CALABRIA • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 1 Il Report è stato redatto dall’Ufficio Scolastico regionale per la Calabria composto da: Diego Bouché (Direttore generale), Angela Riggio (dirigente Ufficio III), Giovanna Giulia Bergantin (docente comandata ex lege 448/98) http://www.calabriascuola.it • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 2 INDICE ::::::::::::::::::::::: Consultazione con le scuole della Calabria Presentazione Parte I – Alcuni dati quantitativi Chi ha risposto alla consultazione I Cantieri e tipologia dei partecipanti Parte 2 – Sintesi dei contributi Consultazione negli incontri provinciali con i Dirigenti scolastici Consultazione nei Cantieri di discussione: i punti esaminati e i gruppi coinvolti. Il tavolo su “Sblocca Scuola” Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su valutazione e autovalutazione Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su “A Scuola di Coding. Scuola digitale” Consultazione del Coordinamento regionale delle Consulte Studentesche Parte 3 – Le buone pratiche Le buone pratiche delle Scuole aderenti ai Cantieri della Buona Scuola Rappresentazione sintetica delle azioni intraprese: prima fase Rappresentazione sintetica delle azioni intraprese: seconda fase • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 3 Presentazione Nel riproporre sul territorio 3) Comunicazioni e feedback con le regionale un Piano di diffusione del Scuole per informare sugli strumenti di Rapporto per sensibilizzare la partecipazione resi disponibili per la partecipazione alla consultazione consultazione pubblica su “La Buona pubblica avviata dal Ministero sul sito Scuola”; https://labuonascuola.gov.it#consultazion 4) e per tutte le componenti scolastiche cinque province con i Dirigenti scolastici e (personale, studenti e famiglie), successivi riunioni e dibattiti promossi da associazioni, anche con il contributo di molte scuole nei territori locali; soggetti qualificati, l’Ufficio Scolastico 5) Regionale per la Calabria ha intrapreso discussione per sostenere e contribuire al molteplici iniziative. A tale scopo ha dibattito sui seguenti temi scelti: predisposto e programmato interventi • Valutazione e autovalutazione; idonei per promuovere, accompagnare, • Orientamento e alternanza scuola - sostenere il dibattito e la consultazione del documento nelle scuole per renderlo quanto più possibile condiviso, efficace e produttivo di risultati. Azioni di diffusione e Incontri nelle Costituzione di gruppi di lavoro; • A Scuola di coding – scuola digitale; • Sblocca scuola. Il 27 ottobre 2014 a Catanzaro Le iniziative promosse e attuate presso l’Auditorium del Liceo “E. Fermi”, dall’USR Calabria sono state: nell’ambito del tour de “La Buona Scuola”, 1) si è svolto un incontro-dibattito con il Costituzione di un gruppo operativo regionale presso l’USR, coordinato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e Direttore generale; della Ricerca Stefania Giannini, durante 2) l’incontro il Ministro, dopo aver tracciato Esposizione del materiale informativo nelle bacheche degli Uffici le linee essenziali del documento, ha nonché l’esposizione del banner sul sito; • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 4 risposto ai quesiti rivolti dalle diverse componenti del mondo della Scuola. Tutti i contributi, raccolti in schede sintetiche comuni, sono stati letti e Dalla lettura dei contributi emergono, in estrema sintesi, i seguenti aspetti: classificati per essere utilizzati in sede di redazione del report Regionale e, • l’ampia partecipazione e l’interesse successivamente, di eventuali ulteriori suscitato dalla consultazione non solo da interventi. parte degli addetti ai lavori, ma anche da parte di altri stakeholder, di associazioni e Questo Report risponde all’obiettivo di dare un primo feedback sintetico circa le sollecitazioni ricevute, senza avere la pretesa di esaustività. La prima parte di detto report fornisce alcune informazioni di carattere quantitativo sui partecipanti alla consultazione e sulle aree di interesse dei contributi ricevuti. La seconda parte riassume i contenuti dei contributi in relazione agli incontri territoriali sui punti delineati nel Documento di Governo e scelti come prioritari per l’approfondimento. sindacati, di amministrazioni locali, di ordini professionali, di Enti datoriali dell’impresa e dell’artigianato, del mondo della ricerca privata e accademica, ragazzi e famiglie; • l’eterogeneità dei contributi che abbracciano definizioni, obiettivi di policy, suggerimenti e nuove ipotesi; • la maggior parte di coloro che hanno partecipato alla consultazione condivide le scelte proposte e segue agevolmente l’impianto complessivo del Documento, una parte minoritaria invita a distinguere il percorso proposto da quello con altre questioni, dal riconoscimento della dirigenza unica nella P.A. con perequazione della dirigenza scolastica, a porre più attenzione alle risorse e al numero degli alunni per classe, per evitare distorsioni dai principi base su cui si regge l’attività scolastica; • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 5 • i punti che presentano un maggior grado graduatorie d’Istituto di I fascia; di condivisione sono: la coinvolgere nell’attività didattica semplificazione delle pratiche della scuola le famiglie e gli enti burocratiche attraverso la locali presenti sul territorio. In dematerializzazione del cartaceo, merito all’introduzione e al il reclutamento del personale potenziamento di nuovi docente attraverso concorsi e insegnamenti, si esprimono dubbi l’introduzione di un sistema di verso un sovraccarico dei curricoli, valutazione anche per il personale soprattutto per il primo ciclo, ATA, maggiori occasioni di senza far fronte ad un effettivo formazione continua per tutto il ripensamento complessivo del personale scolastico, soprattutto curricolo stesso. per la didattica con l’uso delle tecnologie informatiche; • E’ stata accolta con favore la previsione di insegnamenti specifici assegnati ad • i punti più controversi, che vedono una insegnanti specialisti, con il timore, però, prevalenza di assensi ma con molti di una ulteriore frammentazione della distinguo riguardano lo stato giuridico proposta educativa. dei docenti differenziandone la carriera, per garantire le figure di sistema che interagiscano con la leadearship del dirigente; eliminare il conferimento degli incarichi a tempo determinato da parte degli Ambiti Territoriali Provinciali delegando le scuole a nominare sulla base delle • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 6 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 7 Parte prima: Alcuni dati quantitativi 1. Chi ha risposto alla consultazione Complessivamente hanno risposto direttamente alla consultazione pubblica: • 90 Scuole della Regione attraverso un questionario predisposto dall’Ufficio Scolastico Regionale; • Il personale delle Articolazioni provinciali di Vibo Valentia (VV), Catanzaro (CZ), Crotone (KR), Cosenza (CS) e Reggio Calabria (RC); • 75 Dirigenti scolastici (44 degli I.C.) delle scuole della provincia di Cosenza; • 30 Dirigenti scolastici (22 degli I.C.) delle scuole della provincia di Catanzaro; • 59 Dirigenti scolastici (37 degli I.C.) delle scuole della provincia di Reggio Calabria; • 33 Dirigenti e 150 esponenti del mondo delle scuole della provincia di Vibo Valentia; • 40 Dirigenti delle scuole (sia statali che paritarie) della provincia di Crotone. Al tour de “La Buona Scuola” alla presenza dell’On.le Ministro dell’Istruzione hanno partecipato 60 Dirigenti scolastici, 300 Studenti, Autorità e Rappresentanti di Associazioni, Enti e del mondo sindacale regionale. Tra i soggetti che hanno trasmesso suggerimenti sul Documento, si segnala la netta prevalenza delle organizzazioni del mondo scolastico, mentre una minoranza appartiene al mondo imprenditoriale anche no profit, ad organizzazioni sindacali ed agli ordini professionali. La partecipazione delle amministrazioni pubbliche, altri enti pubblici ed università è scaturita nell’ambito di oltre 200 iniziative pubbliche promosse dalle scuole, enti, associazioni su tutto il territorio regionale. Infatti, le istituzioni scolastiche, durante la Settimana della Buona Scuola (dal 20 al 25 ottobre), con 8 incontri, convegni ed eventi hanno dato impulso al dibattito in sinergia con le componenti sociali del Territorio, così l’USR fino al 15 novembre ha supportato e contribuito alle iniziative promosse dalle realtà locali. Inoltre, sommando i dati, si contano quasi 100 feedback di contributi, osservazioni e buone pratiche delle scuole alle quali si aggiungono oltre 110 iniziative segnalate sul sito nazionale “labuonascuola.gov.it” e 16 dibattiti pubblici. 9 2. I Cantieri e tipologia di partecipanti A livello regionale l’U.S.R Calabria ha dato vita a “Cantieri di discussione per la Buona Scuola”, strutture operative corrispondenti a Gruppi di lavoro impegnati nel dibattito e confronto con le realtà scolastiche e istituzionali del territorio, suddivisi per aree di interesse secondo lo schema di seguito proposto: VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE con la partecipazione di 19 Dirigenti scolastici; SBLOCCA SCUOLA con la partecipazione di 15 Dirigenti scolastici; ORIENTAMENTO E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO con la partecipazione di 11 Dirigenti scolastici; A SCUOLA DI CODING, SCUOLA DIGITALE con la partecipazione di 13 Dirigenti scolastici. Tutti gli intervenuti hanno condiviso gli obiettivi della consultazione e del Documento e, nello specifico, hanno approfondito aree di interesse per esaminare punti chiave di particolari tematiche. Gli incontri, coordinati da Dirigenti dell’USR, sono stati mediamente tre per ogni Cantiere di discussione e hanno arricchito il dibattito e prodotto, secondo una scheda di sintesi omogenea, una adeguata risposta a proposte migliorative e/o integrative, osservazioni, criticità, dimenticanze, problemi aperti e riflessioni finali. 10 Parte seconda: sintesi dei contributi Consultazione negli incontri provinciali con i Dirigenti scolastici Argomenti e questioni trattate Tempo scuola; Organico funzionale; Materie atipiche; Utilizzo dei docenti abilitati in diverse classi di concorso; Immissioni in ruolo; Valutazione personale docente ed ATA; Tagli ai fondi d’Istituto; Reclutamento del personale docente a tempo determinato; Eliminazione delle graduatorie del 90’-93’ Autonomia Stato giuridico dei docenti Alternanza scuola-lavoro; Edilizia scolastica; Apertura delle scuole al territorio; Consultazione degli studenti; Rapporti scuole-Enti locali-mondo produttivo; Organici di sostegno; Coordinamento regionale per assicurare omogeneità operazioni AA.TT.PP.; Relazioni sindacali; Formazione del personale. 11 Proposte Eliminare le graduatorie ad esaurimento come sistema di reclutamento del personale docente privilegiando, invece, l’assunzione dei docenti tramite procedure concorsuali. Eliminare il conferimento degli incarichi a tempo determinato da parte degli Uffici Provinciali delegando le scuole a nominare sulla base delle graduatorie d’Istituto di I fascia. Snellire le pratiche burocratiche attraverso la dematerializzazione dei documenti cartacei. Assunzione personale docente attraverso l’accertamento di requisiti imprescindibili: competenze comunicativo-relazionali, metodologico-didattiche, informatiche e in lingua inglese. Incentivare e aumentare le occasioni di formazione per tutto il personale della scuola (docente, educativo e ATA) compreso i dirigenti scolastici. Rivedere lo stato giuridico dei docenti differenziando la carriera per garantire le figure di sistema che interagiscano con la leadearship del dirigente. Potenziare il regime di autonomia nella gestione delle risorse finanziarie. Riconoscimento della dirigenza unica nella PA con perequazione della dirigenza scolastica. Snellimento delle procedure burocratiche. Riordino dei cicli. Tempo scuola: minimo 30 h (scuola primaria), ampliamento del tempo pieno e obbligatorietà dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Riduzione del numero di alunni per classe. Introdurre anche nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado la figura dell’Assistente Tecnico, in presenza di laboratori attivati e funzionanti. Introduzione, di concerto con il Ministero della Salute, di personale infermieristico specializzato per l’assistenza salvavita nei casi di gravi patologie che non impediscono la frequenza scolastica. Favorire l’alternanza scuola-lavoro per avvicinare gli studenti al mondo produttivo; Investire sull’edilizia scolastica per avere scuole pienamente fruibili e sicure; Incrementare e favorire la sinergia tra scuole, Enti locali e attività produttive del territorio; Avviare attività di consultazione degli studenti per le problematiche che li riguardano; Cercare un raccordo tra amministrazione scolastica e Aziende Sanitarie per uniformare i criteri di riconoscimento delle disabilità, che appaiono molto diversificati tra le varie province calabresi; Uniformare i tempi delle attività tra i vari Uffici di ambito territoriale, ad esempio per le operazioni di mobilità del personale. 12 2. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: punti esaminati e gruppi coinvolti. Il tavolo su “Sblocca Scuola” COORDINATORE: LUCIANO GRECO DIRIGENTE USR CALABRIA l’operato dell’istituzione scolastica senza tuttavia avere gli strumenti adeguati per farlo. COMPONENTI: Il gruppo si sofferma anche sul nuovo strumento previsto dal piano la buona scuola dei social impact bonds un canale di finanziamento dell’attività scolastica che si accompagna dall’idea che sommare risorse pubbliche a interventi dei privati è l’unico modo per tornare a crescere . Giancarlo Caroleo D.S. Istituto Comprensivo di Squillace; Lorenzo Benincasa D.S. Istituto Comprensivo “BorrelloFiorentino” di Lamezia Terme; Gabriella Greco D.S. Istituto Comprensivo “Zumbini” di Cosenza; Maria Antonietta Crea D.S. Istituto Comprensivo di Sellia Marina CZ; Eugenia Garritani D.S. “Alcmeone” di Crotone; Istituto Comprensivo Giuseppe Eburnea D.S. Istituto Comprensivo “Scopelliti-Green” di Rosarno; Alberto Capria D.S. Istituto Comprensivo Ex did. III Circolo Vibo Valentia; Elena De Filippis D.S. LC “Galluppi” Catanzaro; Teresa Romano D.S. ITI “ Scalfaro” Catanzaro; Antonio Iaconianni DS LC “Telesio” Cosenza; Mario Nardi D.S. LS “Scorza” Cosenza ; Alessandro De Santi D.S. IM “Gulli” Reggio C. ; Maristella Spezzano D.S. IIS “Nostro-Repaci” Villa S.G. (RC) ; Giuseppe FAZZOLARI D.S. Liceo scientifico “Zaleuco” Locri (RC); Maria Rosaria PINI D.S. Istituto Comprensivo Gioiosa Ionica (R.C.). Sul tema specifico dello sblocca scuola si sottolinea l’importanza di dotarsi di strumenti anche normativi snelli, semplici, comprensibili; e’ auspicata la sostituzione del Testo Unico con un corpus di norme moderno. È invocata dal Cantiere anche la necessità di sopperire a carenze legate alla mancanza di competenze legali approfondite che di fatto espongono i dirigenti scolastici a contenziosi nei quali si trovano a dover difendere Il gruppo sottolinea che l’idea di rendere conciliabili gli investimenti con esigenze scolastiche ingenera un istintivo quanto giustificato scetticismo. In particolare e’ sottolineata che il Social Impact Bond (SIB), è configurabile come una partnership tra diversi attori, sancita da contratti bilaterali e finalizzata a raccogliere capitali privati per promuovere politiche pubbliche innovative. C’è tuttavia un aspetto forse delicato legato al costo sociale dell’operazione de qua. Il gruppo evidenzia ad esempio che nel settore della dispersione scolastica almeno teoricamente un’operazione di tal fatta, può portare a risultati peggiorativi rispetto a quelli (di norma conseguiti) dall’azione pubblica scolastica: rispetto a tale evenienza recede ogni valutazione di convenienza economica. Giudizi positivi sono, invece, emersi sull’eliminazione del fenomeno del precariato che conseguirebbe all’assunzione di circa 150.000 nuovi docenti nonché all’ampliamento dell’offerta formativa con particolare riferimento all’insegnamento di educazione fisica, educazione musicale, storia dell’arte. In particolare è emerso, quale pensiero in massima parte condiviso, quello di richiamare l’attenzione su alcuni punti del Piano La Buona Scuola ed in particolare si è sottolineata l’assenza di adeguati interventi relativi al personale ATA, personale ritenuto indispensabile a garantire, prima ancora che un servizio scolastico di buona qualità, il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche stesse. 13 3. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su valutazione e autovalutazione COORDINATORE: RIGGIO ANGELA DIRIGENTE USR COMPONENTI: IPSSAR Paola (CS) – Ds Elena Cupello IIS Cariati (CS) – Ds Giuseppe Lupinacci IC Lomonaco Praia A Mare (CS) – Ds Patrizia Granato IC III Negroni Cosenza – Ds Marina Del Sordo Liceo Scientifico Da Vinci Reggio C. – Ds Giuseppina Princi Liceo Classico Campanella Reggio C. – Ds Maria Rosaria Rao scuola migliore quanto piuttosto a sostenere la scuola che si impegna di più per migliorare. Appare tuttavia incerta la modalità con cui ciò potrà avvenire, appena e genericamente accennata con la seguente affermazione: il finanziamento per l’offerta formativa (a partire dal MOF) sarà in parte legato all’esito del piano di miglioramento scaturito dal processo di valutazione. Vista l’entità dei finanziamenti concessi alle scuole, che vanno a diminuire di anno in anno, tale incerta modalità appare altresì inquietante, in quanto vacua. IC Curinga (CZ) – Ds Natalia Majello IC S.Eufemia Lamezia T. (CZ) – Ds Fiorella Careri IIS Campanella Lamezia T. (CZ) – Ds Giovanni Martello IIS Fermi Catanzaro – Ds Luigi Macri’ IIS Einaudi Serra San Bruno (VV) – Ds Antonino Ceravolo IC Garibaldi Vibo V. – Ds Rosaria Galloro IIS Polo Cutro (KR) – Ds Maria Pia Ferrante IM Gravina Crotone: Ds Giuseppe Macheda IIS ITCG-IPSC-IPSIA-DS Paola Alisia Arturi IC Falcomatà Archi-DS Serafina Corrado IC San Sperato Cardeto-DS Morabito Maria IIS Bovalino DS Autelitano Caterina IC Vallelonga Maria Luisa Lagani Il sistema di valutazione delle scuole statali e paritarie E’ da premettere la piena condivisione del principio di base enunciato a pag. 65 del Rapporto su La buona scuola, circa l’intento di costruire un Sistema Nazionale di Valutazione che non sia fatto di competizione e classifiche e non miri, semplicisticamente, a premiare la Appare imprescindibile, comunque, come apertura di discussione sul tema, accennare al cammino del SNV che, muovendo dall’autonomia di cui al D.P.R. n. 275/99, è passato dallo specifico Regolamento emesso con D.P.R.n.80/2013 fino alla recentissima Direttiva ministeriale n. 11 del 18.09.2014 e alla successiva C.M. n° 47 del 21 ottobre 2014, che in uno col Rapporto indica le priorità strategiche della valutazione nazionale e scandisce con precisione le fasi per il concreto avvio del sistema dal corrente anno scolastico. Il riferimento del SNV a tutte le scuole pubbliche supera eventuali dicotomie tra scuole statali e paritarie e bandisce il sospetto di eventuali privilegi. Quattro sono i passaggi metodologici che ci vengono indicati nel Rapporto sulla buona scuola e declinati temporalmente dalla Direttiva nell’arco di un triennio ed articolati come un vero e proprio ciclo ricorsivo: Autovalutazione - Verifica esterna – Piano di Miglioramento - Rendicontazione pubblica. Al termine del ciclo non v’è un’authority esterna che emette un giudizio finale sulla scuola né una graduazione delle stesse, poiché prevale la logica del miglioramento e dello sviluppo della qualità affidato alle scelte interne della scuola, che dovrà essere in grado di promuovere strategie di innovazione e di 14 efficientamento, cosa peraltro già messa in pratica da tutte quelle istituzioni scolastiche che coniugavano l’autonomia con i principi di responsabilità e trasparenza. Tutto ciò è assolutamente positivo. Certo, oggi diventa obbligatorio per tutte le scuole adottare procedure di autovalutazione ed il ricorso alla valutazione esterna entra per la prima volta nel nostro sistema, introducendo lo scenario dell’accountability finora riservato alla sola rilevazione sistematica degli apprendimenti degli alunni ad opera dell’INVALSI. Risulta perciò opportuno e necessario che gli indicatori per la valutazione delle IS vadano ben oltre i test delle prove INVALSI, rendendo certo conto dei risultati di apprendimento degli allievi emergenti dai tassi di successo ed insuccesso, dagli esiti a lungo termine, dalle competenze di cittadinanza etc. È assolutamente positivo il fatto che il processo valutativo prenda le mosse dall’ autovalutazione di ciascuna scuola che, pur dentro paletti stabiliti a livello nazionale, potrà definire le proprie strategie, i tempi e i metodi di lavoro, il nucleo interno operativo ed il livello di coinvolgimento degli operatori scolastici, compiendo un’autoanalisi di contesto che certo responsabilizza tutti, li rende protagonisti attivi e non succubi della valutazione, ne rafforza la professionalità ed il senso di appartenenza. È fondamentale che l’autovalutazione, come affermato dal legislatore e nel Rapporto, guardi ai dati di contesto, alle risorse umane, finanziarie, logistiche e tecnologiche di ogni scuola nonché ai processi organizzativi e didattici che configurano le caratteristiche dell’offerta formativa: il curricolo, gli ambienti di apprendimento, il clima educazionale, le relazioni interne, i rapporti con il territorio, la governance. “Dentro allo strumento di valutazione – è scritto nel Rapporto – si troveranno indicatori su contesto e risorse, esiti e processi della scuola…”. In questi giorni è stato diffuso dal M.I.U.R. a tutte le Scuole un format del Rapporto di Autovalutazione, elaborato sulla base di modelli sperimentati in oltre 1500 scuole. Tutte le scuole pubbliche, sia statali che paritarie, dovranno dunque adottare tale format, cruscotto comune di riferimento, per avviare il processo autovalutativo come raccolta di dati, riflessione e confronto sugli stessi, individuazione dei propri punti di forza e debolezza e sviluppo di un piano triennale di miglioramento. Invero v’è il rischio di autoreferenzialità se le Istituzioni scolastiche fan prevalere la preoccupazione di salvaguardare la propria immagine a discapito della sincerità delle analisi che vanno conducendo. Se tale rischio è strettamente correlato all’eventuale debolezza del cruscotto comune, ad una attenta lettura del testo si evidenzia: • la struttura del RAV è predefinita e dall’esterno vengono i dati con cui compilarlo; • I dati forniti da Invalsi saranno utili ma dovrà essere compito di ciascuna scuola decidere quali siano più significativi per valutarne efficacia ed efficienza. Viene espressa adesione di principio alla scelta di un sistema di valutazione cosiddetto “a tre gambe”, cioè INVALSI, INDIRE e Corpo ispettivo per come delineato già nella L. 10/2011 e perplessità in ordine allo spostamento del baricentro dell’intero sistema verso l’INVALSI operato dalla L. 35/2012. Il Rapporto sulla buona scuola, infatti, non cita affatto l’INDIRE e la Direttiva 11 menziona l’ente solo en passant: “tutte le scuole pianificheranno e avvieranno le azioni di miglioramento già da esse individuati nel RAV, avvalendosi eventualmente del supporto dell’INDIRE e/o di altri soggetti pubblici e privati”. Positivo, poi, il fatto che la valutazione esterna si innesti sul processo valutativo già avviato dalle scuole, così rappresentando solo la seconda fase del processo valutativo, al momento riferita, peraltro, solo ad un campione di scuole; positivo che sia coordinata, all’interno di ciascun nucleo, da un dirigente tecnico, sicuramente esperto nelle dimensioni 15 organizzative e curriculari, da considerare preponderanti rispetto alle metodologie di audit. Anche il nostro Rapporto definisce fondamentale l’apporto degli ispettori nel processo di valutazione, poiché concorrono alla realizzazione delle finalità di istruzione e formazione agli obiettivi del SNV, coordinando i nuclei di valutazione esterni alle scuole. Ovviamente si auspica di avere a disposizione un adeguato contingente di ispettori e, in generale, equipe di alto profilo, caratterizzate da capacità relazionali, tecniche e culturali; alle scuole si richiede disponibilità ad accogliere i nuclei valutativi esterni senza pregiudizi, predisposti al dialogo produttivo ed all’arricchimento di nuove consapevolezze e motivazioni. Qualche perplessità riguarda anche il protocollo adottato dai nuclei esterni, che dovrà essere di carattere nazionale e predisposto concordemente da tutti i soggetti partecipanti al SNV, le rubriche descrittive degli indicatori sotto osservazione, i criteri di lettura e/o di analisi, le modalità di restituzione delle valutazioni. La verifica esterna, tuttavia, riguarderà solo una percentuale del 10% di tutte le istituzioni scolastiche autonome: senza soffermarsi sugli indicatori oggettivi con cui verrà individuato detto campione, ci si chiede come offrire un feed-back anche a quel 90% di scuole che non saranno visitate dai Nuclei. Chi leggerà i loro Rapporti di Autovalutazione? Qualcuno validerà la scelta degli obiettivi strategici di miglioramento? Chi seguirà l’intero processo valutativo d’ogni scuola? Per avanzare proposte sulle metodiche da utilizzare e vestire di significato la misurazione- valutazione del credito didattico, da assegnare a ciascun docente, è indispensabile fare, seppur in maniera sintetica, delle indispensabili premesse, che rispondono alle seguenti domande: 1) Qual è il fine ultimo dell’educazione/istruzione a cui gli interventi didattici devono tendere? 2) Quali variabili entrano in gioco nel processo di insegnamento/apprendimento? 3) Chi è il bravo docente? Alla prima domanda (Qual è il fine ultimo dell’educazione/istruzione a cui gli interventi didattici devono tendere?) si può rispondere con le parole di Quintiliano; egli sosteneva che l’insegnante dovrebbe dire ogni giorno cose che, dopo averle ascoltate, gli allievi “possano portare con sè”. Questo è certamente il vero valore aggiunto dell’insegnamento: che ciò che è stato compreso e studiato diventerà profondità e ricchezza di pensiero, delicatezza interiore, sguardo critico nei confronti della realtà…..E’ quella percezione - non sempre precisata – che certi contenuti ed il modo di presentarli, che certe parole vadano oltre le nozioni e i programmi, per guadagnarsi una sopravvivenza nelle singole esistenze degli allievi,quasi ad accompagnarli con ciò che di più prezioso il docente ritiene di poter donare loro. Si può avere verifica di ciò? Certamente no. Questo esito formativo, infatti, non è un output, ma outcome. L’Output lo si misura alla fine del processo di produzione, mentre l’outcome non può essere misurato, se non nel lungo periodo. Inoltre, l’outcome è “co-prodotto”: esso non è il risultato dell’azione di un singolo processo o attore. Ma veniamo alla seconda domanda (Quali variabili entrano in gioco nel processo di insegnamento/apprendimento?). Per rispondere alla stessa è bene ricordare che insegnamento e apprendimento sono due realtà distinte, e che la loro relazione non è meccanica: l’insegnamento non ‘produce’ apprendimento automaticamente, e nemmeno in relazione alla qualità dei metodi impiegati. Questo non equivale a dire che non c’è relazione significativa tra un bravo insegnante e i risultati dei suoi alunni, ma la relazione è complessa e non sempre i risultati ottenuti sono conformi all’insegnamento erogato. Molte, infatti, sono le variabili che ‘interferiscono’, e che impediscono di considerare la relazione insegnamento-apprendimento semplice e causale. 16 Ma quali sono gli ambiti maggiormente significativi da indagare per valutare la qualità dell’insegnamento? Una schematica descrizione potrebbe essere la seguente. a) la comunicazione verbale all’interno della classe; b) il clima, le relazioni interpersonali; c) le modalità di mediazione dei contenuti ( utilizzo di strumenti e strategie metodologiche innovative); d) l’organizzazione e la progettazione dell’intervento didattico Veniamo, ora, al processo di apprendimento. Come tutti i processi, anch’esso è legato a più variabili: il contesto, il livello e lo stile cognitivo di ciascun allievo, le strumentalità di base possedute. Per quanto attiene al contesto è bene precisare che: Contesto è l’organizzazione della scuola, il funzionamento degli orari, l’avvicendamento degli insegnanti, le ‘regole’ esplicite o implicite che governano la giornata scolastica; Contesto è l’ambiente sociale, gli intrecci che si stabiliscono tra scuola e territorio, la ricchezza o la povertà delle sollecitazioni presenti. Un contesto non esiste come qualcosa di rigido e immodificabile, privo di plasticità, indifferente agli attori che lo abitano Il contesto è lo “sfondo”, l’apprendimento è la sua “figura”. E nel rapporto figura/sfondo c’è sempre la possibilità di mimetizzare la figura o, piuttosto, di esaltarla, di farla emergere. E veniamo alla terza domanda: ( Chi è il bravo docente? ) Secondo Ryan ci sono tre fattori principali utili ad identificare il ‘buon insegnante’, e vengono indicati contrapposti alla loro polarità negativa: a) Caldo e comprensivo contro freddo e distante; b) Organizzato e sistematico contro disordinato e senza progetto; c) Stimolante e fantasioso contro noioso e ripetitivo. Si tratta di una classificazione anche troppo schematica, ma già capace di fornire utili suggestioni. Potremo tradurre le tre caratteristiche in tre diversi ordini di competenze: a) relazionali, umane; b) progettuali; c) metodologico-didattiche. Da quanto appena detto ne consegue che, per assegnare il credito didattico a ciascun docente, non è sufficiente l’utilizzo di test standardizzati sugli esiti dell’apprendimento degli studenti, anche nella versione del “valore aggiunto”, ma che essi devono essere combinati con altri approcci, più diretti, di osservazione delle pratiche di insegnamento. Proviamo a fare qualche proposta concreta. 17 1) Come ipotizzare un outcome positivo? Qui sconfiniamo sul piano delle idealità e del carisma personale di ciascun docente. Ma alcune puntuali osservazioni ci possono fornire utili informazioni in ordine a questo aspetto. • • • • • • • • • • Relazione di stima con gli studenti; Ascolto e credibilità, Testimonianza di impegno; Significatività del linguaggio usato durante le lezioni ( senso); Tensione ideale Strumenti da utilizzare: Osservazioni durante lo svolgimento delle lezioni Colloqui diretti con gli studenti Questionari anonimi somministrati agli studenti Giudizi del dirigente scolastico 2) Come valutare la qualità dell’insegnamento? Anche in ordine a questo aspetto, l’osservazione diretta del docente durante lo svolgimento delle lezioni può risultare efficace. • Essa, a titolo esemplificativo e non esaustivo, potrebbe riguardare i seguenti aspetti e rispondere alle seguenti domande: • La comunicazione è chiara ed il clima relazionale positivo? • La proposta didattica è adeguata alle possibilità degli alunni, oppure è troppo vasta, complessa, e presenta una quantità eccessiva di contenuti? • L’alunno è coinvolto in maniera operativa nell’esperienza di apprendimento o ha un ruolo di semplice destinatario? • Il contenuto dell’ esperienza di apprendimento risponde a criteri di significatività disciplinare? E’ realmente importante, è il frutto di una scelta ‘strategica’ per il curricolo? • L’esperienza di apprendimento si aggancia alla realtà culturale, affettiva, cognitiva dell’alunno? • Nella comunicazione didattica vengono utilizzati diversi ‘mediatori’ (attivi, iconici, simbolici, digitali)? • L’esperienza di apprendimento favorisce un atteggiamento di problematizzazione e di ricerca di diverse soluzioni possibili? • Nel corso dell’esperienza di apprendimento sono previsti momenti di controllo per una ridefinizione dell’itinerario progettato? • L’esperienza di apprendimento prevede modalità di organizzazione della classe diversificate (gruppo, piccolo gruppo, lavoro a coppie, lavoro individuale… )? • L’esperienza di apprendimento facilita, oltre che l’acquisizione di nuove informazioni, anche la loro rielaborazione e ristrutturazione cognitiva. L’esperienza di apprendimento prevede un momento di messa in comune di quanto acquisito,del percorso compiuto e delle scelte effettuate? L’osservazione come sopra condotta potrebbe essere arricchita da: 1) Colloqui con il docente tesi a verificare se lo stesso: a) Possiede conoscenze teoriche sull’apprendimento e sul comportamento umano; 18 b) Mostra atteggiamenti che incoraggiano l’apprendimento e le relazioni umane autentiche; c) Padroneggia la materia che deve essere insegnata; d) Conosce tecniche di insegnamento che facilitano l’apprendimento degli alunni. 2) Giudizi del dirigente scolastico. Come valutare la qualità dell’apprendimento? Anche in ordine a questo importante aspetto è necessario fare ricorso a più modalità e strumenti. 1) Osservazione diretta degli alunni mentre sono in situazione didattica, utilizzando i seguenti indicatori: Gli alunni interagiscono in modo sereno con il docente ed i compagni; Gli alunni si mostrano indipendenti nell’apprendimento dei contenuti del curricolo. Gli alunni mostrano un atteggiamento positivo verso l’insegnante e i compagni. Gli alunni mostrano un atteggiamento positivo verso il curricolo e la scuola. Gli alunni mostrano un atteggiamento positivo verso se stesi come allievi. Gli alunni non manifestano problemi di comportamento in classe. Gli alunni appaiono attivamente impegnati con materiali di studio accademicamente pertinenti durante la lezione. 2) Somministrazione di appositi test per rilevare i risultati dell’apprendimento. I risultati di tali test devono essere valutati attraverso l’utilizzo di algoritmi di calcolo del cosiddetto valore aggiunto. Il meccanismo di calcolo non è semplice: si parte dal punteggio conseguito (apprendimenti), sottraendovi via via punti relativi alla preparazione iniziale dello studente (livello dello studente), ai fattori strutturali (livello della scuola), alle caratteristiche individuali (ancora livello dello studente), ai fattori di contesto (livello territoriale): quello che rimane rappresenta l’incidenza al netto che la scuola ha prodotto sui risultati di quell’allievo. Come attribuire il CREDITO DIDATTICO ? Il Credito Didattico non può che essere la risultante sommatoria dei diversi punteggi attribuiti ai diversi ambiti/settori osservati ed indagati, con l’utilizzo di strumenti diversificati, di cui la presente riflessione costituisce solo debole indicazione. 19 È necessario individuare con attenzione la tipologia di crediti formativi ai quali assegnare un punteggio, attribuendo agli stessi valori differenziati in ragione della loro qualità. Ciò al fine di evitare l’uso di meccanismi distorsivi che hanno dato buona prova di sé nell’attribuzione del punteggi nelle graduatorie permanenti dei docenti precari: un vero e proprio mercato assai più vantaggioso per il bilancio delle agenzie private che lo hanno gestito, che per la professionale professionale dei docenti. SCATTI DI COMPETENZA (pagg. 53/54) Considerazioni di carattere generale. Prima di affrontare il tema specifico, relativo all’attribuzione degli scatti di competenza, appare opportuno precisare che occorre ripristinare a livello più diffuso, nazionale e istituzionale una gratificazione della dignità professionale docente e di un orgoglio deontologico di fondo, perché se ne ravvisi un insegnamento che sia testimonianza attiva di educazione e formazione degli altri, verso gli altri. Pensare dell’insegnamento che sia non una Mission, bensì la Mission. Ben predisposti ad un percorso ottimale di insegnamento – apprendimento: ambire costantemente alla cooperazione. La gratificazione e la soddisfazione personale non può limitarsi ad un soddisfacimento migliorativo meramente economico, seppur necessario ed opportuno. Mentre, sarebbe sicuramente importante ed edificante poter “reimplementare” nei cittadini il senso di un rispetto culturale ed appagante verso la figura del docente, dell’educatore, del formatore, del Maestro, che più che nel suo sapere e saper fare deve riuscire autorevolmente a saper essere. Ma veniamo all’attribuzione degli scatti di competenza. È certamente questo il nodo più problematico dell’intera proposta di Riforma. L’attuazione della stessa rende inconciliabili due principi opposti entrambi necessari per garantire qualità al processo di insegnamento-apprendimento: valorizzazione delle competenze e del merito e collaborazione, gioco di squadra, condivisione e impegno per la realizzazione del progetto educativo. La scuola, infatti, pur in mezzo alle tante difficoltà, rimane sempre una comunità di persone tanto diverse per età, carattere, idee, interessi, formazione, che nonostante le divergenze, e talvolta gli scontri, si ritrova pur sempre, insieme all’inizio di ogni anno scolastico per condividere la gestione di una comunità di studenti: c’è solidarietà e senso di appartenenza alla categoria. Questo comune sentire renderà davvero difficile l’individuazione, (peraltro sulla base di criteri non precisati nel documento), dei docenti chiamati a far parte del nucleo di valutazione interno alla scuola, che avrà il compito di valutare i colleghi per l’attribuzione degli scatti di competenza. Ma anche a volere dare per scontata l’ipotesi di docenti disponibili ad esercitare le funzioni valutative proprie del nucleo di valutazione, gli effetti sul clima relazionale all’interno della scuola non sarebbero certamente positivi. Il problema potrebbe essere risolto rendendo possibile la coesistenza di scatti di anzianità ( magari rivisitati) e scatti di merito. Considerato, tuttavia, che nel documento tale ipotesi viene scartata per due ordini di ragioni: economiche ( mancanza di risorse) e normative ( d.lgs 150/2009, che dispone che gli incentivi per i pubblici dipendenti non possono essere distribuiti a pioggia ma devono essere legati ad effettivi risultati, secondo quote precostituite di personale), è NECESSARIO, dunque, ripensare la composizione del NUCLEO DI 20 VALUTAZIONE, ferma restando la imprescindibile presenza del dirigente scolastico. Altro elemento controverso, inerente al tema in argomento, è quello relativo alla percentuale rigida della quota di docenti (66%) che, all’interno di ogni scuola, fruirà degli scatti di competenza. L’applicazione del meccanismo, illustrato nel documento, potrebbe tradursi nell’adozione di provvedimenti palesemente ingiusti. Facciamo un esempio: Se in una scuola “A” il 90% dei docenti registra il possesso di competenze alte, mentre in una scuola “B” il 66%, che accederà’ ai benefici stipendiali raggiunge livelli di competenza appena sufficienti, il 24% dei docenti della scuola “A” non vedrà riconosciuti i propri meriti professionali a vantaggio dei docenti della scuola “B”meno meritevoli in termini di crescita professionale. Né il problema si può risolvere pensando ad operazioni di trasferimento volontario dei docenti migliori da una scuola ad un’altra. Questo perché ì il trasferimento da una scuola ad un’altra è legato a più variabili: disponibilità del posto; vicinanza alla propria residenza, problemi familiari ecc.. Per ovviare a questo problema, si potrebbe, ad esempio, prevedere un elenco graduato, riferito ad un più ampio contesto territoriale, rispetto alla singola scuola, costituito da tutti i docenti valutati dai nuclei di valutazione, sulla base di parametri standard e con l’uso di strumenti ben definiti, all’interno di ogni scuola. 21 4. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro COORDINATORE: MIRELLA NAPPA DIRIGENTE USR CALABRIA IIS Pertini-Santoni Crotone – Ds Rosanna Barbieri COMPONENTI: IIS Familiari Melito Porto Salvo (RC) – Ds. Domenico Zavettieri LS Pitagora Rende (CS) – Ds Elisa Policicchio IIS Piria Rosarno (RC) – Ds Maria Rosaria Russo IIS Castrovillari (CS) – Ds Rosita Paradiso IIS Severi-Guerrisi Palmi-Gioia Tauro (RC) – Ds Giuseppe Gelardi ITAS Chimirri Catanzaro + ITA Catanzaro – Ds Teresa Rizzo IIS ITI-ITG Vibo Valentia – Ds Annunziata Fogliano IIS Malafarina Soverato (CZ) – Ds Domenico Servello IIS De Filippis-Prestia Vibo Valentia – Ds Pietro Gentile ITC Grimaldi-Pacioli Catanzaro – Ds Maria Levato ORIENTAMENTO Le proposte contenute nel documento “La Buona Scuola”, a pag. 77, nel capitolo cinque da pag. 104 a pag. 115 ed a pag. 125, certamente puntano al miglioramento e all’ottimizzazione dell’offerta formativa, che deve coniugare il sapere teorico con il sapere pratico. Gli istituti progettuali, che puntano a sviluppare negli studenti l’applicazione pratica, collegata indissolubilmente a quella teorica, sono: Alternanza ScuolaLavoro – Apprendistato - Impresa Formativa Simulata - Impresa didattica – Bottega scuola –- Laboratori del territorio – School garantee, su cui si è svolto l’incontro/dibattito, senza aver prima posto l’attenzione sul tema dell’Orientamento, fondamentale per ogni mission scolastica, perché i giovani che intraprendono un percorso formativo non smarriscano il senso della vita e realizzino il proprio progetto che ha radici nel passato, nasce nel presente e si pro-tende verso il futuro. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il Gruppo di discussione mette in luce le seguenti proposte di modifica - miglioramento – integrazione ed eventuali criticità e dimenticanze riscontrate, che, in sintesi, si riportano. 1) Nell’area dedicata all’Alternanza obbligatoria, a pag. 108, non vengono citati i Licei, per i quali già nelle Linee guida del riordino dei cicli, operato dalla Ministra Gelmini, è prevista la reciprocità dei processi del pensare e del fare, che sta alla base della “pedagogia dell’alternanza”. Quando poi si legge, alla pagina 110, che “In Italia il numero di laureati in materie scientifiche è al di sotto della media europea”, si ha chiara la consapevolezza che per trasmettere il sapere teorico è necessario attivare strategie che puntino a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica (cancro difficile da estirpare per ogni ordinamento scolastico). Strategia leader, per prevenire il disagio nel processo di insegnamento/apprendimento, è considerata la didattica laboratoriale, che coniugata con l’integrazione delle Scienze, risulta essere vincente per assicurare il successo formativo alle giovani leve, che dovranno inserirsi nel contesto lavorativo o nel mondo accademico. Ecco perché si condivide in pieno l’espressione, contenuta nella pagina 112, che recita “I laboratori vanno intesi come palestre di innovazione legate allo stimolo delle capacità di “problem solving”. Alla luce di quanto su esposto, si ritiene essere assolutamente indispensabile inserire nel documento, nel 22 capitolo “Scuola fondata sul lavoro”, anche i Licei lì dove da più anni, con finanziamenti assai risicati, vengono attuati progetti di ASL, in ambito non solo nazionale, ma anche in ambito internazionale. Si precisa anche che, negli ultimi tempi, si è preclusa la partecipazione dei docenti di Liceo, di riconosciuta esperienza in progettazione e tutoraggio in percorsi di A.S.L., a corsi di formazione per il ruolo di tutor, consentita invece a docenti di istruzione professionale e tecnica. L’offerta progettuale di A.S.L., in orario curricolare (200 ore annue), non può essere rivolta solo agli Istituti tecnici e professionali, ma deve essere estesa anche ai licei. Inoltre, i finanziamenti per la realizzazione di progetti di A.S.L. banditi dal MIUR-USR, per i licei sono troppo esigui per ottenere risultati congrui e pienamente positivi. 2) Per stimolare la partecipazione aziendale occorrerebbe creare meccanismi di "convenienza". Es: perché un' azienda possa accedere a facilitazioni, finanziamenti, ecc. sia prevista la dichiarazione esplicita che ha ospitato o ospita alunni in stage aziendali, magari indicandone progetti e numero di studenti. Qualora gli Istituti decidessero di costituirsi essi stessi come "azienda" per poter interagire realisticamente col "mercato" offrendo beni o servizi occorrerebbe rendere possibili e semplici la stipula di rapporti economici. Molti Istituti possiedono notevoli risorse strumentali che, per l'impossibilità di manutenere e aggiornare, si deteriorano. Metterli in gioco a fini economici risolverebbe questo problema. 3) Le aziende devono essere maggiormente incentivate a partecipare ai percorsi con misure di tipo economico e sgravi fiscali. E’ indispensabile smussare la difficoltà nel coinvolgimento delle imprese nei percorsi rivolti soprattutto alle classi quarte degli Istituti professionali. 4) Occorre prevedere che per gli studenti ed i docenti, per lo svolgimento dei rispettivi ruoli lavorativi e/o per l’utilizzo di macchine particolari, la copertura assicurativa per eventuali infortuni che potrebbero subire. Bisogna intervenire per impedire la scarsa partecipazione delle aziende, soprattutto di quelle di mediogrande dimensione. Questa criticità, molto relativa per i progetti sperimentali svolti finora, che hanno coinvolto piccoli gruppi di studenti, diventa "la grande criticità" dell'alternanza scuola/lavoro se fatta " sistema", in quanto in questo caso deve coinvolgere tutti gli alunni, pertanto aumentano le ore necessarie ed implicherà un maggior numero di aziende; 5) Sopperire alla povertà di mezzi economici che rende problematico il rimborso delle spese di vitto e viaggi degli alunni. 6) Quando l'alternanza scuola/lavoro coinvolge Enti Pubblici dovrebbe prevedersi la possibilità di retribuire il tutor aziendale che lavora in orario di ufficio e che non potrebbe ricevere alcun compenso. Occorrerebbe creare una norma che non frapponga ostacoli. 7) Intervenire con risorse finanziarie e strumentali per sopperire alle difficoltà nel trasporti dovute al pendolarismo degli studenti . 8) Impiegare maggiori risorse finanziarie nel progetto di Alternanza scuola-lavoro; 9) Definire in maniera più puntuale possibile la ricaduta del percorso di alternanza negli esami di stato. 10) - Definire i regolamenti di attuazione dell’Alternanza 11)Allo stato attuale i bandi comunitari, che erogano i finanziamenti di alternanza scuola/lavoro nelle scuole, prevedono l’affidamento di gruppi di 15 di studenti a una singola azienda. In molte aree territoriali delle regioni dell’obiettivo 1, alcuni settori lavorativi sono rappresentati da aziende di piccole dimensioni che, pur molto qualificate e specializzate (vedi il settore orafo) non sono in grado di ospitare gruppi così numerosi. 23 Sarebbe auspicabile prevedere, nei prossimi bandi comunitari, la possibilità di poter inserire piccoli gruppi di ragazzi in più aziende, nella medesima area territoriale, con il tutor scolastico che affianca il tutor aziendale in maniera periodica. APPRENDISTATO In merito all’apprendistato, che con voce unanime i Dirigenti scolastici valutano molto positivamente, si evidenzia che è necessario: rivedere l’istituto del contratto di apprendistato, che costituisce un impedimento in quanto limita la partecipazione di molte aziende/enti, rendendolo facoltativo; stabilire un limite temporale entro il quale le Regioni devono predisporre gli elenchi delle aziende partner (si precisa che la Regione non ha ancora predisposto alcun elenco); Impiegare risorse economiche per far fronte ai costi: le famiglie non sempre sono in grado di sostenere le spese per il viaggio per i loro filgioli; i tutor, nella gestione quotidiana del progetto, sostengono spese che la scuola non è in grado di rimborsare. Diffondere attraverso protocolli ad hoc il programma sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni della scuola superiore, lanciato nel 2014 in attuazione dell’articolo 8bis del d.l. 104/2013. IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Tutti i dirigenti presenti convengono che le attività di Impresa Formativa Simulata, previste dalla riforma degli Istituti professionali, sono altamente formative, in quanto processo complesso, che coinvolge diversi attori, i principali dei quali sono gli studenti, ed utilizza un apposito applicativo informatico per le varie fasi di simulazione dei processi organizzativo-gestionali. L’attività di simulazione pone con sistematicità e continuità lo studente di fronte a situazioni concrete, mirando, in sinergia con altre metodologie didattiche, allo sviluppo delle sue competenze mediante il trasferimento di abilità e conoscenze non con la tradizionale lezione frontale in aula, ma attraverso le varie tecniche di learning by doing, problem solving, cooperative learning, ecc. IMPRESA DIDATTICA E’ molto positivo il giudizio espresso dal gruppo di lavoro circa la possibilità che potrà essere data agli istituti di istruzione superiore ed a quelli di istruzione e formazione professionale di commercializzare beni o servizi prodotti o svolgere attività di impresa Formativa Strumentale, utilizzando i ricavi per investimenti sull’attività didattica. A tale scopo, è necessario incoraggiare l’uso della doppia contabilità, al momento diffusa soprattutto negli gli istituti agrari, a tutti i tipi di scuole e generalizzare la possibilità di produzione in conto terzi. Questo è particolarmente rilevante se consideriamo che sempre più scuole avranno l’opportunità di sviluppare prototipi, ad esempio attraverso la stampa 3D. BOTTEGA SCUOLA E’ assai utile definire i principi per disseminare (specialmente al Centro-Sud) esperienze di inserimento degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato, al fine di coinvolgere più attivamente anche imprese di minori dimensioni o tramandare i mestieri d’arte. LABORATORI DEL TERRITORIO E’ positivo che, oltre alle mura dell’edificio scolastico, si possa contare sui laboratori del territorio, pubblici e privati (come i Fab Lab e e living labs, o ancora gli incubatori, ecc.), per cui è prevista una strategia di accreditamento e una azione dedicata di voucher innovativi a valere su Fondi PON, in sinergia con le nostre azioni di potenziamento dei laboratori tecnologici. Si potrà usufruire, così, di nuovi spazi formativi che 24 saranno messi a disposizione dalle reti di scuole allargate al territorio. SCHOOL GUARANTEE E’ proprio quello su cui puntano i dirigenti del gruppo di lavoro, perché mira a premiare in maniera più marcata l’investimento nella scuola che crea occupazione giovanile. L’impresa che investe risorse su un istituto professionale, un istituto tecnico o un polo tecnicoprofessionale finanziando percorsi di alternanza scuola-lavoro, ricostruendo un laboratorio o garantendone l’utilizzo efficiente potrà ricevere incentivi aggiuntivi rispetto allo School Bonus, nel momento in cui si dimostri il successo formativo dei processi di alternanza e didattica laboratoriale sviluppati nella scuola di riferimento. Osservazioni-Riflessioni e Questioni aperte 1. Sarebbe opportuno individuare, a cura degli USR, dei Centri/Poli scolastici competenti, cui affidare validi corsi di formazione per progettare percorsi di A.S.L. sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale; 2. E’ necessario svolgere l’alternanza scuola/lavoro sul proprio territorio anche in vista di un futuro inserimento lavorativo degli studenti; 3. A fronte di impedimenti nel proprio territorio, offrire alle scuole la possibilità di spostarsi per cercare le aziende in altre realtà territoriali (coinvolgimento alunni meritevoli). CONCLUSIONI Tutti i dirigenti scolastici partecipanti all’incontro/dibattito sui temi affrontati si augurano che il loro contributo possa far crescere la qualità delle Istituzioni scolastiche in sinergia con il Ministero, che, insieme al Governo, sta spendendosi molto per rinnovare i meccanismi che regolano il sistema scolastico: attraverso il rinnovamento si può offrire ai giovani possibilità formative tali da consentirgli in un prossimo futuro l’inserimento a piano titolo nella società produttiva e ridurre i disagi derivanti dalla dilagante disoccupazione. 25 5. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su “A Scuola di Coding. Scuola digitale” COORDINATORE: GIULIO BENINCASA DIRETTORE COORD. USR CALABRIA COMPONENTI: IIS “Pezzullo” Cosenza – Ds Carla Savaglio IC “Pucciano” Bisignano (CS) – Ds Raffaela Concetta De Luca LS “Metastasio” Scalea (CS) – Ds Filomena D’Amante LS S.Giovanni in Fiore (CS) – Ds Angela Audia IC Wojtyla Isola Capo Rizzuto (KR) – Ds Grazia Parentela Silvana Sita – Docente Collaboratrice DS IC “Pucciano” Bisignano (CS) IC Vespucci Vibo Valentia – Ds Maria Salvia Andrea Mamone – Vicario IC A. Vespucci Vibo Valentia IC S.Pietro in Guarano (CS) – Ds Rosalba Borrelli IC Tropea (VV) – Ds Antonello Scalamandrè Clementina Jannuzzi – Dirigente Scolastico ITI “Fermi” Castrovillari (CS) IIS Oppido Mamertina + IM Rechichi Polistena (RC) – Ds Francesca Morabito Grazia Parentela – Dirigente Scolastico IC “Woytila” Isola Capo Rizzuto (KR) E’ emersa in maniera unanime la necessità di rendere effettivamente connesse le aree interne attraverso, principalmente, la diffusione capillare della banda larga, atteso che le scuole sono ben attrezzate (in ogni ambiente di apprendimento, sia classe che laboratorio) ma spesso non riescono ad utilizzare contemporaneamente le tecnologie acquistate per insufficienza di banda e di connettività. Si è convinti che vada superata la dimensione d’aula o di laboratorio come spazio fisico ma si debba parlare di ambiente di apprendimento (meglio se isole di lavoro digitali per favorire il cooperative learning) dove vanno innovate e diversificate le strategie metodologiche-didattiche che devono necessariamente essere indirizzate verso la didattica laboratoriale e multimediale. Con quest’ultimo aspetto, ben si sposa l’adozione di un curricolo verticale. Formazione obbligatoria per i docenti, di taglio didattico-metologico e non disciplinare e che sia spendibile per la carriera degli insegnanti Potenziamento dei soggetti intermedi quali gli Assistenti Tecnici di laboratorio, attraverso forme di flessibilità di impiego remunerate (potenziando le collaborazioni plurime) e, soprattutto rendendo effettiva ed efficace l’adozione dell’organico funzionale Introduzione del coding e di strumentazioni tecnologiche digitali sin dalla scuola dell’infanzia, così come previsto nella nuova programmazione PON 2014-2020, sfruttando l’aspetto ludico e la propensione innata dei nativi digitali Pertanto, è prioritario creare un ambiente educativo che ponga l'alunno nelle condizioni di acquisire il maggior numero possibile di competenze, inserito in un contesto-classe aperto anche alla eventualità che di volta in volta singoli allievi o piccoli gruppi vivano alcuni momenti in una diversa situazione di apprendimento, nel caso presentino difficoltà particolari o necessitino di recuperare alcune carenze. La presenza di un organico funzionale potrebbe arricchirsi di docenti specializzati nell'insegnamento per gruppi di alunni in difficoltà (figli di immigrati con problemi di comprensione della lingua o di inserimento nel nuovo contesto, alunni con disturbi di apprendimento ), col supporto di una équipe di psicologi e di pedagogisti. Lo scopo da raggiungere non è tanto quello di portare tutti gli alunni allo stesso livello, ma di porli nelle condizioni di raggiungere il massimo possibile di competenze. Ogni aula dovrebbe essere dotata di una strumentazione standard che va dalla LIM alla lavagna tradizionale, da numerosi computer a più consueti lettori CD, dalla cartina geografica ai lavori realizzati dagli alunni. Non è la sovrabbondanza di 26 attrezzature né il loro continuo uso a dover caratterizzare le lezioni ma la normalità con la quale, al bisogno, si ricorre a quanto è messo a disposizione nelle aule ‘speciali’. Gli alunni dovrebbero spostarsi di volta in volta al termine di ogni lezione e non l’insegnante: il sistema consentirebbe quindi, con un’efficiente organizzazione dell’orario, di economizzare sugli spazi, economia realizzata anche con una sapiente progettazione in grado di rendere modulabili gli ambienti. Tra le tante aule potrebbero sempre presenti l’anfiteatro per le lezioni di recitazione e per gli spettacoli o le proiezioni, la sala strumenti per le ore di musica, i laboratori per arte e disegno, quelli di informatica per l’apprendimento dei principali software, il laboratorio di artigianato e di meccanica, sempre per maschi e femmine, la palestra e, ovviamente, la mensa, poiché i ragazzi come ribadito nel rapporto su“ la buona scuola” dovrebbero restare a scuola più a lungo. Prevedere l'apertura delle scuole oltre l'orario curriculare contribuisce a combattere l'abbandono scolastico, favorisce la collaborazione tra scuole e comunità locale , consente agli alunni di vivere un tempo scuola più dilatato in cui possano respirare un clima empatico, di empowerment, di motivazione e di gioia. Criticità riscontrate- Dimenticanze La prima criticità riscontrata è legata all’adozione dei libri di testo con riferimento alle situazioni differenti nelle scuole e alla necessità che sia incentivato sino a rendere quasi obbligatorio il processo di creazione di contenuti didattico digitali e, quindi, di vere e proprie lezioni da parte del corpo docente. La seconda criticità registrata è quella relativa, soprattutto nelle scuole del primo ciclo, alla piccola manutenzione delle tecnologie e, pertanto, all’assenza di personale specializzato che si possa dedicare a questo aspetto La terza criticità registrata riguarda il problema più importante messo a fuoco dal gruppo: la formazione degli insegnanti e la valutazione delle competenze acquisite. Ultima, ma solo per ragioni di sinteticità, la criticità trasversale, di base, della scarsissima diffusione della banda larga, in particolare in un territorio quale quello calabrese (ad orografia complessa) che rischia di creare sacche di eccellenza in alcuni contesti accentratori quali i grossi centri a fronte di abbandono (non solo scolastico) nelle periferie (da non sottacere il gap legato alle distanze e alla scarsa quantità e qualità dei trasporti) Osservazioni- Riflessioni e Questioni aperte 27 Tutte le scuole partecipanti hanno espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa volta ad ascoltare “dal basso” gli operatori scolastici su tante questioni loro riguardanti. Rimane aperto il problema della sicurezza dei dati e della privacy. E’ emersa una sostanziale esperienza positiva avuta con l’introduzione nelle classi delle LIM e, pertanto, si chiede di “accompagnare” (e non di sostituire o rinnegare) le LIM con forme diversificate di tecnologie più leggere. Si chiede a gran voce il superamento della parola “aula”. Si confida moltissimo sulla formazione obbligatoria spendibile (legata ad etica professionale e motivazione dei docenti) e sulla possibilità di gestire l’organico funzionale. E’ molto apprezzata l’ipotesi del semestre aggiuntivo di formazione iniziale. Si chiede la diffusione della banda larga per connettere - i territori – e per aprire la mente. Non solo coding ma anche robotica (nelle materie di indirizzo gli studenti partecipano attivamente e sono motivati, nelle “competenze chiave” pagano lo scotto di una didattica ancorata alla disciplina e alla trasmissione lineare del sapere). Assemblea d’Istituto sul tema “Buona Scuola”, Auditorium Liceo Scientifico di Rossano-Cs 28 Consultazione del Coordinamento Regionale Consulte Studentesche L’avvio dell’impegno delle Consulte studentesche calabresi per “La Buona Scuola” è datato 28 Agosto 2014 nettamente in anticipo rispetto a tutte le altre Consulte d’Italia grazie alla partecipazione di una rappresentanza del Coordinamento regionale al seminario “Scuola e Territorio” svoltosi presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo. In quell’occasione, infatti, l’allora Sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, illustrò, in anteprima, le linee guida del documento governativo, che sarebbe stato reso pubblico a breve, stimolando l’interesse degli studenti presenti ed in particolare del neo eletto Presidente della Consulta di Vibo Valentia, Delegato regionale, che, animò un interessante dibattito sulle nuove tematiche e su quelle d’emergenza storica: trasporti ed edilizia scolastica. Prima dell’inizio delle attività scolastiche, in collaborazione con gli studenti delle Consulte ancora in carica si avviò, quindi, un lavoro propedeutico all’apertura dell’anno scolastico in previsione della convocazione dell’ UNC (Ufficio Nazionale Consulte) dei giorni 19-22 Settembre 2014. L’incontro nazionale offrì l’opportunità a Presidente e Coordinatore regionali (GentileFalduto) di mettere a frutto l’esperienza già maturata attraverso il confronto con gli altri partecipanti producendo tutt’insieme importanti documenti utili ad iniziare il percorso ufficiale della componente studentesca nell’ambito della consultazione pubblica. I suddetti materiali ( fruibili nella sezione dedicata agli studenti del sito www.labuonascuola.gov.it) sono stati partecipati alle assemblee di classe e d’istituto nelle scuole superiori della regione e durante la campagna elettorale per il rinnovo dei membri delle Consulte. A tal fine, determinante è stata la partecipazione della rappresentanza studentesca eletta, autorizzata dal Direttore Generale Diego Bouché, alle riunioni indette dall’Ufficio Scolastico regionale per i Dirigenti scolastici delle cinque province calabresi: ciò ha consentito agli studenti di contestualizzare ancora più opportunamente gli interventi nella loro azione di peer education. Un contributo particolarmente originale e significativo è stato quello della riunione svoltasi presso la sede della Consulta di Vibo Valentia, il Convitto Nazionale di Stato “Gaetano Filangieri” (3 ottobre 2014) alla presenza di 26 studenti europei che, grazie alla versione inglese del documento e alla traduzione simultanea degli interventi, hanno reso un contributo davvero interessante sul tema degli ordinamenti scolastici dei Paesi rappresentati posti a confronto con il sistema scolastico italiano e le sue prospettive. Eccezionale occasione di diffusione dei contenuti del documento governativo e di utile confronto è stata ed è tuttora la partecipazione al Salone dello Studente, prevista tra le fasi del progetto nazionale “C.P.S.: Custodiamo Patrimoni Straordinari” promosso dal Coordinamento regionale delle Consulte Provinciali Studentesche della Calabria in rete con quelle di alcune regioni e province italiane realizzato in partenariato con ClassEditori. In ognuna delle sedi, a seguito elencate*, è stato allestito uno stand dove, con la collaborazione degli studenti delle consulte locali, si è offerta l’opportunità alle migliaia di visitatori di: conoscere il documento governativo, compilare il questionario, partecipare al dibattito in presenza e on line, raccogliere vari punti di vista e documentarli; altrettanto si realizzerà anche nelle successive tappe previste per il 2015 (v: www.salonedellostudente.it) [*Salone dello Studente di Torino (PalaRuffini, 1- 2 Ottobre 2014) Salone dello Studente di Bari (Fiera di Bari, 14-16 Ottobre 2014) Salone dello Studente di Vibo Valentia ( Centro Congressi 501, 29-30 Ottobre 2014) Salone dello Studente di Pescara ( Palacongressi d’Abruzzo, 5-6 Novembre 2014) Salone dello Studente di Roma (Nuova Fiera di Roma, 26-28 Novembre 2014) ] Notevole è stata l’attenzione mediatica dovunque siano state presenti le consulte studentesche per discutere de “La Buona Scuola” anche nell’ambito di manifestazioni nazionali importanti quale quella del 10 Ottobre scorso 29 durante la quale furono distribuiti i volantini con l’obiettivo di promuovere la campagna d’ascolto quale strumento di dialogo con le Istituzioni. Allo scopo di documentare, a titolo d’esempio, si allegano a piè di pagina alcuni link dai quali è possibile visionare interviste realizzate nelle varie occasioni pubbliche alle quali sono state presenti agenzie di stampa e televisive sia locali (Telespazio Clabria, LAC, TGR, ecc…) che nazionali (Agenzia DIRE, ItaliaOggi, RAI ecc Ad oggi si può, quindi, affermare che le Consulte Provinciali degli Studenti della Calabria siano state protagoniste attive del progetto avviato dal Governo: hanno realizzato, anche grazie alla sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale ed il MIUR, una straordinaria campagna di ascolto che ha visto gli studenti al centro di un grande dibattito che si è sviluppato sul territorio, nelle scuole, insieme alle associazioni e ai cittadini, e della quale sono stati promotori, consapevoli dell’impegno richiesto e del ruolo che sono stati chiamati a svolgere in un momento così importante per la scuola italiana. La motivazione va ricercata nell’aver compreso pienamente che, solo grazie ad un processo di rinnovamento continuo e partecipato sarà possibile avere una scuola di qualità, perché solo con una scuola innovativa sarà possibile costruire un progresso culturale e sociale per il nostro Paese. Grazie ad un lavoro minuzioso portato avanti con tutti gli studenti è stato possibile raccogliere spunti positivi, proposte, critiche, perplessità per arricchire e migliorare la scuola che essi hanno avuto possibilità di discutere direttamente con il Ministro Giannini in tante occasioni presso il Ministero, durante la tappa calabrese nonché altre tappe del tour “La Buona Scuola”. In sintesi emerge chiaramente che gli studenti si dichiarano d’accordo su alcune questioni fondamentali: la necessità da parte delle scuole di realizzare un’autonomia più compiuta, grazie alla commissione di valutazione interna, la possibilità di elaborare un piano per il miglioramento triennale per le singole scuole in base alle rispettive necessità evidenziate da Dirigenti Scolastici qualificati e competenti sulle questioni amministrative e gestionali, la presenza di organi collegiali ridisegnati in base alle competenze, con una maggiore partecipazione degli studenti nei consigli d’istituto e con il riconoscimento del comitato studentesco quale organo collegiale. Sull’alternanza scuola-lavoro, punto cruciale della valorizzazione del percorso di studi, emerge l’esigenza di un incremento dei fondi dedicati all’esperienza e alla formazione degli studenti nelle aziende del territorio e non solo; appare indispensabile costruire un collegamento diretto tra scuola e aziende, in coerenza con le filiere produttive, per dare prospettive più solide agli studenti che intraprendono un percorso di studi in istituti di indirizzo tecnico e professionale, una connessione diretta tra scuole e mondo del lavoro che va costruita e migliorata, garantendo a tutti gli studenti la possibilità di fare esperienza e incentivando le aziende che seguono questo percorso con bonus e sgravi fiscali. Per quanto concerne l’edilizia scolastica, altra perenne emergenza, si apprezza il piano che il governo ha varato a giugno del corrente anno, con un finanziamento complessivo di 1 miliardo di euro e la previsione di altri 2 che, pur rappresentando una svolta positiva, tuttavia non è ancora sufficiente. Gli ambienti di apprendimento devono essere ripensati: sono necessarie delle linee guida generali per la costruzione di nuovi edifici scolastici e per la messa in sicurezza di quelli già esistenti. Per farlo è essenziale un piano organico ambizioso. Inoltre, alla luce del decreto Delrio che avvia le province all’abolizione, appare indispensabile la necessità di ridefinire già da adesso le competenze sull’edilizia scolastica alle amministrazioni locali o all’ente regione. E’ condivisibile l’idea del Ministro sulle “scuole aperte”, aperte ad iniziative culturali, educative e sociali, a stretto contatto con il territorio poiché è necessaria una didattica innovativa, che riesca a coinvolgere in maniera più efficace gli studenti, oltre la classica lezione frontale, con attività integrative e la valorizzazione della Storia dell’Arte, della Musica e della lingua inglese. Per il diritto allo studio si chiede con forza che nella riforma venga approvata anche la proposta per una legge nazionale che possa evitare eccessive disuguaglianza tra le regioni. Essi si dicono consapevoli del fatto che questo progetto non è a costo zero: proprio per questo motivo chiedono che vengano investite più risorse pubbliche nella scuola per il miglioramento dell’Offerta Formativa, preoccupati per i tagli al MOF. Per quanto 30 riguarda i fondi privati, il famoso crowdfunding, si chiede un filtro da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, per la raccolta e la distribuzione alle scuole, così da non avere situazioni disomogenee tra i territori. Le Consulte Provinciali degli Studenti continueranno a svolgere il loro ruolo di organo di rappresentanza istituzionale presso il MIUR, portando avanti e discutendo nel merito le questioni che li vedono protagonisti di un futuro che è ormai prossimo. Sitografia *http://www.diregiovani.it/rubriche/mondo-scuola/35603-salone-dello-studente-ragazzi-roma-studio.dg http://www.diregiovani.it/rubriche/mondo-scuola/34814-class-salone-studente-vibo-valentia-calabria.dg http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dd41ecbc-da9f-4cd7-b03b-1aca28655e13tgr.html#p=0 http://www.diregiovani.it/rubriche/mondo-scuola/34814-class-salone-studentehttp://m.lacnews24.it/5530/approfondimento/30-minuti-la-buona-scuola-25-11-2014-.html 31 CALENDARIO EVENTI REALIZZATI DALLE CONSULTE REGIONE CALABRIA: Province: Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza Crotone, Vibo Valentia EVENTI EFFETTUATI LOCALITA’ / DATA dal 23/09/14 al SEDE 20/10/14 DESTIN ATARI PARTNERS NUMER O NOTE PARTECI PANTI Pizzo Calabro 27 Agosto 2014 Studenti , Docenti Istituzio ni Comune Pizzo Calabro Roma 20-‐22/9 Studenti , Docenti MIUR e UNC 40 Preparazione lavoro CCPPSS Cosenza 29/9 Studenti , Docenti Regione Calabria ITIS Monaco 1000 Presenza del Direttore USR e del cantautore MOGOL, giornata della scrittura Vibo Valentia 1/10 Studenti IIS “De 230 Filippis-‐ Prestia” Assemblea d’Istituto Vibo Valentia 3/10 Studenti Docenti Istituzio ni, Commission 150 e europea, Antenna Europe direct Associaz ioni, CPS VV Presenza di 26 studenti provenienti da vari paesi europei:interna zionalizzazione de “La Buona Scuola” di 1000 Presenza del Sottosegretario Roberto Reggi Mass-‐ media Torino 4-‐5/10 Studenti , Coordiname nto regionale Stand allestito e animato da 32 Gioia (RC) Tauro 7/10 CCPPSS Calabria e CCPPSS Piemonte Salone dello Studente Studenti IIS Guerrisi 1000 , USR Regione Docenti, Calabria istituzio ni Inaugurazione anno scolastico Spoleto 9/10 Docenti e Poliziott i Intervento nei gruppi di lavoro San Patrignano 11/10 Studenti Comunità di Docenti San Istituzio Patrignano ni, Wefree days Associaz ioni, Presenza del Ministro Giannini durante la presentazione Docenti, Consulte istituzio Piemonte ni ClassEditori Polizia stradale Mass-‐ media Vibo Valentia/ Scuola Vibo Valentia/ Scuola Bari 13/10 Studenti Liceo , Capialbi VV Docenti, ATA 700 Presentazione U.S.R.,ATP VV 13/10 Studenti Convitto , Filangieri VV Docenti, ATA 80 Presentazione C.P.S.Conferen za stampa 15-‐17/10 Studenti , Docenti, istituzio ni Coordiname nto regionale Consulte Puglia ClassEditori Stand allestito e animato da CCPPSS Calabria e CCPPSS Puglia Salone dello Studente 33 Vibo Valentia 21-‐26/10 Studenti , Docenti, Associaz ioni, Palazzo Gagliardi Centro Sistema Bibliotecario regionale 5000 Festival regionale Leggere Scrivere del e Enti, Istituzio ni Reggio Calabria/ 22/10 Studenti Liceo da 1000 , Vinci RC Docenti, ATA Scuola Presentazione U.S.R.,ATP RC NODI PROBLEMATICI/DIFFICOLTA’ Nessuno, tranne una certa difficoltà a documentare. Piuttosto grande collaborazione da parte degli studenti ed anche i Enti ed Istituzioni nonché dei mass-media. Nessuna problematica legata ad interpretazioni politiche in quanto la campagna di ascolto è stata impostata in modo chiaramente istituzionale. EVENTI PROGRAMMATI LOCALITA’ / DATA SEDE DESTINATARI PARTNERS NUM ERO PART ECIP ANTI NOTE Vibo Valentia/ 24/10 Docenti IIS “De 60 Filippis-‐ Prestia” 27/10 Studenti, Docenti, ATA, LIBERA dal 24/10/14 al 15/11/14 Scuola Reggio Calabria/ Scuola Enti, Istituzioni Consiglio regionale Riunioni coordinate dai Capi Dipartimento 800 Presenza di Don Ciotti 34 Catanzaro/Sc uola 27/10 Studenti, Docenti, ATA, Enti, Istituzioni Catanzaro/Sc uole: Comune di 500 Presenza del Catanzaro MinistroGianni ni 20-‐ 29/10 Studenti, Docenti, ATA Rappresenta 350 nti della 0 Consulta provinciale nelle singole scuole e rappresentan ti di classe e d’istìtuto Assemblee plenarie nelle scuole dedicate alla discussione su “La Buona Scuola” 20-‐ 29/10 Studenti, Docenti, ATA Rappresenta 200 nti della 0 Consulta provinciale nelle singole Assemblee plenarie nelle scuole dedicate alla discussione su Liceo Classico Galluppi, Liceo Psicopedago gico De Nobili. Soverato: IIS Fermi IIS Malafarina Liceo Scientifico Salesiani Lamezia Terme: Liceo Classico Fiorentino, Liceo psicopedago gico “Campanella ” Crotone/Scu ole: Liceo Classico 35 Pitagora, scuole e rappresentan ti di classe e d’istìtuto Liceo Liceo Scientifico Filolao “La Buona Scuola” Nautico Filiberto Vibo Valentia 29-‐30/10 Studenti, Docenti, ClassEditori Istituzioni 500 0 Salone dello Studente Liceo “Gulli, 31/10 Liceo da Vinci, Liceo Campanella Liceo Volta di Reggio C. 6-‐7 /11 500 0 Assemblee plenarie dedicate esclusivament e alla discussione “La Buona Scuola” Assemblee per rinnovo CCPPSS Liceo Bagnara, Studenti, Docenti, istituzioni IIS Guerrisi Studenti Istituzioni scolastiche di II° CCPPSS Studenti, docenti, istituzioni Forze armate 200 Partecipazione Studenti, docenti, istituzioni Forze armate 600 Partecipazione CPS e successiv e date di Liceo di Locri, IIS di Melito, IIS di Gioiosa Jonica, IIS di Bovalino IIS GuerrisiGioia Tauro, IIS di Bova Province calabresi 20-‐ 31/10 CZ,RC,CS,VV ,KR Vibo Valentia 4/11 CPS Catanzaro 4/11 36 Vibo Valentia/ 6/11 Studenti, docenti, istituzioni Associazioni, Cittadini RAI, Buongiorno Regione Intervento CPS con breve lancio 6/11 Studenti, docenti Polizia ferroviaria 700 Conferenza Crotone 7/11 Studenti IIS Pertini-‐ Santoni 35 Plenaria CPS KR Reggio Calabria 10/11 Studenti Liceo Artistico 100 Plenaria CPS RC Vibo Valentia/ 11/11 Studenti, Docenti, ATA, ITIS-‐ITG CPS VV Piazza Municipio Siderno RC Scuola Scuola e Assemblea Istituto con CPS Vibo Valentia/ 11/11 Scuola Cosenza/ Scuola Studenti, Docenti, ATA, Liceo Classico 200 Assemblea Istituto con CPS 12/11 Studenti IPSARA Mancini 120 Plenaria CPS CS 13/11 Studenti, Docenti, ATA, IIS Pertini-‐ Santoni Sede CPS KR Assemblea Istituto con CPS Studenti, Docenti, ATA, Liceo Scientifico Conferenza con CPS Polizia ferroviaria Convitto Filangieri 35 Plenaria CPS VV e Crotone/ Scuola Rossano/ Scuola 14/11 Vibo Valentia 15/11 Studenti, Docenti 37 Altre scuole: IIS Serra San Bruno Rappresenta 300 nti della 0 Consulta provinciale nelle singole scuole e rappresentan ti di classe e d’istìtituto. IIS Filadelfia IIS Soriano IIS Tropea IIS Nicotera Assemblee plenarie nelle scuole dedicate alla discussione su “La Buona Scuola” Vibo Valentia: ITIS – Geometri , ITC Galilei IPSARA Gagliardi Liceo Scientifico Berto IPSCT-‐IPSIA De Filippis 38 Desk su “la Buona Scuola” al Salone dello Studente di Vibo Valentia, Centro Congressi 501 39 Parte terza: buone pratiche Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro Buone Pratiche e sperimentazioni. Tutti i Dirigenti scolastici, durante la seduta, illustrano le loro esperienze positive, sperimentazioni e buone pratiche. Buona Pratica I.I.S. (ITG-ITI) Vibo Valentia Dirigente scolastico prof.ssa Annunziata Fogliano Titolo “Progetto Scuola e azienda in sinergia” A.S.2010-2011 Il numero degli alunni partecipanti è stato pari a 15, tre per ognuna delle specializzazione dell’Istituto; selezionati in base al merito e al comportamento e alla motivazione; b) Gli alunni sono stati divisi in piccoli gruppi: tre alunni per gruppo; c) Ogni gruppo omogeneo è stato inviato in una azienda, in tutto cinque aziende; d) Gli accordi con le aziende prevedevano che gli alunni dovessero essere collocati “in produzione” ed affiancati dal personale interno. Gli alunni sono stati realmente messi a svolgere compiti operativi adeguati a loro. Il gruppo della sezione chimica ha lavorato nel laboratorio di analisi chimiche e di microbiologia della Cooperativa Nautilus, partecipando anche a campagne di acquisizione dei campioni da analizzare. Il gruppo degli elettrotecnici ha svolto compiti di manutenzione di impianti automatizzati della Marenostro, fabbrica di lavorazione e inscatolamento del tonno. Il gruppo degli alunni informatici ha lavorato sul rilevamento e documentazione dei flussi informativi aziendali dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Il gruppo degli elettronici ha svolto compiti di diagnosi e riparazione di PC e di altri apparati elettronici, installazione e manutenzione di reti di dati e ha partecipato a interventi di assistenza tecnica presso i clienti di Kernel Informatica. Gli alunni della sezione meccanica hanno studiato ma soprattutto prodotto manufatti in acciaio operando con l’uso di macchine utensili a controllo numerico. Noi giovani imprenditori” (alternanza scuola /lavoro) 40 a.s. 2014-15 Destinatari 30 alunni:16 alunni classi terze;14 alunni classi quarte Metodologia “scuola impresa “ e “Stage in azienda” Costituzione della “scuola impresa “all’interno dell’istituto. Si definirà una struttura organizzativi , le relative funzioni (commerciale, tecnica , amministrativa, ecc.). Si definiranno i luoghi, i tempi operativi, le procedure ed altro in connessione con l’azienda. L’istituto svolgerà il ruolo di azienda terzista. Per tutto il periodo della durata del progetto l’azienda partner fornirà alla “Scuola impresa” (e dunque agli alunni) un flusso continuo di semilavorati su cui dovranno essere eseguite alcune operazioni previste dal processo produttivo. I pezzi meccanici saranno , dunque ,riconsegnati all’azienda che , dopo averli completati, li consegnerà al suo cliente reale. In questo modo gli alunni parteciperanno al reale processo produttivo arricchendo e potenziando le personali competenze che verranno considerate come credito formativo. In cambio l’azienda fornirà alla scuola materiali e sussidi di cui necessita. Buona Pratica I.I.S. “Severi-Guerrisi” Palmi-Gioia Tauro Dirigente scolastico prof. Giuseppe Gelardi Il Dirigente sottolinea di aver attuato tutti i punti sotto indicati nei percorsi sperimentali di apprendistato, in applicazione al D.I. del 17 giugno 2014: • Oltre 100 aziende coinvolte nel progetto • Più di 250 alunni in azienda • Numero ridotto di alunni in azienda • Individuazione delle competenze ed incarichi dei tutor. • Individuazione di un Tutor di indirizzo, di un Referente del progetto e del Gruppo di Progetto dell’Alternanza. • Creazione di un Regolamento dell’Alternanza. • Gestione degli alunni attraverso piattaforma e registro elettronico • Convenzione tra scuola e impresa che ne regola i rapporti e le responsabilità • Creazione di una rete di imprese/partner con le quali intrecciare dei proficui rapporti di collaborazione Buona Pratica I.I.S. Pertini Santoni CROTONE Dirigente scolastico prof.ssa Rosanna Barbieri 41 L’istituto da diversi anni è impegnato nell’ambito delle attività di alternanza scuola lavoro. Tra le esperienze più significative messe in atto ci pregiamo segnalare quella del Liceo Artistico con l’azienda orafa del Maestro Gerardo Sacco. La scuola e l’azienda, nell’ambito di un progetto PON, hanno realizzato uno stage della durata di 120 ore durante le quali 15 allievi sono stati ospitati in azienda dove hanno potuto ideare, progettare e infine realizzare diversi monili sotto la guida del Maestro Sacco. I manufatti unici e di pregevole fattura sono stati presentati, alla presenza di Autorità e organi di stampa, in una sfilata realizzata a scuola, nella quale gli stessi alunni hanno anche fatto da modelli. In seguito a questa esperienza il rapporto tra la scuola e l’azienda del Maestro Gerardo Sacco si è consolidato e intensificato mediante diverse altre iniziative. Di recente, inoltre, la nostra scuola è l’istituto capofila del Polo Tecnico Professionale “PO.E.T.A.” acronimo di Polo per l’Education nel Turismo e nell’Agribusiness. I proponenti di questo progetto sono parte integrante di un Polo che raggruppa competenze di eccellenza multidisciplinari tecnicamente avanzate dedicate a creare delle figure rispondenti alle richieste di forza lavoro derivante dai fabbisogni emersi durante l’indagine conoscitiva del tessuto imprenditoriale della Provincia di Crotone. Si tratta di una rete di soggetti quali scuole, enti di formazione, associazioni, società consortili per la ricerca e l’innovazione tecnologica, imprese e banche. L’obiettivo è quello di creare dei modelli formativi, didattici e di ricerca volti a intensificare e diversificare l’offerta formativa esistente all’interno dei settori considerati (agribusiness – turistico), creando un rapporto positivo con il mondo accademico ed il territorio e con l’obiettivo primario di voler formare degli specialisti, con competenze e conoscenze scientifiche di base, trasversali e specialistiche che possano trovare immediata collocazione all’interno del mercato del lavoro. L’obiettivo del Polo, è quello di presentarsi sul territorio calabrese come una struttura che cerca in qualche modo di legare insieme le risorse territoriali per riuscire a dare, ognuno nel proprio ruolo, quei contributi necessari alla realizzazione dei grandi progetti innovativi territoriali, che solo con la cooperazione e con il collegamento fra diversi soggetti si possono ottenere. Tra i soggetti costituenti l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), oltre all’azienda Gerardo Sacco & C. ed altre aziende del settore Turismo e del settore legato all’Agribusiness, è presente la Banca del Crotonese Credito Cooperativo con l’intento di completare il percorso di alternanza scuola lavoro offrendo agli utenti le conoscenze e le indicazioni necessarie per attivare tutte le procedure economiche e finanziarie necessarie per la costituzione, eventuale, di una azienda artigiana autonoma. 42 Buona Pratica I.I.S. CASTROVILLARI Dirigente scolastico prof.ssa Rosita Paradiso Titolo Progetto “Odontotecnic@mente2” - PON FSE C5 - “Tirocini / Stage in Italia e nei Paesi europei”del Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo Sviluppo”- Cod. Prog. C-5-FSE – 2013 – 103 Figure Coinvolte - Periodo 1 Esperto; 1 Tutor Aziendale; 3 Tutor Docenti Scuola; Periodo di Stage: dal 24 Marzo all’11 Aprile 2014 Durata / Ore Complessive: 10 ore di Formazione/Orientamento dal 24 al 25 Marzo 2014 110 ore di Stage dal 25 Marzo all’ 11 Aprile 2014 per un totale di 120 ore. LOCATION: Rimini Synapses Busines Intelligence - Laboratori con Stagisti Obiettivo del Progetto Il progetto “Odontotecnic@ mente2” è stato finalizzato a facilitare la transizione scuola lavoro, mediante il raccordo fra il sistema dell'Istruzione Professionale e la realtà produttiva, con l'attuazione di uno Stage aziendale nel territorio italiano, lontano dalla provincia di appartenenza, extra-regionale, al fine di conoscere altri contesti culturali e produttivi. L'azione è rivolta complessivamente a un gruppo di 15 studenti delle Classi IV A.s. 2013/14, interni all'Istituzione Scolastica. L'esperienza Orientativa e Formativa è stata finalizzata a facilitare il proseguimento negli studi ad indirizzo professionale del settore e/o l'ingresso nel mondo del lavoro. Gli Aspetti essenziali Caratterizzanti per una Adeguata Determinazione degli Obiettivi Progettuali • Acquisire attitudini ed atteggiamenti finalizzati all'orientamento dei giovani per l'inserimento nei vari ambiti delle attività professionali; • Apprendere capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi; • Acquisire lo sviluppo di saperi tecnico-professionali in contesti produttivi; • Socializzare nell'ambito della realtà lavorativa; 43 • Effettuare un'efficace esperienza integrativa in azienda, all'interno di un percorso formativo; • Promuovere l'esperienza di percorsi innovativi di alternanza scuola - lavoro, a supporto dei percorsi curricolari della scuola secondaria superiore, da effettuarsi in altri contesti territoriali nazionali; • Sviluppare il senso di iniziativa e di imprenditorialità; • Conseguire un'attestazione delle competenze acquisite e/o la certificazione e il riconoscimento di crediti formativi. Attività/Compiti Svolti Dopo una fase iniziale di orientamento si è passati ad analizzare le differenze che intercorrono fra la quotidianità scolastica e le lavorazioni aziendali. Gli Stagisti hanno seguito con particolare interesse tutte le fasi dei Protocolli lavorativi e si sono subito adattati alle esigenze organizzative della struttura produttiva esterna. In tale esperienza ogni singolo partecipante è stato messo dinanzi alle lavorazioni di manufatti da personalizzare per renderli il meno visibili possibile, quindi le fasi operative sono risultate complesse, ma efficaci. Hanno interagito con tutto il personale dell'Azienda ospitante (Laboratorio Odontotecnico), eseguendo diverse lavorazioni nei vari reparti (Gesso – Ceratura – Fusioni – Rifinitura - Ceramizzazione) effettuando tecniche e fasi lavorative relative alle produzioni di Protesi Dentali. Al termine dell'Azione Formativa si attesta che gli Stagisti hanno raggiunto Competenze Professionali e Tecniche Acquisite: Le competenze acquisite vanno dalla progettazione tecnica alla fabbricazione di manufatti protesici dentali, i quali verranno, poi, utilizzati duranti gli interventi implantologici, in Conformità alla Prescrizione del Medico Dentista. Inoltre, sono stati adoperati protocolli operativi finalizzati all'apprendimento e alla realizzazione di protesi dentali con materiali di ultima generazione. Gli Stagisti hanno potenziato le conoscenze e capacità tecniche per far fronte a richieste Estetiche e Funzionali sempre più esigenti; è, infatti, fondamentale per lo svolgimento della professione sapere utilizzare i più svariati materiali, dal gesso alle cere, dalle resine alle ceramiche e zirconio, dall'oro al titanio fino agli acciai. Lo studente si è trovato a gestire ed impiegare numerose e differenti tecniche operative per lui del tutto nuove, rispettando le fasi e i tempi esecutivi, con particolari personalizzazioni dei dispositivi richiesti, senza sottovalutare i rischi annessi alle lavorazione dei vari reparti nel rispetto delle norme di Sicurezza attualmente vigenti. Competenze Informatiche Acquisite (al di fuori di quelle professionali o tecniche specificare i pacchetti software utilizzati): Fase Osservativa della Tecnica CAD-CAM, dalla progettazione del file all'esecuzione del manufatto. 44 Competenze organizzative e sociali acquisite (al di fuori di quelle professionali o tecniche - ad es. capacità di rapportarsi/integrarsi nel team): Gli Stagisti hanno acquisito Competenze Relazionali, Comunicative ed Organizzative, hanno interagito in modo propositivo con gli Operatori della Struttura Ospitante, mostrando scrupolosità e puntualità nei compiti richiesti. Criteri di Valutazione Adottati La verifica Finale è stata effettuata a conclusione dell'intera Attività Formativa dello Stage Operativo e in base al Monitoraggio effettuato, i Tutor hanno redatto un Europass, sul quale sono state certificate le competenze, conoscenze e abilità acquisiste di ogni singolo partecipante e sono stati rilasciati: • Attestato Partecipazione Corso BLS • Attestato Laboratori • Attestato Piattaforma Infine, va sottolineato che l'esperienza formativa può considerarsi una partenza di base sia per coloro che si inseriranno nel mondo lavorativo che per chi intende proseguire gli studi. Inoltre è stata un’esperienza interessante e gratificante anche per i Tutor, i quali sono stati sollecitati in continuazione dagli Stagisti. Buona Pratica Liceo Scientifico-Linguistico “Pitagora” di Rende (CS) – Dirigente scolastico prof.ssa Elisa Policicchio Il Dirigente del Liceo scientifico-linguistico “Pitagora” di Rende presenta una nutrita documentazione, in cui viene illustrata la procedura della progettazione di ASL e le esperienze pregresse, fra cui positivi stage di ASL in Inghilterra. Tra i tanti risultati positivi, viene messo in luce il progetto di ricerca-azione “Energia dallo spazio profondo: la rilevazione dei muoni, realizzato nell’ambito del PON F3, finanziato con FSE, che prevede la costituzione di reti di scuole ed Enti sul territorio per la prevenzione della dispersione scolastica, di cui il Liceo “Pitagora” è scuola capofila. Tale progetto, fra i tanti realizzati, nato dall’attività di Didattica laboratoriale svolta nel Laboratorio di Fisica molto attrezzato dell’Istituto, è stato presentato alla manifestazione “Smart Education & Technology Days – 3 Giorni per la Scuola”, svoltasi dal 10 all’11 ottobre 2014, presso la Città della Scienza di Napoli e sarà nuovamente presentato alla Fiera Job&Orienta di Verona, dal 20 al 22 novembre 2014, dopo aver superato una severa selezione, a cura del Ministero. Gli studenti di una classe seconda, opportunamente guidati dai loro docenti, hanno realizzato, con l’aiuto di una stampante 3D, nel laboratorio di Fisica, dotato di moderne attrezzature grazie alle quali si possono effettuare molti ed interessanti esperimenti, uno strumento che non solo consente di misurare l’energia dell’universo (i cosiddetti muoni), attraverso l’utilizzo di alcuni led colorati ed uno specifico software di conteggio di eventi, ma che “sente” la componente cosmica del fondo di radioattività naturale. 45 fig. 1 rappresentazione grafica della produzione di muoni Tale strumento, presentato ed illustrato alla manifestazione svoltati presso la Città della Scienza di Napoli, ha suscitato l’interesse della “Cansat Italia, che sta portando avanti per l’ESA (Agenzia spaziale Europea), l’Aereonautica militare, l’ASI (Agenzia spaziale italiana) una sperimentazione, fortemente voluta anche dal MIUR, che prevede che scuole di eccellenza (otto in tutta Italia, selezionate da un Team di specialisti delle agenzie spaziali) realizzino uno strumento scientifico in grado di effettuare misure di grandezze fisiche, utilizzando le metodologie adottate durante i viaggi di esplorazione spaziale. I risultati degli esperimenti saranno poi valutati da una giuria composta da rappresentanti delle agenzie spaziali e dell’industria. I responsabili di questo importante progetto hanno invitato ufficialmente il Liceo “Pitagora” di Rende a presentare nel settembre 2015, in occasione della prossima edizione del CanSat Italia, lo strumento realizzato, che sarà inserito in uno dei vettori a razzo predisposti per la manifestazione. Questo raccoglierà i dati relativi ai muoni sia nella fase di salita del razzo, sia nella fase successiva di discesa frenata, attaccato ad un paracadute. Lo strumento realizzato nel laboratorio del Liceo scientifico-linguistico “Pitagora” di Rende 46 fig. 2 - lo strumento fig. 3 - i componenti utilizzati per la realizzazione 47 Il gruppo di lavoro L’Istituto, grazie alle nuove tecnologie digitali di cui si è dotato (LIM e computer in tutte le classi (classi 2.0), piattaforme didattiche, banda ultra larga da 100 mb (Progetto GARRXPROGRESS), laboratori multimediali, registro elettronico, e-book, ecc.), ha realizzato progetti significativi in vari ambiti, usufruendo di finanziamenti nazionali ed europei. Il Liceo “Pitagora” è Test Center “AICA” per il rilascio della Patente europea del computer; Centro di formazione linguistica Trinity e Cambridge; Centro Servizi/Presidio per l’orientamento, e per le CLIL (Content and Language Integrated Learning). Negli anni ha costituito numerose reti di scuole che hanno consentito di raggiungere ottimi risultati nell’ambito organizzativo, metodologico-didattico, della progettazione, della ricerca/azione, della sperimentazione, della disabilità (DSA, BES), della formazione, della competenza professionale e dell’utilizzo di spazi attrezzati, laboratori e strumentazioni. Tutta la comunità scolastica è pienamente convinta che lavorare in rete è vincente. Sta per essere costituita una rete regionale, “La buona scuola calabrese”, di cui il Liceo “Pitagora” di Rende sarà scuola capofila, per elevare la qualità del sistema scolastico e per assicurare il successo formativo. 48 Concorso “Mediterranea chef & sapori la Calabria fra talento e tradizione” Il Concorso enogastronomico “Mediterranea chef & sapori- la Calabria fra talento e tradizione” che si svolge nell’Area Cooking, all'interno del Parco Commerciale “Le Fontane” di Catanzaro Lido, nell’ambito della V Fiera Enogastronomica Mediterranea Food & Beverage. Gli Studenti guidati dai docenti di discipline tecniche e professionali creano nuovi piatti ed il miglior abbinamento del vino. Ai primi classificati, oltre il trofeo, uno stage presso una struttura alberghiera di Le Castella – Isola Capo Rizzuto (KR) ed, infine, la partecipazione di uno dei tre ragazzi alla finale del Concorso promosso da PANDOLEA, Associazione Donne dell’Olio, che si terrà a Roma ad Aprile 2015 presso la città del Gusto del Gambero Rosso. Il concorso, giunto alla terza edizione, punta in particolare a far emergere i giovani talenti della cucina mettendo in mostra le competenze maturate durante il loro percorso scolastico. Scuole che hanno partecipato al concorso • IIS Polo di CUTRO – CROTONE • IIS ITC –IPA "TODARO" IPA-IPSAR di RENDE • IPSAR di PAOLA • I.I.S.”IPSAR-LC” di PRAIA A MARE • IIS IPSIA Aletti di TREBISACCE • IIS “Mancini” di COSENZA • IIS ITI –IPSSAR IPAA di SAN GIOVANNI IN FIORE • I.I.S. "IPSIA-ITC-IPA-LC" di CASSANO IONIO • IPSEOOA di SOVERATO • IPSARA “Dea Persefone” di LOCRI • IPALB - TUR di VILLA SAN GIOVANNI 49 • IPSSARA DI VIBO VALENTIA • I.I.S. "IPSIA- ITI" di CARIATI -CS Navigare con i sapori della Magna Graecia. Un percorso di alternanza scuola-lavoro L’iniziativa progettuale dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della ristorazione di Le Castella (KR) denominato “Navigare con i Sapori della Magna Graecia” nasce da un’attenta analisi del mercato del lavoro. L’Organizzazione Mondiale del Turismo ha individuato il turismo crocieristico quale nuova frontiera del turismo del prossimo ventennio . E proprio questo futuristico scenario che l’IPSSAR di Le Castella ha intenzione di intercettare formando per tempo i propri giovani chef e operatori di sala-bar a questa prossima tendenza del mercato del lavoro. Grazie ai fondi strutturali 2007/3013 del PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “Competenze per lo Sviluppo”. 2007IT051PO007 - finanziato con il FSE, annualità 2014, tutto ciò è stato possibile per un gruppo di allievi che da giorno 5 ottobre hanno iniziato un percorso formativo di venti giorni sul caicco “KAPITANE YILMAZ”. E’ questa la durata del percorso di alternanza tra le Isole Eolie per un gruppo di 14 allievi dell’Istituto della provincia di Crotone. La Scuola ha voluto dare forma a una figura professionale che in un mercato di nicchia oggi trova facile occupazione, tanto ricercata di questi tempi. Formare i giovani a diventare una figura competente, specializzata come “chef on board ship”, cuoco sulle imbarcazioni, soprattutto da crociera. Il Caicco che ha ospitato l’iniziativa è una tra le barche più prestigiose in Italia nel suo genere, 8 cabine, 26 metri di lunghezza e 7 metri di larghezza garantiscono una buona vivibilità a oltre 16 passeggeri più le 4 persone di equipaggio. Soddisfatti dei risultati i docenti, nonché i tutor e tuttii coloro i quali hanno creduto nel progetto per dare ampio spazio alle nuove opportunità, verso un mercato del lavoro sempre più ristretto di professionalità ricercate. Cuochi di nuova generazione che sono formati per raggiungere qualsiasi meta e solcare qualsiasi mare aggrappandosi in maniera silenziosa alla cultura mediterranea. Grazie a micro lezioni come il rispolvero dei piatti della Magna Graecia fatta a scuola, servono a confermare una tradizione che ha bisogno di essere manifestata. 50 Libriamoci. Maratona di lettura in classe L’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria ha sostenuto l’idea nazionale LIBRIAMOCI iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) con il Centro per il libro e la lettura e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), per promuovere momenti di lettura ad alta voce in classe - in tutte le scuole del territorio. Lusinghiero il risultato, con 343 interventi segnalati sul sito nazionale maggiodeilibri, tali da rendere la Calabria come la regione con il più alto numero di incontri durante la tre giorni. Altissima le partecipazioni di Testimonial di eccezione fra registi di fama internazionale, scrittori calabresi che hanno dato lustro alla Calabria, attori di teatro che hanno improvvisato con i ragazzi, esperti di cinema e artisti vari. Da registrarsi la risposta entusiasta di firme importanti dell’editoria e del giornalismo che ci hanno permesso di approntare un lungo elenco messo a disposizione delle Scuole promotrici degli appuntamenti. Per attuare in Calabria la maratona di lettura tra i banchi, finalizzata a diffondere il piacere della lettura tra i ragazzi e sottolinearne l'utilità per la crescita sociale e personale, sia con l'esperienza diretta con i testi, sia attraverso l'ascolto e il confronto con testimonial privilegiati, l’USR Calabria ha raccolto le adesioni di 42 tra artisti e autori, 18 giornalisti, 5 testate giornalistiche e 9 tra case editrici e biblioteche, l’Ordine regionale dei giornalisti che parteciperanno tutti con un loro personale intervento nelle aule scolastiche. 51 Buone Pratiche e sperimentazioni Scuola Digitale Si registrano diverse buone pratiche e qualche sperimentazione: Il Liceo “Metastasio” di Scalea è un prototipo di Scuola 2.0 e ha più volte ottenuto successi in campo nazionale con le competizioni di problem solving Le altre scuole coinvolte hanno sperimentato positivamente le classi 2.0 e sono particolarmente dotate di tecnologia destinata agli studenti (es. tablet) Altre 2 (IC Vespucci e IC S.Pietro in Guarano) stanno sperimentando una dotazione d’aula tecnologica fornita da un’importante azienda leader mondiale unitamente ad un progetto di formazione metodologico-didattica in rete per i docenti attraverso l’utilizzo delle tecnologie sopraccitate L’I.I.S. “Pezzullo”, istituto che ha l’opzione scienze applicate già dallo scorso anno (che come tale si configura con ambienti di apprendimento disciplinari), a partire dall’A.S. in corso, per il biennio e per alcune discipline sta assumendo la configurazione dell’ambiente di apprendimento disciplinare abbandonando l’idea della classica aula fissa (sono gli studenti a spostarsi da un’aula all’altra consentendo ai docenti di avere più tempo per preparare lezioni non tradizionali e caratterizzare l’ambiente di apprendimento), in attesa di generalizzarla sulla base delle disponibilità di risorse strutturali e finanziarie. Infine, l’IC “Pucciano” di Bisignano sta per sperimentare il progetto MIUR-CINI legato al Coding e ha sviluppato nel periodo di consultazione il documento allegato al presente report che rappresenta e schematizza le idee condivise con e da tutto il cantiere di discussione. 52 Storia e Didattica della Shoah con UNICAL Come trasmettere il messaggio su la Shoah alle generazioni future nel rispetto della storia, lontano da retorica e facile demagogia, e quali metodologie scegliere, fra le tante, per ottenere i migliori risultati sul piano didattico e formativo. Per rispondere a questi e tanti altri interrogativi che l’argomento suscita l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Ambasciata d’Israele e l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, il Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia(CS), organizza il Corso di Storia e didattica della Shoah. Il percorso rivolto principalmente ad insegnanti di scuole secondarie di primo e di secondo grado si avvale del contributo didattico, oltre che dei curatori scientifici, di vari studiosi, interni ed esterni all’Ateneo calabrese e consente ai partecipanti di ricevere un attestato finale. 53 RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DELLE AZIONI INTRAPRESE USR CALABRIA: RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DELLE AZIONI. FASE I Fase Data I 3.10. 2014 IA 4.10. 2014 IB 7.10.20 14 Attività Costituzione gruppo operativo regionale presso USR COMUNICAZIO NE AI DS E AI Coordinatori AT. ESPOSIZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO Inp ut MI UR Output Strumenti tempi Informare e RIUNIONI E FINO far PREDISPOSIZIONE AL partecipare MATERIALI 15.11. le scuole 2014 alla consultazion e Nazionale su LA BUONA SCUOLA US R INFORMARE MI UR INFORMARE Risultati Strategia di allineamento con gli obiettivi nazionali. Realizzazione e manutenzione del Piano regionale per diffondere i contenuti del Piano “La Buona Scuola” e stimolare la partecipazione alla consultazione entro 8 COMUNICAZIONE OTTOB CIRCOLARE CON SCHEDA DI RE CONSULTAZIONE Esposizione e -‐ BANNER con funzionamento attivi link su: = SITO USR Esposti nelle = SITI AT TERRITORIALI bacheche degli Uffici =SITI SCUOLE e delle scuole associato all'indirizzo web: www.labuonascu ola.gov.it -‐ POSTER in spazi comuni IC 10.10.2 014 COMUNICAZIO NE ID 10.10.2 -‐ MI UR Azioni di US COMUNICAR CIRCOLARE E PIANO DI CONSULTAZI ONE SU LA BUONA SCUOLA -‐ Diffusi INCONTRI 10.10. 2014 INVIATA SCUOLE e ad A. T. ALLE DATE RACCOLTA dati 54 IE 014 diffusione R -‐ Incontri dedicati con DS e scuole -‐ Comunica zione 10.10.2 014 Partecipazione US ad azioni R mirate con gruppi dedicati su aree di interesse one dei PROVINCIALI contenu -‐ RC ti della -‐ CS CONS -‐ KR ULTA -‐ VV ZIONE -‐ CZ -‐ Promoz Comunicazione con ione kit per incontri in della (scheda campag presenza sintesi) na di assemb lee nelle scuole -‐ Report con dati finali Sollecitare il Costituzione di gruppi di dibattito, interesse per discussione raccogliere e il dibattito, “cantieri”, osservazioni sui temi: 1. valutazione, -‐ -‐ -‐ -‐ -‐ 14.10. 14 Informazioni, osservazioni, opinioni . autovalutazione per migliorare la scuola; 2.orientamento scolastico e rapporto scuola e lavoro; 3. Scuola digitale; 4.Sblocca scuola. USR CALABRIA: RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DELLE AZIONI. FASE II 55 Fase Data Attività Input Output Strumenti tempi Risultati II 16.1 0. Avvio di “ cantieri USR “ con i gruppi di interesse 2014 regionale presso USR Partecipare RIUNIONI INCONTRI alla consultazione, DEDICATI sostenere e contribuire al -‐Documento dibattito lavoro su LA SCUOLA E FINO AL definizion 15. e 11.2014 proposte e buone di pratiche per la realizzazi BUONA -‐Scheda di sintesi one del -‐eventuali report report; finali raccolta osservazi oni IIA 20.1 0. 2014 CONTROLLO DEL USR/MI PROCESSO IN UR ATTO. Stato di attuazione RAPPRESENTAZIO del Piano. NE SINTETICA Stato dell’arte, DAL 3 AL monitora 18.OTTOB ggio di RE fase IIB 20.1 0. COMUNICAZIONE USR STATO DELL’ARTE 2014 E NOVITA’ ALLE SCUOLE INFORMARE sullo -‐ stato dell’arte -‐ -‐ SETTIMAN DAL 20 AL Raccolta A DELLA 25 dati BUONA OTTOBRE SCUOLA News sugli spazi del sito dedicato Richiesta di calendario degli incontri e dibattiti 56 IIC 10.1 1 RACCOLTA USR INFORMAZIONI DAI GRUPPI 2014 “CANTIERI” DATI DI CIRCOLARE CONSULTAZIONE IN CALABRIA SU LA BUONA SCUOLA IID 14.1 1. -‐ MONITORAGGIO E SEGNALAZIONE 2014 DEI DIBATTITI ATTUATI NELLA REGIONE MIUR -‐ Stato di Diffusione della CONSULTAZI ONE Report con dati finali 10.11.2014 Definizion e proposte e buone pratiche per la realizzazi one del report; raccolta osservazi oni. MAPPA DATE DAL DINAMICA DEGLI 9.10.2014 INCONTRI in al CALABRIA 14.11.14 RACCOLT A dati PER ELABORA RE IL REPORT REGIONA LE 57