ANNO 3 - NUMERO 5 - 2014 Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. PAGINe 12-13 intervista PAGINa 8 Skyrunning “al cubo” anche il running È sempre più recordman, autore di notevoli imprese e personaggio sempre più mediatico, NICO VALSESIA CI SPIEGA IL NUOVO FORMAT DEL RED BULL K3, DEL QUALE È DIRETTORE TECNICO fashion victim? eventi / istrian marathon & spartan race FOCUS ON PAGINA 16 e 17 se la banca si mette a correre... runners del mese PAGINE 18 e 19 Sotto il segno dei… gemelli A Rore alle pendici del Monviso, siamo andati a trovare bernard e martin dematteis, che hanno fatto gran parlare di sé dopo il successo alla Transvulcania VK gli spartani a roma PAGINa 10 The power to change the world Nata nel 2000 grazie a numerosi campioni di diverse discipline, Laureus Sport for Goods è attiva in otto Paesi per promuovere iniziative fra i giovani in situazioni di disagio focus prodotto PAGINe 22 e 24 prodotto del mese // Forerunner 15 alle pagine centralI [email protected] / www.runningmag.it Benvenuti in Paradiso PAGINa 26 RUNNING MAGAZINE editoriale di BENEDETTO SIRONI [email protected] Il ruolo dei negozi fisici in una società sempre più digitale Fino a qualche anno fa non era poi così facile immaginare come, quando e quanto il crescente fenomeno della digitalizzazione avrebbe cambiato la nostra vita. Ora ne sappiamo certamente di più e siamo tutti (chi più, chi meno) coscienti di quanta influenza ha e avrà sulle attività umane. Comprese quelle che regolano il mercato dello sport e quindi anche del running. Detto questo, è opportuno non generalizzare, semplificare o banalizzare la realtà. Ogni settore ha le sue peculiarità e vale la pena analizzarle con profondità e attenzione, come cerchiamo sempre di fare sulle pagine di Running Magazine. Torniamo quindi a parlare, ad esempio, del ruolo dei negozi fisici in una società per l’appunto sempre più “digitale”. Partendo da due considerazioni, supportate da alcuni dati. La prima riguarda il mercato italiano dell’ecommerce: in crescita costante, nel 2013 ha fatturato 22,3 miliardi di euro (+6% sul 2012, per la prima volta negli ultimi 10 anni l’incremento tuttavia non è stata a due cifre). Dati però ancora molto distanti dai livelli europei. Addirittura l’Italia sarebbe al 25° posto su 28 Paesi, prima di Grecia, Bulgaria e Romania. La percentuale di fatturato delle imprese italiane dalle vendite online è del 6%, contro una media europea del 15%. E solo il 6% delle imprese italiane vende online (media UE 16%). Infine, solo il 17% degli italiani ha fatto almeno un acquisto sul web, contro il 74% degli svedesi (media europea 44%). Il secondo spunto di riflessione riguarda gli USA, che monitoriamo con attenzione grazie alla nostra redazione in California, nel bel mezzo dalla Silicon Valley. Anche qui naturalmente l’ecommerce cresce (231 miliardi di dollari nel 2013, +18% in media negli ultimi 10 anni). Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: [email protected] Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 Tuttavia non sono diminuiti da parte delle aziende, comprese quelle più “digital oriented”, gli investimenti in punti vendita fisici. In svariati settori semmai si cerca di “mixare” la profondità e l’efficacia dei propri strumenti di vendita online con l’insostituibile livello di interazione “faccia a faccia” che i punti vendita fisici garantiscono. L’IBM ha di recente elaborato alcune previsioni su come le innovazioni tecnologiche cambieranno le nostre vite nei prossimi 5 anni. Ebbene, una di queste sostiene nientemeno che le vendite di prossimità (local) in negozi fisici sono destinate a crescere, a scapito in alcuni casi di quelle online. L’azienda inoltre si dice convinta che innovazioni come la realtà aumentata o le wearable technology (tecnologie “indossabili”) possano garantire ai consumatori esperienze di acquisto molto più ricche e soddisfacenti proprio all’interno dei punti vendita. Insomma, per entrambe le motivazioni di cui sopra, credo possiate convenire con me: i negozi fisici sono e continueranno a rimanere fondamentali, almeno per una buona parte di consumatori. Questo vale per l’Italia vista anche la particolare situazione di “ritardo” che abbiamo evidenziato. Ma è una considerazione più generale e che riguarda - come abbiamo detto - anche mercati più “avanzati”. Ormai le vendite fisiche e quelle online tendono a non essere più considerate in competizione. Possono essere semmai complementari e offrire nuove opportunità di business non solo alle aziende ma anche ai punti vendita tradizionali. A patto naturalmente che questi ultimi sappiano cogliere le nuove sfide, rinnovarsi, rivedere le proprie convinzioni, reimpostare il modello di business, rimettersi in gioco. Fuori e dentro il web. Questo potrebbe permettere non solo di non perdere clienti, ma di raggiungerne anche molti altri nuovi. Ai quali prima, magari, neppure si pensava. Anno 3 - N.5 - 2014 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 21 maggio 2014 2 NUMERO 5 - 2014 IN PRIMO PIANO // Una tesi di laurea sul “caso Brooks” A inizio maggio Alberto Alessandroni, triatleta professionista delle Fiamme Oro, ha conseguito presso l’Università di Pisa una laurea in “Finanza, marketing e produzione”. Ne parliamo poiché la tesi da lui svolta ha riguardato “Il Marketing Mix di Brooks Running Italia”, come da titolo. Articolato e interessante, il lavoro di Alessandroni che parte ripercorrendo la storia del brand di Seattle (che ha ben 100 anni essendo nata nel 2014) e prosegue con un’analisi del mercato running italiano. In particolare viene evidenziato come Brooks, approdata in Italia nel 2003, è oggi tra i top brand più venduti a livello nazionale grazie a un mix di fattori: prodotto, strategie di marketing moderne e ben congegnate, attenzione al posizionamento, prima nel canale prettamente tecnico e poi con una distribuzione più allargata ma sempre con un buon grado di specializzazione. Importante poi, considerando anche il titolo della tesi, la sezione dedicata alla promozione. Su questo fronte, come sappiamo, Brooks ha investito molto, tra sponsorizzazioni atleti, eventi presso i retailer, pubblicità su riviste specializzate e su altri canali anche al di fuori del settore, con l’obiettivo di coinvolgere anche un pubblico più vasto. Doverosa citazione poi per lo staff di Brooks Italia: composto da personale tecnico e appassionato di corsa. Che dunque si rapporta direttamente con il cliente finale in svariate occasioni “parlando la stessa lingua”, condividendo non solo business ma anche emozioni, stima e amicizia. ASICS “Outrun the Sun”: che sfida intorno al Bianco Più veloci del sole, attorno al Monte Bianco. L’inedita impresa promossa da ASICS che metterà alla prova le capacità di alcuni dei più forti trail runner al mondo è in calendario per il prossimo 21 giugno. Si chiama Outrun the Sun e per l’occasione gli atleti tenteranno di percorrere “in staffetta” l’intera circonferenza del maggiore massiccio dell’Europa occidentale, partendo da Chamonix all’alba per tornare prima del tramonto. In totale avranno a disposizione 15 ore, 41 minuti e 35 secondi per completare in staffetta la spettacolare spedizione: oltre 162 km di corsa per circa 9.600 metri di dislivello complessivo attraverso sentieri di montagna di Francia, Italia e Svizzera. Il marchio nipponico ha coinvolto alcuni dei suoi testimonial di maggior caratura e li ha suddivisi in due formazioni di altissimo livello: Ultra Trail e Team Enduro. Da una parte quattro dei migliori specialisti al mondo sulle lunghe distanze, fra cui il vincitore dell’UTMB 2013 Xavier Thevenard, il runner d’elite giapponese Kota Araki, il detentore del record mondiale sulla 100 miglia Jonas Buud e l’ex campione del mondo di trail running Thomas Lorblanchet. Ognuno di loro dovrà percorrere dai 28 ai 46 km. Il Team Enduro è composto invece da sette atleti specialisti di diverse discipline endurance: il campione del mondo di triathlon Tim Don, l’ultrarunner Christian Schiester, i trail runner Genis Zapater e Megan Kimmel, i road runner Sylvaine Cussot e Gert Theunis e il mezzofondista Lukas Naegele. Per ogni membro ci sarà un tragitto da percorrere che va dai 17 ai 29 chilometri. Non perdetevi i prossimi numeri per maggiori info e dettagli. Asics.it/outrunthesun NEWS L’antitrust tedesca richiama l’atteggiamento “selettivo” di Asics Reebok grande protagonista al salone RiminiWellness // Dal 30 al 2 giugno torna nella città romagnola l’appuntamento dedicato al fitness più importante in Italia: RiminiWellness. E Reebok sarà grande protagonista, con un padiglione di oltre 6.000 mq suddiviso nelle quattro discipline fondamentali Studio, Les Mills, CrossFit e Spartan Race. Il palco dello Studio sarà animato dai Reebok Five, Laura Cristina, Lorenzo Sommo, Ivan Robustelli, Jairo Junior e Ary Marques. È previsto anche un momento celebrativo dedicato al 25° anniversario dalla nascita dello step, ideato dal master trainer Reebok Gin Miller. Per l’occasione il celebrative show sarà affidato a Boy George. Nell’area Les Mills si potranno seguire lezioni precoreografate e spettacolari di SH’Bam BodyCombat, Body Jam // L’antitrust tedesca Bundeskartellamt si è espressa in merito a una prima indagine sulla politica di distribuzione selettiva di Asics e sulle relative restrizioni ai retailer, soprattutto agli shop online. In un comunicato stampa l’antitrust ha dichiarato che il brand nipponico vieterebbe la distribuzione tramite piattaforme commerciali quali eBay e l’utilizzo di motori di ricerca legati al prezzo. L’autorità riconosce il diritto di scegliere i propri retailer ma sostiene che in questo caso Asics si sarebbe spinta oltre. Il sospetto è che il marchio cerchi di controllare la compe- e Bodyattack con i milgiori trainer europei, mentre il CrossFit sarà l’ennesima piacevole conferma, al suo terzo anno con Reebok. Infine ci sarà l’area dedicata alla Spartan Race, la corsa a ostacoli lanciata nel gennaio 2013 dal marchio e sbarcata in Italia a Roma e Milano. Hoka One One sponsor tecnico del Grand Raid du Cro-Magnon // 130 km per 8.200 m di dislivello positivo e 9.000 m di negativo. Sono i numeri della 13a Grand Raid International du CroMagnon, ultra trail in programma da Limone Piemonte sabato 21 giugno. Organizzata dall’associazione franco-italiana Grand Raid du Cro-Magnon, sarà supportata a livello tecnico da Hoka One-One. La competizione unirà passaggi in alta montagna, come il Parco del Marguareis e il Breil sur Roya, all’arrivo sulla spiaggia di Plage Marquet di Cap d’Ail. Si tratta di un appuntamento riconosciuto e apprezzato a livello internazionale, tanto da richiamare fino a 2.000 atleti e accompagnatori. Insieme alla Cro-Magnon (individuale o a staffetta), si svolgeranno anche il Trail Del Salomon City Trail torna a Milano con un’edizione ricca di novità // Nuovo percorso e nuova formula per la quarta edizione della Salomon City Trail, in scena a Milano domenica 21 settembre e organizzata da Friesian Team. Da quest’anno si partirà e si arriverà all’Arena Civica. Il percorso di 26 km unirà le diverse anime di Milano: i luoghi simbolo, antichi e moderni, e le grandi aree verdi, come Parco Sempione e Monte Stella. Per il format invece è stataprevista l’inedita possibilità di partecipare alla formula tizione a livello di prezzo retail. L’ufficio ha pertanto richiesto all’azienda di esprimersi in merito entro il 10 giugno, anche se la filiale tedesca ha già risposto dichiarando che il suo sistema di distribuzione selettiva sarebbe in linea con le direttive dell’Area Economica Europea. Le quali consentono chiaramente restrizioni in riferimento a vendite tramite terze parti, come le piattaforme online. Asics sta comunque revisionando il suo sistema di distribuzione, approntato nel 2011, per adattarlo ai nuovi ritmi di mercato e alle esigenze del consumatore odierno. staffetta non competitiva. Dalle famiglie ai neofiti, tutti potranno formare il proprio team di quattro runner. Non competitiva sarà anche la corsa di 6,5 km Innovation Running. Le iscrizioni alla Salomon City Trail Milano sono già aperte e lo saranno fino al 18 settembre. È possibile registrarsi unicamente tramite il sito ufficiale. salomoncitytrailmilano.it Marguareis Limone-Breil, 83 km per 4.600 m D+ e 5.300 m D-, e il Neander-Trail Breil-Cap d’Ail, 50 km per 3.600 m D+ e 3.900 m D-. www.cromagnon-extremerace.net facebook.com/raid.cromagnon A proposito di triathlon // Tri@MI 2014, torna la distanza olimpica sotto la Madonnina Alice, Giulia e Matthias: tre volti nuovi nel Team di 2XU Esordio promettente alla Venice Crono Triathlon per l’UNI.Team di Trento // Dopo la sorprendente prima edizione, che ha visto al via ben 350 triatleti, il 27 luglio torna la Tri@MI, triathlon milanese sulla distanza olimpica di 1.500 m di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa. Organizzato da Friesian Team e A&C Consulting, la gara si svilupperà lungo un percorso leggermente modificato rispetto allo scorso anno. Nella frazione di nuoto i triatleti si tufferanno nelle acque del Naviglio Grande con partenza all’altezza del Pontile della Canottieri Olona e uscita prima della Darsena. A questo punto i concorrenti entreranno nella prima zona cambio allestita nel Vicolo delle Lavandaie e da qui saliranno sulla propria bicicletta per affrontare la frazione di ciclismo che immetterà in un circuito da ripetere cinque volte, da Corso Sempione fino a Piazza Castello, area della seconda zona cambio. Lasciata la bici e infilate le scarpe da corsa, i partecipanti del primo Tri@MI inizieranno la frazione di podismo attraversando il Castello Sforzesco e, dopo un anello di 2 km nell’adiacente Parco, entreranno nell’Arena Gianni Brera per tagliare il traguardo. Gli organizzatori si aspettano un’affluenza superiore e per mantenere alto il livello qualitativo della competizione è stato posto il limite massimo di 500 iscrizioni. www.triami.net // Un’azienda giovane e ancora in piena crescita, soprattutto per quanto riguarda la diffusione all’interno del nostro mercato, non poteva dimenticarsi dei più giovani. 2XU, marchio australiano specializzato nella realizzazione di abbigliamento compressivo, ha deciso di ampliare il proprio team dando il benvenuto a tre nuovi atleti: Alice Betto, Matthias Steinwandter (nella foto) e Giulia Sforza. Rispettivamente classe 1993 e 1995, questi ultimi due sono considerati delle vere promesse del triathlon azzurro. “Essere a fianco di talenti emergenti per noi è un obiettivo importante” ha spiegato Matteo Cantieri, brand manager Italia per 2XU. “L’individuazione degli atleti da sostenere è avvenuta in virtù di prerogative fondamentali quali impegno, tenacia e passione. In questi giovani atleti abbiamo riconosciuto la nostra stessa determinazione e il nostro impegno nel raggiungere quei livelli di eccellenza per i quali il triathlon italiano punta a farsi riconoscere nel mondo”. Fra le tre new entry nel pool, Alice è invece la più esperta e già da tempo si è affermata come una delle realtà più degne di nota in questo sport: ‘Proprio in questi giorni sto testando in allenamento l’ultimo materiale di 2XU. Trovo che l’abbigliamento running sia molto confortevole e sono assolutamente entusiasta anche di tutta la linea Compression per il recupero. Come muta utilizzo la V:3, è molto morbida sulle spalle, molto valida e soprattutto tiene molto a galla! Ne ho avuto la certezza nell’ultima gara di Coppa del Mondo, nella quale mi ha permesso di uscire quarta dall’acqua”. www.2xu.it // A maggio ha preso il via la stagione di triathlon dell’UNI.Team e i primi risultati sono stati più che positivi. A inizio mese infatti si è svolta la Venice Crono Triathlon e una delle atlete più interessanti della formazione trentina ha conquistato il gradino più alto del podio femminile. Si tratta di Ilaria Zane, che con un’ottima prestazione si è imposta sulle accreditate rivali Papais e Baumann. Al termine della gara su distanza sprint (750 metri nuoto, 20 km bici e 5 km corsa), la giovane azzurra ha commentato: “Questo inverno ho cercato di lavorare più intensamente, grazie anche ai raduni con la squadra nazionale che mi hanno permesso di allenarmi con atlete di alto livello e con un clima decisamente favorevole. Così si conclude la mia prima gara della stagione, con un’incoraggiante vittoria che mi lascia ben sperare per l’avvenire”. Oltre a Ilaria, erano presenti alla competizione anche i compagni di squadra Gabriele Caretta, giunto 12esimo assoluto al rientro dopo un anno di stop per infortunio, e Lorenzo Luisetto, Da sinistra: Gabriele Caretta, uno dei ragazzi aggregatosi Ilaria Zane e Lorenzo Luisetto al progetto UNI.Team lo scorso inverno. L’iniziativa UNI.Team è nata per sostenere gli atleti di alto livello negli sport del triathlon e del nuoto, nel conciliare l’attività agonistica con gli studi. Fra le istituzioni che sostengono il progetto si contano la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Trento, il Comune di Predazzo e il Coni Provinciale di Trento. Numerose anche le aziende che supportano il team, fra cui Sport Time, Ecomaterie, Kask, Pasta Young Endurance, Campagnolo, Deda Elementi, PowerBar, fi’zi:k, San Patrignano, Santini, Nerocorsa, trispecialist.com, allenatime. com e New Balance. www.uniteamtrento.it 4 RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 presentazione in grande stile a valmadrera per il circuito Autotorino // Ad aprile presso la sede di Valmadrera di Autotorino si è svolta una serata dedicata allo skyrunning. Protagonisti dell’evento, che ha richiamato oltre 250 persone, i campioni Nicola Golinelli, Chiara Gianola, Stefano Butti e Michele Fontana. Durante la serata è stato presentato il circuito Autotorino Skyrunning 2014 che comprende quattro gare. Si è partiti il primo maggio con il Trofeo Dario & Willy a Valmadrera, che ha ospitato il Campionato Italiano juniores e master di specialità. Si passerà poi alla 5ª edizione della ResegUp fissata per sabato 7 giugno. A metà estate sarà la volta del Giir di Mont in alta Val Varrone, con la sua doppia formula da 32 km e 20 km. La data da segnare è quella del 27 luglio, quando oltre 800 corridori faranno tappa nei 12 alpeggi di Premana. Il gran finale sarà il 21 settembre con la 2ª edizione della Zac-Up, la gara disegnata sul Grignone, in ricordo di Andrea Zaccagni. Da segnalare poi, sempre durante la serata di presentazione, il conferimento ai vincitori del circuito 2013 di un weekend presso l’agriturismo La Fiorida di Mantello. I fortunati sono Paolo Gotti (Altitude) e Chiara Fumagalli (Bocia). a settembre Gran fondo e Ultra Trail per la quarta Punt del Diau // Con start in contemporanea da Germagnano (TO) per Gran Fondo e Ultra Trail, la quarta edizione della Punt del Diau è in calendario sabato 13 settembre. L’evento è promosso dalla comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone ed è supportata anche dai punti vendita Décathlon di Settimo Torinese e Cuore Da Sportivo. La novità principale di quest’anno è rappresentata dalla inedita partenza in “seminotturna” alle ore 16 delle due gare principali del programma. Il percorso della Ultra Trail internazionale si snoderà lungo un anello di 62 km, mentre per quanto riguarda la manifestazione da 25 km l’arrivò sarà situato a Cantoira. Entrambe le gare sono state ideate per dare occasione ai runner di osservare da vicino alcuni siti caratteristici di queste valli, dalle miniature Riverin, alle miniere Brunetta e dei Cugni, al Santuario di Sant’Ignazio, alla Madonna Consolata o ancora al Dolmen Cantoira. Su tutti spicca il Ponte del Diavolo, che dà il nome alla corsa. Da segnalare che nel 2014 per la prima volta è previsto lo svolgimento della prima edizione della MulaBike, competizione di fondo di mountainbike. www.puntdeldiau-ultratrail.com Se i giorni “si allungano” con The North Face: ECCO LA NUOVA CAMPAGNA // #Longer Days è la più grande campagna europea primaverile mai presentata da The North Face. Celebra l’arrivo delle giornate più lunghe e intende invogliare le persone a trascorrere più tempo all’aria aperta. La campagna marketing a 360 gradi si sviluppa sul messaggio “Longer Days Are Back”. Operativa dal 4 aprile al 28 giugno, è suddivisa in quattro periodi di attività: trail running, climbing, escursionismo e alpinismo. Ha inoltre preso il via con una fase di teasing attraverso un emozionante video di anteprima dal concept “We are ready”. Ciò ha portato a una campagna televisiva di due settimane con 800 spot per un’audience di circa 100 milioni di telespettatori in Gran Bretagna e in Germania. La presenza su carta stampata e media digitali copre invece ben 11 Paesi europei, mentre non da meno sarà l’intensa attività negli 84 store monomarca, con eventi di lancio dedicati a Londra e a Milano. Per invogliare tutti alla condivisione dei propri #LongerDays, The North Face ha infine sviluppato The Explorer App, scaricabile dal 30 marzo e pensata per gli appassionati di outdoor che potranno così monitorare le proprie performance sportive grazie al GPS e condividere le foto dei momenti più belli ed emozionanti vissuti all’aperto. Che boom a Torino per la Color Run: oltre 9000 i partecipanti // Al Parco del Valentino di Torino la prima tappa della seconda edizione italiana della The Color Run ha inaugurato la serie Gazzetta Color Tour con un successo oltre le aspettative: più di 9.000 i partecipanti accorsi per la “5 km più allegra del pianeta”. Presentata da La Gazzetta dello Sport e organizzata da RCS Sport, la corsa ha confermato il suo format, identico in ogni parte del mondo: 5 km animati da getti di polveri colorate (naturali) lanciate dai color angels. Tra i presenti anche Clemente Russo, ambassador Expo 2015, e Cristina Chiabotto, testimonial NutriAid. A gestire i punti colore erano le charity Retedeldono, Compagnia del Perù, Cifa, To Add e NutriAid, oltre al negozio Base Running e Toga Party People, organizzatori locali che hanno supportato RCS Sport durante questa prima tappa. Brooks anche quest’anno è il partner tecnico dell’intero circuito. Al termine della corsa grande festa con la musica del Color Festival, mentre tutti i partecipanti hanno lanciato in aria il proprio sacchetto di polvere colorata dando vita a una vera e propria esplosione di colori. Prossime tappe: Trieste (24.05), Marina di Pietrasanta (26.07), Rimini (02.08), Milano (06.09). 5 NEWS Riflettori su Brandsdistributiom.com // Milano a tinte rosa con la seconda We Own The Night // È partito il conto alla rovescia per la seconda edizione della 10 km We Own The Night che animerà Milano il prossimo 30 maggio (con partenza da piazza Gae Aulenti). La serie di run, tutte al femminile, ha preso il via a Londra e, dopo Milano, sbarcherà a Berlino, Amsterdam e Parigi. La corsa rispecchierà lo stile e la cultura di ogni città ospitante in un mix tra sport e design reso possibile dalla collaborazione con artiste provenienti da cinema, moda e musica. Tra esse Marta Donadi, designer dei bracciali STL made in Italy che ha realizzato un modello in esclusiva per l’edizione milanese. Da segnalare la presenza tra le 5.000 iscrizioni a oggi registrate quelle della cantante Emma Marrone e della conduttrice Fiammetta Cicogna. Sulla linea di partenza ci saranno anche la maratoneta olimpica Valeria Straneo Un innovativo portale B2B Il sito e-commerce si affida a un modello di distribuzione davvero all’avanguardia. Fra i servizi principali, il progetto di “Easy-commerce” grazie al quale il rivenditore può evitare i costi di stoccaggio e gestione della merce. // Torniamo a parlare di e-commerce. Questa volta per presentare un sito B2B che tratta accessori e abbigliamento firmato. Con sede a San Mauro Torinese, Brandsdistribution.com è una realtà di proprietà di IDT, società fra i leader mondiali nella distribuzione online per l’abbigliamento griffato. Fra gli uffici operativi all’estero, l’azienda attualmente può contare su una divisione inglese, a Londra, e su una americana. Per il futuro sta pianificando nuove aperture a Dubai e in Cina. I numeri del sito - Brandsdistribution.com distribuisce prodotti in oltre 170 mercati e ha creato due brand (Ana Lublin e Made in Italia), che oggi esporta in oltre 60 Paesi nel mondo. In totale sono oltre 74mila i rivenditori che risultano iscritti al portale. I suoi membri sono retailer che acquistano online i prodotti di alcuni dei principali marchi internazionali, per poi rivenderli fisicamente. Dai piccoli rivenditori, alle maggiori catene di negozi, ai power seller di eBay che qui effettuano i loro acquisti per rivenderli agli utenti online, fino ai più grandi siti di vendite private al mondo, quali vente-privee.com e Privalia. Prodotti in esclusiva e parntership con i marchi - Il portale tratta alcuni dei maggiori marchi internazionali da Calvin Klein a Diesel e Dolce & Gabbana, ed è partner unico per la distribuzione online degli occhiali da sole Columbia. Brandsdistribution.com inoltre possiede la licenza esclusiva del marchio di occhiali da sole e orologi No Limits (foto sotto), di Sparco, Dr. Scholl e Brookesfield. Nel 2013 ha vinto la concorrenza di Amazon ed è stato scelto come partner esclusivo in Europa per la vendita online delle t-shirt di Planes, il nuovo film della Disney Pixar uscito a Natale scorso. La strategia dell’azienda è infatti quella di proporsi come distributore privilegiato e rivenditore esclusivo di quei brand che desiderano entrare nel mercato online ma non possono avvalersi di una forte expertise e di un proprio canale e-commerce. Grazie alla collaborazione con DHL è in grado di assicurare un servizio di consegna entro tre giorni dall’ordine in ogni parte del mondo. I servizi - Uno dei servizi più apprezzati di Brandsdistribution.com è rappresentato dal “dropshipping”, un modello di vendita che prevede che il retailer possa vendere un prodotto senza possederlo materialmente nel proprio magazzino. In questo modo è possibile evitare i costi di gestione e stoccaggio, con conseguente beneficio in termini di costi per la vendita al consumatore finale. Si tratta di un progetto definito di “Easy-commerce”, avviato per consentire di gestire l’attività online in sicurezza e con un risparmio economico, evitando costi logistici aggiuntivi. Gli utenti pagano infatti solo la merce che hanno già venduto e non devono preoccuparsi della spedizione dei prodotti: “Grazie all’innovazione tecnologica, alla semplicità e alla completezza del servizio abbiamo aperto una nuova frontiera nel mondo dell’online: la democratizzazione dell’e-commerce”, spiega Angelo Muratore, presidente di Brandsdistribution.com. “Fare business non è mai stato così facile. Se con il dropAngelo shipping è sufficiente scaMuratore ricare il catalogo prodotti di Brandsditribution.com in formato Excel, Cvs o Xml, e caricarlo sul proprio sito e-commerce per iniziare a vendere, con l’Api e il plugin Magento (per i siti Magento), il tutto avviene in modo automatico, poiché il sito dell’utente e la piattaforma di Brandsditribution. com sono connesse in real time tramite un set di strumenti informatici specifici”. Grazie a un aggiornamento continuo delle collezioni, a frequenti riassortimenti, ai prezzi estremamente vantaggiosi dei prodotti e al minimo di ordine richiesto di soli 200 euro, Brandsdistribution.com permette ai rivenditori di richiedere piccoli ordini con elevata continuità. “Siamo convinti di aver rivoluzionato il mondo della distribuzione dell’abbigliamento sportivo e casual in base alle necessità del mercato” conclude Angelo Muratore. “Inoltre, grazie alle nostre special production, offriamo ai marchi un’opportunità unica di business, che consente loro di vendere i propri prodotti in oltre 170 mercati senza creare interferenze con la rete di vendita”. www.brandsdistribution.com e le atlete Anna Incerti e Veronica Inglese. Uno sguardo anche al sociale: Nike insieme all’organizzazione Women Win devolverà 5 euro per ogni iscrizione per sostenere il progetto Sport Zone di Comunità Nuova Onlus, che mira allo sviluppo della coesione sociale, del benessere e della salute dei cittadini nelle aree urbane coinvolte. www.nike.com/weownthenight nuovi record alla tappa di Parigi del Vertical World Circuit // Venerdì 16 maggio ha avuto luogo VertiGO, il primo stop europeo del Vertical World Circuit 2014. Location dell’evento, la Tour First di Parigi. Oltre 1.000 runner hanno risalito 954 gradini fino a raggiungere il 48° piano. Sul primo gradino del podio il polacco Piotr Lobodinski, che ha chiuso sotto la barriera dei 5 minuti a 4’52”. Sul fronte femminile ha vinto invece l’australiana Suzy Walsham, che ha abbattuto il record precedente di oltre un minuto chiudendo in 5’43”. Anche i secondi classificati, entrambi italiani, hanno segnato nuovi record: Fabio Ruga ha chiuso in 5’01” e Alessandra Val- goi in 7’03”. C’è un po’ di Italia anche sul terzo gradino del podio, dove tra le donne troviamo Christina Bonacina che ha terminato la gara in 7’38” (tra gli uomini il belga Omar Bekkali con un tempo di 5’09”). Il prossimo appuntamento con il tour sarà il 7 giugno in Spagna dove a Benidorm i runner “scaleranno” i 52 piani (per 900 gradini) del Subida Gran Bali. La finale si terrà anche quest’anno a Hong Kong con la gara SHKP Vertical Run: Race to ICC-100 il prossimo 7 dicembre. www.course-vertigo.org Alla Transcivetta Karpos 2014 l’esordio della corsa Kids // È già grande l’attesa per la 34esima edizione della Transcivetta Karpos (in scena il 20 luglio), la corsa a coppie diventata nel corso degli anni evento di grande tradizione nel panorama nazionale. La competizione, che vede ancora una volta il supporto tecnico di Karpos, si svolge su un percorso di 23,5 chilometri per 1.950 m di dislivello, con partenza da Listolade e arrivo ai Piani di Pezzè di Alleghe. Tante le conferme sul format, come il Trofeo Famiglia, ovvero la speciale classifica che vedrà in lizza e premierà le formazioni composte da parenti, 6 o come l’iniziativa AAA compagno/compagna cercasi, la bacheca virtuale dove si può trovare un partner con cui condividere la propria fatica. Novità importante invece sarà la Transcivetta Kids, dedicata agli under 12: i piccoli protagonisti si confronteranno su un tracciato di circa 2 km che avrà come linea d’arrivo lo stesso traguardo della manifestazione maggiore. Le categorie in gara saranno quelle dai 5 agli 8 anni e quella dai 9 ai 12 anni (maschile e femminile). www.transcivetta.it RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 il Fattore mentale nel trail secondo pietro Trabucchi // Negli ultimi anni ha pubblicato quelli che sono diventati due libri cult per il mondo degli sport endurance “Resisto dunque sono” e “Perseverare è umano” e la sua voce è diventata una delle più autorevoli quando si parla di psicologia applicata alla pratica sportiva. Pietro Trabucchi, professore incaricato all’Università di Verona e collaboratore con le nazionali italiane di maratona, triathlon e sci di fondo, tornerà a parlare in occasione di uno degli eventi più importanti della prossima stagione trail per raccontare la propria esperienza e spiegare quanto incide il fattore mentale nel trail e in montagna. È proprio questo il titolo dell’incontro che si terrà il prossimo 6 giugno a Pieve di Forno di Zoldo in occasione della seconda edizione della Dolomite Extreme Trail. Come ha spiegato Paolo Franchi, coordinatore dell’organizzazione: “Sarà un servizio in più che offriremo a tutti i concorrenti ma anche a tutti gli appassionati di montagna e di sport di resistenza. Pietro è la persona ideale per affrontare questi argomenti: non è solo un affermato professionista, è anche un atleta. È stato finisher a due gare monumento del trail come il Tor des Géants e l’Ultra Trail du Mont Blanc, e infatti anche in questa occasione non sarà in Zoldo solo nella veste di professore: avremo il piacere di averlo tra i nostri concorrenti”. www.dolomitiextremetrail.com Tra maratona e mezza, ASICS torna a Venezia per altri 3 anni // Di nuovo sulla Laguna. ASICS continua a impegnarsi a fianco delle organizzazioni di alcuni dei principali eventi podistici nazionali e dopo l’accordo di partnership con la Stramilano, questa volta è il turno del Venicemarathon Club. Per i prossimi tre anni l’azienda con sede italiana a Cuneo supporterà l’associazione a tutti i prestigiosi appuntamenti in programma in una delle città più famose del mondo, vale a dire la Maratona di Venezia e la Moonlight Half Marathon, oltre al Runing Day Corrimestre. Dal 2008 le due realtà collaborano con reciproca soddisfazione e, come ha sottolineato Luca Bacherotti, amministratore delegato ASICS Italia, al momento della firma: “La nostra azienda è entusiasta di poter continuare a correre al fianco degli amici della Venicemarathon lungo gli affascinanti percorsi della Laguna Veneta. Il nostro marchio è fra i leader in Italia e in Europa, manifestazioni di questo tipo ci permettono di mantenere costante la nostra presenza negli eventi running più amati e conosciuti e di legare il nome di Venezia a quello di Torino, Firenze, Barcellona, Parigi, Tokyo e New York di cui ASICS sponsorizza le rispettive maratone”. a Roma Esordio rimandato nel 2014 per la Run 5.30: ma i runner hanno risposto lo stesso... // Doveva partire tutto da Roma, il 9 maggio scorso. E a onor di cronaca si può dire che alla fine è stato così per davvero, anche se si è trattato di qualcosa del tutto inatteso. Ma andiamo con ordine. Fra le novità principali in calendario per la Run 5.30 di quest’anno c’era la nuova, attesissima tappa di Roma. L’appuntamento capitolino avrebbe dovuto rappresentare l’esordio in grande stile nel 2014 del circuito promosso dall’asd Vaniglia. Tuttavia pochi giorni prima del grande evento, la fatidica decisione: “A comunicazione pianificata, iscrizioni avviate, investimenti spesati, ci hanno contattato per consigliarci di posticipare la manifestazione ad altra data. A nostro parere, e sulla base degli accadimenti delle ultime due settimane, questa richiesta non aveva nessuna vera motivazione. Così abbiamo deciso di fare un passo indietro”. Le parole sono di Sergio Bezzanti e Sabrina Severi, ideatori dell’inizia- Due immagini del flash mob di Roma dello scorso 9 maggio tiva nata nel 2009. Nonostante il cambio di programma però, un bel gruppo di runner ha deciso di partecipare a un simpatico flash mob: “Bisognava comunque esserci per dare un segnale”, proseguono Sergio e Sabrina. “Questo era ciò che ci è stato chiesto nei due giorni della consegna delle t-shirt. Il tam tam ha iniziato a correre, via whatsapp e l’alba di venerdì 9 maggio sui Fori Imperiali di Roma non avrebbe potuto essere più emozionan- 7 te... Grazie a tutti”. Dalle quote degli iscritti che hanno accettato di non farsi rimborsare sono stati raccolti 1.000 euro da donare all’associazione Andrea Tudisco di Roma. Esordio stagionale rimandato alla settimana successiva dunque, con la prima Brooks 5.30 di Palermo. E questa volta tutto è andato per il meglio… Run530.it RUNNING MAGAZINE intervista recordman, autore di notevoli imprese e personaggio sempre più mediatico, NICO VALSESIA CI SPIEGA IL NUOVO FORMAT DEL RED BULL K3, DEL QUALE È DIRETTORE TECNICO NUMERO 5 - 2014 Skyrunning “al cubo” L’evento, supportato fra gli altri anche da Dynafit, è in calendario il prossimo 2 agosto. Con partenza da Susa e arrivo in cima al Rocciamelone, è l’unico al mondo con caratteristiche adatte a un “triplo chilometro verticale”. un breve tratto molto ripido inizierà la roccia e con essa lo spettacolo vero. L’altro cancello è al rifugio Cà d’Asti a quota 2.850 m, oltre il quale potranno proseguire solo i primi a passare: un atleta su cinque per la precisione. E a quel punto sarà durissima. Molti fra i verticalisti più forti al mondo sono abituati a mantenere un ritmo altissimo durante la gara e riescono a completare il chilometro verticale in poco più di 30 minuti. Un passo impensabile in questo caso. Bisognerà essere in grado di stare davanti a tutti per non farsi eliminare e allo stesso tempo di gestire le proprie energie molto più a lungo. Molti dei favoriti potrebbero saltare subito. • davide corrocher C’è grande curiosità per la prima assoluta di un evento unico al mondo, visto il format innovativo fra le specialità di skyrunning. Con un percorso a dir poco impegnativo e dalle caratteristiche uniche. Red Bull K3 è il primo “triplo chilometro verticale” e si svolgerà con partenza da Susa, breve tragitto attraverso il Comune di Mompantero e arrivo in vetta al Rocciamelone. In tutto 3.030 metri di dislivello positivo, per 10 chilometri all’interno della provincia di Torino da completare tutto di un fiato. L’evento è supportato anche da Dynafit ed è in calendario per domenica 2 agosto. Direttore tecnico sarà l’atleta di casa, nonché celebre recordman e skyrunner, Nico Valsesia. A lui ci siamo rivolti per approfondire il tutto. Quando è nata l’idea di una gara come questa? Per 25 anni ho abitato in Val di Susa e in molte occasioni, quando mi sono trovato a percorrere il sentiero che porta alla vetta del Rocciamelone, mi è venuto da domandarmi per quale ragione non ci fosse ancora una gara che si svolge lungo l’intero tracciato fino in cima. Per la verità una competizione di skyrunning che si tiene qui già esiste all’interno del calendario Fidal, ma comprende solo la prima parte del percorso senza interessare quella che a mio avviso sarebbe la più bella ed emozionante. Così nel 2010 ho deciso di organizzare una corsa con alcuni amici, una ventina di atleti del calibro di Marco Olmo giusto per fare un nome. Potremmo dire che si è trattato di una sorta di edizione zero dell’iniziativa, che ha coperto per intero i 3mila metri della montagna. L’idea è stata molto apprezzata da tutti quelli che hanno partecipato, ma sfortunatamente non ha avuto seguito per una mancanza di fondi. Poi cosa è successo? È successo che l’anno scorso il discorso è Un tratto della salita alla vetta del Rocciamelone che attende i partecipanti al primo Red Bull K3 tornato di attualità con Red Bull. Ne abbiamo parlato quasi per caso, visto che siamo in ottimi rapporti. Da molto tempo io uso i loro prodotti e poi ad esempio mi hanno sempre dato un ottimo supporto in occasione del Toubkail Trail, che con la mia società organizziamo in Marocco. Come sempre è intervenuto il patron del brand Dietrich Mateschitz, che quando si tratta di promuovere un evento si muove sempre di persona per saggiare se il livello di spettacolarità può essere in linea con i canoni di Red Bull. teristiche tali da permettere un format di questo tipo, con 3.000 metri di dislivello da percorrere su un tracciato lungo appena 10 km. Ed è questo che in fondo tutti stavamo cercando. Così tutto è andato per il meglio e finalmente siamo qui ad aspettare il fatidico giorno. Come è stata accolta l’iniziativa da parte degli atleti e quali saranno i fattori che faranno maggiormente la differenza per i partecipanti alla gara? C’è stato subito un bell’entusiasmo da parte di tutti. Finora siamo arrivati a circa 250 iscritti e il tetto limite è di 400 (per info e iscrizioni: www.redbull.com/k3, ndr). Sono di più gli stranieri rispetto agli italiani, probabilmente perché più di noi cercano la novità, possibilmente con una buona dose di adrenalina. Qui non mancherà nessuna delle due. Abbiamo previsto due cancelli di eliminazione lungo il percorso. Uno all’altezza circa del primo chilometro verticale a Trucco, dove gli ultimi ad arrivare saranno eliminati. Poi inizierà la parte più bella e panoramica, dopo Ed è così? Sono sempre stato convinto dell’unicità di questa gara. Poi a dire il vero il giorno che era stato scelto per monitorare il percorso con lo staff del potenziale partner non sembrava dei migliori, per via delle cattive condizioni meteorologiche. È stata una grande sorpresa quando arrivati in prossimità dell’ultimo tratto il cielo si è aperto e siamo stati accolti in cima da un panorama splendido. Ma soprattutto, a oggi questo è l’unico luogo al mondo che abbiamo trovato con carat- Nico nel 2012 durante la traversata di 137 km del Salar de Uyuni, il più vasto lago salato al mondo, in Bolivia. A destra la celebre Monument Valley sul percorso della RAAM, alla quale Nico parteciperà quest’anno per la quinta volta (nel 2006 è arrivato 2°, miglior italiano di sempre) 8 A proposito di novità e di prove uniche al mondo, di cui tu sei un vero esperto. Da quando lo scorso luglio hai completato il record di ascesa in combinata bike-running dal porto di Genova al Monte Bianco sei diventato un personaggio ancor più mediatico. Come ti prepari a imprese di questo tipo? Il punto fondamentale per me è prepararsi sempre con entusiasmo. Imparare a conoscere i limiti del proprio fisico per gradi, con misura, perché è importante quando si compie qualcosa di estremo dimenticarsi delle tabelle di allenamento. Non si può decidere a tavolino fin dove ci si può spingere. E poi dove sarebbe il divertimento a quel punto? ciò che conta di più è la parte emozionale di quello che facciamo. Fra le altre grandi esperienze che hai portato a termine, c’è anche la leggendaria RAAM (Race Across America) alla quale hai già partecipato quattro volte e che tra poche settimane tornerai a correre in sella alla tua bici. È forse una delle più belle gare al mondo per me. Sono quasi 5mila chilometri da costa a costa, che quest’anno spero di completare sotto ai nove giorni. Ma al di là del risultato sportivo, come dicevo prima è lo spettacolo che farà la differenza, perché in alcuni momenti il percorso offrirà alcuni dei più bei panorami esistenti. E poi sarà la volta di Aconcagua… A gennaio prossimo, sì. Sarà una nuova sfida, ancora una volta in combinata bikerunning proverò a completare l’ascesa del percorso che va da Vina del Mar in Cile alla cima dell’Aconcagua. È il tragitto di massima pendenza al mondo: 300 km di lunghezza e 7.000 metri di dislivello positivo. Per adesso, però, facciamo un passo alla volta: in testa ho soltanto la RAAM… RUNNING MAGAZINE eventi Intervista a Massimiliano Cavazza, coordinamento comunicazione interna internazionale Intesa Sanpaolo Il 26 aprile “buona la prima” in italia per Spartan Race NUMERO 5 - 2014 3mila Spartani alla conquista di Roma Quando la banca si mette a correre... Sprint e Super le due modalità della corsa ostacoli ideata da Joe De Sena e supportata da Reebok. E dopo questo “assaggio”, cresce l’attesa per la seconda e ultima data nel nostro Paese per quest’anno. L’appuntamento è al Castello Sforzesco di Milano il 14 giugno. Il 14 aprile si è corsa la prima maratona d’Istria, alla quale ha partecipato anche un International Running Team con 120 dipendenti di Intesa Sanpaolo, supportato da Mizuno. // Ci si attendeva qualcosa di particolare ed emozionante. Ci si attendeva una bella risposta da parte del pubblico e ci si attendeva un’altrettanto grande risposta da parte di chi, incuriosito, avesse voluto osservare da vicino che cosa sarebbe successo. La risposta è stata decisamente buona, se si pensa che alla prima Spartan Race italiana sono stati circa 3mila i partecipanti e addirittura 10mila gli spettatori presenti a Roma tra lo Stadio dei Marmi, lo Stadio Olimpico e il Foro Italico. L’evento si è svolto lo scorso 26 aprile, grazie anche a Reebok che in qualità di marchio di riferimento nel mondo del fitness è partner internazionale della gara. Numeri molto buoni, dunque, per un esordio che precede la seconda data nel nostro Paese in calendario per il prossimo 14 giugno a Milano. // Per tanti anni è stata una terra italiana. QueMezza Maratona di Sarajevo, ma poi da lì ci siasti luoghi in passato avevano un altro nome e mo spostati e ogni volta abbiamo proposto un quel nome era stato imposto loro nel nostro nuovo evento ogni anno. Personalmente la mia idioma. La storia della regione istriana tuttavia prima partecipazione risale a tre anni fa in Sloè stata segnata soprattutto da alcune delle vicenvacchia. È stata la mia prima mezza maratona e de più tristi del secolo scorso, con il travagliato questo la dice tutta sulla perfetta riuscita delle esodo di moltissimi nostri connazionali spinti nostre intenzioni. È da tre anni esatti infatti che ad abbandonare la propria casa per sfuggire alla io abbia cominciato a correre con regolarità. In dura repressione della dittatura di Tito. Pur vivi poco tempo e con la giusta mentalità si può dire nel ricordo di molti, quei tristi momenti apparche sono stato in grado di lasciarmi coinvolgere tengono definitivamente al passato. Oggi questi in questo progetto. Quest’anno l’idea di correluoghi sono conosciuti soprattutre alla maratona d’Istria ci è to per lo spettacolare contesto pavenuta anche perché con la esaggistico che offrono, ma non nostra banca siamo partner finisce qui. Da quest’anno infatti dell’evento. Un grazie anche la regione si inscrive all’albo dei a Mizuno che ci ha supporpiù interessanti eventi podistici tati. internazionali, dopo che lo scorso 14 aprile si è corsa la prima Come è stata accolta l’iniziaMaratona d’Istria. All’evento tiva dai vostri dipendenti? hanno partecipato circa 2mila Il running è alla portata di runner, fra 42 K e “mezza”. Tra tutti, è uno sport inclusivo e loro era presente anche un team per questo fa perfettamente speciale composto da alcuni dei al caso nostro. Tantissimi dipendenti di Banca Intesa Sanhanno accettato con grande paolo provenienti da Italia, Paesi entusiasmo, per certi verSlavi, Egitto. È già da alcune stasi sorprendente. E in più gioni che l’iniziativa promossa Massimiliano Cavazza, a sinistra, con posso dire che i suoi valori dal gruppo bancario viene ripro- un runner del team Intesa Sanpaolo assomigliano a quelli del posta con un successo davvero business aziendale: il lavoro sorprendente ed è per sapere meglio di cosa si nel lungo periodo, lo spirito di aggregazione e tratta che ci siamo rivolti a Massimiliano Cavazcooperazione, insomma abbiamo fatto centro. I za, responsabile coordinamento comunicazione numeri di chi ha voluto partecipare quest’anno interna internazionale Intesa Sanpaolo nonché poi sono stati davvero importanti. In totale erarunner appassionato. vamo quasi 120 persone provenienti da Italia, Egitto, Ungheria, Croazia, Serbia e Slovacchia, Innanzitutto perché il running? e solo di “locals” dalla Slovenia erano addiritÈ stata un’idea che abbiamo avuto qualche tura 80. anno fa e che da subito ci ha regalato delle piacevoli sorprese. La nostra divisione internaCosa puoi dirci di questa prima edizione? zionale segue principalmente i Paesi dell’Est EuÈ stata davvero una bellissima manifestazione. ropa, dove siamo molto attivi e che potremmo A partire dalla location, che è unica al mondo. definire delle vere e proprie “sport countries”. Avevo già partecipato alla Moonlight Half MaPallavolo, basket e calcio su tutti sono attività rathon, una mezza maratona che si svolge in che qui si praticano quotidianamente e ogni un contesto per certi versi simile e altrettanto anno Intesa Sanpaolo organizza un evento mulmeraviglioso, ovvero la Laguna di Venezia. Ma tidisciplinare per i suoi dipendenti che sono tutcon questa in Istria posso dire di aver trovato il ti dei buoni praticanti. A un certo punto però percorso più bello che abbia mai visto, anche se abbiamo voluto provare anche qualcosa di nuopiuttosto faticoso, con i continui saliscendi che vo e ovviamente abbiamo cercato di proporre ti portano in mezzo al verde, prima di costeggiaqualcosa che fosse accessibile a tutti. re il mare con una veduta meravigliosa. E poi è stato ottimo il clima delle persone in generale. Così è nato l’International Running Team… C’è molto folclore, voglia di fare festa, di cantaEsatto. La prima volta è stata in occasione della re… e ovviamente di correre. L’evoluzione del fitness - I partecipanti si sono cimentati nelle due modalità previste per la sfida capitolina. Il format Spartan Sprint si è caratterizzato per il percorso lungo 5 km, lungo il quale sono stati posti 16 ostacoli, tra fango, muri da superare, prove fisiche e mentali degne di un vero e proprio WOD di crossfit. Di simile impostazione ma ancora più impegnativo il programma della Spartan Super, con circa 12 km da percorrere superando 30 ostacoli. A Milano invece si punterà tutto sulla velocità, motivo per cui nell’area circostante il Castello Sforzesco sarà approntato il solo percorso Sprint. “Noi di Reebok sappiamo che il mondo del fitness sta cambiando” commenta Matt O’Toole, chief marketing officer di Reebok. “Spartan Race è pensata per gli appassionati che vogliono prendere parte a una sfida impegnativa ma al tempo stesso stimolante e divertente”. In perfetto accordo con O’Toole Joe De Sena, ideatore di Spartan Race: “Reebok condivide la nostra visione. Attraverso il fitness ogni persona può raggiungere il proprio pieno potenziale e raccogliere benefici che du- 10 rano per tutta la vita. Il nostro partner tecnico ci aiuterà a espanderci a livello internazionale, a perseguire i nostri obiettivi e a convincere la gente a scollarsi dal divano per dedicarsi alle attività naturali di ogni essere umano: correre, saltare, sudare e arrampicarsi”. Il focus prodotti - La partnership fra Reebok e Spartan Race, nata a gennaio 2013, ha finalmente portato alla realizzazione di una collezione di prodotti creati appositamente per chi partecipa all’evento. Modello di punta è rappresentato dalla scarpa All Terrain, sviluppata per le gare a ostacoli e per la corsa. Le sue caratteristiche sono state pensate sulla base della collaborazione con la community Reebok Spartan Race, al fine di assicurare prestazioni ottimali soprattutto in termini di drenaggio dell’acqua, aderenza su ogni tipo di terreno e robustezza. Assieme alla All Terrain Series, in evidenza c’è anche la linea One Series, i cui modelli sono stati creati seguendo un particolare processo di fabbricazione dal tallone alla punta. Il risultato è stato una calzatura da running in grado di offrire reattività e fluidità in ogni fase della falcata. www.reebok.com Veduta dall’alto dello stand di Roma: in evidenza le collezioni Reebok dedicate alle corse a ostacoli e al running All Terrain Series e One Series Sempre più marchi anche nello sport e in particolare nel nostro settore si dimostrano particolarmente attenti alla parte estetica e “modaiola” dei prodotti. Un trend tanto significativo da portare in molti casi al lancio di vere e proprie collezioni in cui è il fattore glamour a farla da padrone tendenze Due foto della linea running New Balance firmata Heidi Klum • davide corrocher Strane manie. Sembra che non se ne possa fare a meno. Inutile girarci intorno: siamo tutti figli di Andy Warhol, o per lo meno del suo pensiero. Viviamo nell’ostinata ricerca di quei tanto preziosi 15 minuti di popolarità, al punto che spesso per fare una notizia possono bastare un poco di inventiva e di intraprendenza. Basti pensare alla ormai diffusissima abitudine di scattarsi un cosiddetto “selfie” e pubblicarlo sulla propria pagina social per mostrarlo ad amici o colleghi. Non sono esenti neppure i runner, che anzi per certi versi sembrano essere stati fra i primi a diventare dipendenti di questo singolare vezzo. Con la particolarità che il soggetto principale delle loro fotografie non sono sorrisi e smorfie, ma scarpe. Scarpe da corsa ovviamente. Nuove o tanto infangate da essere quasi irriconoscibili, in mostra su un panorama suggestivo o ai piedi del loro proprietario mentre riprende le sue falcate su un morbido sterrato o sul duro asfalto. Insomma, l’immagine e la mania di una grande o piccola “autocelebrazione” è centrale anche tra gli sportivi e tra i runner. E in questo senso non sono per nulla da sottovalutare segnali come questo anche per capire in che direzione si sta muovendo o potrebbe muoversi il mercato. Dal parco all’ufficio - Distinguersi e identificarsi. Ovvero scoprire quali sono i propri interessi, le soluzioni verso le quali si può osare spingersi per esprimere la propria individualità e personalità da un lato. E qual è la community all’interno della quale ci si riconosce e che per l’appunto potrà diventare la piattaforma privilegiata per sperimentare libertà e creatività. La risposta che si ottiene nel nostro caso specifico è che essere un runner oggi significa sempre più spesso essere “cool”. La corsa non è più solo un passatempo o un modo per restare in forma e sentirsi bene. È molto di più. Sta diventando uno stile di vita, sempre più diffuso e sempre più consapevole. Ed è proprio questo uno dei temi principali sui quali i protagonisti del nostro settore si stanno confrontando da diverso tempo, dando sempre maggiore spazio e visibilità a quello che è il carattere estetico dei propri prodotti e dei contenuti proposti ai consumatori. Correre con stile, indossare con orgoglio le proprie scarpe, scegliere il guardaroba combinando sapientemente i capi di abbigliamento in base al proprio gusto, aggiungere oggetti e dettagli in grado di dare quel tocco in più alla propria immagine. E infine andare in strada di tutto punto per esibire il proprio look. Mentre si corre al parco, ma anche per un’uscita casual o per andare al lavoro in modo informale. Certo, sappiamo bene e abbiamo più volte sottolineato che una parte importante dei podisti non presta ancora la dovuta attenzione alla tecnicità dell’abbigliamento e che anzi corre con abbinamenti davvero improbabili e antiestetici… Ma qualcosa sta cambiando e soprattutto il pubblico più giovane inizia a volersi “vestire bene” anche durante la corsa. Un’opportunità che può rivelarsi decisamente importante per tutti gli operatori del mercato running. Arte e suggestioni dall’Estremo Oriente Sono numerose le fonti di ispirazione e le suggestioni dei vari marchi per la realizzazione delle loro collezioni. Prendiamo ad esempio Mizuno, il cui retaggio è legato alla tradizione giapponese, rivisitata con una certa attenzione un’impronta che richiama da vicino proprio il mondo del running & affini. La linea si chiama For Everybody, e con i loro colori accesi e le grafiche particolarmente vivaci i modelli che la compongono hanno molto colpito i visitatori all’edizione 2014 di Ispo Munich, in quella che è stata non a caso la prima esperienza del marchio con sede a Barcellona al principale evento fieristico dedicato agli sport in Europa. Collaborazioni di stile - Sempre per restare in anche il running È sempre più tema di presentazioni internazionali e soprattutto per sottolineare la grande attenzione alle consumatrici, non si può non citare il recente lancio della linea running New Balance firmata Heidi Klum. La stella delle passerelle internazionali collabora con il brand americano dal 2012 per la progettazione e creazione di capi e calzature disegnati per le sportive che amano i dettagli di stile e qualche vezzo che Una delle immagini della linea “For Everybody” creata da Desigual fashion victim? Elementi e linee urban & lifestyle, dettagli e colori di ispirazione retrò, abbigliamento sportivo che sembra disegnato per sfilare sulle passerelle o scarpe che si ispirano alle sneakers degli anni ’80 e che possono essere indossate indifferentemente durante la corsa o nella vita di tutti i giorni: le più importanti aziende oltre che alla tecnicità guardano con crescente attenzione all’immagine dei prodotti, proponendo nuovi trend o rilanciando quelli degli anni passati. Una tendenza che può portare al mercato running nuova linfa in termini di canali distributivi e pubblico. all’estetica, specialmente nelle ultime collezioni. Senza naturalmente dimenticare la tecnicità e il target dei prodotti, dedicati a un pubblico consapevole. Da notare quindi nelle ultime proposte la cura nelle grafiche delle tomaie, create su ispirazione dei disegni e dei motivi provenienti proprio dalla storia e dall’arte figurativa del Sol Levante. proprio la più grande attenzione che le donne prestano al loro modo di vestirsi e di abbinare colori e soluzioni ad hoc per la propria uscita in strada o al parco ad aver provocato un migliore comportamento in termini di scelta del guardaroba da parte di tutti i runner. Per quale motivo altrimenti un marchio noto soprattutto nel mondo dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori lifestyle e fashion come Desigual avrebbe altrimenti deciso di lanciare la sua prima collezione sportiva unicamente dedicata al suo pubblico rosa? Oltretutto con Prima le signore… - Una spinta importante verso il lato “fashion” arriva dal pubblico femminile. Nella maggior parte dei casi è stata ne esalti la femminilità. E a proposito di icone glamour e partnership con i marchi del nostro settore, anche se andiamo per un attimo ben al di fuori dei confini del running, poche settimane fa è stato ufficializzato anche l’accordo fra adidas e Lapo Elkan per la realizzazione di alcuni modelli di scarpe e occhiali per la collezione Originals. Insomma, il legame tra sport e moda è sempre più stretto. E anche i media generalisti iniziano a parlarne, come dimostra tra i tanti un articolo dedicato alle sneakers sportive pubblicato sul Corriere della Sera dello scorso 19 aprile, nel quale venivano citati marchi quali Valentino, Sergio Rossi e Hogan, insieme ad altri più vicini al nostro di settore, come Diadora, New Balance e Brooks. Modelli celebrativi e icone del passato - Parliamo di un rapporto sempre più produttivo e interessante, tanto che anche alcuni dei marchi specialisti del nostro segmento hanno creato delle calzature che pur conservando alcuni elementi tecnici di quelle da running sono pensate per essere indossate nella vita di tutti i giorni. Una delle prime aziende che si è mossa in questa direzione è stata Saucony, che dal 1998 ha dato vita a un vero e proprio marchio “urban & lifestyle”. Il nome Saucony Originals deriva dal fatto che i modelli di calzature proposti in collezione sono alcuni fra i più storici e rappresentativi del mondo running. Si tratta dunque di sneakers dal design tipicamente retrò, riadattate appunto in chiave lifestyle. “I punti di forza di questi prodotti sono la grande comodità di calzata, il look e i Soprattutto negli ultimi prodotti, Mizuno pone particolare attenzione anche all’estetica, senza rinunciare al legame con le proprie radici: qui la grafica ideata dai designer dell’azienda per la Wave Hitogami si ispira alle maschere del tradizionale teatro giapponese Kabuki, richiamandone figure e colori 12 RUNNING MAGAZINE Non solo running: la febbre del vintage contagia molti altri settori // Un omaggio al passato per una tradizione sempre viva e… originale A volte ritornano. Potrà sembrare un paradosso ma uno dei temi ricorrenti in fatto di tendenze è il richiamo al passato, la ripresa di temi, colori e accostamenti che hanno fatto un’epoca. Tuttavia forse mai come nell’ultimo periodo questa “febbre per il vintage” è stata tanto epidemica, al punto da interessare moltissimi settori, dalla moda, al cinema, ai motori solo per citarne alcuni. Senza dimenticare lo sport ovviamente. Si pensi soltanto al fatto che uno dei più esclusivi eventi internazionali quando si parla di spettacolo e costume, il cosiddetto Met Ball di New York al quale sono invitate le personalità più celebri del cinema e della moda, nel 2014 sarà dedicato a Charles James, stilista americano che negli anni ’50 divenne una delle principali firme della moda e una vera icona di stile: un’occasione per vedere gli idoli di oggi vestiti e accessoriati come quelli del passato. La manifestazione si tiene al Metropolitan Musem of Art e viene organizzata per ogni anno per un progetto di raccolta fondi. Da maggio ad agosto di quest’anno il tema sarà per l’appunto offerto da quell’epoca in cui l’America si trovava per la prima volta in cima al mondo e diventava il Paese al quale tutti guardavano come modello. E andando in ordine cronologico, si può dire che è proprio da quegli anni che è iniziata la cosiddetta era del consumismo. Il vintage è diventato dunque il mezzo con cui molte aziende si ripresentano sul mercato riportando in auge alcuni dei prodotti di maggiore successo della loro storia. Lo ha fatto recentemente un marchio fra i più diffusi nel settore degli orologi e dei gioielli come Breil, che ha rilanciato la linea Manta che lo ha reso molto popolare negli anni ’80. E lo ha fatto ad esempio Oakley con la collezione di occhiali e maschere Heritage: “Abbiamo voluto rendere omaggio alle creazioni iconiche passate alla storia e allo stesso tempo comunicare il messaggio che la tradizione del nostro brand è sempre viva e nuova allo stesso tempo” ha spiegato Colin Baden, ceo Oakley. “Il nostro non è soltanto un tuffo nel passato fatto per celebrare lo stile vintage che è diventato una tendenza così popolare della moda contemporanea. Abbiamo piuttosto inteso celebrare le incredibili invenzioni che hanno rivoluzionato il mondo con idee originali, l’azienda appassionata di design che le ha create e il suo spirito innovativo che continua a sfidare i limiti del possibile”. Il bisogno di ricordare gli anni più memorabili del secolo passato attraverso la riproposizione di alcuni di essi è diventato sempre più evidente nelle ultime stagioni del cinema e della televisione. Lo hanno dimostrato film come Argo, vincitore del premio Oscar nel 2013, e alcune delle serie televisive di maggior successo come Mad Men, Boardwalk Empire o Pan Am. Se tutto questo è diventato motivo di riflessione sul presente, è a conferma del fatto che anche gli anni che stiamo vivendo adesso sono a loro modo iconici, con tutte le difficoltà che continuano a emergere ma anche con i grandi successi che ancora si possono raccontare. È proprio dell’uomo guardare al passato per scoprire una novità sul presente. E se in questo caso si tratta di tendenze e modi di vivere ben vengano, l’importante è che siano una spinta a continuare a cercare e a innovare, e non un modo sterile di restare ancorati al nostalgico desiderio di rivivere quello che non c’è più. Insomma l’auspicio è, per dirla come doc Brown nel celebre film di Robert Zemeckis, che questo sguardo al passato possa essere un... “ritorno al futuro”. NUMERO 5 - 2014 Al centro: il modello Eastpak con la grafica “Old Stuff”: una stampa originale dell’anno 1991 con disegni geometrici su sfondo turchese. Sopra: i primi occhiali sportivi Eyeshade lanciati da Oakley nel 1984 e riproposti nella nuova collezione Heritage. Sotto: la linea Teva Original celebrativa dei 30 anni del marchio, celebre per i suoi sandali tecnici settimane scorse sia stata annunciata la probabile chiusura della divisione incaricata di sviluppare il dispositivo, Mike Parker, ceo Nike, ha dichiarato che l’obiettivo dell’azienda è di far salire il numero di utenti nel mondo dagli attuali 30 milioni fino a 100 milioni. Tech Pack firmato Nike: utile e... trendy La campagna dedicata al modello storico Saucony “Jazz O”, lanciato nel 1981 e riproposto nella linea Saucony Originals. A destra i modelli Puma “Trinomic XT2 Plus” (nata negli anni ‘90 e oggi ripresentata) ed ”Eclat” di Le Coq Sportif, dal look decisamente vintage e di ispirazione running colori accattivanti e particolarmente piacevoli” spiega Cristina Nobrutti, responsabile Saucony Originals per il nostro Paese. “Si tratta di prodotti dedicati a chi ama indossare lo stile sportwear, dai più giovani agli appassionati di vecchia data. Il nostro è un consumatore costantemente attento alla novità del momento e alla ricerca di una scarpa originale che si rifà ai miti dello sport di un tempo”. A proposito di “heritage” e vintage - Risale allo scorso maggio invece il lancio italiano della prima Brooks Heritage Collection. Presentata all’ultima edizione della Maratona di Roma, la linea è stata creata in occasione del centenario dell’azienda fondata nel 1914 a Philadelphia. Nike, uno dei marchi maggiormente apprezzati anche quando si parla di estetica. Per quanto riguarda l’abbigliamento, il nuovo Tech Pack comprende fra i capi in collezione un vero e proprio poncho impermeabile. Così come fra le ultime novità riguardanti la linea di calzature street Air Max ci sono alcuni modelli che incorporano le più avanzate tecnologie del marchio con il baffo, come ad esempio la Air Max Lunar90 con mescola ammortizzante Lunarlon. Infine per completare la proposta con un occhio alla tecnologia, si potrebbe citare il bracciale FuelBand. Nonostante infatti nelle Nelle grafiche e nei concetti i due modelli Vanguard e Vintage sono stati realizzati per rendere omaggio alle sneakers degli anni ’70 e ’80. Come ha spiegato Marco Rocca, responsabile di Brooks Italia: “La stessa scarpa che 35 anni orsono rappresentata lo stato dell’arte per quanto riguarda la tecnologia applicata alle calzature per la corsa oggi l’abbiamo riproposta all’interno della collezione Heritage. Ci ricorda le nostre origini e premia un brand che da 100 anni si propone come uno dei punti di riferimento nel settore”. Il vintage rappresenta senza dubbio uno dei temi maggiormente trattati in questo segmento. New Balance resta uno dei marchi leader e fra le numerose proposte “di stile”, le collezioni a tema e le special edition si possono trovare capi e calzature di ispirazione retrò. O per citare altri due casi, ecco le collezioni celebrative del passato di Puma o di Le Coq Sportif, anche in questo caso con un chiaro richiamo al running “retrò” (vedi foto sopra). Pure gli accessori - Proprio la tecnologia è uno dei settori i cui numeri a livello di vendite sono in maggiore crescita. Oltre al già citato Nike FuelBand, anche i vari Garmin vìvofit o Jawbone UP24 sono prodotti da indossare tutto il giorno: funzionali all’attività fisica e al benessere dell’organismo e perfetti da portare a volte anche con l’abito quando si va in ufficio o si esce la sera. Insomma, non solo abbigliamento e calzature, ma anche accessori. Nuove opportunità - Gli esempi e i marchi citati sono solo alcuni dei casi più recenti ed eclatanti. Ma per il mercato - e quindi anche per noi di Running Magazine che il mercato lo seguiamo e lo viviamo quotidianamente - il discorso non finisce certo qui. Vi terremo quindi aggiornati come sempre sulle ultime tendenze, cercando quando possibile addirittura di anticiparle. Perché questo nuovo filone che parte dal lato tecnico del running fino a sconfinare in territori più modaioli ed estetici può tradursi in nuove e interessanti opportunità. Non solo per i nostri spunti giornalistici ma anche - diremmo soprattutto - per tutto il mercato. Dalla testa ai piedi - A questo punto diven- I modelli della prima Brooks Heritage Collection ta lecito parlare di un utilizzo allargato dei prodotti per la corsa. Prodotti di ogni tipo e adatti a diversi contesti e sviluppati in maniera originale grazie alla più varia contaminazione di stili. Come emerge perfettamente se si osservano alcune delle più recenti proposte di Minimalismo tra performance e fashion, nella vita di tutti i giorni, secondo Vibram Fivefingers 13 prodotto del mese // Forerunner 15 informazioni di base // Misura i dati della corsa / Rileva con precisione la distanza percorsa e il passo mantenuto, e consente di riesaminare il proprio percorso scaricando i dati su Garmin Connect. Associato a un foot pod Garmin, permette di registrare la distanza e il passo anche durante gli allenamenti indoor su tapis roulant. In assenza di segnale gps, l’accelerometro integrato non rileva l’attività di corsa singola: sarà il Foot Pod opzionale a registrare velocità e distanza PER / Uomo e Donna Collezione / ss 2014 DISCIPLINA / Running, fitness I tre punti di forza / 1 / È pensato per un facile e immediato utilizzo. Rileva i dati relativi a distanza percorsa, velocità, frequenza cardiaca e li elabora per tenere costantemente informato chi lo indossa sul proprio stato di forma fisica 2 / Grazie alle funzioni vìvofit e all’accelerometro integrato funziona da fitness band e tiene il conto dei passi effettuati durante la giornata, la distanza percorsa e le calorie consumate e segnala i periodi in cui si sta seduti da troppo tempo per dare la giusta motivazione ad avere uno stile di vita attivo e sano 3 / Design fresco e piacevole, che lo rende adatto per essere indossato tutto il giorno anche come semplice orologio dimensioni / Small: 2,1 x 2 cm; Large: 2,5 x 2,4 cm peso / Small: 36 gr; Large: 43 gr colori / Small: verde/bianco, nero/verde, viola/bianco; Large: nero/blu, nero/rosso batteria / Ricaricabile agli Ioni-Litio autonomia / Circa cinque settimane in modalità orologio e fino a otto ore in modalità gps PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 149 euro (179 euro nella versione con fascia cardio) Caratteristiche e funzioni // Ricevitore gps / alta sensibilità Memoria dati / 7 attività Impermeabilità / fino a 50 m Fascia cardio / prevista nella versione bundle o venduta separatamente Fitness band / accelerometro integrato Compatibilità / Garmin Connect Record personali Virtual Pacer / confronta il passo di corsa con l’obiettivo selezionato Funzione corsa-camminata Auto Pause e Auto Lap Calcolo calorie bruciate Campi dati personalizzati / predefiniti per due pagine Foot Pod / opzionale Strumenti per l’allenamento / Per i runner più esigenti, Forerunner 15 dispone di alcune funzioni avanzate per l’allenamento. Virtual Pacer consente di confrontare il ritmo mantenuto durante la corsa con quello stabilito come obiettivo. Inoltre una volta completata e salvata la propria sessione, sarà possibile visualizzarne il riepilogo: compresi il tempo totale, la distanza percorsa, il passo medio e le calorie bruciate. Il modello infine, avvisa l’utente in caso di raggiungimento di un record personale, ad esempio il chilometro più veloce o la corsa più lunga fino a quel giorno Dimensioni e colori // Disponibili nelle versioni Small e Large, oltre che in diverse colorazioni, questi modelli possono essere indossati come orologio nella vita di tutti i giorni 14 RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 Condividere la corsa con la community di Garmin Connect / Memorizza e condivide / Collegandosi al proprio computer, sarà possibile caricare gli allenamenti su Garmin Connect, per visualizzare la corsa su una mappa e condividerla con gli amici. Sarà possibile inoltre visualizzarli in seguito per verificare i miglioramenti rispetto alla settimana, al mese o all’anno precedente Funzioni vìvofit / Possiede alcune delle funzioni fitness del bracciale vìvofit di Garmin, come numero di passi e calorie bruciate durante la giornata. Offre un supporto motivazionale per aiutare il runner a mantenere uno stile di vita sano e all’insegna dello sport, adattando gli obiettivi da raggiungere in base alla media totale di passi compiuti giornalmente Collegando il proprio smart watch a Garmin Connect 2.0, sarà possibile scaricare i risultati delle gare o degli allenamenti per analizzarli e condividerli con gli altri membri della community online gratuita dedicata al fitness e allo sport outdoor. In questo modo sarà facile monitorare i progressi maturati e gli obiettivi raggiunti, o ancora impostare nuovi piani per l’allenamento. Le mappe, i chilometri percorsi e i tempi riscontrati potranno inoltre essere condivisi sui principali social network, per confrontarsi con altri amici, ricevere suggerimenti e lanciarsi nuove sfide. schermate // FREQUENZA CARDIaca OBIETTIVO PASSi INDICATORE DI INATTIVITà TEMPO E DISTANZA PASSO E CALORIE Dal 3 al 30 giugno è prevista una promozione per cui acquistando il nuovo Forerunner 15 si riceverà in omaggio un manicotto personalizzato Garmin 15 connect.garmin.com/it-IT focus on Nata nel 2000 grazie a numerosi campioni di diverse discipline, Laureus Sport for Goods è attiva in otto Paesi per promuovere iniziative fra i giovani in situazioni di disagio Edwin Moses, due volte oro olimpico nel 1976 e 1984 e presidente della Laureus World Sports Academy The power to change the world “Lo sport può cambiare il mondo”. Ispirandosi alle parole di Nelson Mandela, la fondazione opera per realizzare progetti destinati a favore di ragazzi e bambini che provengono da contesti sociali differenti. L’obiettivo da raggiungere è quello di fare in modo che grazie a questa esperienza riescano ad affermarsi in maniera positiva nella vita di tutti i giorni. Le sue parole hanno ispirato prima una nazione divisa dai pregiudizi razziali e poi tutto il mondo. Nel 1992 in occasione dei Campionati Mondiali di Rugby che si svolsero in Sud Africa, Nelson Mandela disse: “Lo sport può cambiare il mondo. Ha la forza di ispirare le persone, di unirle come poche altre condizioni possono fare. Parla ai giovani attraverso un linguaggio che possono comprendere. Lo sport può far nascere la speranza nei luoghi dove prima non ce n’era. È più potente di un governo per spezzare le barriere razziali”. Conosciuto anche con il nome di Madiba assegnatogli all’interno del suo clan, ha rappresentato un simbolo del riscatto sociale dopo che, a seguito di una carcerazione durata oltre ventisei anni voluta dai seguaci dell’apartheid, divenne il primo presidente nero del suo Paese. Il discorso che tenne all’avvio del grande evento sportivo presto divenne celebre ovunque, al punto da diventare il vero e proprio manifesto di Laureus Sport for Good Foundation al momento della sua nascita nel 2000. I volti di Laureus - La fondazione venne ta lo scorso 26 marzo a Kuala Lumpur in Malesia. Le nomination hanno riguardato sei categorie e fra i candidati alla vittoria c’erano anche alcuni nomi fra i più noti nelle discipline della corsa, quali Mo Farrah e Usain Bolt. Come ogni anno la selezione è stata condotta da una giuria di giornalisti sportivi, scrittori e operatori radio, tv e web. I vincitori di ogni sezione sono stati infine decretati dai membri della Academy. Alla fine a ricevere la prestigiosa statuetta realizzata appositamente da Cartier per celebrare l’impegno di questi campioni sono stati: Sebastian Vettel (Sportsman of the Year), Missy Franklin (Sportswoman of the Year), Rafael Nadal (Comeback of the Year), Marc Marquez (Breakthrough of the Year), Jamie Bestwick (Action Sportsperson of the Year) e i giocatori del Bayern Monaco (Team of the Year). I Laureus World Sports Awards - Sempre a La fondazione in Italia - Fondazione Laureus Italia Onlus è nata nel 2005 con l’obiettivo di individuare sul nostro territorio situazioni di disagio giovanile e di intervenire attraverso la promozione di iniziative sportive e percorsi di sostegno educativo e psi- livello internazionale, da 15 anni la fondazione dedica una menzione speciale alle personalità dello sport che più si sono distinte nel corso della stagione. L’ultima edizione dei Laureus World Sports Awards si è svol- cologico. L’intento dell’organizzazione è insomma quello di offrire il proprio sostegno a ragazzi e bambini che provengono da contesti sociali differenti, perché attraverso l’apprendimento dei valori dello sport e la pratica di un’esperienza di gruppo riescano ad affermarsi in maniera positiva nella vita di tutti i giorni. I progetti di cui si occupa la fondazione vengono attivati attraverso un supporto economico, tecnico e manageriale a organizzazioni non profit. Queste vengono attentamente selezionate sul territorio attraverso criteri di innovazione, impatto sociale, replicabilità. Al fine di garantire continuità a queste iniziative vengono inoltre proposte formazione e informazione professionale degli operatori, viene promossa un’importante attività di comunicazione per incentivare la raccolta fondi e al termine del programma viene effettuato un processo di verifica per osservare i risultati ottenuti: la misurazione sociale ed economica viene effettuata da uno specialista esterno e indipendente. In ognuno dei progetti la Fondazione Laureus Sport for Good Italia mira a offrire ai ragazzi una rete di sostegno ben definita, composta da allenatori che curano la preparazione, educatori che seguono lo sviluppo e le attitudini, psicologi che organizzano momenti di confronto singoli e di gruppo per affrontare eventuali disagi emersi e pianificare percorsi di sostegno. ph: Alice J. Redaelli istituita a Londra per iniziativa dell’azienda DaimlerChrysler e della compagnia finanziaria Richemont. Attualmente è presente in otto Paesi, fra i quali l’Italia. Le attività avviate dal movimento sono attentamente coordinate sulla base di strategie specifiche che mettono in relazione le varie realtà nazionali privilegiando la condivisione fra tutti i distretti che ne fanno parte. Laureus Sport for Good può contare sull’impegno di ambasciatori prestigiosi che hanno scelto di aiutare la fondazione a diffondere il proprio messaggio. A questo scopo è stata istituita la Laureus World Sports Academy, di cui fanno parte atleti di fama internazionale: 43 donne e uomini che in carriera hanno collezionato 100 medaglie olimpiche, 100 titoli mondiali e 200 record del mondo. Presidente della Laureus World Sports AcaSebastian demy è Edwin Moses, due Vettel volte campione olimpico dei 400 metri ostacoli, affiancato dalla campionessa di atletica leggera Nawal el Moutawakel (Marocco) e da Boris Becker (Germania), trionfatore a Wimbledon per ben tre volte. Il primo triathlon “Be Strong, Be A Triathlete” si è svolto il 20 ottobre 2013 fra i comuni di Settimo Milanese, Rho, Pero e Cornaredo. A sinistra Anna Maria Mazzetti e Alessandro Fabian. A destra in prima linea Silvana De Giovanni (triatleta e direttore Laureus) insiema a Giacomo Agostini e Daniel Fontana. 16 ph: Tiziano Ballabio • DAVIDE CORROCHER RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 Le iniziative nella periferia di Milano Uno dei progetti più significativi che sono stati sostenuti dalla fondazione negli ultimi anni è stato realizzato a Quarto Oggiaro, nella periferia milanese. Midnight Basketball è un’iniziativa ideata da Laureus Sport for Good a Londra in collaborazione con Active Communities Network e la Polizia Metropolitana. Le attività organizzate avevano lo scopo di tenere lontano dalla strada e dalla malavita i giovani attraverso la pratica della pallacanestro durante le ore serali e notturne. A seguito di una verifica condotta da Ecorys, è stato riscontrato che questo genere di progetti può generare impatti positivi non solo sull’allontanamento dal crimine, sulla salute, sul proseguimento degli studi dopo i 16 anni e sull’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche su assenze e abbandoni scolastici. Sulla base di tali considerazioni, l’associazione continua a estendere il proprio invito a governi, istituzioni, università e finanziatori privati affinché continuino a investire nella realizzazione di progetti sociali legati allo sport sempre più ambiziosi e sull’attivazione di ricerche sul ritorno economico e sociale dello sport. Tutto questo dovrà essere accompagnato dallo sviluppo di nuovi sistemi e processi che consentano di misurarne la portata reale a livello sociale. Fra le più recenti iniziative che hanno permesso di finanziare il programma di Midnight Basketball, il 20 ottobre 2013 fra i comuni di Settimo Milanese, Rho, Pero e Cornaredo si è svolto l’evento “Be Strong, Be A Triathlete”. La gara ha coinvolto grandi campioni della triplice disciplina come Michele Ferrarin (campione del mondo di paratriathlon), Alessandro Fabian, Anna Maria Mazzetti, Daniel Fontana, assieme ad Alex Zanardi (campione paralimpico di handbike), Fabrizio Macchi (ciclista paralimpico), Gianni Motta (Campione Giro d’Italia 1966), Manuela Della Valle (ex nuotatrice), Giacomo Agostini (motociclista) e Paolo Savoldelli (Campione Giro d’Italia nel 2002 e 2005). In totale sono stati 320 i partecipanti. Grazie all’impegno delle realtà coinvolte, oltre 15.000 euro in donazioni. Il rapporto sul progetto Midnight Basketball // Laureus Sport for Good ed Ecorys Research Programme hanno finanziato una ricerca al fine di misurare l’impatto sociale dell’iniziativa Midnight Basketball. La ricerca è stata condotta da Ecorys, con il supporto dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, dell’Università tedesca dello Sport di Colonia, dell’University of East London, dell’Istituto di ricerca Substance e con la collaborazione del Professor Fred Coalter. Al termine è stato redatto un rapporto sulla base del progetto Teenage Kicks realizzato da Laureus, che stabilisce un valore per il ritorno sociale sul capitale investito nei progetti sportivi effettuando un confronto tra i dati attuali circa i benefici prodotti dallo sport e i benchmark nazionali in termini di costi. Dai riscontri ottenuti in questo e in altri tre programmi simili svolti in Italia, Germania e Regno Unito, è risultato che lo sport offre in media un ritorno di 5,02 euro per ogni euro investito in termini di riduzione del crimine, di abbandono scolastico e di problemi di salute. Il tutto si traduce in un generale risparmio per la società. I numeri del rapporto • 200 giovani hanno partecipato a Midnight Basketball. I ragazzi intervistati da Ecorys partecipavano al progetto da, in media, sette mesi • Si valuta che circa il 79% dei partecipanti non avrebbe trovato un’attività simile in zona • Circa 4.256 sessioni addizionali di attività fisica di almeno 30 minuti sono state frequentate grazie a Midnight Basketball. Ciò equivale a un anno supplementare di speranza di vita per un valore totale di 23.772 euro • Su 200 partecipanti, Midnight Basketball ha evitato il verificarsi di 24 crimini, determinando un risparmio per la 17 società pari a 191.489 euro (stimando un costo di 7.430 euro per crimine) • Si valuta che Midnight Basketball abbia aiutato diversi giovani di età superiore a 16 anni a proseguire gli studi o a trovare un lavoro (circa 5 giovani sono stati aiutati a proseguire gli studi e circa 9 a trovare un lavoro) • Si sono inoltre registrati effetti positivi di entità minore in termini di assenze e abbandoni scolastici. In generale, l’impatto di Midnight Basketball relativo a istruzione e lavoro è pari a 185.467 euro, dato particolarmente positivo considerando i tassi elevati di “né-né” in Italia (NEET: Not in Education, Employment or Training, in italiano né-né, indica le persone che non stanno ricevendo un’istruzione, non hanno un impiego o altre attività assimilabili e che non stanno cercando un’occupazione) Alla luce di quanto sopra elencato, si valuta che nel complesso, i benefici sociali supplementari siano stati pari ad almeno 316.902 euro a fronte di costi pari a 56.180 euro. Il rapporto costi benefici è dunque pari a 5,64 euro per ogni euro investito. RUNNERs DEL MESE A Rore, nel cuore dell’Occitania nostrana e alle pendici del Monviso, siamo andati a trovare due fratelli che hanno fatto gran parlare di sé dopo il successo all’ultima Transvulcania VK Sotto il segno dei… gemelli Bernard e Martin Dematteis corrono da sempre e negli ultimi anni si sono imposti come alcuni degli atleti azzurri più forti nel panorama dello skyrunning. Sono due atleti “purosangue”, oltre che due uomini di montagna tout court in quanto aiutano il padre muratore nelle restaurazioni delle baite e la mamma nell’allevamento dei cavalli. • testo e foto: DINO BONELLI Bernard e Martin Dematteis sono due gemelli di 28 anni, con fisici longilinei praticamente uguali e facce sbarbate discretamente riconoscibili. Il viso di Bernard ha i tratti leggermente più spigolosi e quello di Martin è appena più tondeggiante, entrambi hanno folte sopracciglia nere a incorniciare occhi ugualmente profondi e scuri. Il diverso taglio dei capelli corvini è in assoluto l’elemento più identificativo fra i due. Tra di loro parlano quasi sempre occitano, una lingua antica oramai solo tramandata oralmente da padre in figlio, un idioma scorrevole che per gli estranei ha la comprensibilità dell’arabo. Io, di origini poco distanti da qui, lo capisco bene anche se non lo parlo. Quindi li lascio dialogare in quella che sembra essere la loro parlata naturale, anche se spesso si rivolgono a me in un italiano fresco e pulito, derivante da una buona educazione scolastica: Bernard si è diplomato perito agrario, mentre Martin ha fatto il liceo scientifico. La casa ai piedi del Monviso - L’Occitania è un’area storico-geografica dell’Europa non delimitata da confini politici, che si è sviluppata fin dal 1200 e si estende in una larga parte nella Francia meridionale, assieme ad alcune zone geografiche limitrofe come le vallate spagnole dei Pirenei e del Piemonte occidentale. La lingua ufficiale era appunto l’occitano che, a differenza delle pianure dove è andato perso, nelle zone alpine è tuttora parlato con poche differenze flessionali tra le diverse aree geopolitiche. Tra quelle italiane fa parte dell’Occitania anche la Val Varaita, che dalla piana della provincia di Cuneo si allunga fino alle pendici del maestoso Monviso (3.841 m). Salendo tra il verde di una natura risvegliata dalla primavera, a metà della valle si incontra Rore, un piccolo paesino di case in pietra. “Qui siamo 150 abitanti, ci conosciamo e ci salutiamo tutti”, spiegano i gemelli Dematteis. Il borgo alterna stabili ristrutturati con cura, su cui svettano tetti in legno ricoperti da lose (lastre di pietra), a case semplici che sanno d’antico, collegate da stretti vicoli ciottolati che serpeggiano tra muri a secco e orti coltivati e fioriti. Tra queste belle baite vive la famiglia Dematteis di cui i gemelli sono i secondogeniti dietro al fratello Miculà, ex professionista di ciclismo, ma nati prima della sorellina Margherita, ora all’università. Mamma Anna e papà Francesco, che I fratelli Dematteis, a sinistra Martin e a destra Bernard, supportati da Mizuno, Agisko e Salice Sunset Running Race. Sono 10 km su neve appunto, Maxim l’ha vinta e ha detto che è stata una gara molto bella. L’anno prossimo la vogliamo correre anche noi”. Le loro falcate, molto simili, sono lunghe ed elastiche. Il ginocchio sale alto per poi far scendere il piede lontano, l’appoggio è decisamente buono, la rullata completa e la gamba di dietro, a fine spinta, sale alta come da manuale e come ad altri difficilmente riesce. Bernard, che in famiglia chiamano Berni, 182 cm d’altezza per 65 kg, preferisce le gare di sola salita. È suo il record del mondo del km verticale senza ausilio dei bastoncini (30’29”), anche se dall’anno scorso si è scoperto discretamente forte pure in discesa. Martin, 181 cm per 62 kg, invece predilige il misto, salite e discese senza troppi pianori, benché abbia un ottimo personale di 29’54” sui 10.000 metri piani. tutti chiamano Cecco, hanno cresciuto tutti i loro figli con i valori naturali classici dei montanari e l’educazione, la gentilezza e la spontaneità espresse dai due trailer ne sono la prova. Le specialità di Bernard e Martin - Ogni giorno i fratelli, che della corsa stanno facendo la loro ragione di vita, da questi stretti e tortuosi viottoli selciati escono verso i verdi pascoli e le infinite montagne per i loro allenamenti. Corse di vario tipo, che li portano sulle alture che sovrastano il paese o nei boschi sottostanti. Sono sempre alla ricerca di una prestazione che migliori le loro qualità atletiche: “Sulla neve corriamo poco, solo ogni tanto d’inverno. Anche se è molto allenante, non ci sono tante gare specifiche. Poco tempo fa però il nostro compagno di club della Podistica Valle Varaita, Maxim Ioan, ci ha parlato della I percorsi prediletti - Che amino i percorsi misti non c’è da stupirsi. In qualsiasi direzione si guardi da casa loro, i viottoli, le stradine o i sentieri circostanti salgono ripidi o scendono vertiginosi, senza lasciare scampo alle gambe. Poi c’è la vecchia chiesetta del paese, strategicamente costruita sul punto più alto affinché si vedesse da tutta la valle, raggiungibile solo tramite i due sentieri che s’inerpicano su differenti lati dell’altura. Uno leggermente più lungo e dolce ma comunque sempre decisamente inclinato, l’altro più corto, a dir poco aspro e con una scaletta che ne conclude l’ascesa. La chiesa è sovente l’arrivo conclamato dei loro allenamenti: chi arriva primo vince e spesso mettono ulteriormente alla prova le loro gambe con sprint togli fiato da ripetere in gara. Sprint che, se ben allenati, diventano devastanti e soprattutto vincenti. Altre volte, per non cadere nella monotonia, l’arrivo è nella corte davanti a casa, passando sotto l’arco di pietra che nella sua robustezza sorregge parte dell’abitato familiare e nella sua semplice eleganza ricopre lo stretto viottolo adiacente. Altre volte ancora l’ipotetica linea d’arrivo è virtualmente disegnata di fianco alla piccola fontana di acqua fredda. Un getto continuo e gelido, guardato a vista da Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, dipinto e parzialmente scrostato sul muro d’appoggio. Una vasca di legno in cui a turno i gemelli immergono le gambe a defaticare, mentre con l’assunzione di integratori alimentari restituiscono al corpo parte delle energie spese. “Non abbiamo particolari diete, mangiamo di tutto. L’importante che siano cose naturali e sane. Poi integriamo ulteriormente con i prodotti Agisko con cui ci troviamo molto bene”. Lavoro e altri amori - Agisko, Mizuno e Salice sono il trio di sponsor che permettono a questi forti runner di allenarsi e gareggiare senza dover troppo pensare al lavoro. Lavoro che comunque svolgono aiutando il papà muratore nelle restaurazioni delle baite e la mamma nell’allevamento dei cavalli. “I nostri cavalli sono Mèrens, una razza che arriva dai Pirenei francesi. Ne abbiamo dieci e li alleviamo per passione e per venderli. Sono dei cavalli molto docili e adatti alle passeggiate e al trekking in montagna, perfetti per lavorare con i bambini o per il lavoro come si faceva una volta. D’inverno li teniamo nei recinti vicino a casa o in stalla, ma d’estate sono allo 18 RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 stato brado e liberi di pascolare in alta montagna a 2.400 metri sopra Sampeyre, al lago di Luca, dove abbiamo una baita e andiamo spesso a correre”. Sentendoli parlare dei loro cavalli, e poi osservandoli mentre corrono assieme a loro, li controllano e li puliscono, si scopre il grande e spassionato amore che hanno nei confronti di questi animali e di tutto il creato che li circonda. Si capisce che per loro uscire a correre, qualsiasi tempo ci sia, non è un sacrificio ma una nuova possibilità di stare nella natura, di respirare a pieni polmoni, di annusare i profumi delle piante, di vivere nuove emozioni, di galoppare liberi come i loro cavalli. E nel vederli correre sembra che abbiano preso molto dai loro puledri: la forza, la resistenza, l’elasticità, l’eleganza. I loro muscoli, visibilmente scolpiti sotto una pelle chiara che abbozza un’abbronzatura da muratore, sembrano quelli forti e affusolati che caratterizzano gli equini di razza. E, risultati alla mano, che i Dematteis siano cavalli di razza se ne sono accorti tutti… ma guai a chiedergli chi sia il più forte dei due, la risposta a tale banale quesito potrebbe essere breve, ovviamente condivisa e lapidaria: “Dipende…”. Mentre noi stiamo impaginando il testo che state leggendo, loro, i Dematteis, hanno appena dato ulteriore prova del loro valore al kilometro verticale della Transvulcania di Tenerife, Canarie. Non servono tante parole per descrive quest’ultima perla, basta guardare la classifica qui sotto, e nello specifico il terzo classificato. E il giorno successivo, replica alla “mezza” con arrivo fianco a fianco... Dalle prime sfide da bambini alle gare scolastiche fino al successo internazionale // “Non importa dove o come... l’importante è correre!” I gemelli Dematteis si definiscono “mezzofondisti prolungati in montagna”. La loro grande passione per la corsa in tutte le sue forme li ha portati fino a La Palma, dove lo scorso 8 maggio sono arrivati 1° e 2° alla Transvulcania VK davanti a Kilian. Sembrano le falcate leggere degli irraggiungibili atleti africani, ma sono nelle gambe di questi forti atleti cuneesi che anno dopo anno stanno dimostrando il loro valore. Bernard, l’anno scorso in Bulgaria, si è imposto ai campionati europei di corsa in montagna, mentre in Polonia, al campionato del mondo è arrivato quinto, dietro a quattro africani. Nel 2008, all’esordio in maglia azzurra, ha vinto l’argento ai campionati europei che si sono svolti in Germania. Nello stesso anno è giunto quarto anche ai mondiali ripetendo poi lo stesso splendido piazzamento anche nel 2009 e 2011. Martin da parte sua vanta un bronzo ai campionati del mondo corsi sulle montagne albanesi nel 2011, un argento agli europei su quelle bulgare nel 2010 e un grandioso tris di vittorie consecutive ai campionati italiani del 2009, 2010 e 2011, sempre corsa in montagna. L’anno scorso poi è giunto anche terzo ai campionati italiani di corsa campestre a Macerata. “In gara, specie in quelle nazionali e internazionali, fra di noi parliamo solo occitano, per non farci capire dagli avversari. Ci chiediamo come stiamo, programmiamo un attacco deciso o un aumento di ritmo. Se non ci sono avversari di mezzo, ci piace arrivare insieme”: nel chiacchierare rispondono a turno e a turno quello che non parla annuisce con la testa o si intromette solo per piccole precisazioni. Segno che hanno gli stessi pensieri, le stesse idee, le stesse intuizioni e quindi ovviamente danno le stesse risposte: “Siamo molto legati, lo siamo sempre stati. Da bambini andavamo alle scuole elementari, nella parte bassa del paese, ovviamente di corsa e ovviamente facevamo a gara a chi arrivava prima. Allora la corsa per noi era solo un gioco, qualcosa d’innato che non aveva nulla a che vedere con lo sport”. A farglielo scoprire più seriamente ci hanno pensato la mamma, che al tempo partecipava a corse stracittadine, e quindi lo zio Marco che nel ’99 li ha presentati all’attuale allenatore Giulio Peyracchia. 19 Alle superiori sono arrivate le prime campestri, con i compagni che non riuscivano a stare dietro a nessuno dei due. Quindi un assaggio di asfalto, una buona dose di pista con i 3.000, 5.000 e 10.000 metri, il ritorno all’amato sterrato e infine le corse in montagna e le SkyRace: “Adesso non ci alleniamo praticamente mai in pista, anche perché quella più vicina a casa nostra è a 35 km. Il nostro rapporto con essa e le altre discipline dell’atletica più tradizionale rimane intatto, tanto che ci piace definirci dei mezzofondisti prolungati in montagna. La nostra pista di atletica sono i sentieri in salita e discesa tra i boschi e i prati vicino a casa, sulle nostre montagne. Ma ciò che conta in fondo per noi è l’estrema passione per la corsa in sé, che sia essa su un anello di tartan, in un prato fangoso, su una strada asfaltata o lungo un sentiero di montagna; correre per noi è sentirci liberi, non importa dove e come. L’importante è farlo! PRODOTTI SS 2014 RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 DYNAFIT / nike / // Fratello maggiore di X7 DyNA, questo zaino dal peso molto contenuto offre una capienza di 20 litri di volume. Il design si caratterizza per un taglio atletico che garantisce la massima stabilità. La ripartizione dei volumi è stata studiata in maniera intelligente, con tasca laterale aggiuntiva, sistema speed fix per i bastoncini, due borracce, gel e attrezzatura. Altri dettagli funzionali sono: dorso con struttura Double Mesh Honeycomb per una traspirabilità elevata, cintura a vita regolabile a doppia fascia per un’aderenza perfetta, tasca esterna in rete, portaborraccia a inserimento rapido grazie alla tasca rinforzata e preformata. È disponibile nei colori black, flame/sparta blue, citro/sparta blue ed è realizzato in HoneyComb Doublemesh 68D, 100% poliestere. Prezzo consigliato: 100 euro. DISTRIBUITO DA // Oberalp 0471.242900 / www.dynafit.it // Per la primavera 2014 Flyknit si perfeziona diventando ancora più leggera e resistente e unendosi all’ammortizzazione Nike Lunarlon. La tomaia è realizzata in materiale Flyknit senza cuciture per il massimo di supporto e traspirazione dove necessario. La tecnologia Flywire offre supporto in zona mediale e massimo nella calzata. Gli occhielli nella tomaia permettono al runner di personalizzare il fit. La linguetta è integrata con la tomaia per garantire comfort e sostegno. Una linguetta aggiuntiva è integrata nel tallone per facilitare la calzata. Il collare elastico intorno alla caviglia offre una calzata confortevole. Gli elementi riflettenti garantiscono visibilità. Il plantare fitsole si adatta alla forma del piede. Il sistema di ammortizzazione Lunarlon garantisce leggerezza, ammortizzazione, reattività e supporto. Gli intagli a diamante dell’intersuola/suola permettono flessibilità e ammortizzazione. La suola è disegnata considerando le diverse zone del piede sottoposte a pressione. Gli intagli di flessione modellati garantiscono una rullata fluida. Gli inserti in gomma BRS 1000 sono posizionati nelle aree sottoposte a maggior impatto e garantiscono resistenza all’usura. Skins / DISTRIBUITO DA // Nike Italia 051.6115511 / www.nike.com X7 Pro A200 // Questa linea, progettata per atleti professionisti e amatori di tutti i livelli, facilita la circolazione sanguigna. Offre una costruzione esclusiva a compressione controllata che incrementa la quantità di ossigeno che raggiunge i muscoli. Le performance migliorano con una drastica riduzione della sensazione di dolore. I capi sono progettati per avvolgere e sostenere i principali gruppi muscolari. Il tessuto leggero fornisce una protezione +50 dai raggi UV e impedisce il ristagno dell’umidità. Altri dettagli sono: posizionamento delle cuciture per limitare i punti di attrito, cuciture sottili, traspirabilità ed elasticità extra nell’incavo manica, gripper in silicone sul bordo inferiore, parti in rilievo per un look performante, fasce nella parte inferiore dei capi da uomo in jacquard elastico con parte adesiva sul retro, fasce nella parte inferiore dei capi da donna con cordino interno. A proposito, la linea da donna è perfetta per donne attente a look e funzionalità, ma anche desiderose di ottenere risultati tangibili. Colori, stile e dettagli sono ispirati a collezioni più fashion ma i capi non rinunciano ai sofisticati standard Skins. DISTRIBUITO DA // Abc Distribution 0463.422401 / [email protected] New Balance / 980 // Questo modello è il primo a essere dotato di tecnologia Fresh Foam nell’intersuola. Il disegno esagonale dell’inserto infatti non è solamente un elemento grafico, ma è stato pensato per offrire performance ottimali in termini di morbidezza e reattività. Grazie all’utilizzo di un software di progettazione avanzato e sulla base di dati sulla biomeccanica raccolti in fase di test, è stata progettata la specifica geometria del suo design con esagoni più grandi nelle aree di maggior pressione per sostenere più efficacemente l’impatto nelle aree maggiormente sollecitate. Le altre aree invece sono caratterizzate da una struttura con celle più piccole e strette. Il risultato è una scarpa perfetta per i corridori che richiedono la massima ammortizzazione e protezione per distanze medio-lunghe. Prezzo consigliato: 120 euro. DISTRIBUITO DA // Gartner Sport 0471.062313 / [email protected] Gore Running Wear / FLYKNIT LUNAR2 Sunlight Lady scarpa / linea trail // La seconda stagione di Scarpa nel trail ha avuto fra i sui highlights principali la presentazione della nuova Ignite. La linea è stata sviluppata sulla base della lunga esperienza maturata dall’azienda della famiglia Parisotto nel mondo dello sci alpinismo e si completa con i modelli Minima ed Enduro. La prima è pensata per gare e corse sulle brevi distanze, è flessibile, reattiva e leggera. La seconda è stabile, confortevole ed è indicata per le medie e le lunghe percorrenze perché fabbricata con una struttura robusta e protettiva. Entrambe sono provviste di suola Vibram. // Per la collezione estiva 2014 Gore Running Wear ha perfezionato e ampliato la Sunlight Lady, linea dedicata alle runners attente allo stile, che amano correre con gli amici ed esigono il massimo in fatto di design e funzionalità. Sunlight Lady è l’ideale per la moderna runner urbana che, grazie alla vasta scelta di capi e accessori, può correre tutto l’anno sentendosi libera e sicura di sé. I nuovi prodotti combinano design moderni, tagli versatili e le tecnologia Gore-Tex e Windstopper, perfette anche per l’allenamento in palestra o lo yoga. In foto il Top Sunlight. DISTRIBUITO DA // W.L. Gore & Associates GmbH 00800.45084508 / [email protected] inov-8 / Trailroc 255 // La 255 offre le alte performance di una scarpa da trail con la protezione richiesta dai corridori alle prime armi. La mescola Tri-C della suola, di produzione inov-8, offre grip e durata ineguagliabili, mentre l’aggiunta del Meta Shank di 3a generazione garantisce la naturalezza dei movimenti e la protezione dalle rocce. Pesa 255 gr (misura 9 UK). La tomaia è in materiale sintetico e TPU mentre la fodera è in mesh. Disponibile nelle misure 7-12, 13, 14 UK. DISTRIBUITO DA // Abc Distribution / 0463.422401 / [email protected] scott / AF TRAINER 2.0 ignite New Entry per la collezione SS 2014, questa calzatura protettiva e ammortizzata è dedicata a chi corre sulle lunghe e le ultra distanze. La versione da donna ha una struttura differenziata con un profilo disegnato per seguire la figura del piede femminile. La tomaia è fabbricata in mesh tridimensionale e garantisce elevata traspirabilità e leggerezza, inoltre grazie a una fodera in micro-nabuck impermeabile evita l’ingresso dell’acqua. L’intersuola è in Eva iniettata a media densità ed è dotata di un supporto rigido nella zona dell’avampiede per offrire maggiore comfort. La suola in mescola di gomma HDR garantisce una risposta ottimale in termini di ammortizzamento e reattività. Differenziale: 8 mm. Peso: uomo 305 gr, donna 265 gr. Chiodi sotto l’avampiede con un design pensato per assicurare maggiore aderenza e ottimizzare la trazione // Il modello AF Trainer 2.0 è perfetto per allenamenti di lungo chilometraggio grazie alla combinazione di protezione, comfort e performance. La costruzione della tomaia, in rete e materiale sintetico, con gli accorgimenti ergologic fit di Scott, rendono la calzatura comoda e fasciante. L’esclusiva forma rocker eRide permette di ottenere un appoggio nella zona mediale molto stabile, in grado di offrire uno stile di corsa efficiente e più veloce. La particolare forma del tallone consente al piede di rotolare e di trasformare l’energia dell’impatto in movimento spingendo l’atleta sull’avampiede il più rapidamente possibile. Questo rende più efficiente la corsa e riduce la pressione e gli impatti sulla muscolatura. Mentre la tecnologia eRide Flow flex, attraverso un posizionamento strategico dei materiali che compongono la suola, sostiene il piede. L’esclusivo AeroFoam è l’alternativa Scott al tradizionale Eva: ha un potere ammortizzante maggiore del 60% sebbene sia di pari volume rispetto all’Eva. Differenziale: 12 mm. Peso: 230 gr (M), 210 gr (W). Misure: 8-14 US (M), 6-11 US (W). Prezzo: 139,90 euro. Chiodi centrali a forma elicoidale asimmetrica, per migliorare la stabilità nelle due fasi di appoggio e stacco. La spaziatura maggiorata permette una facile eliminazione dei residui di terriccio Chiodi posteriori con sezione a forma trapezoidale. Il segmento obliquo migliora l’aderenza al suolo e asseconda l’appoggio del tallone migliorando la fase di frenata DISTRIBUITO DA // Calzaturificio Scarpa 0423.5284 / [email protected] 20 DISTRIBUITO DA // Scott Italia 035.756144 / [email protected] RUNNING MAGAZINE focus prodotto Inquadra il qr per visualizzare lo spot dedicato alla SpeedForm Rn Apollo Under Armour fa sul serio... ora anche nel footwear Dopo essersi affermato soprattutto come uno dei leader nel settore dell’abbigliamento sportivo, da quest’anno il marchio di Baltimora punterà forte sulle calzature a dimostrazione anche del suo crescente impegno nel settore del running. NUMERO 5 - 2014 TOMAIA / Tessuto Heat Gear preforato traspirante e leggero INTERSUOLA / Soletta 4D incorporata nell’intersuola, per comfort e traspirabilità Speedform RN Apollo // Questo in particolare è il modello di punta della collezione e utilizza la tecnologia Speedform, un esclusivo concetto di costruzione della tomaia con cuciture anatomiche saldate con nastro bemis per offrire una calzata precisa e molto confortevole. Si tratta di un sistema sviluppato dal marchio americano partendo dalla sua esperienza nella realizzazione di abbigliamento tecnico, al fine di ottenere una struttura che non generi alcun punto di frizione con il piede. Differenziale: 8 mm. Peso: 198 gr. Prezzo consigliato: 159 euro. SUOLA / Mescola Micro G, ammortizzante e leggera: ottimo ritorno di energia e durata Mescola in Tpu leggero sul tallone e inserto in silicone Tpu di supporto per pronatori leggeri per aumentare la stabilità e il controllo UA Light Speed Grip nelle zone ad alta usura per maggiore durata Design anatomico della suola per una rullata più naturale Micro G Monza UA Charge RC 2 // Scarpa neutra da allenamento dotata di sistema di chiusura integrato con bloccaggio del tallone per offrire maggiore supporto al piede durante la corsa. La soletta 4D che si estende per tutta la lunghezza della pianta migliora il comfort e la stabilità. Il sistema della suola è costituito da un inserto in Micro G che garantisce ammortizzamento ottimale con un peso contenuto e da uno in mescola leggera di Eva ad alta resistenza. La costruzione è disegnata per aumentare i punti di contatto. Differenziale: 8 mm. Peso: 226 gr. Prezzo consigliato: 139 euro. // La tomaia è fabbricata con tessuto Heat Gear traspirante e leggero. L’allacciatura ha una parte in MPZ per migliorare la stabilità ed evitare un’eccessiva pressione sul piede. La soletta 4D imbottita offre comfort, grazie anche al supporto senza cuciture al tallone. L’intersuola è realizzata con costruzione asimmetrica e nella zona dell’avampiede è stata allargata per consentire un appoggio ottimale. Nel mesopiede è presente un supporto in Tpu, per rendere la rullata efficiente in ogni fase. La mescola 53c durometer Micro G garantisce ammortizzamento efficace nonostante lo spessore molto contenuto. Il battistrada con gomma leggera a densità differenziata è stato testato per un utilizzo di almeno 600 km. Differenziale: 6 mm. Peso: 217 gr. Prezzo consigliato: 159 euro. DISTRIBUITO DA // Sportbox / [email protected] / 0423.621984 Un nuovo rito della pasta Le tre varianti Recovery High Protein – Grazie alla sua formula con il 50% di carboidrati in meno e con il 47% di proteine vegetali della soia, è pensata per il recupero proteico per chi desidera controllare il proprio peso senza perdere tonicità muscolare: “Questa è la pasta ideale per tutti gli sportivi che intendono mantenere efficienza muscolare, diminuendo la massa grassa e ottenendo benefici nelle funzionalità organiche” spiega Andrea Cardinali. Il contributo proteico di questo prodotto è di circa quattro volte superiore rispetto a quello di una pasta di semola tradizionale. “Inoltre è ottimo anche per chi vuole perdere peso in maniera intelligente, l’alto valore delle proteine aggiunte e il basso contenuto in carboidrati permettono di mangiare pasta senza remore”. Pasta Young è una linea di prodotti pensata per la dieta funzionale degli sportivi e non solo, perché aiuta a migliorare la salute prevenendo squilibri dietetici. // La nostra è la patria del benessere e del buon deve aggiungere che uno degli annosi dubbi cibo e per certi versi non poteva esserci occa- per chi intende seguire una dieta equilibrata e sione migliore per lanciare un prodotto come funzionale all’attività sportiva riguarda proprio Pasta Young Endurance l’assunzione o meno della che l’evento podistico più pasta. partecipato del nostro Paese. All’ultima edizione della La collaborazione Maratona di Roma è stata degli atleti - Questi propresentata la nuova linea dotti sono stati creati con di paste per gli atleti ideata la collaborazione di due fra da Rustichella d’Abruzzo. i triatleti più forti e rappreSi tratta di una novità molsentativi a livello nazionato interessante, pensata le. Alessandro Degasperi e per influire positivamente Ivan Risti hanno infatti afsul funzionamento dell’orfiancato il pool di ricercatoganismo e per contribuire ri di Rustichella d’Abruzzo a preservare e migliorare lo per selezionare assieme a stato di salute prevenendo loro gli ingredienti da utisquilibri dietetici. La propolizzare per produrre le tre sta è molto buona, se sol- Pasta Young è stata presentata anche al Triathlon tipologie di Pasta Young di Bardolino, tra gli eventi nazionali più prestigiosi tanto si pensa a quanto la Endurance. Si tratta di fariquestione alimentare per gli sportivi sia oggetto ne di prima qualità, arricchite con proteine della di attenzione sempre soia OGM free, raffinate e lavorate attraverso i crescente. Spesso, metodi della lavorazione artigianale con le traanzi, diventa difficile file in bronzo e una lunga essiccazione a bassoprattutto per mol- sa temperatura. Sono proposti i formati Carbo ti amatori scegliere Loading, Balance e Reecovery. Le tre tipologie quali consigli seguisono state studiate per garantire un bilanciato re al punto che non apporto di carboidrati, proteine e aminoacidi sono infrequenti casi ramificati. Recovery tiene bene la cottura, così di disturbi alimentacome Carbo Loading. Per Balance si consiglia ri. Oltretutto a ciò si un basso minutaggio. Balance BCAA – Prodotto di punta della linea Pasta Young Endurance, formulato sulla base del concetto di “zona”. La sua ricetta è stata pensata per garantire un apporto nutrizionale bilanciato di carboidrati e proteine, ai quali si aggiunge il 4% di aminoacidi ramificati BCAA in forma libera. Un contributo importante per favorire la sintesi proteica del tessuto muscolare. “Gli aminoacidi ramificati in forma libera permettono di stimolare in maniera massiva la sintesi proteica del muscolo scheletrico e ne riducono il catabolismo durante la prestazione atletica” prosegue Cardinali. “È la pasta ideale per uomini e donne alla ricerca del peso forma, grazie al 36% di parte proteica derivata dalla soia bilanciata con il 50% di carboidrati. Basterà aggiungere un condimento con olio extra vergine di oliva, i cosiddetti grassi buoni, per avere il piatto perfetto per ottenere la forma fisica migliore”. Carbo Loading Maltodex – Formulata per chi ha necessità di un considerevole apporto di carboidrati, è ideale per chi pratica uno sport di resistenza. Migliora la performance ed è indicata per la dieta prima di una gara o di un allenamento. Trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a bassa temperatura, si distingue oltretutto per l’elevata digeribilità: “Questo prodotto garantisce riserve ottimali di glicogeno muscolare e fornisce glucosio durante l’attività limitando l’ossidazione dei BCAA durante lo sforzo e preservando in questa maniera la massa muscolare” conclude Cardinali. DISTRIBUITO DA // Sport Time srl /3453426463 / www.sport-time.co 22 FOCUS prodotto RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 Addio alla “buccia d’arancia” con bv Sport? KeepFit di BV Sport è il primo pantalone per il fitness al femminile, che oltre a favorire le performance esercita un’efficace azione anticellulite. La ricerca - Per oltre un anno l’equipe del marchio francese composta da medici dello sport e ingegneri tessili ha compiuto le sue ricerche per sviluppare un capo dedicato alle donne, che fosse in grado di esercitare la classica azione compressiva sul fisico e allo stesso tempo di garantire un effetto anticellulite. Prove effettuate su un campione di atlete con ecodoppler, RMN e studi della lipolisi cellulare hanno portato allo sviluppo di una nuova tecnologia brevettata pensata per sfruttare la fisiologia della persona in movimento in modo naturale, senza alcuna aggiunta di prodotti o trattamenti. Come funziona? - È un pantalone che stimola la riduzione della cellulite e dei grassi, riproducendo attraverso una frammentazione la tecnica del massaggio “palper-rouler”. La struttura del tessuto agisce durante l’attività fisica, sfruttando i movimenti muscolari per generare un alternarsi di zone di pressione e di DISTRIBUITO DA // Bv Sport / 045.8400943 / www.bvsport.it depressione sull’epidermide. Le “microplis” che si creano in questo modo consentono di stimolare gli antiestetici tessuti adiposi nelle zone interessate, al fine di eliminare gli inestetismi tipici della cellulite. I punti di forza - Il capo KeepFit è pensato per essere indossato durante le attività del fitness e della corsa ed è fabbricato con un tessuto elastico che non esercita costrizioni. È confortevole da indossare e si caratterizza per il design minimalista pensato per assecondare in maniera ottimale le forme del fisico femminile. Può essere indossato come baselayer o come capo unico. Stimola la produzione cellulare del collagene e dell’elastina. Il volume di grasso compresso viene poi frammentato e distrutto. La tonicità muscolare e tissutale migliora, la pelle e l’epidermide rinvigoriscono. La silhouette si affina combattendo gli anestetici pannicoli adiposi superficiali della cellulite. la nuova proposta fall winter 14 per il trail firmata saucony // Per la prossima stagione autunnale rinnova la sua linea trail puntando sulle sue tecnologie più avanzate e su nuove accattivanti grafiche, a partire dall’attesa quinta versione della Xodus. Xodus 5.0 // Le edizioni passate di questo modello sono state indossate da alcuni degli atleti più forti al mondo. Su tutte basti citare la sensazionale Francesca Canepa, vincitrice delle ultime due edizioni del Tor dés Geants. La nuova versione è dotata di una tomaia in grado di assicurare una calzata confortevole e protettiva. Il plantare ComfortRide offre sostegno nelle zone dell’arco plantare e dell’avampiede. La suola è dotata di un inserto PowerGrid. Misure disponibili: 7-13,14. Colori: orange/red, grey/black/sulphur. Peso: 303 gr. INTERSUOLA / In mescola Saucony SuperLight Eva e PowerGrid nelle zone che richiedono maggiore resistenza e reattività TOMAIA / Morbido tessuto RunDry sul collarino; Fascetta di chiusura ProLock, elastica e regolabile; Tessuto Hydramax su interno tallone, leggero, traspirante e anti-abrasione SUOLA / Mescola Vibram XS-Trek e gomma Ebo – External Bedrock Outsole; Rialzata e con uno spessore maggiorato di 1 mm Xodus 5.0 GTX Excursion TR8 GTX // La versione con Gore-Tex è pensata affrontare condizioni climatiche o ambientali più rigide. Grazie alla membrana impermeabile e traspirante della tomaia è in grado di offrire un ottimo comfort interno. La suola con esclusiva mescola Vibram XS-Trek ed Ebo è dotata di un design specifico per le superfici più impegnative e grazie agli intagli multidirezionali garantisce una presa efficace in ogni direzione. Misure disponibili: 7-13,14. Colore: black/red. Peso: 323 gr. // La tomaia è fabbricata in mesh chiuso rinforzato e traspirante con membrana Gore-Tex. L’intersuola è in Eva stampata/iniettata per ridurre efficacemente gli impatti sul terreno e migliorare le capacità ammortizzanti della scarpa. Il differenziale di 8 mm consente una transizione fluida e una corsa stabile. La suola è realizzata in carbonio con tagli multidirezionali per aderenza e reattività ottimali. Misure disponibili: 7-13,14. Colore: black/blue/lime. Peso: 343 gr. DISTRIBUITO DA // Sportlab / 0423.622009 / [email protected] 24 Come promesso da tempo, questo mese vi portiamo nella Repubblica Dominicana per la prima edizione della 100 km del Caribe RUNNING MAGAZINE NUMERO 5 - 2014 A sinistra Massimo Tagliaferri, primo assoluto Al centro la vincitrice Katia Figini • testo E FOTO DINO BONELLI Se si fosse chiamata “100 km in Paradiso”, nessuno avrebbe obiettato. Suddivisa in cinque magnifiche tappe, la 100 km del Caribe si è corsa in un contesto festoso tra la natura di una delle più belle isole dei Caraibi. Española è per tre quarti occupata dalla dinamica Repubblica Dominicana. L’altra parte, non coinvolta nella gara, appartiene alla povera Haiti. Una prima edizione molto ben organizzata che ha proposto prove differenti fra di loro sia nel chilometraggio sia nel paesaggio. Fra mare e montagna - La prima si svolge per 10 km, quasi tutta in riva allo splendido mare e appena prima del tramonto. Ci troviamo in mezzo alte palme oscillanti al vento e tantissime vele di kite surf gonfie in aria, perché Cabarete, nel nord dell’isola dove facciamo base per i primi tre giorni, è considerato uno dei centri mondiali di questo sport. Si alternano sabbia e sterrato, qualche prato di erba rasa con casupole colorate, un passaggio tecnico su scogli taglienti e poi di nuovo spiaggia. All’arrivo siamo accolti da musica e folclore. C’è una temperatura magnifica per un inizio gara sorprendente. Secondo giorno, tappa di 17 km in montagna. Anche se la montagna più alta dell’isola e dell’intero Caribe è il Pico Duarte, che è alto quasi 3.000 metri e si trova molto più a sud. Qui ci accontentiamo di una collinetta molto ripida, conseguente discesa e salitona finale a 792 metri che ci porta sopra Puerto Plata. La tappa consolida l’italiano Massimo Tagliaferri al comando della corsa e vede il forte francese Jean Christophe Coton ritirarsi per l’acutizzarsi di un dolore alla coscia destra. La vegetazione è un misto di palme, bananeti e altre tipologie di piante tropicali a noi sconosciute. Gli italiani davanti - Terza tappa, 18 km con partenza da un parco naturale in cui pappagalli e scimmie condividono una foresta immacolata. La prima parte è veloce, con strade sterrate che seguono il profilo ondeggiante delle colline dietro alla folcloristica Cabarete. Il dominicano Victor Lagares, secondo nella generale, tenta di forzare il ritmo senza riuscire a distanziare un sempre attento Tagliaferri. Terzo, per il terzo giorno di fila, l’inossidabile Marco Olmo, che di queste tappe ne correrebbe almeno tre al giorno prima di scaldarsi. Dopo gli sterrati la gara si immette in single Benvenuti in Paradiso Cinque tappe in sette giorni alla scoperta della splendida isola caraibica. Tanti gli italiani presenti, dai vincitori Massimo Tagliaferri e Katia Figini all’inossidabile Marco Olmo. di decisamente impegnativi fino al ventesimo chilometro dove, all’altezza del terzo ristoro, si trasformano in impervi sentierini. Stretti passaggi pietrosi che scendono ripidi alla blasonata cascata di El Limon (che sfioriamo senza vedere, sentendone solo il fragore). Poi di nuovo in salita con una scalinata da cui finalmente riusciamo a dare un volto al frastuono appena sentito. Un ciuffo d’acqua che scende nel verde tropicale ormai lontano dal nostro percorso. Altri paesini disseminati nel nulla, altri bambini. Poi ancora palme e palme, d’altra parte siamo ai tropici ed è questo quello che i nostri occhi vogliono vedere. Poi una lunga spiaggia bianca che precede il pezzo più caratteristico del giorno e forse dell’intera corsa: 2 km di guado in mare con il livello dell’acqua che dalla caviglia arriva anche fino al collo e che crea non pochi problemi a chi come il grande Marco Olmo non è proprio avvezzo a queste situazioni. Alla fine però si dice molto contento e divertito dalla tappa, un tratto che trek che si perdono in infinite coltivazioni di caffè, per poi terminare a ridosso di un laghetto di acqua dolce. Tra le donne, l’ultramaratoneta italiana Katia Figini che si è imposta in tutte le prime tre tappe controlla senza troppi problemi le avversarie dominicane. Nel pomeriggio ci trasferiamo tutti più a est, ma sempre restando sulla costa settentrionale dell’isola. Nuova base logistica in uno spettacolare villaggio di recentissima costruzione, ovviamente fronte mare. Uno specchio d’acqua che ci accoglie tra le sue onde e ci coccola in una cornice lussureggiante di palme spettinate dalla leggera Marco Olmo brezza serale. Il tappone - Quarta tappa: la più attesa, la più insidiosa, la più temuta e forse anche per questo la più amata. Si parte presto: durante il giorno si arriverà a 34 gradi con molta umidità. I 44 km che ci aspettano iniziano tra l’abitato dell’entroterra di Las Terrenas composto da casupole basse, cani addormentati e bambini nudi che giocano per la strada. Poi lunghi sterrati che s’impennano con saliscen- 26 non consente la corsa ma un passo affogato in un’acqua cristallina al cospetto di un’impenetrabile foresta di mangrovie. Poi ancora sabbia fino all’arrivo, con la classifica che non cambia e le gambe che incominciano a sentire i quattro giorni di gara. Alla fine musica e sorrisi - Gli isolani sono gente bella e cordiale, i paesini puliti e l’ospitalità assoluta. Grazie anche all’interessamento diretto del Ministero del Turismo, questa gara è stata accolta come un evento. Una birra fresca e un prato verde, all’ombra delle immancabili palme, sono quell’angolo di Paradiso che si è sognato per tutto il giorno. Lo si assapora oltre la linea d’arrivo, indipendentemente dal tempo impresso sul tabellone luminoso che lo affianca. Quinta e ultima tappa, un anello che dalla spiaggia di Playa Moron si arrampica sulle alture circostanti, collinette verdi che poi ci ributtano al mare. Un anello ovviamente e logicamente tutto sterrato di 12 km, che completa i 100 km previsti dalla gara. Un ennesimo bagno di natura tra il verde tropicale di una vegetazione immensa e l’azzurro di un cielo terso in cui la silenziosa voce del sole si fa sentire sulle pelli sudate dei runner. Un’ultima corsa sulla battigia piatta e discretamente dura, coccolati dal bisbiglio delle piccole onde oceaniche che s’infrangono a pochi centimetri dai nostri piedi e dal silenzioso ondeggiare dell’alta flora. Poi una medaglia al collo e i nostri sorrisi che si mescolano a quelli dei dominicani nelle danze di chiusura evento. Perché, come disse una volta qualcuno, un Paradiso è tale solo se ci sono musica e sorrisi. www.100kmdelcaribe.com Sul prossimo numero // Con l’itinerante Run the World ci sposteremo di isola tornando in Europa, nella bellissima Sardegna per una dura tre giorni tutta da correre www.runtheworld.it