CON IL PATROCINIO
Dipartimento Materno Infantile
Struttura Complessa di Pediatria
AMBULATORIO DIABETOLOGIA PEDIATRICA
Impariamo insieme a conoscere il diabete
“Questo manuale è stato tratto in gran parte da quello prodotto dal Prof. L.Pinelli
presso il Centro di Diabetologia Pediatrica di Verona “
Questo che vi proponiamo non è un trattato medico sul diabete insulino
dipendente.
Quello che abbiamo voluto darvi sono le informazioni di base, uno
strumento semplice e concreto che possa fornire importanti indicazioni
all'esordio ma anche accompagnarvi nel tempo.
Queste pagine sono indirizzate direttamente a voi ragazzi, alle vostre
famiglie, agli insegnanti e a tutti coloro che possono essere interessati al
diabete.
Ogni argomento è accompagnato da una scheda di verifica per rendere
attivo e più rapido l'apprendimento.
Leggete con attenzione ogni capitolo e potrete rispondere alle domande
finali, controllando poi le risposte
Potete utilizzare le pagine " NOTE E APPUNTI " per annotare i concetti
più importanti, i dubbi, le domande da fare al medico o all'equipe.
Buon Lavoro !
2
COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO?
In questo capitolo parleremo di ...
• cos'è una cellula e come funziona
• a cosa serve l'insulina
Il nostro corpo è un insieme di tessuti e organi con funzioni diverse, ma tutti costituiti da CELLULE.
Le cellule sono dei piccoli organismi che per funzionare hanno bisogno di ENERGIA.
La fonte principale di energia è il GLUCOSIO, che viene fornito al corpo umano assumendo alimenti
appartenenti al gruppo dei CARBOIDRATI (in questo manuale denominati zuccheri), come pane,
pasta, riso, fagioli, piselli, mele, arance, patate, ecc.
Ma come avviene tutto ciò?
Dopo la digestione i carboidrati vengono trasformati in GLUCOSIO che attraverso la parete intestinale
entra nel sangue. Da qui in parte viene utilizzato da tutte le cellule, ed in parte viene depositato sotto
forma di GLICOGENO, in modo particolare nel fegato e nel muscolo.
Il glucosio entra nelle cellule con l'aiuto dell' INSULINA, un ORMONE prodotto da alcune cellule del
PANCREAS chiamate BETA-CELLULE.
Il pancreas è una ghiandola che si trova nell'addome, dietro lo stomaco e l'intestino e ha non solo la
funzione di produrre l'insulina come abbiamo detto, ma anche gli ENZIMI, sostanze necessarie alla
digestione.
SAI QUAL È LA RISPOSTA ESATTA?
1.
Quale organo produce l'insulina?
PANCREAS
FEGATO
2. Qual' è la funzione dell'insulina?
TRASPORTARE LO ZUCCHERO NEL SANGUE
STIMOLARE IL PANCREAS
FACILITARE L'INGRESSO DEL GLUCOSIO NELLE CELLULE
3
RENE
GLOSSARIO, ovvero riordiniamo le idee !!!
GLICOGENO: zucchero di riserva degli organismi animali, formato dall’unione di molte particelle di
glucosio
CARBOIDRATI o GLUCIDI: zuccheri-amidi
GLUCOSIO: tipo di zucchero presente nell’organismo
ORMONE: sostanza prodotta da cellule e ghiandole, che stimola alcune funzioni o regola
l’equilibrio di importanti fenomeni vitali
PANCREAS: ghiandola situata nella cavità addominale costituita da 3 parti: testa, corpo, coda. Svolge
una duplice funzione:
• ESOCRINA: attraverso la secrezione di enzimi permette la digestione dei 3 gruppi
nutrizionali (glucidi, protidi, lipidi).
• ENDOCRINA: attraverso la produzione di insulina da parte delle BETA-cellule e di
glucagone da parte delle ALFA-cellule, regola i valori di glucosio nel sangue. Sia le
alfa che le beta cellule si trovano nelle Isole di Langerhans, una parte del pancreas
che ha preso il nome dallo studioso che per primo le ha descritte..
NOTE E APPUNTI
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CHE COS’È IL DIABETE?
In questo capitolo parleremo di ...
• le cause del diabete
• qual è la conseguenza della mancanza di insulina
Può succedere che le beta cellule del pancreas ad un certo punto vengano progressivamente distrutte
e, di conseguenza, diminuisca anche la produzione di insulina.
Le cause di questo fenomeno sono principalmente due e agiscono insieme:
–
la predisposizione genetica, per cui alcune persone hanno più probabilità di altre di avere il
diabete;
–
i fattori ambientali (virus, tossine, iperalimentazione precoce, ecc) che modificano o danneggiano
le beta cellule del pancreas rendendole irriconoscibili all’organismo il quale le distrugge (tramite
linfociti e anticorpi) più o meno rapidamente portando al diabete.
Mancando l’insulina, l’organismo non può più utilizzare bene il glucosio che quindi aumenta nel
sangue.
Ci si sente stanchi, si dimagrisce, si beve molto e si urina frequentemente.
Sono questi i sintomi che ci fanno sospettare il diabete!
SAI QUAL È LA RISPOSTA ESATTA?
1. Quale è la causa più frequente del diabete?
ALIMENTAZIONE SCORRETTA
INCIDENTE - TRAUMA
PREDISPOSIZIONE GENETICA E FATTORI AMBIENTALI
2 . Quali sono i primi sintomi?
FAME E SONNO ECCESSIVI
MAL DI TESTA, FEBBRE
PERDITA DI PESO, SETE, STANCHEZZA, URINE ABBONDANTI
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GLOSSARIO, ovvero riordiniamo le idee !!!
ANTICORPO: sostanza prodotta dall’organismo per reazione all’introduzione di virus, batteri e
sostanze estranee.
TOSSINA: sostanza prodotta da batteri.
VIRUS: organismo estraneo che provoca infezione quando entra nel nostro corpo.
NOTE E APPUNTI
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In questo capitolo parleremo di:
• glicemia
• glicosuria
• acetone
CHE COSA È LA GLICEMIA?
La GLICEMIA è la quantità di glucosio presente nel sangue.
Il glucosio è uno zucchero che introduciamo con vari alimenti (dolci, frutta, pane, riso, pasta, legumi,
ecc.) e che passa nel sangue attraverso l' intestino.
Il nostro obiettivo è di avere la glicemia a digiuno che varia fra 80 mg/dl e 120 mg/dl e 1 ora e ½ - 2 ore
dopo l’inizio dei pasti fra 100 mg/dl e 140 mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, fra 120 mg/dl e
160 mg/dl da 3 a 6 anni e fra 140 mg/dl e 180 mg/dl nei bambini di età inferiore a 3 anni .
CHE COSA È LA GLICOSURIA?
La GLICOSURIA è la quantità di zucchero che si trova nelle urine.
Normalmente non si trova zucchero nelle urine, ma quando la glicemia aumenta, parte di questo
zucchero passa dal sangue nelle urine attraverso i reni.
Il passaggio di zucchero avviene quando la glicemia è stata più alta di 170 - 180 mg/dl circa (soglia
renale); più la glicemia è stata elevata e per più tempo, maggiore sarà la quantità di zucchero che
troveremo nelle urine.
E L'ACETONE ?
Nelle urine è importante ricercare anche un'altra sostanza: l'ACETONE.
Come abbiamo detto, la fonte principale di energia del nostro corpo sono gli zuccheri (carboidrati), ma
possiamo anche utilizzare i grassi (lipidi) come "energia di riserva". Quando non abbiamo sufficiente
zucchero nel sangue (quindi abbiamo la glicemia troppo bassa) o quando pur avendo zucchero non
abbiamo l'insulina sufficiente per utilizzarlo (quindi abbiamo la glicemia alta), l'organismo utilizza la sua
energia di riserva, cioè i grassi.
Questo processo lascia dei residui che si chiamano corpi chetonici. Fra questi il più importante è
l'acetone, un acido che accumulandosi, intossica l' organismo (= ACIDOSI).
L'acetone, quindi è una spia che ci indica di controllare meglio l'andamento del nostro diabete!
COME SI MISURANO LA GLICEMIA, LA GLICOSURIA E L'ACETONE
La glicemia
Si misura mettendo una goccia di sangue, ottenuta pungendosi un polpastrello, sulla striscia reattiva.
Procedete nel modo seguente:
Inserite la striscia reattiva nel glucometro.
Disinfettate la zona con alcool o disinfettante e poi asciugate oppure lavate la zona del prelievo.
(L’acqua calda facilita l’afflusso di sangue.)
Pungete il polpastrello di lato: è meno doloroso ed inoltre è la zona più ricca di vasi sanguigni
(cercate di evitare il dito indice).
Applicate una goccia di sangue alla striscia reattiva: il glucometro visualizzerà il valore della
glicemia in pochi secondi.
ed inoltre ………
7
Per misurare la glicemia si possono utilizzare sia le dita della mano che del piede o il lobo dell’
orecchio perchè sono zone ricche di vasi sanguigni.
Controllate sempre il codice presente sul flacone delle striscie e la loro scadenza tranne nei più
recenti glucometri in cui non è necessario.
Chiudete subito e molto bene i flaconi delle striscie.
La glicosuria e l’acetone
Si misurano bagnando la striscia reattiva con l'urina. La striscia è composta di due parti: una misura la
glicosuria e l’altra misura l’acetone. Controllando il colore delle due parti della striscia, potrete sapere
sia la glicosuria che l’acetone:
dopo 1 minuto esatto se è presente glicosuria la parte apposita si colora di verde
dopo 2 minuti esatti se è presente acetone la parte apposita si colora di rosa.
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SAI QUAL È LA RISPOSTA ESATTA?
1. La GLICEMIA è la quantità di zucchero che si trova:
nell'urina
nel sangue
nelle cellule
2. Il nostro obiettivo nella cura è avere glicemie che variano tra:
............... mg/dl e ................ mg/dl A DIGIUNO
............... mg/dl e ................ mg/dl 1 ora e ½- 2 ORE DOPO I PASTI
3. La GLICOSURIA invece è la quantità di zucchero che si trova:
nell'urina
nel sangue
nelle cellule
4. Con quale valore di glicemia troverete la glicosuria?
con glicemie fra 80-120 mg/dl
con glicemie inferiori a 180 mg/dl
con glicemie superiori a 180 mg/dl
5. Quanto tempo dovete aspettare per leggere la glicosuria?
meno di 2 minuti
circa 2 minuti
2 minuti esatti
6. L’acetone è un acido che si forma:
solamente quando siamo in iperglicemia
solamente quando siamo in ipoglicemia
in entrambi i casi
NOTE E APPUNTI
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COME SI CURA IL DIABETE
In questo capitolo parleremo degli strumenti per curare il diabete
Sono QUATTRO gli strumenti fondamentali per curare il diabete, vediamoli insieme!
L'INSULINA
Come abbiamo detto, il pancreas di un soggetto con il diabete non produce più una sufficiente quantità
di insulina, pertanto è indispensabile somministrarla. L'insulina non può essere assunta per bocca
perché passando nello stomaco verrebbe distrutta; è quindi necessario fare l'iniezione.
L'ALIMENTAZIONE
L'alimentazione ideale per un ragazzo con il diabete è un'alimentazione sana ed equilibrata che
dovrebbe essere seguita da tutta la sua famiglia.
Mangiare in maniera equilibrata significa fornire al nostro corpo tutte le sostanze necessarie (zuccheri,
proteine, grassi, vitamine.... ) per la crescita, lo studio, lo sport e ogni altra attività.
L'ATTIVITẦ FISICA
L'attivita fisica, lo sport, ma anche una semplice passeggiata o un gioco all'aperto fatto con gli amici
sono validi aiuti nella cura del diabete perché ci aiutano a bruciare una parte dello zucchero in più
accumulato nel sangue rendendo il nostro corpo più sensibile all’ insulina.
L'attività fisica, quindi, oltre a divertirci e ad aiutarci a mantenere in forma il nostro corpo, contribuisce a
migliorare il controllo del diabete.
L’AUTOCONTROLLO
Consiste nel misurare correttamente la glicemia e la glicosuria, riportare i valori sul diario e saper
interpretare i risultati.
È chiaro a questo punto che curare il diabete non significa solo fare un'iniezione, ma trovare il giusto
accordo tra dosaggio dell’insulina, alimentazione e attività fisica.
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SAI QUAL È LA RISPOSTA ESATTA?
1. Come si cura il diabete?
Solo con l'insulina
Con un'alimentazione sana ed equilibrata e molto sport
Con l'insulina, l'attività fisica, una sana alimentazione e l’autocontrollo
2. Cos’è l’autocontrollo?
Controllare la glicemia, la glicosuria e compilare il diario.
Fare l’insulina.
Mangiare correttamente.
NOTE E APPUNTI
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IPOGLICEMIA e IPERGLICEMIA
In questo capitolo parleremo di:
• Ipoglicemia
• Iperglicemia
• Come trattarle
CHE COS’È L’IPOGLICEMIA ?
Come abbiamo detto l’obiettivo è quello di avere una glicemia che varia tra 80 mg/dl – 120 mg/dl a
digiuno e tra 100 mg/dl – 140 mg/dl 1 ora e ½ - 2 ore dopo l’inizio dei pasti.
Quando la glicemia scende sotto gli 80 mg/dl siamo in IPOglicemia.
Il cervello è un organo molto importante che controlla ogni parte del nostro corpo. Le sue cellule per
funzionare hanno bisogno di ossigeno e zucchero. Se la quantità di zucchero nel sangue scende al di
sotto di 80 mg/dl, il cervello invia al corpo una serie di segnali: sono i sintomi dell’ IPOglicemia
I SINTOMI DI IPOGLICEMIA
Sintomi iniziali
Sintomi tardivi
Mal di testa
Pallore
Crampi
Nausea
Dolori addominali
Fame
Ansia
Irrequietezza
Palpitazioni
Tachicardia
Sudorazione ( fredda)
Tremori
Brividi
Sensazione di caldo
Sensazione di freddo
Confusione
Incapacità a concentrarsi
Debolezza
Sonnolenza
Fatica
Sensazione di testa vuota
Sensazione di instabilità
Irritabilità
Variazione della personalità
Difficoltà nel parlare
Difficoltà nel camminare
Mancanza di coordinamento muscolare
Disturbi visivi (visione doppia, annebbiata, …)
Tremori – Parestesie
Perdita di coscienza
Convulsioni
Come potete vedere i sintomi di ipoglicemia, sono molti, variano da persona a persona e possono
anche cambiare nelle diverse fasi della vita.
È quindi importante imparare a riconoscerli per poter risolvere l'ipoglicemia velocemente; vediamo ora
insieme.
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Trattamento dell’ipoglicemia lieve-moderata
a. Individuato il sintomo: interrompere ogni attività, fare una glicemia e se fa freddo coprirsi.
b. Assumete bevande zuccherate tipo cola o aranciata o zucchero o caramelle fondenti (tipo zollette
di zucchero) nelle seguenti quantità:
PESO (Kg)
10
20
30
40
50
60
70 o >70
Quantità di bevanda Numero di caramelle Zucchero in cucchiaini
tipo cola o aranciata (tipo
zollette
di
da thè
(in millilitri)
zucchero)
30
½
1/2
60
1
1
90
1½
1 1/2
120
2
2
150
2½
2 1/2
180
3
3
3 1/2
200
3½
c.
Attendete 10-15 minuti, ripetete la glicemia e assicuratevi che sia almeno al di sopra di 100,
altrimenti ripetete l'assunzione di caramelle o bevande zuccherate.
d. Se il pasto successivo è oltre 30 – 45 minuti, consolidate l'effetto con crackers, fette biscottate o
frutta.
e. Se avvertite i sintomi di ipoglicemia durante l’attività fisica dovete fermarvi! Si può riprendere
l’attività solo quando l'ipoglicemia è risolta.
f. Ricordate di riportare l’ipoglicemia sul diario per adeguare la terapia insulinica.
NB: In caso di bambini piccoli o di rifiuto delle bevande sopra elencate, delle
caramelle e dello zucchero, si può somministrare succo di frutta nelle stesse quantità
indicate per le bevande. Poiché il succo di frutta ha un’elevata quantità di fruttosio,
che è uno zucchero a lento assorbimento, consigliamo di aspettare almeno 15 minuti
dopo l’assunzione per la prova della glicemia. Inoltre, per lo stesso motivo non è
consigliabile assumere succo di frutta in presenza di valori molto bassi di glicemia
(ad esempio inferiori a 50 mg/dl) o in presenza di ipoglicemia durante o dopo l’attività
fisica.
QUALI SONO LE CAUSE DI IPOGLICEMIA ?
Le cause pù comuni di ipoglicemia possono essere:
–
una dose eccessiva di insulina,
–
l’attività fisica non ben gestita (vedi capitolo sull’attività),
–
alimentazione: ritardo, salto di un pasto o scarso apporto di zuccheri con il pasto.
È importante tenere sempre presente i consigli del vostro medico e ricordare che i regolari controlli
della glicemia e della glicosuria vi aiutano a prevedere e limitare le situazioni difficili.
Trattamento dell’ipoglicemia grave
L’ipoglicemia si definisce grave quando la glicemia scende a valori molto bassi fino a provocare uno
stato confusionale, mancanza di orientamento nello spazio e nel tempo, incapacità di deglutire, perdita
di coscienza e, se non si interviene subito in modo adeguato, convulsioni .
In questo caso è necessario praticare entro 3 – 4 minuti per via intramuscolare una iniezione di
glucagone ed è consigliabile chiamare il 118. Il glucagone è un ormone che svolge un'azione contraria
a quella dell'insulina, quindi alza la glicemia. Questa terapia ristabilisce di solito un normale livello di
coscienza in circa 5 − 10 minuti, successivamente bisogna insistere con lo zucchero o le caramelle o
bevanda zuccherata che completeranno il pieno ristabilimento del soggetto.
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COME SI USA IL GLUCAGONE ?
Modalità di somministrazione
1. Dopo aver aspirato in siringa il Glucagone, porre la siringa con l’ago rivolto verso l’alto per fare
uscire l’aria.
2. Prevedere per bambini di età inferiore ai 12 anni 0.5 mg di Glucagone (metà flacone), per bambini
di età superiore ai 12 anni 1 mg (flacone intero).
3. Iniettare il Glucagone per via intramuscolare possibilmente nelle seguenti zone:
– gluteo
– regione deltoidea (parte supero laterale delle braccia)
– regione laterale delle cosce.
Eccezionalmente l’iniezione di Glucagone può rimanere senza effetto, bisognerà allora provvedere ad
affidare immediatamente il soggetto alle cure di un sanitario in grado di eseguire una iniezione
endovenosa di glucosio.
Modalità di conservazione del Glucagone
Il Glucagone (Glucagen) può essere conservato sia in frigorifero (con durata di tre anni), sia a
temperatura ambiente (con durata di un anno e mezzo).
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CHE COS’È L' IPERGLICEMIA ?
Quando i valori della nostra glicemia salgono oltre i valori che abbiamo come obiettivo [ 80-120 mg/dl a
digiuno e 100-140 mg/dl 1 ora e ½ - 2 ore dopo l’inizio dei pasti ] siamo in IPERglicemia.
Questo avviene perché, non essendo sufficiente l'insulina, lo zucchero nel sangue deve aumentare
per poter entrare nelle cellule.
QUALI SONO LE CAUSE DI IPERGLICEMIA ?
Le cause pù comuni di iperglicemia possono essere:
–
una dose insufficiente di insulina,
–
l’attività fisica non ben gestita (vedi capitolo sull’attività),
–
alimentazione: eccessivo apporto di zuccheri, fuori pasto, mancato rispetto dei tempi di attesa fra
iniezione e pasto,
–
malattia o infezione.
Anche le emozioni, come ad esempio quelle causate da un litigio o da un compito in classe, possono
contribuire a far aumentare la glicemia.
Diversamente dall'IPOglicemia, l'IPERglicemia ha dei sintomi meno facilmente riconoscibili; ad
esempio ci si può sentire stanchi, avere sete, fame, sentirsi la bocca asciutta, urinare di più, ecc.
Come abbiamo già visto, se la glicemia rimane alta per parecchio tempo troveremo anche glicosuria
e, per evitare che questo si ripeta, il giorno dopo dovremo aumentare la dose di insulina. Impareremo
insieme a farlo nel capitolo sull' ADATTAMENTO DELLA DOSE.
Se questa condizione si protrae possiamo avere dei sintomi simili a quelli che si hanno all'esordio: si
ha molta sete e si urina frequentemente perché lo zucchero in eccesso nel sangue deve venire sciolto
per essere eliminato (ricorda che lo zucchero passa nelle urine quando la glicemia supera 170-180
mg/dl).
In questa situazione le cellule, non avendo a disposizione insulina in quantità sufficiente per utilizzare
gli zuccheri, al loro posto utilizzano i grassi per produrre energia.
Questo processo come abbiamo visto genera l'ACETONE.
I reni allora lasceranno passare nelle urine GLUCOSIO e ACETONE; anche questo ci farà capire che
dobbiamo correggere subito la situazione aggiungendo insulina rapida e modificando la dose di
insulina il giorno successivo.
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SAI QUAL È LA RISPOSTA ESATTA?
1. Sotto quali valori deve scendere la nostra glicemia per dire che siamo in IPOGLICEMIA ?
………………………………………
2. Quali sono i sintomi di ipoglicemia più frequenti ?
a. ………………………………………
b. ………………………………………
c.
………………………………………
d. ………………………………………
e. ………………………………………
3. Ed i tuoi sintomi di ipoglicemia quali sono?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
4. Quando compaiono i primi sintomi di ipoglicemia cosa si deve fare?
a. ……………………………………………………………………………………………………
b. ……………………………………………………………………………………………………
c.
……………………………………………………………………………………………………
d. ……………………………………………………………………………………………………
5. Il GLUCAGONE è un ormone che:
svolge la stessa azione dell'insulina
svolge un'azione contraria a quella dell'insulina
non influisce in alcun modo
6. Quali valori deve superare la nostra glicemia per poter dire che siamo in IPERGLICEMIA ?
……………………………………………………………………………………………………………
7. Elenca alcune cause di iperglicemia
……………………………………………………………………………………………………………
NOTE E APPUNTI
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L'INSULINA
In questo capitolo parleremo di:
• Insulina
• Uso dell’insulina
• Adattamento delle dosi
• Interazione con l’attività fisica
• Situazioni particolari
Come abbiamo detto l'INSULINA è un ormone che facilita l'ingresso degli zuccheri nelle cellule del
nostro corpo. Dopo anni di studio, in laboratorio si è prodotta un'insulina quasi identica a quella
prodotta prima di avere il diabete.
Recentemente queste molecole di insulina sono state modificate (analoghi) per ottenere un effetto
migliore: L’ANALOGO RAPIDO viene assorbito molto più velocemente della insulina rapida e
L’ANALOGO LENTO, a differenza delle precedenti insuline lente, ha una durata di 24 ore con una
concentrazione molto più stabile e riproducibile da un giorno all’altro.
Sono stati sintetizzati molti tipi di insulina, diversi tra di loro a seconda della durata d'azione (vedi
schemi di azione delle insuline ).
Massima
azione
Analogo rapido
15 minuti 30 – 70 minuti
(Humalog, Novorapid, Apidra)
Regolare o rapida 30 – 40
2 – 4 ore
(Humulin R, Actrapid, Insuman)
minuti
Intermedia o NPH 1 – 1.5
4 – 10 -12 ore
(Humulin I, Protaphane)
ore
Lantus *
2 – 2.5
dalla 4 – 5 ora
ore
Tipo di insulina
Inizio
Termine
2 – 5 ore
6 – 8 ore
12 – 20
ore
24 ore
* dopo alcune somministrazioni la Lantus raggiunge una concentrazione stabile nelle 24 ore senza
picchi né diminuzioni
Queste insuline non solo hanno diverse durate, ma si differenziano anche per i diversi momenti d'inizio
delle loro azioni, per i picchi (con questo termine si intende il periodo di azione massima) e per la loro
intensità.
È importante sapere che la durata d’azione dell’insulina viene influenzata anche dalla quantità assunta,
cioè più unità di insulina vengono iniettate più a lungo durerà il suo effetto.
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CONSIGLI PER L'USO
I flaconi e le cartucce dell’insulina in uso vanno conservati a temperatura ambiente (lontano da
fonti di calore e di luce): l’insulina infatti non deve essere iniettata fredda perché provoca dolore a
causa della differenza di temperatura con il nostro corpo.
È necessario però evitare l’esposizione diretta ai raggi solari e le temperature superiori ai 30° C;
d’estate, per esempio, il flacone non deve essere lasciato in auto, al sole. Per il trasporto dell’insulina
in luoghi caldi, come al mare, esistono delle piccole buste termiche.
È importante inoltre sapere che, una volta aperto, il flacone d’insulina va sostituito dopo un mese. A
questo proposito è utile mettere la data di apertura sul flacone stesso.
I flaconi e le cartucce di riserva invece vanno conservati in frigorifero ad una temperatura tra 2° e
8°C (lontano dallo scomparto del ghiaccio per evitare il congelamento).
N.B. L’insulina si misura in UNITÀ (abbreviato U.I.)
COME SI FA L’INIEZIONE
Fare l’iniezione correttamente non è difficile, né doloroso come può sembrare le prime volte.
Seguendo lo schema che qui vi proponiamo imparerete la tecnica facilmente!
Come aspirare un solo tipo di insulina (rapida o lenta) in cartuccia
1) Disinfettare la cartuccia di insulina
2) Aspirare direttamente (non iniettare aria prima di aspirare) la quantità di insulina da iniettare,
evitando la formazione di bolle d’aria.
3) Disinfettare la sede dell’iniezione.
4) Formare una plica (=piega), tenendo sollevata la pelle tra pollice ed indice, quindi infilare l’ago
- obliquamente (ago a 45°) se lo strato di grasso sotto la cute ha uno spessore
normale
- diritto (ago a 90°) se lo strato di grasso sotto la cute è abbondante
5) Iniettare l’insulina mantenendo sollevata la plica.
6) Prima di togliere la siringa aspettare qualche secondo (10 sec). Lentamente sfilare la siringa
ruotandola e contemporaneamente stendere la plica di pelle per evitare la fuoriuscita
dell’insulina.
Come fare l’ iniezione con la penna
1) Controllare di aver preso la penna giusta, spesso l’involucro è uguale ma le insuline sono
diverse all’interno
2)Inserire l’ago della lunghezza più adatta al soggetto
3)Non usare lo stesso ago più di una volta
4)Verificare l’erogazione eliminando due unità
5)Selezionare la dose giusta verificando che il selettore sia sullo zero,
6)Pinzare la cute e formare la plica ( no per aghi corti) e inserire l’ago
7)Premere il pulsante di erogazione fino al completamento della dose prescelta attendere almeno
10 secondi prima di estrarre l’ago.
9)Tamponare con un batuffolo senza strofinare
10)Svitare l’ago usato e riporre la penna
11)Tenere sempre le penne da insulina al di fuori della portata degli altri bambini
RICORDA SEMPRE
Di non massaggiare la zona di iniezione, ad eccezione che non sia necessaria
un’azione molto rapida dell’insulina e che vi sia stata espressamente consigliata dal
vostro diabetologo
Che si devono usare siringhe di insulina da 30 U o 50 U, non da 100 U
Che la lunghezza dell’ago dipende dallo spessore del tessuto sottocutaneo: ad
esempio si usano aghi da 8 mm quando lo spessore del tessuto sottocutaneo è
normale, da 5-6 mm quando lo spessore è scarso o muscoloso, da 12,7 mm quando lo
spessore è abbondante.
Che più obliquo entra l’ago nella cute più l’iniezione fa male e meno viene assorbita.
N.B. È importante evitare di fare il bagno o la doccia dopo l’iniezione di insulina perché l’acqua calda
accelera l’assorbimento dell’insulina.
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DOVE SI FA L’INIEZIONE
L’insulina deve essere iniettata per via sottocutanea.
La zona dove si inietta l’insulina deve variare quotidianamente per evitare la formazione di
LIPODISTROFIA (un accumulo di grasso sotto la pelle che rende più difficoltoso l’assorbimento
dell’insulina).
L’insulina viene assorbita con tempi diversi nelle varie zone del corpo, è perciò corretto iniettare:
l’insulina RAPIDA/ANALOGO RAPIDO (o Super Rapida)
– nell’addome dove l’azione inizia prima e termina più rapidamente
– in alternativa si può usare il braccio quando l’addome presenta lipodistrofia
l’insulina LENTA LANTUS
– nella parte anteriore ed esterna delle cosce
– nei glutei ( quarto superiore-esterno )
N.B Se c’è una zona di lipodistrofia NON INIETTARE PIÙ INSULINA IN QUESTA ZONA
PER DIVERSI MESI !!!
QUANTO TEMPO DEVE TRASCORRERE TRA L’INIEZIONE DI INSULINA ED IL PASTO ?
Il tempo che deve trascorrere tra l’ iniezione di insulina e il pasto dipende dalle glicemia che troviamo
facendo gli esami prima dei pasti:
INTERVALLO TRA INIEZIONE E INIZIO DEI PASTI
GLICEMIE
TEMPI : RAPIDA
ANALOGO RAPIDO
MISCELA
80-150
30 minuti
15 minuti
20 minuti
150-200
45 minuti
20 minuti
30 minuti
Maggiore di 200
60 minuti
30 minuti
40 minuti
Inferiore a 80
19
Correggere l’ipoglicemia con bevande zuccherate, iniettare
l’insulina subito prima del pasto *
* bambino piccolo = subito dopo il pasto
INIEZIONE DI INSULINA: REGOLE GENERALI
Volume
•
•
minore volume di insulina
= più rapido inizio e termine dell’azione
maggiore volume di insulina = più lento inizio e termine dell’azione
Luogo di iniezione
• addome e braccia = rapido inizio e termine dell’azione
• glutei e coscia
= lento inizio e termine dell’azione
• sede ideale
= addome e glutei
l’insulina Lantus può essere iniettata in varie zone, anche nella coscia
Profondità
•
•
•
iniezione superficiale (intradermica) = assorbimento rallentato, provoca dolore e allergie
iniezione profonda (intramuscolare)= assorbimento troppo rapido
iniezione media
(sottocutanea) = assorbimento ideale
Esercizio fisico
•
L’esercizio fisico aumenta l’irrorazione sanguigna e determina un
assorbimento più rapido (ad eccezione della lantus)
N.B. massaggiare la zona dove si è fatta l’iniezione richiama sangue e l’insulina viene assorbita più
rapidamente. Questa accorgimento può essere usato in caso di glicemia alta prima del pasto, per
accelerare l’assorbimento di insulina.
Il diario
Il diario è un importante aiuto nella cura del diabete.
Giornalmente è utile segnare non solo i risultati degli esami, ma anche le dosi di insulina prevista, le
ipoglicemie, l'attività fisica ed ogni altra cosa possa influenzare l'andamento del nostro diabete.
… QUINDI ADATTIAMO LA DOSE!!!
L’insulina prodotta dal pancreas regola la quantità di zuccheri presenti nel sangue.
Quando il corpo non produce più insulina è necessario introdurla dall’esterno con delle iniezioni. Come
abbiamo già detto, gli esami (glicemia e glicosuria) aiutano a determinare di quanta insulina si ha
bisogno, ADATTANDOLA ogni giorno secondo le necessità dell’organismo ed altri fattori (l’esercizio
fisico, l’alimentazione, le emozioni, le malattie febbrili.o “infiammazioni” in genere, ecc.). Nelle pagine
seguenti ci soffermeremo su ciascuno di questi argomenti.
20
ADATTAMENTO DELLA DOSE DI INSULINA
Obiettivi dell’adattamento: mantenimento di una glicemia entro i valori di riferimento, prevenzione di
ipoglicemie e/o iperglicemie.
L’adattamento della dose si effettua tenendo conto contemporaneamente dei sintomi di ipoglicemia,
della glicemia e dell’esame delle urine.
Una condizione di normoglicemia corrisponde a: assenza di sintomi di ipoglicemia, assenza di sete
eccessiva e di urine abbondanti.
Aumento della dose
Esame urine: Glicosuria ++/+++/+++++; Acetone: presente o assente
+
Glicemia: prima dei pasti maggiore di 120 mg/dL; oppure 1 ora e ½ - 2 ore dopo l’inizio del pasto
maggiore di 140 mg/dL nei bambini di età superiore ai 6 anni, maggiore di 160 mg/dl nei bambini da 3
a 6 anni, maggiore di 180 mg/dl nei bambini di età inferiore a 3 anni
Diminuzione della dose
Sintomi di ipoglicemia: si diminuisce anche se i valori di glicemia e di glicosuria sono alti
oppure
Esame urine: acetone con glicosuria scarsa o assente ( 0 /±
±/+)
oppure
Glicemia: prima dei pasti minore di 80 mg/dL; 1 ora e ½ - 2 ore dopo l’inizio del pasto minore di 100
mg/dL nei bambini di età superiore ai 6 anni, minore di 120 mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni, minore di
140 mg/dl nei bambini di età inferiore a 3 anni
Mantenimento della dose
Assenza di sintomi di ipo ed iperglicemia
Glicemia prima dei pasti = 80 – 120 mg/dL; oppure 1 ora e ½ - 2 ore dopo l’inizio del pasto = 100 –
140 mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, 120 -160 mg/dl da 3 a 6 anni, 140 -180 mg/dl nei
bambini di età inferiore a 3 anni .
Glicosuria inferiore a + +;
Acetone assente
Nel dubbio fra diminuire e non diminuire la dose = diminuire
Nel dubbio fra aumentare e non aumentare la dose = non aumentare
21
ADEGUAMENTO DELLA DOSE DI INSULINA CON LA LANTUS
Valori di
Valori di glicemia al risveglio e
glicemia
glicosuria
dopo cena
Cosa fare
Alta dopo
cena
( > 140 ) *
Se sono stati rispettati i
tempi di attesa prima di
Alta al risveglio
( > 120 con glicosuria ++/+++/+++++ ) cena, aumentare la dose di
rapida di cena
Bassa dopo
cena
( < 100 ) **
Bassa al risveglio
( < 80 )
Diminuire la dose di rapida
della cena
Giusta dopo
Alta al risveglio
Aumentare la Lantus
cena
( > 120 con glicosuria ++/+++/+++++ )
(100-140) ***
Giusta dopo
Bassa al risveglio
cena
( < 80 )
(100-140)***
Diminuire la Lantus
Alta dopo
cena
( >140 )*
Diminuire la Lantus
Bassa al risveglio
( < 80 )
L’adattamento della dose di Lantus non cambia sia che la somministrazione venga fatta al mattino, sia
che venga fatta alla sera.
* (>140mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, >160mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni,
>180mg/dl nei bambini di età inferiore ai 3 anni)
** (<100mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, <120mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni,
<140mg/dl nei bambini di età inferiore ai 3 anni)
***(100-140mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, 120-160mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni,
140-180mg/dl nei bambini di età inferiore ai 3 anni)
ADATTAMENTO DELLA RA
APIDA DEL MATTINO
Diminuzione della dose di rapida del mattino successivo:
•
•
•
glicemia prima di pranzo inferiore a 80 mg/dl;
glicemia inferiore a 80 mg/dl o sintomi di ipoglicemia durante il mattino;
chetoni nelle urine con glicosuria assente o scarsa (0, +/-, +) prima di pranzo;
Aumento della dose di rapida del mattino successivo:
•
prima di pranzo glicemia maggiore di 120 mg/dl + glicosuria maggiore di 1% (cioè ++ o maggiore).
Mattino
Glicosuria
Acetone
4
+++
0
Glicemia prima
di pranzo
(80 – 120)
208
4,5
+
0
185
4,5
0
0
64
Urine prima di pranzo
Rapida
4
ADATTAMENTO DELLA RAPIDA DEL PRANZO
Diminuzione della dose di rapida del pranzo del giorno successivo:
•
•
•
glicemia dopo pranzo inferiore a 100 mg/dl;
glicemia inferiore a 80 mg/dl o sintomi di ipoglicemia durante il pomeriggio compreso il controllo
prima di cena);
chetoni nelle urine con glicosuria assente o scarsa (0, +/-, +) prima di cena;
Aumento della dose di rapida del pranzo del giorno successivo:
•
dopo pranzo glicemia maggiore di 140 mg/dl + glicemia prima di cena maggiore di 120 mg/dl. (se
manca una glicemia aumentare se glicosuria maggiore di 1%, cioè ++ o maggiore).
Pomeriggio
Glicemia
Glicosuria
Acetone
4
dopo pranzo
(100 – 140)*
214
Glicemia prima
di cena
(80 – 120)
+++
0
187
4,5
175
+
0
168
5
86
++
0
264
Rapida
1 ora e 1/2 - 2 ore
Urine prima di cena
4,5
*(100-140mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, 120-160mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni,
140-180mg/dl nei bambini di età inferiore ai 3 anni)
23
ADATTAMENTO DELLA RAPIDA DELLA CENA
Diminuzione della dose di rapida della cena del giorno successivo:
•
•
glicemia dopo cena inferiore a 100 mg/dl;
glicemia inferiore a 80 mg/dl o sintomi di ipoglicemia durante la notte (entro l’intervallo di azione
dell’insulina rapida).
Aumento della dose di rapida della cena del giorno successivo:
•
dopo cena glicemia maggiore di 140 mg/dl + glicosuria al risveglio maggiore di 1% (cioè ++ o
maggiore)
Notte
Glicosuria
Acetone
4
Glicemia 2 ore
dopo cena
(100 – 140)*
198
+++
0
4,5
215
+
0
4,5
92
++
0
Rapida
Urine al risveglio
4
*(100-140mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, 120-160mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni,
140-180mg/dl nei bambini di età inferiore ai 3 anni)
ADATTAMENTO DELL’ INSULINA LANTUS (al mattino o alla sera)
Diminuzione della dose del giorno successivo:
•
•
glicemia al risveglio inferiore a 80 mg/dl o ipoglicemia durante la notte, se glicemia superiore a 100
mg/dl dopo la cena del giorno precedente;
glicemia inferiore a 80 mg/dl o sintomi di ipoglicemia durante la notte (dopo la fine dell’azione
dell’insulina rapida).
Aumento della dose del giorno successivo:
•
glicemia al risveglio maggiore di 120 mg/dl + glicosuria al risveglio maggiore di 1% (cioè ++ o
maggiore), e glicemia tra 100 e 140 mg/dl dopo la cena del giorno precedente.
Risveglio
16
Glicemia 2 ore
dopo cena
(100 – 140)*
198
Glicosuria
+++
Acetone
0
Glicemia al
risveglio
(80 – 120)
208
16
124
++
0
189
17
92
0
0
74
17
135
0
0
69
Lantus
Urine al risveglio
16
*(100-140mg/dl nei bambini di età superiore ai 6 anni, 120-160mg/dl nei bambini da 3 a 6 anni,
140-180mg/dl nei bambini di età inferiore ai 3 anni)
24
INTERAZIONE DIABETE E ATTIVITÀ FISICA E SPORTIVA
’
Come principio generale è importante sottolineare che l'attività fisica migliora l’efficacia dell insulina e
consente di controllare meglio il proprio peso.
Con i termini “attività fisica” si raggruppano due tipologie diverse di attività:
♦ La normale attività di movimento come il gioco, la passeggiata, l’attività motoria nella scuola
dell’infanzia e primaria, così come l’ora di educazione fisica nelle scuole secondarie;
♦ Attività fisica intensa, come gli allenamenti, le partite e le prestazioni sportive vere e proprie.
L’interazione fra attività fisica o sportiva e diabete va analizzata a fondo:
A) Non si fa attività fisica o movimento in situazioni di ipoglicemia o immediatamente dopo un episodio
di ipoglicemia;
B) In caso di iperglicemia (glicemia attorno a 270 o superiore), iniziare un’attività fisico-sportiva può
condurre ad un ulteriore rialzo della glicemia e si ripercuote negativamente sulla prestazione sportiva
stessa. Per tali motivi, si rende necessaria una correzione dell’iperglicemia prima della prestazione
fisica.
COMPORTAMENTI DA TENERE PER SVOLGERE ATTIVITA’ FISICA
1. È necessario, 30 minuti prima di iniziare l'attività fisica, misurare la glicemia: se questa è inferiore a
100 mg/dl bisogna assumere carboidrati (pane, crackers, fette biscottate o frutta). Se la glicemia è
superiore a 270 - 300 mg/di bisogna iniettare insulina (analogo rapido o rapida).
2. Poiché fare attività fisica è come iniettare insulina, al momento di somministrare l'insulina prima del
pasto successivo all'attività, è necessario diminuire la dose di rapida dal 20 fino anche al 50%, a
seconda della intensità e durata della attività fisica. Inoltre, chi non svolge abitualmente attività
fisica può richiedere un abbassamento maggiore della dose rispetto a chi si allena in modo
costante. Nel caso in cui l'attività fisica sia fatta entro due ore dopo il pasto (ad esempio la
ginnastica a scuola verso le ore 8 o le 9 del mattino oppure un'altra attività fisica verso le ore 14 o
le 15) è necessario diminuire la dose di insulina rapida iniettata prima del pasto (rispettivamente
colazione e pranzo nei due esempi precedenti) del 20-30%.
3. Se l'attività fisica viene svolta a metà fra un pasto e il successivo è bene diminuire del 10 - 20% le
dosi di insulina rapida di entrambi i pasti in questione.
4. Dopo l'attività fisica il tempo di attesa fra iniezione e pasto deve essere ridotto fino alla metà.
ALCUNI CASI PARTICOLARI
IL RIMBALZO GLICEMICO ( o Effetto Somogy )
Vengono definiti "rimbalzi glicemici" tutte le iperglicemie chi si verificano in conseguenza di
un'ipoglicemia ( anche se senza sintomi ).
Il nostro organismo mette allora in funzione una serie di difese ormonali (glucagone, adrenalina,
cortisolo, ormone della crescita, etc. ) che con meccanismi diversi alzano la glicemia.
Il glucagone, ad esempio, stimola la glicogenesi, induce cioè il fegato a liberare il glucosio accumulato
(glicogeno). Il rimbalzo glicemico va sospettato ad esempio in caso di iperglicemia inaspettata con
glicosuria scarsa o assente: in questa situazione non si ottiene una correzione dell’iperglicemia con
l’aumento della dose di insulina nei giorni successivi.
Cosa fare?
E’ necessario ridurre la dose di insulina responsabile della probabile ipoglicemia. Inoltre, se
l'iperglicemia sospetta si verifica al risveglio è opportuno fare dei controlli glicemici notturni per
evidenziare l' eventuale ipoglicemia (verso le 2.00 di notte).
L' EFFETTO ALBA
Si tratta di un aumento della glicemia verso le 6.00 del mattino, come risposta ad un aumento dei livelli
ormonali di glucagone, adrenalina, cortisolo, ormone della crescita, etc., fenomeno più evidente
durante lo sviluppo puberale e nell’adulto .
QUALCHE INFORMAZIONE IN PIÙ!
LA REMISSIONE TEMPORANEA O "LUNA DI MIELE"
Nelle settimane successive all'esordio del diabete, si può verificare un fenomeno che viene chiamato
REMISSIONE TEMPORANEA o più comunemente "LUNA DI MIELE".
Durante questo periodo vi è una progressiva riduzione del fabbisogno di insulina ed è più facile avere
buoni valori di glicemia.
La "luna di miele" è determinata da una migliore sensibilità all’insulina e da una lieve e temporanea
ripresa della produzione di insulina da parte delle rimanenti cellule Beta del pancreas, messe a riposo
da una buona terapia.
Questo non significa che non c’è più il diabete, ma che per un certo periodo di tempo sarà più
semplice da gestire.
Il miglioramento delle glicemie può portare a diminuire progressivamente le dosi di insulina, talvolta
sino a sospendere temporaneamente alcune iniezioni. È impossibile determinare quanto possa durare
la luna di miele: questo periodo può variare da qualche settimana a diversi mesi.
SAI COS'E’ L' EMOGLOBINA GLICOSILATA?
L'emoglobina è la sostanza contenuta nei globuli rossi del sangue che trasporta l'ossigeno a tutto il
nostro corpo. L'emoglobina alla quale si è legato il glucosio viene chiamata EMOGLOBINA
GLICOSILATA (HbA1c).
Il livello dell’ HbA1c dà informazioni sul valore medio delle glicemie dei 2-3 mesi precedenti e si valuta
ogni 3 mesi circa.
Il valore ottimale dell'HbA1c è < 7.5%.
26
VIVERE CON IL DIABETE
IL DIABETE IN VACANZA
Anche in vacanza il diabete non va mai trascurato, ma curato con intelligenza per affrontare tutti quei
cambiamenti delle abitudini quotidiane ( orari, alimentazione, attività fisica ) che inevitabilmente si
presentano.
Prima di partire è bene controllare di avere:
-
cartucce di insulina in uso e di scorta
siringhe o penna per l’insulina
strisce per la glicosuria/chetonuria e per la glicemia
glucometro
pungidito e aghi
materiale per disinfezione
confezione di glucagone
diario
È importante sapere che:
-
Le cartucce di insulina in uso possono rimanere a temperatura ambiente (non oltre i 30 gradi) per
almeno un mese, mentre le scorte ed il glucagone devono essere conservati in una borsa termica.
Per chi si reca all'estero è consigliabile portare un certificato medico in inglese che attesti la
malattia e la necessità del trasporto del materiale per la terapia. Tale certificato è obbligatorio per
tutti i viaggi aerei, durante i quali il materiale deve essere portato nel bagaglio a mano.
Ricorda che in vacanza aumenta quasi sempre l’esercizio fisico e quindi è maggiore il rischio di
ipoglicemie. Per tale motivo è importante considerare una riduzione delle dosi di insulina ed avere
sempre a portata di mano zucchero, caramelle, succhi di frutta, crackers, ecc..
Se il tuo viaggio prevede il cambiamento del fuso orario, prima di partire chiedi consiglio al medico per
il dosaggio dell' insulina.
Infine, in caso di smarrimento o rottura delle cartucce, i diversi tipi di insulina si possono acquistare
nelle farmacie delle principali località di tutto il mondo.
E’ importante che nel viaggio ci sia qualcuno con te che sappia come comportarsi in caso di necessità.
IL DIABETE A SCUOLA
E’ importante informare gli insegnanti del diabete; leggere il manuale e frequentare i corsi per
insegnanti organizzati dal Centro sono momenti fondamentali per la loro preparazione.
E’ opportuno portare a scuola tutto ciò che è necessario per correggere eventuali ipoglicemie
(caramelle, succhi di frutta, crackers, ecc.), senza dimenticare il glucagone (da usare solo per le
ipoglicemie gravi).
In caso di attività fisica a scuola non dimenticare di fare merenda e porta in palestra il necessario per
correggere l' ipoglicemia.
LE FESTE
Una festa deve rimanere un momento di svago e di divertimento che va vissuto senza eccessive
preoccupazioni ma con semplici accorgimenti; ad esempio per i compleanni che si festeggiano a
scuola si può suggerire di mangiare la torta, quando è possibile, dopo pranzo o al mattino al posto
della merenda. Possibilmente suggerire alle scuole di di festeggiare tutti i compleanni che ricorrono nel
mese in un unico giorno del mese.
Durante la festa scegli quello che ti piace di più, ma ricorda di non esagerare con le quantità: ad
esempio, puoi mangiare una piccola fetta di torta e qualche snack salato e bere possibilmente
bevande senza zucchero (es: Coca-Cola Light o Zero, ecc.)
27
LE MALATTIE
In caso di malattia come influenza, malattia infettiva, ecc., cosa bisogna fare?
- Aumentare la frequenza dei controlli della glicemia.
- In caso di vomito e/o diarrea somministrare comunque bevande zuccherate, con il cucchiaino o a
piccoli sorsi
- Ridurre o eliminare le dosi di insulina rapida, mantenendo quelle di insulina Lantus.
Se non si riesce a gestire la situazione, mettersi in contatto con l' equipe curante per farsi consigliare
sul da farsi.
FARMACI
In linea di massima non vi sono controindicazioni per l' uso dei farmaci più comuni, tenendo però
presente:
–
–
I cortisonici hanno un'azione iperglicemizzante e quindi vanno usati solo se indispensabili
Se è possibile preferire le compresse agli sciroppi perchè questi contengono quasi sempre
zuccheri a rapido assorbimento.
Per ogni dubbio è comunque bene chiedere consiglio al medico.
Nota Bene : La vaccinazione antiinfluenzale non ha nessuna controindicazione per chi ha il diabete,
anzi è particolarmente indicata!
IL DIABETE E IL FUMO
Che fumare sia dannoso alla salute è ormai un concetto noto e da tutti condiviso: per chi ha il diabete
lo è di più!
Il fumo favorisce in tutti la comparsa di carcinoma polmonare e bronchite cronica.
Imoltre riducendo il calibro dei vasi sanguigni il fumo è un fattore di rischio cardio-vascolare come lo
sono ipertensione, l'iperlipidemia, l'obesità, il diabete stesso, la sedentarietà e gli stress abituali. Il fumo
è statisticamente associato ad una maggiore frequenza di infarti ed ictus. Chi ha due fattori di rischio
non rischia il doppio ma il triplo di chi ne ha uno solo.
Quindi, tutti hanno 1000 buoni motivi per non fumare, ma chi ha il diabete ha un motivo in più!
E L'ALCOL?
Moderate quantità di alcol possono essere assunte (di certo non dagli adolescenti). Eccessive quantità
di alcol comportano un aumento delle calorie e quindi il rischio di sovrappeso (1 g di alcol fornisce 7
Kcal) e il rischio di ipoglicemia è molto aumentato.
28
AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA
DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE
STRUTTURA COMPLESSA DI PEDIATRIA
Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica
Ambulatorio tel. 0376 - 201457
Reparto tel. 0376 - 201455
Associazione giovani e adulti con diabete
Sede legale Via Susani 7/B 46100 Mantova
Tel. 328/8694931
29
PROF. LEONARDO PINELLI
Specialista in Pediatria e Endocrinologia
Diabetologia Pediatrica
Consulente Diabetologia Pediatrica _UO Pediatria
Azienda Ospedaliera C..Poma - Mantova
Cell. 334 6611 981
[email protected]
Al Presidente
AGAD Mantova Onlus
Sig,ra Patrizia Boselli
OGGETTO : autorizzazione all’uso del manuale “ Lo so io cosa è il diabete “ Verona
Gentile Presidente,
le confermo l’autorizzazione a diffondere il manuale per le famiglie dei ragazzi con
diabete, derivato da quello precedentemente da me elaborato presso il Centro
regionale di diabetologia pediatrica dell’Università e ASL 20 di Verona.
Ho avuto anche la autorizzazione dell’attuale Direttore del centro Prof.C. Maffeis
Sarà sufficiente inserire la seguente dicitura :
“Questo manuale è stato tratto in gran parte da quello prodotto dal Prof. L.Pinelli
presso il Centro di Diabetologia Pediatrica di Verona “
Cordiali saluti
Mantova li,13 Maggio 2012
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Manuale Pediatrico