Siccome sono ancora poco conosciute le cause delle principali
patologie del SNC,
le malattie mentali sono ancora oggi classificate secondo
quali delle principali facoltà mentali sono colpite:
• turbe del pensiero e delle facoltà cognitive (schizofrenia e deliri)
• turbe dell’umore (depressione, disturbi dell’affettività, stati
ansiosi)
• alterazioni della capacità di apprendimento, della memoria e
dell’intelligenza (ritardo mentale e demenza)
• alterazioni del comportamento sociale (disturbi della personalità)
Turbe dell’umore:
Umore: stato d’animo persistente, che può durare diverse settimane
disturbi dell’umore: depressione e stati maniacali
Stati affettivi: stati d’animo transitori,
disturbi: attacchi di panico, stati ansiosi…
DEPRESSIONE
• Ippocrate (V sec a.C.):
umore dipende da quattro fluidi: sangue, flegma, bile bianca,
bile nera
Depressione: dovuta a eccesso bile nera (“melancolia”)
• insieme di disturbi di diversa natura
• 1917: Freud: “Anche dal punto di vista della psicologia
descrittiva la definizione di melancolia è vaga; essa comprende
forme cliniche diverse…che non sembrano potersi ridurre con
certezza ad una forma unitaria”
S. Freud Mourning and Melanconia
A) Depressione maggiore o unipolare:
•
è il più diffuso disturbo dell’umore
(colpisce il 7% della popolazione all’anno)
•
caratterizzato da profondo sconforto, continuo per tutta la
giornata e presente giorno dopo giorno, e dalla perdita di
interesse per ogni cosa
•
talvolta un solo episodio, ma generalmente è ricorrente
•
età media del primo attacco: circa 28 anni
•
colpisce più frequentemente le donne
Sintomi:
• riduzione dell’umore (peggiore al mattino)
• diminuzione di interesse per ogni cosa
a cui possono essere associati:
• riduzione dell’appetito (anche se talvolta aumento)
• senso di fatica
• stato di ansia
• riduzione della libido
• difficoltà di concentrazione e irrequietezza
• senso di inutilità e di colpa
• pensieri ricorrenti di morte e idee suicide (il 15,2% dei pazienti
depressi tenta il suicidio)
• alterazioni del sonno:
Sonno REM
Sonno profondo
Soprattutto durante la prima metà della notte
Frequenti risvegli ( )
Maggior numero di episodi di sonno REM con accentuati movimenti oculari
Diminuzione degli episodi di sonno profondo
Per la diagnosi devono essere presenti:
• almeno tre di questi sintomi
• quasi tutti i giorni
• per diverse settimane
• in assenza di cause oggettive
Basi biologiche:
• Ippocrate (4 fluidi: sangue, flegma, bile bianca, bile nera)
• 1950: Reserpina: alcaloide vegetale (Rauwolfia Serpentina)
usato nel sud-est asiatico per curare dal veleno dei serpenti.
In Europa: usato per diminuire la pressione arteriosa. Induceva
depressione nel 15 % dei pazienti
• 1960: alcuni farmaci (Isoniazide) usati per curare la TBC
miglioravano l’umore dei malati. Efficaci anche nei pazienti
depressi
La reserpina impedisce
l’immagazzinamento delle
ammine nelle vescicole
sinaptiche:
diminuisce la quantità
di ammine presenti:
depressione
I farmaci anti-TBC
bloccano le MAO:
aumento delle
ammine presenti:
miglioramento
dell’umore
Il metabolismo delle ammine biogene (noradrenalina, dopamina
e serotonina) è alterato nella depressione:
IPOTESI MONOAMINERGICA
• l’umore è associato con i livelli di monoammine nel SNC
• la depressione è associata con la diminuzione delle monoammine
• le monoammine regolano numerose aree cerebrali, e
quindi influenzano numerose funzioni, che risultano alterate
nella depressione (umore, sonno, appetito, attenzione, ansia…)
• le sostanze che alterano la dopamina (amfetamine, cocaina)
NON migliorano i sintomi della depressione:
noradrenalina e serotonina sono specificamente coinvolte
• 1980: 5-HIAA (acido 5-idrossi-indolacetico)
presente nel liquidi cerebrospinale, deriva dal metabolismo
della serotonina: bassi livelli di 5-HIAA nei pazienti depressi
che avevano tentato suicidio
Ipotalamo: sonno, fame, libido..
Aree frontali: attenzione, motivazione,autostima…
Nucleo accumbens: gratificazione
Amigdala: ansia e motivazione..
Ippocampo e lobi temporali: apprendimento
Particolarmente colpite appaiono essere:
Corteccia prefrontale
Amigdala
Ippocampo
Asse ipotalamo - ipofisi
Corteccia prefrontale:
diminuzione di
attività
Archives of
General Psychiatry 2003
Amigdala: aumento di attività: stato ansioso, paura
Archives of General
Psychiatry 2001
• asse ipotalamo-ipofisario: aumento eccessivo di
CRH (Ipotalamo)
o CRF
ACTH (ipofisi)
cortisolo (surrenali)
Secrezione giornaliera di cortisolo:
• la somministrazione intracranica di CRH in animali di
laboratorio induce sintomi simili a quelli della depressione
(afagia, no esplorazione, no interazione sociale,…)
• normalmente, l’ippocampo è in grado di regolare l’attività
ipotalamica, nelle persone depresse questa regolazione potrebbe
essere alterata
• il cortisolo eccessivo nel sangue può alterare l’attività di varie
strutture cerebrali: ad es., l’ippocampo è ricco di recettori per
il cortisolo: DANNO IPPOCAMPALE
• predisposizione genetica: la frequenza delle forme depressive
è alquanto maggiore nei parenti di persone depresse
Bambini adottati, con genitori biologici che presentano forme
depressive, sviluppano turbe depressive con frequenza maggiore
dei bambini adottati da genitori biologici sani
• anche influenza dell’ambiente: età media del primo attacco è
diminuita dagli anni 50 (circa 35 anni) ad oggi (28 anni)
Farmaci per curare la depressione: aumentano i livelli delle
monoammine:
3 tipi:
1) Inibitori delle MAO:
aumentano i livelli di
monoammine
Primi ad essere stati usati
(anni 60, Isoniazide), ma:
• richiedono diverse settimane
per essere efficaci
• numerosi effetti collaterali
(“effetto formaggio”, MAO in
sangue e tessuti)
2) Farmaci triciclici (struttura molecolare a tre anelli):
bloccano l’uptake (riassunzione)
di noradrenalina e serotonina:
aumentano i livelli di NA e S
Effetti quasi immediati (3/4 giorni)
Per pazienti profondamente depressi
Alcuni effetti collaterali
3) Inibitori specifici della riassunzione di serotonina:
Fluoxetina (Prozac)
• per pazienti moderatamente depressi
• scarsi effetti collaterali
• estremamente efficaci: miglioramento pronunciato o remissione
nel 70% dei pazienti
• seppur miglioramento dopo qualche giorno, per avere effetto
stabilizzante dell’umore devono essere assunti per varie settimane
(2-3 mesi):
forse, perché a lungo termine
determinano anche un
aumento ritardato della
sensibilità
dei recettori postsinaptici
prima del trattamento
2 settimane dopo
amigdala
corteccia prefrontale
• efficace anche psicoterapia appropriata:
tempi più lunghi, spesso associata con trattamento
farmacologico
psicoterapia
Archives of General Psychiatry 2001
farmaco antidepressivo
Trattamento con shock elettroconvulsivo (elettroshock)
• trattamento sperimentato da più tempo:
1910: von Meduna: pazienti psicotici miglioravano dopo crisi
crisi epilettiche
1937: U. Ciarletti: metodo per indurre crisi epilettiche:
elettroshock
Ancora oggi: usato per depressioni gravi (a rischio suicidio):
estremamente efficace (85 % casi) e rapido (pochi giorni)
Fattore terapeutico: attacchi convulsivi cerebrali (in anestesia)
Controindicazioni: perdita di memoria, possibili danni cerebrali
Modo d’azione: sconosciuto, forse:
recentemente, trovato che induce un aumento del numero
e della sensibilità dei recettori serotoninergici
B) Depressione bipolare (forme maniaco – depressive):
• episodi sia depressivi (come in depressione unipolare)
che maniacali:
• stato di esaltazione
• umore espansivo e facilmente irritabile
• loquacità
• aumento delle forze e della libido
• senso di grandiosità
• ridotta necessità di sonno
• durata circa una settimana
• colpisce in percentuali simili uomini e donne
• età media del primo attacco: 20 anni
• ricorrente (episodi molto più frequenti che in d. unipolare)
• durante le fasi depressive, il 29,9 % pazienti tenta il suicidio
• TIPO I: episodi alternati di mania e depressione,
NON associata a depressione maggiore
TIPO II: episodi di ipomania,
associata a depressione maggiore
Depressione bipolare:
Periodi di depressione: curati con farmaci. Talvolta possono
indurre episodi maniacali
Gli episodi manicali potrebbero essere dovuti a un eccessivo
aumento dell’attività delle ammine biogene
Aumento attività corteccia prefrontale: allucinazioni..
Archives of General Psychiatry 2004
diminuzione dell’attività dell’amigdala: diminuzione paura,irruenza..
G. F. Handel: scrisse il “Messia” in 4 giorni
E.A. Poe: “Sono eccessivamente intraprendente e
meravigliosamente attivo durante gli attacchi”
R. Schumann:
Per eliminare episodi maniacali e stabilizzare l’umore:
Litio
agisce sui secondi messaggeri (inositol trifosfato, IP3):
diminuisce la risposta dei recettori postsinaptici a
noradrenalina e serotonina
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Siccome sono ancora poco conosciute le cause delle principali