ENNIA COCCOLO ADRIANA DAINOTTO MATTEO FOGALE THOMAS LAVIA Si ringrazia il sig. Luigi De Filippo per la gentilezza e disponibilità dimostrate nell’aver autorizzato la compagnia [IL TOMÂT ] a trasporre in lingua friulana e mettere in scena il suo testo PROSSIMI APPUNTAMENTI DE [IL TOMÂT ] : Lithostampa Pasian di Prato Udine grafica: Eleonora Padoan Il testo è stato tradotto in lingua friulana da: Associazione Comunità del Melograno Onlus S e r a t a d i s o l i d a r i e t à T E AT R O PA L A M O S T R E sabato 8 novembre 2008 ore 20.45 Un malât inmaginari (friulano) 11 febbraio 2009 Casarsa della Delizia [ IL TOMÂT ] I ruspiôs (friulano) la compagnia teatrale 25 novembre 2008 Feletto Umberto Come si rapina una banca (italiano) 29 novembre 2008 Padova La lettera di mammà (italiano) 22 febbraio 2009 Trieste presenta commedia in due atti e un quadro in lingua friulana liberamente tratta da “Storia strana su di una terrazza romana” Prevendite: di LUIGI DE FILIPPO regia ADRIANA DAINOTTO CJAN, AMÔR E.... FANTASIE [UNE CONTE FANTASTICHE…. FORSI !!!!] Segreteria organizzativa: via Forni di Sotto, 14 - Udine - tel. 0432 42849 Associazione Culturale Udine Sipario via del Sale, 4 - Udine - tel. 0432 204191 Con il patrocinio di Posti numerati: interi € 10.00 ridotti (minori di 18 anni) € 8.00 disabili gratuito Con la collaborazione di INTERPRETI Fabrizio WALTER CIGNOLA Ennia, sua moglie ENNIA COCCOLO Argentina, la domestica GIULIETTA SAGGION Anna, la figlia ANTONELLA CHIANDONE Simone, il genero SERGIO DRIUSSI Renato Vastola, l’inquilino del piano di sotto MICHELE VALENDINO Don Elio ELIO CUZZI Tarquinio Prugnone, farmacista GIORGIO BARBERI Giovanna, commessa del negozio ANNA BATTISTELLA Idraulico DAVIDE CIARLINI Oscar Saliscendi, investigatore ALDO BERTON Voce della vicina ANNA BATTISTELLA Con la partecipazione straordinaria di SANSONE Costumi ANNAMARIA BARBERI Luci e audio PIERCARLO COPETTI Divertente testo, incentrato sulla stravagante vicenda di una famiglia di piccoli commercianti - un ex pasticciere con moglie, figlia, genero, domestica e cane - che vive in un vecchio attico affacciato sulla città. Il genero, un tipo originale, sempre in lite con i suoceri, da qualche giorno afferma di comprendere l’abbaiare del cane di casa. Il guaio è che questo cane chiacchierone, testimone insospettato delle azioni più intime dei protagonisti, poco a poco rivela verità scabrose. E così vengono messi a nudo segreti e bugie, vizi e desideri, colpe e misfatti, e ciò infastidisce e compromette non poco l’equilibrio di questa piccola società di quartiere. La vita quotidiana quindi si complica notevolmente dando vita a molteplici situazioni comiche e paradossali, che culmineranno in un sorprendente finale. In questo lavoro, Luigi De Filippo dimostra di aver fatto sua la lezione della grande commedia napoletana, capace sempre di abbinare il riso alla riflessione, e di aver altresì imparato il segreto, insito in questa immensa tradizione teatrale, di costruire situazioni e caratteri in cui la comicità rivela sempre un fondo di umanità e di sottile e velata malinconia. “Storia strana su di una terrazza romana” è andata in scena per la prima volta nel 1973 e in quell’occasione i protagonisti erano proprio Peppino De Filippo e il figlio Luigi assieme. Fu un grande successo e i due, a detta della critica, rivaleggiarono bonariamente in bravura e comicità. Dopo più di trent’anni abbiamo voluto indegnamente proporre e trasferire queste vicende surreali, da una terrazza romana ad una terrazza friulana …. una di quelle terrazze di una casa antica del centro storico, con sullo sfondo l’Angelo del Castello, perché ci protegga in quest’impresa.