ALLEANZA DELLE
COOPERATIVE ITALIANE
DATI DI SINTESI
Roma, 29 Gennaio 2015
1
Le
cooperative
hanno
sacrificato gli utili ma hanno
garantito
la
tenuta
occupazionale e continuano a
costituire un bacino prezioso di
nuove opportunità di lavoro. Si
stima che dal 2007 al 2013 il
peso occupazionale
delle
cooperative italiane (e delle
società di capitali controllate)
sia aumentato quasi del 6%
(1.354.845 occupati rispetto a
1.278.690, pari a 76.155
lavoratori in più. Di contro, il
Sistema Italia ha perso nello
stesso periodo oltre 1 milione e
100mila occupati).
Nel 2014 non si sono allentate le tensioni sul mercato del lavoro. Dalle risultanze delle indagini
congiunturali dell’Alleanza delle Cooperative Italiane prevalgono le indicazioni di contrazione degli
organici che interessano in maniera più evidente le PMI cooperative.
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I numeri del movimento cooperativo e dell’Alleanza:
•Movimento cooperativo Italiano
• oltre 13 milioni di soci,
• oltre 1 milione e 300mila occupati, di cui il 52,8% è donna.
• realizza un giro d’affari aggregato pari a quasi 161 miliardi di Euro.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane rappresenta, in termini economici e occupazionali il 90% circa
del movimento cooperativo italiano. Questi i macronumeri dell’Alleanza:
• 39.500 cooperative
• 1.150.000 persone occupate
•12.620.000 soci
• 150,3 miliardi di Euro di fatturato
3
Evoluzione economica e patrimoniale delle cooperative attive
dell’Alleanza negli anni della crisi (2009 - 2013)
• Il totale del valore della produzione segnala una crescita del +13,2%.
• Il totale del capitale investito segnala una crescita del +7,8%.
• Il totale del margine operativo lordo segnala una erosione pari al -16,7%.
• All’erosione dei margini operativi corrisponde anche una significativa caduta
del risultato d’esercizio (che si posiziona in territorio negativo sia nel 2012 sia
nel 2013).
• Il totale del patrimonio netto nelle cooperative, nel quinquennio 2009-2013,
registra un incremento del +5,7%, ma nell’ultimo biennio rallenta in modo
marcato.
• Il totale del capitale sociale registra un incremento del + 18,9%. In tutti i settori
le politiche virtuose di accrescimento della dotazione di capitale sociale hanno
sostenuto la crescita, o hanno limitato l’erosione, del patrimonio netto. A ogni
modo rimarcano la determinazione dei soci nel rinforzare la cooperativa.
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CONSUNTIVO 2014 - Rilevazione congiunturale (Gennaio 2015)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Anche il 2014 si è rivelato per la Cooperazione un anno di ristagno, pur essendo più
consistente la quota di cooperative che ha evidenziato un aumento della domanda rispetto
all’anno precedente. Solo il 9,7% ha giudicato alto il livello della domanda nel 2014.
Nell’ultimo quadrimestre 2014, si segnala una contenuta ripresa degli ordini ed un
incremento del numero, comunque sempre minoritario. Solo l’11,8% dei cooperatori ha
riscontrato un elevato livello della domanda.
In termini di fatturato, per l’insieme delle cooperative, il 2014, grazie al recupero
dell’ultimo quadrimestre, sembra aver registrato una lieve risalita; le variazioni positive
quanto al volume d’affari riguardano peraltro, prevalentemente, le grandi cooperative che
per il 30,3% hanno segnalato incremento ricavi, per il 24,2% una contrazione, mentre per
il restante 45,5% una sostanziale stazionarietà dei volumi di fatturato.
Non si allentano le tensioni sul fronte della gestione della tesoreria, relativamente al quale
la maggioranza delle cooperative continua a lamentare problemi di liquidità rispetto alle
esigenze operative. Solo il 32,9% ha reputato buono il livello di liquidità, mentre è
mediocre per il 49,1% e totalmente negativo per il restante 18%.
Nella dinamica occupazionale si registra un ulteriore leggero deterioramento, da cui sono
interessate anche alcune grandi cooperative. Il 18,5% ha espresso indicazione di
contrazione delle risorse umane, il 13,7% di aumento e il 67,8% ha mantenuto stabili i
livelli occupazionali.
Rispetto al credito, il 25,2% dei cooperatori si è visto richiedere garanzie ulteriori di
carattere personale. Il 30% di chi si è rivolto alle banche non ha ottenuto alcun importo o
ha ottenuto importi inferiori.
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PROSPETTIVE PRIMO QUADRIMESTRE 2015- Rilevazione congiunturale (Gennaio 2015)
1.
La maggioranza dei cooperatori non prevede una ripresa certa dell’economia nei prossimi mesi e, anzi,
prevalgono aspettative di sostanziale stazionarietà. Solo il 9,9% dei cooperatori crede in una
imminente inversione di tendenza del ciclo dell’economia italiana, il 66,2% prevede un quadro
stazionario, mentre il 23,9% non vede ancora la luce in fondo al tunnel e teme l’ulteriore
trascinamento e aggravamento della crisi.
2. Non si rilevano segnali di inversione del ciclo per quanto concerne il mercato del lavoro: il 10,56% dei
cooperatori ha espresso indicazioni di crescita della manodopera occupata, ma il 14,1% attende una
contrazione delle risorse umane nei prossimi mesi e, infine, il 75,3% prevede un quadro stazionario.
3. Emerge una propensione leggermente più favorevole agli investimenti sia tra le grandi imprese sia tra
le PMI, ma otto cooperatori su dieci non aumenteranno gli investimenti nel 2015.
CONCLUSIONI
• Mancano all’appello 3,3 miliardi di Euro di pagamenti arretrati alle cooperative sociali da parte della PA.
• Il calo dei costi di fornitura attenua gli effetti della caduta dei prezzi di vendita per le cooperative,
ridando un po’ di ossigeno ai margini già pesantemente erosi.
• L’occupazione farà segnare il punto di minimo dall’inizio della crisi in questi primissimi mesi dell’anno,
ma poi gli effetti dello sgravio IRAP si faranno sentire nel rilanciare l’occupazione.
• Si investe ancora a poco, ma si semina molto più di quanto si pensi: 2 cooperative su 10 si apprestano ad
espandere l’attività, mentre altre 2 su 10 hanno in cantiere percorso di aggregazione nelle varie forme:
fusioni, alleanze strategiche, forme organizzative allargate.
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Slide assemblea 2015 - Alleanza Cooperative Italiane