CALABRIA
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Il Report è stato redatto dall’Ufficio Scolastico regionale per la Calabria composto da:
Diego Bouché (Direttore generale),
Angela Riggio (dirigente Ufficio III),
Giovanna Giulia Bergantin (docente comandata ex lege 448/98)
http://www.calabriascuola.it
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INDICE :::::::::::::::::::::::
Consultazione con le scuole della Calabria
Presentazione
Parte I – Alcuni dati quantitativi
Chi ha risposto alla consultazione
I Cantieri e tipologia dei partecipanti
Parte 2 – Sintesi dei contributi
Consultazione negli incontri provinciali con i Dirigenti scolastici
Consultazione nei Cantieri di discussione: i punti esaminati e i gruppi coinvolti. Il tavolo su
“Sblocca Scuola”
Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su valutazione e autovalutazione
Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su Orientamento e Alternanza
Scuola Lavoro
Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su “A Scuola di Coding. Scuola
digitale”
Consultazione del Coordinamento regionale delle Consulte Studentesche
Parte 3 – Le buone pratiche
Le buone pratiche delle Scuole aderenti ai Cantieri della Buona Scuola
Rappresentazione sintetica delle azioni intraprese: prima fase
Rappresentazione sintetica delle azioni intraprese: seconda fase
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Presentazione
Nel riproporre sul territorio
3)
Comunicazioni e feedback con le
regionale un Piano di diffusione del
Scuole per informare sugli strumenti di
Rapporto per sensibilizzare la
partecipazione resi disponibili per la
partecipazione alla consultazione
consultazione pubblica su “La Buona
pubblica avviata dal Ministero sul sito
Scuola”;
https://labuonascuola.gov.it#consultazion
4)
e per tutte le componenti scolastiche
cinque province con i Dirigenti scolastici e
(personale, studenti e famiglie),
successivi riunioni e dibattiti promossi da
associazioni, anche con il contributo di
molte scuole nei territori locali;
soggetti qualificati, l’Ufficio Scolastico
5)
Regionale per la Calabria ha intrapreso
discussione per sostenere e contribuire al
molteplici iniziative. A tale scopo ha
dibattito sui seguenti temi scelti:
predisposto e programmato interventi
• Valutazione e autovalutazione;
idonei per promuovere, accompagnare,
• Orientamento e alternanza scuola -
sostenere il dibattito e la consultazione
del documento nelle scuole per renderlo
quanto più possibile condiviso, efficace e
produttivo di risultati.
Azioni di diffusione e Incontri nelle
Costituzione di gruppi di
lavoro;
• A Scuola di coding – scuola digitale;
• Sblocca scuola.
Il 27 ottobre 2014 a Catanzaro
Le iniziative promosse e attuate
presso l’Auditorium del Liceo “E. Fermi”,
dall’USR Calabria sono state:
nell’ambito del tour de “La Buona Scuola”,
1)
si è svolto un incontro-dibattito con il
Costituzione di un gruppo operativo
regionale presso l’USR, coordinato dal
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
Direttore generale;
della Ricerca Stefania Giannini, durante
2)
l’incontro il Ministro, dopo aver tracciato
Esposizione del materiale
informativo nelle bacheche degli Uffici
le linee essenziali del documento, ha
nonché l’esposizione del banner sul sito;
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risposto ai quesiti rivolti dalle diverse
componenti del mondo della Scuola.
Tutti i contributi, raccolti in schede
sintetiche comuni, sono stati letti e
Dalla lettura dei contributi
emergono, in estrema
sintesi, i seguenti aspetti:
classificati per essere utilizzati in sede di
redazione del report Regionale e,
• l’ampia partecipazione e l’interesse
successivamente, di eventuali ulteriori
suscitato dalla consultazione non solo da
interventi.
parte degli addetti ai lavori, ma anche da
parte di altri stakeholder, di associazioni e
Questo
Report risponde
all’obiettivo di dare un primo
feedback sintetico circa le
sollecitazioni ricevute, senza
avere la pretesa di
esaustività.
La prima parte di detto report
fornisce alcune informazioni di carattere
quantitativo sui partecipanti alla
consultazione e sulle aree di interesse dei
contributi ricevuti. La seconda parte
riassume i contenuti dei contributi in
relazione agli incontri territoriali sui punti
delineati nel Documento di Governo e
scelti come prioritari per
l’approfondimento.
sindacati, di amministrazioni locali, di
ordini professionali, di Enti datoriali
dell’impresa e dell’artigianato, del mondo
della ricerca privata e accademica, ragazzi
e famiglie;
• l’eterogeneità dei contributi che
abbracciano definizioni, obiettivi di policy,
suggerimenti e nuove ipotesi;
• la maggior parte di coloro che hanno
partecipato alla consultazione condivide
le scelte proposte e segue agevolmente
l’impianto complessivo del Documento,
una parte minoritaria invita a distinguere
il percorso proposto da quello con altre
questioni, dal riconoscimento della
dirigenza unica nella P.A. con
perequazione della dirigenza scolastica, a
porre più attenzione alle risorse e al
numero degli alunni per classe, per evitare
distorsioni dai principi base su cui si regge
l’attività scolastica;
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• i punti che presentano un maggior grado
graduatorie d’Istituto di I fascia;
di condivisione sono: la
coinvolgere nell’attività didattica
semplificazione delle pratiche
della scuola le famiglie e gli enti
burocratiche attraverso la
locali presenti sul territorio. In
dematerializzazione del cartaceo,
merito all’introduzione e al
il reclutamento del personale
potenziamento di nuovi
docente attraverso concorsi e
insegnamenti, si esprimono dubbi
l’introduzione di un sistema di
verso un sovraccarico dei curricoli,
valutazione anche per il personale
soprattutto per il primo ciclo,
ATA, maggiori occasioni di
senza far fronte ad un effettivo
formazione continua per tutto il
ripensamento complessivo del
personale scolastico, soprattutto
curricolo stesso.
per la didattica con l’uso delle
tecnologie informatiche;
• E’ stata accolta con favore la previsione di
insegnamenti specifici assegnati ad
• i punti più controversi, che vedono una
insegnanti specialisti, con il timore, però,
prevalenza di assensi ma con molti
di una ulteriore frammentazione della
distinguo riguardano lo stato giuridico
proposta educativa.
dei docenti differenziandone la
carriera, per garantire le figure di
sistema che interagiscano con la
leadearship del dirigente;
eliminare il conferimento degli
incarichi a tempo determinato da
parte degli Ambiti Territoriali
Provinciali delegando le scuole a
nominare sulla base delle
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Parte prima: Alcuni dati quantitativi
1. Chi ha risposto alla consultazione
Complessivamente hanno risposto direttamente alla consultazione pubblica:
•
90 Scuole della Regione attraverso un questionario predisposto
dall’Ufficio Scolastico Regionale;
•
Il personale delle Articolazioni provinciali di Vibo Valentia (VV),
Catanzaro (CZ), Crotone (KR), Cosenza (CS) e Reggio Calabria (RC);
•
75 Dirigenti scolastici (44 degli I.C.) delle scuole della provincia di
Cosenza;
•
30 Dirigenti scolastici (22 degli I.C.) delle scuole della provincia di
Catanzaro;
•
59 Dirigenti scolastici (37 degli I.C.) delle scuole della provincia di
Reggio Calabria;
•
33 Dirigenti e 150 esponenti del mondo delle scuole della provincia
di Vibo Valentia;
•
40 Dirigenti delle scuole (sia statali che paritarie) della provincia
di Crotone.
Al tour de “La Buona Scuola” alla presenza dell’On.le Ministro dell’Istruzione hanno
partecipato 60 Dirigenti scolastici, 300 Studenti, Autorità e Rappresentanti di
Associazioni,
Enti
e
del
mondo
sindacale
regionale.
Tra i soggetti che hanno trasmesso suggerimenti sul Documento, si segnala la netta
prevalenza delle organizzazioni del mondo scolastico, mentre una minoranza
appartiene al mondo imprenditoriale anche no profit, ad organizzazioni sindacali ed agli
ordini professionali. La partecipazione delle amministrazioni pubbliche, altri enti
pubblici ed università è scaturita nell’ambito di oltre 200 iniziative pubbliche promosse
dalle scuole, enti, associazioni su tutto il territorio regionale. Infatti, le istituzioni
scolastiche, durante la Settimana della Buona Scuola (dal 20 al 25 ottobre), con
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incontri, convegni ed eventi hanno dato impulso al dibattito in sinergia con le
componenti sociali del Territorio, così l’USR fino al 15 novembre ha supportato e
contribuito alle iniziative promosse dalle realtà locali. Inoltre, sommando i dati, si
contano quasi 100 feedback di contributi, osservazioni e buone pratiche delle scuole alle
quali si aggiungono oltre 110 iniziative segnalate sul sito nazionale
“labuonascuola.gov.it” e 16 dibattiti pubblici.
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2. I Cantieri e tipologia di partecipanti
A livello regionale l’U.S.R Calabria ha dato vita a “Cantieri di discussione per la Buona
Scuola”, strutture operative corrispondenti a Gruppi di lavoro impegnati nel dibattito e
confronto con le realtà scolastiche e istituzionali del territorio, suddivisi per aree di
interesse secondo lo schema di seguito proposto:
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE con la partecipazione di 19 Dirigenti scolastici;
SBLOCCA SCUOLA con la partecipazione di 15 Dirigenti scolastici;
ORIENTAMENTO E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO con la partecipazione di 11 Dirigenti
scolastici;
A SCUOLA DI CODING, SCUOLA DIGITALE con la partecipazione di 13 Dirigenti scolastici.
Tutti gli intervenuti hanno condiviso gli obiettivi della consultazione e del Documento e,
nello specifico, hanno approfondito aree di interesse per esaminare punti chiave di
particolari tematiche. Gli incontri, coordinati da Dirigenti dell’USR, sono stati
mediamente tre per ogni Cantiere di discussione e hanno arricchito il dibattito e
prodotto, secondo una scheda di sintesi omogenea, una adeguata risposta a proposte
migliorative e/o integrative, osservazioni, criticità, dimenticanze, problemi aperti e
riflessioni finali.
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Parte seconda: sintesi dei contributi
Consultazione negli incontri provinciali con i Dirigenti scolastici
Argomenti e questioni trattate
Tempo scuola;
Organico funzionale;
Materie atipiche;
Utilizzo dei docenti abilitati in diverse classi di concorso;
Immissioni in ruolo;
Valutazione personale docente ed ATA;
Tagli ai fondi d’Istituto;
Reclutamento del personale docente a tempo determinato;
Eliminazione delle graduatorie del 90’-93’
Autonomia
Stato giuridico dei docenti
Alternanza scuola-lavoro;
Edilizia scolastica;
Apertura delle scuole al territorio;
Consultazione degli studenti;
Rapporti scuole-Enti locali-mondo produttivo;
Organici di sostegno;
Coordinamento regionale per assicurare omogeneità operazioni AA.TT.PP.;
Relazioni sindacali;
Formazione del personale.
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Proposte
Eliminare le graduatorie ad esaurimento come sistema di reclutamento del personale docente
privilegiando, invece, l’assunzione dei docenti tramite procedure concorsuali.
Eliminare il conferimento degli incarichi a tempo determinato da parte degli Uffici Provinciali delegando
le scuole a nominare sulla base delle graduatorie d’Istituto di I fascia.
Snellire le pratiche burocratiche attraverso la dematerializzazione dei documenti cartacei.
Assunzione personale docente attraverso l’accertamento di requisiti imprescindibili: competenze
comunicativo-relazionali, metodologico-didattiche, informatiche e in lingua inglese.
Incentivare e aumentare le occasioni di formazione per tutto il personale della scuola (docente,
educativo e ATA) compreso i dirigenti scolastici.
Rivedere lo stato giuridico dei docenti differenziando la carriera per garantire le figure di sistema che
interagiscano con la leadearship del dirigente.
Potenziare il regime di autonomia nella gestione delle risorse finanziarie.
Riconoscimento della dirigenza unica nella PA con perequazione della dirigenza scolastica.
Snellimento delle procedure burocratiche.
Riordino dei cicli. Tempo scuola: minimo 30 h (scuola primaria), ampliamento del tempo pieno e
obbligatorietà dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
Riduzione del numero di alunni per classe.
Introdurre anche nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado la figura dell’Assistente Tecnico, in
presenza di laboratori attivati e funzionanti.
Introduzione, di concerto con il Ministero della Salute, di personale infermieristico specializzato per
l’assistenza salvavita nei casi di gravi patologie che non impediscono la frequenza scolastica.
Favorire l’alternanza scuola-lavoro per avvicinare gli studenti al mondo produttivo;
Investire sull’edilizia scolastica per avere scuole pienamente fruibili e sicure;
Incrementare e favorire la sinergia tra scuole, Enti locali e attività produttive del territorio;
Avviare attività di consultazione degli studenti per le problematiche che li riguardano;
Cercare un raccordo tra amministrazione scolastica e Aziende Sanitarie per uniformare i criteri di
riconoscimento delle disabilità, che appaiono molto diversificati tra le varie province calabresi;
Uniformare i tempi delle attività tra i vari Uffici di ambito territoriale, ad esempio per le operazioni di
mobilità del personale.
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2. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: punti
esaminati e gruppi coinvolti. Il tavolo su “Sblocca Scuola”
COORDINATORE: LUCIANO GRECO DIRIGENTE USR
CALABRIA
l’operato dell’istituzione scolastica senza
tuttavia avere gli strumenti adeguati per farlo.
COMPONENTI:
Il gruppo si sofferma anche sul nuovo
strumento previsto dal piano la buona scuola
dei social impact bonds un canale di
finanziamento dell’attività scolastica che si
accompagna dall’idea che sommare risorse
pubbliche a interventi dei privati è l’unico
modo per tornare a crescere .
Giancarlo Caroleo D.S. Istituto Comprensivo di Squillace;
Lorenzo Benincasa D.S. Istituto Comprensivo “BorrelloFiorentino”
di Lamezia Terme;
Gabriella Greco D.S. Istituto Comprensivo “Zumbini” di
Cosenza;
Maria Antonietta Crea D.S. Istituto Comprensivo di
Sellia Marina CZ;
Eugenia Garritani D.S.
“Alcmeone” di Crotone;
Istituto
Comprensivo
Giuseppe
Eburnea
D.S.
Istituto Comprensivo “Scopelliti-Green” di Rosarno;
Alberto Capria D.S. Istituto Comprensivo Ex did.
III Circolo Vibo Valentia;
Elena De Filippis D.S. LC “Galluppi” Catanzaro;
Teresa Romano D.S. ITI “ Scalfaro” Catanzaro;
Antonio Iaconianni
DS
LC “Telesio” Cosenza;
Mario Nardi D.S. LS “Scorza” Cosenza ;
Alessandro De Santi D.S. IM “Gulli” Reggio C. ;
Maristella Spezzano D.S. IIS “Nostro-Repaci” Villa S.G.
(RC) ;
Giuseppe FAZZOLARI D.S. Liceo scientifico “Zaleuco”
Locri (RC);
Maria Rosaria PINI D.S. Istituto Comprensivo Gioiosa
Ionica (R.C.).
Sul tema specifico dello sblocca scuola si
sottolinea l’importanza di dotarsi di strumenti
anche normativi snelli, semplici, comprensibili;
e’ auspicata la sostituzione del Testo Unico
con un corpus di norme moderno.
È invocata dal Cantiere anche la necessità di
sopperire a carenze legate alla mancanza di
competenze legali approfondite che di fatto
espongono i dirigenti scolastici a contenziosi
nei quali si trovano a dover difendere
Il gruppo sottolinea che l’idea di rendere
conciliabili gli investimenti
con esigenze
scolastiche ingenera un istintivo quanto
giustificato scetticismo. In particolare e’
sottolineata che il Social Impact Bond (SIB),
è configurabile come una partnership tra
diversi attori, sancita da contratti bilaterali e
finalizzata a raccogliere capitali privati per
promuovere politiche pubbliche innovative. C’è
tuttavia un aspetto forse delicato legato al
costo sociale dell’operazione de qua. Il gruppo
evidenzia ad esempio che nel settore della
dispersione scolastica almeno teoricamente
un’operazione di tal fatta, può portare a
risultati peggiorativi rispetto a quelli (di
norma conseguiti) dall’azione pubblica
scolastica: rispetto a tale evenienza recede
ogni valutazione di convenienza economica.
Giudizi positivi sono, invece, emersi
sull’eliminazione del fenomeno del precariato
che conseguirebbe all’assunzione di circa
150.000 nuovi docenti nonché all’ampliamento
dell’offerta formativa con particolare
riferimento all’insegnamento di educazione
fisica, educazione musicale, storia dell’arte.
In particolare è emerso, quale pensiero in
massima parte condiviso,
quello di
richiamare l’attenzione su alcuni punti del
Piano La Buona Scuola ed in particolare si è
sottolineata l’assenza di adeguati interventi
relativi al personale ATA, personale ritenuto
indispensabile a garantire, prima ancora che
un servizio scolastico di buona qualità, il
regolare funzionamento delle
istituzioni
scolastiche stesse.
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3. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su
valutazione e autovalutazione
COORDINATORE: RIGGIO ANGELA DIRIGENTE USR
COMPONENTI:
IPSSAR Paola (CS) – Ds Elena Cupello
IIS Cariati (CS) – Ds Giuseppe Lupinacci
IC Lomonaco Praia A Mare (CS) – Ds Patrizia Granato
IC III Negroni Cosenza – Ds Marina Del Sordo
Liceo Scientifico Da Vinci Reggio C. – Ds Giuseppina
Princi
Liceo Classico Campanella Reggio C. – Ds Maria Rosaria
Rao
scuola migliore quanto piuttosto a sostenere la
scuola che si impegna di più per migliorare.
Appare tuttavia incerta la modalità con
cui ciò potrà avvenire, appena e genericamente
accennata con la seguente affermazione: il
finanziamento per l’offerta formativa (a partire
dal MOF) sarà in parte legato all’esito del piano
di miglioramento scaturito dal processo di
valutazione.
Vista l’entità dei finanziamenti concessi alle
scuole, che vanno a diminuire di anno in anno,
tale incerta modalità appare altresì
inquietante, in quanto vacua.
IC Curinga (CZ) – Ds Natalia Majello
IC S.Eufemia Lamezia T. (CZ) – Ds Fiorella Careri
IIS Campanella Lamezia T. (CZ) – Ds Giovanni Martello
IIS Fermi Catanzaro – Ds Luigi Macri’
IIS Einaudi Serra San Bruno (VV) – Ds Antonino Ceravolo
IC Garibaldi Vibo V. – Ds Rosaria Galloro
IIS Polo Cutro (KR) – Ds Maria Pia Ferrante
IM Gravina Crotone: Ds Giuseppe Macheda
IIS ITCG-IPSC-IPSIA-DS Paola Alisia Arturi
IC Falcomatà Archi-DS Serafina Corrado
IC San Sperato Cardeto-DS Morabito Maria
IIS Bovalino DS Autelitano Caterina
IC Vallelonga Maria Luisa Lagani
Il sistema di valutazione delle scuole statali
e paritarie
E’ da premettere la piena condivisione del
principio di base enunciato a pag. 65 del
Rapporto su La buona scuola, circa l’intento di
costruire un Sistema Nazionale di Valutazione
che non sia fatto di competizione e classifiche
e non miri, semplicisticamente, a premiare la
Appare imprescindibile, comunque, come
apertura di discussione sul tema, accennare al
cammino del SNV che, muovendo
dall’autonomia di cui al D.P.R. n. 275/99, è
passato dallo specifico Regolamento emesso
con D.P.R.n.80/2013 fino alla recentissima
Direttiva ministeriale n. 11 del 18.09.2014 e alla
successiva C.M. n° 47 del 21 ottobre 2014, che in
uno col Rapporto indica le priorità strategiche
della valutazione nazionale e scandisce con
precisione le fasi per il concreto avvio del
sistema dal corrente anno scolastico.
Il riferimento del SNV a tutte le scuole
pubbliche supera eventuali dicotomie tra
scuole statali e paritarie e bandisce il sospetto
di eventuali privilegi.
Quattro sono i passaggi metodologici che ci
vengono indicati nel Rapporto sulla buona
scuola e declinati temporalmente dalla
Direttiva nell’arco di un triennio ed articolati
come un vero e proprio ciclo ricorsivo:
Autovalutazione - Verifica esterna – Piano di
Miglioramento - Rendicontazione pubblica.
Al termine del ciclo non v’è un’authority
esterna che emette un giudizio finale sulla
scuola né una graduazione delle stesse, poiché
prevale la logica del miglioramento e dello
sviluppo della qualità affidato alle scelte
interne della scuola, che dovrà essere in grado
di promuovere strategie di innovazione e di
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efficientamento, cosa peraltro già messa in
pratica da tutte quelle istituzioni scolastiche
che coniugavano l’autonomia con i principi di
responsabilità e trasparenza.
Tutto ciò è assolutamente positivo. Certo, oggi
diventa obbligatorio per tutte le scuole
adottare procedure di autovalutazione ed il
ricorso alla valutazione esterna entra per la
prima volta nel nostro sistema, introducendo
lo scenario dell’accountability finora riservato
alla sola rilevazione sistematica degli
apprendimenti degli alunni ad opera
dell’INVALSI.
Risulta perciò opportuno e necessario che gli
indicatori per la valutazione delle IS vadano
ben oltre i test delle prove INVALSI, rendendo
certo conto dei risultati di apprendimento degli
allievi emergenti dai tassi di successo ed
insuccesso, dagli esiti a lungo termine, dalle
competenze di cittadinanza etc.
È assolutamente positivo il fatto che il
processo valutativo prenda le mosse dall’
autovalutazione di ciascuna scuola che, pur
dentro paletti stabiliti a livello nazionale, potrà
definire le proprie strategie, i tempi e i metodi
di lavoro, il nucleo interno operativo ed il livello
di coinvolgimento degli operatori scolastici,
compiendo un’autoanalisi di contesto che
certo responsabilizza tutti, li rende
protagonisti attivi e non succubi della
valutazione, ne rafforza la professionalità ed il
senso di appartenenza.
È fondamentale che l’autovalutazione, come
affermato dal legislatore e nel Rapporto,
guardi ai dati di contesto, alle risorse umane,
finanziarie, logistiche e tecnologiche di ogni
scuola nonché ai processi organizzativi e
didattici che configurano le caratteristiche
dell’offerta formativa: il curricolo, gli ambienti
di apprendimento, il clima educazionale, le
relazioni interne, i rapporti con il territorio, la
governance.
“Dentro allo strumento di valutazione – è
scritto nel Rapporto – si troveranno indicatori
su contesto e risorse, esiti e processi della
scuola…”. In questi giorni è stato diffuso dal
M.I.U.R. a tutte le Scuole un format del
Rapporto di Autovalutazione, elaborato sulla
base di modelli sperimentati in oltre 1500
scuole. Tutte le scuole pubbliche, sia statali
che paritarie, dovranno dunque adottare tale
format, cruscotto comune di riferimento, per
avviare il processo autovalutativo come
raccolta di dati, riflessione e confronto sugli
stessi, individuazione dei propri punti di forza e
debolezza e sviluppo di un piano triennale di
miglioramento.
Invero v’è il rischio di autoreferenzialità se le
Istituzioni scolastiche fan prevalere la
preoccupazione di salvaguardare la propria
immagine a discapito della sincerità delle
analisi che vanno conducendo. Se tale rischio è
strettamente correlato all’eventuale debolezza
del cruscotto comune, ad una attenta lettura
del testo si evidenzia:
•
la struttura del RAV è predefinita e
dall’esterno vengono i dati con cui
compilarlo;
•
I dati forniti da Invalsi saranno utili
ma dovrà essere compito di ciascuna
scuola decidere quali siano più
significativi per valutarne efficacia
ed efficienza.
Viene espressa adesione di principio alla scelta
di un sistema di valutazione cosiddetto “a tre
gambe”, cioè INVALSI, INDIRE e Corpo
ispettivo per come delineato già nella L.
10/2011 e perplessità in ordine allo
spostamento del baricentro dell’intero sistema
verso l’INVALSI operato dalla L. 35/2012.
Il Rapporto sulla buona scuola, infatti, non cita
affatto l’INDIRE e la Direttiva 11 menziona
l’ente solo en passant: “tutte le scuole
pianificheranno e avvieranno le azioni di
miglioramento già da esse individuati nel RAV,
avvalendosi eventualmente del supporto
dell’INDIRE e/o di altri soggetti pubblici e
privati”. Positivo, poi, il fatto che la
valutazione esterna si innesti sul processo
valutativo già avviato dalle scuole, così
rappresentando solo la seconda fase del
processo valutativo, al momento riferita,
peraltro, solo ad un campione di scuole;
positivo che sia coordinata, all’interno di
ciascun nucleo, da un dirigente tecnico,
sicuramente esperto nelle dimensioni
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organizzative e curriculari, da considerare
preponderanti rispetto alle metodologie di
audit.
Anche il nostro Rapporto definisce
fondamentale l’apporto degli ispettori nel
processo di valutazione, poiché concorrono alla
realizzazione delle finalità di istruzione e
formazione agli obiettivi del SNV, coordinando i
nuclei di valutazione esterni alle scuole.
Ovviamente si auspica di avere a disposizione
un adeguato contingente di ispettori e, in
generale, equipe di alto profilo, caratterizzate
da capacità relazionali, tecniche e culturali;
alle scuole si richiede disponibilità ad
accogliere i nuclei valutativi esterni senza
pregiudizi, predisposti al dialogo produttivo ed
all’arricchimento di nuove consapevolezze e
motivazioni.
Qualche perplessità riguarda anche il
protocollo adottato dai nuclei esterni, che
dovrà essere di carattere nazionale e
predisposto concordemente da tutti i soggetti
partecipanti al SNV, le rubriche descrittive
degli indicatori sotto osservazione, i criteri di
lettura e/o di analisi, le modalità di
restituzione delle valutazioni.
La verifica esterna, tuttavia, riguarderà solo
una percentuale del 10% di tutte le istituzioni
scolastiche autonome: senza soffermarsi sugli
indicatori oggettivi con cui verrà individuato
detto campione, ci si chiede come offrire un
feed-back anche a quel 90% di scuole che non
saranno visitate dai Nuclei. Chi leggerà i loro
Rapporti di Autovalutazione? Qualcuno
validerà la scelta degli obiettivi strategici di
miglioramento? Chi seguirà l’intero processo
valutativo d’ogni scuola?
Per avanzare proposte sulle metodiche da utilizzare e vestire di significato la misurazione- valutazione del
credito didattico, da assegnare a ciascun docente, è indispensabile fare, seppur in maniera sintetica, delle
indispensabili premesse, che rispondono alle seguenti domande:
1) Qual è il fine ultimo dell’educazione/istruzione a cui gli interventi didattici devono tendere?
2) Quali variabili entrano in gioco nel processo di insegnamento/apprendimento?
3) Chi è il bravo docente?
Alla prima domanda (Qual è il fine ultimo dell’educazione/istruzione a cui gli interventi didattici devono
tendere?) si può rispondere con le parole di Quintiliano; egli sosteneva che l’insegnante dovrebbe dire ogni
giorno cose che, dopo averle ascoltate, gli allievi “possano portare con sè”. Questo è certamente il vero
valore aggiunto dell’insegnamento: che ciò che è stato compreso e studiato diventerà profondità e
ricchezza di pensiero, delicatezza interiore, sguardo critico nei confronti della realtà…..E’ quella percezione
- non sempre precisata – che certi contenuti ed il modo di presentarli, che certe parole vadano oltre le
nozioni e i programmi, per guadagnarsi una sopravvivenza nelle singole esistenze degli allievi,quasi ad
accompagnarli con ciò che di più prezioso il docente ritiene di poter donare loro. Si può avere verifica di ciò?
Certamente no. Questo esito formativo, infatti, non è un output, ma outcome. L’Output lo si misura alla
fine del processo di produzione, mentre l’outcome non può essere misurato, se non nel lungo periodo.
Inoltre, l’outcome è “co-prodotto”: esso non è il risultato dell’azione di un singolo processo o attore.
Ma veniamo alla seconda domanda (Quali variabili entrano in gioco nel processo di
insegnamento/apprendimento?). Per rispondere alla stessa è bene ricordare che insegnamento e
apprendimento sono due realtà distinte, e che la loro relazione non è meccanica: l’insegnamento non
‘produce’ apprendimento automaticamente, e nemmeno in relazione alla qualità dei metodi impiegati.
Questo non equivale a dire che non c’è relazione significativa tra un bravo insegnante e i risultati dei suoi
alunni, ma la relazione è complessa e non sempre i risultati ottenuti sono conformi all’insegnamento
erogato.
Molte, infatti, sono le variabili che ‘interferiscono’, e che impediscono di considerare la relazione
insegnamento-apprendimento semplice e causale.
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Ma quali sono gli ambiti maggiormente significativi da indagare per valutare la qualità dell’insegnamento?
Una schematica descrizione potrebbe essere la seguente.
a) la comunicazione verbale all’interno della classe;
b) il clima, le relazioni interpersonali;
c) le modalità di mediazione dei contenuti ( utilizzo di strumenti e strategie metodologiche innovative);
d) l’organizzazione e la progettazione dell’intervento didattico
Veniamo, ora, al processo di apprendimento. Come tutti i processi, anch’esso è legato a più variabili: il
contesto, il livello e lo stile cognitivo di ciascun allievo, le strumentalità di base possedute.
Per quanto attiene al contesto è bene precisare che:
Contesto è l’organizzazione della scuola, il funzionamento degli orari, l’avvicendamento degli insegnanti,
le ‘regole’ esplicite o implicite che governano la giornata scolastica;
Contesto è l’ambiente sociale, gli intrecci che si stabiliscono tra scuola e territorio, la ricchezza o la povertà
delle sollecitazioni presenti.
Un contesto non esiste come qualcosa di rigido e immodificabile, privo di plasticità, indifferente agli attori
che lo abitano
Il contesto è lo “sfondo”, l’apprendimento è la sua “figura”. E nel rapporto figura/sfondo c’è sempre la
possibilità di mimetizzare la figura o, piuttosto, di esaltarla, di farla emergere.
E veniamo alla terza domanda: ( Chi è il bravo docente? )
Secondo Ryan ci sono tre fattori principali utili ad identificare il ‘buon insegnante’, e vengono indicati
contrapposti alla loro polarità negativa:
a) Caldo e comprensivo contro freddo e distante;
b) Organizzato e sistematico contro disordinato e senza progetto;
c) Stimolante e fantasioso contro noioso e ripetitivo.
Si tratta di una classificazione anche troppo schematica, ma già capace di fornire utili suggestioni.
Potremo tradurre le tre caratteristiche in tre diversi ordini di competenze:
a) relazionali, umane;
b) progettuali;
c) metodologico-didattiche.
Da quanto appena detto ne consegue che, per assegnare il credito didattico a ciascun docente, non è
sufficiente l’utilizzo di test standardizzati sugli esiti dell’apprendimento degli studenti, anche nella
versione del “valore aggiunto”, ma che essi devono essere combinati con altri approcci, più diretti, di
osservazione delle pratiche di insegnamento.
Proviamo a fare qualche proposta concreta.
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1) Come ipotizzare un outcome positivo?
Qui sconfiniamo sul piano delle idealità e del carisma personale di ciascun docente.
Ma alcune puntuali osservazioni ci possono fornire utili informazioni in ordine a questo aspetto.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Relazione di stima con gli studenti;
Ascolto e credibilità,
Testimonianza di impegno;
Significatività del linguaggio usato durante le lezioni ( senso);
Tensione ideale
Strumenti da utilizzare:
Osservazioni durante lo svolgimento delle lezioni
Colloqui diretti con gli studenti
Questionari anonimi somministrati agli studenti
Giudizi del dirigente scolastico
2) Come valutare la qualità dell’insegnamento?
Anche in ordine a questo aspetto, l’osservazione diretta del docente durante lo svolgimento delle
lezioni può risultare efficace.
• Essa, a titolo esemplificativo e non esaustivo, potrebbe riguardare i seguenti aspetti e rispondere
alle seguenti domande:
• La comunicazione è chiara ed il clima relazionale positivo?
• La proposta didattica è adeguata alle possibilità degli alunni, oppure è troppo vasta, complessa, e
presenta una quantità eccessiva di contenuti?
• L’alunno è coinvolto in maniera operativa nell’esperienza di apprendimento o ha un ruolo di
semplice destinatario?
• Il contenuto dell’ esperienza di apprendimento risponde a criteri di significatività disciplinare? E’
realmente importante, è il frutto di una scelta ‘strategica’ per il curricolo?
• L’esperienza di apprendimento si aggancia alla realtà culturale, affettiva, cognitiva dell’alunno?
• Nella comunicazione didattica vengono utilizzati diversi ‘mediatori’ (attivi, iconici, simbolici,
digitali)?
• L’esperienza di apprendimento favorisce un atteggiamento di problematizzazione e di ricerca di
diverse soluzioni possibili?
• Nel corso dell’esperienza di apprendimento sono previsti momenti di controllo per una
ridefinizione dell’itinerario progettato?
• L’esperienza di apprendimento prevede modalità di organizzazione della classe diversificate
(gruppo, piccolo gruppo, lavoro a coppie, lavoro individuale… )?
•
L’esperienza di apprendimento facilita, oltre che l’acquisizione di nuove informazioni, anche la loro
rielaborazione e ristrutturazione cognitiva. L’esperienza di apprendimento prevede un momento di messa
in comune di quanto acquisito,del percorso compiuto e delle scelte effettuate?
L’osservazione come sopra condotta potrebbe essere arricchita da:
1) Colloqui con il docente tesi a verificare se lo stesso:
a) Possiede conoscenze teoriche sull’apprendimento e sul comportamento umano;
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b) Mostra atteggiamenti che incoraggiano l’apprendimento e le relazioni umane autentiche;
c) Padroneggia la materia che deve essere insegnata;
d) Conosce tecniche di insegnamento che facilitano l’apprendimento degli alunni.
2) Giudizi del dirigente scolastico.
Come valutare la qualità dell’apprendimento?
Anche in ordine a questo importante aspetto è necessario fare ricorso a più modalità e strumenti.
1) Osservazione diretta degli alunni mentre sono in situazione didattica, utilizzando i seguenti indicatori:
Gli alunni interagiscono in modo sereno con il docente ed i compagni;
Gli alunni si mostrano indipendenti nell’apprendimento dei contenuti del curricolo.
Gli alunni mostrano un atteggiamento positivo verso l’insegnante e i compagni.
Gli alunni mostrano un atteggiamento positivo verso il curricolo e la scuola.
Gli alunni mostrano un atteggiamento positivo verso se stesi come allievi.
Gli alunni non manifestano problemi di comportamento in classe.
Gli alunni appaiono attivamente impegnati con materiali di studio accademicamente pertinenti durante la
lezione.
2) Somministrazione di appositi test per rilevare i risultati dell’apprendimento.
I risultati di tali test devono essere valutati attraverso l’utilizzo di algoritmi di calcolo del cosiddetto valore
aggiunto.
Il meccanismo di calcolo non è semplice:
si parte dal punteggio conseguito (apprendimenti), sottraendovi via via punti relativi alla preparazione
iniziale dello studente (livello dello studente), ai fattori strutturali (livello della scuola), alle caratteristiche
individuali (ancora livello dello studente), ai fattori di contesto (livello territoriale): quello che rimane
rappresenta l’incidenza al netto che la scuola ha prodotto sui risultati di quell’allievo.
Come attribuire il CREDITO DIDATTICO ?
Il Credito Didattico non può che essere la risultante sommatoria dei diversi punteggi attribuiti ai diversi
ambiti/settori osservati ed indagati, con l’utilizzo di strumenti diversificati, di cui la presente riflessione
costituisce solo debole indicazione.
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È necessario individuare con attenzione la tipologia di crediti formativi ai quali assegnare un punteggio,
attribuendo agli stessi valori differenziati in ragione della loro qualità. Ciò al fine di evitare l’uso di
meccanismi distorsivi che hanno dato buona prova di sé nell’attribuzione del punteggi nelle graduatorie
permanenti dei docenti precari: un vero e proprio mercato assai più vantaggioso per il bilancio delle
agenzie private che lo hanno gestito, che per la professionale professionale dei docenti.
SCATTI DI COMPETENZA (pagg. 53/54)
Considerazioni di carattere generale.
Prima di affrontare il tema specifico, relativo all’attribuzione degli scatti di competenza, appare opportuno
precisare che occorre ripristinare a livello più diffuso, nazionale e istituzionale una gratificazione della
dignità professionale docente e di un orgoglio deontologico di fondo, perché se ne ravvisi un insegnamento
che sia testimonianza attiva di educazione e formazione degli altri, verso gli altri. Pensare
dell’insegnamento che sia non una Mission, bensì la Mission. Ben predisposti ad un percorso ottimale di
insegnamento – apprendimento: ambire costantemente alla cooperazione. La gratificazione e la
soddisfazione personale non può limitarsi ad un soddisfacimento migliorativo meramente economico,
seppur necessario ed opportuno. Mentre, sarebbe sicuramente importante ed edificante poter
“reimplementare” nei cittadini il senso di un rispetto culturale ed appagante verso la figura del docente,
dell’educatore, del formatore, del Maestro, che più che nel suo sapere e saper fare deve riuscire
autorevolmente a saper essere.
Ma veniamo all’attribuzione degli scatti di competenza.
È certamente questo il nodo più problematico dell’intera proposta di Riforma.
L’attuazione della stessa rende inconciliabili due principi opposti entrambi necessari per garantire qualità
al processo di insegnamento-apprendimento: valorizzazione delle competenze e del merito e
collaborazione, gioco di squadra, condivisione e impegno per la realizzazione del progetto educativo.
La scuola, infatti, pur in mezzo alle tante difficoltà, rimane sempre una comunità di persone tanto diverse
per età, carattere, idee, interessi, formazione, che nonostante le divergenze, e talvolta gli scontri, si ritrova
pur sempre, insieme all’inizio di ogni anno scolastico per condividere la gestione di una comunità di
studenti: c’è solidarietà e senso di appartenenza alla categoria.
Questo comune sentire renderà davvero difficile l’individuazione, (peraltro sulla base di criteri non
precisati nel documento), dei docenti chiamati a far parte del nucleo di valutazione interno alla scuola, che
avrà il compito di valutare i colleghi per l’attribuzione degli scatti di competenza.
Ma anche a volere dare per scontata l’ipotesi di docenti disponibili ad esercitare le funzioni valutative
proprie del nucleo di valutazione, gli effetti sul clima relazionale all’interno della scuola non sarebbero
certamente positivi.
Il problema potrebbe essere risolto rendendo possibile la coesistenza di scatti di anzianità ( magari
rivisitati) e scatti di merito.
Considerato, tuttavia, che nel documento tale ipotesi viene scartata per due ordini di ragioni: economiche (
mancanza di risorse) e normative ( d.lgs 150/2009, che dispone che gli incentivi per i pubblici dipendenti
non possono essere distribuiti a pioggia ma devono essere legati ad effettivi risultati, secondo quote
precostituite di personale), è NECESSARIO, dunque, ripensare la composizione del NUCLEO DI
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VALUTAZIONE, ferma restando la imprescindibile presenza del dirigente scolastico.
Altro elemento controverso, inerente al tema in argomento, è quello relativo alla percentuale rigida della
quota di docenti (66%) che, all’interno di ogni scuola, fruirà degli scatti di competenza.
L’applicazione del meccanismo, illustrato nel documento, potrebbe tradursi nell’adozione di provvedimenti
palesemente ingiusti.
Facciamo un esempio:
Se in una scuola “A” il 90% dei docenti registra il possesso di competenze alte, mentre in una scuola “B” il
66%, che accederà’ ai benefici stipendiali raggiunge livelli di competenza appena sufficienti, il 24% dei
docenti della scuola “A” non vedrà riconosciuti i propri meriti professionali a vantaggio dei docenti della
scuola “B”meno meritevoli in termini di crescita professionale.
Né il problema si può risolvere pensando ad operazioni di trasferimento volontario dei docenti migliori da
una scuola ad un’altra.
Questo perché ì il trasferimento da una scuola ad un’altra è legato a più variabili: disponibilità del posto;
vicinanza alla propria residenza, problemi familiari ecc..
Per ovviare a questo problema, si potrebbe, ad esempio, prevedere un elenco graduato, riferito ad un più
ampio contesto territoriale, rispetto alla singola scuola, costituito da tutti i docenti valutati dai nuclei di
valutazione, sulla base di parametri standard e con l’uso di strumenti ben definiti, all’interno di ogni
scuola.
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4. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su
Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro
COORDINATORE: MIRELLA NAPPA DIRIGENTE USR
CALABRIA
IIS Pertini-Santoni Crotone – Ds Rosanna Barbieri
COMPONENTI:
IIS Familiari Melito Porto Salvo (RC) – Ds. Domenico
Zavettieri
LS Pitagora Rende (CS) – Ds Elisa Policicchio
IIS Piria Rosarno (RC) – Ds Maria Rosaria Russo
IIS Castrovillari (CS) – Ds Rosita Paradiso
IIS Severi-Guerrisi Palmi-Gioia Tauro (RC) – Ds Giuseppe
Gelardi
ITAS Chimirri Catanzaro + ITA Catanzaro – Ds Teresa
Rizzo
IIS ITI-ITG Vibo Valentia – Ds Annunziata Fogliano
IIS Malafarina Soverato (CZ) – Ds Domenico Servello
IIS De Filippis-Prestia Vibo Valentia – Ds Pietro Gentile
ITC Grimaldi-Pacioli Catanzaro – Ds Maria Levato
ORIENTAMENTO
Le proposte contenute nel documento “La Buona Scuola”, a pag. 77, nel capitolo cinque da pag. 104 a pag.
115 ed a pag. 125, certamente puntano al miglioramento e all’ottimizzazione dell’offerta formativa, che
deve coniugare il sapere teorico con il sapere pratico. Gli istituti progettuali, che puntano a sviluppare negli
studenti l’applicazione pratica, collegata indissolubilmente a quella teorica, sono: Alternanza ScuolaLavoro – Apprendistato - Impresa Formativa Simulata - Impresa didattica – Bottega scuola –- Laboratori
del territorio – School garantee, su cui si è svolto l’incontro/dibattito, senza aver prima posto l’attenzione
sul tema dell’Orientamento, fondamentale per ogni mission scolastica, perché i giovani che intraprendono
un percorso formativo non smarriscano il senso della vita e realizzino il proprio progetto che ha radici nel
passato, nasce nel presente e si pro-tende verso il futuro.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Il Gruppo di discussione mette in luce le seguenti proposte di modifica - miglioramento – integrazione ed
eventuali criticità e dimenticanze riscontrate, che, in sintesi, si riportano.
1) Nell’area dedicata all’Alternanza obbligatoria, a pag. 108, non vengono citati i Licei, per i quali già nelle
Linee guida del riordino dei cicli, operato dalla Ministra Gelmini, è prevista la reciprocità dei processi del
pensare e del fare, che sta alla base della “pedagogia dell’alternanza”.
Quando poi si legge, alla pagina 110, che “In Italia il numero di laureati in materie scientifiche è al di sotto
della media europea”, si ha chiara la consapevolezza che per trasmettere il sapere teorico è necessario
attivare strategie che puntino a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica (cancro difficile da
estirpare per ogni ordinamento scolastico).
Strategia leader, per prevenire il disagio nel processo di insegnamento/apprendimento, è considerata la
didattica laboratoriale, che coniugata con l’integrazione delle Scienze, risulta essere vincente per
assicurare il successo formativo alle giovani leve, che dovranno inserirsi nel contesto lavorativo o nel
mondo accademico.
Ecco perché si condivide in pieno l’espressione, contenuta nella pagina 112, che recita “I laboratori vanno
intesi come palestre di innovazione legate allo stimolo delle capacità di “problem solving”.
Alla luce di quanto su esposto, si ritiene essere assolutamente indispensabile inserire nel documento, nel
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capitolo “Scuola fondata sul lavoro”, anche i Licei lì dove da più anni, con finanziamenti assai risicati,
vengono attuati progetti di ASL, in ambito non solo nazionale, ma anche in ambito internazionale.
Si precisa anche che, negli ultimi tempi, si è preclusa la partecipazione dei docenti di Liceo, di riconosciuta
esperienza in progettazione e tutoraggio in percorsi di A.S.L., a corsi di formazione per il ruolo di tutor,
consentita invece a docenti di istruzione professionale e tecnica.
L’offerta progettuale di A.S.L., in orario curricolare (200 ore annue), non può essere rivolta solo agli Istituti
tecnici e professionali, ma deve essere estesa anche ai licei. Inoltre, i finanziamenti per la realizzazione di
progetti di A.S.L. banditi dal MIUR-USR, per i licei sono troppo esigui per ottenere risultati congrui e
pienamente positivi.
2) Per stimolare la partecipazione aziendale occorrerebbe creare meccanismi di "convenienza". Es: perché
un' azienda possa accedere a facilitazioni, finanziamenti, ecc. sia prevista la dichiarazione esplicita che ha
ospitato o ospita alunni in stage aziendali, magari indicandone progetti e numero di studenti. Qualora gli
Istituti decidessero di costituirsi essi stessi come "azienda" per poter interagire realisticamente col
"mercato" offrendo beni o servizi occorrerebbe rendere possibili e semplici la stipula di rapporti economici.
Molti Istituti possiedono notevoli risorse strumentali che, per l'impossibilità di manutenere e aggiornare,
si deteriorano. Metterli in gioco a fini economici risolverebbe questo problema.
3) Le aziende devono essere maggiormente incentivate a partecipare ai percorsi con misure di tipo
economico e sgravi fiscali. E’ indispensabile smussare la difficoltà nel coinvolgimento delle imprese nei
percorsi rivolti soprattutto alle classi quarte degli Istituti professionali.
4) Occorre prevedere che per gli studenti ed i docenti, per lo svolgimento dei rispettivi ruoli lavorativi e/o
per l’utilizzo di macchine particolari, la copertura assicurativa per eventuali infortuni che potrebbero
subire.
Bisogna intervenire per impedire la scarsa partecipazione delle aziende, soprattutto di quelle di mediogrande dimensione. Questa criticità, molto relativa per i progetti sperimentali svolti finora, che hanno
coinvolto piccoli gruppi di studenti, diventa "la grande criticità" dell'alternanza scuola/lavoro se fatta "
sistema", in quanto in questo caso deve coinvolgere tutti gli alunni, pertanto aumentano le ore necessarie
ed implicherà un maggior numero di aziende;
5) Sopperire alla povertà di mezzi economici che rende problematico il rimborso delle spese di vitto e viaggi
degli alunni.
6) Quando l'alternanza scuola/lavoro coinvolge Enti Pubblici dovrebbe prevedersi la possibilità di retribuire
il tutor aziendale che lavora in orario di ufficio e che non potrebbe ricevere alcun compenso. Occorrerebbe
creare una norma che non frapponga ostacoli.
7) Intervenire con risorse finanziarie e strumentali per sopperire alle difficoltà nel trasporti dovute al
pendolarismo degli studenti .
8) Impiegare maggiori risorse finanziarie nel progetto di Alternanza scuola-lavoro;
9) Definire in maniera più puntuale possibile la ricaduta del percorso di alternanza negli esami di stato.
10) - Definire i regolamenti di attuazione dell’Alternanza
11)Allo stato attuale i bandi comunitari, che erogano i finanziamenti di alternanza scuola/lavoro nelle
scuole, prevedono l’affidamento di gruppi di 15 di studenti a una singola azienda. In molte aree territoriali
delle regioni dell’obiettivo 1, alcuni settori lavorativi sono rappresentati da aziende di piccole dimensioni
che, pur molto qualificate e specializzate (vedi il settore orafo) non sono in grado di ospitare gruppi così
numerosi.
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Sarebbe auspicabile prevedere, nei prossimi bandi comunitari, la possibilità di poter inserire piccoli gruppi
di ragazzi in più aziende, nella medesima area territoriale, con il tutor scolastico che affianca il tutor
aziendale in maniera periodica.
APPRENDISTATO
In merito all’apprendistato, che con voce unanime i Dirigenti scolastici valutano molto positivamente, si
evidenzia che è necessario:
rivedere l’istituto del contratto di apprendistato, che costituisce un impedimento in quanto limita la
partecipazione di molte aziende/enti, rendendolo facoltativo;
stabilire un limite temporale entro il quale le Regioni devono predisporre gli elenchi delle aziende partner
(si precisa che la Regione non ha ancora predisposto alcun elenco);
Impiegare risorse economiche per far fronte ai costi: le famiglie non sempre sono in grado di sostenere le
spese per il viaggio per i loro filgioli; i tutor, nella gestione quotidiana del progetto, sostengono spese che
la scuola non è in grado di rimborsare.
Diffondere attraverso protocolli ad hoc il programma sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni
della scuola superiore, lanciato nel 2014 in attuazione dell’articolo 8bis del d.l. 104/2013.
IMPRESA FORMATIVA SIMULATA
Tutti i dirigenti presenti convengono che le attività di Impresa Formativa Simulata, previste dalla riforma
degli Istituti professionali, sono altamente formative, in quanto processo complesso, che coinvolge diversi
attori, i principali dei quali sono gli studenti, ed utilizza un apposito applicativo informatico per le varie fasi
di simulazione dei processi organizzativo-gestionali.
L’attività di simulazione pone con sistematicità e continuità lo studente di fronte a situazioni concrete,
mirando, in sinergia con altre metodologie didattiche, allo sviluppo delle sue competenze mediante il
trasferimento di abilità e conoscenze non con la tradizionale lezione frontale in aula, ma attraverso le varie
tecniche di learning by doing, problem solving, cooperative learning, ecc.
IMPRESA DIDATTICA
E’ molto positivo il giudizio espresso dal gruppo di lavoro circa la possibilità che potrà essere data agli
istituti di istruzione superiore ed a quelli di istruzione e formazione professionale di commercializzare beni
o servizi prodotti o svolgere attività di impresa Formativa Strumentale, utilizzando i ricavi per investimenti
sull’attività didattica. A tale scopo, è necessario incoraggiare l’uso della doppia contabilità, al momento
diffusa soprattutto negli gli istituti agrari, a tutti i tipi di scuole e generalizzare la possibilità di produzione
in conto terzi. Questo è particolarmente rilevante se consideriamo che sempre più scuole avranno
l’opportunità di sviluppare prototipi, ad esempio attraverso la stampa 3D.
BOTTEGA SCUOLA
E’ assai utile definire i principi per disseminare (specialmente al Centro-Sud) esperienze di inserimento
degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato, al fine di coinvolgere più attivamente anche
imprese di minori dimensioni o tramandare i mestieri d’arte.
LABORATORI DEL TERRITORIO
E’ positivo che, oltre alle mura dell’edificio scolastico, si possa contare sui laboratori del territorio, pubblici
e privati (come i Fab Lab e e living labs, o ancora gli incubatori, ecc.), per cui è prevista una strategia di
accreditamento e una azione dedicata di voucher innovativi a valere su Fondi PON, in sinergia con le nostre
azioni di potenziamento dei laboratori tecnologici. Si potrà usufruire, così, di nuovi spazi formativi che
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saranno messi a disposizione dalle reti di scuole allargate al territorio.
SCHOOL GUARANTEE
E’ proprio quello su cui puntano i dirigenti del gruppo di lavoro, perché mira a premiare in maniera più
marcata l’investimento nella scuola che crea occupazione giovanile.
L’impresa che investe risorse su un istituto professionale, un istituto tecnico o un polo tecnicoprofessionale finanziando percorsi di alternanza scuola-lavoro, ricostruendo un laboratorio o
garantendone l’utilizzo efficiente potrà ricevere incentivi aggiuntivi rispetto allo School Bonus, nel
momento in cui si dimostri il successo formativo dei processi di alternanza e didattica laboratoriale
sviluppati nella scuola di riferimento.
Osservazioni-Riflessioni e Questioni aperte
1. Sarebbe opportuno individuare, a cura degli USR, dei Centri/Poli scolastici competenti, cui affidare validi
corsi di formazione per progettare percorsi di A.S.L. sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale;
2. E’ necessario svolgere l’alternanza scuola/lavoro sul proprio territorio anche in vista di un futuro
inserimento lavorativo degli studenti;
3. A fronte di impedimenti nel proprio territorio, offrire alle scuole la possibilità di spostarsi per cercare le
aziende in altre realtà territoriali (coinvolgimento alunni meritevoli).
CONCLUSIONI
Tutti i dirigenti scolastici partecipanti all’incontro/dibattito sui temi affrontati
si augurano che il loro contributo possa far crescere la qualità delle Istituzioni
scolastiche in sinergia con il Ministero, che, insieme al Governo, sta
spendendosi molto per rinnovare i meccanismi che regolano il sistema
scolastico: attraverso il rinnovamento si può offrire ai giovani possibilità
formative tali da consentirgli in un prossimo futuro l’inserimento a piano titolo
nella società produttiva e ridurre i disagi derivanti dalla dilagante
disoccupazione.
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5. Consultazione nei Cantieri di discussione regionale: tavolo su “A
Scuola di Coding. Scuola digitale”
COORDINATORE: GIULIO BENINCASA DIRETTORE
COORD. USR CALABRIA
COMPONENTI:
IIS “Pezzullo” Cosenza – Ds Carla Savaglio
IC “Pucciano” Bisignano (CS) – Ds Raffaela Concetta De
Luca
LS “Metastasio” Scalea (CS) – Ds Filomena D’Amante
LS S.Giovanni in Fiore (CS) – Ds Angela Audia
IC Wojtyla Isola Capo Rizzuto (KR) – Ds Grazia Parentela
Silvana Sita – Docente Collaboratrice DS IC “Pucciano”
Bisignano (CS)
IC Vespucci Vibo Valentia – Ds Maria Salvia
Andrea Mamone – Vicario IC A. Vespucci Vibo Valentia
IC S.Pietro in Guarano (CS) – Ds Rosalba Borrelli
IC Tropea (VV) – Ds Antonello Scalamandrè
Clementina Jannuzzi – Dirigente Scolastico ITI “Fermi”
Castrovillari (CS)
IIS Oppido Mamertina + IM Rechichi Polistena (RC) – Ds
Francesca Morabito
Grazia Parentela – Dirigente Scolastico IC “Woytila”
Isola Capo Rizzuto (KR)
E’ emersa in maniera unanime la necessità di rendere effettivamente connesse le aree interne attraverso,
principalmente, la diffusione capillare della banda larga, atteso che le scuole sono ben attrezzate (in ogni
ambiente di apprendimento, sia classe che laboratorio) ma spesso non riescono ad utilizzare
contemporaneamente le tecnologie acquistate per insufficienza di banda e di connettività. Si è convinti che
vada superata la dimensione d’aula o di laboratorio come spazio fisico ma si debba parlare di ambiente di
apprendimento (meglio se isole di lavoro digitali per favorire il cooperative learning) dove vanno innovate e
diversificate le strategie metodologiche-didattiche che devono necessariamente essere indirizzate verso la
didattica laboratoriale e multimediale. Con quest’ultimo aspetto, ben si sposa l’adozione di un curricolo
verticale.
Formazione obbligatoria per i docenti, di taglio didattico-metologico e non disciplinare e che sia spendibile
per la carriera degli insegnanti
Potenziamento dei soggetti intermedi quali gli Assistenti Tecnici di laboratorio, attraverso forme di
flessibilità di impiego remunerate (potenziando le collaborazioni plurime) e, soprattutto rendendo effettiva
ed efficace l’adozione dell’organico funzionale
Introduzione del coding e di strumentazioni tecnologiche digitali sin dalla scuola dell’infanzia, così come
previsto nella nuova programmazione PON 2014-2020, sfruttando l’aspetto ludico e la propensione innata
dei nativi digitali
Pertanto, è prioritario creare un ambiente educativo che ponga l'alunno nelle condizioni di acquisire il
maggior numero possibile di competenze, inserito in un contesto-classe aperto anche alla eventualità che
di volta in volta singoli allievi o piccoli gruppi vivano alcuni momenti in una diversa situazione di
apprendimento, nel caso presentino difficoltà particolari o necessitino di recuperare alcune carenze. La
presenza di un organico funzionale potrebbe arricchirsi di docenti specializzati nell'insegnamento per
gruppi di alunni in difficoltà (figli di immigrati con problemi di comprensione della lingua o di inserimento
nel nuovo contesto, alunni con disturbi di apprendimento ), col supporto di una équipe di psicologi e di
pedagogisti. Lo scopo da raggiungere non è tanto quello di portare tutti gli alunni allo stesso livello, ma di
porli nelle condizioni di raggiungere il massimo possibile di competenze. Ogni aula dovrebbe essere dotata
di una strumentazione standard che va dalla LIM alla lavagna tradizionale, da numerosi computer a più
consueti lettori CD, dalla cartina geografica ai lavori realizzati dagli alunni. Non è la sovrabbondanza di
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attrezzature né il loro continuo uso a dover caratterizzare le lezioni ma la normalità con la quale, al
bisogno, si ricorre a quanto è messo a disposizione nelle aule ‘speciali’.
Gli alunni dovrebbero spostarsi di volta in volta al termine di ogni lezione e non l’insegnante: il sistema
consentirebbe quindi, con un’efficiente organizzazione dell’orario, di economizzare sugli spazi, economia
realizzata anche con una sapiente progettazione in grado di rendere modulabili gli ambienti.
Tra le tante aule potrebbero sempre presenti l’anfiteatro per le lezioni di recitazione e per gli spettacoli o le
proiezioni, la sala strumenti per le ore di musica, i laboratori per arte e disegno, quelli di informatica per
l’apprendimento dei principali software, il laboratorio di artigianato e di meccanica, sempre per maschi e
femmine, la palestra e, ovviamente, la mensa, poiché i ragazzi come ribadito nel rapporto su“ la buona
scuola” dovrebbero restare a scuola più a lungo.
Prevedere l'apertura delle scuole oltre l'orario curriculare contribuisce a combattere l'abbandono
scolastico, favorisce la collaborazione tra scuole e comunità locale , consente agli alunni di vivere un
tempo scuola più dilatato in cui possano respirare un clima empatico, di empowerment, di motivazione e
di gioia.
Criticità riscontrate- Dimenticanze
La prima criticità riscontrata è legata all’adozione dei libri di testo con riferimento alle situazioni differenti
nelle scuole e alla necessità che sia incentivato sino a rendere quasi obbligatorio il processo di creazione di
contenuti didattico digitali e, quindi, di vere e proprie lezioni da parte del corpo docente.
La seconda criticità registrata è quella relativa, soprattutto nelle scuole del primo ciclo, alla piccola
manutenzione delle tecnologie e, pertanto, all’assenza di personale specializzato che si possa dedicare a
questo aspetto
La terza criticità registrata riguarda il problema più importante messo a fuoco dal gruppo: la formazione
degli insegnanti e la valutazione delle competenze acquisite.
Ultima, ma solo per ragioni di sinteticità, la criticità trasversale, di base, della scarsissima diffusione della
banda larga, in particolare in un territorio quale quello calabrese (ad orografia complessa) che rischia di
creare sacche di eccellenza in alcuni contesti accentratori quali i grossi centri a fronte di abbandono (non
solo scolastico) nelle periferie (da non sottacere il gap legato alle distanze e alla scarsa quantità e qualità
dei trasporti)
Osservazioni- Riflessioni e Questioni aperte
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Tutte le scuole partecipanti hanno espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa volta ad ascoltare
“dal basso” gli operatori scolastici su tante questioni loro riguardanti.
Rimane aperto il problema della sicurezza dei dati e della privacy.
E’ emersa una sostanziale esperienza positiva avuta con l’introduzione nelle classi delle LIM e, pertanto, si
chiede di “accompagnare” (e non di sostituire o rinnegare) le LIM con forme diversificate di tecnologie più
leggere.
Si chiede a gran voce il superamento della parola “aula”.
Si confida moltissimo sulla formazione obbligatoria spendibile (legata ad etica professionale e motivazione
dei docenti) e sulla possibilità di gestire l’organico funzionale.
E’ molto apprezzata l’ipotesi del semestre aggiuntivo di formazione iniziale.
Si chiede la diffusione della banda larga per connettere - i territori – e per aprire la mente.
Non solo coding ma anche robotica (nelle materie di indirizzo gli studenti partecipano attivamente e sono
motivati, nelle “competenze chiave” pagano lo scotto di una didattica ancorata alla disciplina e alla
trasmissione lineare del sapere).
Assemblea d’Istituto sul tema “Buona Scuola”, Auditorium Liceo Scientifico di Rossano-Cs
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Consultazione del Coordinamento Regionale Consulte Studentesche
L’avvio dell’impegno delle Consulte studentesche
calabresi per “La Buona Scuola” è datato 28
Agosto 2014 nettamente in anticipo rispetto a
tutte le altre Consulte d’Italia grazie alla
partecipazione di una rappresentanza del
Coordinamento regionale al seminario “Scuola e
Territorio” svoltosi presso l’Auditorium
dell’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo. In
quell’occasione, infatti, l’allora Sottosegretario
all’Istruzione, Roberto Reggi, illustrò, in
anteprima, le linee guida del documento
governativo, che sarebbe stato reso pubblico a
breve, stimolando l’interesse degli studenti
presenti ed in particolare del neo eletto
Presidente della Consulta di Vibo Valentia,
Delegato regionale, che, animò un interessante
dibattito sulle nuove tematiche e su quelle
d’emergenza storica: trasporti ed edilizia
scolastica.
Prima dell’inizio delle attività scolastiche, in
collaborazione con gli studenti delle Consulte
ancora in carica si avviò, quindi, un lavoro
propedeutico all’apertura dell’anno scolastico in
previsione della convocazione dell’ UNC (Ufficio
Nazionale Consulte) dei giorni 19-22 Settembre
2014. L’incontro nazionale offrì l’opportunità a
Presidente e Coordinatore regionali (GentileFalduto) di mettere a frutto l’esperienza già
maturata attraverso il confronto con gli altri
partecipanti producendo tutt’insieme importanti
documenti utili ad iniziare il percorso ufficiale
della componente studentesca nell’ambito della
consultazione pubblica.
I suddetti materiali ( fruibili nella sezione
dedicata agli studenti del sito
www.labuonascuola.gov.it) sono stati
partecipati alle assemblee di classe e d’istituto
nelle scuole superiori della regione e durante la
campagna elettorale per il rinnovo dei membri
delle Consulte.
A tal fine, determinante è stata la partecipazione
della rappresentanza studentesca eletta,
autorizzata dal Direttore Generale Diego Bouché,
alle riunioni indette dall’Ufficio Scolastico
regionale per i Dirigenti scolastici delle cinque
province calabresi: ciò ha consentito agli studenti
di contestualizzare ancora più opportunamente
gli interventi nella loro azione di peer education.
Un contributo particolarmente originale e
significativo è stato quello della riunione svoltasi
presso la sede della Consulta di Vibo Valentia, il
Convitto Nazionale di Stato “Gaetano Filangieri”
(3 ottobre 2014) alla presenza di 26 studenti
europei che, grazie alla versione inglese del
documento e alla traduzione simultanea degli
interventi, hanno reso un contributo davvero
interessante sul tema degli ordinamenti
scolastici dei Paesi rappresentati posti a
confronto con il sistema scolastico italiano e le
sue prospettive.
Eccezionale occasione di diffusione dei contenuti
del documento governativo e di utile confronto è
stata ed è tuttora la partecipazione al Salone
dello Studente, prevista tra le fasi del progetto
nazionale “C.P.S.: Custodiamo Patrimoni
Straordinari” promosso dal Coordinamento
regionale delle Consulte Provinciali Studentesche
della Calabria in rete con quelle di alcune regioni
e province italiane realizzato in partenariato con
ClassEditori. In ognuna delle sedi, a seguito
elencate*, è stato allestito uno stand dove, con
la collaborazione degli studenti delle consulte
locali, si è offerta l’opportunità alle migliaia di
visitatori di: conoscere il documento governativo,
compilare il questionario, partecipare al dibattito
in presenza e on line, raccogliere vari punti di
vista e documentarli; altrettanto si realizzerà
anche nelle successive tappe previste per il 2015
(v: www.salonedellostudente.it)
[*Salone dello Studente di Torino (PalaRuffini, 1- 2
Ottobre 2014)
Salone dello Studente di Bari (Fiera di Bari, 14-16
Ottobre 2014)
Salone dello Studente di Vibo Valentia ( Centro
Congressi 501, 29-30 Ottobre 2014)
Salone dello Studente di Pescara ( Palacongressi
d’Abruzzo, 5-6 Novembre 2014)
Salone dello Studente di Roma (Nuova Fiera di
Roma, 26-28 Novembre 2014) ]
Notevole è stata l’attenzione mediatica
dovunque siano state presenti le consulte
studentesche per discutere de “La Buona Scuola”
anche nell’ambito di manifestazioni nazionali
importanti quale quella del 10 Ottobre scorso
29
durante la quale furono distribuiti i volantini con
l’obiettivo di promuovere la campagna d’ascolto
quale strumento di dialogo con le Istituzioni. Allo
scopo di documentare, a titolo d’esempio, si
allegano a piè di pagina alcuni link dai quali è
possibile visionare interviste realizzate nelle
varie occasioni pubbliche alle quali sono state
presenti agenzie di stampa e televisive sia locali
(Telespazio Clabria, LAC, TGR, ecc…) che
nazionali (Agenzia DIRE, ItaliaOggi, RAI ecc
Ad oggi si può, quindi, affermare che le Consulte
Provinciali degli Studenti della Calabria siano
state protagoniste attive del progetto avviato dal
Governo: hanno realizzato, anche grazie alla
sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale ed il
MIUR, una straordinaria campagna di ascolto che
ha visto gli studenti al centro di un grande
dibattito che si è sviluppato sul territorio, nelle
scuole, insieme alle associazioni e ai cittadini, e
della quale sono stati promotori, consapevoli
dell’impegno richiesto e del ruolo che sono stati
chiamati a svolgere in un momento così
importante per la scuola italiana. La motivazione
va ricercata nell’aver compreso pienamente che,
solo grazie ad un processo di rinnovamento
continuo e partecipato sarà possibile avere una
scuola di qualità, perché solo con una scuola
innovativa sarà possibile costruire un progresso
culturale e sociale per il nostro Paese.
Grazie ad un lavoro minuzioso portato avanti con
tutti gli studenti è stato possibile raccogliere
spunti positivi, proposte, critiche, perplessità per
arricchire e migliorare la scuola che essi hanno
avuto possibilità di discutere direttamente con il
Ministro Giannini in tante occasioni presso il
Ministero, durante la tappa calabrese nonché
altre tappe del tour “La Buona Scuola”.
In sintesi emerge chiaramente che gli studenti si
dichiarano d’accordo su alcune questioni
fondamentali: la necessità da parte delle scuole
di realizzare un’autonomia più compiuta, grazie
alla commissione di valutazione interna, la
possibilità di elaborare un piano per il
miglioramento triennale per le singole scuole in
base alle rispettive necessità evidenziate da
Dirigenti Scolastici qualificati e competenti sulle
questioni amministrative e gestionali, la
presenza di organi collegiali ridisegnati in base
alle competenze, con una maggiore
partecipazione degli studenti nei consigli
d’istituto e con il riconoscimento del comitato
studentesco quale organo collegiale.
Sull’alternanza scuola-lavoro, punto cruciale
della valorizzazione del percorso di studi, emerge
l’esigenza di un incremento dei fondi dedicati
all’esperienza e alla formazione degli studenti
nelle aziende del territorio e non solo; appare
indispensabile costruire un collegamento diretto
tra scuola e aziende, in coerenza con le filiere
produttive, per dare prospettive più solide agli
studenti che intraprendono un percorso di studi
in istituti di indirizzo tecnico e professionale, una
connessione diretta tra scuole e mondo del
lavoro che va costruita e migliorata, garantendo
a tutti gli studenti la possibilità di fare
esperienza e incentivando le aziende che
seguono questo percorso con bonus e sgravi
fiscali.
Per quanto concerne l’edilizia scolastica, altra
perenne emergenza, si apprezza il piano che il
governo ha varato a giugno del corrente anno,
con un finanziamento complessivo di 1 miliardo
di euro e la previsione di altri 2 che, pur
rappresentando una svolta positiva, tuttavia non
è ancora sufficiente. Gli ambienti di
apprendimento devono essere ripensati: sono
necessarie delle linee guida generali per la
costruzione di nuovi edifici scolastici e per la
messa in sicurezza di quelli già esistenti. Per farlo
è essenziale un piano organico ambizioso.
Inoltre, alla luce del decreto Delrio che avvia le
province all’abolizione, appare indispensabile la
necessità di ridefinire già da adesso le
competenze sull’edilizia scolastica alle
amministrazioni locali o all’ente regione.
E’ condivisibile l’idea del Ministro sulle “scuole
aperte”, aperte ad iniziative culturali, educative e
sociali, a stretto contatto con il territorio poiché
è necessaria una didattica innovativa, che riesca
a coinvolgere in maniera più efficace gli studenti,
oltre la classica lezione frontale, con attività
integrative e la valorizzazione della Storia
dell’Arte, della Musica e della lingua inglese.
Per il diritto allo studio si chiede con forza che
nella riforma venga approvata anche la proposta
per una legge nazionale che possa evitare
eccessive disuguaglianza tra le regioni.
Essi si dicono consapevoli del fatto che questo
progetto non è a costo zero: proprio per questo
motivo chiedono che vengano investite più
risorse pubbliche nella scuola per il
miglioramento dell’Offerta Formativa,
preoccupati per i tagli al MOF. Per quanto
30
riguarda i fondi privati, il famoso crowdfunding,
si chiede un filtro da parte dell’Ufficio Scolastico
Regionale, per la raccolta e la distribuzione alle
scuole, così da non avere situazioni disomogenee
tra i territori.
Le Consulte Provinciali degli Studenti
continueranno a svolgere il loro ruolo di organo di
rappresentanza istituzionale presso il MIUR,
portando avanti e discutendo nel merito le
questioni che li vedono protagonisti di un futuro
che è ormai prossimo.
Sitografia
*http://www.diregiovani.it/rubriche/mondo-scuola/35603-salone-dello-studente-ragazzi-roma-studio.dg
http://www.diregiovani.it/rubriche/mondo-scuola/34814-class-salone-studente-vibo-valentia-calabria.dg
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dd41ecbc-da9f-4cd7-b03b-1aca28655e13tgr.html#p=0
http://www.diregiovani.it/rubriche/mondo-scuola/34814-class-salone-studentehttp://m.lacnews24.it/5530/approfondimento/30-minuti-la-buona-scuola-25-11-2014-.html
31
CALENDARIO EVENTI REALIZZATI DALLE CONSULTE
REGIONE CALABRIA: Province: Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza Crotone, Vibo Valentia
EVENTI EFFETTUATI LOCALITA’ / DATA dal 23/09/14 al SEDE 20/10/14 DESTIN
ATARI PARTNERS NUMER
O NOTE PARTECI
PANTI Pizzo Calabro 27 Agosto 2014 Studenti
, Docenti Istituzio
ni Comune Pizzo Calabro Roma 20-­‐22/9 Studenti
, Docenti MIUR e UNC 40 Preparazione lavoro CCPPSS Cosenza 29/9 Studenti
, Docenti Regione Calabria ITIS Monaco 1000 Presenza del Direttore USR e del cantautore MOGOL, giornata della scrittura Vibo Valentia 1/10 Studenti IIS “De 230 Filippis-­‐
Prestia” Assemblea d’Istituto Vibo Valentia 3/10 Studenti Docenti Istituzio
ni, Commission 150 e europea, Antenna Europe direct Associaz
ioni, CPS VV Presenza di 26 studenti provenienti da vari paesi europei:interna
zionalizzazione de “La Buona Scuola” di 1000 Presenza del Sottosegretario Roberto Reggi Mass-­‐
media Torino 4-­‐5/10 Studenti
, Coordiname nto regionale Stand allestito e animato da 32
Gioia (RC) Tauro 7/10 CCPPSS Calabria e CCPPSS Piemonte Salone dello Studente Studenti IIS Guerrisi 1000 , USR Regione Docenti, Calabria istituzio
ni Inaugurazione anno scolastico Spoleto 9/10 Docenti e Poliziott
i Intervento nei gruppi di lavoro San Patrignano 11/10 Studenti Comunità di Docenti San Istituzio Patrignano ni, Wefree days Associaz
ioni, Presenza del Ministro Giannini durante la presentazione Docenti, Consulte istituzio Piemonte ni ClassEditori Polizia stradale Mass-­‐
media Vibo Valentia/ Scuola Vibo Valentia/ Scuola Bari 13/10 Studenti Liceo , Capialbi VV Docenti, ATA 700 Presentazione U.S.R.,ATP VV 13/10 Studenti Convitto , Filangieri VV Docenti, ATA 80 Presentazione C.P.S.Conferen
za stampa 15-­‐17/10 Studenti
, Docenti, istituzio
ni Coordiname nto regionale Consulte Puglia ClassEditori Stand allestito e animato da CCPPSS Calabria e CCPPSS Puglia Salone dello Studente 33
Vibo Valentia 21-­‐26/10 Studenti
, Docenti, Associaz
ioni, Palazzo Gagliardi Centro Sistema Bibliotecario regionale 5000 Festival regionale Leggere Scrivere del e Enti, Istituzio
ni Reggio Calabria/ 22/10 Studenti Liceo da 1000 , Vinci RC Docenti, ATA Scuola Presentazione U.S.R.,ATP RC NODI PROBLEMATICI/DIFFICOLTA’
Nessuno, tranne una certa difficoltà a documentare.
Piuttosto grande collaborazione da parte degli studenti ed
anche i Enti ed Istituzioni nonché dei mass-media.
Nessuna problematica legata ad interpretazioni politiche in
quanto la campagna di ascolto è stata impostata in modo
chiaramente istituzionale.
EVENTI PROGRAMMATI LOCALITA’ / DATA SEDE DESTINATARI PARTNERS NUM
ERO PART
ECIP
ANTI NOTE Vibo Valentia/ 24/10 Docenti IIS “De 60 Filippis-­‐
Prestia” 27/10 Studenti, Docenti, ATA, LIBERA dal 24/10/14 al 15/11/14 Scuola Reggio Calabria/ Scuola Enti, Istituzioni Consiglio regionale Riunioni coordinate dai Capi Dipartimento 800 Presenza di Don Ciotti 34
Catanzaro/Sc
uola 27/10 Studenti, Docenti, ATA, Enti, Istituzioni Catanzaro/Sc
uole: Comune di 500 Presenza del Catanzaro MinistroGianni
ni 20-­‐
29/10 Studenti, Docenti, ATA Rappresenta 350
nti della 0 Consulta provinciale nelle singole scuole e rappresentan
ti di classe e d’istìtuto Assemblee plenarie nelle scuole dedicate alla discussione su “La Buona Scuola” 20-­‐
29/10 Studenti, Docenti, ATA Rappresenta 200
nti della 0 Consulta provinciale nelle singole Assemblee plenarie nelle scuole dedicate alla discussione su Liceo Classico Galluppi, Liceo Psicopedago
gico De Nobili. Soverato: IIS Fermi IIS Malafarina Liceo Scientifico Salesiani Lamezia Terme: Liceo Classico Fiorentino, Liceo psicopedago
gico “Campanella
” Crotone/Scu
ole: Liceo Classico 35
Pitagora, scuole e rappresentan
ti di classe e d’istìtuto Liceo Liceo Scientifico Filolao “La Buona Scuola” Nautico Filiberto Vibo Valentia 29-­‐30/10 Studenti, Docenti, ClassEditori Istituzioni 500
0 Salone dello Studente Liceo “Gulli, 31/10 Liceo da Vinci, Liceo Campanella Liceo Volta di Reggio C. 6-­‐7 /11 500
0 Assemblee plenarie dedicate esclusivament
e alla discussione “La Buona Scuola” Assemblee per rinnovo CCPPSS Liceo Bagnara, Studenti, Docenti, istituzioni IIS Guerrisi Studenti Istituzioni scolastiche di II° CCPPSS Studenti, docenti, istituzioni Forze armate 200 Partecipazione Studenti, docenti, istituzioni Forze armate 600 Partecipazione CPS e successiv
e date di Liceo di Locri, IIS di Melito, IIS di Gioiosa Jonica, IIS di Bovalino IIS GuerrisiGioia Tauro, IIS di Bova Province calabresi 20-­‐
31/10 CZ,RC,CS,VV
,KR Vibo Valentia 4/11 CPS Catanzaro 4/11 36
Vibo Valentia/ 6/11 Studenti, docenti, istituzioni Associazioni, Cittadini RAI, Buongiorno Regione Intervento CPS con breve lancio 6/11 Studenti, docenti Polizia ferroviaria 700 Conferenza Crotone 7/11 Studenti IIS Pertini-­‐
Santoni 35 Plenaria CPS KR Reggio Calabria 10/11 Studenti Liceo Artistico 100 Plenaria CPS RC Vibo Valentia/ 11/11 Studenti, Docenti, ATA, ITIS-­‐ITG CPS VV Piazza Municipio Siderno RC Scuola Scuola e Assemblea Istituto con CPS Vibo Valentia/ 11/11 Scuola Cosenza/ Scuola Studenti, Docenti, ATA, Liceo Classico 200 Assemblea Istituto con CPS 12/11 Studenti IPSARA Mancini 120 Plenaria CPS CS 13/11 Studenti, Docenti, ATA, IIS Pertini-­‐
Santoni Sede CPS KR Assemblea Istituto con CPS Studenti, Docenti, ATA, Liceo Scientifico Conferenza con CPS Polizia ferroviaria Convitto Filangieri 35 Plenaria CPS VV e Crotone/ Scuola Rossano/ Scuola 14/11 Vibo Valentia 15/11 Studenti, Docenti 37
Altre scuole: IIS Serra San Bruno Rappresenta 300
nti della 0 Consulta provinciale nelle singole scuole e rappresentan
ti di classe e d’istìtituto. IIS Filadelfia IIS Soriano IIS Tropea IIS Nicotera Assemblee plenarie nelle scuole dedicate alla discussione su “La Buona Scuola” Vibo Valentia: ITIS –
Geometri , ITC Galilei IPSARA Gagliardi Liceo Scientifico Berto IPSCT-­‐IPSIA De Filippis 38
Desk su “la Buona Scuola” al Salone dello Studente di Vibo Valentia,
Centro Congressi 501
39
Parte terza: buone pratiche
Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro
Buone Pratiche e sperimentazioni.
Tutti i Dirigenti scolastici, durante la seduta, illustrano le loro esperienze positive,
sperimentazioni e buone pratiche.
Buona Pratica I.I.S. (ITG-ITI) Vibo Valentia
Dirigente scolastico prof.ssa Annunziata Fogliano
Titolo “Progetto Scuola e azienda in sinergia” A.S.2010-2011
Il numero degli alunni partecipanti è stato pari a 15, tre per ognuna delle specializzazione
dell’Istituto; selezionati in base al merito e al comportamento e alla motivazione;
b) Gli alunni sono stati divisi in piccoli gruppi: tre alunni per gruppo;
c) Ogni gruppo omogeneo è stato inviato in una azienda, in tutto cinque aziende;
d) Gli accordi con le aziende prevedevano che gli alunni dovessero essere collocati “in
produzione” ed affiancati dal personale interno.
Gli alunni sono stati realmente messi a svolgere compiti operativi adeguati a loro. Il
gruppo della sezione chimica ha lavorato nel laboratorio di analisi chimiche e di
microbiologia della Cooperativa Nautilus, partecipando anche a campagne di
acquisizione dei campioni da analizzare. Il gruppo degli elettrotecnici ha svolto compiti di
manutenzione di impianti automatizzati della Marenostro, fabbrica di lavorazione e
inscatolamento del tonno. Il gruppo degli alunni informatici ha lavorato sul rilevamento e
documentazione dei flussi informativi aziendali dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Il
gruppo degli elettronici ha svolto compiti di diagnosi e riparazione di PC e di altri apparati
elettronici, installazione e manutenzione di reti di dati e ha partecipato a interventi di
assistenza tecnica presso i clienti di Kernel Informatica. Gli alunni della sezione
meccanica hanno studiato ma soprattutto prodotto manufatti in acciaio operando con
l’uso di macchine utensili a controllo numerico.
Noi giovani imprenditori” (alternanza scuola /lavoro)
40
a.s. 2014-15
Destinatari 30 alunni:16 alunni classi terze;14 alunni classi quarte
Metodologia “scuola impresa “ e “Stage in azienda”
Costituzione della “scuola impresa “all’interno dell’istituto. Si definirà una struttura
organizzativi , le relative funzioni (commerciale, tecnica , amministrativa, ecc.). Si
definiranno i luoghi, i tempi operativi, le procedure ed altro in connessione con l’azienda.
L’istituto svolgerà il ruolo di azienda terzista. Per tutto il periodo della durata del
progetto l’azienda partner fornirà alla “Scuola impresa” (e dunque agli alunni) un flusso
continuo di semilavorati su cui dovranno essere eseguite alcune operazioni previste dal
processo produttivo. I pezzi meccanici saranno , dunque ,riconsegnati all’azienda che ,
dopo averli completati, li consegnerà al suo cliente reale. In questo modo gli alunni
parteciperanno al reale processo produttivo arricchendo e potenziando le personali
competenze che verranno considerate come credito formativo.
In cambio l’azienda fornirà alla scuola materiali e sussidi di cui necessita.
Buona Pratica I.I.S. “Severi-Guerrisi” Palmi-Gioia Tauro
Dirigente scolastico prof. Giuseppe Gelardi
Il Dirigente sottolinea di aver attuato tutti i punti sotto indicati nei percorsi sperimentali
di apprendistato, in applicazione al D.I. del 17 giugno 2014:
• Oltre 100 aziende coinvolte nel progetto
• Più di 250 alunni in azienda
• Numero ridotto di alunni in azienda
• Individuazione delle competenze ed incarichi dei tutor.
• Individuazione di un Tutor di indirizzo, di un Referente del progetto e del Gruppo di
Progetto dell’Alternanza.
• Creazione di un Regolamento dell’Alternanza.
• Gestione degli alunni attraverso piattaforma e registro elettronico
• Convenzione tra scuola e impresa che ne regola i rapporti e le responsabilità
• Creazione di una rete di imprese/partner con le quali intrecciare dei proficui
rapporti di collaborazione
Buona Pratica I.I.S. Pertini Santoni CROTONE
Dirigente scolastico prof.ssa Rosanna Barbieri
41
L’istituto da diversi anni è impegnato nell’ambito delle attività di alternanza scuola
lavoro.
Tra le esperienze più significative messe in atto ci pregiamo
segnalare quella del Liceo Artistico con l’azienda orafa del Maestro
Gerardo Sacco.
La scuola e l’azienda, nell’ambito di un progetto PON, hanno
realizzato uno stage della durata di 120 ore durante le quali 15
allievi sono stati ospitati in azienda dove hanno potuto ideare,
progettare e infine realizzare diversi monili sotto la guida del Maestro Sacco.
I manufatti unici e di pregevole fattura sono stati presentati, alla presenza di Autorità e
organi di stampa, in una sfilata realizzata a scuola, nella quale gli stessi alunni hanno
anche fatto da modelli.
In seguito a questa esperienza il rapporto tra la scuola e l’azienda del Maestro Gerardo
Sacco si è consolidato e intensificato mediante diverse altre iniziative.
Di recente, inoltre, la nostra scuola è l’istituto capofila del Polo Tecnico Professionale
“PO.E.T.A.” acronimo di Polo per l’Education nel Turismo e nell’Agribusiness.
I proponenti di questo progetto sono parte integrante di un Polo che raggruppa
competenze di eccellenza multidisciplinari tecnicamente avanzate dedicate a creare delle
figure rispondenti alle richieste di forza lavoro derivante dai fabbisogni emersi durante
l’indagine conoscitiva del tessuto imprenditoriale della Provincia di Crotone.
Si tratta di una rete di soggetti quali scuole, enti di formazione, associazioni, società
consortili per la ricerca e l’innovazione tecnologica, imprese e banche.
L’obiettivo è quello di creare dei modelli formativi, didattici e di ricerca volti a
intensificare e diversificare l’offerta formativa esistente all’interno dei settori considerati
(agribusiness – turistico), creando un rapporto positivo con il mondo accademico ed il
territorio e con l’obiettivo primario di voler formare degli specialisti, con competenze e
conoscenze scientifiche di base, trasversali e specialistiche che possano trovare
immediata collocazione all’interno del mercato del lavoro.
L’obiettivo del Polo, è quello di presentarsi sul territorio calabrese come una struttura che
cerca in qualche modo di legare insieme le risorse territoriali per riuscire a dare, ognuno
nel proprio ruolo, quei contributi necessari alla realizzazione dei grandi progetti
innovativi territoriali, che solo con la cooperazione e con il collegamento fra diversi
soggetti si possono ottenere.
Tra i soggetti costituenti l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), oltre all’azienda
Gerardo Sacco & C. ed altre aziende del settore Turismo e del settore legato
all’Agribusiness, è presente la Banca del Crotonese Credito Cooperativo con l’intento di
completare il percorso di alternanza scuola lavoro offrendo agli utenti le conoscenze e le
indicazioni necessarie per attivare tutte le procedure economiche e finanziarie necessarie
per la costituzione, eventuale, di una azienda artigiana autonoma.
42
Buona Pratica I.I.S. CASTROVILLARI
Dirigente scolastico prof.ssa Rosita Paradiso
Titolo Progetto “Odontotecnic@mente2” - PON FSE C5 - “Tirocini / Stage in Italia e nei
Paesi europei”del Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo Sviluppo”- Cod.
Prog. C-5-FSE – 2013 – 103
Figure Coinvolte - Periodo
1 Esperto;
1 Tutor Aziendale;
3 Tutor Docenti Scuola;
Periodo di Stage: dal 24 Marzo all’11 Aprile 2014
Durata / Ore Complessive:
10 ore di Formazione/Orientamento dal 24 al 25 Marzo 2014
110 ore di Stage dal 25 Marzo all’ 11 Aprile 2014
per un totale di 120 ore.
LOCATION: Rimini Synapses Busines Intelligence - Laboratori con Stagisti
Obiettivo del Progetto
Il progetto “Odontotecnic@ mente2” è stato finalizzato a facilitare la transizione scuola lavoro, mediante il raccordo fra il sistema dell'Istruzione Professionale e la realtà
produttiva, con l'attuazione di uno Stage aziendale nel territorio italiano, lontano dalla
provincia di appartenenza, extra-regionale, al fine di conoscere altri contesti culturali e
produttivi. L'azione è rivolta complessivamente a un gruppo di 15 studenti delle Classi IV
A.s. 2013/14, interni all'Istituzione Scolastica. L'esperienza Orientativa e Formativa è
stata finalizzata a facilitare il proseguimento negli studi ad indirizzo professionale del
settore e/o l'ingresso nel mondo del lavoro.
Gli Aspetti essenziali Caratterizzanti per una Adeguata Determinazione degli Obiettivi
Progettuali
• Acquisire attitudini ed atteggiamenti finalizzati all'orientamento dei giovani per
l'inserimento nei vari ambiti delle attività professionali;
• Apprendere capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi;
• Acquisire lo sviluppo di saperi tecnico-professionali in contesti produttivi;
• Socializzare nell'ambito della realtà lavorativa;
43
• Effettuare un'efficace esperienza integrativa in azienda, all'interno di un percorso
formativo;
• Promuovere l'esperienza di percorsi innovativi di alternanza scuola - lavoro, a
supporto dei percorsi curricolari della scuola secondaria superiore, da effettuarsi
in altri contesti territoriali nazionali;
• Sviluppare il senso di iniziativa e di imprenditorialità;
• Conseguire un'attestazione delle competenze acquisite e/o la certificazione e il
riconoscimento di crediti formativi.
Attività/Compiti Svolti
Dopo una fase iniziale di orientamento si è passati ad analizzare le differenze che
intercorrono fra la quotidianità scolastica e le lavorazioni aziendali. Gli Stagisti hanno
seguito con particolare interesse tutte le fasi dei Protocolli lavorativi e si sono subito
adattati alle esigenze organizzative della struttura produttiva esterna. In tale esperienza
ogni singolo partecipante è stato messo dinanzi alle lavorazioni di manufatti da
personalizzare per renderli il meno visibili possibile, quindi le fasi operative sono risultate
complesse, ma efficaci.
Hanno interagito con tutto il personale dell'Azienda ospitante (Laboratorio
Odontotecnico), eseguendo diverse lavorazioni nei vari reparti (Gesso – Ceratura –
Fusioni – Rifinitura - Ceramizzazione) effettuando tecniche e fasi lavorative relative alle
produzioni di Protesi Dentali.
Al termine dell'Azione Formativa si attesta che gli Stagisti hanno raggiunto Competenze
Professionali e Tecniche Acquisite:
Le competenze acquisite vanno dalla progettazione tecnica alla fabbricazione di
manufatti protesici dentali, i quali verranno, poi, utilizzati duranti gli interventi
implantologici, in Conformità alla Prescrizione del Medico Dentista. Inoltre, sono stati
adoperati protocolli operativi finalizzati all'apprendimento e alla realizzazione di protesi
dentali con materiali di ultima generazione.
Gli Stagisti hanno potenziato le conoscenze e capacità tecniche per far fronte a richieste
Estetiche e Funzionali sempre più esigenti; è, infatti, fondamentale per lo svolgimento
della professione sapere utilizzare i più svariati materiali, dal gesso alle cere, dalle resine
alle ceramiche e zirconio, dall'oro al titanio fino agli acciai. Lo studente si è trovato a
gestire ed impiegare numerose e differenti tecniche operative per lui del tutto nuove,
rispettando le fasi e i tempi esecutivi, con particolari personalizzazioni dei dispositivi
richiesti, senza sottovalutare i rischi annessi alle lavorazione dei vari reparti nel rispetto
delle norme di Sicurezza attualmente vigenti.
Competenze Informatiche Acquisite (al di fuori di quelle professionali o tecniche specificare i pacchetti software utilizzati):
Fase Osservativa della Tecnica CAD-CAM, dalla progettazione del file all'esecuzione del
manufatto.
44
Competenze organizzative e sociali acquisite (al di fuori di quelle professionali o tecniche
- ad es. capacità di rapportarsi/integrarsi nel team):
Gli Stagisti hanno acquisito Competenze Relazionali, Comunicative ed Organizzative,
hanno interagito in modo propositivo con gli Operatori della Struttura Ospitante,
mostrando scrupolosità e puntualità nei compiti richiesti.
Criteri di Valutazione Adottati
La verifica Finale è stata effettuata a conclusione dell'intera Attività Formativa dello
Stage Operativo e in base al Monitoraggio effettuato, i Tutor hanno redatto un Europass,
sul quale sono state certificate le competenze, conoscenze e abilità acquisiste di ogni
singolo partecipante e sono stati rilasciati:
• Attestato Partecipazione Corso BLS
• Attestato Laboratori
• Attestato Piattaforma
Infine, va sottolineato che l'esperienza formativa può considerarsi una partenza di base
sia per coloro che si inseriranno nel mondo lavorativo che per chi intende proseguire gli
studi. Inoltre è stata un’esperienza interessante e gratificante anche per i Tutor, i quali
sono stati sollecitati in continuazione dagli Stagisti.
Buona Pratica Liceo Scientifico-Linguistico “Pitagora” di Rende
(CS) – Dirigente scolastico prof.ssa Elisa Policicchio
Il Dirigente del Liceo scientifico-linguistico “Pitagora” di Rende presenta una nutrita
documentazione, in cui viene illustrata la procedura della progettazione di ASL e le
esperienze pregresse, fra cui positivi stage di ASL in Inghilterra.
Tra i tanti risultati positivi, viene messo in luce il progetto di ricerca-azione “Energia dallo
spazio profondo: la rilevazione dei muoni, realizzato nell’ambito del PON F3, finanziato
con FSE, che prevede la costituzione di reti di scuole ed Enti sul territorio per la
prevenzione della dispersione scolastica, di cui il Liceo “Pitagora” è scuola capofila.
Tale progetto, fra i tanti realizzati, nato dall’attività di Didattica laboratoriale svolta nel
Laboratorio di Fisica molto attrezzato dell’Istituto, è stato presentato alla
manifestazione “Smart Education & Technology Days – 3 Giorni per la Scuola”, svoltasi
dal 10 all’11 ottobre 2014, presso la Città della Scienza di Napoli e sarà nuovamente
presentato alla Fiera Job&Orienta di Verona, dal 20 al 22 novembre 2014, dopo aver
superato una severa selezione, a cura del Ministero.
Gli studenti di una classe seconda, opportunamente guidati dai loro docenti, hanno
realizzato, con l’aiuto di una stampante 3D, nel laboratorio di Fisica, dotato di moderne
attrezzature grazie alle quali si possono effettuare molti ed interessanti esperimenti, uno
strumento che non solo consente di misurare l’energia dell’universo (i cosiddetti muoni),
attraverso l’utilizzo di alcuni led colorati ed uno specifico software di conteggio di eventi,
ma che “sente” la componente cosmica del fondo di radioattività naturale.
45
fig. 1 rappresentazione grafica della produzione di muoni
Tale strumento, presentato ed illustrato alla manifestazione svoltati presso la Città della
Scienza di Napoli, ha suscitato l’interesse della “Cansat Italia, che sta portando avanti
per l’ESA (Agenzia spaziale Europea), l’Aereonautica militare, l’ASI (Agenzia spaziale
italiana) una sperimentazione, fortemente voluta anche dal MIUR, che prevede che
scuole di eccellenza (otto in tutta Italia, selezionate da un Team di specialisti delle
agenzie spaziali) realizzino uno strumento scientifico in grado di effettuare misure di
grandezze fisiche, utilizzando le metodologie adottate durante i viaggi di esplorazione
spaziale.
I risultati degli esperimenti saranno poi valutati da una giuria composta da
rappresentanti delle agenzie spaziali e dell’industria.
I responsabili di questo importante progetto hanno invitato ufficialmente il Liceo
“Pitagora” di Rende a presentare nel settembre 2015, in occasione della prossima
edizione del CanSat Italia, lo strumento realizzato, che sarà inserito in uno dei vettori a
razzo predisposti per la manifestazione.
Questo raccoglierà i dati relativi ai muoni sia nella fase di salita del razzo, sia nella fase
successiva di discesa frenata, attaccato ad un paracadute.
Lo strumento realizzato nel laboratorio del Liceo scientifico-linguistico “Pitagora” di
Rende
46
fig. 2 - lo strumento
fig. 3 - i componenti utilizzati per la realizzazione
47
Il gruppo di lavoro
L’Istituto, grazie alle nuove tecnologie digitali di cui si è dotato (LIM e computer in tutte
le classi (classi 2.0), piattaforme didattiche, banda ultra larga da 100 mb (Progetto
GARRXPROGRESS), laboratori multimediali, registro elettronico, e-book, ecc.), ha
realizzato progetti significativi in vari ambiti, usufruendo di finanziamenti nazionali ed
europei.
Il Liceo “Pitagora” è Test Center “AICA” per il rilascio della Patente europea del
computer; Centro di formazione linguistica Trinity e Cambridge; Centro Servizi/Presidio
per l’orientamento, e per le CLIL (Content and Language Integrated Learning). Negli anni
ha costituito numerose reti di scuole che hanno consentito di raggiungere ottimi risultati
nell’ambito organizzativo, metodologico-didattico, della progettazione, della
ricerca/azione, della sperimentazione, della disabilità (DSA, BES), della formazione, della
competenza professionale e dell’utilizzo di spazi attrezzati, laboratori e strumentazioni.
Tutta la comunità scolastica è pienamente convinta che lavorare in rete è vincente. Sta
per essere costituita una rete regionale, “La buona scuola calabrese”, di cui il Liceo
“Pitagora” di Rende sarà scuola capofila, per elevare la qualità del sistema scolastico e
per assicurare il successo formativo.
48
Concorso “Mediterranea chef & sapori
la Calabria fra talento e tradizione”
Il Concorso enogastronomico “Mediterranea chef & sapori- la Calabria fra talento e
tradizione” che si svolge nell’Area Cooking, all'interno del Parco Commerciale “Le
Fontane” di Catanzaro Lido, nell’ambito della V Fiera Enogastronomica Mediterranea
Food & Beverage.
Gli Studenti guidati dai docenti di discipline tecniche e professionali creano nuovi piatti
ed il miglior abbinamento del vino. Ai primi classificati, oltre il trofeo, uno stage presso
una struttura alberghiera di Le Castella – Isola Capo Rizzuto (KR) ed, infine, la
partecipazione di uno dei tre ragazzi alla finale del Concorso promosso da PANDOLEA,
Associazione Donne dell’Olio, che si terrà a Roma ad Aprile 2015 presso la città del Gusto
del Gambero Rosso.
Il concorso, giunto alla terza edizione, punta in particolare a far emergere i giovani
talenti della cucina mettendo in mostra le competenze maturate durante il loro percorso
scolastico.
Scuole che hanno partecipato al concorso
• IIS Polo di CUTRO – CROTONE
• IIS ITC –IPA "TODARO" IPA-IPSAR di RENDE
• IPSAR di PAOLA
• I.I.S.”IPSAR-LC” di PRAIA A MARE
• IIS IPSIA Aletti di TREBISACCE
• IIS “Mancini” di COSENZA
• IIS ITI –IPSSAR IPAA di SAN GIOVANNI IN FIORE
• I.I.S. "IPSIA-ITC-IPA-LC" di CASSANO IONIO
• IPSEOOA di SOVERATO
• IPSARA “Dea Persefone” di LOCRI
• IPALB - TUR di VILLA SAN GIOVANNI
49
• IPSSARA DI VIBO VALENTIA
• I.I.S. "IPSIA- ITI" di CARIATI -CS
Navigare con i sapori della Magna Graecia.
Un percorso di alternanza scuola-lavoro
L’iniziativa progettuale dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della
ristorazione di Le Castella (KR) denominato “Navigare con i Sapori della Magna Graecia”
nasce da un’attenta analisi del mercato del lavoro. L’Organizzazione Mondiale del
Turismo ha individuato il turismo crocieristico quale nuova frontiera del turismo del
prossimo ventennio . E proprio questo futuristico scenario che l’IPSSAR di Le Castella ha
intenzione di intercettare formando per tempo i propri giovani chef e operatori di sala-bar
a questa prossima tendenza del mercato del lavoro. Grazie ai fondi strutturali 2007/3013
del PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “Competenze per lo Sviluppo”. 2007IT051PO007 - finanziato con il FSE, annualità 2014, tutto ciò è stato possibile per un
gruppo di allievi che da giorno 5 ottobre hanno iniziato un percorso formativo di venti
giorni sul caicco “KAPITANE YILMAZ”. E’ questa la durata del percorso di alternanza tra le
Isole Eolie per un gruppo di 14 allievi dell’Istituto della provincia di Crotone. La Scuola ha
voluto dare forma a una figura professionale che in un mercato di nicchia oggi trova facile
occupazione, tanto ricercata di questi tempi. Formare i giovani a diventare una figura
competente, specializzata come “chef on board ship”, cuoco sulle imbarcazioni,
soprattutto da crociera. Il Caicco che ha ospitato l’iniziativa è una tra le barche più
prestigiose in Italia nel suo genere, 8 cabine, 26 metri di lunghezza e 7 metri di larghezza
garantiscono una buona vivibilità a oltre 16 passeggeri più le 4 persone di equipaggio.
Soddisfatti dei risultati i docenti, nonché i tutor e tuttii coloro i quali hanno creduto nel
progetto per dare ampio spazio alle nuove opportunità, verso un mercato del lavoro
sempre più ristretto di professionalità ricercate. Cuochi di nuova generazione che sono
formati per raggiungere qualsiasi meta e solcare qualsiasi mare aggrappandosi in
maniera silenziosa alla cultura mediterranea. Grazie a micro lezioni come il rispolvero dei
piatti della Magna Graecia fatta a scuola, servono a confermare una tradizione che ha
bisogno di essere manifestata.
50
Libriamoci. Maratona di lettura in classe
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria ha sostenuto l’idea nazionale LIBRIAMOCI iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
(MiBACT) con il Centro per il libro e la lettura e del Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca (MIUR), per promuovere momenti di lettura ad alta voce in
classe - in tutte le scuole del territorio.
Lusinghiero il risultato, con 343 interventi segnalati sul sito nazionale maggiodeilibri, tali da
rendere la Calabria come la regione con il più alto numero di incontri durante la tre giorni.
Altissima le partecipazioni di Testimonial di eccezione fra registi di fama internazionale,
scrittori calabresi che hanno dato lustro alla Calabria, attori di teatro che hanno
improvvisato con i ragazzi, esperti di cinema e artisti vari. Da registrarsi la risposta
entusiasta di firme importanti dell’editoria e del giornalismo che ci hanno permesso di
approntare un lungo elenco messo a disposizione delle Scuole promotrici degli
appuntamenti.
Per attuare in Calabria la maratona di lettura tra i banchi, finalizzata a diffondere il piacere
della lettura tra i ragazzi e sottolinearne l'utilità per la crescita sociale e personale, sia con
l'esperienza diretta con i testi, sia attraverso l'ascolto e il confronto con testimonial
privilegiati, l’USR Calabria ha raccolto le adesioni di 42 tra artisti e autori, 18 giornalisti, 5
testate giornalistiche e 9 tra case editrici e biblioteche, l’Ordine regionale dei giornalisti che
parteciperanno tutti con un loro personale intervento nelle aule scolastiche.
51
Buone Pratiche e sperimentazioni Scuola Digitale
Si registrano diverse buone pratiche e qualche sperimentazione:
Il Liceo “Metastasio” di Scalea è un prototipo di Scuola 2.0 e ha più volte ottenuto successi
in campo nazionale con le competizioni di problem solving
Le altre scuole coinvolte hanno sperimentato positivamente le classi 2.0 e sono
particolarmente dotate di tecnologia destinata agli studenti (es. tablet)
Altre 2 (IC Vespucci e IC S.Pietro in Guarano) stanno sperimentando una dotazione d’aula
tecnologica fornita da un’importante azienda leader mondiale unitamente ad un progetto
di formazione metodologico-didattica in rete per i docenti attraverso l’utilizzo delle
tecnologie sopraccitate
L’I.I.S. “Pezzullo”, istituto che ha l’opzione scienze applicate già dallo scorso anno (che
come tale si configura con ambienti di apprendimento disciplinari), a partire dall’A.S. in
corso, per il biennio e per alcune discipline sta assumendo la configurazione dell’ambiente
di apprendimento disciplinare abbandonando l’idea della classica aula fissa (sono gli
studenti a spostarsi da un’aula all’altra consentendo ai docenti di avere più tempo per
preparare lezioni non tradizionali e caratterizzare l’ambiente di apprendimento), in attesa
di generalizzarla sulla base delle disponibilità di risorse strutturali e finanziarie.
Infine, l’IC “Pucciano” di Bisignano sta per sperimentare il progetto MIUR-CINI legato al
Coding e ha sviluppato nel periodo di consultazione il documento allegato al presente
report che rappresenta e schematizza le idee condivise con e da tutto il cantiere di
discussione.
52
Storia e Didattica della Shoah con UNICAL
Come trasmettere il messaggio su la Shoah alle generazioni future nel rispetto della
storia, lontano da retorica e facile demagogia, e quali metodologie scegliere, fra le tante,
per ottenere i migliori risultati sul piano didattico e formativo. Per rispondere a questi e
tanti altri interrogativi che l’argomento suscita l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Calabria in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Ambasciata d’Israele e
l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, il Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia(CS),
organizza il Corso di Storia e didattica della Shoah.
Il percorso rivolto principalmente ad insegnanti di scuole secondarie di primo e di secondo
grado si avvale del contributo didattico, oltre che dei curatori scientifici, di vari studiosi,
interni ed esterni all’Ateneo calabrese e consente ai partecipanti di ricevere un attestato
finale.
53
RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DELLE AZIONI INTRAPRESE
USR CALABRIA: RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DELLE AZIONI. FASE I
Fase Data I 3.10. 2014 IA 4.10. 2014 IB 7.10.20
14 Attività Costituzione gruppo operativo regionale presso USR COMUNICAZIO
NE AI DS E AI Coordinatori AT. ESPOSIZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO Inp
ut MI
UR Output Strumenti tempi Informare e RIUNIONI E FINO far PREDISPOSIZIONE AL partecipare MATERIALI 15.11.
le scuole 2014 alla consultazion
e Nazionale su LA BUONA SCUOLA US
R INFORMARE MI
UR INFORMARE Risultati Strategia di allineamento con gli obiettivi nazionali. Realizzazione e manutenzione del Piano regionale per diffondere i contenuti del Piano
“La Buona Scuola”
e
stimolare
la
partecipazione alla
consultazione entro 8 COMUNICAZIONE OTTOB
CIRCOLARE CON SCHEDA DI RE CONSULTAZIONE Esposizione e -­‐ BANNER con funzionamento attivi link su:
= SITO USR Esposti nelle = SITI AT TERRITORIALI bacheche degli Uffici =SITI SCUOLE e delle scuole associato all'indirizzo web: www.labuonascu
ola.gov.it -­‐ POSTER
in
spazi comuni
IC 10.10.2
014 COMUNICAZIO
NE ID 10.10.2
-­‐
MI
UR Azioni di US
COMUNICAR CIRCOLARE E PIANO DI CONSULTAZI
ONE SU LA BUONA SCUOLA -­‐ Diffusi INCONTRI 10.10.
2014 INVIATA SCUOLE e ad A. T. ALLE DATE RACCOLTA dati 54
IE 014 diffusione R -­‐ Incontri dedicati con DS e scuole -­‐ Comunica
zione 10.10.2
014 Partecipazione US
ad azioni R mirate con gruppi dedicati su aree di interesse one dei PROVINCIALI contenu -­‐ RC
ti della -­‐ CS
CONS
-­‐ KR
ULTA
-­‐ VV
ZIONE -­‐ CZ
-­‐ Promoz Comunicazione con ione
kit per incontri in della
(scheda campag presenza sintesi) na di
assemb
lee
nelle
scuole
-­‐ Report
con dati
finali
Sollecitare il Costituzione
di gruppi di
dibattito, interesse per discussione
raccogliere e il dibattito, “cantieri”,
osservazioni sui temi: 1. valutazione,
-­‐ -­‐ -­‐ -­‐ -­‐
14.10.
14 Informazioni, osservazioni, opinioni . autovalutazione
per
migliorare
la
scuola;
2.orientamento scolastico e
rapporto scuola e lavoro;
3.
Scuola
digitale;
4.Sblocca scuola.
USR CALABRIA: RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DELLE AZIONI. FASE II
55
Fase Data Attività Input Output Strumenti tempi Risultati II 16.1
0. Avvio di “ cantieri USR “ con i gruppi di interesse 2014 regionale presso USR Partecipare RIUNIONI INCONTRI alla consultazione, DEDICATI sostenere e contribuire al -­‐Documento dibattito lavoro su LA SCUOLA E FINO AL definizion
15. e 11.2014 proposte e buone di pratiche per la realizzazi
BUONA -­‐Scheda di sintesi one del -­‐eventuali report report; finali raccolta osservazi
oni IIA 20.1
0. 2014 CONTROLLO DEL USR/MI
PROCESSO IN UR ATTO. Stato di attuazione RAPPRESENTAZIO
del Piano. NE SINTETICA Stato dell’arte, DAL 3 AL monitora
18.OTTOB ggio di RE fase IIB 20.1
0. COMUNICAZIONE USR STATO DELL’ARTE 2014 E NOVITA’ ALLE SCUOLE INFORMARE sullo -­‐
stato dell’arte -­‐
-­‐
SETTIMAN DAL 20 AL Raccolta A DELLA 25 dati BUONA
OTTOBRE SCUOLA
News sugli
spazi
del
sito dedicato
Richiesta di
calendario
degli
incontri
e
dibattiti
56
IIC 10.1
1 RACCOLTA USR INFORMAZIONI DAI GRUPPI 2014 “CANTIERI” DATI DI CIRCOLARE CONSULTAZIONE IN CALABRIA SU LA BUONA SCUOLA IID 14.1
1. -­‐
MONITORAGGIO E SEGNALAZIONE 2014 DEI DIBATTITI ATTUATI NELLA REGIONE MIUR -­‐
Stato
di
Diffusione
della
CONSULTAZI
ONE
Report con dati
finali
10.11.2014 Definizion
e proposte e buone pratiche per la realizzazi
one del report; raccolta osservazi
oni. MAPPA DATE DAL DINAMICA DEGLI 9.10.2014 INCONTRI in al CALABRIA 14.11.14 RACCOLT
A dati PER ELABORA
RE IL REPORT REGIONA
LE 57
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