Tecnologia Lorenzo Bari, Giorgio Zanarini La muratura armata Si illustrano e si discutono sinteticamente i principali elementi di novità presenti nell’allegato 2 dell’OPCM 3274 così come modificato dall’OPCM 3431 per quel che riguarda la progettazione sismica degli edifici in muratura, con particolare riferimento al problema cruciale del fattore di struttura e ai metodi di analisi per la verifica sismica Particolare della realizzazione di una muratura armata. L a muratura armata è una struttura costituita da elementi resistenti semipieni (percentuale di foratura 45 %) in laterizio, collegati tra loro mediante giunti continui di malta, nella quale sono inserite armature metalliche verticali concentrate, armature orizzontali anch’esse concentrate (coincidenti, per interpiani di normale altezza, con le armature dei cordoli di piano) e armature orizzontali diffuse. Le armature verticali sono previste agli incroci dei muri, in corrispondenza delle aperture, ma anche lungo lo sviluppo della muratura a un limitato interasse (indicativamente 4,0 m), in modo da assorbire sforzi localizzati di trazione e compressione. La norma tecnica allegata all’Ordinanza 3274/2003 consente alla muratura armata di superare i limiti di altezza ammessi per le costruzioni in muratura ordinaria, fino a un massimo di 25 m in zona caratterizzata da bassa sismicità (zona 4), o, nel caso il progettista voglia ricorrere al dimensionamento semplificato (rispettando però i limiti di altezza delle costruzioni in muratura non armata), di ridurre fino anche di 2 punti la percentuale di muratura richiesta nelle due direzioni principali del fabbricato. La stessa norma fissa in 24,0 cm lo spessore minimo per la muratura armata nelle zone di sismicità 1, 2 e 3; spessore che può però essere ridotto a 20,0 cm in zona 4. La snellezza è sempre limitata a 15. Tutte le costruzioni finora realizzate in muratura armata hanno evidenziato una concreta semplicità costruttiva, decisamente superiore rispetto alle strutture intelaiate in calcestruzzo armato,comportando interessanti economie: scompaiono infatti quasi totalmente i costi legati alla realizzazione 56 CIL 110 delle carpenterie. In particolare, la posa dei ferri non aumenta le difficoltà di cantiere, né incrementa in modo significativo i tempi di realizzazione della muratura. È certo però che, ai fini del risultato tecnico ed economico, è fondamentale la cura nella redazione del progetto, che deve fornire ogni necessaria informazione all’impresa e indicare tutte le attenzioni necessarie per assicurare qualità nella posa in opera, il corretto impiego degli elementi costituenti il “sistema”, l’uso di malte di resistenza prefissata e costante. E, come in tutti i progetti, deve essere ricercata la regolarità morfologica e costruttiva dell’edificio, in modo che le azioni vengano contrastate in modo omogeneo: una configurazione regolare, priva di sbalzi esuberanti, e soprattutto simmetrica resiste certamente meglio al sisma. Protezione esterna del cordolo con l’utilizzo di un apposito cassero in laterizio. In questo modo, senza aggravio rispetto all’impegno richiesto dalla progettazione di una struttura intelaiata, si raggiunge un’elevata qualità complessiva dell’opera. Non va trascurato, infine, il fatto che la muratura armata, utilizzando un solo tipo di materiale (il laterizio) per assolvere alle diverse funzioni/prestazioni richieste all’organismo edilizio (portanza, isolamento termico, protezione acustica, resistenza al fuoco, ecc.) riduce alla radice tutti i problemi connessi con l’impiego di prodotti con caratteristiche diverse (dilatazioni termiche, conducibilità, durabilità, compatibilità ambientale,ecc.), assicurando superfici di involucro omogenee (assenza di ponti termici o soluzioni di continuità). Particolare del collegamento tra la struttura in muratura armata e il solaio. Requisiti strutturali in zona sismica È il caso di ricordare qui alcune semplici prescrizioni che riguardano sia i materiali che le strutture, e più precisamente: • a) le strutture costituenti gli orizzontamenti, comprese le coperture di ogni tipo, non devono essere spingenti. Eventuali spinte orizzontali, comprese quelle esercitate, ad esempio, da archi e volte, valutate tenendo conto dell’azione sismica, devono essere eliminate con tiranti o cerchiature oppure riportate alle fondazioni mediante idonee disposizioni strutturali; • b) i solai devono assolvere, oltre alla funzione di sostenere i carichi verticali, anche quella di ripartizione delle azioni sismiche orizzontali tra i muri portanti; • c) i cordoli, in corrispondenza dei solai di piano e di copertura, devono avere larghezza pari a quella della muratura sottostante; è consentita una riduzione di larghezza fino a 6,0 cm per l’arretramento del filo esterno. L’altezza dei cordoli deve essere almeno pari a quella del solaio, e comunque non inferiore a 15,0 cm. L’armatura deve essere di almeno 8,0 cm2 con diametro non inferiore a 16,0 mm; le staffe devono avere diametro non inferiore a 6,0 mm ed interasse non superiore a 25,0 cm; • d) nei solai, le travi metalliche ed i travetti prefabbricati vanno prolungati nel cordolo per una lunghezza non inferiore a metà della larghezza del cordolo stesso, comunque non meno di 12,0 cm; le travi metalliche devono avere adeguati ancoraggi; • e) solo nel caso che si ricorra al dimensionamento semplificato, in corrispondenza degli incroci d’angolo dei muri perimetrali sono prescritte, su entrambi i lati, zone di muratura di lunghezza pari ad almeno 1,0 m; tali lunghezze si intendono comprensive dello spessore del muro ortogonale; • f ) nel piano interrato o seminterrato è ammesso realizzare muri in calcestruzzo armato, con spessori almeno pari a quelli del piano sovrastante. 57 TECNOLOGIA Disposizione delle armature Le barre delle armature, del tipo ad aderenza migliorata, devono essere adeguatamente protette dagli agenti corrosivi esterni: la distanza minima dell’armatura dalla superficie esterna non deve essere inferiore a 5,0 cm. La conformazione degli elementi resistenti e la disposizione delle barre devono essere tali da permettere la realizzazione dello sfalsamento dei giunti verticali tra i blocchi, sia nel piano del muro che nel suo spessore. Le quantità minime di armatura da prevedere nella muratura devono rispettare le seguenti indicazioni: armature orizzontali: • 3,0 cm2 lungo i bordi orizzontali delle aperture; • 4,0 cm2 nel corpo della muratura nel caso in cui il pannello murario superi i 4,0 m di altezza; • staffe di diametro minimo ø 5 mm nel Incrocio perimetrale a “T” e ad “L”. corpo della muratura ad interasse non superiore a 60 cm; armature verticali: • 4 cm2 lungo i bordi verticali dei pannelli murari ed in corrispondenza delle intersezioni (angoli, incroci a “T”, ecc.); • 4 cm2 nel corpo della muratura se la lunghezza del pannello murario supera i 4 m. È bene che il progettista tenga sempre presente che: – le armature verticali devono essere continue lungo l’intero sviluppo verticale del fabbricato. Esse devono, quindi, essere opportunamente giuntate (di solito per semplice sovrapposizione) oppure ancorate all’interno della fondazione e dei cordoli di piano; – le staffe orizzontali disposte nei giunti di malta devono essere chiuse e “girare” attorno alle armature verticali ai bordi dei pannelli; nel caso di murature che convergono (angoli o incroci tra pareti) si consiglia di disporre le staffe orizzontali nei corsi dispari di una parete ed in quelli pari dell’altra, così da evitare sovrapposizioni di armatura nell’angolo o nell’intersezione; – le armature verticali sono deputate ad assorbire gli sforzi di trazione deri- vanti dall’inflessione dei setti murari dovuta al momento generato dalle azioni sismiche, mentre le armature orizzontali hanno lo scopo di conferire duttilità al sistema. Le prime devono essere dimensionate e verificate con il calcolo mentre le seconde sono predefinite nella misura indicata dalla normativa; – per quanto riguarda le armature verticali è opportuno non utilizzare diametri eccessivamente elevati (si consi- Altezza massima fuori terra dei fabbricati. Nella pagina a fianco: particolari costruttivi. 58 glia al massimo ø20,0 mm) soprattutto in presenza di vani di alloggiamento non troppo ampi (in generale più grande è il diametro della barra e più delicato diventa il riempimento del foro con la malta e meno certa è l’aderenza tra malta ed acciaio). Qualora si ricorra al calcolo esteso, va evidenziata la possibilità di assumere coefficienti di struttura notevolmente migliorativi rispetto alla muratura tradizionale. La norma allegata all’Ordinanza 3431, che può considerarsi norma ottimale allo stato attuale delle tecniche e delle conoscenze, prevede per gli edifici in muratura armata, regolari in elevazione, e qualora si progetti secondo i principi dell’analisi lineare, un coefficiente di struttura q pari a 2,5 αu/α1, valore che scende a 2 αu/α1 per edifici non regolari in elevazione (per la muratura ordinaria tali valori sono rispettivamente 2 αu/α1 e 2,5 αu/α1), ma può essere anche 3 αu/α1 per edifici progettati secondo i principi di gerarchia delle resistenze. Il valore di αu/α1 è in ogni caso limitato a 2,5 se calcolato per mezzo di una analisi statica non lineare. Qualora invece non sia calcolato mediante analisi statica non lineare, per la muratura armata ad un piano il valore αu/α1 sarà pari a 1,3 (1,4 per la muratura ordinaria a un piano); pari a 1,5 per edifici in muratura armata a due o più Zona sismica Muratura ordinaria CIL 110 Muratura armata L’armatura deve essere inserita nella muratura ad un interasse indicativo di almeno 4,0 m. piani (1,8 per muratura ordinaria) e pari a 1,3 per edifici, sempre in muratura armata, progettati con la gerarchia delle resistenze. Conclusioni Nella muratura armata Particolari esecutivi. Angolo In corrispondenza di aperture (porte e finestre) Rinforzo in corso di muro Incrocio Innesto la risposta alle sollecitazioni esterne è affidata essenzialmente alla presenza, in corrispondenza delle armature, di getti di calcestruzzo: l’armatura va ad integrare la resistenza globale dell’elemento murario assumendo ruolo portante secondario. Pur variando, limitatamente, da produttore a produttore, i blocchi in laterizio per muratura armata presentano generalmente un profilo esterno a forma di “H” o di “C”. Poiché la norma prevede che i giunti di malta siano continui, i vani che si formano accostando i blocchi dovranno essere completamente riempiti, a tutto vantaggio delle prestazioni acustiche che, come è noto, sono correlate alla massa frontale della parete. Le porzioni di muro delle nicchie sottofinestra, di spessore non strutturale, si possono realizzare utilizzando elementi semipieni di produzione corrente ed essere collegate alla muratura portante mediante tralicci piani o con accorgimenti equivalenti. La muratura armata eseguita in opera, come si evince da quanto illustrato, non necessita dell’impiego di manodopera specializzata o di particolari attrezzature di cantiere ed è quindi alla portata di qualsiasi impresa. Ma è importante sottolineare che la muratura armata è il risultato di una ormai più che ventennale attività di ricerca che ha consentito di mantenere le costruzioni in muratura competitive nei confronti delle altre tipologie costruttive dal punto di vista dei requisiti prestazionali, anche nelle condizioni di massime sollecitazioni sismiche, e, in aggiunta, con innegabili vantaggi economici. ¶ Per i dati e le informazioni fornite, si ringraziano il Consorzio Alveolater e il Consorzio Poroton. 59 TECNOLOGIA