Riconoscere i problemi della persona anziana con disturbi del tono dell’umore ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo,basati su prove di efficacia LA DEPRESSIONE Disturbo caratterizzato da riduzione del tono dell’umore, di gravità variabile da lieve a severa, fino ad indurre al suicidio Frequente in età avanzata ma non è una normale conseguenza dell’invecchiamento Essere vecchio significa essere depresso? Vecchiaia = malattia = depressione STEREOTIPO SBAGLIATO La depressione riveste una particolare rilevanza per il geriatra: • Per la sua natura caratterizzata da un continuo cambiamento di forma • Per la prevalenza elevata • Il rapporto con le malattie (inclusa la demenza) e/o condizioni sociali • La qualità della vita e la disabilità La depressione si accompagna a comorbosità nelle persone anziane producendo un effetto debilitante Esempio: • Raddoppia il rischio di frattura del femore e di cadute • Depressione + demenza = fattore di rischio per la mortalità ad un anno negli anziani in riabilitazione per frattura di femore • Alcune patologie hanno una prognosi peggiore e vanno incontro a maggiore rischio di mortalità se associate a depressione • Nel caso di pazienti ictati riduce la collaborazione al trattamento riabilitativo e minor efficacia di quest’ultimo I disturbi affettivi vengono spesso sottovalutati, anche se costituiscono una variabile estremamente importante per prevenire il cronicizzare di un fenomeno acuto e per prevenire uno stato di disabilità FATTORI DI RISCHIO Una storia di depressione pregressa Cognitività compromessa Malattie fisiche Farmaci Disabilità Povertà Fattori socio-ambientali: perdita del supporto sociale, istituzionalizzazione Fattori biologici, alterazione dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale SEGNI E SINTOMI Principali forme di depressione nell’anziano: - Depressione maggiore: Cinque (o più) dei seguenti sintomi devo essere presenti durante lo stesso periodo di due settimane provocando una compromissione funzionale significativa 1) umore depresso per più di un giorno, approssimativamente ogni giorno 2) interesse o piacere nelle normali attività marcatamente diminuiti 3) calo o aumento significativi di peso 4) alterazione del sonno quasi tutti i giorni 5) calo o aumento di peso significativi 6) alterazione del sonno quasi tutti i giorni 7) agitazione o lentezza psicomotoria quasi tutti i giorni 8) fatica o perdita di energia quasi tutti i giorni 9) sensazione di inutilità o eccessivo senso di colpa 10) diminuita capacità di pensare o di concentrarsi o indecisione 11) ricorrenti pensieri di morte o idee/tentativi di suicidio - Disturbo distimico: - Umore depresso costante che si presenta quasi ogni giorno per almeno due anni, con intervalli non più lunghi di due mesi Due o più sintomi dei seguenti: bassa autostima, astenia, alterazioni del sonno e/o dell’appetito, sentimenti di disperazione, difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni - Disturbi dell’umore dovuto a condizione medica generale - Disturbo dell’umore indotto da sostanze Come si manifesta la depressione nell’anziano: - Sintomi vegetativi: - Disturbi del sonno (risvegli precoci e insonnia intermedia) - Perdita dell’appetito - Stipsi - Perdita della libido - Astenia Come si manifesta la depressione nell’anziano: - Sintomi cognitivi: - Anedonia - Triade di Beck: visione negativa del mondo, di se stessi e del futuro, causato dal senso di colpa, autodenigrazione, sentimenti di disperazione e di impotenza Come si manifesta la depressione nell’anziano: - Sintomi relativi al tono dell’umore: - Depressione mascherata: da sintomi somatici multipli - Pseudodemenza: la demenza è mimata da un disturbo psichiatrico funzionale, più frequentemente dalla depressione. Presentano performance mentali simili a coloro che sono affetti da una vera malattia degenerativa cerebrale. Sintomi della depressione e della demenza spesso si sovrappongono Il paziente demente non è consapevole dei suoi deficit cognitivi Il pseudodemente da risposte globali del tipo “non so”, il demente non risponde ACCERTAMENTO Intervista Identificazione dei fattori di rischio Identificazione dei sintomi Uso di scale di valutazione monodimensionali validate GERIATRIC DEPRESSION SCALE (GDS) E’ una tra le più diffuse scale per la valutazione di sintomi depressivi nell’anziano Può essere applicata anche nel paziente demente di grado lieve-moderato E’ uno strumento composto da 30 items, che esclude la rilevazione dei sintomi somatici e di sintomi psicotici Le risposte sono di tipo binario (si/no) Il punteggio varia da 0 (non depresso) a 30 ( massima gravità della depressione) con un cut-off individuato a 11 per la presenza di sintomi depressivi clinicamente rilevanti. La gravità della depressione viene rappresentata: 0-10: assente 11-16: depressione medio-moderata >17: depressione grave È stata validata anche una forma breve del Geriatric Depression Scale: GDS-4 utile per lo screening della depressione 1. 2. 3. 4. E’ fondamentalmente soddisfatto della sua vita? Sente che la sua vita è vuota? Teme che possa capitarle qualcosa di brutto? Teme che possa capitarle qualcosa di brutto? Si sente felice per la maggior parte del tempo? CORNELL SCALE FOR DEPRESSION IN DEMENTIA E’ una scala per identificare i sintomi depressivi nei pazienti dementi (anche di entità moderato-severa). Strumento osservazionale: utilizza una serie standardizzata di item che sono rilevati attraverso un’intervista ad una persona che conosce il paziente (familiare o operatore) ed il colloquio semistrutturato con il paziente. La scala si compone di 19 item, con risposte che hanno un punteggio graduato da 0 (sintomo assente) a 2 (sintomo severo). In popolazioni di dementi uno score superiore a 9 alla CDS identifica i soggetti affetti da sindrome depressiva. INTERVENTI incoraggiare la persona a esprimere i propri sentimenti prestare attenzione ai possibili pensieri suicidi individuare i meccanismi di coping utilizzati dal paziente in situazioni passate esprimere giudizi positivi sui meccanismi di coping che dimostra somministrare gli antidepressivi prescritti dal medico, controllare l’efficacia e verificare l’insorgenza di effetti collaterali (es: stato confusionale, ipotensione ortostatica...) informare il paziente e i caregiver sulle precauzioni da tenere nell’assumere terapia antidepressiva (es: non bere alcolici, evitare attività che richiedano prontezza di riflessi, come guidare) incoraggiare la persona a fare esercizio fisico, a mantenere una dieta equilibrata ma varia, a curare la propria persona e la propria casa (se a domicilio) evitare l’isolamento che favorisce un senso di solitudine e inutilità CRITERI DI RISULTATO Il paziente dimostrerà interesse per gli aspetti della sua vita, dimostrerà buone capacità di adattamento e di interazione sociale e non dimostrerà comportamenti suicidari