implementare questa politica, la Mantegazza è entrata Nello stesso anno l’azienda consegue la certificazione ISO in joint venture con varie società fornitrici di tecnologie 9001/9002. hardware e di sviluppo di processo. La società è stata abilitata nel 1998 dalla Banca Centrale Europea a partecipare al processo di produzione dell’Euro. I risultati La prima macchina da stampa in offset “Simultan” per Le nuove sfide carte valori a striscia continua è stata installata negli anni Il nuovo millennio bussava alle porte e per la Mantegazza ’60. Negli anni ’70 la società ha affinato le sue tecnologie il fatidico cambio di secolo significava: nella deposizione magnetica per varie applicazioni, conso- - diversificazione di prodotti, nuovi clienti con volumi importanti ma con l’ obbligo di rispetto di vincoli di qualità, di tempo, di servizi aggiuntivi, di informazioni da fornire; - volontà di mantenere il livello di servizio, di flessibilità, di tempestività, di pronta reattività che da sempre sono stati ingredienti del successo della Mantegazza; - consapevolezza della necessità di guardare oltre il quotidiano, di intravedere le evoluzioni del mercato e della tecnologia, di anticipare le richieste future del cliente. Per questa nuova strategia che coniugava tradizione e innovazione, artigianalità e organizzazione non bastava più l’approccio basato su intraprendenza, competenze individuali, inventiva, buona volontà. Questi aspetti andavano salvaguardati, ed anzi valorizzati, ma era necessario immaginare un quadro di riferimento dove gli sforzi individuali potessero convergere verso obbiettivi condivisi, dove un approccio comune ai problemi e la standardizzazione delle lidando nel frattempo la sua posizione di mercato nelle attività fossero gli elementi indispensabili per concretizza- carte valori e supporti speciali. re quel salto di qualità ormai considerato indispensabile. Nel 1969 la Mantegazza è stato il primo produttore di Un cambiamento profondo di mentalità, una strategia com- schede contabili a banda magnetica in Europa. pletamente innovativa per il settore della stampa, dove, Nel 1975 lancia un piano decennale per lo sviluppo di escludendo le poche grosse realtà con mentalità di tipo 31 A Z I E N D E D I strategie comunque completamente diverse dalle grosse, La scelta del nuovo sistema informativo sono da sempre focalizzate sulle lavorazioni specifiche per Era l’inizio del 1999 e lo spettro del millenium bug fu commessa, subiscono le richieste “isteriche” dei clienti, un’ottima “scusa” per procedere celermente. sono convinte che argomenti come programmazione, stan- La sfida si presentava impegnativa per la Mantegazza ed dardizzazione, misure di efficacia ed efficienza non siano ancor più per l’Ing. Bartoletti, arrivato in azienda dopo aver applicabili. maturato precedenti esperienze in ambito della program- Un ripensamento complessivo dell’azienda che implicava mazione e gestione della produzione, ma non certamente la revisione di “cosa” e soprattutto “come” producesse la come responsabile o esperto di information technology. Mantegazza, con notevoli ripercussioni sull’organizzazio- La “software selection” fu condotta con modalità ed ne dei processi. obbiettivi completamente diversi da quello che il termine Si prospettava un impegno consistente che necessitava di normalmente rappresenta. nuove forze, nonché di nuovi contributi e nuovi stimoli. Innanzitutto non fu né attivata né coordinata dal Proprio per questo fu assunto l’Ing. Paolo Bartoletti il Responsabile dei Sistemi Informativi, ruolo che in quale da subito sottolineò il fatto che i nuovi processi, così Mantegazza non esisteva e non esiste neanche oggi nel- come si stavano definendo, implicavano un flusso più l’accezione tradizionale, quanto dal team che aveva curato organizzato di quelle informazioni che costituivano la la rivisitazione dei processi, vero motore del cambiamento. materia prima affinché ogni attività potesse avere inizio Tutti i livelli di management ed i responsabili funzionali tempestivamente ed essere condotta in maniera controllata furono impegnati direttamente nelle fasi di individuazione con la certezza dei risultati attesi. della soluzione, sia per la ormai consolidata coscienza del- Fu su queste basi che, dopo una rapida analisi e presa di l’importanza strategica della scelta, sia per permettere la coscienza che il sistema utilizzato non era idoneo a gestire raccolta di tutti gli elementi utili a motivare e coinvolgere, i flussi di informazione, ma si limitava ad automatizzare il nella successiva delicata fase di implementazione del siste- trattamento di una parte dei dati amministrativi/logistici, ma, i propri collaboratori. maturò la consapevolezza che l’adozione di un sistema I requisiti del sistema non furono concretizzati in aride informativo adeguato era presupposto indispensabile per check-list con richieste e punteggi riguardanti specifiche intraprendere il cambiamento atteso. funzionalità del software, quanto in una esplicitazione di industriale, le medie e piccole aziende, con problemi e 32 S U C C E S S O A Z I E N D E D I S U C C E S S O come la Mantegazza si aspettava che il sistema informati- ni ERP di tipo “nazionale”, soluzioni che fossero comun- vo contribuisse alla gestione e miglioramento dei propri que moderne, complete e orientate ai processi aziendali. processi. La rosa si ridusse presto a tre possibili soluzioni, una di que- Un terreno quindi di confronto aperto e profondo con i ste di tipo verticale, sviluppata appositamente per il settore, possibili fornitori, che andava ben al di là della classica completa ed accattivante; le altre due erano invece soluzioni enumerazione e comparazione di funzionalità e caratteri- ERP indipendenti da specifici settori, prodotti comunque stiche tecniche. completi e maturi, con una base installata che rappresentava Alla mappa dei processi e del flusso d’informazioni venne la garanzia di qualità e di solidità del fornitore. inoltre affiancato, come requisito irrinunciabile per una L’attrazione verso la soluzione verticale era innegabile; corretta progettazione del sistema informativo, il disegno di un nuovo sistema di controllo di gestione, che prevedeva, coerentemente con le nuove strategie aziendali, il superamento delle classiche misurazioni “preventivo/consunti- 33 vo di commessa” e l’adozione di misurazioni relativamente a tutti i parametri significativi delle attività, oltre che la valutazione degli scostamenti tra risultati attesi e risultati effettivi. Il sistema doveva produrre informazioni tempestive e di assoluta qualità per permettere al management la valutazione non solo a consuntivo, ma anche a priori, della redditività dei diversi prodotti, dei clienti, delle singole commesse. Doveva inoltre permettere l’analisi delle risorse impiegate nelle diverse attività, di quelle critiche, delle essa era realizzata appositamente per il settore, forniva inefficienze, ed agevolare l’individuazione di possibili soluzioni puntuali a tutti i problemi quotidiani, il suo miglioramenti e delle opportunità strategiche perseguibili. software parlava lo stesso linguaggio dell’azienda. Concetti nuovi, non facilmente divulgabili né all’interno Tuttavia una lucida riflessione fece maturare il dubbio: né ai possibili fornitori di soluzioni software, non tanto per forse una soluzione così naturale rappresentava solo l’au- i concetti generali quanto per la peculiarità degli elementi tomatizzazione di quanto da sempre si era abituati a fare. oggetto di analisi. La gestione era per certi versi simile a Era quindi il caso di valutare oltre a questa, anche le altre quella canonica per commessa (ma con variabilità di pro- ipotesi. dotti e con tempi di produzione/consegna decisamente par- Con questi tre contendenti l’approfondimento era dunque ticolari), per certi altri aspetti più simile alla produzione di doveroso e si concretizzò con l’analisi del prodotto, la veri- serie (ma comunque non completamente ripetibile), men- fica della rispondenza ai requisiti della Mantegazza, la tre per certi altri ancora prevedeva la coesistenza delle due valutazione dei possibili ulteriori sviluppi, la verifica delle precedenti.. prospettive future, la definizione del progetto di imple- Gli ERP internazionali non furono analizzati in dettaglio mentazione. perché “spaventavano” non tanto per il prodotto in sé o per Allo stesso tempo vennero valutati altri aspetti, meno tec- l’investimento richiesto, quanto per la “filosofia” e la nici, meno misurabili ma parimenti importanti quali la modalità di implementazione riconducibili a modelli e capacità del fornitore di comprendere ed interpretare le riferimenti di business del tutto estranei alla Mantegazza. esigenze della Mantegazza, la propensione a fornire spun- La ricerca fu quindi focalizzata su una ventina di soluzio- ti, consigli, stimoli, l’orientamento a condividere obbietti- A Z I E N D E D I S U C C E S S O modifica a MAGIA90. Questa prima fase, implementata con soddisfazione, consentì agli stessi utenti di completare nei mesi immediatamente successivi l’utilizzo del sistema con funzionalità importanti che il precedente sistema non prevedeva: in particolare l’area tesoreria e finanza, l’integrazione dei flussi sul fronte acquisti, la reportistica. Mentre questa fase era in corso di implementazione, già nell’autun- 34 no del 1999 iniziò l’analisi e l’impostazione della fase 2, che era rivolta alla gestione della produzione, cuore e maggior impegno vi e valori anche al di fuori degli aspetti puramente tecnici. di tutto il progetto. E fu sulla base della positiva valutazione d’insieme di tutti Qui infatti non si trattava solo di sostituire, evolvere, questi elementi che nell’estate 1999 si concretizzò la scel- migliorare, ampliare l’esistente, ma di impostare in modo ta del prodotto MAGIA90 e soprattutto la partnership con completamente nuovo quello che prima veniva gestito Data Consult Sistemi Informativi. manualmente o con soluzioni specifiche e non integrate. Uno sforzo di progettualità, ma al tempo stesso anche Il progetto organizzativo, di coinvolgimento, di stimolo, di sollecita- Il progetto fu suddiviso in tre distinte fasi: la prima riguar- zione volto a far capire a tutti i livelli l’importanza dell’in- dante le aree in parte già automatizzate (amministrazione, tegrazione delle attività, e la necessità, a tale scopo, di flus- magazzino, ciclo attivo), la seconda la programmazione e si di dati corretti e tempestivi. gestione della produzione e la terza riguardante il control- Un impatto forte sull’organizzazione ma che ha anche lo di gestione. “stressato” l’applicazione software. Anche l’implementazione, come la software selection, Infatti le già accennate peculiarità del settore ed in particola- seguì un approccio diverso dagli schemi tradizionali: si ini- re della Mantegazza stessa, da un lato hanno portato ad uti- ziarono le attività a settembre 1999 per partire in effettivo lizzare in modo esteso le funzionalità disponibili in non il classico 1 gennaio dell’anno successivo, quanto il 1 MAGIA90, dall’altro hanno evidenziato come certi aspetti, dicembre 1999. Questo perché c’era la consapevolezza che previsti e gestiti dal software, trattati come eccezioni in altre l’impegno per l’attivazione del sistema era significativo, e aziende di produzione, in Mantegazza costituissero la regola. che non era il caso di sovrapporlo alle già consuete situa- Era quindi necessario adeguare il software affinché gestis- zioni di pressione che si presentano in chiusura d’anno. se in maniera più agevole queste peculiarità. E la partenza fu veramente “sprint”; il software consentì da In questo ambito lo spirito di partnership che la subito agli utenti di migliorare l’operatività, la tempestività Mantegazza e la Data Consult avevano proclamato di voler e qualità delle elaborazioni. Tutti si trovarono subito a pro- perseguire è stato immediatamente messo alla prova. prio agio tanto che non fu necessario apportare alcuna Si trattava di far convergere esigenze diverse, di rispettare A Z I E N D E D I S U C C E S S O vincoli che ci si era posti: trovare soluzioni adeguate alle se aziendali, monitorare gli eventi nel momento in cui esigenze, non sconvolgere le logiche del sistema per evita- accadono, fornire le informazioni ai diversi livelli secondo re di ricadere in una soluzione verticale, o peggio, in una le competenze e responsabilità specifiche. soluzione personalizzata, rispettando allo stesso tempo gli Non solo quindi verifica a posteriori, ma analisi continua obbiettivi temporali ed economici del progetto. dei fenomeni, e valutazione del mantenimento degli Un impegno comune, alimentato da un lato dallo spirito obbiettivi di costo, delle varianze verificate, e, soprattutto, della Mantegazza di non voler pretendere ma di porsi sem- della loro motivazione. pre in discussione e “ascoltare” suggerimenti alternativi, Un processo di raccolta dati ed analisi molto articolato e dall’altro dalla determinazione della Data Consult Sistemi capillare in tutta l’azienda di cui la Mantegazza ha avuto la Informativi di fornire strumenti completamente soddisfa- consapevolezza e la fiducia di poter raccogliere i risultati, centi, ha consentito di individuare insieme soluzioni che a lungo sognati, solo quando l’informatica avesse pervaso senza intaccare la struttura di base del sistema prevedono tutte le aree aziendali, non tanto in termini tecnici, quanto automatismi e funzioni che rispettano logiche ed esigenze in termini di strumento abilitante la operative proprie della Mantegazza. definizione di obbiettivi (di costi, di Funzionalità tra l’altro che hanno contribuito ad arricchire tempi, di qualità, etc…) e di i moduli di MAGIA90 e che sono state in misurazione del loro livello di gran parte inglobate da Data Consult raggiungimento. Sistemi Informativi come funzio- Un lavoro di gruppo, lungo ed ni standard. impegnativo, con un obbiettivo Considerando tutti questi aspet- bene in vista che poteva inizial- ti l’introduzione di MAGIA90 in mente apparire come un mirag- produzione non poteva seguire un gio, una meta irraggiungibile. approccio “big bang” come avve- Tanto sforzo è stato ormai nuto per l’amministrazione. L’introduzione è avvenuta in modo ripagato. Il sistema, che elabora direttamente i dati che i processi operativi, in particolare graduale, migrando una divisione pro- nell’area produzione, già trattano, costituisce oggi, per duttiva alla volta, su di un arco temporale dirla con le parole dell’Ing. Bartoletti, “il fiore all’occhiel- che ha avuto inizio nella primavera del 2000 e che si è con- lo di tutto il nostro sistema informativo”. cluso in prossimità della fine dell’anno. Un successo quindi non solo dal punto di vista operativo, Una scelta doverosa, vista la situazione di partenza e viste ma soprattutto dal punto di vista strategico: adesso tutti le risorse disponibili, scelta che ha consentito di replicare parlano la stessa lingua, tutti misurano i fenomeni con lo le esperienze maturate in ogni divisione, di affinare l’ap- stesso “metro”, tutti sanno ora a cosa servono i dati forni- proccio e di conseguenza la qualità dei risultati. ti al sistema. L’implementazione di MAGIA90 in Mantegazza è stato un Nuovi obbiettivi progetto articolato in cui il cambiamento organizzativo e di L’ultima fase, il Controllo di Gestione, ha visto la luce a processo si è fuso con l’ introduzione del sistema stesso, fine 2000. che ha quindi avuto, e continua ad avere, una doppia valen- L’obiettivo era decisamente ambizioso: non bastava con- za: da un lato supportare i cambiamenti introdotti, dall’al- suntivare le commesse per poi confrontare preventivo e tro offrire possibilità e spunti per operare ulteriori miglio- consuntivo, prendendo solo atto di quanto successo, ma ramenti. occorreva misurare nel dettaglio l’utilizzo di tutte le risor- Il percorso non è ancora ultimato, anzi in Mantegazza si è 35 A Z I E N D E 36 D I S U C C E S S O maturata la consapevolezza che per definizione non ci sarà È chiaro che le sfide non finiranno sicuramente qui. La mai un punto di arrivo e che man mano che gli obbiettivi Mantegazza, così come fino ad ora è riuscita ad innescare preposti sono raggiunti è importante, sia per il sistema un processo di miglioramento che le ha consentito di supe- informativo che per l’organizzazione, porsene di nuovi e di rare la mentalità e le metodiche tipiche del proprio settore, ancora più ambiziosi. certamente non mancherà di orientare il proprio business Il grosso sforzo di cambiamento sia operativo e, forse alle nuove tecnologie, quali Internet, alla ricerca delle giu- ancora di più di mentalità, sarà ora premiato dotando gli ste modalità per salvaguardare la riservatezza e sicurezza operatori di lettori automatici che semplifichino la rileva- richiesta dai prodotti trattati, aprendosi ed integrandosi al zione dei dati. tempo stesso con fornitori e clienti. Funzionalità e strumenti che dal punto di vista tecnologico Obbiettivi che la Mantegazza vuole continuare a condivi- sono ormai consolidati e non rappresentano quindi una dere con la Data Consult Sistemi Informativi con la consa- novità; la novità e insieme la sfida sono di applicarli con pevolezza che saranno nuove occasioni di stimolanti espe- una mentalità di tipo industriale ad una realtà flessibile, rienze, reciproca crescita e ulteriore consolidamento del- dinamica e diversificata come la Mantegazza. l’ottimo rapporto instaurato. = SEDE CENTRALE = PARTI ESTERNE (in collegamento tramite router) MAGAZZINI DISTACCATI HP A400 Server Magia 90 HP D230 Server Office REPARTI DISTACCATI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO PRODUZIONE UFFICIO TECNICO E PROGETTAZIONE QUALITÀ VENDITE MAGAZZINI