Parrocchia S. Stefano Protomartire Notiziario GARLATE ORARI DELLE SANTE MESSE Domenica: 8.00 - 10.00 - 18.00 Messa di vigilia: 18.00 Giorni feriali: 8.15 recita delle Lodi - 8.30 S. Messa Giovedì: 7.30 adorazione Eucaristica 8.15 recita delle Lodi - 8.30 S. Messa CONFESSIONI Sabato: dalle 14.00 alle 17.30 PARROCO Tel. e Fax 0341.681329 E-mail: [email protected] www.parrocchiagarlate.it Gennaio 2015 LA PAROLA DEL PARROCO Carissimi parrocchia ni, il salmista rivolgendosi a Dio? L’uomo è il capolavoro uscito dalle mani di Dio ed è il legame tra il mondo animale e il mondo spirituale perché in lui convergono i due mondi. Ma l’uomo è di gran lunga superiore al mondo animale perché in lui c’è l’intelligenza, la volontà e la libertà. Sono qualità spirituali che Dio ha messo nell’uomo e sono qualità che possiede Dio ma in modo infinito. Dio ha arricchito l’uomo di questi doni per cui può parlare con l’uomo, può dialogare con lui. Qui sta la somiglianza con Dio, la sua originalità, la sua grandezza per cui ogni uomo merita il massimo rispetto. Partendo da questa visione nobile dell’uomo Papa Francesco denuncia tutti i delitti compiuti dall’uomo contro il fratello rendendolo schiavo, privandolo della libertà. Questa è la nostra società che ha perso il rapporto con Dio e quindi ha perso la stima dell’uomo come fratello e capolavoro di Dio. L’uomo è visto “come una cosa” da usare . Allora tutto è possibile contro l’uomo. In una splendida pagina de “Le Confessioni” s. Agostino riflette sulle domande che l’uomo rivolge alla terra, agli astri, al mondo intero. Le mie domande erano la mia contemplazione: le loro risposte: la loro bellezza. Allora mi rivolsi a me stesso. Mi chiesi: “Tu chi sei?” e risposi : “Un Uomo”. E ancora s. Agostino: “Gli uomini vanno ad ammirare le vette dei monti, le correnti amplissime dei fiumi, l e orbite degli astri mentre trascurano se stessi.” Gli uomini trascurano se stessi. Non si pongono la domanda: “Tu chi sei?” Forse abbiamo perso la conoscenza esatta di noi stessi perché l’uomo ha smesso nei nostri tempi di essere il valore supremo. La sua centralità è stata occupata da altri valori ai quali si sacrifica l’uomo: il piacere, il denaro, il successo, il potere… Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace ha voluto affermare l’originalità e il valore supremo dell’uomo. Chi è l’uomo? L’uomo, ogni uomo, è creato a immagine e somiglianza di Dio. L’uomo è modellato su Dio. Qui sta tutta la sua grandezza. “Chi è l’uomo perchè, o Signore, te ne curi?” dice Buon anno nella stima dell’uomo! Don Mario 1 IL PERSONAGGIO (continua dal mese precedente) U n’altra rosa fiorita nelle mani di Marcello è il lebbrosario governativo di Marituba, a 400 Km da Macapà, presso Belem. Vi erano 670 lebbrosi in casette fatiscenti; un paio di medici venivano saltuariamente, alcuni infermieri senza diploma facevano la guardia. I malati portati là dai poliziotti vi restavano per sempre e nessuno poteva andare a visitarli. Quando con fatica Marcello ottenne di andare a vedere, ne restò sconvolto. Per dieci anni battagliò con le autorità per avere il permesso di rendere umano quel luogo. Dentro il vasto recinto costruì una casa per suore e una per religiosi, una casa della preghiera e un centro sociale per lavori adatti ai malati. Vennero medici, medicine; il sorriso tornò sul volto dei lebbrosi e massima consolazione, cominciarono a uscire i guariti. Altre opere fiorirono dalla mani di Marcello; attorno a Lui si formò un impero della carità senza L’IMPERO DELLA CARITA’ DI MARCELLO CANDIA confini. Si considerava un laico a servizio dei poveri senza tempo e senza misura. Per il battesimo e la cresima, diceva, sono impegnato a far crescere il corpo mistico di Cristo. Più di una volta gli chiesero se non gli conveniva farsi sacerdote per essere più missionario. Sorrideva e si dichiarava indegno di toccare il calice. Ma aveva idee precise su questo tema. Il laico, diceva, è in contatto con strati sociali che sfuggono al sacerdote. Un medico, un impresario sono i benvenuti dove il prete con può arrivare. Inoltre non c’è solo da portare il battesimo ai pagani; bisogna aiutarli a inserire nella loro società i valori cristiani. Questo è più urgente oggi quando i paesi di missione sono a contatto sempre più stretto con il mondo “civile”, pronti a subirne più presto i veleni che le virtù. Solo laici generosi possono mo2 strare che la vera civiltà è quella ispirata dall’amore portato da Cristo. Per Marcello il missionario laico è impegnato nelle realtà terrene per impregnare dei principi evangelici la vita di una popolazione. In questa direzione spese la sua vita, con frenesia, senza risparmiarsi fatiche. Sapeva che con cinque infarti e tre by-pass nel cuore non poteva contare su lunghi anni. Nel 1983 aveva 67 anni, sentiva che ormai era tempo di “spegnere la luce”, come diceva scherzando. Aveva assicurato la continuità alle sue opere donando l’ospedale ai Camilliani e creando la ”Fondazione Marcello Candia” a sostegno materiale delle imprese avviate. Si presentò al Signore non come uno che ha fatto l’offerta “una tantum” o ha affrontato l’Amazzonia “per realizzarsi”; lui ai più poveri aveva dato tutto e per amore. NOTIZIE DI CASA NOSTRA F E S TA D I S . S T E FA N O Anche quest’anno la festa di santo Stefano ha visto la presenza dei nostri sacerdoti nativi, che hanno concelebrato con Mons. Gian Franco Meana, penitenziere maggiore del nostro Duomo, e don Pier Giorgio Fumagalli, miei compagni di ordinazione, con don Carlo e don Andrea. Il pallone è bruciato bene senza creare inconvenienti per cui gli auspici sono buoni. ANAGRAFE PARROCCHIALE RINATI A FIGLI DI DIO n. 18 PRIME COMUNIONI n. 21 CRESIME n. 13 MATRIMONI n. DEFUNTI n. 11 7 Settimana dell’Ecumenismo Già ne ho parlato nel bollettino precedente ma vorrei sottolineare l’importanza di partecipare al momento di preghiera che si terrà nel nostro decanato a Malgrate il 20 gennaio alle ore 20,30. La riunione dei credenti in Cristo è un problema urgente per le chiese cristiane. Conferenza prof Aceti Nel mese di gennaio siamo soliti celebrare la settimana dell’educazione. Ho pensato perciò di invitare il prof Aceti Ezio che sarà presente tra noi il 13 gennaio- martedì. Ci parlerà dei problemi della preadolescenza e adolescenza. L’incontro si terrà nella sala della Comunità alle 20,45. L’incontro è aperto a tutti i genitori ma in particolare è rivolto ai genitori di quinta elementare e medie. Il prof Aceti è già conosciuto a Garlate e consiglio di non perdere l’occasione di ascoltarlo. Se ci è chiesto un sacrificio è per il bene dei figli. Il 1 febbraio domenica alle ore 10, celebreremo la festa di s Giovanni Bosco, patrono della Gioventù. È pure la giornata in difesa della vita. Il 1 febbraio alla messa delle ore 18 verrà celebrata la messa in rito bizantino greco cattolico celebrata dalla comunità greca cattolica bizantina di Milano. Sarà una liturgia lunga ma solenne. E’ un modo particolare di pregare e di celebrare l’eucarestia. È una ricchezza della Chiesa orientale. 3 Festa della sacra famiglia Nel mese di gennaio domenica 25 si celebra nella nostra liturgia la festa della sacra famiglia. Invito i genitori dei ragazzi e ragazze che frequentano il catechismo ad essere presenti alla messa delle ore 10 per pregare insieme per la propria famiglia. Una preghiera particolare la dobbiamo fare per il prossimo Sinodo della famiglia che è iniziato e si concluderà quest’anno. Pregheremo perché si continui a seminare il bene della famiglia secondo il disegno di Dio. NOTIZIE DI CASA NOSTRA U N A G I O R N ATA D I A P P R O F O N D I M E N TO E DI CONO SCENZ A DEL MOND O EBR AICO 23 gennaio 2015 È una giornata voluta dai vescovi italiani. Non si tratta di pregare perché l’ebreo diventi cristiano ma per approfondire la conoscenza di questo mondo che è alla radice del Cristianesimo. È un tema di nuovo interesse. Ho invitato a parlare Mons Luigi Nason, biblista, che è studioso e grande conoscitore di questo mondo. Tema sarà: “l’esperienza religiosa di Israele: retroterra naturale della fede primitiva.” L’appuntamento è fissato per il 23 gennaio alle ore 20,45 in sala Lazzati. Mi permetto di segnalare un testo di un biblista teologo su questo argomento: “Un primo motivo: C’è la convinzione che la Bibbia ebraica è la Bibbia di Gesù: non è quindi possibile apprezzare veramente il valore del suo insegnamento e la fede della prima comunità cristiana senza riprendere in mano questi testi. Essi sono il fondamento culturale e vitale su cui la novità cristiana è comprensibile. Senza di essi lo studio della fede cristiana peccherebbe di astrattismo. C’è poi un secondo motivo. I testi dell’Antico Testamento non sono come inutili e superati dopo il Nuovo Testamento; al contrario rimangono nella loro capacità di illustrare quel disegno di Dio che per noi ha la sua pienezza nel Signore Gesù. I doni e la chiamata di Dio, infatti sono irrevocabili. L’antica alleanza, mai revocata, mantiene quindi una sua forza salvifica. Per questo lo studio della Bibbia Ebraica - Vecchio Testamento rimane fondamentale anche per un cristiano.” 4 Giornata della solidarietà con chi è nel bisogno 8 febbraio Questo appuntamento è stato iniziato dal card Martini (1982) all’inizio del suo ministero. Il senso è quello di riflettere su un aspetto della vita sociale. Papa Francesco ha giustamente messo in guardia dal rischio che la parola solidarietà oggi vive. Nell’Evangeli gaudium afferma: “la parola solidarietà si è un po’ logorata e a volte la si interpreta male, ma indica molto di più che qualche atto sporadico di solidarietà.” Diventa uno stile di costruzione della storia. Nella nostra diocesi e nella nostra parrocchia esistono tante esperienze di solidarietà e inviterei le associazioni ad essere presenti alla messa delle ore 10. Il comune in collaborazione con la parrocchia attraverso l’assistente e l’assessore ai servizi sociali sono attenti ai bisogni delle famiglie specie extracomunitarie. Le Acli e la Presenza hanno fatto pervenire alla parrocchia buoni per la spesa presso Garland. Giornata dell’ammalato L’undici febbraio giornata dell’ammalato. Alle ore 15 santa messa all’altare della Madonna e viene amministrato il sacramento della unzione degli ammalati