Fallimenti microeconomici del mercato ISTITUZIONI: z Mercato: sistema economico composto di individui che agiscono ognuno per perseguire i propri interessi z Stato: istituzioni orientate a interessi collettivi OBIETTIVI FONDAMENTALI: efficienza, equità MERCATO o STATO… quale è da preferire? fallimenti micro del mercato 2 CRITERIO DI SCELTA TRA MERCATO E STATO Il Mercato garantisce sempre efficienza ed equità ? Sì, allora il Mercato è sufficiente e non è necessario che intervenga lo Stato NO, allora è giustificato l’intervento pubblico fallimenti micro del mercato 3 z Il Mercato garantisce sempre l’efficienza? CRITERIO PARETIANO per il confronto tra situazioni diverse in cui può trovarsi una collettività: una situazione B è migliore della situazione A se in B almeno un individuo sta meglio che in A e nessun individuo sta peggio • efficienza = più di qualcosa senza avere meno di qualcos’altro, date le risorse a disposizione • Individualismo etico = ognuno è il miglior giudice di se stesso fallimenti micro del mercato 4 OTTIMO PARETIANO è la situazione rispetto alla quale non è possibile migliorare ancora la soddisfazione di alcun individuo senza peggiorare quella di qualcun altro ottimo p. efficienza z infatti in una situazione di ottimo p. { ogni scambio di beni tra consumatori mutuamente vantaggioso è stato realizzato { ogni aggiustamento di fattori produttivi tra diverse produzioni mutuamente vantaggioso è stato realizzato { le proporzioni dei beni prodotti sono quelle preferite dai consumatori fallimenti micro del mercato 5 Primo Teorema dell’Econ. Benessere In concorrenza perfetta, e in un insieme di mercati completi, l’equilibrio di mercato è un ottimo p. fallimenti micro del mercato 6 È il Teorema che spiega che il Mercato funziona come… una “mano invisibile” fallimenti micro del mercato 7 Significato e limiti del Primo Teorema z L’equilibrio di un mercato di concorrenza soddisfa la definizione di ottimo p. { z l’equilibrio determina prezzi per i quali sono soddisfatte le condizioni di ottimo p. Ma il risultato del Teorema è valido soltanto se: A. il mercato è in concorrenza perfetta B. i mercati sono completi fallimenti micro del mercato 8 z Concorrenza perfetta {Omogeneità dei beni {Ampia numerosità degli operatori {Assenza di intese o di accordi {Libertà entrata nel e uscita dal mercato {Perfetta informazione z Completezza dei mercati Esiste un mercato per ogni bene e servizio al presente o nei periodi nei quali si estende l’orizzonte della scelta {Non ci sono esternalità! {Non ci sono beni pubblici! {Non ci sono costi di transaz. e asimmetrie informative! fallimenti micro del mercato 9 Secondo Teorema dell’Econ. Benessere In concorrenza perfetta e in un insieme di mercati completi, ogni posizione di ottimo p. può essere ottenuta come equilibrio di mercato, previa un’opportuna redistribuzione delle risorse iniziali fallimenti micro del mercato 10 Significato e limiti del Secondo Teorema z Poiché esistono molteplici situazioni di ottimo p. (tutte ugualmente efficienti), questo Teorema indica in che modo realizzare quella preferita z Assegnazione dei compiti z z z STATO Æ redistribuzione iniziale MERCATO Æ allocazione tramite l’equilibrio concorrenziale Il Teorema presuppone la separabilità tra redistribuzione ed efficienza fallimenti micro del mercato 11 CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO A. Mercati concorrenziali 1. 2. 3. 4. 5. Scarsa numerosità degli operatori Rendimenti di scala crescenti Barriere o Costi di entrata e uscita Presenza di accordi e intese Imperfetta/asimmetrica informazione 1. Esternalità 2. Beni pubblici 3. Costi di transaz. e asimmetrie informative B. Mercati completi C. Ottimo paretiano 1. 2. 3. Equità dell’equilibrio Bisogni meritori Diversi concetti di efficienza fallimenti micro del mercato 12 A. Concorrenza imperfetta z Condizione generale di max profitto per l’impresa: RMarg=CMarg z In concorrenza perfetta per l’impresa vale: RMarg=prezzo quindi condizione di equilibrio di conc. perfetta e ottimo p.: Prezzo = CMarg z Invece fuori della concorrenza perfetta: Prezzo ≠ CMarg fallimenti micro del mercato 13 A1. e A2. Scarsa numerosità degli operatori z Monopolio RMarg = CMarg Æ max profitti RMarg < prezzo Quindi: prezzo > CMarg Æ NO OTTIMO P. Il monopolio può essere { di fatto, legale { naturale: accentuati rendimenti crescenti di scala entro la dimensione del mercato z Oligopolio: interazione strategica tra imprese (no price-taking) fallimenti micro del mercato 14 A3. Barriere o costi di entrata e uscita z Anche con scarsa numerosità di operatori la libertà di entrata e uscita garantisce risultati “vicini” alla conc. perf. Æ prezzo = CMedio z Totale assenza di costi di entrata/uscita dal mercato Æ contendibilità del mercato z Problemi: { Il risultato è prezzo = CMedio anziché prezzo = CMarg { Nella realtà ci sono sunk costs, cioè costi irrecuperabili, che limitano l’entrata fallimenti micro del mercato 15 A4. e A5. Altri presupposti della concorrenza perfetta z Presenza di accordi e intese tendenti a limitare la concorrenza Æ legislazione antimonopolisitca z Non omogeneità del prodotto Æ limitazione della differenziazione artificiosa del prodotto (pubblicità?) z Imperfetta informazione {Segmentazione dei mercati {Asimmetrie informative fallimenti micro del mercato 16 B1. Incompletezza / Esternalità Vantaggi o danni causati dall’azione (consumo o produzione) di un operatore su un altro operatore per i quali il primo non riceve o paga un compenso al secondo Æ inesistenza del mercato Esternalità negativa CMarg privato < CMarg sociale Æ eccesso Esternalità positiva CMarg privato > CMarg sociale Æ deficit fallimenti micro del mercato 17 segue B1. Incompletezza / Esternalità Teorema di Coase 1. Se sono assegnati i diritti di proprietà e non ci sono costi di transazione, le esternalità sono eliminate tramite accordi spontanei tra le parti, indipendentemente dalla distribuzione iniziale dei diritti Æ Il mercato elimina le esternalità e raggiunge l’efficienza ! 2. Se ci sono costi di transazione il raggiungimento della situazione di efficienza può dipendere dai diritti di prorietà Æ Il mercato non riesce a eliminare le esternalità e può essere necessario l’intervento dello stato nella distribuzione iniziale dei diritti di proprietà fallimenti micro del mercato 18 B2. Beni pubblici a. Non rivalità il consumo da parte di un soggetto non riduce la disponibilità per il consumo da parte degli altri soggetti Æ CMarg nullo b. Non escludibilità la natura del bene o ragioni tecniche rendono impossibile escludere qualcuno dal consumo del bene z Un b.p. è un caso particolare di esternalità fallimenti micro del mercato 19 Segue B2. Beni pubblici z Non ci sono incentivi alla produzione privata del b.p. poiché non si può ottenere un prezzo Æ assenza del mercato! Æ parassitismo (free riding) z Giustificazioni dell’intervento pubblico: { { z Per facilitare accordi cooperativi Per finanziare/produrre il b.p. impiegando risorse da entrate fiscali anziché dal prezzo Se la non rivalità è limitata Æ effetti di congestione: { È preferibile la produzione su scala ridotta (limitando l’accesso) mediante enti locali, clubs… fallimenti micro del mercato 20 B3. Costi di transazione e asimmetrie informative z Costi di transazione: costi per l’organizzazione e il funzionamento dei mercati { z Sono aggravati da incertezza su eventi futuri e asimmetrie informative Informazione asimmetrica le due parti interessate ad una transazione non dispongono della stessa informazione { Principale: è la parte con meno informazione e che si affida all’altra per il compimento di un’azione { Agente: è la parte con maggiore informazione e che agisce per conto del Principale fallimenti micro del mercato 21 Segue B3. asimmetrie informative z SELEZIONE AVVERSA: Il principale non osserva caratteristiche esogene rilevanti dell’agente o del bene z RISCHIO MORALE: Il principale non osserva il comportamento dell’agente successivo alla decisione di effettuare la transazione Conseguenze: scambi vantaggiosi non vengono realizzati, scomparsa del mercato, distorsioni Soluzioni privatistiche: garanzie, certificazioni della qualità, reputazione Soluzioni pubbliche: regolamentazione, certificazione, imprese pubbliche fallimenti micro del mercato 22 C1. Equità Come definire l’equità? Diverse concezioni: 9 9 dottrina liberale Æ uguaglianza delle opportunità dottrina socialista Æ uguaglianza dei risultati zL’ottimo p. non garantisce l’equità! zQuale relazione tra equità e efficienza? {Separabilità: eq. ed eff. del tutto indipendenti (come nel II Teorema dell’EB) {Trade-off: maggiore equità “costa” una perdita di efficienza, per costi amministrativi e disincentivi all’offerta di lavoro e al risparmio (la redistribuzione avviene per mezzo di un secchio bucato) {Complementarietà: maggiore equità migliora anche l’efficienza fallimenti micro del mercato 23 Segue C1. Equità { Complementarietà: maggiore equità migliora anche l’efficienza! z z Migliori condizioni di vita aumentano salute e produttività L’equità rafforza la coesione sociale e la vitalità economica POLITICHE PUBBLICHE DI REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO Trasferimenti a persone o imprese (spesa pubblica) Progressività delle imposte (entrate fiscali) Prezzi minimi e prezzi max (politiche dei prezzi) fallimenti micro del mercato 24 C2. Bisogni meritori Per il principio dell’individualismo etico (alla base del criterio paretiano) ogni individuo è il miglior giudice di se stesso, cioè è in grado di giudicare ciò che è meglio per sè Ma questo postulato non è valido se gli individui soffrono un deficit di informazione se gli individui soffrono un deficit di razionalità Allora la scelta individuale è sostituita da una scelta dello stato (paternalismo) mediante obblighi e divieti, allo scopo di tutelare i bisogni meritori (salute, istruzione, ecc.) Es. obbligo di casco, obbligo scolastico, divieto di consumo di droghe o alcool fallimenti micro del mercato 25 C3. Diversi concetti di efficienza La CONCORRENZAPERFETTA può realizzare l’ottimo p., cioè l’efficienza allocativa, ma non è detto che realizzi anche l’efficienza dinamica, che dipende dalla capacità innovativa. Il MONOPOLIO può favorire l’innovazione, poiché: Può finanziare la ricerca mediante gli extraprofitti L’impresa monopolista è incentivata a innovare dalla possibilità di appropriarsi degli extraprofitti che ne derivano fallimenti micro del mercato 26 Segue C3. Diversi concetti di efficienza Quindi il monopolio è inefficiente secondo il concetto di ottimo p. però può favorire l’innovazione minimizza il costo medio (con rendimenti crescenti di scala) L’intervento pubblico deve tendere a realizzare il migliore compromesso tra efficienza allocativa (prezzo = CMarg) e efficienza dinamica Æ ad es. tramite l’impresa pubblica fallimenti micro del mercato 27