SSPT-MET-INAT DIPARTIMENTO SOSTENIBILITA’ DEI SISTEMI PRODUTTIVI E TERRITORIALI Divisione Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali Laboratorio inquinamento atmosferico MODELLISTICA DI QUALITA’ DELL’ARIA L’APPROCCIO E GLI STRUMENTI DI ENEA PER LE DIVERSE RISOLUZIONI SPAZIALI NECESSARIE ALLE VALUTAZIONI DI IMPATTO Monitoraggio e controllo polveri industriali Roma, 11 novembre 2015 CHI SIAMO DIPARTIMENTO SOSTENIBILITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI E TERRITORIALI GABRIELE ZANINI responsabile Divisione Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali LUISELLA CIANCARELLA responsabile Laboratorio Inquinamento Atmosferico SEDE BOLOGNA Mario Adani, Massimo Berico, Gino Briganti *, Andrea Cappelletti, Giuseppe Cremona, Massimo D’Isidoro, Antonella Malaguti , Teresa La Torretta, Mihaela Mircea, Roberto Nuzzi, Antonio Piersanti, Gaia Righini, Lina Vitali Felicita Russo, Milena Stracquadanio TD Alessandra Ciucci, Ettore Petralia, Chiara Telloli Assegni di ricerca SEDI ROMA Ilaria D’Elia, Giovanni Vialetto, Alessandra De Marco, Pasquale Fedele, Giovanni Grandoni, Mariacristina Mammarella, Simonetta Pasqualini, Pasquale Spezzano, Maurizio Gualtieri Alessandro Anav Assegno di ricerca * sede ENEA Pisa Il Progetto MINNI Modello Integrato Nazionale a supporto della Negoziazione Internazionale sui temi dell’inquinamento atmosferico Responsabile del progetto: Gabriele Zanini • Progetto ENEA finanziato dal 2002 al 2012 dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare www.minni.org • Sviluppato da ENEA in collaborazione con Arianet s.r.l. (Milano) e IIASA (International Institute for Applied Systems Analysis Vienna) IL SISTEMA MODELLISTICO ATMOSFERICO (SMA) Campi ECMWF Inventari (ISPRA GAINS ed EMEP) Dati Locali RAMS, LAPS Meteo Sottosistema METEO Emission Manager Sottosistema EMISSIVO SURFPRO Parametri di turbolenza Campi EMEP IC e BC Sottosistema CHIMICO-FISICO Info spaziali e temporali Emissioni FARM Concentrazioni e Deposizioni Matrici di Trasferimento GAINS Le simulazioni modellistiche ANNI SIMULATI: METEOROLOGIA: 1999, 2005: 20km ris. RAMS (nudging) 4km ris. LAPS (diagnostic) 2003, 2007, 2010: RAMS (nudging) a 20km e 4km ris. valutazione (1999, 2003, 2005*, 2007, 2010**) scenario (differenti proiezioni al 2015, 2020, 2030) * include HM and POPs a 20 km risoluzione orizzontale ** include HM and POPs a 4 e 20 km risoluzione orizzontale EMISSIONI: EMEP + Inventario Nationale (ISPRA) (approccio top-down)+ Inventari Regionali (metodologia GAINS) IC/BC: EMEP/MSC-W output con ris. temporale di 3 ore per gas e aerosol; EMEP W/MSC-E con ris. temporale di 6 ore per HMs e POPs QUALITA’ DELL’ARIA: FARM 20km e 4 km ris. orizzontale 12 livelli verticali (fino a 4 km) 1999 16 livelli verticali (fino a 10 km) 2005, 2003, 2007 , 2010 One-way nested I PROCESSI ATMOSFERICI NEI MODELLI DI QUALITÀ DELL’ARIA Decreto Interminist. 24 aprile 2013 «Disposizioni volte a stabilire i criteri metodologici utili per la redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario in attuazione dell’art.1-BIS, comma 2 del D.L. 3/12/2012 n.207 convertito, con modificazioni dalla L. 24 dicembre 2012, n.231» Model guidance in support to application of the European Air Quality Directive (50/2008) - FAIRMODE (Forum for air quality modelling in Europe) Model guidance in support to application of the European Air Quality Directive (50/2008) FAIRMODE (Forum for air quality modelling in Europe) GLI INQUINANTI SECONDARI: L’OZONO Radiazioni UV O• NO2 O2 NO O3 COV organici reattivi NO2 O• La componente secondaria del PM FARM: Flexible Air quality Regional Model http://air-climate.eionet.europa.eu/databases/MDS/ Initial and boundary conditions:(aerosol) Dry and wet aerosol deposition Emission model: sea salt Land use and orography Transport + diffusion Meteorology AEROSOL MODELS: AERO3 ISORROPIA SORGAM Heterogeneous chemistry Gas emissions Emission model: BVOC Dry and wet gas deposition Aerosol emissions GAS CHEMISTRY MECHANISM: SAPRC99 Initial and boundary conditions (gas) Concentrazioni medie annue di NO2 2005 2010 Concentrazioni medie annue di PM2,5 2005 2010 Concentrazioni medie annue di O3 (max day 8 h) 2005 2010 VALIDAZIONE DELLE SIMULAZIONI Le nostre simulazioni modellistiche sono sempre accompagnate da una validazione sia dei campi meteorologici che dei campi di qualità dell’aria seguendo le procedure « standard » identificate nelle linee guida di FAIRMODE (Forum for air quality modelling in Europe): • Estrazione dei dati simulati nei punti delle stazioni di monitoraggio (repository di ISPRA che raccoglie i dati delle Agenzie Regionali) • Confronto tra dati simulati e dati misurati : calcolo degli scores e di diversi indici statistici • I dati misurati devono rispettare specifici requisiti per il calcolo di diverse metriche: e.s., per il calcolo di una media annuale: giorni validi: > 75% di records orari validi in 1 giorno mesi validi: > 90% di giorni validi in 1 mese stagioni valide: > 75% di records validi in 1 stagione anno valido: > 90% di records validi in 1 anno (O3: > 75% di dati validi sia nei 6 mesi estivi che nei 6 mesi invernali) • L’incertezza viene stimata solo dove sono disponibili osservazioni e non in ogni punto o in ogni cella della griglia utilizzata dal modello Mircea, M., et al. «Assessment of the AMS-MINNI system capabilities to simulate air quality over Italy for the calendar year 2005». Atmos. Environ. 84, 2014, 178-188. Ozono (O3): stazioni rurali 2003 2005 2007 20 km aumento numero stazioni 4 km mg/m3 O3: correlazione 2003 2005 2007 Simon et al., 2012 (Atmos. Environ) O3: simulazione 2010 (a) (b) (c) FIGURA 1 O3, MASSIMO GIORNALIERO DELLA MEDIA MOBILE SU 8 ORE. DIAGRAMMA DI TAYLOR ANNUALE (A), SCATTER PLOT ANNUALE (B), SCATTER PLOT STAGIONALE INVERNO (BLU) - ESTATE (ROSSO) (C). SONO RAPPRESENTATE LE STAZIONI: RURALI (CERCHI), URBANE (QUADRATI) E SUBURBANE (TRIANGOLI). Materiale particolato (PM10): stazioni fondo urbano 2003 2005 2007 20 km 4 km mg/m3 Materiale particolato (PM10): diagramma di Taylor Chemel et al., 2010 (Atmos.Environ) EURODELTA III: European AQ models intercomparison Cerchi: stazioni rurali Crocette : stazioni urbane Quadrati: stazioni suburbane Materiale particolato (PM2,5): anno 2010 (a) (b) (c) PM2.5, MEDIE ANNUALI DEI VALORI ORARI. DIAGRAMMA DI TAYLOR ANNUALE (a), SCATTER PLOT ANNUALE (b), SCATTER PLOT STAGIONALE INVERNO (BLU) - ESTATE (ROSSO) (c). SONO RAPPRESENTATE LE STAZIONI: RURALI (CERCHI), URBANE (QUADRATI) E SUBURBANE (TRIANGOLI) LE SIMULAZIONI DIFFERENZIALI IL RISCHIO D’AREA 1 LE SIMULAZIONI DIFFERENZIALI PER IL RISCHIO D’AREA 2 Scenario SI (senza Impianto) - Configurazione Modellistica DATI METEOROLOGICI EMISSIONI MINNI 2010 Downscaling a 1km x 1km Inventario ISPRA 2010 ESCLUSE le emissioni di pertinenza Impianto CONCENTRAZIONI Simulazione annuale a risoluzione oraria del Modello Chimico di Trasporto FARM a 1 km di risoluzione LE SIMULAZIONI DIFFERENZIALI PER IL RISCHIO D’AREA 3 Scenario CI (senza Impianto) - Configurazione Modellistica DATI METEOROLOGICI EMISSIONI MINNI 2010 Downscaling a 1km x 1km Inventario ISPRA 2010 + emissioni di pertinenza Impianto CONCENTRAZIONI Simulazione annuale a risoluzione oraria del Modello Chimico di Trasporto FARM a 1 km di risoluzione LE SIMULAZIONI DIFFERENZIALI PER IL RISCHIO D’AREA 4 l’impatto dell’impianto sul territorio del Dominio viene valutato come differenza fra la simulazione con impianto (CI) e senza impianto (SI) ed espresso come differenza relativa di concentrazioni in rapporto a CI: impatto = (CI-SI) x 100 / CI (%) Il valore esprime il contributo dell’impianto alla concentrazione totale, su tutti i punti del dominio di simulazione IL DANNO SANITARIO NELL’INTORNO DI UN IMPIANTO IL SISTEMA MODELLISTICO A MICROSCALA GLI INQUINANTI TRATTATI Lista degli inquinanti solitamente trattati per il calcolo del danno sanitario di un impianto ESPERIENZA DI ENEA SULLA RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE CONTESTO DI LAVORO ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER L’AVVIO DELLE RETI SPECIALI DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 155/2010. firmato nel 2011 da IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE (MATTM) IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR) L’AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L’ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE (ENEA) L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS) D.Lgs. 13/08/2010, n.155 Decreto legislativo di Attuazione della DIRETTIVA 2008/50/EC relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa Art.6 Casi speciali di valutazione della qualità dell’aria ambiente - almeno tre stazioni di fondo rurali per la misura della concentrazione di massa totale e delle concentrazioni per speciazione chimica del materiale particolato PM2.5 su base annuale (Par. [1], a); - almeno sette stazioni per la misura della concentrazione di benzo(a)pirene e degli altri idrocarburi policiclici aromatici di rilevanza tossicologica:benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, benzo(j)fluorantene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3-cd)pirene, dibenzo(a,h)antracene (Par.[1], b); - almeno tre stazioni di fondo per la misura indicativa della concentrazione di arsenico, cadmio, nichel, mercurio gassoso totale, benzo(a)pirene ed altri idrocarburi policiclici aromatici di rilevanza tossicologica e per la misura indicativa della deposizione totale di tali inquinanti (Par.[1],c); - sette stazioni urbane per la misura della concentrazione di massa totale e delle concentrazioni per speciazione chimica del materiale particolato PM10 e PM2.5 su base annuale (Par. [1],d). Art.8 Valutazione della qualità dell’aria ambiente e stazioni di misurazione in siti fissi di campionamento in relazione all’ozono -da sei a dodici stazioni per la misurazione dei livelli di fondo rurale dell’ozono (Par. [6]). -tre stazioni per la misura dei livelli dei suoi precursori (Par. [7]) RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE DI STAZIONI DI MONITORAGGIO A COSA SERVE? LO STUDIO DELLA RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE CONSENTE DI QUANTIFICARE IN CHE MISURA L’INFORMAZIONE MISURATA IN UN PUNTO SI POSSA ESTENDERE AD UN’AREA PIÙ VASTA NELL’INTORNO DEL PUNTO STESSO. 1. Pianificazione e Ottimizzazione delle RETI CAMPAGNE DI MISURA DI NO ridondanza SI focus sugli hot-spots SI focus su recettori di interesse (popolazione, ecosistemi) MONITORAGGIO e di 2. Valutazione dell’ESPOSIZIONE della popolazione Scelta dei siti di monitoraggio rappresentativi di determinati recettori o di una certa area Classificazione di aree con esposizione simile Informazione al pubblico: i dati misurati in quali siti devono essere utilizzati per informare una certa porzione della popolazione? 3. Utilizzo di dati misurati a supporto di STUDI MODELLISTICI Validazione Data assimilation ESPERIENZA DI ENEA SULLA RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE SCELTA DEL METODO C (x,y,z,t) fsito(x,y) Punti nei quali, nel confronto delle serie temporali, la condizione DC/C<0.2 è verificata più del 90 % dei casi SCELTA DEL METODO BASATO SULL’ANALISI DEI CAMPI DI CONCENTRAZIONE (METODO CSF) SIMULATI ESPERIENZA DI ENEA SULLA RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE BASI DATI UTILIZZATE PER L’ANALISI STAZIONI DI FONDO RURALE (12) CAMPI DI CONCENTRAZIONE FORNITI DAL MODELLO NAZIONALE MINNI Risoluzione 4 km x 4 km Simulazione MINNI 2010 •Base Dati emissiva più aggiornata su base provinciale: ISPRA 2010, NUTS3 •Versione di FARM più completa (con trattamento di Metalli, Mercurio e IPA) STAZIONI DI FONDO URBANO (9) USO DELLA CATENA MODELLISTICA DI MINNI PER NUOVE SIMULAZIONI AD HOC Risoluzione 1 km x 1km Anno Meteorologico ed Emissivo 2010 •Condizioni al Contorno: MINNI 2010 •Base Dati emissiva: ISPRA 2010, NUTS3 •Meteorologia a 1 km x 1km prodotta ad hoc •Simulazione di FARM a 1 km x 1km prodotta ad hoc versione di FARM più completa (con trattamento di Metalli, Mercurio e IPA) STAZIONI DI TRAFFICO (3) E INDUSTRIALI (1) NUOVO SISTEMA MODELLISTICO PER LE SIMULAZIONI ALLA SCALA LOCALE (MODELLO LAGRANGIANO SPRAY) Risoluzione: 100 m (sito industriale); 2 m (siti di traffico) Anno Meteorologico ed Emissivo 2010 (2007) •Dati emissivi dettagliati richiesti alle Regioni interessate (Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Puglia) •Meteorologia Diagnostica (MICRO-SWIFT) a partire dai campi meteorologici di MINNI STAZIONE INDUSTRIALE TARANTO VIA MACHIAVELLI PRODUZIONE DEI CAMPI DI CONCENTRAZIONE CATENA MODELLISTICA: SWIFT-SPRAY DOMINIO DI ANALISI: 20km X 20km RISOLUZIONE SPAZIALE: 100 m SORGENTI SIMULATE: o CONVOGLIATE o DIFFUSE CALDE o FUGGITIVE (PARCHI [CON TRATTAMENTO EROSIONE EOLICA] E NASTRI) o PORTO o AREALI (SETTORI SNAP 02, 03, 04) o TRAFFICO FONTE DATI EMISSIVI: ARPA PUGLIA C(x,y,z,t) PM10 MEDIA ANNUALE AREALI_DIFFUSE_02 AREALI_DIFFUSE_0304 PM10 MEDIA ANNUALE CONTRIBUTI AREALI_DIFFUSE_02 SETTORI EMISSIVI AREALI_DIFFUSE_0304 PM10 MEDIA ANNUALE CONTRIBUTI AREALI_DIFFUSE_02 SETTORI EMISSIVI AREALI_DIFFUSE_0304 PM10 MEDIA ANNUALE CONTRIBUTI AREALI_DIFFUSE_02 SETTORI EMISSIVI AREALI_DIFFUSE_0304 TARANTO VIA MACHIAVELLI PM10 MEDIA ANNUALE CONTRIBUTO ASSOLUTO SETTORI EMISSIVI TARANTO VIA MACHIAVELLI ANALISI DI RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE C (x,y,z,t) CSF TARANTO VIA MACHIAVELLI ANALISI DI RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE TARANTO VIA MACHIAVELLI ANALISI DI RAPPRESENTATIVITÀ SPAZIALE Area: 67688 m2 Perimetro: 976 m COST ACTION ES1006 Evaluation, improvement and guidance for the use of local-scale emergency prediction and response tools for airborne hazards in built environments. Documenti finali dell’Azione sul sito : http://www.elizas.eu/index.php/documents-of-the-action Background and Justification Document Model Evaluation Protocol Model Evaluation case studies: Approach and results Best Practice Guidelines Partecipazione italiana: Silvia Trini Castelli – CNR ISAC, Torino – Management Committee Vice Chair Gianni Tinarelli – ARIANET Srl, Milano – Management Committee Member Claudio Gariazzo – INAIL, Roma – Invited expert Principali scopi dell’Azione: • Definire lo stato dell’arte sui modelli per la dispersione di sostanze pericolose a scala locale in presenza di edifici • Preparare strumenti e dati per testare e valutare i modelli • Compilare le linee guida per l’uso dei modelli nei contesti della risposta alle emergenze • Sviluppare e testare strategie e metodologie per nuovi approcci modellistici In questo contesto sono stati testati diversi tipi di modelli: • Semi-empirici (formule, tabelle, Gaussiani, ..) • Lagrangiani (puff, particelle, ..) • Euleriani (CFD, LES ..) Su test case in : • wind tunnel con struttura urbana • Rilasci in atmosfera in terreno urbano complesso • Rilascio accidentale reale COST Action ES1006 si è chiusa con il 4TH INTERNATIONAL OPEN WORKSHOP ON LOCAL-SCALE AIRBORNE HAZARDS MODELING AND EMERGENCY RESPONSE Tenuto in April 23th, 2015 at the Fire Brigade Headquarters of Vienna Tutti I documenti sono presenti sul sito www.elizas.eu