Gravina Contemporanea I EDIZIONE MATERIALE UTILIZZATO PER IL PROGETTO "GRAVINA CONTEMPORANEA" FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA - FESR - FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007/2013 LINEA DI INTERVENTO 3.1.3.3 D.D.G. n° 1939 del 09.07.2013 Cod.SI Caronte 1_10037 C.U.P. G19G13000120006 Capitolo di spesa 776073 per l'esercizio finanziario 2013. Il Giardino dell'arte Concorso di idee per giovani operatori nel campo dell'arte e dell'architettura contemporanea MATERIALE UTILIZZATO PER IL PROGETTO "GRAVINA CONTEMPORANEA" FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA - FESR - FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007/2013 LINEA DI INTERVENTO 3.1.3.3 D.D.G. n° 1939 del 09.07.2013 Cod.SI Caronte 1_10037 C.U.P. G19G13000120006 Capitolo di spesa 776073 per l'esercizio finanziario 2013. TITOLO DEL PROGETTO: HETERACTIS MAGNIFICA Ha lavorato al progetto Heteractis Magnifica un gruppo di architetti con esperienza nella ricerca universitaria e nel lavoro con materiali naturali e risorse locali. AK0 svolge attività sperimentale, didattica, ricerca e pratica professionale. Ancor prima di costituirsi come associazione, AK0 si è formato nel 2009 con l'obiettivo di studiare metodi di progettazione collettiva e sistemi costruttivi con impronta ambientale sostenibile. AK0 è un do-tank le cui azioni sono ancorate alla realtà d'intervento ma con input culturali e tecnologici provenienti da un network a scala mondiale. Alessandra Fasoli Laura Di Virgilio Sara Parlato Stefan Pollak Luigi Rebecchini TITOLO DEL PROGETTO: HETERACTIS MAGNIFICA Heteractis è concepita come una struttura a superficie o a guscio. Il comportamento strutturale è affidata alla forma complessiva e alla giustapposizione dei singoli elementi all’interno del manufatto più che alla presenza di materiale “resistente”. La forma complessiva è concepita in maniera da scomporre di fatto le sollecitazioni in tensione e compressione, ossia sforzi assiali puri. Questo fa sì che la struttura riesce a funzionare impiegando poca materia prima con ovvi vantaggi per i costi dell’opera, per la sicurezza in fase di montaggio e uso e per quanto concerne gli impatti ambientali. TITOLO DEL PROGETTO: HETERACTIS MAGNIFICA Giocosa, organica, interattiva: un opera d’arte da vivere. Heteractis è alta e in grado di richiamare l’attenzione da lontano. Allo stesso tempo, grazie alla sua presenza eterea si inserisce delicatamente nel paesaggio, senza imporsi. Di fatti la si noterà soprattutto quando “azionata”. La lavorazione evoca tecniche artigiane come quelle di bottai o cestai abbinate a forme contemporanee. Proposta per una scultura interattiva in bambù. Heteractis nasce dall’assemblaggio di circonferenze di bambù fissate su generatrici verticali fatte dello stesso materiale.Le giunture sono realizzate con oltre 2.300 piccoli bulloni di acciaio.Il controllo geometrico è affidato all’uso di otto circonferenze generatrici, due per la camera grande e due per ognuno dei tre tentacoli. La sequenza di montaggio prevede il fissaggio di inizialmente 12 direttrici verticali ai suddetti 8 cerchi. In questa fase è ancora possibile assecondare specificità del materiale ed introdurre lievi aggiustamenti alla forma complessiva. Mediante il fissaggio di direttrici aggiuntive, la struttura si consoliderà progressivamente. Proprio come nella costruzione di una botte, raggiungerà la sua stabilità grazie al fissaggio dei cerchi orizzontali. TITOLO DEL PROGETTO: HOPE IN LIFE Gabriella Accardo Gabriella Accardo (1985) vive e lavora a Catania. Si forma all'Accademia di Belle Arti di Catania apprendendo sia la grande tradizione pittorica che le nuove tecnologie quali il video e la fotografia. Durante gli studi si occupa principalmente di installazioni, si approccia alle performances e nel contempo affianca Domingo Milella nelle sue ricerche fotografiche paesaggistiche di viaggio col quale forma contenuti, estetica e metodologie. L’ambiente artistico catanese le offre di frequentare workshops alla Fondazione Brodbeck con Michael Beutler e con Canecapovolto su contenuti visivi e sonori, ma ha l’occasione di comparare gli ambienti dell’arte contemporanea locali con quelli oltreoceano, nello specifico newyorkese, dove entra in contatto con i registi Cohen, i fotografi Thomas Struth e Massimo Vitali col quale intrattiene tutt’oggi alcune collaborazioni. Con i prodotti audiovisivi e fotografici espone alla Fondazione Puglisi Cosentino, al Palazzo della Cultura di Catania, alla galleria Montevergini di Siracusa, al Museo Emilio Greco e partecipa alla rassegna del Cinema di Frontiera. Collabora per servizi fotografici in California e Sicilia per il Magazine a colori del The New York Times. Nel 2013 consegue la Laurea Specialistica in Fotografia e successivamente frequenta il master in Arte Interattiva al dipartimento di Arti Visive dello IUAV di Venezia. TITOLO DEL PROGETTO: HOPE IN LIFE TITOLO DEL PROGETTO: HOPE IN LIFE TITOLO DEL PROGETTO: LO SGUARDO DELLA NATURA Francesco Anfuso Massimiliano Di Benedetto Simona Nicolosi Gabriella Panarello to be BIO nasce nel 2011 ed è un gruppo di professionisti che per un comune intento ha basato il proprio credo sulla natura intesa come rigeneratrice urbana e sociale. La multidisciplinarità dei suoi componenti consente di lavorare su temi di architettura, di conservazione e restauro di monumenti antichi, ed anche di progettazione e realizzazione di opere di scultura e design. Le varie sfaccettature del dialogo progettuale trovano nella natura e il verde il loro punto di partenza, l'evoluzione e la verifica di quanto dal gruppo viene realizzato. TITOLO DEL PROGETTO: LO SGUARDO DELLA NATURA L’istallazione denominata “Lo sguardo della natura” trova la sua collocazione sulla gradinata, dalla parte sommitale della stessa si gode di una vista privilegiata del parco. Non semplicemente l’occhio inteso come organo della vista, ma l’azione del guardare come elemento capace di trasmettere informazioni ed emozioni, studiare, scrutare ciò che lo circonda, conoscere. La conoscenza della Natura fa si che il nostro occhio si trasformi nello sguardo della natura. L’uso dei materiali naturali, il fascio di corde che legano l’istallazione la trasformano, per cui vista di scorcio sembra un fascio di legni accatastati nel parco,integrandosi con la natura e con la nostra filosofia Bio. TITOLO DEL PROGETTO: LO SGUARDO DELLA NATURA Tre le motivazioni che hanno reso concreto il progetto: 1°la gradonata è platea per assistere alle diverse attività ludiche che si tengono nei campetti sottostanti; 2°sullo spiazzale alla sommità della gradonata si gode di una vista privilegiata su una buona porzione del parco e di contro si è visti; 3°la natura circostante va salvaguardata, questa trova nell’opera “lo sguardo della natura” il suo alterego. Componenti della giuria del concorso Architetto Prestinenza Puglisi Luigi Dott. Rapisarda Domenico Architetto Pario Perra Daniele Ingegnere Leonardi Mariagrazia Architetto Butera Eleonora Architetto D'Amico Giovanni Architetto Messina Giuseppe