Insegnamento: Corporate identity ed etica d'impresa (2011/2012) UNITÀ DI APPRENDIMENTO: “ETICA D’IMPRESA: MODELLI E STRUMENTI OPERATIVI” DIAPOSITIVE Lezione 4 Attuare l’etica di impresa Riepilogo Modulo «Etica d’impresa» 1) Codici etici: fondamenti filosofici, criteri di progettazione 2) Sistemi di attuazione e controllo dei codici etici e Modelli ex D.lgs. 231/01 3) Esempi di contenuti dei Modelli o dei Sistemi in base a case history 4) Modalità di adozione e problematiche di attuazione Programma • La «dimensione normativa»: ruoli, norme e sanzioni • Limiti di tale modalità PAUSA • La «dimensione culturale» • Discussione finale • Riepilogo generale della bibliografia e «Guida allo studio» Dimensione culturale: condivisione, consapevolezza etica, trasparenza, franchezza Dimensione normativa: ruoli, norme interne, controlli, filtri verso l’esterno, disciplina, sanzioni Due «dimensioni di intervento» nell’attuazione dell’etica di impresa Dimensione normativa: ruoli, norme, sanzioni Le «misure preventive» devono essere contenute in una struttura («Sistema» o «Modello») D.Lgs. 231/01 Standard Q-RES Identificazione dei rischi Visione etica d’impresa Protocolli e misure di controllo in relazione ai reati da prevenire Codice etico Modalità di gestione delle risorse finanziarie Formazione etica Organismo di vigilanza / verifiche periodiche Sistemi organizzativi di attuazione e controllo Obblighi informativi all’Organismo Verifica esterna (certificazione) Sistema disciplinare Rendicontazione eticosociale Norme diverse contengono numerose «misure etiche» comuni, sia pure classificate sotto titoli o argomenti diversi. La forma generale di un «sistema di attuazione e controllo» e dei «modello» è probabilmente il «ciclo di Deming» Plan Act Do Check 8 Un esempio di modello ex D.lgs. 231/01 «quasi completo» e disponibile pubblicamente: il Modello ANCE http://www.confindustriavv.it/materiale/codice eticoance08.doc Commentiamone alcuni contenuti: >>> Il Codice etico (dal Codice di comportamento ANCE) Premessa 0.1 Obiettivi 0.2 Adozione 0.3 Diffusione 0.4 Aggiornamento Parte I Regole di comportamento Sezione I Rapporti con l’esterno 1.1 Competizione 1.2 Relazioni 1.2.1 Con gli interlocutori esterni 1.2.2 Con i clienti e committenti 1.2.3 Con i fornitori 1.3 Ambiente Sezione II Rapporti con i collaboratori 2.1 Lavoro 2.2 Sicurezza e salute Parte II Modalità di attuazione 3.1 Prevenzione 3.2 Controlli 3.3 Sanzioni L’Organigramma (dal Codice di comportamento ANCE) Aggiungereste qualcosa? Disposizioni relative ai processi sensibili (dal Codice di comportamento ANCE) Esempi di «Disposizioni relative ai processi sensibili» ANCE: • il processo di approvvigionamento (P.01) • Il processo di gestione delle risorse umane (P.07) Due tipi di limiti degli interventi basati prevalentemente sulla «dimensione normativa» • Costi sia «tangibili» (tempi, personale per controlli) sia «intangibili»: clima organizzativo, limitazione della collaborazione e dell’ innovazione • Limiti di efficacia dal punto di vista del risultato etico sostanziale e della prevenzione dei reati >>>> Limiti di efficacia • Perdita di focalizzazione sul rischio (non so perché devo compilare questo modulo) • Lentezza della reazione nelle situazioni di rischio, specie se impreviste • Approccio settorializzato: «io arrivo da qui a lì e il resto non lo voglio sapere» • Abbassamento di attenzione in relazione a quanto non è richiesto dalle procedure • Gli errori/difetti possono venire nascosti per paura della sanzione o delle conseguenze • Creazione di «specialisti del Sistema/Modello», deresponsabilizzazione di chi non è uno specialista Dimensione culturale: consapevolezza etica, condivisione, trasparenza, franchezza Dimensione culturale. Alcuni esempi di intervento 1) Bussola etica 2) No Blame Approach 3) Cluetrain Manifesto 1) Insistere sul comportamento etico sostanziale e sulla consapevolezza. (dal Codice etico GSK) 2) No Blame Approach? Come gestiscono gli errori le «High Reliability Organizations» (HROs), come le centrali nucleari, le compagnie aeree, ecc.? Incoraggiano e valorizzano le segnalazioni spontanee di errori e di «quasi incidenti» (cultura del reporting, coinvolgimento nelle inchieste sugli errori, diffusione della «storia» dell’errore). Non sanzionano gli errori (ciò naturalmente non si applica ai comportamenti dolosi) 3) «Cluetrain Manifesto»: trasparenza e collaborazione E se i processi aziendali fossero gestiti come social network aperti e trasparenti almeno a tutto il personale, con tecnologie collaborative Web 2.0.? «biases etici delle organizzazioni» (HBR, April 2011 «Ethical Breakdowns») 5 ostacoli per l’Organizzazione Etica 1. Gli obiettivi concepiti male (ad esempio obiettivi basati solo su indicatori economici) 2. La cecità motivata (conflitti di interesse in chi deve prendere decisioni) 3. La cecità indiretta (far fare ad altri – ad es. ai subfornitori il «lavoro sporco» - ad esempio le attività pericolose) 4. Il pendio scivoloso (abituarsi un po’ alla volta alle condotte scorrette fa apparire accettabile un comportamento che all’inizio non avremmo tollerato) 5. La sopravvalutazione dei risultati («se il risultato è buono, possiamo permetterci qualche imbroglio») (HBR, April 2011 «Ethical Breakdowns») “ What can you do to head off rather than exacerbate unethical behavior in your organization? Avoid “forcing” ethics through surveillance and sanctioning systems. Instead ensure that managers and employees are aware of the biases that can lead to unethical behavior.» Discussione finale • Avrebbe senso un approccio all’etica di impresa basato solamente sulla consapevolezza? Materiali per approfondimenti • • • • • • • Standard e linee guida Q-RES per il miglioramento delle prestazioni etico-sociali dell’organizzazione, Liuc Papers n. 145, Serie Etica, Diritto ed Economia 12, suppl. a marzo 2004 http://www.biblio.liuc.it/liucpap/pdf/145.pdf (l’articolo, da non confondere con il Liuc Paper nella bibliografia di esame, presenta in modo più completo ed aggiornato rispetto a tale Paper i requisiti del sistema di attuazione e controllo; è invece più sintetico nella trattazione delle premesse teoriche) ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili. Codice di comportamento delle imprese di costruzione ai sensi dell’art. 6, comma 3, del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 REVISIONE 2008 http://www.confindustriavv.it/materiale/codiceeticoance08.doc Bazerman M. H., Tenbrunsel A. E., “Ethical Breakdowns”, Harvard Business Review, June 2009 Codice Etico GSK, pag. 2 «La nostra Bussola» http://www.gsk.it/attach/content/172/COD_ETICO_it.pdf Provera B., Montefusco A., «The No Blame Organization», CRORA Working Paper no. 7, Feb 2007 (pagina web del corso) O’Toole J., Bennis W., «A Culture of Candor» Harvard Business Review, June 2009 The Cluetrain Manifesto (http://www.mestierediscrivere.com/index.php/articolo/Tesi)