COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura pag. pag. pag. pag. pag. 4 9 12 14 20 i vincoli per la tutela del paesaggio le aree protette gli incendi boschivi i decreti ministeriali per la tutela del paesaggio gli incendi boschivi per singolo Comune ISO ambiente srl Pagina 1 di 29 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 2 di 29 La necessità di preservare, insieme alle memorie e alle testimonianze del passato, anche le più importanti componenti a valenza ambientale e paesistica, è fatto consolidato nella normativa nazionale e trova il suo primo caposaldo nella Legge 29 Giugno 1939 n. 1497 "Protezione delle bellezze naturali", alla quale si è aggiunta, negli anni Ottanta, la Legge 8 Agosto 1985 n. 431 "Conversione in Legge con modificazioni del Decreto Legge 27 Giugno 1985 n. 312, recante disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale". Le due leggi sono state recentemente compendiate al Titolo II del Decreto legislativo 29 Ottobre 1999 n. 490 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della Legge 8 Ottobre, n. 352". A loro volta, le Regioni, in base a quanto stabilito dalla Legge 431/85, si sono dotate di un proprio piano per la tutela dei beni ambientali, come nel caso del Piano Territoriale Paesistico Regionale della Regione Lombardia. Con tale strumento, la Regione: a) promuove l’unitarietà e la coerenza delle politiche di paesaggio, particolarmente in quegli ambiti paesistici unitari che sono attraversati da confini amministrativi e lungo le strade di grande comunicazione; b) favorisce l’adozione di percorsi analitici confrontabili e di codici linguistici comuni da parte delle Province e degli altri soggetti che partecipano alla costruzione del Piano del Paesaggio Lombardo; c) si dota di uno strumento mediante il quale dialogare con i cittadini e con enti esterni, nel quadro regionale, nazionale e internazionale. Il P.T.P.R. contribuisce alla programmazione regionale, in quanto costituisce il quadro di orientamento, sotto il profilo paesistico, delle politiche che hanno rilevanza territoriale, con particolare riguardo a quelle relative alle attività produttive e ai lavori pubblici. Esso tratta i temi relativi alle specificità paesistiche del territorio lombardo, alle sue articolazioni interne e definisce le strategie utili a conseguire gli obiettivi di tutela. Attraverso la disciplina paesistica il P.T.P.R., nel rispetto del principio di sussidiarietà e delle competenze spettanti agli altri soggetti istituzionali: a) indirizza le trasformazioni territoriali nei diversi ambiti regionali per la tutela dei caratteri connotativi delle diverse Unità tipologiche del paesaggio e delle strutture insediative presenti; b) indirizza e fornisce criteri e linee guida per la pianificazione e la progettazione delle infrastrutture tecnologiche a rete e della viabilità; c) fornisce disposizioni immediatamente efficaci su ambiti territoriali regionali, precisamente individuati, nella tavola D e negli abachi, considerati di particolare rilevanza paesistica e ambientale; d) individua i criteri e gli indirizzi per la pianificazione successiva spettante agli Enti locali e individua in tal senso anche ambiti unitari di particolare attenzione da sottoporre a studi più approfonditi; e) definisce una procedura sperimentale di controllo paesistico degli interventi sul territorio soggetti a concessione edilizia; f) individua le azioni di programmazione e le politiche regionali da promuovere al fine della migliore tutela del paesaggio e della diffusione di una maggiore consapevolezza rispetto alle problematiche connesse alla tutela stessa. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 3 di 29 La normativa, dunque, impone che la programmazione urbanistica debba tener conto non solo di aspetti quantitativi e funzionali, ma anche di aspetti “qualitativi” e rientra a pieno titolo, tra questi ultimi, il paesaggio, inteso come patrimonio che contribuisce all’identità dei luoghi e che deve, pertanto, essere preservato nella sua fruizione attuale e futura. In un processo a cascata, che via via diventa più preciso nell’individuare le valenze paesistiche di maggior dettaglio, anche le Province e i Comuni sono tenuti a dotarsi di un proprio strumento per la tutela paesistica. Per quanto riguarda le Unità Tipologiche di Paesaggio, la tavola A del Piano Territoriale Paesistico Regionale classifica la maggior parte della Valle Sabbia nella “fascia prealpina”, con prevalenza dei “paesaggi della montagna e delle dorsali” rispetto al “paesaggio delle valli prealpine” che caratterizza il fondovalle. La porzione più meridionale del territorio, caratterizzata da rilievi calcarei (comuni di Villanuova, Gavardo, Serle e Paitone), è invece classificata nella “fascia collinare” (“paesaggio delle colline pedemontane”). A sua volta, il “Documento preliminare” al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Brescia, spingendosi nell’individuazione delle unità di paesaggio, suddivide la Valle Sabbia in 7 unità rientranti nell’Ambito della Valle Sabbia e Riviera del Garda: 1. Ripiano sopraelevato di Bagolino 2. Valli laterali dei torrenti Abbioccolo, Degnane e Tovere 3. Depressione del lago d’Idro 4. Vallata trasversale tra Casto e Lavenone 5. Val Degagna 6. Conca di Sabbio, dalla Forra di Barghe alla strettoia di Carpeneda 7. Fascia di fondovalle: Vallio, Gavardo, Vobarno Le tavole B ed E del P.T.P.R., inoltre, individuano, per quanto riguarda la zona valsabbina, la seguente “Viabilità di rilevanza paesistica”: 20. S.P. 50 da Tavernole a Pertica Alta e Nozza 21. S.P. 7 da S. Antonio a Bagolino e al Passo di Croce Domini 25. S.S. 237 da Lavenone a Ponte Caffaro 34. strada del Passo di Baremone da Anfo al Passo del Maniva Le corone montane presentano, complessivamente, un elevato indice di naturalità, anche per quanto riguarda i comuni più meridionali (tavola D del P.T.P.R.). Questa situazione è riconosciuta e, conseguentemente, tutelata, anche dall’art.17 delle norme di attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale, che individua, tra gli “ambiti di elevata naturalità”, vaste porzioni del territorio valsabbino (con limiti altimetrici minimi di vincolo che variano dai 600 ai 1000 metri). Lo stesso Piano Territoriale Paesistico Regionale riconosce come “paesaggio agrario tradizionale” la Conca delle “tese”, a Bagolino (“Paesaggi agrari tradizionali”, tavola B). Il territorio di questo comune, è ritenuto, nel suo complesso, di sicuro interesse naturalistico, per la presenza di “elementi di una qualche individualità”, al pari della zona del Savallese, posta tra Casto e Mura. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 4 di 29 I VINCOLI PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO L’art. 146 della Legge 490/99, recependo quanto a suo tempo previsto dalla Legge 431/85, sottopone a tutela tutta una serie di componenti costitutive del paesaggio italiano, che – per la Regione Lombardia – sono raccolte e coordinate nel SIBA – Sistema Informativo dei Beni Ambientali. Il Sistema Informativo dei Beni Ambientali della Regione Lombardia prende in considerazione e individua le seguenti componenti: tipo di bene Bellezze individue Bellezze d’insieme territori contermini ai laghi ghiacciai e circhi glaciali fiumi, torrenti e corsi d’acqua pubblici e relative sponde territori alpini e appenninici parchi e riserve nazionali e regionali zone umide ambiti di particolare interesse ambientale boschi e foreste* usi civici* zone d’interesse archeologico* normativa di riferimento D.Lgs. 490/99 art 139, comma 1, lettere a) e b), in sostituzione della L. 1497/39 (art.1 commi 1,2). D.Lgs. 490/99 art 139, comma 1, lettere c) e d), in sostituzione della L. 1497/39 (art.1 commi 3,4. D.Lgs. 490/99 art 146, comma 1, lettera b) in sostituzione della L.431/85 art.1 lettera b) D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera e) in sostituzione della L.431/85 art.1 lettera e) D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera c) in sostituzione della L.431/85 art.1 lettera c) D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera d) in sostituzione della L.431/85 art.1 lettera d) D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera f) in sostituzione della L.431/85 art.1 lettera f) D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera i) in sostituzione della L.431/85 art.1 lettera i) L.431/85 art.1-ter D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera g D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera h D.Lgs. 490/99 art. 146, comma 1, lettera m - Assoggettamento alla tutela del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) artt. 17 e 18 delle norme di attuazione * beni paesistici la cui raccolta nel SIBA è ancora in itinere COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 5 di 29 Articolo 139 Beni soggetti a tutela (Legge 29 giugno 1939, n. 1497, art. 1) 1.Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo in ragione del loro notevole interesse pubblico: a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati a norma delle disposizioni del Titolo 1, che si distinguono per la loro non comune bellezza; c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale; d) le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. Articolo 146 Beni tutelati per legge (Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 art. 82, commi 5, 6 e 7, aggiunti dal Decreto Legge 27 giugno 1985, n. 312, convertito con modificazioni nella Legge 8 agosto 1985, n. 431, artt. 1 e 1-quater) Sono comunque sottoposti alle disposizioni di questo Titolo in ragione del loro interesse paesaggistico: a) i territori costieri compresi in una fascia della profondita' di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; b) i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondita' di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di Legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole; e) i ghiacciai e i circhi glaciali; f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonche' i territori di protezione esterna dei parchi; g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorche' percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento; h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; i) le zone umide incluse nell'elenco previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448; COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 6 di 29 Per quanto riguarda il territorio della Comunità Montana di Valle Sabbia, risultano soggetti a tutela paesaggistica i seguenti beni o ambiti: D.Lgs. 490/99 art 139, comma 1, lettere a) e b), in sostituzione della L. 1497/39 (art.1 commi 1,2): Decreto Ministeriale del 30/11/1944 sottopone a tutela paesistica il “complesso formato da due roccoli, due passate e una macchia di vetusti faggi sulle pendici del monte Sdruna nel comune di Vobarno, di proprieta' del Sig. Mario Baccaglioni di Amadio Gabriele, segnato in catasto ai numeri 3366, 3749, 3752, 3281, 3246 di mappa” nel comune di Vobarno, considerato che “la predetta uccellanda, la cui costruzione risale al principio del sec. XVIII, nota per le frequenti catture di esemplari ornitologici rari, presenta un particolare e caratteristico interesse storico e paesisitico”. Decreto Ministeriale 149 del 19/6/1965 Vincolo sul giardino di Villa Sorelli, a Paitone. D.Lgs. 490/99 art 139, comma 1, lettere c) e d), in sostituzione della L. 1497/39 (art.1 commi 3,4): Decreto Ministeriale del 2/10/1959 Vincolo sulla zona circostante il santuario della Madonna di Paitone. Decreto Ministeriale del 8/4/1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona costiera del lago di Garda sita nell’ambito dei Comuni di San Felice del Benaco, Salò e Roè Volciano Decreto Ministeriale del 5/7/1971 vincola le sponde orientale e occidentale del lago d’Idro, riconoscendone il “notevole interesse pubblico” che porta a sottoporle a tutte le disposizioni contenute nella legge 1497/39 (“per la sponda orientale il vincolo comprende tutto il territorio comunale a nord-est del torrente Vantone; per la sponda occidentale il vincolo si identifica nei limiti del comprensorio comunale di Idro e a sud dal fiume Chiese”). Ai sensi D.Lgs. 490/99 art 146 (in sostituzione della Legge 431/85), vengono sottoposti a tutela: quattro laghi alpini del Comune di Bagolino: § laghetto di Vaia § laghetto Dasdana § laghetti di Mignolo § lago di Bruffione § le sponde del Lago d’Idro, per una profondità di 300 metri dalla linea di battigia; COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 7 di 29 i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di Legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna. Infine, il PTPR censisce gli ambiti di “elevata naturalità” e definisce – con gli art.17 e 18 – le norme di tutela ad essi preposte. Per la Valle Sabbia, rientrano in questa tutela i seguenti Comuni, per ciascuno dei quali viene indicata anche la superficie del territorio tutelato: ambiti di elevata naturalità - % superfice tutelata vestone sabbio chiese odolo barghe paitone gavardo vallio agnosine villanuova idro mura roè volciano preseglie vobarno bione pertica alta treviso bresciano provaglio vs serle anfo casto lavenone pertica bassa capovalle bagolino 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 8 di 29 superficie comune (ha) superficie ambiti di elevata naturalità (art. 17 e 18 PTPR) % territorio sottoposto a tutela agnosine territorio al di sopra degli 800 m slm 1.365 75,7 5,5 anfo territorio al di sopra dei 1.000 m slm 2.317 981,0 42,3 bagolino territorio al di sopra dei 1.000 m slm 10.969 9123,8 83,2 bione territorio al di sopra degli 800 m slm 1.756 469,4 26,7 capovalle territorio al di sopra dei 1.000 m slm 2.307 1155,9 50,1 casto territorio al di sopra degli 800 m slm 2.141 914,2 42,7 gavardo territorio al di sopra degli 800 m slm 2.958 61,5 2,1 idro terr. com a sud-ovest del T. Vantone al di sopra della linea di liv. 600 m, a nord-est del T. Vantone al di sopra della linea di liv. 800 m 2.251 324,3 14,4 lavenone territorio al di sopra dei 1.000 m slm 3.187 1427,0 44,8 mura territorio al di sopra dei 1.000 m slm 1.243 186,0 15,0 paitone territorio al di sopra degli 800 m slm 796 14,1 1,8 pertica alta territorio al di sopra dei 1.000 m slm 2.088 683,1 32,7 pertica bassa territorio al di sopra dei 1.000 m slm 3.041 1432,8 47,1 preseglie territorio al di sopra degli 600 m slm 1.140 259,5 22,8 provaglio vs territorio al di sopra degli 800 m slm 1.487 611,4 41,1 roè volciano Territorio comunale a nord della SS 45 bis al di sopra della linea di livello di 250 m 575 121,6 21,2 serle territorio al di sopra degli 800 m slm 1.847 766,3 41,5 treviso bresciano territorio al di sopra degli 800 m slm 1.783 685,3 38,4 vallio territorio al di sopra degli 800 m slm 1.505 45,3 3,0 villanuova terr. com a nord del Clisi al di sopra della linea di liv. 800 m, a sud del Clisi al di sopra della linea di liv. 400 m 912 118,2 13,0 vobarno territorio al di sopra degli 800 m slm 5.320 1356,7 25,5 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 9 di 29 Le aree protette Solo due dei venticinque comuni del comprensorio sono interessati da zone di stretta salvaguardia ambientale: l’altopiano carsico di Cariadeghe a Serle, il più esteso e, si potrebbe dire, unico sistema carsico della regione; e la sorgente Funtanì, in territorio di Vobarno, piccolo ecosistema in cui è possibile rinvenire specie particolarmente rare di molluschi. Monumento Naturale Altopiano di Cariadeghe (Serle) Ente Gestore: Consorzio Altopiano di Cariadeghe Sede: Via Muradelli,1- 28050 Serle (BS) Istituzione: d.c.r. 27.03.1985 n.2080 e l.r. 14.02.1994 n.4 Superficie in ha: 491,82 Altitudine in metri: 600-1170 L'Altopiano di Cariadeghe occupa la parte più elevata di un vasto complesso orografico delle Prealpi Bresciane. Si estende su un territorio variamente ondulato che va dai 600 m ai 1168 m del monte Ucia e costituisce una zona ancor vagamente selvaggia nel contesto di valli Bresciane densamente abitate. L'origine del suo isolamento sta nella natura carsica del suolo, di cui rappresenta una delle manifestazioni più estese in Lombardia. Geologicamente originatosi nel contesto dei movimenti orogenetici che portarono in superficie le grandi sedimentazioni marine e scogliere dell'era Mesozoica, ha subito, a causa della sua costituzione litologica e di una struttura tettonica a pieghe non particolarmente complicata, un immediato e lento lavorio di corrosione ad opera dell'acqua meteorica, che attraverso l'azione meccanica e soprattutto chimica ha modificato la morfologia originaria dei rilievi scavando depressioni (doline), grotte, inghiottitoi. La struttura tettonica è dunque caratterizzata da una successione di pieghe sinclinali e anticlinali con l'orientamento Est-Ovest tipicamente ricorrenti in tutte le prealpi Lombarde. Di essa è particolarmente evidente la "sinclinale di Cariadeghe" e l'anticlinale dei monti Bonaga e S. Bartolomeo che determinano l'assetto concavo dell'altopiano delimitato dalla linea di cresta fra i monti Veia - Fontanelle - Olivo a nord e i monti Dragoncello-Zucco-S. Bartolomeo a sud. Litologicamente la zona presenta importanti formazioni quali la "Corna" costituita da calcari compatti in banchi la cui costituzione risale al periodo che si estende fra i Trias e il Giura; il "calcare di Zu" affiorante nelle zone di Fontanelle e M. Olivo, costituito da calcari marnosi grigio - grigio scuro con intercalazioni di argilliti marnose nerastre del Retico medio-inferiore; la "dolomia principale" del Norico costituita da calcari e calcari dolomitici grigi o biancastri. Si è formato così un altopiano carsico nella cui zona centrale la densità delle doline raggiunge il numero di 250-300 per Kmq., addirittura superiore a quella del Carso triestino. Sono per la maggior parte doline di soluzione a forma di imbuto, cioè formatesi per l'azione corrosiva dell'acqua e dell'anidride carbonica sulla roccia calcarea; più rare sono le "doline di crollo" originatesi per crollo di tetti di cavità sotterranee. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 10 di 29 Geomorfologia Le peculiarità fisico-ambientali, che rendono l'intero Altopiano di Cariadeghe un ambiente unico in Lombardia, sono costituite dai fenomeni di carsismo, che si esprimono sotto forma di doline e di grotte, sia in superficie che in profondità. Le doline raccolgono e drenano le precipitazioni meteoriche e le acque di scorrimento superficiale; come tanti imbuti naturali esse convogliano l'acqua nel sottosuolo, che viene assorbita da un intricato insieme di fessure, pozzi, gallerie ecc. Le doline costituiscono l'elemento del paesaggio più diffuso e più rappresentativo di Cariadeghe, che è stato più volte definito il "Carso bresciano". Avifauna Tra le specie più interessanti che si riproducono nella Riserva meritano menzione le specie di rapaci diurni, come Falco pechiaiolo, Nibbio bruno, Poiana, Gheppio. Interessante la presenza, seppure rara, del Picchio verde oltre a quella del Corvo imperiale, della Tordela, della Civetta, del Succiacapre e del Torcicollo. Tra gli altri passeriformi la specie più rilevante è la Bigia Padovana. Buono il numero di copie di Codirosso e le discrete popolazloni di Sterpazzola e di Averla piccola, oltre alla presenza localizzata del Luì verde. Tra le specie più comuni e diffuse in assoluto: Merlo, Capinera, Luì piccolo e Fringuello. Sensibile la presenza del Cuculo e della Cinciallegra.Vegetazione Fauna Sono state individuate le specie di particolare interesse, definite tecnicamente: gli iper-endenismi esclusivi della Riserva. Questo loro status, li deve far ritenere come un bene di grandissimo valore culturale, caratterizzante l'originalità della Riserva. A questa categoria appartengono le seguenti 5 entità: Dendrocoelum italicum Vialli, Trogloiulus Vailati Strasser, Duvalius Boldorii Jeanne, Lessinodytes sp.Fauna. Vegetazione Tutta l'area della Riserva è inseribile nella sottozona fredda del "Castanetum" caratterizzata da piogge annue superiori a 700 mm, anche se sono presenti sia elementi del Fagetum (numerosi esemplari monumentali di Faggio), sia soprattutto elementi di una flora più termofila e xerofila, quali il Carpino nero, l'Orniello, la Roverella.Solo una modesta porzione della Riserva può rientrare nella fascia a Quercus Pubescens.I boschi della Riserva sono costituiti in prevalenza da cedui misti di latifoglie della serie montana ed in parte sub-montana, caratterizzati, i primi, dal Frassino maggiore, dall'Acero montano, accompagnati dal Cerro, dalla Rovere, dalla Betulla, dal Pioppo tremulo e dal Carpino bianco, dal Sorbo oltre che dal Faggio; mentre i secondi sono rappresentati dalla Roverella, dall'Orniello, dal Carpino nero, dal Corniolo, dall'Acero campestre. In ambedue i raggruppamenti significativa è la presenza del Castagno. Esistono inoltre vaste aree occupate dal Nocciolo e ampie zone a prato ed a prato-pascolo, con relative cascine utilizzate anche come abitazioni permanenti. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 11 di 29 Riserva Regionale Sorgente Funtane (Vobarno) Ente Gestore: Comune di Vobarno Sede: c/o Municipio - 25079 Vobarno Istituzione: d.c.r.05.02.1985 n. 1904 E’ un vero condotto carsico che probabilmente ha all'interno delle concamerazioni non allagate: lo indica l'eccezionale quantità di nicchi del mollusco troglobio terrestre Zospeum presente nella tanatocenosi della pozza di ingresso. Il solo mollusco crenobio che vive anche sui vegetali ed i frustoli marcescenti alla scaturigine è Belgrandiella saxatilis, tutte le altre entità si devono cercare nella posatura appena dentro l'ingresso della cavità in una ricca tanatocenosi. Anche l'altro crenobio Bythinella schmidti, rarissimo, deve vivere come popolazione ipogea. Gli stigobionti sono: Bythiospeum vobarnensis, uno stretto endemita della Valle del Chiese, trovato per la prima volta nel 1967 e successivamente in altre 8 stazioni; Bythiospeum forullljulianum; Bythiospeuln cornucopia, popolazione estrema occidentale del suo areale distributivo, dal nicchio particolarmente piccolo. Nel corso idrico sotterraneo è pure presente il Bivalve Pisidium casertanum Poli, di ampia valenza ecologica. Il popolamento animale delle acque è strettamente dipendente dalle caratteristiche stesse dell'acqua, soprattutto: temperatura, durezza, velocità di corrente. Ogni microambiente è occupato da specie particolari, così talune vivono nella corrente, altre necessitano di acque calme, talune sono vincolate alla pellicola che ricopre i sassi, altre rimangono sempre fisse ad essi. Quasi tutte non sopportano variazioni cospicue di temperatura, preferendo comunque quelle basse. La quantità di sali disciolta nell'acqua, che dà il grado di durezza, diventa un fattore limitante per quasi tutte le specie in rapporto alla possibilità di costruirsi il guscio protettivo; ne è esclusa però Bythinella schmidti che vive anche in sorgenti di acque molli. Tutto ciò dimostra come la sopravvivenza di questi animali sia legata a delicati equilibri ecologici, per garantire i quali bisogna salvaguardare da ogni inquinamento tutto il bacino imbrifero a monte della sorgente: motivo per cui la sorgente è contornata da una larga fascia di rispetto che si estende su prati e boschi del pendio adiacente. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura Gli incendi boschivi ISO ambiente srl Pagina 12 di 29 NUMERO INCENDI 40 incendi periodo 1983 - 2003 (per anno) SUPERFICIE BOSCATA SUPERFICIE NON BOSCATA SUPERFICIE TOTALE NUMERO INCENDI 30 1983 127,2 194,8 322 19 1984 65,5 272 337,5 17 1985 1 7 8 6 1986 0 0 0 5 20 10 2001 1999 1997 1995 1993 1991 1989 1987 1985 1983 0 SUPERFICIE TOTALE (ha) 1987 2,2 19,5 21,7 19 2100 1988 1 81 82 20 1989 21,7 136,3 158 19 1800 1500 1990 508,8 125,5 634,3 26 1991 73,7 1 74,7 8 1992 105,55 226,7 332,25 19 1993 1215,47 872,8 2088,27 40 1994 56,6 70 126,6 6 1995 104,7 108,7 213,4 18 1996 2,5 3 5,5 2 1997 304,53 535,6 840,13 21 1998 102 44,05 146,05 22 1999 15,9 7,02 22,92 12 2000 44,1 27,29 71,39 18 2001 14 14,3 28,3 4 2003 5,3 7,5 12,8 6 1200 900 600 300 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2003 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2003 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 1985 1984 1983 0 SUPERFICIE BOSCATA (ha) 1200 1000 800 600 400 200 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 1985 1984 1983 0 ISO ambiente srl SUPERFICIE NON BOSCATA SUPERFICIE TOTALE Pagina 13 di 29 SUPERFICIE BOSCATA NUMERO INCENDI COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura agnosine 70,7 22,5 93,2 16 preseglie barghe anfo 169 233 402 5 paitone preseglie bagolino 82,1 222,5 304,6 23 vestone paitone barghe 0,2 0 0,2 2 roè volciano roè volciano 128,8 191,2 320 23 odolo treviso b. capovalle 398 126,9 524,9 15 mura odolo casto 81,5 84,3 165,8 24 treviso b. mura gavardo 131,08 67 198,08 12 serle pertica alta idro 88,42 87,15 175,57 7 provaglio vs vallio t lavenone 135,5 462,5 598 10 pertica alta serle 34 7,8 41,8 8 agnosine provaglio vs 26 8,02 34,02 7 vallio t agnosine 4,65 5 casto casto incendi periodo 1983 - 2003 (per comune) bione mura odolo SUPERFICIE TOTALE SUPERFICIE BOSCATA villanuova sc villanuova sc barghe vestone paitone 4,65 pertica alta 50,2 28,3 78,5 14 idro bagolino pertca bassa 156 372,6 528,6 19 sabbio chiese idro preseglie 2,4 0,2 2,6 3 gavardo sabbio chiese provaglio vs 67,5 5 72,5 9 bagolino bione roè volciano 21,8 1,5 23,3 6 bione gavardo sabbio chiese 111,2 85,1 196,3 14 anfo lavenone serle 63,7 0,29 63,99 23 capovalle pertca bassa treviso b. 23,5 62,2 30 89,6 8,5 53,5 151,8 8,5 pertca bassa anfo lavenone capovalle vobarno vobarno 620,1 2.754,1 1483,4 5.525,8 9 18 3 1 31 307 vallio t vestone villanuova sc vobarno totale 863,3 2.771,8 0 500 1000 1500 0 300 600 900 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura I decreti ministeriali per la tutela del paesaggio ISO ambiente srl Pagina 14 di 29 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 15 di 29 DECRETO MINISTERIALE 8 APRILE 1958 DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DELLA ZONA COSTIERA DEL LAGO DI GARDA SITA NELL'AMBITO DEI COMUNI DI SAN FELICE DEL BENACO, SALO' E ROE' VOLCIANO. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE VISTA LA LEGGE 29 GIUGNO 1939, N. 1497, SULLA PROTEZIONE DELLE BELLEZZE NATURALI; VISTO IL REGOLAMENTO APPROVATO CON REGIO DECRETO 3 GIUGNO 1940, N. 1357, PER L'APPLICAZIONE DELLA LEGGE PREDETTA; CONSIDERATO CHE LA COMMISSIONE PROVINCIALE DI BRESCIA PER LA PROTEZIONE DELLE BELLEZZE NATURALI NELLE ADUNANZE DEL 23 GIUGNO E 15 LUGLIO 1955 HA INCLUSO NELL'ELENCO DELLE COSE DA SOTTOPORRE ALLA TUTELA PAESISTICA COMPILATO AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA LEGGE SOPRACITATA, LA ZONA COSTIERA DEL LAGO DI GARDA SITA NELL'AMBITO DEI COMUNI DI SAN FELICE DEL BENACO, SALO' E ROE' VOLCIANO; CONSIDERATO CHE IL VERBALE DELLA SUDDETTA COMMISSIONE E' STATO PUBBLICATO NEI MODI PRESCRITTI DALL'ART. 2 DELLA PRECITATA LEGGE ALL'ALBO DEI COMUNI DI SAN FELICE DEL BENACO, SALO' E ROE' VOLCIANO; VISTA L'OPPOSIZIONE PRODOTTA DALLA SOCIETA' S.A.I.P.O. CONTRO LA SUDDETTA PROPOSTA DI VINCOLO; CONSIDERATO CHE IL VINCOLO NON SIGNIFICA DIVIETO ASSOLUTO DI COSTRUIBILITA', MA IMPONE SOLTANTO L'OBBLIGO DI PRESENTARE ALLA COMPETENTE SOPRINTENDEZA, PER LA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE, QUALSIASI PROGETTO DI COSTRUZIONE SI INTENDA ERIGERE NELLA ZONA; RICONOSCIUTO CHE LA ZONA PREDETTA HA NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO PERCHE' OLTRE A COSTITUIRE CON LA SUA SPONDA ROCCIOSA E FRASTAGLIATA, PER LA VARIETA' DELLA SUA VEGETAZIONE COMPOSTA DA ULIVI, CIPRESSI, AGRUMI, OLEANDRI E VIGNETI, SPARSA SU COLLINETTE DEGRADANTI VERSO LA RIVA, UN QUADRO NATURALE DI NON COMUNE BELLEZZA PANORAMICA, OFFRE ALTRESI' NUMEROSI PUNTI DI VISTA ACCESSIBILI AL PUBBLICO DAI QUALI SI PUO' GODERE LA VISUALE PANORAMICA DEL LAGO, DEL GOLFO DI SALO', DELL'ISOLA DI GARDA, DEI MONTI CHE INCORNICIANO IL BENACO E DALL'OPPOSTA SPONDA VERONESE; DECRETA: LA ZONA SITA NEL TERRITORIO DEI COMUNI DI SAN FELICE DEL BENACO, SALO' E ROE' VOLCIANO, COMPRENDENTE TUTTI GLI IMMOBILI POSTI TRA LA RIVA DEL LAGO DI GARDA (INCLUSE LE ISOLE), IL CONFINE FRA I COMUNI DI SAN FELICE DEL BENACO E DI MANERBA, DAL LAGO ALLA QUOTA 162, LA STRADA COMUNALE FINO AL CENTRO DEL PAESE DI SAN FELICE DEL BENACO, DA QUI LA LINEA CHE PERCORRE LA STRADA COMUNALE FINO A TRAVIGNANO E PORTESE DAL CENTRO DI PORTESE UNA LINEA CHE VA FINO A QUOTA 156 (LOCALITA' CISANO) E DA QUESTA, SEGUENDO LA STRADA COMUNALE, FINO AL CONFINE DEL COMUNE DI SALO', LA STRADA COMUNALE CHE VIENE DA CISANO E SI INNESTA NELLA PROVINCIALE IN LOCALITA' _LE ZOTTE_ (Q. 159) E LA PROVINCIALE IN DIREZIONE DEI TORMINI FINO AL CONFINE DEL COMUNE DI ROE' VOLCIANO, LA STESSA STRADA PROVINCIALE CHE, DAL CONFINE TRA I COMUNI DI ROE' VOLCIANO E SALO' SI PORTA FINO AL BIVIO DEI TORMINI, E DA QUI LA LINEA CHE SEGUE LA STRADA COMUNALE PER GAZZANE (COMPRESO) E LA MULATTIERA PER RENZANO FINO AL CONFINE CON SALO' AD OVEST DI RENZANO, LA LINEA CHE SEGUE IL FONDO VALLE DEL RIO DELLA MADONNA, INDI A QUOTA 460 (PASSO DELLA STACCA) ED A QUOTA 429 ABITATO DI SERNIGA, DA QUI LA STRADA NUOVA PER SAN MICHELE FINO AL CONFINE CON IL COMUNE DI GARDONE RIVIERA E IL DETTO CONFINE FINO ALLA RIVA DEL LAGO, HA NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO AI SENSI DELLA LEGGE 29 GIUGNO 1939, N. 1497, ED E' QUINDI SOTTOPOSTA A TUTTE LE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELLA LEGGE STESSA. IL PRESENTE DECRETO SARA' PUBBLICATO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL'ART. 12 DEL REGOLAMENTO 3 GIUGNO 1940, N. 1357, NELLA GAZZETTA UFFICIALE INSIEME CON I VERBALI DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE ER LA TUTELA DELLE BELLEZZE NATURALI DI BRESCIA. LA SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DI MILANO CURERA' CHE I COMUNI DI SAN FELICE DEL BENACO, SALO' E ROE' VOLCIANO PROVVEDANO ALL'AFFISSIONE DELLA GAZZETTA UFFICIALE CONTENENTE IL PRESENTE DECRETO AGLI ALBI COMUNALI ENTRO UN MESE DALLA DATA DELLA SUA PUBBLICAZIONE, E CHE I COMUNI STESSI TENGANO A DISPOSIZIONE DEGLI INTERESSATI ALTRA COPIA DELLA GAZZETTA UFFICIALE CON LA PLANIMETRIA DELLA ZONA VINCOLATA, GIUSTA L'ART. 4 DELLA LEGGE SOPRACITATA. LA SOPRINTENDENZA COMUNICHERA' AL MINISTERO LA DATA DELLA EFFETTIVA AFFISSIONE DELLA GAZZETTA UFFICIALE STESSA. ROMA, ADDI' 8 APRILE 1958. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 16 di 29 DECRETO MINISTERIALE DEL 5/7/1971 DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DELLE SPONDE ORIENTALE ED OCCIDENTALE DEL LAGO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI IDRO. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE VISTA LA LEGGE 29 GIUGNO 1939, N. 1497, SULLA PROTEZIONE DELLE BELLEZZE NATURALI; VISTO IL REGOLAMENTO APPROVATO CON REGIO DECRETO 3 GIUGNO 1940, N. 1357, PER L'APPLICAZIONE DELLA LEGGE PREDETTA; ESAMINATI GLI ATTI; CONSIDERATO CHE LA COMMISSIONE PROVINCIALE DI BRESCIA PER LA PROTEZIONE DELLE BELLEZZE NATURALI, NELL'ADUNANZA DEL 28 NOVEMBRE 1969, HA INCLUSO NELL'ELENCO DELLE LOCALITA' DA SOTTOPORRE ALLA TUTELA PAESISTICA COMPILATO AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA LEGGE SOPRACITATA, LA SPONDA ORIENTALE DEL LAGO SITO NEL COMUNE DI IDRO; CONSIDERATO CHE IL VERBALE DELLA SUDDETTA COMMISSIONE E' STATO PUBBLICATO NEI MODI PRESCRITTI DALL'ART. 2 DELLA LEGGE ALL'ALBO DEL COMUNE DI IDRO; VISTO CHE NESSUNA OPPOSIZIONE E' STATA PRESENTATA, A TERMINI DI LEGGE, AVVERSO LA PREDETTA PROPOSTA DI VINCOLO; CONSIDERATO CHE IL VINCOLO COMPORTA, IN PARTICOLARE, L'OBBLIGO DA PARTE DEL PROPRIETARIO, POSSESSORE O DETENTORE A QUALSIASI TITOLO, DELL'IMMOBILE RICADENTE NELLA LOCALITA' VINCOLATA, DI PRESENTARE ALLA COMPETENTE SOPRINTENDENZA, PER LA PREVENTIVA APPROVAZIONE, QUALUNQUE PROGETTO DI OPERE CHE POSSANO MODIFICARE L'ASPETTO ESTERIORE DELLA LOCALITA' STESSA; RICONOSCIUTO CHE LE ZONE PREDETTE HANNO NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO PERCHE' CON RILIEVI VARI ED ARRICCHITI DA UNA CARATTERISTICA VEGETAZIONE ALTERNATA A PRATI COSTITUISCONO UN QUADRO NATURALE GODIBILE DALLE STRADE E DALLO STESSO LAGO; DECRETA: LE SPONDE ORIENTALE ED OCCIDENTALE DEL LAGO SITO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI IDRO HANNO NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO AI SENSI DELLA LEGGE 29 GIUGNO 1939, N. 1497, E SONO, QUINDI, SOTTOPOSTE A TUTTE LE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELLA LEGGE STESSA. LE ZONE SONO DELIMITATE NEL MODO SEGUENTE: PER LA SPONDA ORIENTALE IL VINCOLO COMPRENDE TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE A NORD-EST DEL TORRENTE VANTONE; PER LA SPONDA OCCIDENTALE IL VINCOLO SI IDENTIFICA NEI LIMITI DEL COMPRENSORIO COMUNALE DI IDRO ED A SUD DAL FIUME CHIESE. IL PRESENTE DECRETO SARA' PUBBLICATO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL'ART. 12 DEL REGOLAMENTO 3 GIUGNO 1940, N. 1357, NELLA GAZZETTA UFFICIALE INSIEME CON IL VERBALE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA TUTELA DELLE BELLEZZE NATURALI DI BRESCIA. LA SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DI MILANO CURERA' CHE IL COMUNE DI IDRO PROVVEDA ALL'AFFISSIONE DELLA GAZZETTA UFFICIALE CONTENENTE IL PRESENTE DECRETO ALL'ALBO COMUNALE ENTRO UN MESE DALLA DATA DELLA SUA PUBBLICAZIONE, E CHE IL COMUNE STESSO TENGA A DISPOSIZIONE DEGLI INTERESSATI, ALTRA COPIA DELLA GAZZETTA UFFICIALE, CON LA PLANIMETRIA DELLA ZONA VINCOLATA, GIUSTA L'ART. 4 DELLA LEGGE PRECITATA. LA SOPRINTENDENZA COMUNICHERA' AL MINISTERO LA DATA DELL'AFFISSIONE DELLA GAZZETTA UFFICIALE STESSA. ROMA, ADDI' 5 LUGLIO 1971. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 17 di 29 DECRETO MINISTERIALE 2 OTTOBRE 1959 DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DELLA ZONA CIRCOSTANTE IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI PAITONE, SITA NELL’AMBITO DEL COMUNE DI PAITONE (BRESCIA) Il Ministro per la Pubblica Istruzione vista la Legge 29 giugno 1939, n.1497, sulla protezione delle bellezze naturali; visto il regolamento approvato con Regio Decreto 3 giugno 1940, n.1357, per l’applicazione della legge predetta; considerato che la Commissione Provinciale di Brescia per la protezione delle bellezze naturali, nella adunanza del 18 marzo 1958 ha incluso nell’elenco delle cose da sottoporre a tutela paesistica, compilato ai sensi dell’art. 2 della legge sopraccitata, la zona circostante il santuario della Madonna di Paitone, sita nell’ambito del Comune di Paitone (Brescia); considerato che il verbale della suddetta commissione è stato pubblicato nei modi prescritti dall’art.2 della precitata legge, all’albo del Comune di Paitone; riconosciuto che la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché costituisce, con il santuario circondato da viali di cipressi, un caratteristico complesso avente valore estetico e tradizionale; decreta: la zona circostante il santuario della Madonna di Paitone, sita nel territorio del Comune di Paitone (Brescia), comprendente gli immobili segnati in catasto con i numeri di mappa 667, 440, 687, 628, 439, 1367, 1366, 1373, 630, 631, 1148, 433, 627, 625, 1364, confinante con la strada comunale del Marguzzo, e imappali numero 644, 643 e 655, ha notevole interesse pubblico perché costituisce, con il santuario circondato di cipressi, un caratteristico complesso avente valore estetico e tradizionale, ed è quindi sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge 29 giugno 1939, n.1497. Il presente decreto sarà pubblicato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 del Regolamento 3 giugno 1940, n.1357, nella Gazzetta Ufficiale insieme con il verbale della Commissione Provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Brescia. La Soprintendenza ai monumenti di Milano curerà che il Comune di Paitone provveda all’affissione della Gazzetta Ufficiale contenente il presente Decreto all’Albo Comunale entro un mese dalla data della sua pubblicazione e che il Comune stesso tenga a disposizione degli interessati altra copia della Gazzetta Ufficiale con la planimetria della zona vincolata, giusta l’art. 4 della Legge sopraccitata. La Soprintendenza comunicherà al Ministero la data effettiva della affissione della Gazzetta Ufficiale stessa. Roma, addì 2 ottobre 1959. COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 18 di 29 DECRETO MINISTERIALE 149 DEL 19/6/1965 IL MINISTRO SEGRETARIO DI STATO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Brescia per la protezione delle bellezze naturali ha incluso nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge predetta, il restante parte del giardino di Villa Sorelli, di proprieta' del Dott. Ing. Carlo Sorelli, sito nel Comune di Paitone, segnata in catasto al numero di mappa 194/c, confinante con il torrente Rino ed i mappali nn. 186, 185 e 187; Riconosciuto che l'immobile predetto ha notevole interesse pubblico perche' essendo parte integrante del giardino di Villa Sorelli gia' sottoposto a vincolo, e racchiudendo anch'esso ricche conifere ed altre pregiate essenze, costituisce una nota di verde di non comune bellezza. decreta: L'immobile sopra indicato ha notevole interesse pubblico ai sensi della citata legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed e' quindi sottoposto a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. Il presente decreto sara' notificato al Dott. Ing. Carlo Sorelli, residente a Brescia, Via Boifava 23, in via amministrativa a mezzo del messo comunale di Brescia. Esso verra', a richiesta di questo Ministero, trascritto all'Ufficio dei Registri Immobiliari, ed avra' efficacia in confronto di qualsiasi successivo proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo. Roma, li' 13 giugno 1965 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 19 di 29 DECRETO MINISTERIALE DEL 30/11/1944 IL MINISTRO SEGRETARIO DI STATO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939-XVII n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940-XVIII n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Brescia per la protezione delle bellezze naturali ha incluso nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge predetta, il complesso formato da due roccoli, due passate e una macchia di vetusti faggi sulle pendici del monte Sdruna nel comune di Vobarno, di proprieta' del Sig. Mario Baccaglioni di Amadio Gabriele, segnato in catasto ai numeri 3366, 3749, 3752, 3281, 3246 di mappa; Riconosciuta che la predetta uccellanda, la cui costruzione risale al principio del sec. XVIII, nota per le frequenti catture di esemplari ornitologici rari, presenta un particolare e caratteristico interesse storico e paesisitico. Dichiara: L'immobile sopra indicato ha notevole interesse pubblico ai sensi della citata legge 29 giugno 1939-XVII, n. 1497, ed e' quindi sottoposto a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. La presente dichiarazione sara' notificata al Sig. Mario Baccaglioni di Amadio Gabriele, in via amministrativa a mezzo del messo comunale di Vobarno, fraz. Teglie, nel suo domicilio legale. Essa verra', a richiesta di questo Ministero, trascritta nei registri della conservatoria delle ipoteche, ed avra' efficacia in confronto di qualsiasi successivo proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo. Quartier Generale, li 30 novembre 1944-XXIII COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura Gli incendi boschivi per singolo Comune ISO ambiente srl Pagina 20 di 29 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl M.PAGHERA 24 120 1 BAGOLINO F.LI FREI BASSO 1 0,8 CASTO S.CARLO 62 IDRO PAROLE 1 MURA FOGO 0 0 ODOLO M.VERGOMASCO 3 M.CAMISINO 50 20 SABBIO CHIESE M.MIGNON 20 CERRETO 0 0 SABBIO CHIESE P.TE DELLA FAME 4 23 SERLE RAINE BAGOLINO SEPIOLE BAGOLINO (COSTE DI MONTE SUELLO) BAGOLINO FALET 0,2 BAGOLINO MONTE SUELLO 57 BAGOLINO R.LO DELLE SPEZIE BAGOLINO COSTA SEGABOLI DI MASNADE CAPOVALLE CASTO CASTO DOSSO ALTO CASTO PRATO NUOVO Località 15 3 3 40 86 1 4 SERLE BERANA PERTICA BASSA DASE 4 SERLE RUCHERA PERTICA BASSA COGNE 5 VALLIO M.MIZZIGOLO PERTICA BASSA SORG.TI ACQUA BIANCA 62 VESTONE IL GRUFFO 1 SABBIO CHIESE M.CORVINO 9 VOBARNO VALLE DELLE API 19 SERLE F.LE BREDA VOBARNO SELVA SERLE CASTELLO VOBARNO C.TIOLE VOBARNO ENO VOBARNO GARDONCELLO 5 1984 2 numero incendi SUPERFICIE NON BOSCATA ANFO F.LE MELZANI numero incendi M.CLER 1 Località ANFO SUPERFICIE NON BOSCATA AGNOSINE SUPERFICIE BOSCATA SUPERFICIE BOSCATA Pagina 21 di 29 0,5 10 65,5 272 17 2 1983 127,2 194,8 19 BAGOLINO TOVAIOLI BAGOLINO R.SECCO 1 1 PERTICA BASSA SENDOS PROVAGLIO VS COSTE DI ARVEACO VALLIO M.MIZZIGOLO VOBARNO VALLE DI VENARDO 1 1 4 1985 1 7 6 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl GIOGO DEL MANIVA 3 0 0 BIONE DOSSO DI CE' 20 ODOLO S.ZENONE 0 0 BIONE LO SABBIO CHIESE M.MIGNON BIONE VALLESPINO VILLANUOVA SC MAD.NA DELLA NEVE CASTO MALPAGA CASTO BIGNOTTINA 1 CASTO PAISEGO 10 GAVARDO V.LA PEARDEL 0 0 MURA GIARDINO 1 1 ODOLO COSTE RATE 0 0 SABBIO CHIESE MAIDONE SERLE BERANA SERLE MANZANIGA AGNOSINE 0 0 5 M.SCIPIONE 0 0 10 0 0 AGNOSINE M.CLER ANFO M.CENSO BAGOLINO LEVRAS 1 BARGHE DISSINICO 0 SERLE LE VAI BIONE DOSSO DI CE' 2 TREVISO B. LA SESA BIONE PIANO DI LO 8 TREVISO B. D.SO DEL GALLO CASTO FORCELLA VALLIO M.MIZZIGOLO 9 VALLIO M.MIZZIGOLO 3 1,5 VOBARNO RANGO 2 3 VOBARNO GARDONCELLO 20 LAVENONE CLAONE MURA MURA PERTICA BASSA CORNA BLACCA SABBIO CHIESE GIARDINO SABBIO CHIESE S.ONOFRIO SERLE BARRES SERLE M.FRATTE TREVISO B. VOBARNO C.MA COCCHETTI VALLE DEL PRATO DELLA NOCE VOBARNO CARVANNO VOBARNO CIMA ZOLVER 3 0 1 2 1988 0,2 2 1987 2,2 19,5 19 numero incendi BAGOLINO SEVO Località SUPERFICIE NON BOSCATA CASTEGNARO MURA 1986 SUPERFICIE BOSCATA SUPERFICIE NON BOSCATA LAVENONE Località numero incendi SUPERFICIE BOSCATA Pagina 22 di 29 1 81 20 AGNOSINE M.SCIPIONE BAGOLINO CROEI DI FREI 0,5 BAGOLINO CORNO VAL VERDI 0,5 BIONE CORNA DI NAVEZZE BIONE VALLESPINO BIONE 2 ISO ambiente srl AGNOSINE 2,5 AGNOSINE 6 AGNOSINE 40 4 ANFO 80 40 0 0 BAGOLINO MONDARONE 0 0 BAGOLINO 1 0,5 CAPOVALLE F.LE LOATINO 5 27 BIONE 15 15 CASTO PILE 0 0 CASTO LAVENONE LE PERTICHE 10 25 GAVARDO LAVENONE VALLE DI CANALE 0 0 GAVARDO LAVENONE AGRO 0,5 0,5 LAVENONE MURA PASE 0 0 PERTICA ALTA CAMPO DI NASSO PERTICA ALTA CERRETO PERTICA BASSA PRAEL PROVAGLIO VS LIVRIO PROVAGLIO VS COSTE DI ARVEACO TREVISO B. F.LI RONDAIONE VOBARNO VALLE DELLE API 1989 3 FRASSENEDA 4 0,8 3 AGRO 1 MURA 33 0,2 8,8 PERTICA ALTA 3 PERTICA ALTA 5 65 PERTICA ALTA 6 PERTICA BASSA 5 1 21,7 136,3 19 SOTTO PIAN DEL BENE 3 MADONNA DEL RIO SERLE GREMOL PARDA DOSSO 30 SERLE 1 SALVANDINE 2 VALLIO 2 VALLIO 40 VOBARNO 2,5 TEGLIEBRANGE 60 3 VOBARNO VOBARNO 2 4 ROE' VOLCIANO VOBARNO numero incendi Località SUPERFICIE NON BOSCATA Pagina 23 di 29 SUPERFICIE BOSCATA numero incendi Località SUPERFICIE NON BOSCATA SUPERFICIE BOSCATA COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura 1 VAL FAENO 4 VOBARNO 4 220 1990 508,8 125,5 26 BAGOLINO 2 BIONE PAE-MAD.NA ACQUA SALTO IDRO MONTE CROCE-PERLE' 5 IDRO COCCA-BALOTTELLO-PREONDE 40 ODOLO PALLINA SELVA 20 PAITONE PINETA MARGUZZO 0,2 ROE' VOLCIANO GUINE 0,5 SABBIO CHIESE SABBIO CHIESE 5 1 1 1991 73,7 1 AGNOSINE PASSO CAVALLO AGNOSINE DASET-FONTANINO AGNOSINE LEVERTINO BAGOLINO COSTE SEGABOLI DI MASNADE BAGOLINO BAGOLINO CANAL DE LA TOPA MONTE BREDA BAGOLINO ANGOIA E CIUNELA 1 39 CAPOVALLE LOATINO 6 1 GAVARDO CORNALETTO 8 8 2 2 1,5 3,5 5 67 0,1 12 4 PAITONE 0,6 PERTICA BASSA CORNA BLACA 60 PROVAGLIO VS M.TE CASTELLO SERLE BASE NATO 0,2 SERLE ZUZZURLE 0,5 SERLE RONCO TREVISO B. GALLO 3,5 VALLIO 3 RAMPENIGA 0,15 5 0,2 VESTONE VOBARNO numero incendi Località SUPERFICIE NON BOSCATA SUPERFICIE BOSCATA COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura 7 VAL FAENO-FRAZ. ENO 1992 70 30 105,55 226,7 19 ISO ambiente srl Pagina 24 di 29 BIONE FRASSENEDA - REGAZZINE BIONE BERSENICO BIONE MADONNA DEL SALTO 25 BIONE PAE STABLEI 10 CAPOVALLE PAROLE 50 CAPOVALLE SALVE REGINA - FAINO 4 6 CAPOVALLE SALVE REGINA - FAINO 17 8 CAPOVALLE VAL DI LOERE 2 1 CAPOVALLE MONTE CAMISINO 230 40 CAPOVALLE VAL DI RIO SECCO 8 7 CAPOVALLE CAVALLINO DELLA FOBBIA 13 5 CAPOVALLE RIO SECCO 10 10 CASTO VALDUPPO-VARZELLIME 15 20 CASTO ZAPEI 1 1,5 CASTO VAL DUPPO - CERRETO 30 GAVARDO MAGNO POFFE LIGNERE 120 IDRO GALLERIA 0,3 IDRO PREONDE 0,02 LAVENONE MONTE CANALE MURA AURO ODOLO MONTE ERE PAITONE 10 55 0,3 2 10 63 1 1,5 3 0,15 PERTICA ALTA BEL PRATO PERTICA ALTA SOTTOMALPAGA 4 PERTICA ALTA LIDEMMO 5 PERTICA BASSA CASINETTI - CUGNI BARET 95 3 PERTICA BASSA PIOMBATICO 4 PROVAGLIO VS VALLE DI BONDIO 40 PROVAGLIO VS COSTE DI ARVEAGO 9 ROE' VOLCIANO TORMINI 0,5 numero incendi SUPERFICIE NON BOSCATA Località SUPERFICIE BOSCATA COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl Pagina 25 di 29 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura SABBIO CHIESE MONTE MIGNON - MONTE ERE 70 SABBIO CHIESE MONTE BRAGA 7 SERLE MONTE ROSA - RAINE 19 SERLE CASE SOPRA 5 TREVISO B. RESETA 5 TREVISO B. RESETA 4 TREVISO B. DOSSO CREAS - PASSO GIOVO 10 VOBARNO TEGLIE 10 VOBARNO VALDEGAGNA-ENO 480 VOBARNO TEGLIE 20 25 490 3 1993 1215,47 872,8 70 ANFO TRE CASALI VALLE BRELE 50 GAVARDO SINGIA 0,3 PAITONE SANZENA 3 ROE' VOLCIANO TORMINI 0,3 SERLE PODAIE 2 VALLIO CROCE 1 1994 56,6 70 40 6 ISO ambiente srl Pagina 26 di 29 SUPERFICIE NON BOSCATA BRONDONIDA 0,8 0,2 BIONE DOSSO CE' 10 25 BIONE CIMA DI CARNE 25 25 CAPOVALLE FENILI PO 0,5 0,5 Località SAN LINO - VINZAGO BAGOLINO VALLE ROSSA BIONE LO' DI SOTTO - PILETTE 10 CAPOVALLE FIENILI PU 2 GAVARDO PRATO BOGNO SOPRA 0,3 CASTO GAVARDO MONTE TESIO 3 CASTO PAISEGO 5 IDRO MONTE PAIO 3 GAVARDO QUARENA 0,2 LAVENONE SOMAGRO - M. AGRO 20 LAVENONE VALLE DI CANALE 2 LIVEMMO PERTICA ALTA MONTE PEZZALINO 40 20 PERTICA BASSA ZENEFER 20 PRESEGLIE PREGASTINE VALLIO LA CROCE 1 1 VALLIO FONTANI' - COSTE S.E. PIAZZE VOBARNO CARGIU' VOBARNO ABBIO VOBARNO LEBRANGE GAVARDO LIMONE 0,18 VALLE DI CANALE 100 MURA CHIESA DEGLI ALPINI 5 ODOLO SAN ZENONE 60 PERTICA BASSA PEZZEDA 1 0,5 2 104,7 108,7 18 3 2,5 1996 2,5 3 2 435 5 4 100 PRESEGLIE POFFE PROVAGLIO VS SERENO 0,5 2 ROE' VOLCIANO VALLE MADONNA DEL RIO 16 ROE' VOLCIANO MADONNA DEGLI OSEI 5 SABBIO CHIESE ROCCOLO MAROCCA 1 SABBIO CHIESE VALLIO VERGOMASCO 30 VOBARNO FUCINA BASSA COSTE S.EUSEBIO 30 0,25 1997 3 10 0,8 PERTICA BASSA ONO DEGNO 0,2 1995 5 LAVENONE 1 20 PERTICA BASSA PIAN CANAL FASSA VESTONE 1 numero incendi SUPERFICIE BOSCATA Pagina 27 di 29 AGNOSINE PERTICA ALTA 0,4 ISO ambiente srl BAGOLINO numero incendi Località SUPERFICIE NON BOSCATA SUPERFICIE BOSCATA COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura 0,1 0,1 304,53 535,6 21 COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura ISO ambiente srl 0,9 AGNOSINE TREBBIO 1 BIONE VAL DI MENE 1 BIONE NAVEZZE 1,5 CASTO VALLE DUCCO 1 BIONE PERSENICO 0,3 CASTO PAISEGO PAITONE M.te TESIO. VILLA ALLOCCHIO CASTO PAISEGNO 1,5 SERLE BERANA 1 GAVARDO MONTE MAGNO 0,3 SERLE SORSOLO 2 3 VALLIO SONAGRO 3 0,15 VALLIO COSTE S.EUSEBIO 1,5 0,5 VALLIO GAS 0,3 VALLIO SOLVICO MONTE CINGOLO,FERRIERA FALCK MONTE TESCO / TURAGA IDRO ARCA PERTICA ALTA CASTELLO PERTICA ALTA CROCI 2 PERTICA BASSA BASTONCINO 5 PROVAGLIO VS MADONNA DELLE CORNELLE 3 PROVAGLIO VS MONTE FRASSINI 12 SABBIO CHIESE SANT' ONOFRIO 2 TREVISO B. ARDEC 1 VALLIO COSTA PIANA 7 VOBARNO ZALFER 27 VOBARNO VALLE LARGA VOBARNO MAIDONE VOBARNO TEGLIE 10 VOBARNO MADONNA DELLA NEVE 0,3 VOBARNO 2 10 30 102 1 0,7 44,05 22 5 5 0,4 1999 25 1998 1 0,02 0,5 0,1 numero incendi 0 MADONNA NEVE Località SUPERFICIE NON BOSCATA BESSAGO BIONE GAVARDO SUPERFICIE BOSCATA SUPERFICIE NON BOSCATA BIONE Località numero incendi SUPERFICIE BOSCATA Pagina 28 di 29 15,9 7,02 12 ISO ambiente srl AGNOSINE CAMERE (GOB) 2000 3 AGNOSINE MONTE LEVERTINO 2001 BARGHE PAVAGLIO 2000 0,2 BAGOLINO VALLAGOSTA 2001 BIONE REGAZZINA 2000 15 CASTO PUNTA GALEVO 2001 6 CAPOVALLE MUGGIU' 2000 0,5 CASTO CROSTELLE 2001 0,3 CAPOVALLE MONTE MANOS 2000 CASTO PELALE E PIAZZOLE 2000 1 CASTO COSTA PELATA 2000 12 AGNOSINE PERTICA ALTA FRATTE 2000 1 1 PERTICA ALTA STELLE 2000 11 1 15 0,4 14 VERZELLI 2003 0,8 AGNOSINE VERZELLI 2003 0,5 CASTO COSTA PELATA 2003 2 2000 5 CASTO MONTE SONCINO 2003 PERTICA BASSA BARET 2000 4 SERLE TINDARO 2003 PERTICA BASSA BARET 2000 0,5 VALLIO MONTE ERA PERTICA BASSA BARET 2000 0,1 PRESEGLIE ALBAREO - CHIESE 2000 SABBIO CHIESE PIEVE 2000 0,1 SERLE CARIADIGHE 2000 0,04 SERLE GHISALBA 2000 0,05 VALLIO 2000 2000 0,1 44,1 27,29 18 14,3 4 5 2 2003 2003 6 2 2001 PERTICA BASSA STOPPA 0,4 14 numero incendi Località SUPERFICIE NON BOSCATA Pagina 29 di 29 SUPERFICIE BOSCATA numero incendi Località SUPERFICIE NON BOSCATA SUPERFICIE BOSCATA COMUNITA’ MONTANA DI VALLE SABBIA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il paesaggio e la natura 2,5 5,3 7,5 6