Arti marziali, perfette per i bambini AIKAM ACCADEMIA ITALIANA KARATE E ARTI MARZIALI KARATE La nascita del karate è difficile da collocare con precisione nel tempo ma di sicuro deriva dalle tecniche di combattimento a mani nude importate dai cinesi nell'isola giapponese di Okinawa nel XIV secolo. Karate significa appunto «mano vuota». La disciplina si compone di due parti fondamentali, il kata, ovvero l'esecuzione di lunghe serie di colpi a vuoto, come in un combattimento simulato, e il kumite, ovvero l'incontro tra due avversari. In quest'ultimo caso, tranne che in alcune federazioni, i colpi possono al massimo toccare l'avversario, in modo che gli atleti non riportino danni e possano concentrarsi sulla tecnica e sulla velocità. «Il combattimento, secondo la Federazione judo, lotta, karate, arti marziali, prevede che al massimo l'avversario venga sfiorato», dice Petrucci, «cosa che rende il karate molto sicuro e allo stesso tempo estremamente complesso, dato che i colpi devo essere fulminei ma in totale controllo». BENEFICI «Il karateka è un atleta scattante, con una grande resistenza aerobica, dalla muscolatura armonica e mai abbondante», spiega Petrucci. «Allenarsi per il kata, poi, è una vera e propria ginnastica posturale. Aiuta a correggere atteggiamenti scoliotici o cifotici e, nei bambini, può servire anche in caso di leggera dismetria agli arti (una gamba più lunga dell' altra)». A chi è indicato. «Il karate può essere praticato da tutti, senza distinzione di sesso o di età, ovviamente adattando la pratica alla condizione fisica di ciascuno», assicura Petrucci. È lo sport ideale per chi voglia diventare più agile e reattivo. Attenti a.. Controindicazioni, salvo precise patologie, come per esempio gravi lombalgie o artrosi, non ce ne sono. «La schiena non corre pericoli, perché non si deve sollevare o spostare il corpo dell'avversario e anzi proprio alla postura corretta viene data una grande importanza», spiega Petrucci. S ono passati quasi quarant'anni da quando i film di Bruce Lee hanno portato in Italia la passione per le arti marziali , una passione in continua crescita. Secondo le ultime stime, sono oltre 600mila i praticanti in Italia, numero che fa di queste discipline orientali legate al combattimento il nono sport in ordine di diffusione nel Paese. Tra i bambini, solo calcio e nuoto hanno maggiore successo. Il Karate sono è una delle Arti marziali più scelte soprattutto dagli under 11, e il ju-jitsu, già in voga negli Stati Uniti da dieci anni. «Le arti marziali sono perfette per i bambini e i ragazzi», dice Claudio Robazza, psicologo dello sport e docente presso la facoltà di scienze motorie dell'Università di Chieti. «Perché in giovane età gli effetti positivi sul corpo e sulla mente sono amplificati, ma anche perché sono sport che vanno incontro alla naturale fisicità dei piccoli: i loro istinti, i loro movimenti vengono incanalati secondo regole precise e non tarpati come invece avviene in tante altre attività fisiche». I benefici sono per la muscolatura e per la psiche. «Il Karate e le Arti Marziali sviluppano il corpo in maniera armonica, anche quello delle femminucce», spiega Andrea Lino, medico federale della Fijlkam, Federazione italiana judo, lotta, karate, arti marziali. «I muscoli saranno più forti, elastici e scattanti; la schiena e le articolazioni si rinforzano e diventano più flessibili. E tutto senza particolari rischi di traumi , perché l'obiettivo delle arti marziali apprese in palestra non è colpire l'avversario, ma affinare le tecniche di lotta». Aggiunge Robazza: «Gli sport di combattimento potenziano disciplina, coraggio e autocontrollo. Hanno il vantaggio di richiedere il rigore nell'esecuzione e una grande attenzione per evitare di fare male a se stessi e agli altri. Inoltre, dovendo reagire alla mosse dell'avversario/compagno si sviluppa la capacità di pensare rapidamente in condizioni di rischio, mantenendo il sangue freddo». La frequenza ideale per bambini a partire dai sei anni e ragazzi (ma anche per un adulto) è di tre volte la settimana a giorni alterni.