LO SVILUPPO COGNITIVO
DELL’ADOLESCENTE
Prof. Paolo Albiero
1

Grandi cambiamenti nello sviluppo delle
funzioni cognitive. Non solo vengono risolti
con più facilità ed efficienza i compiti
intellettivi, ma cambia il modo di
ragionare.

La cognizione: sistema ampio e complesso di
processi, grazie ai quali l’informazione viene
presentata, organizzata e trasformata al fine di
guidare le azioni dell’individuo (Kima e
Koops, 1988).
2
Lo sviluppo cognitivo nell’adolescenza è stato
studiato in tre modi:
► lo studio dei cambiamenti evolutivi
psicologici
► lo studio dei cambiamenti nella capacità,
efficienza e organizzazione dei processi
cognitivi
► l’approccio psicometrico
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Nel primo approccio si studiano i
cambiamenti evolutivi nel modo in cui
vengono
risolti
i
problemi.
Focus  tipi di ragionamento e differenze nel
modo di pensare rispetto ad altre età.
Il presupposto è che i cambiamenti sono
correlati a cambiamenti qualitativi nelle
strutture cognitive.
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PIAGET (1983)
► il funzionamento intellettivo fa parte di un
processo di adattamento biologico
► crescendo si sviluppano nuove strutture
cognitive
► in relazione a ciò si verificano cambiamenti
qualitativi: lo sviluppo si compie in una
successione di fasi.
Vediamo sommariamente questi tre punti:
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a)
L’adattamento
cognitivo
riguarda
l’interazione tra organismo e ambiente.
Secondo Piaget ogni organismo ha una
tendenza innata ad adattarsi all’ambiente.
Le strutture interne all’organismo si
modificano continuamente per assolvere a
nuovi bisogni o a bisogni precedenti, ma in
condizioni mutate.
L’adattamento cognitivo implica due
processi complementari: l’assimilazione e
l’accomodamento.
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a) L’adattamento cognitivo riguarda l’interazione
tra organismo e ambiente. Secondo Piaget ogni
organismo ha una tendenza innata ad adattarsi
all’ambiente.
Le strutture interne all’organismo si modificano
continuamente per assolvere a nuovi bisogni o a
bisogni precedenti, ma in condizioni mutate.
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► L’assimilazione si verifica ogni volta che il
soggetto incorpora nelle proprie strutture un
elemento esterno, oppure interpreta l’esperienza
sulla base delle strutture di cui dispone.
Tale processo trasforma i dati dell’esperienza, la
realtà esterna, in funzione delle strutture interne,
cioè dell’organizzazione cognitiva presente.
L'assimilazione è, dunque, il processo mediante il
quale un evento esterno è assorbito negli schemi
esistenti .
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► L'accomodamento si verifica quando l'evento
esterno non può essere assorbito dagli schemi
esistenti, è dunque necessario che questi vengano
riorganizzati per consentire nuove rappresentazioni.
In un certo senso, l'accomodamento ha luogo
perché le strutture presenti in un determinato
momento non sono sufficienti a interpretare
adeguatamente un oggetto o evento dati.
La riorganizzazione del pensiero che ne consegue
conduce a una differente e più adeguata modalità di
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assimilazione della realtà.
Assimilazione e accomodamento sono strettamente
interconnesse in ogni attività cognitiva lungo tutto
l’arco di vita.
Nel corso dello sviluppo, la relazione fra
assimilazione e accomodamento può variare, nel
senso che in momenti particolari può verificarsi il
prevalere dell'una sull'altro e viceversa.
Tuttavia, Piaget sostiene che l'adattamento è
prodotto dall'equilibrio tra assimilazione e
accomodamento: in uno stato equilibrato nessuno
dei due processi prevale sull'altro.
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Pertanto, nel processo di adattamento l’individuo interagisce
con l’ambiente e, attraverso questa interazione, sviluppa le
strutture cognitive.
Cosa sono le STRUTTURE COGNITIVE?

► Le strutture cognitive sono un insieme di principi e
regole che mediano l’interazione tra organismo e
ambiente
- Modalità di organizzazione della realtà che delimita il
campo d’azione che il bambino compie
- Insieme di principi organizzativi astratti che permeano,
pervadono e controllano ogni aspetto del comportamento e
del pensiero del soggetto.
- Non sono direttamente osservabili, ma inferibili dai compiti
- Organizzano l’informazione proveniente dal mondo esterno
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Fasi evolutive: crescendo si sviluppano nuove
strutture cognitive, che determinano modificazioni
qualitative nel comportamento. Queste modifiche
hanno per Piaget un ordine stabile.
Lo sviluppo cognitivo può dunque essere
rappresentato attraverso una suddivisione di fasi o
stadi.
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DESCRIZIONE DEGLI STADI
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DESCRIZIONE DEGLI STADI
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PERIODO SENSOMOTORIO
(da 0 a 2 anni)
Il bambino comprende il mondo attraverso le azioni
fisiche che esercita direttamente su di esso. Prevede
una serie di stadi che consentono al bambino di
passare dall’esercizio di semplici riflessi ad un
insieme di schemi (comportamenti) organizzati.
Termina con l’acquisizione della capacità di
rappresentazione.
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PERIODO SENSOMOTORIO
 La permanenza dell’oggetto
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PERIODO PREOPERATORIO
(da 2 a 7 anni)
Il bambino diventa capace di usare simboli (gesti,
parole, immagini mentali) per rappresentare oggetti
ed eventi. Impara ad usare questi simboli in modo
sempre più organizzato e logico.
Il pensiero è animista ed egocentrico
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PERIODO PREOPERATORIO
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PERIODO DELLE OPERAZIONI
CONCRETE
(da 7 a 11 anni)
Il bambino acquisisce certe strutture logiche
che gli permettono di compiere determinate
operazioni mentali, cioè azioni interiorizzate
che possono diventare reversibili.
Quali?
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PERIODO OPERATORIO CONCRETO
Le
operazioni sono sistemi organizzati di azioni
caratterizzate da reversibilità, per cui ad ogni operazione
corrisponde l’operazione inversa.
 Poiché la reversibilità permette di tornare al punto di
partenza, le operazioni compiono delle trasformazioni (mentali
o concrete) ma conservano immutati alcuni aspetti
dell’oggetto o del processo.
Per Piaget la reversibilità segna la genesi del pensiero logico:
la logica costituisce il sistema di rapporti che permette la
coordinazione dei diversi punti di vista tra loro, sia tra
individui diversi, sia che consistano in percezioni e intuizioni
diverse dello stesso individuo.
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PERIODO OPERATORIO CONCRETO
Al
proposito un ruolo centrale è rivestito dallo studio
dell’acquisizione della capacità di CONSERVAZIONE.
DI COSA SI TRATTA?
 Invarianza della quantità di un oggetto, che per altri aspetti
ha subito una trasformazione
 La quantità, il peso, la lunghezza, il volume di un oggetto
rimangono tali nonostante sia avvenuta una modificazione di
alcune loro caratteristiche (ad esempio la forma).
Si tratta di una capacità fondamentale perché nello specifico
consente di studiare l’emergenza di determinate operazioni
mentali (reversibilità, compensazione) e, più in generale, la
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conservazione serve a dare stabilità al mondo fisico.
La conservazione dei liquidi
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La conservazione dei liquidi
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La conservazione dei liquidi
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La conservazione del numero
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La conservazione del numero
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Un aspetto critico della teoria piagetiana
sulla conservazione sono i décalage…
…cioè
degli sfasamenti nel periodo in cui certe operazioni,
pur disponibili, vengono applicate a contenuti diversi.
Come si possono conciliare con la teoria piagetiana?
Piaget
ha risposto che a questa obiezione sostenendo che
quando il bambino ha acquisito delle operazioni mentali di
portata generale, non per questo egli riesce a utilizzarle in
tutti i compiti con la stessa facilità.
I
contenuti del computo possono in vari casi ostacolare
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l’applicazione delle operazioni che pure il fanciullo possiede.
PERIODO OPERATORIO CONCRETO
L’uso
delle operazioni
logiche
è
evidente
nell’acquisizione
della
SERIAZIONE, cioè la
comprensione delle relazioni
tra oggetti che condividono
una certa proprietà (ad es.
altezza).
Richiede la capacità di
ordinare gli oggetti in base
alla proprietà condivisa, ad
esempi ordinare n. aste di
lunghezza diversa in ordine
decrescente.
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PERIODO OPERATORIO CONCRETO
Perché il bambino preoperatorio
fallisce nel compito? Per risolvere
il problema bisogna attribuire a
ciascuna asta due “qualità” in
contraddizione:
1. deve essere > di quelle che
precedono
2. deve essere < di quelle che
seguono.
3. solo se è sono soddisfatti i punti
1 e 2 è proprio l’asta da inserire in
quel punto
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PERIODO OPERATORIO CONCRETO
L’uso delle operazioni è evidente anche nell’acquisizione
dell’ INCLUSIONE DI CLASSI, che richiede la capacità di
sapere coordinare le parti con il tutto.
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PERIODO OPERATORIO CONCRETO
Il
sistema delle operazioni logiche concrete comprende
due insiemi di operazioni che consentono al bambino di
invertire le sequenza di azioni e le loro conseguenze
osservate
Identica (I) – Inversa (N) = Operazioni I/N
 Reciproca (R) – Correlativa (Inversa della reciproca)
(C) = Operazioni R/C

I
bambini operatori concreti sanno risolvere un problema
concreto che richiede un solo ragionamento reversibile, o
I/N o R/C
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PERIODO OPERATORIO CONCRETO
I
bambini operatori concreti sanno risolvere un problema
concreto che richiede un solo ragionamento reversibile, o
I/N o R/C
Il caso della conservazione dei liquidi:
I = Identica: è la medesima quantità ad essere versata nel
nuovo recipiente
N = Inversa: l’acqua è versata nuovamente nel recipiente
originale
R = Reciproca: due insiemi di operazioni, come versare
l’acqua in un nuovo recipiente e riversarla in quello
originale, sono uno la reciproca dell’altra
C = Correlativa. Il cambiamento nell’aspetto (Altezza del
liquido) è compensato dai cambiamenti in un altro aspetto
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(Estensione in larghezza del liquido)
PERIODO OPERATORIO CONCRETO
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Dagli 11 anni circa in poi…
Il pensiero del periodo operatorio formale è definito
ipotetico-deduttivo perché permette di compiere operazioni
logiche su premesse non fattuali (come nel periodo
precedente) ma puramente ipotetiche, e quindi di ricavare le
conclusioni logiche.
È in grado di compiere deduzioni e induzioni e cioè di
stabilire le appropriate relazioni logiche tra fatti specifici e
leggi generali.
È ipotetico perché è capace, una volta individuati i
possibili fattori in gioco in un fenomeno, di variarli per
verificare quali siano la causa del fenomeno. Il pensiero
operatorio formale sa fare tutto questo su un piano
puramente astratto, verbale, senza supporti materiali.
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
PERIODO OPERATORIO FORMALE
Ciò
è possibile grazie a due nuove strutture mentali: il
gruppo delle quattro trasformazioni (INRC) e la logica
delle proposizioni.
Il preadolescente è in grado di utilizzare le operazioni
mentali non solo con oggetti concreti, ma anche di
applicarle ad affermazioni puramente verbali o logiche, al
possibile come al reale, al futuro come a presente.
Cosa comporta l’acquisizione di queste nuove abilità?
Un cambiamento di interessi: gli adolescenti possono
pensare a problemi e concetti “mondiali” e pensare a come
risolverli.
Diventa possibile anche l’autoriflessione.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Nella
soluzione dei problemi il pensiero è ipoteticodeduttivo: consiste nel fare ipotesi e trarre le successive
deduzioni.
Il pensiero non riguarda più esclusivamente situazioni
concrete ma proposizioni e asserzioni (“Se…allora”).
Il pensiero diventa sperimentale.
Il pensiero dell’adolescente può anche essere definito
combinatorio: è in grado di verificare ogni combinazione
possibile
di
proprietà
separate,
di
esprimere
proporzionalmente le relazioni quantitative fra le proprietà
e di dedurre relazioni causali riguardanti il verificarsi di
determinate combinazioni.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Come è stato studiato da Piaget e Inhelder?
Attraverso
una serie di esperimenti in cui i soggetti
vengono posti di fronte a situazioni problematiche.
Confrontando le prestazioni e le loro risposte, si sono
evidenziate le differenze rispetto al pensiero operatorio
concreto (ad esempio, la prova dei liquidi, quella del
pendolo e della bilancia, ecc. ecc.).
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Torre di Hanoi
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
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Quali critiche sono state mosse a Piaget?
La ricerca ha mostrato che diverse abilità e concetti
qualitativamente diversi non si sviluppano
contemporaneamente, ma posso esservi grandi
differenze.
L’istruzione mirata può influire sul livello dei
processi di pensiero?
Lo sviluppo dell’intelligenza ha natura universale?
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La concezione informatico-teorica dello
sviluppo dell’intelligenza
Il cognitivismo e la metafora del computer: l’uomo come
elaboratore delle informazioni.
I tipi di compito e l’analisi del compito.
I cognitivisti non prevedono degli stadi evolutivi: i
cambiamenti durante i primi anni di vita vengono ascritti
alla maturazione; alle età successive all’esperienza (Case,
1985) e alle conoscenze specifiche.
Gli adolescenti sono in grado di considerare ed elaborare
una maggiore quantità di informazione rispetto ai bambini.
Sanno coordinare meglio le proprie capacità mentali: lo
sviluppo delle strategie.
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L’approccio psicometrico
L’intelligenza
è un costrutto ipotetico misurabile attraverso
svariati strumenti.
La ricerca psicometrica ha mostrato che gli adolescenti
dispongono di capacità intellettuali diversificate rispetto ai
bambini, che mostrano un’intelligenza più “generale”.

Differenza in base alla provenienza socioculturale, livello di
scolarizzazione, educazione familiare, confronto con i pari.


Differenze di genere.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti




Per Piaget è fondamentale il ruolo giocato da fattori
sociali più che maturativi di tipo neurologico: il
pensiero formale non è collegato alla pubertà, ma
all’inserimento dell’adolescente nella società degli
adulti. In particolare:
l’adolescente tende a porsi su un piano di uguaglianza
con l’adulto
si interroga sul suo futuro ed elabora un piano di vita
si propone un inserimento attivo nella società per
modificarne le inadeguatezze
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti
Come può l’adolescente realizzare questi obiettivi?


Deve sapere produrre delle riflessioni che vadano al di
là del presente, formulando teorie vere e proprie sulla
società e sull’esistenza. Questo è reso possibile dal
pensiero formale, che permette di riflettere su cose
possibili e astratte (esistenza, morte, religione, società,
ecc.).
È proprio attraverso la riflessione sistematica per la
formulazione di teorie che il pensiero formale si
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realizza.
PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti
Si può parlare di EGOCENTRISMO nell’adolescenza?
Per Piaget ogni stadio si accompagna ad una forma di
egocentrismo cognitivo, dovuta al fatto che durante la
transizione la persona non si è ancora impadronita a
sufficienza delle nuove strutture mentali e riesce solo ad
applicarle al proprio modo di vedere.
Nell’adolescente questo fenomeno si articola in tre modalità:
1 – forma ingenua di idealismo, sopravvalutando le
conseguenze del proprio pensiero.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti
In questo caso l’adolescente cerca di ottenere un inserimento
sociale non solo adattandosi alla società, ma anche cercando
di modificare la società in base ai propri bisogni,
teorizzazioni e punti di vista.
2 – sui concetti astratti il pensiero ipotetico-deduttivo riflette
solo per categorie assolute (bianco/nero).
3 – è inizialmente in grado di riunire i propri pensieri in un
sistema, ma è incapace di includere nelle proprie riflessioni il
pensiero degli altri.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti
Come può essere superato l’egocentrismo adolescenziale?
Nel
confronto con i compagni, ove spesso scopre, criticando
le teorie dei compagni, la fragilità delle sue (Piaget, 1932).
Il
lavoro e l’esperienza: da riformatore a realizzatore
(Inhelder e Paiget, 1955).
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti
Secondo Elkind (1985) l’egocentrismo degli adolescenti ha
carattere “esclusivistico” → sopravvalutazione dei propri
sentimenti, emozioni, ragionamenti, che non possono essere
accomunati o compresi dagli altri.
 L’adolescente ha la convinzione che gli altri dedichino al suo
aspetto e al suo comportamento la stessa attenzione che vi
dedica lui stesso.
 Vive una sorta di “mito personale”.
 L’adolescente si sente continuamente osservato, crede che
gli altri dedichino attenzione solo a lui; è molto sensibile al
giudizio degli altri (specie di chi interessa loro), e spesso mette
in atto comportamenti per il suo “pubblico”, reale o
“immaginario”.
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IL PENSIERO DELL’ADOLESCENTE:
I RIFLESSI IN CAMPO SCOLASTICO

È importante che gli insegnanti conoscano le
caratteristiche del pensiero ipotetico-deduttivo,
non solo perché possono favorire lo sviluppo e il
rafforzamento, ma anche perché la sua
acquisizione ha molteplici riflessi nella scuola:

L’accesso a contenuti più complessi.
Induzione e deduzione: sperimentazione
previsione.

e
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IL PENSIERO DELL’ADOLESCENTE:
I RIFLESSI IN CAMPO SCOLASTICO

Lo sviluppo di interessi epistemici: riguardano il
modo in cui gli uomini sono venuti in possesso
di certe conoscenze. Portano in PP i
ragionamenti ipotetico-deduttivi grazie ai quali,
collegando in vario modo le conoscenze già a
disposizione, si è giunti in modo indiretto a
conseguirne altre.

Il desiderio di discutere: in classe, in gruppo.
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IL PENSIERO DELL’ADOLESCENTE:
I RIFLESSI IN CAMPO SCOLASTICO

La marginalità psicologica volontaria e la
marginalità culturale volontaria.
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IL PENSIERO DELL’ADOLESCENTE:
I RIFLESSI IN CAMPO SCOLASTICO

Progettare il proprio futuro.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti




Le neuroscienze hanno portato un rinnovato interesse
per lo studio cognitivo in adolescenza
Le neuroscienze ci dicono che durante l’adolescenza il
cervello umano va incontro ad una seconda fase di
grandi cambiamenti
In particolare riguardano la corteccia prefrontale, ultima
area corticale ad assumere un’entità stabile e matura
Le aree coinvolte nel processi decisionali sono proprio
quelle che vanno incontro a cambiamenti più profondi
durante l’adolescenza.
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti



Periodo di sinaptogenesi: Aumento di connessioni
sinaptiche (sostanza grigia) e mielinizzazione → fase
plateu → pruning sinaptico (Edelman – premio nobel
nel 1987 – parla di “darwinismo neurale”) → circuiti
ridefiniti e di maggiore efficienza funzionale
I lobi tendono a maturare prima nelle femmine
C’è una relazione tra i cambiamenti cerebrali e i
comportamenti a rischio, impulsivi e talvolta
sconsiderati degli adolescenti?
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PERIODO OPERATORIO FORMALE
Approfondimenti



Il modello SIPN (Social Information Processing
Network di Nelson e coll., 2004) si basa su una
disparità maturativa: nell’adolescente i circuiti che
processano le informazioni in modo “emotivo”
maturano prima di quelli che le maturano in modo
“cognitivo”, con funzione di regolatore.
Gli adolescenti convivono con un’eccessiva attivazione
del nodo emotivo che li porta ad avere risposte emotive
non controllate poiché il circuito cognitivo non è ancora
pienamente efficiente.
Da questo punto di vista può essere interpretato
l’aumento di interesse per i pari, in cui investono tutta
la loro affettività e l’ipersensibilità all’accettazione o al
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rifiuto del gruppo
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5._Sviluppo_cognitivo_nell_adolescenza