Gold rivelatore da esterno a doppia tecnologia con copertura a tenda. Presentazione agli installatori Release 1.0 del 15/11/2010 Autore: TERVIS S.r.l. Servizio Marketing GOLD RIVELATORE DA ESTERNO A DOPPIA TECNOLOGIA CON COPERTURA A TENDA, La rilevazione da esterno, in tutte le sue forme, rappresenta, da ormai diversi anni la nuova frontiera della rilevazione contro l’intrusione. Infatti le indagini di mercato svolte dall’Ufficio Marketing TERVIS hanno stabilito inequivocabilmente che l’utilizzatore finale preferisce di gran lunga che l’intrusione venga segnalata ancor prima che questa avvenga. La capacità di eseguire complessi algoritmi di elaborazione dei segnali, la stabilità delle sezioni analogiche e le sofisticate soluzioni meccaniche adottate, hanno fatto in modo che i rilevatori da esterno TERVIS possano oggi essere prodotti su scala industriale. Con il rivelatore da esterno GOLD, TERVIS ha voluto fare la sintesi delle più moderne tecnologie dedicate alla rilevazione. La progettazione ha richiesto oltre due anni di lavoro di esperti di marketing, di software per dispositivi embedded, di hardware, di progettazione meccanica nonché tecnici esperti nei processi produttivi. Il risultato è un prodotto con un vastissimo campo di utilizzo, affidabile in tutte le situazioni e ricco di innovative funzioni che lo rendono unico nel suo genere. 1 La principale funzionalità del rivelatore GOLD è, ovviamente, quella di segnalare l’intrusione. Tuttavia nel GOLD questo compito non solo viene svolto in modo particolarmente efficace ma sono presenti tutta una serie di altre caratteristiche che lo rendono completo e pronto a soddisfare i Clienti più esigenti. Realizzare un rivelatore da esterno non significa metterne in un contenitore diverso uno da interno, ma creare un dispositivo che possa assolvere a funzionalità completamente diverse rispetto a quelle necessarie all’interno. I diagrammi di protezione Il rivelatore GOLD consente di ottenere sia la praticità di installazione dei rivelatori volumetrici, devo installare un solo oggetto, non ho il problema dell’allineamento dei raggi, con la sicurezza e la duttilità delle barriere perimetrali, proteggo esattamente dove mi serve e solo dove mi serve. Infatti il diagramma di copertura consente di realizzare una “tenda di protezione” che partendo dal rivelatore si sviluppa davanti ad esso. All’altezza tipica di installazione la lunghezza della “tenda” è regolabile da un minimo di 1 metro ad un massimo di 12 metri. La tenda arriva ad avere, a 12 metri, la larghezza massima di 2 metri. Il GOLD viene definito quindi come rivelatore da esterno volumetrico a doppia tecnologia ad effetto tenda. 2 Riconoscimento della traiettoria di attraversamento della barriera e funzione APB Il rivelatore GOLD introduce una nuova ed interessantissima funzionalità nell’ambito della rilevazione da esterno. Attraverso una particolare analisi differenziale dei segnali provenienti dal sensore piro elettrico il rivelatore è in grado di riconoscere il verso di attraversamento della tenda. Tale funzione è disponibile fino alla metà della portata fissata (ad esempio con portata a 6 metri è disponibile fino a 3 metri dal rivelatore) Grazie a questa peculiarità è possibile attivare la funzionalità APB (Anti Pass Back) grazie alla quale un soggetto può uscire dall’immobile e rientrare all’interno entro al massimo 30 secondi senza che vi sia allarme. Diversamente, nel caso in cui un soggetto entri nell’immobile senza essere prima uscito oppure essendovi uscito vi rientri dopo i 30 secondi previsti, avremo la segnalazione di allarme. L’utilità di questa prestazione è assolutamente evidente in particolare nella protezione di ville con giardino in corrispondenza delle porte di uscita. Attraverso una programmazione (ponticelli) è possibile variare in qualsiasi momento il verso di attraversamento. Regolazione della portata Una protezione su misura, questo è il l’obiettivo che i progettisti della TERVIS hanno tenuto in mente durante lo sviluppo del rivelatore GOLD. La portata è regolabile su due macro livelli - max 6 metri oppure max 12 metri - e quindi, all’interno di essi, è possibile realizzare la regolazione con il potenziometro (da 0 a 6 oppure da 0 12). La gamma totale di regolazione consente pertanto di ridurre o allungare la tenda da un minimo di 1 metro al un massimo di 12 metri. Un peculiarità non trascurabile del rivelatore GOLD rispetto ad altri sta nella sua capacità di mantenere costante la rilevazione al variare della temperatura. E’ noto infatti che, proprio in base al principio fisico di funzionamento, molti rivelatori all’infrarosso - oppure la sezione infrarosso dei rivelatori a doppia tecnologia riducono sensibilmente la loro portata man mano che la temperatura dell’ambiente aumenta. Quindi in estate si rischia di avere portate inferiori che in inverno con conseguente rischio di falso allarmi se regolati per l’estate e mancate rilevazioni se regolati per l’inverno. Il GOLD supera questo problema grazie al rivelatore di temperatura incorporato. Infatti in base alla temperatura esterna registrata vengono regolate le soglie di intervento al fine di garantire una portata costante lungo tutto l’arco delle condizioni ambientali di funzionamento. 3 RIVELATORE GOLD: TECNICHE DI ELIMINAZIONE DEI FALSI ALLARMI La probabilità di avere dei falsi allarmi per un rivelatore da esterno è sicuramente maggiore rispetto a uno da interno. Infatti è del tutto evidente che all’esterno i fattori ambientali giochino un ruolo determinante e la qualità di un rivelatore è direttamente proporzionale alla capacità di quest’ultimo di prenderli in considerazione. Nel rivelatore GOLD si è fatto un lavoro su due piani complementari. In primis si è adottata la massima cura alla fonti analogiche sulle quali il processore dovrà realizzare le analisi del movimento e oltre a questo si sono implementati una serie di algoritmi software in grado di ridurre al minimo il rischio di falso allarme. L’altro gruppo di tecniche utilizzate al fine di ridurre al minimo l’insorgenza di falsi allarmi è invece legato alla elaborazione del segnale. Tale elaborazione realizzata da un microcontrollore svolge a tale scopo 4 compiti fondamentali: auto apprendimento dello scenario di osservazione, compensazione della temperatura, immunità dalle sorgenti luminose, funzione “AND”. Sensore piro elettrico digitale Il sensore piro elettrico, che sta alla base della sezione infrarosso passivo, è dotato esso stesso di una uscita digitale in quanto la conversione del segnale, da analogico a digitale, avviene internamente al componente. Tutti gli elementi utilizzati per la conversione sono protetti all’interno del “case” riducendo drasticamente le influenze dovute ai campi elettromagnetici esterni (trasmissioni radio, telefonini, cavi elettrici nelle vicinanze, ecc…) e quindi in grado di generare un segnale molto più robusto ed affidabile. Filtro UV Il piro elettrico è inoltre dotato di un filtro in grado di eliminare la luce ultra violetta - generata dal sole - in modo da rendere maggiormente precisa la rilevazione limitandola esclusivamente all’interno dello spettro infrarosso. Anche il materiale con il quale è costruita la lente davanti al rivelatore - Poly IR4 - svolge una azione filtrante sui raggi UV. Microonda con risuonatore a linea accoppiata Allo stesso modo la sezione microonda è dotata di un radar doppler fornito da una azienda tedesca specializzata in componenti per microonde. Questa utilizza nel proprio processo produttivo la tecnica dei “risuonatori a linea accoppiata” che, rispetto alla classica regolazione meccanica ottenuta da una pastiglia di dielettrico, garantisce una precisione notevolmente superiore. Il risultato pratico è la perfetta ripetibilità di comportamento della microonda in termini di reazione al movimento del “target”. In altre parole la “sensibilità” della microonda può essere considerata costante nel tempo con un enorme beneficio per la successiva attività di elaborazione. 4 Auto apprendimento dello scenario di osservazione La funzionalità di “auto apprendimento dello scenario di osservazione” ha lo scopo di fornire un comportamento costante del rivelatore in tutte le situazioni ambientali. Si immagini ad esempio una giornata di pioggia. Ogni goccia è in grado di generare una variazione seppur minima all’interno del campo di visione del rivelatore. In particolare la microonda, man mano che la pioggia aumenta, si avvicinerà sempre di più alla soglia di allarme. L’elaborazione digitale è tuttavia in grado di analizzare il rapporto tra l’aumento di segnale e il tempo, adattando dinamicamente le soglie. Il risultato che ne deriva è un rivelatore sempre in grado di rilevare una intrusione distinguendola da un temporale o dalle foglie di una pianta spostate dal vento. Auto compensazione della temperatura La funzione di compensazione di temperatura utilizza algoritmi matematici simili a quelli adottati nell’auto apprendimento dello scenario di osservazione. In questo caso tuttavia l’analisi ambientale è fatta grazie all’ausilio di un sensore di temperatura inserito nel rivelatore GOLD. Se la temperatura esterna è molto bassa è evidente che una stessa quantità di calore emessa da un corpo che si muove davanti al piroelettrico, genererà un segnale maggiormente elevato rispetto a quando la temperatura è elevata. Quindi anche un corpo che passa oltre l’area di copertura del rivelatore (ad esempio sul marciapiede esterno alla proprietà da proteggere) potrebbe emettere una energia infrarossa sufficiente a mandare in allarme il rivelatore. Per contro se la temperatura esterna è molto elevata si potrebbe avere una riduzione significativa di portata in quanto il differenziale tra “lo sfondo termico” e l’intruso che si muove - che immaginiamo avere una temperatura verso i 27 gradi - è molto piccola. Grazie alla compensazione della temperatura questo non succede e l’energia emessa dai corpi è rilevata in modo costante in tutte le situazioni di temperatura. Immunità alle sorgenti luminose Le sorgenti luminose sono anch’esse fonti di falso allarme. In particolare le variazioni improvvise di illuminamento comportano per il sensore piroelettrico un rischio di falso allarme. Ad esempio in una giornata con vento e nuvole capita di passare da una situazione con forte luce alla quasi penombra nel giro di pochi secondi. Oppure si immagini una automobile che fa manovra nel piazzale con i fari abbaglianti accesi. Il sensore verrebbe “abbagliato” per un attimo dalla luce generando un picco sul sensore. La soluzione a questi problemi nel rivelatore GOLD avviene sia in modo hardware, con i filtri UV spiegati in precedenza, che per mezzo di algoritmi software in grado di eliminare le variazioni troppo elevate di energia captata in un tempo breve. Funzione AND Ultima ma non sicuramente la meno importante delle funzioni dedicate all’eliminazione dei falsi allarmi è la funzione “AND”. And è un operatore logico e rappresenta la regola attraverso la quale viene verificato un allarme. Affinché l’allarme sia “vero” è necessario che entrambe le sezioni, infrarosso e (and) microonda lo forniscano. Questa regola è particolarmente efficace in quanto le cause che generano falsi allarmi per l’infrarosso e per la microonda sono ben distinte tra loro. La probabilità che contemporaneamente si manifestino entrambe le cause di falso allarme è decisamente minore rispetto al fatto che se ne manifesti una sola delle due. 5 RIVELATORE GOLD: OPZIONI PER LA MASSIMA SICUREZZA Funzione OR Nel GOLD è possibile utilizzare la modalità “OR”. In questo caso anche una sezione da sola del rivelatore, Infrarosso o (or) Microonda, potrà dare l’allarme. Quest’ultima modalità risulta utilizzabile in particolari condizioni di installazione quali porticati protetti o capannoni ed in generale in tutte quelle situazioni dove le condizioni ambientali siano più protette. La funzionalità OR, indubbiamente, sebbene aumenti la probabilità di falsi allarmi, garantisce una maggiore sicurezza in quanto è come avere due rivelatori in uno con una doppia sicurezza nella rilevazione. “Auto switch” in caso di sezione guasta Oltre alla possibilità di essere programmato per funzionare sempre in modalità OR il rivelatore GOLD consente l’”auto switch” verso una sola delle due sezioni nel caso in cui una sia guasta. Infatti il rivelatore GOLD è in grado di determinare il guasto della sezione infrarossa piuttosto che di quella a microonda, ovvero la sopraggiunta impossibilità di rilevare il movimento. E’ evidente che, essendo impostata la modalità AND (entrambe le sezioni devono dare l’allarme per avere l’allarme), se una di queste fosse guasta il rivelatore risulterebbe impossibilitato a dare l’allarme. Grazie alla funzione AutoSwitch, in modo del tutto automatico, il rivelatore GOLD passa in modalità OR garantendo la rilevazione dell’intruso anche con solo una sezione funzionante. Contemporaneamente viene attivata in morsettiera l’uscita di guasto al fine di segnalare adeguatamente in centrale il problema. 6 RIVELATORE GOLD: AUTO CONTROLLO TOTALE Si definisce “auto controllo” la capacità da parte del rivelatore di individuare automaticamente ed autonomamente le situazioni nelle quali non è più in grado di svolgere il proprio compito (ovvero rilevare le intrusioni). Controllo accecamento sezione MW Una delle peculiarità delle microonde è quella di essere riflesse dai materiali metallici. In sostanza il metallo forma una sorta di schermo per le microonde che non può essere sorpassato. Quindi se davanti al rivelatore viene posto uno schermo metallico questo potrebbe impedire la rilevazione. Il rivelatore GOLD risolve questo problema con la funzione “anti accecamento”. Il sistema agisce sia ad impianto disattivato che attivato. Ad impianto disattivato viene fornita la segnalazione quando uno schermo riflettente venga posto di fronte al rivelatore per almeno 30 secondi. Allo stesso modo, ad impianto attivato, viene fornita la segnalazione di mascheramento nel constatare che il background ambientale è, per l’effetto dello schermo, radicalmente cambiato. Controllo accecamento sezione IR. La sezione IR del GOLD è dotata di un particolare dispositivo in grado di rilevare il mascheramento della lente. Infatti se la lente posta davanti al sensore viene mascherata, ad esempio incappucciando il rivelatore con una semplice scatola di cartone o con della vernice, il rivelatore risulta impossibilitato a svolgere la propria funzione. Per superare questo problema il GOLD è stato dotato di un terzo trasduttore al suo interno (oltre alla microonda e al piro elettrico) dedicato specificatamente al controllo di mascheramento: si tratta di un trasmettitore e un ricevitore di infrarossi attivi. Il trasmettitore emette continuamente luce infrarossa ed il ricevitore controlla la quantità riflessa. La quantità di luce infrarossa ricevuta dal ricevitore varia repentinamente in funzione della presenza di un corpo riflettente posto davanti al sensore. In questo modo il GOLD è in grado di segnalare il tentativo di accecamento. Il sistema funziona sia ad impianto attivato che disattivato. Controllo pulizia lenti Attraverso lo stesso dispositivo utilizzato per il controllo del mascheramento (ir attivo) si ottiene anche una seconda fondamentale prestazione: il controllo della pulizia delle lenti. In questo caso viene fornita la segnalazione di guasto dopo che per almeno un’ora viene superata la soglia di “lente sporca”. La segnalazione di guasto sparisce quando la lente viene pulita in conseguenza del fatto che la lente sporca riflette molta più energia rispetto a quella pulita. 7 Dispositivi meccanici anti manomissione Il rivelatore GOLD è anche perfettamente protetto contro i tentativi di manomissione che prevedono l’apertura o l’asportazione del rivelatore stesso. RIVELATORE GOLD: ALTRE FUNZIONI A DISPOSIZIONE Immunità animali Nella progettazione del rivelatore GOLD si è tenuto conto dell’esigenza di tenere all’esterno, nel giardino dell’abitazione, degli animali domestici. Grazie ad un accessorio fornito in dotazione con il GOLD è possibile limitare l’altezza di rilevazione del rivelatore consentendo agli animali domestici di percorrere la zona protetta. La zona “pet immunity” è regolabile su due diverse distanze: 3 metri o 6 metri. All’interno della zona in cui gli animali possono circolare avviene comunque la normale rilevazione compresa la funzionalità anti accecamento Infatti grazie ad un ponticello è possibile ottenere una opportuna auto-regolazione delle soglie. Segnalazioni luminose ed acustiche Per facilitare al massimo il compito dell’installatore in particolare nella fase di posizionamento del prodotto e per fornire all’utente finale informazioni a lui utili qualora fosse stato dato un allarme, sul rivelatore GOLD sono previste segnalazioni luminose ed acustiche. I led disponibili forniscono tutta una serie di segnalazioni che permettono il controllo del funzionamento oltre che la verifica della copertura. Per ogni sezione, infrarosso e microonda, è prevista una memorizzazione singola di allarme a prescindere che la singola sezione abbia generato un allarme vero e proprio (funzione AND). Questa prestazione consente di valutare la possibilità di adottare la modalità di funzionamento OR avendo considerato i “potenziali” falsi allarmi. I led di sezione indicano anche la condizione di accecamento. La memorizzazione dell’allarme vero e proprio è segnalata da un led rosso posto sotto alla lente. Le segnalazioni dei led sono escludibili. Il rivelatore GOLD è anche dotato di un buzzer – facilmente escludibile se lo si desidera – utilissimo a verificare la copertura del rivelatore in particolare quando ci si trovi in condizione di forte luce e la verifica risulterebbe gravosa se effettuata tramite i soli led. Il buzzer - se non viene escluso - è utilizzabile come segnalatore di presenza ad impianto disattivato. 8 Ingresso ausiliario Il rivelatore GOLD supera le aspettative dei Clienti introducendo prestazioni aggiuntive non presenti sui prodotti concorrenti. In particolare il Gold è dotato di un ingresso ausiliario che ne permette l’utilizzo in combinazione con altri rivelatori. Vediamo di seguito due casi pratici di utilizzo. Protezione volumetrica esterna e perimetrale su una o più finestre In questo caso all’ingresso ausiliario viene collegato un microcontatto classico o un contatto di tipo Roller (o entrambi). La centrale riceverà la segnalazione di allarme non solo se il Gold fornisce l’allarme ma anche se viene aperta la finestra o alzata la tapparella (uso del roller). In pratica disponiamo di due rivelatori in uno. E’ anche possibile, spostando opportunamente uno switch di programmazione, fare in modo che l’allarme dal volumetrico (il Gold) venga fornito solo se anche il rivelatore ausiliario (microcontatto o roller) ha dato l’allarme. Protezione di aree “difficili” Grazie all’ingresso ausiliario è possibile assicurare una adeguata protezione anche ad aree esterne con un elevato rischio di falsi allarmi, Infatti si possono unire insieme due rivelatori e affinché sia fornito l’allarme è necessario che entro 60 secondi dal primo anche il secondo dia l’allarme. In questo modo le cause di falso allarme si devono presentare, nella finestra temporale, su entrambi i rivelatori. 9 RIVELATORE GOLD: IL MERCATO Il mercato dei rivelatori da esterno si trova in una fase di forte espansione. Al pari di quanto previsto dalla buona tecnica impiantistica, che prevede l’incremento dei cerchi concentrici di protezione - dall’interno verso l’esterno – al fine di aumentare la sicurezza, anche il mercato nel suo complesso sta ponendo in secondo piano i rivelatori da interno, considerabili sempre di più come delle “commodities”, a favore di quelli da esterno. In termini assoluti, a livello mondiale sono centinaia di migliaia di pezzi venduti anche se i livelli produttivi assoluti sono ancora inferiori rispetto ai rivelatori da interno. Sul fronte delle quote di mercato assistiamo ad una maggiore concentrazione dei produttori essendoci barriere tecniche molto più elevate rispetto ai rivelatori da interno. Le caratteristiche del rivelatore GOLD sono tali da permettergli un campo di utilizzo estremamente vasto. In particolare possiamo utilizzarlo nei seguenti contesti: - Villa con giardino - Patio - Balcone e attico - Capannone industriale Villa con giardino E’ il caso più classico di utilizzo. La prestazione di riconoscimento del verso di attraversamento e l’Anti Pass Back sono estremamente utili in questo settore. Inoltre la possibilità di sfruttare l’ingresso ausiliario del rivelatore per proteggere le finestre è senza dubbio apprezzata. La protezione a tenda, rispetto a quella volumetrica, risulta, a parità di efficacia, essere molto più facilmente utilizzabile. Infatti un conto è eliminare le possibili fonti di falso allarme su dei percorsi delimitati lungo il perimetro dell’immobile, dove per altro per loro natura spesso non vi sono ostacoli di alcun genere, e un altro è dover rendere libera un’area molto più vasta con delle grosse difficoltà a circoscrivere l’area protetta. Patio La zona antecedente la casa, dove è solitamente presente la porta di ingresso, è quella che presenta la maggiore esigenza di protezione. In particolare nelle moderne ville a schiera il giardino è presente solo sul lato posteriore della casa mentre sul davanti è presente un patio. Il diagramma di copertura a tenda del GOLD si adatta perfettamente a questa applicazione essendo impossibile utilizzare un rivelatore da esterno volumetrico. Balcone e attico Quello della protezione dei balconi è un mercato per molti versi trascurato. Tuttavia è evidente che in particolare nei piani passi delle case il balcone rappresenta il punto di maggior rischio di intrusione dall’esterno per molti versi anche maggiore rispetto alla porta di ingresso. Non di rado di trovano situazioni nelle quali si spende molto per blindare la porta di ingresso dell’abitazione lasciando scoperti del tutto gli altri accessi. Grazie alla possibilità di ridurre notevolmente la portata e alla già citata duttilità della protezione a tenda il rivelatore GOLD è assolutamente adatto a questo tipo di applicazione. Capannone industriale La protezione esterna dei capannoni industriali è un altro i quei campi dove il rivelatore Gold trova possibilità di utilizzo. Infatti anche qui la protezione volumetrica si scontra con la necessità di usare i piazzali esterni per quello che sono ovvero luoghi dove possono transitare mezzi e persone che non necessariamente devono poi accedere all’interno. Non va poi per nulla scartata la possibilità di adottare i rivelatori GOLD anche per la protezione da interno: infatti è vera la regola che i rivelatori da interno non possono essere messi all’esterno, ma non quella contraria. Molti interni di capannoni presentano caratteristiche più simili ad esterni (vetri mancanti, roditori all’interno, sbalzi notevoli di temperatura) ed è pertanto giustificato utilizzare il rivelatore GOLD al posto dei comuni rivelatori da interno. 10 11