filosofia minima 2013 - 2014 i metodi del sapere e dell’arte il piano in atto e il punto fase 1. mente parola realtà Socrate e Platone: il dialogo e la mente Kant: una mappa delle possibilità Freud: la psiche complessa discussione: alla ricerca delle fonti del senso fase 2. la percezione e l’arte Aristotele: i metodi del sapere e dell’arte Kant: la percezione e il giudizio estetico Heidegger: la cura e l’ascolto discussione: antiche e nuove percezioni due maestri antichi Platone Aristotele i metodi del sapere e dell’arte Aristotele i metodi del sapere e dell’arte i metodi del sapere e dell’arte Aristotele 384 322 i metodi del sapere e dell’arte Aristotele passaggi 1. La meraviglia: la pluralità e le differenze 2. Il linguaggio e la logica 3. La natura e l’anima 4. Lo stato e la felicità 5. Le scienze del fare: arte e tecnica i metodi del sapere e dell’arte 1.La meraviglia: la pluralità e le differenze due postulati e un impegno: «Tutti gli uomini sono protesi per natura alla conoscenza: ne è un segno…» «hanno preso dalla meraviglia lo spunto per filosofare» la meraviglia: stupore e sgomento la meraviglia di fronte alla varietà «l’essere si dice in molti modi» i metodi del sapere e dell’arte per conservare la meraviglia «Molte cose meritano il nostro stupore, ma formulare una domanda intelligibile richiede qualcosa di più del semplice stupore.» (Putnam Hilary 1999, Mente, corpo, mondo) contrastare l’abitudine mantenere il coraggio della domanda attivare: la filosofia la scienza i metodi del sapere e dell’arte La fonte della meraviglia (stupore e sgomento): l’imprevedibile varietà del reale non l’unicità (uniformità) dell’essere, ma la pluralità originaria dell’essere e la relazione che sostiene la pluralità, la diversità, il divenire oggetto della filosofia prima (metafisica): «l’essere si dice in molti modi… » i metodi del sapere e dell’arte oggetto della filosofia prima: «l’essere si dice in molti modi… » «Il termine «essere» è usato in molte accezioni, ma si riferisce in ogni caso ad una cosa sola e ad un’unica natura …il termine «essere» viene usato in molte accezioni, ma ciascuna di queste si riferisce pur sempre ad un unico principio. Alcune cose, infatti, si chiamano «esseri» perché sono sostanze, altre perché sono determinazioni affettive della sostanza, altre perché aprono la via verso la sostanza o ne indicano la distruzione o la privazione o le qualità, o … ed è questo il motivo per cui noi diciamo che anche il non-essere è in-quanto-non-essere.» (Aristotele, Metafisica) i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e gli strumenti generali … C’è una scienza che studia l’essere-in-quantoessere e le proprietà che gli sono inerenti per la sua stessa natura. Questa scienza non si identifica con nessuna delle cosiddette scienze particolari, giacché nessuna delle altre ha come suo universale oggetto di indagine l’essere-in-quanto-essere, ma ciascuna di esse ritaglia per proprio conto una qualche parte dell’essere e ne studia gli attributi, come fanno, ad esempio, le scienze matematiche. i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e le scienze la scienza prima (filosofia prima o metafisica): fornisce concetti e metodo (regole logiche) della e per “la realtà in quanto realtà” (essere in quanto essere”) (non secondo aspetti particolari) le scienze particolari: sono definite da oggetto, concetti e metodo propri i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e gli strumenti generali della filosofia e della scienza 1.1. la realtà o l’essere in quanto essere: l’essere originariamente plurivoco: i suoi modi originari (le 10 categorie) 1.2. la teoria della sostanza (punto di sostegno nelle dieci categorie, i concetti di materia e forma) 1.3. la dottrina delle cause: le quattro accezioni del termine causa: formale, materiale, efficiente, finale i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e gli strumenti generali della filosofia e della scienza Una doppia pluralità: l’essere originariamente plurivoco (le categorie) la sostanza: la pluralità delle realtà individuali La sostanza rende reale i modi plurimi dell’essere La pluralità infinita delle sostanze individuali combina infinitamente e imprevedibilmente i modi originari dell’essere i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e gli strumenti generali della filosofia e della scienza 1.2. la dottrina della sostanza - sinolo forma: definisce secondo essenza sinolo* materia: rende individuale la forma * un tutto composto i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e gli strumenti generali della filosofia e della scienza 1.3. la dottrina delle cause (in forma sintattica) materia(le) efficiente forma(le) finale i metodi del sapere e dell’arte la distinzione delle sostanze: enti ideali: definiti dalla forma come gli enti matematici… enti naturali: materia tende alla forma la forma è causa efficiente e finale enti artificiali: ricevono dall’esterno la propria forma come gli enti prodotti dall’arte i metodi del sapere e dell’arte la filosofia prima e gli strumenti generali della filosofia e della scienza quando la conoscenza è scienza una definizione della ragione scientifica il ruolo della causa induzione e deduzione dimostrativa una catalogazione delle scienze teoretiche pratiche poietiche i metodi del sapere e dell’arte 2. il linguaggio e la logica elementi / unità minima di / contenuto / contenuto /catalogazione / regole semantico ontologico principi termini significato (nozioni) (piano semantico) proposizioni vero/ falso (giudizi) (piano apofantico) affezioni dell’anima oggetti reali e le dieci loro qualità categorie (modi dell’essere) principi logici: identità / non contraddizione / terzo escluso relazione tra relazione tra qualità “quadrato termini oggetti reali quantità degli opposti” (concetti, modalità nozioni) ragionamento dimostrazione trasferimento relazioni/ figure e coerenza sillogismo di significato ordine tra le modi del deduttiva: da (piano (scoperta/ situazioni sillogismo principi/cause epidittico) sistema) (cosmo) a conclusioni i metodi del sapere e dell’arte 3. la natura e l’anima la natura: «quel genere di sostanza che possiede in se stessa il principio del movimento e della quiete» autonomia delle cause e endofinalismo * ricorda la distinzione delle sostanze: enti ideali: definiti dalla forma come gli enti matematici… enti naturali: materia tende alla forma la forma è causa efficiente e finale enti artificiali: ricevono dall’esterno la propria forma come gli enti prodotti dall’arte i metodi del sapere e dell’arte 3. la natura e l’anima la natura: «quel genere di sostanza che possiede in se stessa il principio del movimento e della quiete» «Degli enti alcuni sono per natura, altri per altre cause. Sono per natura gli animali e le loro parti e le piante e i corpi semplici, come terra, fuoco, aria e acqua … Infatti, tutte queste cose mostrano di avere in se stesse il principio del movimento e della quiete» una scienza del divenire: vi accorre l’intera batteria di termini della filosofia prima: sostanza e le altre categorie, materia e forma, atto e potenza, possesso e privazione (i contrari), i quattro modi della causalità i metodi del sapere e dell’arte le realtà naturali e il divenire Il divenire in natura non è un fatto estrinseco (derivante da cause esterne) ma è l’aspetto proprio e specifico di ciò che è naturale. La sostanza naturale infatti diviene in quanto tende alla propria forma: la sua materia è in potenza (dýnamis) verso la realizzazione, cioè tende ad essere in atto (enèrgheia) la propria forma; questa è il fine verso cui si dirige e costituisce la causa efficiente del suo divenire (endofinalismo). i metodi del sapere e dell’arte la natura il divenire e l’anima «l’anima è come il principio degli animali» «l’anima è sostanza, nel senso che è forma di un corpo naturale che ha la vita in potenza... pertanto non c’è bisogno di cercare se l’anima e il corpo formano un’unità, allo stesso modo che non c’è da chiedersi se formano un’unità la cera e la figura». Aristotele De Anima l’uomo è sostanza, non l’anima l’anima è forma del corpo è individuata dal corpo che non è «carcere» ma luogo e condizione del suo essere forma e principio delle funzioni che svolge l’avventura conoscitiva è il suo modo di essere divina i metodi del sapere e dell’arte una “conclusione preliminare”: come ogni essere naturale, vivente, non è staticamente la propria forma (come accade agli enti ideali o artigianali), ma la possiede come potenza e tende ad essa, alla sua attuazione come al proprio fine, così l’uomo è perennemente in potenza alla propria individuale umanità. l’etica i metodi del sapere e dell’arte 4. lo Stato e la felicità nelle abilità dell’uomo il campo dell’etica: «la felicità è il fine delle azioni umane». una definizione: l’etica o la filosofia pratica o la messa in azione in forma di abilità delle funzioni (abilità, virtù) con le quali l’anima (in quanto principio del vivente) conosce e permette la costruzione e la realizzazione attiva dell’umanità nella persona libera. una doppia prospettiva: 1. le virtù di quella «parte dell’anima con cui essa conosce e pensa», si tratta delle virtù dianoetiche 2. Le virtù dell’uomo in quanto «l’uomo per natura è un essere socievole», si tratta delle virtù etiche i metodi del sapere e dell’arte 4. lo Stato e la felicità nelle abilità dell’uomo le virtù dianoetiche e le virtù etiche il quadro delle virtù della mente e del vivere sociale dianoetiche etiche sophìa epistéme nous phrònesis tèchne le virtù proprie della struttura composta dell’uomo… e le virtù di questa struttura composta sono umane i metodi del sapere e dell’arte le virtù dianoetiche e il modello di vita l’anima e l’intelletto « Se dunque la felicità è un’attività conforme a virtù, logicamente essa sarà conforme alla virtù superiore; e questa sarà la virtù della parte migliore dell’anima. » il “bios theoretikòs” « Non bisogna perciò seguire quelli che consigliano che, essendo uomini, si attenda a cose umane ed, essendo mortali, a cose mortali, bensì, per quanto è possibile, bisogna farsi immortali e far di tutto per vivere secondo la parte più elevata di quelle che sono in noi; se pur infatti essa è piccola per estensione, tuttavia eccelle di molto su tutte le altre per potenza e valore.» Aristotele Etica Nicomachea i metodi del sapere e dell’arte lo Stato e la felicità le virtù etiche e i modelli di vita le virtù etiche hanno sede nelle relazioni sociali in cui l’uomo è inserito come «animale per natura politico» il sociale è il luogo dell’umano è il luogo di scoperta e realizzazione progressive della propria natura come natura complessa; (un aprirsi alla propria complessità; alla perfezione della complessità: unità composta) l’uomo libero ha molti legami (il contrario è libertà dell’isolamento) i metodi del sapere e dell’arte lo Stato e la felicità L’unità e l’ armonia nella complessità 1. Lo è l’uomo nel sociale: in perenne scoperta della propria natura complessa 2. Lo è lo stato nei confronti delle molte classi e funzioni «E bisogna pensare a quanto il Filosofo dice nel secondo libro della Politica, che cioè Socrate ha distrutto la città volendo troppo la sua unità. All’essenza del composto infatti pertiene la molteplicità delle differenti parti. E poiché l’uomo è un composto naturale più perfetto di altri, come una certa città, non è affatto sconveniente, né ha dell’incredibile il fatto che sia meno unitario (minus unus) di altri composti naturali che non hanno se non una sola forma semplice o una sola perfezione.» Sigieri di Brabante (1235-1282) i metodi del sapere e dell’arte lo Stato e la felicità l’origine e il fine «sorge per rendere possibile la vita e sussiste per produrre le condizioni di una buona esistenza», «facta quidam igitur vivendi gratia, existens autem gratia bene vivendi», la polis ha dunque per fine non tanto garantire la vita (zen) ma la vita buona, felice (eu zen): l’eudaimonia, la felicità. i metodi del sapere e dell’arte 5. le scienze del fare (poietiche) l’arte e la tecnica producono il proprio oggetto (sono poietiche) a partire da un progetto (sono scienze) secondo una proprio logica per propri fini i metodi del sapere e dell’arte 5. le scienze del fare (poietiche) l’arte e la tecnica: il loro campo la possibilità e il verosimile Si tratta della realtà dal punto di vista del fare, quindi della possibilità Lo sguardo si allarga: dal vero al verosimile all’imprevedibile (ma non inverosimile) i metodi del sapere e dell’arte 5. le scienze del fare (poietiche) l’arte e la tecnica: il loro campo la possibilità e il verosimile tra le arti / scienze poietiche Aristotele studia la poetica e la retorica. Entrambe hanno per oggetto e come materia non cose, ma parole; sempre dal punto di vista del fare, quindi della possibilità. i metodi del sapere e dell’arte la retorica. arte dell'argomentare allo scopo di produrre discorsi persuasivi. ha proprie tecniche un proprio metodo il suo esito che ospita la meraviglia di fronte alla sua capacità persuasiva senza limiti (stupore e sgomento) i metodi del sapere e dell’arte la poetica la tragedia strategia di composizione: “catastrofe” (totale rovesciamento, capovolgimento delle situazioni) e si risolve in “catarsi” (vivere nella poiesis tragica un processo di scoperta gestione e “purificazione” o soddisfazione delle pulsioni). la meraviglia (stupore e sgomento) riguarda l’uomo come “deinòteros” (deinòs) i metodi del sapere e dell’arte Davanti all’uomo come “deinòteros”, messo in scena nelle vicende tragiche, la meraviglia, misto di stupore e sgomento, diventa terrore e pietà per il protagonista, per l’uomo, per la storia.