DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
RIORDINO DELLE COMPETENZE E DELL’ORGANIZZAZIONE DEL CNVVF
Elementi essenziali del progetto
Il progetto di riordino del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, predisposto a legislazione vigente e
con riduzione di spesa, si basa su una serie di principi fondamentali:

centralità dei bisogni e delle aspettative del cittadino, sviluppo del modello organizzativo sulla
base delle esigenze territoriali

uniformità della risposta ed omogeneità della distribuzione di risorse in ambito territoriale

chiarezza di compiti e funzioni di ogni struttura (Comandi, Direzioni Regionali, Uffici Centrali)
che costituiscono l’articolazione del Corpo

mantenimento di funzioni di pianificazione, indirizzo e controllo in capo agli Uffici Centrali

valorizzazione delle Direzioni Regionali attraverso il decentramento di ulteriori compiti e
funzioni attinenti alla gestione delle risorse umane, strumentali ed economiche

attribuzione di incarichi prevalentemente operativi ai Comandi

immediata applicabilità, in quanto conforme alla legislazione vigente

individuazione e recupero di sacche di inefficienza e definizione del quadro di esigenze per il
mantenimento/miglioramento dei livelli qualitativi del servizio.
Gli effetti attesi dalla sua applicazione sono:

mantenimento, o miglioramento ove richiesto e possibile, della qualità dei servizi erogati
attraverso:
 ridistribuzione del personale nelle strutture territoriali, con conseguente semplificazione
gestionale e riduzione di costi (es. abbattimento dei costi connessi alle attuali necessità di
rimpiazzo del personale in servizio presso i distaccamenti a cura della sede centrale per
garantire la composizione delle squadre)
1
 razionalizzazione dei servizi specialistici (nuclei dedicati) portuali, con nuove modalità
operative e progressiva dismissione di mezzi che hanno alti costi di gestione (es. mezzi
navali di grandi dimensioni)
 ottimizzazione del servizio sommozzatori. Mantenendo la copertura h24 in ambito regionale
(escluse Molise, Basilicata e Umbria, dove il servizio non è istituito), vengono ridefiniti gli
orari di servizio di nuclei minori presenti nelle regioni a maggior rischio (totale 6). Si
procede inoltre alla cessazione di nuclei caratterizzati da bassa attività di soccorso (totale
6)
 gli interventi illustrati nei due punti precedenti, vengono attuati con una ridefinizione delle
piante organiche dei servizi nautici e sommozzatori, che consente il recupero di 314 unità
di personale specialistico da destinare alle attività di soccorso ordinarie
 ottimizzazione delle alte qualificazione attraverso la semplificazione dei processi di
formazione, la definizione delle esigenze e la pianificazione della distribuzione territoriale
(non si tratta dei nuclei ad attività specialistica, ma di competenze professionali acquisite
con percorsi formativi interni, che si aggiungono a quelle ordinarie di base: es.
elisoccorritori, cinofili, soccorritori fluviali-alluvionali ed acquatici, operatori speleo-alpinofluviali, addetti NBCR, componenti di squadre di ricerca e salvataggio dispersi sotto
macerie, addetti alla esecuzione di opere provvisionali). Tali interventi non comportano
alcun impatto sugli organici complessivi, determinano invece un miglioramento della
capacità di intervento da parte delle squadre ordinarie e nelle grandi emergenze
 ridistribuzione dei funzionari direttivi in ragione delle effettive esigenze territoriali, con
conseguente riduzione dei tempi di svolgimento dei procedimenti autorizzativi per aziende
e cittadini (es. servizi di prevenzione incendi in relazione alle industrie presenti sullo
specifico territorio)

riduzione delle spese di gestione conseguenti a:
 riclassificazione di 25 sedi a distaccamenti volontari
 risparmi derivanti dal progressivo trasferimento alle Direzioni Regionali di alcuni processi
attualmente afferenti ai Comandi Provinciali (es. gare servizi pulizie, servizi mensa,
gestione nuclei regionali)
Linee guida seguite:
Il modello organizzativo illustrato è finalizzato all’ottimizzazione delle risorse, al decentramento
delle funzioni ed alla razionalizzazione del funzionamento delle strutture.
Il progetto, partendo dalle esigenze del territorio, ridefinisce la mappatura delle sedi (centrali e
distaccate), che vengono riclassificate in base ad indicatori riconducibili al rischio ambientale, alla
densità abitativa, all’estensione territoriale, allo sviluppo industriale e commerciale. Si ha di
conseguenza una rimodulazione dei singoli organici.
Uno degli elementi fondanti di questo processo di riordino, è individuato nel decentramento alle
Direzioni Regionali di importanti funzioni organizzative e gestionali, con definizione dei relativi
2
organici. Restano invece in capo agli Uffici Centrali le funzioni di indirizzo, pianificazione e
controllo, per assicurare risposte uniformi sul territorio nazionale.
In base a ciò, viene ottimizzata l’organizzazione dei posti di funzione attribuiti al personale VV.F.
sia negli Uffici Centrali, anche attraverso l’accorpamento di funzioni dirigenziali, sia sul territorio.
Viene inoltre perseguito un miglioramento della efficienza delle strutture di formazione con il
mantenimento, unitamente agli Istituti di formazione Centrali (Scuola Centrale Operativa, Istituto
Superiore Antincendi, Scuole Centrali Antincendi), di due poli didattici, uno al Nord e l’altro al Sud.
È infine prevista la gestione diretta da parte del Corpo dell’Opera Nazionale di Assistenza dei Vigili
del Fuoco e delle funzioni relative alla disciplina del personale.
Il progetto, sviluppato sugli organici di legge, tiene conto anche del prevedibile impatto del blocco
parziale del turn-over previsto dalla attuale normativa.
Uno degli effetti del piano è lo spostamento di personale del Corpo dal centro al territorio, secondo
quanto indicato nella tabella seguente:
ORGANICI UFFICI CENTRALI
Ruolo
Progetto
Accordo OO.SS 2008
Differenza
Variazione
Dirigenti
26
45
- 19
- 42 %
Operativi (VP/CS/CR)
235
355
- 120
- 34 %
SD/Ispettori
102
150
- 48
- 32 %
Direttivi
81
98
- 17
- 17 %
Amministrativi
427
537
- 111
- 21 %
Totale
871
1185
- 315
- 27 %
Le schede e le tabelle seguenti illustrano e definiscono i principali elementi costitutivi del progetto.
3
L’approccio metodologico di sviluppo del progetto
Il riordino delle competenze e dell’organizzazione del CNVVF parte dall’analisi della domanda di
soccorso tecnico urgente proveniente dal territorio con l’obiettivo di offrire un servizio adeguato alle
aspettative dei cittadini sia in termini di efficacia che di efficienza.
L’approccio metodologico procede dalla rivisitazione dei servizi operativi sul territorio
(Distaccamenti e Comandi), alla rivalutazione delle funzioni organizzative e gestionali proprie delle
Direzioni Regionali, per giungere successivamente ai livelli di pianificazione, indirizzo e controllo
propri degli Uffici Centrali.
La struttura organizzativa dei Comandi, in considerazione della mission istituzionale del servizio di
soccorso, ha una connotazione di tipo gerarchico – piramidale, che riflette più in generale quella
del Corpo Nazionale, articolata tra centro e territorio, con una forte distinzione di ruoli e
responsabilità, con procedure e flussi comunicativi definiti e codificati.
Il percorso logico proposto per il riordino delle competenze e dell’organizzazione del CNVVF parte
quindi dalla base della piramide gerarchica, costituita dai Comandi, con la definizione delle
tipologie delle squadre di soccorso, che costituiscono il front office del servizio di soccorso
pubblico.
Successivamente prosegue, attraverso l’individuazione delle attività di supporto al soccorso, delle
altre attività istituzionali (prevenzione, vigilanza, formazione, gestione tecnico - amministrativo –
contabile), ed infine giunge, attraverso le attività di coordinamento ed indirizzo, alla definizione
della struttura apicale del Corpo.
Il metodo seguito si sviluppa secondo le seguenti fasi:
 rivalutazione di modelli organizzativi delle strutture periferiche del CNVVF (Distaccamenti,
Comandi provinciali, Direzioni regionali) sulla base delle competenze e funzioni attribuite dal
vigente ordinamento, tenendo conto delle modalità ed esigenze operative di intervento e delle
attività di supporto;

classificazione dei Comandi, dei Distaccamenti e delle Direzioni regionali, in funzione di
parametri territoriali di rischio;

attribuzione a ciascuna struttura del modello organizzativo predefinito, in funzione della
categoria di appartenenza.

individuazione degli Uffici centrali per il coordinamento, il controllo e l’attività di indirizzo delle
articolazioni territoriali del C.N.VV.F.
Il modello organizzativo
In base alla consolidata esperienza vengono definite, ai soli fini del dimensionamento delle piante
organiche e senza alcun riferimento ad aspetti organizzativi del servizio, le seguenti tipologie di
squadre e servizi operativi:
 squadra di intervento: composta da 5 unità operative: 1 Capo Squadra e 4 Vigili, di cui un
autista. I compiti di tale modulo operativo sono di primo intervento sul luogo del sinistro, con
competenza risolutiva nella generalità dei casi. Per scenari di particolare complessità, la
squadra di intervento, in attesa di altre squadre di rinforzo, provvede all’effettuazione delle
attività previste nelle P.O.S. di riferimento;
 servizio di Sala Operativa 115: il modulo base del servizio SO115 è composto da 2 unità;
 servizio di supporto mezzi speciali: composto da 2 unità operative, di cui un autista. I
compiti di tale modulo operativo sono di rinforzo alla squadra di intervento, con l’impiego di
mezzi speciali (autoscala, autogrù, autobotte serbatoio) e/o di mezzi per il trasporto sul luogo
del sinistro di speciali attrezzature di soccorso (motopompe, autorespiratori, attrezzature per
opere provvisionali, etc.);
 servizio di supporto ad alta qualificazione (es. NBCR, SAF, cinofili, TAS, SA, …):
composto indicativamente da 2 unità, il servizio integra la squadra di intervento assicurando
competenze operative essenziali per la risoluzione di interventi complessi;
 nucleo specialistico (SMZ, ELI, PORT, TLC): nucleo con competenza risolutiva ovvero di
supporto alle squadre di intervento in caso di operazioni di soccorso che richiedono abilità e
competenze specialistiche riconducibili a servizi “dedicati” del Corpo.
4
Comandi Provinciali
I Comandi provinciali sono stati categorizzati in base ad indicatori riconducibili al rischio ambientale, alla densità
abitativa, all’estensione territoriale nonché allo sviluppo industriale e commerciale del territorio servito; tali
indicatori preventivamente normalizzati sono stati successivamente aggregati in un unico indice globale (indice di
categorizzazione totale).
I parametri presi in considerazione per la categorizzazione dei Comandi sono i seguenti:
 superficie del territorio;
 popolazione residente;
 numero di attività industriali:
 numero attività commerciali;
 articolazioni territoriali ordinarie (sedi VF);
 presenza e numero sedi aeroportuali e portuali;
 numero Distaccamenti volontari;
 media degli interventi effettuati nel periodo 2008-2012;
 tipologia e complessità sede centrale.
Sulla base dei suddetti parametri è stata costruita una matrice (A) composta da n=100 righe, corrispondenti alle
province, e m=9 colonne, corrispondenti ai parametri territoriali/distrettuali anzidetti.
Inseriti nella matrice i singoli valori dei diversi parametri territoriali, è stato elaborato un algoritmo per il calcolo del
“coefficiente parziale di classificazione” corrispondente per ciascun parametro di riferimento (colonna n-esima) al
rapporto tra il valore x della riga i-esima ed il valore massimo Xmax del parametro presente nella colonna n-esima.
I suddetti coefficienti parziali di classificazione sono stati riportati in una ulteriore matrice (B), anch’essa composta
da n=100 righe ed m=9 colonne.
Sono stati quindi introdotti fattori di compensazione dei coefficienti parziali di classificazione, al fine di attribuire un
giusto peso a ciascun parametro di categorizzazione, secondo quanto indicato nella tabella seguente:
Fattori di compensazione
popolazione residente
0.35
n. interventi
0.20
n. attività commerciali
0.05
n. sedi VV.F.
0.10
n. attività industriali
0.05
distaccamenti portuali e aeroportuali
0.04
Superficie territoriale
0.05
n. distaccamenti volontari
0.01
sede centrale
0.15
TOTALE PARZIALE
0.50
0.50
TOTALE
1.00
Moltiplicando i fattori di compensazione per i coefficienti parziali di classificazione si sono ottenuti, per ciascuna
provincia, i “coefficienti parziali di classificazione pesati”.
Si è quindi proceduto alla costruzione di una terza matrice (C) costituita dai coefficienti parziali di classificazione
pesati, la cui somma consente di calcolare, per ciascuna provincia, un indicatore quantitativo denominato “indice
di categorizzazione totale”.
I Comandi sono stati quindi ordinati in base al valore del suddetto indice di categorizzazione totale e raggruppati
in fasce omogenee,
In base al valore dell’indice di categorizzazione totale i Comandi sono stati classificati in 5 categorie: I superiore, I,
II, III e IV Categoria, così come indicato in tabella A (Allegato A) allegata al documento,
Ciascun Comando, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, è articolato nei seguenti uffici essenziali:
1.
Uffici di line, diretti da personale appartenente al ruolo dei direttivi e dei dirigenti:
1.a. Emergenza e Soccorso Tecnico, con il compito di organizzare e assicurare gli interventi di soccorso
tecnico urgente attraverso il coordinamento e la gestione delle squadre operative;
1.b. Prevenzione e Sicurezza Tecnica, cui compete programmare ed assicurare i controlli e la vigilanza in
materia di sicurezza antincendio.
2.
Uffici di staff: con coordinamento affidato a personale appartenente al ruolo dei direttivi e dei dirigenti
2.a. Risorse Finanziarie, Strumentali e Logistiche
2.b. Sviluppo e Gestione Risorse Umane
2.c. Affari Generali
Le attività di supporto al servizio di soccorso e le altre attività istituzionali sono organizzate in aree che ricalcano il
modello del Dipartimento al fine di perseguire obiettivi tesi ad assicurare uniformità di servizi sul territorio ed a
facilitare l’efficacia dei flussi comunicativi.
In ogni caso il Dirigente territoriale potrà adattare il modello alle esigenze dettate dalle specificità del territorio.
Le aree tecniche, in relazione alla dimensione della sede, sono dirette da un primo dirigente o da un funzionario
della carriera direttiva, in armonia alle attribuzioni ad essi conferiti dalla normativa di riferimento.
Gli organigrammi riportati a conclusione del documento (Allegato B) schematizzano graficamente il modello
organizzativo di riferimento dei Comandi appartenenti alle diverse categorie.
5
Distaccamenti permanenti
La categorizzazione dei Distaccamenti, ai fini della successiva attribuzione degli organici è stata effettuata in
base ai seguenti parametri, riferiti agli ambiti territoriali di competenza di ciascuna sede:
 n. abitanti serviti;
 media numero interventi anni 2008-2012;
 superficie territoriale di competenza;
 attività commerciali
 attività industriali.
Il criterio di categorizzazione è speculare a quello descritto in precedenza ed utilizza i seguenti fattori di
compensazione:
Fattori di compensazione
0.35
n. interventi/anno
0.15
0.15
0.05
Popolazione residente
n. attività commerciali
n. attività industriali
Superficie territoriale
TOTALE PARZIALE
TOTALE
0.70
0.30
0.30
1.00
A conclusione del processo è stato definito per ciascuna sede distaccata il valore dell’indice di
categorizzazione totale sulla base del quale i distaccamenti sono stati classificati in 4 categorie: SD1, SD2,
SD3 ed SD4, così come indicato in tabella C (Allegato C) allegata al documento,
A ciascuna categoria di distaccamento sono state attribuite le capacità di risposta sintetizzate nella tabella
seguente:
Categoria
Distaccamento
SD1
Squadre
intervento
1
Servizi supporto
mezzi speciali
0
SD2
1
0
5 unità
SD3
1
1
7 unità
SD4
2
0
10 unità
Composizione minima dispositivo risposta
4 unità permanenti e 1 unità volontaria
Lo studio effettuato ha evidenziato la presenza di 25 sedi distaccate, per buona parte non ancora attive
ovvero a funzionamento stagionale o misto, caratterizzate da scarsi carichi di lavoro e da ridotti parametri di
rischio che suggeriscono la loro riclassificazione come distaccamento volontario.
In allegato è riportata una scheda (Allegato D) con il dettaglio delle suddette sedi.
L’esperienza suggerisce inoltre che il personale Capo Reparto assegnato alle sedi distaccate svolga funzioni
di coordinamento con orario di lavoro 12/36 diurno.
I Direttori Regionali, di concerto con i Comandanti competenti, possono istituire Distretti sul territorio,
costituiti da più distaccamenti, associati ed organizzati in modo da assicurare una maggiore flessibilità
operativa. Restano fermi gli organici complessivi di ciascun Comando e la responsabilità di ciascun
Comandante in tema di organizzazione del soccorso.
6
Sedi centrali
La categorizzazione delle sedi centrali, ai fini della successiva attribuzione degli organici è stata
effettuata in base ai seguenti parametri, riferiti agli ambiti territoriali di competenza di ciascuna
sede:
 superficie del territorio di competenza;
 popolazione residente;
 numero di attività industriali:
 numero attività commerciali;
 numero articolazioni territoriali ordinarie (sedi VF);
 presenza e numero sedi aeroportuali e portuali;
 numero Distaccamenti volontari;
 media degli interventi effettuati nel periodo 2008-2012.
 Servizi speciali di interesse regionale
Il criterio di categorizzazione è speculare a quello descritto in precedenza ed utilizza i seguenti
fattori di compensazione:
popolazione residente
n. attività commerciali
n. attività industriali
Superficie territoriale servita
TOTALE PARZIALE
TOTALE
Fattori di compensazione
0.35 n. interventi/anno
0.05 n. sedi VV.F.
0.05 distaccamenti portuali e aeroportuali
0.05 n. distaccamenti volontari
Servizi speciali regionali
0.50
1.00
0.20
0.15
0.10
0.01
0.04
0.50
A conclusione del processo è stato definito per ciascuna sede centrale il valore dell’indice di
categorizzazione totale sulla base del quale le sedi centrali sono stati classificate in 5 categorie
C1super, C1, C2, C3 e C4, così come indicato in tabella E (Allegato E) allegata al documento,
A ciascuna categoria di sede centrale sono state attribuite le capacità di risposta sintetizzate nella
tabella seguente:
Categoria
Sede Centrale
I
II
III
IV
Squadre
intervento
36
2
2
1
Moduli Sala
Operativa
12
1
1
1
Servizi di supporto
mezzi speciali
24
1
1
1
Servizi ad elevata
qualificazione
in turno  2
in turno (non dedicato)
in turno (non dedicato)
in turno (non dedicato)
I Comandi inquadrati nella categoria “I superiore” per le particolari dimensioni e caratteristiche,
richiedono una capacità di risposta che non può essere ricondotta a tipologie standardizzate.
7
Dimensionamento degli organici dei Comandi
Il dimensionamento degli organici per i reparti operativi dei Comandi, tiene conto della necessità di
garantire l’operatività delle sedi h. 24, nel rispetto delle previsioni del CCNL che fissa in 133.5
turni/anno (corrispondenti a 1602 ore/anno) la prestazione annua richiesta a ciascun operatore.
Il calcolo per definire la dotazione organica del personale inserito nel servizio operativo di soccorso
tecnico urgente è quindi data dal rapporto tra l’orario complessivo del servizio (365 gg x 24 h/g =
8760 h/anno), diviso l’orario individuale (1602 h/anno).
Da ciò discende che teoricamente per assicurare la copertura di un posto di lavoro h24 occorrono
5,4 operatori (8760/1602 = 365x2/133,5) ,.
Il valore ottenuto dal calcolo viene empiricamente incrementato di un fattore pari al 6,5% per
tenere conto dell’incidenza delle irrinunciabili attività di formazione ed addestramento (stimato pari
a 2 settimane/anno per operatore e corrispondente al 4.5% dell’orario ordinario di lavoro) nonché
delle assenze per malattia, (statisticamente pari a circa il 2% dell’orario ordinario di lavoro).
Si ritiene infine ragionevole stimare, su base empirica, che circa il 10 % dell’organico di riferimento
sia ordinariamente impegnato in attività di supporto al soccorso (laboratori, officine, addestramento
e formazione).
Il criterio di assegnazione degli Ispettori, oltre a tener conto della classificazione dei Comandi,
prende in considerazione le esigenze dei servizi di soccorso (tecnico di guardia), la presenza di
sedi distaccate di tipo ordinario (SD1 e SD2) e di quelle ad elevata operatività (SD3 e SD4), la
presenza di servizi di soccorso portuali ed aeroportuali nonché i nuclei sommozzatori ed i reparti
volo.
Il dimensionamento degli organici dei Direttivi tiene conto, oltre che della classificazione dei
Comandi, della presenza sul territorio di attività a rischio di incidente rilevante (soggette agli
obblighi di cui all’art. 8 o all’art. 6 del D.P.R. 334/99 e s.m.i. con diverso peso percentuale).
Nella tabella F allegata (Allegato F) sono quantificati e distribuiti nelle sedi territoriali gli organici del
personale operativo e direttivo risultanti dalla applicazione del metodo.
La tabella G (Allegato G) tiene conto, per il personale operativo, del prevedibile impatto del blocco
parziale del turn-over previsto dalla attuale normativa.
Per quanto riguarda i direttivi sono stati inoltre stabiliti 413 posti funzione (Allegato H) in modo
coerente ai modelli organizzativi dei Comandi delle Direzioni Regionali descritti nella presente
relazione.
I posti funzione anzidetti potranno avere diversa fascia di retribuzione e valore differenziato per la
progressione in carriera, in ragione della severità dell’incarico e della complessità della sede di
servizio.
8
Direzioni Regionali
A livello regionale il C.N.VV.F. si articola in Direzioni presso cui sono individuati i seguenti uffici, diretti da dirigenti o
funzionari direttivi in ragione dei carichi di lavoro attesi in quanto connessi all’estensione geografica, alla popolazione
residente, ai fattori di rischio ambientale ed industriale presenti:
1. Uffici di line: destinati ad assicurare i servizi istituzionali dei Vigili del Fuoco sono:
1.a. Emergenza e Soccorso Tecnico con il compito di coordinare la colonna mobile regionale, i nuclei specialisti, i
servizi specializzati di livello regionale e la sala operativa regionale;
1.b. Prevenzione e Sicurezza Tecnica con il compito di coordinare l’attività del comitato tecnico regionale per le
istanze di deroga e per le aziende a rischio di incidente rilevante, di assicurare l’uniformità d’indirizzo nelle
attività di prevenzione incendi e i compiti degli organi di vigilanza in materia di sicurezza antincendio nei luoghi
di lavoro presenti sul territorio, il nucleo specialistico di assistenza in materia di sicurezza antincendio nei
luoghi di lavoro, il nucleo investigativo antincendio e i nuclei per la Sicurezza dei Beni Culturali;
2. gli Uffici di staff destinati ad assicurare la programmazione e la gestione delle risorse assegnate dal Dipartimento
secondo lo specifico piano di ripartizione:
2.a. Risorse Finanziarie, Strumentali e Logistiche;
2.b. Sviluppo e Gestione Risorse Umane;
2.c. Affari Generali.
Coerentemente agli indirizzi politici di decentramento amministrativo, le Direzioni Regionali, rette da Dirigenti Generali,
saranno chiamate a svolgere funzioni delegate da parte degli Uffici Centrali e compiti attualmente in capo ai Comandi
provinciali con l’assunzione di un ruolo di coordinamento, indirizzo e controllo molto più articolato e diffuso rispetto
all’assetto attuale.
In particolare, in aggiunta ai compiti già ricoperti nel campo degli incidenti rilevanti, delle deroghe di prevenzione incendi,
della formazione, del TLC, è previsto un potenziamento di funzioni e compiti relativi a:
 pianificazione e coordinamento dell’attività di soccorso pubblico, di difesa civile e di protezione civile
 pianificazione e coordinamento dell’attività di prevenzione incendi
 coordinamento e gestione funzionale ed amministrativa dei servizi specialistici (l’organico di SMZT, TLC, Reparti
Volo farà capo alle Direzioni Regionali) e dei settori ad alta qualificazione
 gestione delle risorse umane in ambito regionale
 gestione delle risorse finanziarie, logistiche e strumentali in ambito regionale
 gestione delle competenze amministrative/contabili
 gestione dei nuclei specialistici di assistenza alle aziende nel campo della sicurezza del lavoro
 assunzione delle competenze attualmente svolte dagli Uffici ispettivi aeroportuali
 collaborazione nelle attività svolte dall’Ufficio Centrale Ispettivo
Tenendo conto di questa nuova organizzazione e definizione delle competenze risulta necessario rivedere la struttura
organizzativa delle Direzioni, rapportandola anche alla dimensione e complessità delle aree e dei Comandi della regione.
In particolare, per le maggiori competenze nel settore amministrativo-contabile potrà essere necessario prevedere, in
futuro, l’inquadramento in organico di un Dirigente amministrativo.
Il progetto prevede la classificazione delle Direzioni in 2 fasce, in base alla dimensione territoriale.
Fascia
Direzioni Regionali
1
Lombardia, Sicilia, Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte
2
Abruzzo, Calabria, Friuli V.G., Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Basilicata, Molise e Umbria
Lo schema di riferimento della struttura organizzativa-gestionale delle Direzioni regionali è il seguente:

Area operativa – gestione emergenze

Soccorso tecnico

Sala Operativa

Nuclei specialistici

Prot.civile

Difesa civile

Area prevenzione incendi-sicurezza tecnica

Attività RIR - CTR

Prevenzione incendi

Deroghe

DL 81/200 Sicurezza lavoro

Area servizi logistico-strumentali – contratti

Sedi servizio

Gestione automezzi mezzi caricamento equipaggiamento

Contratti e servizi

Area formazione e addestramento

Area risorse umane e competenze amministrative – Segreteria e affari generali

Area risorse finanziarie
In Allegato B sono riportati gli organigrammi delle tipologie delle Direzioni e in Allegato F si trovano i relativi organici.
9
Uffici Centrali
Poiché alcune funzioni gestionali e programmatiche di livello centrale saranno trasferite alle
Direzioni regionali appare opportuno orientare maggiormente gli Uffici centrali verso attività di
studio e ricerca, innovazione e sviluppo, indirizzo e auditing.
Conseguentemente le due Direzioni Centrali dedicate agli aspetti inerenti la “mission” istituzionale
saranno ristrutturate potenziando alcune funzioni riconducibili alle attività anzidette e
ridimensionando i settori gestionali.
Per le altre Direzioni che assicurano funzioni di staff nell’ambito delle risorse umane, finanziarie,
strumentali e logistiche si procederà ad un processo di razionalizzazione con spostamento di posti
di funzione dirigenziale verso il territorio, soprattutto nei settori che non conferiscono valore
aggiunto ai processi decisionali.
Per uniformità, in tutte le Direzioni Centrali tecniche, viene previsto che il Vice Direttore Centrale si
dedichi alla pianificazione, coordinamento e controllo con compiti di indirizzo, innovazione e
sviluppo (PCC).
La proposta relativa alla razionalizzazione delle risorse per ottimizzare l’organizzazione degli Uffici
Centrali del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, prevede l’accorpamento delle funzioni di più Aree
e l’eventuale spostamento di Aree da una Direzione Centrale ad un’altra. E’ altresì prevista
l’implementazione dell’Ufficio di Staff del Capo del Corpo al fine di migliorarne l’attività direttiva e
strategica.
La struttura delle Direzioni Centrali, i cui organigrammi sono riportati in allegato (Allegato I) , risulta
ridimensionata rispetto a quella attuale in relazione al progressivo trasferimento di competenze e al
potenziamento delle Direzioni regionali.
In una fase successiva saranno gradualmente inseriti negli organici degli Uffici Centrali i
componenti della banda e gli atleti delle Fiamme Rosse del Corpo, in modo coerente con le
previsioni normative.
Le risorse liberate dalla razionalizzazione e sintetizzate nella seguente tabella andranno a
rafforzare gli uffici territoriali
ORGANICI UFFICI CENTRALI
Ruolo
Progetto
Accordo OO.SS 2008
Differenza
Variazione
Dirigenti
26
45
- 19
- 42 %
Operativi (VP/CS/CR)
235
355
- 120
- 34 %
SD/Ispettori
102
150
- 48
- 32 %
Direttivi
81
98
- 17
- 17 %
Amministrativi
427
537
- 111
- 21 %
Totale
871
1185
- 315
- 27 %
10
Funzioni dirigenziali del ruolo operativo del C.N.VV.F.
Come indicato in premessa il decentramento alle Direzioni Regionali di importanti funzioni organizzative
e gestionali impatta in modo rilevante sulla organizzazione generale, imponendo una rivisitazione della
distribuzione delle posizioni dirigenziali, anche in considerazione che, al fine di assicurare risposte
uniformi sul territorio nazionale, restano in capo agli Uffici Centrali le funzioni di indirizzo, pianificazione
e controllo.
In base a ciò è stata ottimizzata la distribuzione dei dirigenti VVF negli Uffici Centrali, anche attraverso
l’accorpamento di funzioni dirigenziali, e sul territorio.
Le seguenti schede sintetizzano la situazione attuale e quella di progetto.
Sono riportati in allegato (Allegato L) tabelle e grafici esplicativi.
SITUAZIONE ATTUALE






Complessivamente i posti funzione dirigenziali VF (esclusi i medici e i ginnici) sono 187, di cui 164
non generali.
Su 164 posti funzione VF non generali, 45 sono presso gli Uffici centrali.
Su 100 Comandi provinciali, 75 sono per primo dirigente e 25 per dirigente superiore.
I posti funzione di dirigente di supporto presso le Direzioni Regionali sono 13 (Piemonte,
Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, Veneto e T.A.A.,
Puglia, Marche, Calabria, Liguria).
I posti funzione di dirigente addetto presso i Comandi Provinciali sono 6 (Roma, Milano, Napoli,
Torino, Palermo, Cagliari).
La DCEST ha 9 dirigenti superiori e primi dirigenti (3+6), la DCF ne ha 5 (3+2), la DCPST ne ha 8
(3+5), la DCRLS ne ha 6 (2+4), gli uffici di staff ne hanno 7 (3+4), l’Ufficio Ispettivo ne ha 7 (4+3), la
DCRU ne ha 1 (1+0) e la Difesa Civile ne ha 2 (2+0).
SITUAZIONE DI PROGETTO









Il progetto è a saldi invariati e a legislazione vigente, prevedendo lo stesso numero complessivo di
dirigenti e la stessa distribuzione fra dirigenti superiori e primi dirigenti.
Prevede una significativa riduzione dei dirigenti presso gli Uffici centrali, passando da 45 (21+24) a
26 (11+15), a beneficio del territorio.
In tutte le Direzioni centrali vengono accorpate alcune funzioni: la DCEST passa da 9 a 6 tra
dirigenti superiori e primi dirigenti (2+4), la DCF da 5 a 4 (1+3), la DCPST da 8 a 4 (1+3), la DCRLS
da 6 a 4 (1+3), l’Ufficio Ispettivo da 7 a 3 (3+0), la DCRU da 1 a 1 (1+0), la Difesa Civile da 2 a 1
(1+0).
In staff con il Capo Dipartimento e con il Capo del Corpo è prevista una struttura di collegamento,
diretta da un dirigente superiore, le cui funzioni sono state accorpate rispetto alla situazione attuale,
passando da 7 a 3 (1+2). Tale struttura affiancherà il Capo del Corpo per gli aspetti di gestione
dell’Opera Nazionale di Assistenza del personale VVF e nelle funzioni relative alla applicazione del
regolamento di disciplina del personale.
Viene costituita un’unica struttura sanitaria di staff che accorpa le funzioni dell’ufficio sanitario e
della medicina del lavoro.
Presso l’Ufficio Ispettivo vengono confermati i 3 Dirigenti Superiori, in accordo alla previsione della
Legge 930/80; peraltro, nelle more della modifica della suddetta legge, le funzioni di ispezione degli
aeroporti e porti sono demandate alle Direzioni Regionali competenti per territorio.
Sul territorio i posti funzione da dirigente superiore nei Comandi provinciali passano da 25 a 35, la
cui ripartizione territoriale viene valutata in funzione della complessità degli uffici e tenendo conto
della distribuzione geografica (agli attuali Comandi si aggiungono Bergamo, Caserta, Cuneo,
Foggia, Messina, Modena, Padova, Taranto, Udine, Varese).
Aumentano i posti funzione da dirigente di supporto presso le Direzioni Regionali (da 13 a 26), in
ragione di un decentramento delle competenze dagli Uffici Centrali alle stesse Direzioni (si
prevedono 1 dirigente di supporto nelle Direzioni Regionali medio-piccole e 2 dirigenti di supporto in
Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana, Sicilia, Campania ed Emilia Romagna).
E’ previsto 1 Dirigente addetto nei Comandi di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Palermo,
Bologna, Firenze, Cagliari, Genova, Venezia e Perugia.
11
Personale Tecnico - Amministrativo Contabile e Tecnico Informatico
La distribuzione del personale Tecnico - Amministrativo Contabile e Tecnico Informatico è
funzionale alla classificazione dei Comandi e delle Direzioni Regionali, che in ragione del processo
di decentramento in corso di definizione, andranno ad assorbire nuove funzioni amministrative.
In allegato M è riportata la tabella di ripartizione degli organici.
12
COLONNE MOBILI, SERVIZI SPECIALISTICI E SPECIALIZZATI
Il seguente diagramma sintetizza settori e servizi che a seguito dell’esperienza maturata, delle innovazioni
tecnologiche e normative intervenute, della crescente sensibilità verso gli aspetti di sicurezza si è reso
necessario ricanalizzare, rivalutare e rivedere sotto il profilo organizzativo.
La rappresentazione cromatica sintetizza le caratteristiche degli interventi previsti e il loro stato di
avanzamento
REV. DISP.VO
SOCCORSO
SOCCORSO
ORDINARIO
COLONNA
MOBILE
Legenda:
Interventi strutturali
SERVIZI
SPECIALIZZATI
NUCLEI
SPECIALISTICI
DOTAZIONI
REGIONALI
ELISOCCORRITORI
SOMMOZZATORI
LOGISTICA
CINOFILI
PORTUALI
SEZIONI
OPERATIVE
CONTRASTO
RISCHIO ACQUA
REPARTI VOLO
Vers. SISMA
SAF
TLC
Vers. ALLUV.
NBCR
Interventi tattici
STCS
Recentemente
Strutturata/rivisitata
USAR
TAS
Nessun Intervento
previsto
ANTICENDIO
AEROPORTUALE
Si conferma l’impianto generale adottato con circ. EM 01/2011, che ha aggiornato la circolare 28/1991 pur
mantenendone alcuni principi fondanti di cui, ancora oggi, si riconoscono caratteristiche di validità quali:
 modularità delle unità operative;
 flessibilità d’impiego per ogni tipo di calamità;
 autonomia logistica;
 distribuzione uniforme delle dotazioni sul territorio nazionale;
 gestione territoriale a cura delle rispettive Direzioni Regionali;
 allertamento e mobilitazione a cura del Centro Operativo Nazionale VV.F.
Le varianti strutturali introdotte riguardano i seguenti aspetti:
1. la consistenza del dispositivo di mobilitazione con la previsione di:
 dispiegamento di un contingente massimo di 3.000 unità su un unico cratere,
 10 campi-base per il soddisfacimento delle esigenze logistiche dei Comandi Operativi Avanzati.
 capacità ricettiva massima di ciascun campo-base pari a 300 unità,
2. il comando in zona di operazioni di tutte le forze VV.F. mobilitate assunto dal Direttore Regionale
territorialmente competente attraverso la struttura del Comando di Cratere
3. l’insediamento, presso ciascun campo-base, di un Comando Operativo Avanzato (C.O.A.), dipendente
gerarchicamente dal Comando di Cratere.
4. il raccordo fra la struttura di comando del Corpo e i centri di coordinamento del “Sistema di protezione
civile” (DI.COMA.C., COM, COC) sino al superamento della fase emergenziale.
La consistenza delle dotazioni che ciascuna Direzione Regionale deve assicurare in caso di mobilitazione
per grande calamità è stata recentemente aggiornata (cfr tabella A) al fine di perseguire un ulteriore
avvicinamento del dispositivo di risposta del Corpo agli standard di riferimento previsti dal sistema europeo
di protezione civile.
È stato ultimato il piano di assegnazione dei Moduli di Supporto Logistico (1 per regione) per la sistemazione
delle Sezioni Operative di immediato intervento in caso di grande emergenza.
Prosegue inoltre il piano per la progressiva sostituzione dei mezzi di Colonna Mobile privilegiando
l’acquisizione di veicoli polivalenti dotati di sistema di autoscarramento per il trasporto di moduli standard (sia
gli ACT che gli AF operativi con i modelli sotto illustrati.
Le schede seguenti descrivono gli aspetti fondamentali del processo di rivisitazione in corso di definizione.
13
Tabella A:
DIREZIONE
REGIONALE
dotazioni da assicurare in mobilitazione per grande calamità da parte di ciascuna Direzione Regionale
Moduli di
Campi
Supporto
Base
Logistico
Sezioni
Operative
Sezioni
Operative
Alluvione
Sezioni
Operative
SISMA
Squadre
USAR
Medium
Nuclei
Cinofili
Nuclei
SMZT
CMR
Movimento terra
GOS
GOS/
Mini
GOS/
M-Mini
Nuclei
SAF
(*)
1
1
1
1/I^
1
1
1/I^
ABRUZZO
1
5
3
2

BASILICATA
1
3
1
2

CALABRIA
1
5
3
2



1
1
CAMPANIA
1 (+1)
12
6
6



2
1
10
4
6

1
1
4
2
2

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
EMILIA
ROMAGNA
FRIULI V.G.
1 (+1)


1
LAZIO
1

10
6
4


LIGURIA
1

6
4
2
LOMBARDIA
1 (+1)

15
7
8
MARCHE
1

6
4
2

MOLISE
1
3
1
2

PIEMONTE
1 (+1)

10
6
4
PUGLIA
1

7
3
4
SARDEGNA
1
6
4
2


SICILIA
1 (+1)

16
8
8


TOSCANA
1 (+1)

12
6
6


UMBRIA
1
3
1
2

VENETO
1 (+1)

10
6
4


TOTALI
18 (+7)
10
143
75
68
8
18






1
1
1


STCS
Centri
TLC
Regionali



1/I^


UAMA

1/II^


UAMA




UAMA

1/I^

1/I^
1/II^
1
Nuclei
Elisocc.
CMR
1/II^
1/II^
1
Nuclei
NBCR
avanzati







1/II^
1/I^



1
1
1/II^

1
1




1
1
1
1/II^
1/I^




2
1
1
1/I^


1
1


1
1
1/II^
1/I^

1



1
1
1/II^




7
18
18
18
10
12
8
18
14
9



UAMA


SERVIZIO ANTINCENDIO PORTUALE
L’aggiornamento del servizio antincendio portuale nei porti (24) ove attualmente detto servizio è prescritto in base alla
vigente normativa, sarà effettuato attraverso una revisione strutturale delle modalità di espletamento con il progressivo
abbandono, senza sostituzione, delle unità navali di grandi dimensioni privilegiando strategie di contrasto fondate sulla
disponibilità di squadre operative adeguatamente addestrate ed equipaggiate per interventi su navi nonché su strutture ed
infrastrutture portuali.
La flotta navale VF sarà quindi costituita da unità di rapido intervento di limitate dimensioni abilitate alla navigazione in
acque territoriali e aventi caratteristiche prestazionali idonee per supportare l’azione di contrasto di emergenze
ragionevolmente ipotizzabili.
Per eventuali emergenze che dovessero verificarsi in acque internazionali, ovvero territoriali ma tali da richiedere un
dispiegamento di risorse superiore a quello ordinariamente garantito, sarà previsto, previa definizione di accordi con la
competente Autorità Marittima, l’imbarco di una o più squadre di intervento con le relative attrezzature su unità navali rese
appositamente disponibili in base a pianificazioni di dettaglio sviluppate in ambito locale.
Nelle more della concreta e progressiva attuazione della suddetta strategia il servizio portuale sarà assicurato attraverso:
- la conferma della scelta tattica tesa ad aggregare all’equipaggio di condotta, disponibile presso ogni sede portuale, una
squadra di intervento (standard operativo 5 unità) per interventi di soccorso a bordo nave ed in ambito portuale; tale
squadra è ordinariamente orientata anche agli interventi di soccorso in un ambito urbano contiguo all’area portuale.
- la revisione della classificazione delle sedi portuali in ragione di oggettivi indicatori di rischio (traffici merci pericolose e
passeggeri) e la conseguente verifica di coerenza della distribuzione delle risorse strumentali
- la conseguente revisione della dotazione organica delle sedi portuali presso cui è assicurata la presenza di un numero di
specialisti sufficiente a garantire, nei quattro turni, la composizione dell’equipaggio per la condotta delle unità navali VF
nell’ambito delle acque territoriali (entro le 20 miglia);
- l’implementazione delle attività di training del personale incaricato di far parte delle squadre per interventi di soccorso a
bordo nave ed in ambito portuale. Tale attività sarà progressivamente estesa anche al personale che presta servizio
presso Comandi nel cui territorio di competenza sono presenti porti ove, pur non essendo presente un servizio
antincendio svolto con risorse umane e strumentali dedicate VF, è comunque esistente, in ragione dei traffici merci e
passeggeri, un profilo di rischio severo;
- la definizione di accordi per l’eventuale imbarco di una o più squadre di intervento su unità navali rese disponibili dalla
locale Autorità Marittima per lo svolgimento di operazioni di lotta antincendi, ovvero di soccorso tecnico di altro genere,
qualora l’emergenza abbia a verificarsi in acque internazionali ovvero anche nelle acque territoriali, limitatamente ai casi di
improvvisa indisponibilità di unità navali VVF
- il mantenimento in esercizio delle unità navali (n1 = 45) che offrono adeguate garanzie di affidabilità e la conseguente
alienazione delle unità navali vetuste (n2 = 20) a gestione antieconomica e non strettamente necessarie per la copertura
del servizio.
La seguente tabella 1.1 sintetizza l’assetto cui tenderà il servizio antincendio portuale nella fase transitoria del processo di
rivisitazione descritta in precedenza:
TABELLA 1.1:
NUOVO ASSETTO DEL SERVIZIO SPECIALISTICO DI SOCCORSO PORTUALE
n.
Dist. PORTO
Cat.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
GENOVA
NAPOLI
TRIESTE
TARANTO
GIOIA TAURO (RC)
CAGLIARI
LIVORNO
VENEZIA
MESSINA
AUGUSTA (SR)
CIVITAVECCHIA (RM)
PORTO TORRES (SS)
LA SPEZIA
RAVENNA
SAVONA
ANCONA
BRINDISI
BARI
PALERMO
CATANIA
MILAZZO (ME)
GAETA (LT)
TRAPANI
VIBO VALENTIA
OLBIA
Totale (VF, CS, CR)
Funzionari referenti (IA)
P2+P1
P2
P2
P2
P2
P2
P2
P2
P2
P2
P2
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
P1
Dotazione Organica
Attuale
Reale
Nuova
52
47
52
52
41
28
36
31
28
28
25
28
36
26
28
36
37
28
52
40
28
52
37
28
36
29
28
36
36
28
36
25
28
36
29
24
28
26
24
36
27
24
28
22
24
36
28
24
28
24
24
28
22
24
36
29
24
28
25
24
28
24
24
28
21
24
28
24
24
28
22
24
28
0
0
876
697
644
24
Unità Navali VVF
Grande
Piccola
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0
2
0
2
0
2
0
2
0
2
0
2
0
2
0
2
0
2
0
1
0
1
0
1
0
1
0
0
(11)
(34)
La tabella 1.2., allegata in calce (Allegato N), sintetizza i criteri adottati per la categorizzazione dei porti ove è
presente il servizio antincendio VF dedicato.
15
SERVIZIO SOMMOZZATORI
La rivisitazione del dispositivo prevede:
- La revisione ed il completamento degli organici nei Nuclei SMZT per assicurare la prestazione del servizio nei
quattro turni nell’ambito di ciascuna regione ove il servizio è istituito (15, escluse Umbria, Molise, Basilicata);
- La previsione di un secondo Nucleo SMZT nelle regioni a maggior rischio. Tale secondo nucleo sarà dimensionato
per operare in servizio diurno
- l’autonomia dei Direttori Regionali di organizzare i servizi nel rispetto delle norme vigenti e di indicazioni generali
emanate a livello centrale;
- l’avvio a chiusura di alcuni nuclei minori (Como, La Spezia, Grosseto, Viterbo, Salerno, Brindisi) e la cessazione di
nuclei che per quanto decretati non sono mai stati attivati (Crotone);
- la presenza, nell’ambito di alcuni nuclei, di operatori abilitati a servizi speleosubacquei di livello avanzato in modo da
realizzare un dispositivo di risposta rispondente ad una logica operativa di “task force”.
La seguente tabella 2.1 sintetizza l’assetto di progetto del servizio sommozzatori, evidenziando nel contempo la
situazione attuale (teorica e reale) degli organici
TABELLA 2.1.
NUOVO ASSETTO DEL SERVIZIO SOMMOZZATORI
Sede territoriale
Nucleo Regionale
1.
Piemonte
2.
Lombardia
3.
Friuli V.G.
4.
Veneto
5.
Liguria
6.
Emilia R.
7.
Toscana
8.
Marche
9.
Abruzzo
10. Lazio
11. Campania
12. Puglia
13. Calabria
14. Sicilia
15. Sardegna
Totale operativi
Funzionari ref.ti (IA)
A
B
Torino (14)
1
Milano (21)
Trieste (23)
Venezia (16)
Vicenza (8)
Genova (27)
Bologna (20)
Ravenna (8)
Firenze (20)
Livorno (17)
Ancona (14)
Teramo (13)
Roma Com (29) Roma DCF (5)
Napoli (26)
Bari (16)
Taranto (11)
Reggio Cal. (9)
Palermo (23)
Catania (16)
Cagliari (21)
Sassari (14)
(15)
(6)
Organico
Nuovo
Attuale
Reale
28
28
28
42
28
42
42
28
28
34
28
42
28
42
42
510
21
28
42
28
42
42
42
48
28
28
42
42
42
42
48
48
592
14
23
23
24
31
28
42
14
13
41
29
35
9
39
35
400
(22)
Note
Sedi avviate a
Speleosub
chiusura
Como (2)
Distretto A
La Spezia (4)
Grosseto (5)
Viterbo (7)
Salerno (3)
Brindisi (8)
Crotone (0)
Distretto B
Distretto C
Distretto D
Il modello territoriale ed operativo del sistema di risposta speleosub del Corpo discende dall’analisi dei seguenti fattori:
a) presenza territoriale di rischio ipogeo allagato
b) addestramenti e retraining congiunti
c) impiego operativo a “task force”
d) copertura di tutto il territorio nazionale (isole maggiori comprese)
Il modello adottato prevede lo sviluppo della speleosubacquea in macroaree geografiche (distretti) con competenza
territoriale assegnata ai Nuclei S.S. e A. in esse ricadenti:
TABELLA 2.2.
Assetto territoriale attività speleosub
Identificativo
A
B
C
D
Regioni distretto
Veneto e TA.A. e Friuli
Lazio e Campania
Puglia
Sardegna
Nuclei S.S. e A. distretto
Vicenza, Venezia, Trieste
Roma, Napoli
Bari, Taranto
Cagliari, Sassari
Nucleo di riferimento
Vicenza
Roma
Bari
Cagliari
Per garantire una efficace risposta operativa sull’intero territorio nazionale, si prevede infine che in ciascuna
macroarea siano presenti almeno 12 unità abilitate al servizio speleosub di livello avanzato (3 unità per turno) per un
totale complessivo di 48 unità sul territorio nazionale (pari a circa 9,4 % dell’organico previsto).
1
NB fra parentesi sono indicati gli organici attualmente assegnati alle sedi territoriali dei nuclei regionali
16
SERVIZIO DI ELISOCCORSO
L’area del Soccorso Aereo, a seguito del trasferimento al Corpo della flotta A.I.B., è stata oggetto di importante
riorganizzazione; attualmente gli assetti sono in fase avviamento.
Non sono al momento previste variazioni organizzative riguardanti i Nuclei Elicotteri a motivo delle incertezze che
gravano sui prossimi stanziamenti annuali (riferiti soprattutto all’acquisto di nuovi velivoli).
E’ stata peraltro definita l’organizzazione e la disciplina del servizio di elisoccorso reso dagli operatori qualificati SAF2B che saranno aggregati ai Nuclei Elicotteri ed inseriti negli equipaggi di volo con conseguente migliore integrazione
con la componente specialistica del soccorso aereo.
L’emanando regolamento del servizio disciplina puntualmente l’attività, definendo i seguenti aspetti:
• Elisoccorritori VV.F. parte integrante equipaggio volo
• Compiti
• Dipendenza amministrativa e funzionale
• Dotazione organica di reparto e turni di servizio (14 unità/nucleo, orario differenziato)
• Funzioni chiave del servizio
 Responsabile Operativo
 Responsabile delle attrezzature di soccorso
• Modalità di accesso al servizio
• Istituzione dei corsi di formazione per l’accesso al servizio
• Organico e selezione degli istruttori
• Sorveglianza sanitaria
 Idoneità psicofisica (ingresso e mantenimento)
 Perdita dell’idoneità psico-fisica.
La seguente tabella 3.1 sintetizza l’assetto di progetto del servizio di elisoccorso tecnico del Corpo:
TABELLA 3.1: NUOVO ASSETTO DEL SERVIZIO ELISOCCORRITORI TECNICI
Reparto Volo
Torino
Varese
Venezia
Genova
Bologna
Arezzo
Roma CAV
Pescara
Salerno
Bari
Catania
Sassari
Nuovo
organico
14
14
14
14
14
14
14
14
14
14
14
14
168
Note
Presso ciascun Reparto Volo
le funzioni di responsabile
operativo degli elisoccorritori
e di responsabile delle
attrezzature potranno essere
conferite anche ad
elisoccorritori non più
operativi per problemi sanitari
totale
Attualmente il numero di elisoccorritori (SAF 2B) è pari a 270 unità, che fanno riferimento ai vari Reparti Volo
2
secondo quanto indicato nella seguente tabella 3.2 .
TABELLA 3.2.: ASSETTO ATTUALE SERVIZIO SAF 2B
Reparto Volo
Torino
Varese
Venezia
Genova
Bologna
Arezzo
Roma CAV
Pescara
Salerno
Bari
Catania
Sassari
totale
2
Organico
attuale
26
27
21
29
21
16
21
22
24
24
16
23
270
Regioni “concorrenti”
Friuli Venezia Giulia
Marche, Umbria, Molise
Basilicata, Calabria
dati aggiornati con i corsi recentemente conclusi a Genova, Bologna e Bari e in fase di svolgimento a Catania.
17
SERVIZIO CINOFILO
L’aggiornamento va ad interessare aspetti strutturali del servizio ed in particolare comprende la revisione delle
dotazioni organiche e delle politiche di dislocazione territoriale.
Le scelte assunte si fondano su speditivi indicatori di attività quali: popolazione servita, estensione delle aree
boschive, praticabilità del principio di sussidiarietà, istituzione dei team M-USAR.
Sulla base dei predetti indicatori le Regioni sono state classificate in 4 categorie:
A) Regioni caratterizzate da un carico di lavoro atteso “lieve”: nel cui ambito, a regime, sarà pianificata la
presenza di NA (6) unità cinofile;
B) Regioni caratterizzate da un carico di lavoro atteso “ordinario”: nel cui ambito, a regime, sarà pianificata la
presenza di NA (8) unità cinofile;
C) Regioni caratterizzate da un carico di lavoro atteso “rilevante”: nel cui ambito, a regime, sarà pianificata la
presenza di NB (12) unità cinofile;
D) Regioni caratterizzate da un carico di lavoro atteso “severo”: nel cui ambito, a regime, sarà pianificata la
presenza di NC (16) unità cinofile;
Per ottimizzare la capacità di risposta si è inoltre ritenuto utile fare riferimento a una organizzazione distrettuale
realizzata attraverso la pianificazione integrata dei servizi operativi a livello interregionale secondo la
schematizzazione riportata nella seguente Tabella :
Tabella 4.1. Organici di riferimento del servizio cinofilo
DISTRETTO
INTERREGIONALE
C1
C2
C3
C4
C5
C6
C7
C8
C9
REGIONE
Piemonte
Liguria
Lombardia
Emilia Romagna
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Campania
Molise
Calabria
Basilicata
Puglia
Sicilia
Sardegna
TOTALE
ORGANICO
Regionale
Distrettuale
16
22
6
16
28
12
12
18
6
16
6
28
6
16
22
6
12
18
6
8
6
22
8
16
16
12
12
186
186
L’esperienza maturata, unita ad esigenze di semplicità organizzativa nonché di speditezza gestionale ed economicità,
suggerisce di sviluppare la distribuzione sul territorio dei Nuclei Cinofili Regionali (NCR) in un numero di sedi
(Comandi) non superiore a 2 per ogni regione; situazioni difformi attualmente esistenti saranno progressivamente
avviate a soluzione.
La rivisitazione del sistema organizzativo tiene conto della esigenza di assicurare l’integrazione del servizio cinofilo
con altri servizi specializzati del Corpo (TAS; USAR) e di facilitare l’interoperabilità con servizi cinofili di altre
organizzazioni ed associazioni facenti parte del sistema locale e nazionale di protezione civile, attraverso politiche
tese a favorire la realizzazione di pianificazioni integrate di intervento ed esercitazioni.
Occorre inoltre conseguire una maggiore autonomia delle Direzioni Regionali in materia di attività formativa e
addestrativa sia attraverso un incremento del numero di istruttori cinofili sia attraverso un potenziamento delle
infrastrutture (campi macerie) del Corpo ovvero di altri soggetti/enti/associazioni, resi fruibili alle unità cinofile VVF a
seguito di specifici accordi/convenzioni.
Sono infine previste misure tese a favorire il coordinamento della componente cinofila permanente e di quella di
volontaria del Corpo nel rispetto delle disposizioni regolamentari di riferimento (DPR 76/2004).
Poiché ad oggi il servizio nazionale cinofilo è costituito da circa 140 unità (operatore + cane) e considerato che,
statisticamente, ogni anno si riesce a concludere il processo di certificazione di circa 20 unità, si ritiene che l’organico
di riferimento indicato in precedenza (186 unità) possa essere raggiunto in tempi ragionevolmente brevi.
Resta inteso che il conseguimento di tale risultato sarà facilitato dal decentramento e dalla semplificazione dell’attuale
processo di formazione e mantenimento e potrà essere agevolato dallo svolgimento di azioni di sostegno e supporto
da parte degli uffici centrali.
La tabella 4.2, allegata in calce (Allegato O), sintetizza il criterio adottato per il dimensionamento degli organici di
riferimento dei nuclei cinofili.
18
SOCCORSO ACQUATICO DI SUPERFICIE
Negli scenari d’intervento in cui l’acqua è fonte di pericolo, la risposta del CNVVF si è evoluta attraverso l’affiancamento agli
specialisti del Servizio Sommozzatori, delle figure dei soccorritori fluviali/alluvionali e dei soccorritori acquatici, ovvero operatori
abilitati ad effettuare interventi di soccorso acquatico in superficie in acque vive (fluviali/alluvionali) ed in acque aperte
(marine/lacustri).
Fermo restando la somministrazione del corso di auto protezione in ambiente acquatico (corso ATP) a tutto il personale durante il
corso di ingresso, le abilità degli operatori sono così sintetizzabili:
- Soccorritore Fluviale-Alluvionale: operatore abilitato alla effettuazione di operazioni di soccorso in presenza di masse d’acqua
in movimento tipiche degli eventi alluvionali nonché di manovre nell’alveo dei fiumi per il salvataggio ed il recupero di persone e/o
animali, per la rimozione di ostacoli in prossimità dei ponti, per il recupero veicoli, ecc.
- Socorritore acquatico: operatore abilitato svolgimento di operazioni di soccorso a pericolante operando da terra, da natante
ovvero entrando in acqua.
La circolare EM-01 del 12.04.2011, nel ridefinire il dispositivo di risposta del Corpo in caso di calamità, ha introdotto le Sezioni
Operative di C.M.R. in versione “ALLUVIONE” in misura pari al 50% circa dell’intero dispositivo (75 Sezioni Operative), nonché la
previsione che tali Sezioni Operative siano costituite da 9 operatori di cui almeno 6 unità in possesso di abilità certificate nel
contrasto del rischio acquatico, che, considerate le competenze richieste nonché delle caratteristiche degli scenari emergenziali,
sono riconducibili a operatori Fluviali/Alluvionali.
Tale riflessione permette di definire il criterio di dimensionamento del dispositivo di risposta Fluviale/Alluvionale.
Infatti per assicurare una capacità di mobilitazione in tempo reale delle 75 SO-CMR vers. Alluvione-Salvataggi, ciascuna delle quali
composta da almeno 6 F/A, occorre disporre di tali risorse diffuse in modo omogeneo sul territorio con una dotazione pari a circa
3600 unità [75 SO x 6 unità F/A x 4 turni x 2 (coefficiente maggiorazione che tiene conto delle assenze fisiologiche – salti
programmati, ferie e malattie - incidenza 40 % e della distribuzione di risorse sul territorio provinciale – incidenza 60 %)]. Nei
rimanenti Comandi presso cui non sono presenti Sez Op vers. Alluvione appare necessario poter disporre in ogni turno di almeno 4
unità F/A; da ciò deriva un organico di riferimento di 800 soccorritori F/A.
Il valore complessivo dei Soccorritori F/A corrisponde a circa il 15 % della dotazione organica.
Poiché la forza attuale effettiva dei F/A è pari a 2413 unità (9 % dell’organico), peraltro non uniformemente distribuite sul territorio
nazionale (vedi tabella 5.1); l’incremento di tale dotazione (2000 unità circa) potrà costituire un obiettivo strategico da perseguire
nei prossimi anni.
Tabella 5.1: Situazione attuale organici SAF Fluviali/Alluvionali
Area Geografica
F/A
%
NORD
1113
10,7
CENTRO
619
10,4
SUD
419
8,6
ISOLE
262
6,4
TOTALE
2413
9,0
Per quanto afferisce ai Soccorritori Acquatici si è fatto riferimento al seguente criterio di dimensionamento fondato su speditivi
indicatori di rischio (sviluppo lineare costa, vocazione turistica-balneare del territorio, presenza specchi acquei marini o lacustri)
fermo restando che in ambito territoriale potranno essere adottati correttivi in ragione di specificità:
A) rischio acque aperte “lieve”: Comandi caratterizzati da ambiti territoriali ove non sono presenti ampi specchi acquei aperti
(marini/lacustri) ove non occorre pianificare la presenza h24 di Soccorritori Acquatici. Nell’ambito di questi Comandi è
comunque prevista la presenza in organico di operatori in possesso di tale qualificazione (8 unità = 2 unità/turno) in grado di
garantire una risposta operativa al verificarsi di situazioni straordinarie. Una prima valutazione speditiva porta a stimare che il
36 % dei Comandi si trovi in questa condizione; occorre pertanto prevedere di una forza pari ad almeno 288 Soccorritori
Acquatici (S.A.)
B) rischio acque aperte “ordinario”: Comandi che pur essendo caratterizzati da ambiti territoriali ove sono presenti ampi
specchi acquei aperti (marini/lacustri) non presentano una accentuata vocazione turistica balneare. Il dispositivo di soccorso in
progetto prevede, per questi Comandi, la presenza in ogni turno di servizio di almeno 2 Soccorritori Acquatici. Il
soddisfacimento di tale standard operativo (oggetto di particolare attenzione in periodo estivo statisticamente caratterizzato da
una frequenza attesa di interventi maggiore rispetto agli altri periodi dell’anno), impone l’esigenza di poter disporre in detti
Comandi, che una prima valutazione speditiva stima pari al 32% del totale, di 12 Soccorritori Acquatici. Per soddisfare i
predetti requisiti occorre poter disporre di una forza pari ad almeno 384 S.A.
C) rischio acque aperte “severo”: Comandi che presentano una marcata vocazione turistica balneare. Il dispositivo di soccorso
prevede la presenza in ogni turno di servizio di 3 Soccorritori Acquatici. Il soddisfacimento del tale standard, oggetto di
particolare attenzione in periodo estivo per i motivi precedentemente indicati, impone l’esigenza di poter disporre in detti
Comandi, il cui numero ad una prima valutazione speditiva è stimato pari al 32% del totale, di non meno 16 Soccorritori
Acquatici. Ciò determina l’esigenza di poter disporre in questo Comandi di una forza pari ad almeno 512 S.A.
In definitiva a regime il numero dei Soccorritori Acquatici è pari a 1184 unità, corrispondenti a circa il 4 % della dotazione organica.
Oggi l’organico dei S.A. è pari a circa 700 unità e la loro distribuzione sul territorio non è organicamente disciplinata. L’obiettivo
prefissato potrà essere ragionevolmente raggiunto nell’arco di alcuni anni.
Tabella 5.2: Soccorritori Acquatici di superficie
Categoria rischio “acque aperte”
Lieve
36
8
288
3
Ordinario
Severo
N° Comandi
32
32
(Soccorritori Acquatici)/(Comando)
12
16
(N° complessivo SA)
384
512
Totale
1184
Fatta salva la possibilità dei Direttori Regionali di adottare eventuali correttivi alla pianificazione sviluppata in ragione di motivate
specificità locali di cui non è stato possibile tener conto nella progettazione generale, la tabella 5.3., allegata in calce (Allegato P),
sintetizza i criteri seguiti per il dimensionamento degli organici di riferimento dei SA.
3
Province non bagnate da acqua marina o grandi laghi (S≤50 km2)
19
SAF
Le tecniche di derivazione Speleologica, Alpinistica e Fluviale, adottate e sistematicamente applicate negli interventi
di soccorso tecnico urgente del CNVVF da circa 15 anni, hanno costituto la più rilevante innovazione operativa che ha
interessato il soccorso tecnico urgente ed hanno favorito sviluppo e diffusione della cultura della sicurezza,
contribuendo ad abbattere in modo significativo il rischio di caduta dall’alto e quello derivante dalla presenza di grandi
masse d’acqua in movimento.
L’esperienza maturata ed i risultati formativi raggiunti (in special modo quelli relativi al livello 1A che vedono formato
oltre il 90% di personale in servizio) suggeriscono interventi di razionalizzazione e semplificazione del modello
organizzativo perseguiti attraverso l’accorpamento dei livelli SAF 1A ed 1B nonché attraverso la revisione e
l’aggiornamento dei relativi manuali tecnici, di quelli delle procedure e di quelli didatticI (lavori in fase di svolgimento).
Più precisamente il progetto di rivisitazione prevede lo scorporo delle attività relative all’elisoccorso tecnico,
inquadrate nell’ambito del soccorso aereo, e di quelle afferenti al livello fluviale/alluvionale, accorpate alle attività di
contrasto del rischio acquatico, e procede alla riclassificazione dei livelli operativi in :
- soccorritore SAF “basico”
(sostanzialmente corrispondente ad un livello intermedio rispetto agli attuali livelli
1A e 1B)
- soccorritore SAF “avanzato” (sostanzialmente corrispondente all’attuale livello 2A)
In definitiva le abilità dei livelli operativi SAF sono così sintetizzabili:
-
-
Soccorritore SAF basico
operatore abilitato allo svolgimento di manovre di soccorso in discesa ed in salita
fino ad una distanza dalla zona sicura (ancoraggio) definita dai limiti operativi e prestazionali delle risorse
strumentali. Il percorso per conseguire la qualificazione di soccorritore SAF basico sarà parte integrante della
formazione di base (obiettivo formativo 100 % personale). Occorrerà inoltre prevedere percorsi formativi da
svolgere in ambito periferico per l’up-grade dal livello SAF 1A al livello di soccorritore SAF “basico”. Tali attività
saranno prevalentemente effettuate a livello provinciale e, se del caso, a livello regionale.
Soccorritore SAF avanzato operatore in possesso di abilità corrispondenti allo svolgimento di manovre
complesse per il recupero e la movimentazione di infortunati in ambienti impervi di carattere naturale, civile ed
industriale. La d otazione organica dei SAF Avanzati è definita, in base a speditivi indicatori di rischio (numero
interventi SAF, estensione ed orografia del territorio, popolazione servita) che, fatta salva la possibilità di adottare,
a livello territoriale ed in una fase successiva, correttivi suggeriti da specificità locali, tendono a categorizzare i
Comandi in 3 livelli: rischio lieve (25 %), ordinario (50 %) ed elevato (25 %) presso cui si ritiene opportuno
garantire la dotazione in ciascun turno di servizio di 2, 3 e 4 unità.
Ciò determina una previsione organica di 1200 unità, così come sintetizzato nella seguente tabella 6.1.
Tabella 6.1: SAF Avanzati
N° Comandi
(SAF Avanzati)/Comando
N° SAF-Avanzati
Totale
Lieve
25
8
200
Categoria rischio
Ordinario
Severo
50
25
12
16
600
400
1200
In definitiva a regime il numero dei SAF Avanzati è pari a 1200 unità, corrispondenti a circa il 4 % della dotazione
organica. Le attività formative saranno effettuate a livello regionale e/o interregionale.
Attualmente la distribuzione del personale SAF 2A (livello avanzato) è abbastanza omogenea sul territorio
nazionale così come sintetizzato nella seguente tabella 6.2:
Tabella 6.2: Attuale dotazione SAF 2A
AREA GEOGRAFICA
NORD
CENTRO
SUD
ISOLE
TOTALE
SAF 2A
250
158
110
92
610
%
2,4
2,7
2,3
2,3
2,4
L’incremento di personale da abilitare al livello avanzato (SAF 2A) per conseguire l’obiettivo prefissato del 4 % è
piuttosto ambizioso e potrà essere ragionevolmente raggiunto nell’arco di alcuni anni a seguito di una
pianificazione operativa di livello regionale e/o interregionale, supportata e condivisa in ambito centrale.
Fatta salva la possibilità dei Direttori Regionali di adottare, in ragione di motivate specificità locali di cui non è
stato possibile tener conto nella progettazione generale, eventuali correttivi alla pianificazione sviluppata, la
tabella 6.3., allegata in calce (Allegato Q), sintetizza i criteri seguiti per il dimensionamento degli organici di
riferimento dei SAF Avanzati.
20
URBAN SEARCH AND RESCUE (USAR)
Coerentemente alle politiche di protezione civile della UE, il sistema USAR del Corpo, recentemente disciplinato dalla
Circolare EM 05/2013, è strutturato in “moduli”, conformi alle indicazioni contenute nella Decisione 2010/481/EU, Euratom
del 29 luglio 2010, in grado di operare, secondo principi di interoperabilità, con omologhi moduli di paesi terzi in occasione di
macro-emergenze con caratteristiche tali da non poter essere efficacemente affrontate con le sole risorse nazionali.
Non è prevista la creazione di ulteriori specializzazioni rispetto a quelle attualmente presenti nel Corpo, ma persegue il
miglioramento delle capacità operative attraverso l’ottimizzazione del modello gestionale, la realizzazione di percorsi
formativi e di aggiornamento professionale, nonché mediante la effettuazione di attività di training programmate.
I moduli operativi sono di 3 tipologie:
A) USAR Light: in grado di intervenire nell’immediatezza dell’evento a supporto delle squadre ordinarie e di effettuare
operazioni di ricerca e salvataggio nelle macerie utilizzando mezzi, attrezzature, procedure e DPI di tipo “ordinario”,
appartenenti alla cultura operativa del CNVVF. Ciascun modulo USAR-L è costituito dall’insieme di n. 2 Sezioni
Operative di Colonna Mobile versione Sisma e può operare h24 su un sito emergenziale per alcuni giorni. La
dislocazione è uniformemente distribuita sul territorio nazionale (34 moduli – 68 Sez. Op. vers. Sisma)
B) USAR Medium: orientato all’effettuazione di operazioni di ricerca e salvataggio all’interno delle macerie, utilizzando
unità cinofile nonché attrezzature di tipo tecnologicamente avanzato ed avendo la capacità di eseguire operazioni
complesse per l’estricazione delle vittime. Ciascun modulo USAR-M è costituito da 34 soccorritori tecnici (integrati da 4
soccorritori sanitari) in grado di intervenire sullo scenario emergenziale in tempi brevi (non oltre 24 ore dal verificarsi del
sinistro) e di operare h24 per almeno 7 giorni. La dislocazione dei moduli USAR-M, definita in base a indicatori oggettivi,
interessa, in questa fase, circa il 50% delle Direzioni Regionali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio,
Campania, Calabria, Sicilia), cui è demandata la gestione organizzativa e operativa del modulo.
C) USAR Heavy: il modulo, sostanzialmente costituito dall’aggregazione di 2 USAR-M, è caratterizzato dalla messa a
fattore comune di alcune unità funzionali dei 2 moduli “aggregati” in modo da ridurre il complesso di risorse umane
necessarie, ed assicurare i requisiti prestazionali richiesti dalle linee guida internazionali di riferimento. Ogni modulo
USAR-H è costituito da 54 soccorritori tecnici (integrati da 4 soccorritori sanitari) in grado di intervenire in tempi
ragionevolmente brevi (non oltre 24 ore dal verificarsi del sinistro) e di operare contemporaneamente h24 su 2 distinti
scenari emergenziali per almeno 10 giorni. La dislocazione sarà strategicamente distribuita sul territorio nazionale [4
team USAR-H dislocati nelle seguenti aree geografiche: nord, centro-nord, centro-sud, sud-isole.
Il progetto prevede il progressivo adeguamento delle dotazioni strumentali e infrastrutturali del servizio secondo una
pianificazione modulare la cui attuazione pratica dipenderà dalle risorse effettivamente disponibili.
Le seguenti tabelle 7.1 e 7.2 sintetizzano elementi fondamentali del sistema di risposta USAR
Tabella 7.1: elementi fondanti del sistema di risposta USAR del CNVVF
N° Soccorritori
Team USAR
Light (A)
Medium (B)
Heavy (C)
Tempi
Risorse
Attiv.ne Disp.to
Tecnici Sanitari Strum.li
[h]
[h]
18
Standard
0,5
0,5+Tv
34
4
Speciali
6
6+Tv
50
4
Speciali
6
6+Tv
Cap Op
Pianf.e
N°
Dislocne
Aut.
Servizi moduli
Siti
[gg]
Com.do 34
(I)
1 <7
Dir.Reg.
8
(II)
1 >7
C.O.N.
4
(III)
2 >10
Note
2 SO Sisma
2 M-USAR
Dove
Tv = Tempo di viaggio (trasferimento del modulo USAR da sede abituale ad area colpita)
(I) = distribuzione omogenea sul territorio nazionale, cfr tabella dotazioni regionale per emergenze gravi di cui alla circolare EM
01/2011 aggiornata dalla circolare EM 04/2013;
(II) = Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia
(III) = Lombardia + Veneto, Piemonte + Toscana, Lazio + Campania, Calabria + Sicilia
TABELLA 7.2:
ASSETTO DEL SERVIZIO M-USAR
Unità funzionale
Direzione
e Comando (3)
Valutazione e
Gest.ne Sic.zza (4)
Ricerca (5)
Recupero e
Salvataggio (16+4)
Logistica (6)
Mansione
Direttore Tecnico dei Soccorsi
Vice Direttore Tecnico dei Soccorsi
“liason officer”
Addetto valutaz. speditiva sicurezza statica
Addetto Haz-Mat
Addetto ricerca con cani
Addetto ricerca strumentale
Responsabile Recupero e Salvataggio
Soccorritore tecnico su corda (SAF 2A)
Soccorritore tecnico
Soccorritore sanitario (1 Medico + 3 Inf.ri)
Logista, funz.to generale e servizi supporto
TOTALE
N. unità
M-USAR
1
1
1
2
2
3
2
2
4
10
(4)
6
34 + (4)
Dotazione rif.to
(1 M-USAR)
Dotazione rif.to
(8 M-USAR)
7
56
5
5
8
5
40
40
64
40
40
320
(10)
15
85 +(10)
(80)
120
680 + (80)
21
TOPOGRAFIA APPLICATA AL SOCCORSO (TAS)
La Topografia Applicata al Soccorso (TAS), recentemente disciplinata dalla circolare EM 06/2013, esercita la sua
funzione:
- al verificarsi di emergenze, ove è fondamentale un approccio sistematico all’ambiente geografico in cui si sviluppa
l’attività operativa;
- nelle fasi di pianificazione delle emergenze mediante la realizzazione di carte geografiche (in formato elettronico)
specifiche di piano;
- nella realizzazione di carte geografiche tematiche utili per la gestione operativa quotidiana.
Le carte geografiche, e più in generale la realizzazione di banche dati geo-referenziati (cioè rappresentabili su mappe)
consentono la lettura e l'impiego interattivo delle informazioni mediante numerosi dispositivi elettronici (PC desktop e
notebook, smartphone, tablet, GPS cartografici, …) e, particolarmente, mediante i dispositivi delle sale operative VF
(sistema SO-115).
Gli operatori TAS sono quindi direttamente legati alla Sala Operativa 115 ed alla gestione delle risorse informative da
essa impiegate e custodite.
Il piano di sviluppo TAS pertanto prende in considerazione gli operatori della Sala Operativa 115 e gli addetti alla
gestione, manutenzione ed impiego degli UCL.
Il sistema TAS è articolato su due livelli operativi.:
1. Operatore TAS1
2. Operatore TAS2
L’operatore TAS1 conosce ed è in grado di applicare le tecniche TAS di base finalizzate a:
 leggere ed utilizzare una carta topografica;
 utilizzare bussola , GPS, altimetro;
 applicare le tecniche TAS, in qualità di soccorritore tecnico in ogni scenario operativo ove ne sia richiesto l’impiego.
Poiché tali conoscenze ed abilità costituiscono un importante bagaglio tecnico necessario per lo svolgimento delle
attività di soccorso, è opportuno che vengano progressivamente estese ad un numero di operatori atto a soddisfare il
quadro esigenziale elaborato sulla base dell’analisi dei rischi presenti sul territorio e degli eventi storici.
L’operatore TAS2 conosce ed è in grado di applicare le tecniche avanzate relative all’impiego dell’informazione
geografica finalizzata alle attività del Corpo.
Possiede un livello di conoscenze e capacità tecniche per:
 gestire la cartografia digitale e cartacea e georeferenziare carte digitali;
 realizzare database e mappe dedicate a usi ed applicazioni connesse alle attività del Corpo;
 applicare le tecniche TAS agli scenari operativi VV.F.;
 impiegare le risorse disponibili sull’Unità di Comando Locale (UCL) in quanto utili alla gestione di scenari
emergenziali attraverso l’applicazione delle tecniche TAS;
 supportare il Direttore Tecnico dei Soccorsi (DTS) nella gestione di scenari emergenziali che richiedono
l’applicazione delle tecniche TAS;
Le suddette abilità e competenze saranno progressivamente estese ad un numero di operatori adeguato a soddisfare il
quadro esigenziale elaborato sulla base dell’analisi dei rischi presenti sul territorio, con la previsione di almeno n. 12
unità TAS2 per ogni Comando Provinciale (dotazione complessiva 1200 unità TAS2) , uniformemente distribuite nei 4
turni di servizio.
TAS
(Operatori TAS)/Comando
Totale Operatori TAS
1° Livello
A= f(analisi rischi, eventi storici)
Ax100
2° Livello
min 12
> 1200
Nel caso di calamità e conseguente attivazione delle colonne mobili:
 il Comando di Cratere si avvale delle competenze TAS integrate nei COA;
 il nucleo S.T.C. (Short Term Countermeasures) si avvale di proprie competenze TAS e di proprie risorse
hardware e software per il rilievo e la geo-referenziazione di aree e manufatti critici.
22
CONTRASTO DEL RISCHIO NBCR
Nel settore NBCR è stata operata a partire dall’inizio dell’anno una azione di aggiornamento degli uffici centrali con
l’unificazione delle due distinte Aree (VI e VII della DCEST) che in precedenza si occupavano rispettivamente del
rischio N/R e di quello BC; parimenti si procederà ad una riorganizzazione della strutture territoriali di contrasto del
rischio NBCR nell’ottica di una globale razionalizzazione e dell’ottimale uso delle risorse economiche e strumentali. In
particolare si provvederà a riconoscere la attuale inoperatività di alcuni reparti NR e C () la cui collocazione territoriale,
anche in ragione di mutate condizioni ambientali, non ne giustifica la presenza.
Saranno conseguentemente ritirati e ridistribuiti i materiali e gli strumenti in dotazione a detti nuclei e sarà parimenti
aggiornata la circolare 6/2002 che definisce puntualmente l’assetto della risposta NBCR nel CNVVF, fino a dettagliare
le dotazioni strumentali per singolo comando.
Le attuali funzioni svolte in ambito centrale saranno opportunamente integrate; le attività oggi previste sono:
 Servizio dosimetria
 Gestione strumenti rete N/R
 Taratura e verifica strumenti N/R,
 misure spettrometria gamma e misure alfa, beta, gamma
 Gestione rete NR
 Gestione autorizzazioni e pareri ai sensi del D.Lgs 230/95
 Gestione capitoli di spesa
 Gestione UCL
A beneficio di tutte le strutture territoriali del Corpo, le funzioni aggiuntive previste in ambito centrale consistono nella
progressiva estensione anche agli strumenti in uso per il settore chimico (multigas, pid, IMS …) dell’attività centrale di
riparazione, verifica e taratura, oggi condotta solo per strumentazione NR.
Verrà inoltre innovata la fruizione dei dati di gestione della rete di rilevamento della radioattività.
In sintesi queste le attività centrali aggiuntive:
 Taratura e verifica strumenti C
 Fruizione dati rete di rilevamento radioattività
Per quanto afferisce alla riorganizzazione della risposta NBCR a livello territoriale è in programma un riesame
dell’organizzazione della risposta NBCR nel CNVVF sia nell’ottica di una rivisitazione delle dotazioni di strumenti,
materiali e DPI dei nuclei Regionali e provinciali che di una maggiore integrazione tra settori NR, B e C.
Per quanto riguarda i nuclei Regionali, la circolare 6 prevede oggi due livelli: 8 nuclei “avanzati” e 10 nuclei “ordinari”. I
concetti di nucleo “ordinario” e “avanzato” non più aderenti all’attuale organizzazione, verranno sostituiti dalla
considerazione delle effettive capacità operative possedute: fermo restando il livello “base” di nucleo regionale, i
diversi nuclei potranno possedere specifiche capacità operative (travaso GPL, travaso liquidi, specialisti NR,
laboratorio chimico) in alcuni casi delocalizzate in comandi diversi dal capoluogo di regione; dette specialità
opereranno anche su base interregionale.
I criteri seguiti nella riorganizzazione sono i seguenti
Capacità travaso GPL e liquidi infiammabili
1. Analisi e valutazione della effettiva operatività dei nuclei travaso GPL (9) e dei nuclei travaso liquidi infiammabili (4)
rispetto a quelli formalmente decretati (18)
2. Attualizzazione ed ottimizzazione della dislocazione territoriale delle capacità di travaso GPL e dei liquidi
infiammabili
3. Ricognizione delle risorse strumentali disponibili presso i nuclei regionali, attualmente inoperativi e non ricompresi
nella pianificazione di sviluppo
4. riassegnazione delle risorse di cui al precedente punto 3 ai nuclei che saranno mantenuti e sviluppati
Laboratori BC e laboratori e squadre speciali NR
1. Analisi e valutazione della effettiva operatività dei laboratori BC (5) e delle squadre speciali NR (18) rispetto a
quelli formalmente decretati (rispettivamente 18 e 23)
2. Attualizzazione ed ottimizzazione della dislocazione territoriale dei laboratori BC (9) nonché dei laboratori e
squadre speciali NR (18);
3. avvio a chiusura dei laboratori e delle squadre speciali NR che presentano problematiche e criticità tali da non
giustificare il loro mantenimento in esercizio
La tabella seguente riporta una sintesi degli interventi da eseguire.
CAPACITA’SPECIALISTICHE
Travaso GPL
Travaso Liq. Inf.
Laboratori B/C
Squadre Speciali NR
Teorica
18
18
18
SITUAZIONE
Effettiva
9
4
5
Futura
10
10
9
23
18
18
23
SERVIZIO ANTINCENDI AEROPORTUALE
La consistenza del servizio è regolamentata da norme internazionali cui il Corpo si è adeguato. Sono stati
recentemente ridefiniti gli organici minimi da assicurare in ciascun aerodromo tenuto conto delle riduzioni sostenibili
con l’ammodernamento tecnologico del macchinario.
Si ha notizia di valutazioni in atto da parte del Ministero dei Trasporti sull’opportunità di tenere aperti taluni aeroporti
minori o di ridurne l’operatività al solo arco diurno.
Il Corpo adeguerà i propri servizi sulla base delle determinazioni che saranno assunte.
24
SISTEMA PER IL TRATTAMENTO DELLE CRITICITÀ STRUTTURALI (STCS)
Le esperienze condotte su recenti scenari sismici hanno evidenziato la necessità di strutturare compiutamente il
modello organizzativo per la valutazione esperta, gestione e la realizzazione, da parte di unità qualificate del Corpo, di
contromisure dirette a fronteggiare le criticità strutturali derivanti da eventi emergenziali.
Il modello VF, nato e sviluppato in occasione del sisma abruzzese del 2009 e supportato scientificamente
dell’Università di Udine Laboratorio di Sicurezza e Protezione Intersettoriale, assume la denominazione di Sistema per
il Trattamento delle Criticità Strutturali (STCS, acronimo anche della definizione internazionale: Short Term
Countermeasures System) ed è strutturato secondo gli standard europei, già adottati per lo sviluppo di uno specifico
4
progetto di settore , consentendo la piena interoperabilità con altri moduli del Meccanismo europeo di protezione
civile.
La disciplina e regolamentazione di STCS, integrando e completando le indicazioni contenute nella circolare EM
01/2011, è volta a costituire un sistema finalizzato a fornire un supporto tecnico-specialistico per l’analisi e gestione
delle criticità strutturali di edifici e manufatti edilizi in genere, attraverso l’espressione di valutazioni esperte e la
realizzazione di contromisure tecniche urgenti per la messa in sicurezza dei luoghi (opere provvisionali, opere di
protezione, rimozioni e smontaggi controllati, monitoraggi e rilievi in scenari complessi e/o che presentano particolari
criticità strutturali, etc.), in raccordo con il dispositivo generale di soccorso.
STCS dipende organizzativamente dall’Ufficio Gestione e Coordinamento dell’Emergenza che ne dispone la
mobilitazione tramite il C.O.N. e in ambito emergenziale opera in supporto al Comandante di Cratere assolvendo, in
particolare, i seguenti compiti:
- ricognizione rapida dei luoghi, anche con l’ausilio di strumenti tecnologicamente avanzati, e predisposizione, ove
la situazione lo richieda, di apposita cartografia tematica finalizzata ad un efficace orientamento delle squadre di
soccorso sul cratere ed a fornire un “quadro d’insieme” dello scenario;
- assistenza e consulenza attraverso l’individuazione delle soluzioni progettuali per le diverse fasi di realizzazione
delle contromisure tecniche di messa in sicurezza dei manufatti, considerando attentamente tutti gli aspetti relativi
alla sicurezza degli operatori VV.F. presenti;
- sorveglianza dello stato di avanzamento nella realizzazione delle contromisure tecniche speciali curandone
l’archiviazione su supporto informatico, nonché curando i rapporti con Enti e organismi coinvolti.
L’attivazione di STCS avviene per fasi.
1. Ricognizione preliminare esperta: mirata a “fotografare” lo stato dei luoghi e delle strutture, traendone le
necessarie indicazioni per le successive attività, ivi compreso il dimensionamento delle risorse umane e
strumentali necessarie alla realizzazione degli interventi
2. Progettazione ed organizzazione: effettuata, ove necessario, a cura del Nucleo Interventi Speciali (NIS) che
effettua l’analisi e la pianificazione del processo di realizzazione di contromisure tecniche speciali anche
organizzandosi per ambiti di competenza (beni culturali - ex NCP, infrastrutture critiche, attività industriali e siti
strategici, scenari di particolare complessità, etc.). Il NIS provvede alla individuazione delle soluzioni progettuali
ovvero alla verifica della fattibilità di soluzioni proposte da terzi, individuando le risorse umane e materiali
necessarie per la messa in opera delle contromisure tecniche per interventi speciali.
3. Esecuzione dei lavori: realizzazione degli interventi programmati nel corso della fase 2. Le attività necessarie alla
esecuzione delle contromisure speciali sono coordinate dal NIS che in particolare:
- avvia e dirige le operazioni nell’area di intervento monitorando gli stati di avanzamento dei lavori;
- cura l’archiviazione della documentazione di interesse;
- sovrintende all’adozione delle procedure di sicurezza nell’area di intervento per il personale VV.F;
- verifica la conformità delle opere realizzate, verbalizzando la chiusura dei lavori e la successiva consegna dei
manufatti ai soggetti interessati;
- coordina e gestisce i DTS, i ROS e le squadre operative STCS.
STCS impiega le Unità di Approvvigionamento Materiali e Attrezzature (UAMA) necessarie per
l’approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature specialistiche oltre che per il reintegro delle attrezzature
ordinarie in dotazione alle squadre STCS. Le UAMA sono costituite presso Comandi dipendenti dalle seguenti
Direzioni Regionali: Emilia Romagna, Lazio, Campania, Sicilia
La maggior parte delle attività di realizzazione di contromisure tecniche urgenti per la messa in sicurezza dei luoghi
(opere provvisionali, opere di protezione, etc.) sono condotte da personale in possesso di abilità basiche in materia di
puntellamenti e dissesti statici acquisite durante i corsi di ingresso e pertanto non è necessaria alcuna abilità operativa
aggiuntiva rispetto a quelle ordinariamente in possesso di tutti gli operatori VF.
La messa in opera delle contromisure tecniche per interventi speciali sia curata direttamente dal NIS attraverso un
nucleo di operatori esperti appositamente formato. Il numero di operatori esperti abilitati alla effettuazione di tali
interventi è stimato pari a 300 unità (criterio di dimensionamento: 5 interventi speciali simultanei affrontati con squadre
da 10 pers/cad con rotazione settimanale, per un periodo di alcuni mesi).
Attualmente il personale VF in possesso di abilità tali da soddisfare i requisiti precedentemente indicati è pari a circa
3
100 unità, prevalentemente riconducibili ai partecipanti al progetto europeo indicato in precedenza.
4
DR_HOUSE - Development of Rapid Highly-specialized Operative Units for Structural Evaluation
25
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SERVIZI SPECIALISTICI E SPECIALIZZATI
Il progetto fissa il quadro esigenziale del dispositivo di soccorso i cui aspetti più rilevanti, in termini di risorse umane,
sono sintetizzati nella seguente tabella.
SPECIALIZZAZIONI
e
SPECIALITÀ AVANZATE
DOTAZIONI
PRIORITÀ
TEORICA
ATTUALE
REALE
FUTURA
Condotta mezzi Portuali
876
697
644
Ordinaria
Sommozzatori
592
400
510
Ordinaria
Elisoccorritori (SAF 2B)
270
168
Ordinaria
Cinofili
140
186
Ordinaria
F/A
2400
4400
Elevata
SA
700
1184
Ordinaria
SAF Avanzato(2A)
610
1200
Ordinaria
USAR
200
680
Elevata
TAS
280
1200
Elevata
Team NBCR (Travasi, Lab, NR)
400
600
Ordinaria
STCS “esperto”
100
300
Ordinaria
TOTALE
6197
11072
800
1600
Elevata
1927
2808
Ordinaria
Rischio Acquatico
ABILITÀ “SPECIFICHE”
Squadre intervento portuali5
Squadre Aeroportuali
USAR Light
6
7
TOTALE
nd
8
2727
tutti
Elevata
3608
L’esame della tabella evidenzia che il progetto non costituisce affatto un abbattimento della attuale capacità di
risposta, quanto piuttosto, che la sua progressiva attuazione darà corso ad un significativo miglioramento delle
prestazioni erogate (efficacia ed efficienza), tenendo nella dovuta attenzione i principi di economicità e sostenibilità.
L’ultima colonna esprime una sintetica valutazione delle priorità di sviluppo, tendente a perseguire obiettivi tesi a
soddisfare bisogni ed aspettative della collettività.
Peraltro il progetto dovrà essere accompagnato da una importante riorganizzazione delle modalità di pianificazione e
svolgimento delle attività di mantenimento (addestramento ed esercitazioni) prevedendone l’effettuazione durante
l’orario ordinario di lavoro e non escludendo la possibilità di ricorrere, in modo programmato e sistematico, a
temporanee variazioni dell’orario turnista per consentirne l’effettuazione.
5
Attività “Fire Fighting Advanced” c/o simulatori incendio navali VF di La Spezia, Montelibretti (RM), Reggio Calabria e Brindisi, ove ad oggi sono
stati rispettivamente addestrati circa 50, 400, 200 e 150 soccorritori (totale 800 unità)
6
La maggior parte del personale“non formato” assegnato i Distaccamenti Aeroprtuali presta servizio in tali sedi da molti anni e pertanto ha
maturato sul campo le necessarie conoscenze e competenze
7
Componenti Sezioni Operative versione Sisma con competenze acquisite a seguito di percorsi informativi di 8 ore/cad rivolti a tutto il personale e
svolti, nell’ambito di ogni Comando, da istruttori professionali, preventivamente aggiornati sulla materia specifica
8
Dato non disponibile; stante la recente strutturazione del sistema ad oggi il percorso informativo è stato attivato presso i Comandi delle Direzioni
Regionali Toscana e Veneto
26
ALLEGATO A
Classificazione Comandi VV.F.
Comand.
Vicario
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
DS
PD
DS
DS
PD
PD
DS
PD
DS
DS
DS
DS
DS
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
DVD
PD
DVD
DVD
PD
PD
PD
PD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DIRET. ISPET.
20
17
14
12
8
8
8
8
7
7
8
8
8
8
6
6
8
6
5
5
5
5
4
4
4
4
5
4
4
5
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
24
22
20
20
14
13
13
12
11
12
14
12
13
12
12
13
12
10
10
11
8
10
9
9
8
10
10
9
12
8
9
8
11
9
9
11
8
9
8
8
6
SD
VIG
8 1084
7 684
6 628
5 444
4 360
4 368
4 304
3 300
3 272
3 280
4 204
3 272
4 372
3 312
3 284
4 316
3 200
3 196
3 232
3 252
2 152
3 328
2 184
2 172
2 164
3 200
3 224
2 164
3 176
2 160
2 172
2 148
3 168
2 192
2 196
3 260
2 152
2 212
2 124
2 152
2 144
CS
CR
506
334
308
230
164
198
130
136
126
126
82
120
162
162
118
126
74
78
98
99
70
118
79
71
71
87
87
67
67
70
71
63
71
75
82
103
62
83
55
70
51
106
54
60
46
38
46
34
40
30
29
26
36
44
42
30
41
26
24
33
31
19
30
23
21
19
29
25
19
21
20
21
19
21
25
27
33
19
25
17
22
21
TOT
1748
1118
1036
757
588
637
493
499
449
457
338
451
603
539
453
506
323
317
381
401
256
494
301
279
268
333
354
265
283
265
279
244
278
307
320
414
247
335
210
258
228
TOT. OP.
CATEG.
ROMA
MILANO
NAPOLI
TORINO
BARI
PALERMO
BOLOGNA
CATANIA
FIRENZE
SALERNO
BRESCIA
CAGLIARI
VENEZIA
GENOVA
PERUGIA
SASSARI
BERGAMO
VERONA
ANCONA
REGGIO CALABRIA
PADOVA
VARESE
FOGGIA
COSENZA
CASERTA
MESSINA
TREVISO
LECCE
CUNEO
VICENZA
MODENA
POTENZA
UDINE
TARANTO
CATANZARO
TRAPANI
PARMA
AGRIGENTO
REGGIO EMILIA
LATINA
PESCARA
COM 1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
COMANDO
COM2
pos.
COM 1 SUPER
Classificazione COMANDI
1696
1072
996
720
562
612
468
476
428
435
312
428
578
516
432
483
300
298
363
382
241
476
286
264
254
316
336
250
264
250
264
230
260
292
305
396
233
320
196
244
216
Vicario
PD
PD
DS
DS
DS
PD
PD
PD
PD
PD
DS
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DIRET. ISPET.
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
3
4
3
4
4
3
3
4
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
9
8
8
8
9
9
6
5
6
8
7
5
6
6
7
6
8
6
6
6
7
5
6
6
12
6
5
5
5
6
6
5
6
6
6
5
6
5
5
6
6
6
6
SD
VIG
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
116
160
112
128
132
168
124
120
160
176
108
104
120
128
164
140
208
156
128
96
124
96
132
120
144
128
116
116
80
132
128
100
116
116
108
96
144
92
112
104
88
96
136
CS
54
70
54
55
62
78
54
54
70
66
47
46
54
62
66
62
86
58
62
46
58
46
62
54
70
62
54
54
38
59
62
46
54
54
50
46
58
46
54
54
46
46
55
CR
16
20
17
17
20
24
16
16
20
24
15
14
16
18
26
18
26
22
20
14
16
14
18
16
20
16
16
16
12
18
16
14
16
16
14
14
18
14
16
18
16
14
18
TOT
201
264
197
214
229
285
206
201
262
280
183
174
202
219
269
232
333
247
222
167
210
166
223
201
252
217
196
196
140
220
217
170
197
197
183
166
231
162
192
187
161
167
220
TOT. OP.
Comand.
CO
CATEG.
PAVIA
ALESSANDRIA
TRIESTE
L'AQUILA
LIVORNO
SIRACUSA
AREZZO
FROSINONE
NUORO
PISA
CAMPOBASSO
VITERBO
MANTOVA
AVELLINO
BRINDISI
FERRARA
SAVONA
RIMINI
RAVENNA
COMO
FORLÌ - CESENA
PIACENZA
SIENA
GROSSETO
BELLUNO
LUCCA
PESARO E URBINO
PORDENONE
PRATO
CHIETI
CALTANISSETTA
NOVARA
BENEVENTO
MACERATA
ASCOLI PICENO
TERAMO
CROTONE
TERNI
PISTOIA
LA SPEZIA
VIBO VALENTIA
VERCELLI
RAGUSA
COM 1 SUPER
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
COMANDO
COM 3
pos.
186
250
183
200
214
270
194
190
250
266
170
164
190
208
256
220
320
236
210
156
198
156
212
190
234
206
186
186
130
209
206
160
186
186
172
156
220
152
182
176
150
156
209
TOTALI
Comand.
Vicario
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DVD
DIRET. ISPET.
3
3
3
3
3
3
2
3
2
2
2
2
2
2
2
2
5
8
5
5
5
5
5
5
5
5
7
5
5
5
5
6
448
831
SD
VIG
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
CS
CR
56
120
108
56
72
88
108
88
84
100
72
52
88
52
68
120
30
59
51
30
35
43
51
43
43
47
35
27
43
27
35
47
10
18
16
10
12
14
16
14
14
14
12
10
14
10
12
20
247 17912
8030
2253
TOT
TOT. OP.
CATEG.
ASTI
SONDRIO
MATERA
LECCO
CREMONA
ORISTANO
ENNA
ROVIGO
RIETI
IMPERIA
VERBANIA
LODI
MASSA CARRARA
BIELLA
ISERNIA
GORIZIA
COM 1 SUPER
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
COMANDO
COM 4
pos.
106
96
210
197
185
175
106
96
129
119
155
145
184
175
155
145
150
141
170
161
130
119
98
89
154
145
98
89
124
115
197
187
29721 28195
ALLEGATOB
MODELLO ORGANIZZATIVO DEI COMANDI
POSTI FUNZIONE DEL PERSONALE DIRETTIVO
ROMA
Comandante
Dirigente
Superiore
Vicario
Primo Dirigente
Capo Ufficio di Staff
Prevenzione incendi
Vigilianza antincendio
Prevenzione incendi
Distretto 1
Prevenzione incendi
Distretto 2
Pianificazione di
emergenza
Protezione civile
Difesa civile
Prevenzione incendi
Distretto 3
Soccorso Pubblico e
servizi specializzati
Servizio antincendio
aeroporti e porti
RSPP
Formazione
Polizia Giudiziaria e
investigazione
antincendio
Ris. Log. Strumentali
Sedi di servizio
Prevenzione incendi
Distretto 4
2
Ris. Log. Strumentali
Automezzi
Laboratori
Attrezzature di
soccorso
Telecomunicazioni
MILANO
Comandante
Dirigente
Superiore
Vicario
Primo Dirigente
Capo Ufficio di Staff
Prevenzione incendi
Vigilianza antincendio
Prevenzione incendi
Distretto 1
Pianificazione di
emergenza
Protezione civile
Difesa civile
Soccorso Pubblico e
servizi specializzati
Servizio antincendio
aeroporti e porti
RSPP
Formazione
Polizia Giudiziaria e
investigazione
antincendio
Ris. Log. Strumentali
Sedi di servizio
Ris. Log. Strumentali
Automezzi
Laboratori
Attrezzature di
soccorso
Telecomunicazioni
Prevenzione incendi
Distretto 2
3
Napoli
Torino
Comandante
Dirigente
Superiore
Vicario
Primo Dirigente
Capo Ufficio di Staff
Prevenzione incendi
Vigilianza
antincendio
Pianificazione di
emergenza
Protezione civile
Difesa civile
Soccorso Pubblico e
servizi specializzati
Servizio antincendio
aeroporti e porti
RSPP
Formazione
Polizia Giudiziaria e
investigazione
antincendio
Ris. Log.
Strumentali
Sedi di servizio
Ris. Log.
Strumentali
Automezzi
Laboratori
Attrezzature di
soccorso
Telecomunicazioni
4
COM 1
Comandante
Dirigente Superiore
(eventuale Vicario
Primo Dirig.)
Vice Com./Capo
Ufficio di
Staff
Affari Generali
Personale
R.S.P.P.
Soccorso Pubblico
Aeroporti e Porti
Servizi specializzati
Formazione
Pianificazione di
emergenza
Protezione civile
Difesa civile
R.S.P.P.
Risorse logistiche e
strumentali
(sedi di servizio, automezzi,
attrezzature, laboratori)
Prevenzione Incendi
Polizia Giudiziaria
Investigazione
antincendio
5
COM 2
Comandante
Primo Dirigente
Vice Com.
Personale
Affari Generali
R.S.P.P.
Ris. Log. Str.
Soccorso Pubblico
Aeroporti e Porti
Servizi specializzati
Formazione
Prevenzione Incendi
Polizia Giudiziaria
Investigazione
antincendio
6
COM 3-4
Comandante
Primo Dirigente
Vice Com.
Personale
Affari Generali
R.S.P.P.
Ris. Log. Str.
Prevenzione incendi
Polizia Giudiziaria
Investig. Antinc.
Soccorso Pubblico
Servizi specializzati
Formazione
7
MODELLO ORGANIZZATIVO
DELLE DIREZIONI REGIONALI VV.F.
POSTI FUNZIONE DEL PERSONALE DIRETTIVO
1
DIREZIONE REGIONALE TIPO 1
SCHEMA POSTI FUNZIONE DIRETTIVI
Direttore Regionale
Primo Dirigente
Addetto
Soccorso pubblico
Colonna mobile
regionale
Sala operativa
Nuclei specialistici
Primo Dirigente
Addetto
C.T.R
Prevenzione incendi
Attività R.I.R.
Protezione civile
Difesa civile
R.S.P.P.
Sicurezza sul lavoro
Risorse logistiche e
strumentali
2
DIREZIONE REGIONALE TIPO 2
SCHEMA POSTI FUNZIONE DIRETTIVI
Direttore Regionale
Primo Dirigente
Addetto
Soccorso pubblico
Colonna mobile
regionale
Sala operativa
Nuclei specialistici
R.S.P.P.
Sicurezza sul lavoro
Risorse logistiche e
strumentali
C.T.R.
Prevenzione incendi
Attività R.I.R.
Protezione civile
Difesa civile
3
ALLEGATO C
CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
COMANDI VV.F.
CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
COMANDO
Sede
MILANO
NAPOLI
NAPOLI
TORINO
VARESE
BARI
MILANO
SALERNO
MILANO
MILANO
MILANO
LUCCA
SALERNO
CASERTA
BARI
MILANO
ASCOLI PICENO
BARI
FORLI'
LECCE
TORINO
TREVISO
NAPOLI
NAPOLI
MILANO
CUNEO
FOGGIA
L'AQUILA
BOLOGNA
Monza
Afragola
Nola
Grugliasco
Busto Gallarate
Barletta
Legnano
Eboli
Desio
Sesto S.Giovanni
Gorgonzola
Viareggio
Nocera Inferiore
Aversa
Putignano
Seregno
Fermo
Molfetta
Cesena
Gallipoli
Ivrea
Conegliano
Torre del Greco
Castellamare di S.
Rho
Alba
S.Severo
Avezzano
Casalecchio
Vecchia
class.
D2
D1
D2
D2
D3
D3
D1
D2
D1
D3
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D4
D2
D3
D1
D1
D2
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D2
D1
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D1
D1
D3
D1
D1
D1
D2
D1
INDICE
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Interventi
media
2008 2012
1.852
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1.690
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1.847
1.457
1.852
1.258
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1.537
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956
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1.825
1.453
1.054
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54
54
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54
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54
54
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46
46
46
46
46
46
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46
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30
30
30
30
30
SD4
SD4
SD4
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SD4
SD4
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SD3
SD3
SD3
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SD3
SD3
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SD4
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SD2
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SD2
SD2
CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
COMANDO
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
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42
43
44
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46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
VICENZA
MODENA
CALTANISSETTA
CATANIA
BARI
COMO
ROMA
VICENZA
MESSINA
PISA
COSENZA
CATANZARO
FOGGIA
CREMONA
NAPOLI
LECCE
BERGAMO
MANTOVA
FROSINONE
ROMA
LECCE
ASCOLI PICENO
TORINO
PADOVA
BRINDISI
LATINA
PERUGIA
CUNEO
VARESE
Sede
Schio
Sassuolo
Gela
Acireale
Altamura
Cantu'
Tivoli
Bassano del Grappa
Milazzo
Cascina
Castrovillari
Lametia Terme
Cerignola
Crema
Pozzuoli
Veglie
Dalmine
Cast.ne delle Stiviere
Cassino
Marino
Maglie
S.Benedetto del Tronto
Pinerolo
Cittadella
Ostuni
Terracina
Foligno
Saluzzo
Saronno
Vecchia
class.
D2
D1
D3
D1
D1
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Interventi
media
2008 2012
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SD2
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COMANDO
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84
85
86
87
CAGLIARI
FIRENZE
ROMA
ANCONA
TREVISO
BRINDISI
PESARO URBINO
CATANIA
SASSARI
ANCONA
REGGIO EMILIA
PADOVA
BOLOGNA
FOGGIA
VICENZA
CASERTA
MODENA
COSENZA
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PAVIA
VERONA
RAGUSA
BRESCIA
SAVONA
BRESCIA
CHIETI
LATINA
CAMPOBASSO
CATANIA
Sede
Sanluri
Empoli
Montelibretti
Osimo
Montebelluna
Francavilla Fontana
Fano
Caltagirone
Olbia
Jesi
Guastalla
Este
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Manfredonia
Arzignano
Teano
Carpi
Rossano
Vittoria
Vigevano
Legnago
Modica
Darfo Boario Terme
Albenga
Salo'
Vasto
Gaeta
Termoli
Riposto
Vecchia
class.
D1
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media
2008 2012
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TOT
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89
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113
114
115
116
LECCE
RAVENNA
CATANIA
ROMA
IMPERIA
SAVONA
MACERATA
PISTOIA
VENEZIA
AREZZO
REGGIO CALABRIA
TRAPANI
TREVISO
PAVIA
TARANTO
SIRACUSA
ANCONA
PALERMO
FROSINONE
AVELLINO
REGGIO CALABRIA
PADOVA
VENEZIA
ROMA
RAVENNA
PERUGIA
ROMA
RIMINI
TARANTO
Sede
Tricase
Faenza
Paterno'
Pomezia
Sanremo
Varazze
Civitanova
Montecatini
Mira
Montevarchi
Siderno
Marsala
Castelfranco Veneto
Voghera
Manduria
Noto
Senigallia
Termini Imerese
Sora
Grottaminarda
Palmi
Piove di Sacco
Portogruaro
Anzio
Lugo
Citta' di Castello
Velletri
Cattolica
Castellaneta
Vecchia
class.
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D1
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media
2008 2012
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30
30
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30
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30
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SD2
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SD2
SD2
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SD2
SD2
SD2
CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
COMANDO
117
118
119
120
121
122
123
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125
126
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131
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138
139
140
141
142
143
144
145
UDINE
CUNEO
VENEZIA
COSENZA
TRAPANI
PERUGIA
MODENA
BERGAMO
PISA
CAGLIARI
FIRENZE
FOGGIA
ENNA
PERUGIA
CROTONE
CASERTA
SALERNO
POTENZA
PALERMO
MATERA
PESARO URBINO
AGRIGENTO
MASSA CARRARA
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S.Croce sull'Arno – Castelfr.
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Pontassieve
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Leonforte
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Vallo della Lucania
Melfi
Partinico
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MODENA
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L'AQUILA
GENOVA
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SALERNO
SIENA
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ROVIGO
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NUORO
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BENEVENTO
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NOVARA
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NUORO
MASSA CARRARA
SIRACUSA
Sede
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S. Felice sul Panaro
Novi Ligure
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Sciacca
Lanciano
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Domodossola
Fidenza
Sulmona
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Montepulciano
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Adria
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CAGLIARI
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GROSSETO
TORINO
ALESSANDRIA
Sede
Tempio Pausania
Casale Monferrato
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Telese
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LIVORNO
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VENEZIA
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Sede
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Tolmezzo
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CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
COMANDO
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286
287
288
289
290
CALTANISSETTA
MESSINA
FIRENZE
NAPOLI
REGGIO CALABRIA
PISA
LUCCA
ORISTANO
ROVIGO
GROSSETO
MATERA
REGGIO EMILIA
BELLUNO
RIMINI
PRATO
BRESCIA
ROMA
PALERMO
PORDENONE
AGRIGENTO
LATINA
NUORO
ISERNIA
NUORO
MANTOVA
VENEZIA
FERRARA
BOLOGNA
BENEVENTO
Sede
Mussomeli
Lipari
Figline Valdarno
Sorrento
Bianco
Saline di Volterra
Castelnuovo G.
Ghilarza
Castelmassa
Arcidosso
Pisticci
Castelnuovo ne' Monti
S.Stefano di Cadore
Nova Feltria
Montemurlo
Gardone V. T
Subiaco
Corleone
Maniago
S.Margherita B.
Castelforte
Siniscola
Agnone
Sorgono
Viadana
Iesolo
Comacchio
Vergato
S.Marco dei Cavoti
Vecchia
class.
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media
2008 2012
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660
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318
319
ROMA
TERNI
LIVORNO
TRAPANI
SALERNO
PAVIA
ANCONA
LA SPEZIA
BELLUNO
CATANZARO
TREVISO
BELLUNO
AVELLINO
FORLI'
AVELLINO
COMO
SALERNO
PORDENONE
L'AQUILA
CATANZARO
SASSARI
PERUGIA
SONDRIO
SIRACUSA
CAGLIARI
SIENA
TRIESTE
ASCOLI PICENO
VIBO VALENTIA
Sede
Campagnano
Amelia
Portoferraio
Pantelleria
Maiori
Broni
Arcevia
Brugnato
Pieve di Cadore
Chiaravalle
Vittorio Veneto
Agordo
Montella
Bagno di Romagna
Lioni
Menaggio
Giffoni Valle Piana
Spilimbergo
Castel di Sangro
Sellia M
La Maddalena
Gaifana
Tirano
Palazzolo Acreide
San Vito
Piancastagnaio
Muggia
Amandola
Serra S Bruno
Vecchia
class.
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media
2008 2012
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COMANDO
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343
344
345
346
347
348
FORLI'
SONDRIO
GENOVA
ASTI
BOLOGNA
VICENZA
ORISTANO
AVELLINO
POTENZA
CATANIA
RAVENNA
VENEZIA
SIENA
FOGGIA
FOGGIA
CALTANISSETTA
PARMA
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BELLUNO
RIETI
PISTOIA
UDINE
PIACENZA
NAPOLI
GORIZIA
MESSINA
PESARO URBINO
PIACENZA
AGRIGENTO
Sede
Rocca s.Casciano
Bormio
Busalla
Canelli
Pianoro
Asiago
Ales
Bisaccia
Pescopagano
Randazzo
Cervia
Cavarzere
Montalcino
Vico del Gargano
Deliceto
Mazzarino
Langhirano
Corato
Cortina d'A.
Posta
S.Marcello Pistoiese
Tarvisio
Bobbio
Capri
Grado
Roccalumera
Macerata Feltria
Castel S Giovanni
Lampedusa
Vecchia
class.
D1
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M
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M
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Interventi
media
2008 2012
528
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100
206
Pagina 12
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GENNAIO 2014
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16
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SD1
CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
COMANDO
349
350
351
352
353
354
355
356
357
358
359
360
361
362
363
364
365
366
367
368
369
370
371
372
COSENZA
LUCCA
SASSARI
CAGLIARI
GROSSETO
MACERATA
ORISTANO
ROMA
CAMPOBASSO
BRESCIA
CASERTA
CATANIA
COSENZA
FIRENZE
PALERMO
PALERMO
PESCARA
PORDENONE
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
SALERNO
SASSARI
SIRACUSA
VARESE
Sede
S. Giovanni in Fiore
Pietrasanta
Arzachena
Mandas
Scansano
Visso
Cuglieri
Torvaianica
S Croce Magliano
Manerbio
Alife
Palagonia
Corigliano C
Barberino Mugello
Bagheria
Cefalu'
Loreto Aprutino
Sacile
Monasterace
Rosarno
Mercato San Severino
Bono
Priolo Gargallo
Ispra - Convenzione UE
Vecchia
class.
M
D1
D1
M
M
M
M
D1
D1
D1
D1
M
D1
M
D1
D1
D1
M
M
M
D1
M
D1
D1
INDICE
Interventi
media
2008 2012
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SDVOL
SD1
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SDVOL
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SDVOL
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SD1
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SDVOL
SD1
SD1
CLASSIFICAZIONE SEDI DISTACCATE
COMANDO
Vecchia
class.
Sede
SDVOL
25
SD1
58
SD2
259
SD3
14
SD4
16
TOT SD
INDICE
Interventi
media
2008 2012
372
Pagina 14
VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT
Nuova
class.
ALLEGATO D
DISTACCAMENTI
PROPOSTI VOLONTARI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
COMANDO
SEDE
FIRENZE
ASCOLI PICENO
ASTI
VENEZIA
PIACENZA
GORIZIA
MESSINA
PESARO URBINO
COSENZA
CAGLIARI
GROSSETO
MACERATA
ORISTANO
ROMA
BRESCIA
CATANIA
COSENZA
FIRENZE
PALERMO
PALERMO
PESCARA
PORDENONE
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
SASSARI
Calenzano
Amandola
Canelli
Cavarzere
Bobbio
Grado
Roccalumera
Macerata Feltria
S. Giovanni in Fiore
Mandas
Scansano
Visso
Cuglieri
Torvaianica
Manerbio
Palagonia
Corigliano C
Barberino Mugello
Bagheria
Cefalu'
Loreto Aprutino
Sacile
Monasterace
Rosarno
Bono
VECCHIA
CLASS.
M
M
M
D1
M
M
M
M
M
M
M
M
M
D1
D1
M
D1
M
D1
D1
D1
M
M
M
M
ALLEGATO E
CLASSIFICA SEDI CENTRALI
CLASSIFICAZIONE SEDI
CENTRALI
N.
PUNTEGGIO
CLASSIFICAZ.
VP
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
ROMA
MILANO
NAPOLI
TORINO
PALERMO
GENOVA
BARI
BOLOGNA
VENEZIA @
FIRENZE
CAGLIARI
CATANIA
BRESCIA
PERUGIA
VERONA
BERGAMO
VARESE
SASSARI
SALERNO
PADOVA
CATANZARO
ANCONA
PARMA
TRIESTE *
POTENZA
MESSINA
CASERTA
FOGGIA
TARANTO
PESCARA
REGGIO CALABRIA
CUNEO
COSENZA
LECCE
CAMPOBASSO
TREVISO
L'AQUILA
UDINE
MODENA
AGRIGENTO
TRAPANI
REGGIO EMILIA
RIMINI
VICENZA
VITERBO
AREZZO
0,968
0,587
0,535
0,530
0,411
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0,265
0,264
0,223
0,212
0,207
0,206
0,203
0,181
0,178
0,167
0,165
0,165
0,162
0,162
0,156
0,150
0,148
0,146
0,145
0,145
0,136
0,135
0,135
0,133
0,133
0,132
0,131
0,131
0,127
0,124
0,123
0,121
0,119
0,117
0,113
0,113
0,112
ORGANICO OPERATIVI
CS
CR
TOT
584
342
58
400
222
32
344
196
32
260
166
28
224
146
26
172
110
24
156
88
16
144
74
16
184
94
20
128
74
16
128
68
16
120
68
16
92
46
12
92
46
12
92
46
12
84
38
12
80
38
12
80
38
11
80
38
11
72
38
11
72
38
11
72
38
11
72
34
11
80
38
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
72
31
11
64
31
11
64
31
11
64
30
10
64
30
10
64
30
10
64
30
10
984
654
572
454
396
306
260
234
298
218
212
204
150
150
150
134
130
129
129
121
121
121
117
129
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
114
106
106
104
104
104
104
CLASSIFICAZIONE SEDI
CENTRALI
N.
PUNTEGGIO
CLASSIFICAZ.
VP
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
PRATO
PAVIA
MANTOVA
LIVORNO
BRINDISI
PIACENZA
NUORO
LATINA
PISA
FERRARA
SIRACUSA
FROSINONE
AVELLINO
ALESSANDRIA
RAVENNA
SAVONA
GROSSETO
COMO
PORDENONE
SIENA
NOVARA
CROTONE
FORLÌ
VIBO VALENTIA
BELLUNO
BENEVENTO
ASTI
TERNI
TERAMO
PESARO
LUCCA
VERCELLI
CALTANISSETTA
PISTOIA
LECCO
ASCOLI PICENO
MACERATA
LODI
CHIETI
BIELLA
CREMONA
RAGUSA
ORISTANO
LA SPEZIA *
ROVIGO
RIETI
ENNA
0,112
0,109
0,108
0,107
0,107
0,106
0,105
0,102
0,102
0,100
0,099
0,099
0,098
0,097
0,094
0,092
0,092
0,091
0,090
0,088
0,088
0,088
0,087
0,086
0,085
0,082
0,082
0,079
0,079
0,078
0,078
0,078
0,077
0,076
0,076
0,076
0,076
0,073
0,071
0,070
0,069
0,068
0,067
0,065
0,065
0,064
0,064
ORGANICO OPERATIVI
CS
CR
TOT
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
60
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
56
30
10
52
27
10
52
27
10
52
27
10
52
27
10
52
27
10
52
27
10
56
30
10
48
27
10
48
27
10
48
27
10
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
96
96
96
96
96
96
96
96
96
96
96
96
96
89
89
89
89
89
89
96
85
85
85
N.
CLASSIFICAZIONE SEDI
CENTRALI
PUNTEGGIO
CLASSIFICAZ.
VP
94
95
96
97
98
99
100
SONDRIO
ISERNIA
VERBANIA #
MATERA
GORIZIA
IMPERIA
MASSA CARRARA
TOTALI
0,060
0,058
0,056
0,056
0,049
0,048
0,041
ORGANICO OPERATIVI
CS
CR
TOT
48
27
10
48
27
10
52
27
10
48
27
10
48
27
10
48
27
10
48
27
10
8368
4374
1215
85
85
89
85
85
85
85
13957
13957
* = PER RIFERIMENTO ALLA VECCHIA CLASSIFICAZIONE
# = PER SOCCORSO ACQUATICO LAGO MAGGIORE
@ = UNICITA' TIPOLOGICA DEL COMANDO DI VENEZIA
ALLEGATO F
ORGANICI COMPLESSIVI PER
UFFICI CENTRALI
DIREZIONI REGIONALE VV.F.
COMANDI VV.F.
RIEPILOGO - COMANDI/DIREZIONI REGIONALI/UFFICI CENTRALI
SEDE
AGRIGENTO
ALESSANDRIA
ANCONA
AREZZO
ASCOLI PICENO
ASTI
AVELLINO
BARI
BELLUNO
BENEVENTO
BERGAMO
BIELLA
BOLOGNA
BRESCIA
BRINDISI
CAGLIARI
CALTANISSETTA
CAMPOBASSO
CASERTA
CATANIA
CATANZARO
CHIETI
COMO
COSENZA
CREMONA
CROTONE
CUNEO
ENNA
FERRARA
FIRENZE
FOGGIA
FORLÌ
FROSINONE
GENOVA
GORIZIA
GROSSETO
IMPERIA
ISERNIA
LA SPEZIA
L'AQUILA
LATINA
LECCE
LECCO
LIVORNO
DIRET.
ISPET.
4
4
5
4
3
3
3
8
3
3
8
2
8
8
4
8
3
4
4
8
4
3
3
4
3
3
4
2
4
7
4
3
4
8
2
3
2
2
3
4
4
4
3
4
9
8
10
6
6
5
6
14
12
6
12
5
13
14
7
12
6
7
8
12
9
6
6
9
5
6
12
5
6
11
9
7
5
12
6
6
5
5
6
8
8
9
5
9
SD
VIG
2
2
3
2
2
2
2
4
3
2
3
2
4
4
2
3
2
2
2
3
2
2
2
2
2
2
3
2
2
3
2
2
2
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
212
160
232
124
108
56
128
360
144
116
200
52
304
204
164
272
128
108
164
300
196
132
96
172
72
144
176
108
140
272
184
124
120
312
120
120
100
68
104
128
152
164
56
132
CS
CR
83
70
98
54
50
30
62
164
70
54
74
27
130
82
66
120
62
47
71
136
82
59
46
71
35
58
67
51
62
126
79
58
54
162
47
54
47
35
54
55
70
67
30
62
TOTALE
25
20
33
16
14
10
18
38
20
16
26
10
34
26
26
36
16
15
19
40
27
18
14
21
12
18
21
16
18
30
23
16
16
42
20
16
14
12
18
17
22
19
10
20
335
264
381
206
183
106
219
588
252
197
323
98
493
338
269
451
217
183
268
499
320
220
167
279
129
231
283
184
232
449
301
210
201
539
197
201
170
124
187
214
258
265
106
229
SEDE
LODI
LUCCA
MACERATA
MANTOVA
MASSA CARRARA
MATERA
MESSINA
MILANO
MODENA
NAPOLI
NOVARA
NUORO
ORISTANO
PADOVA
PALERMO
PARMA
PAVIA
PERUGIA
PESARO E URBINO
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIA
PORDENONE
POTENZA
PRATO
RAGUSA
RAVENNA
REGGIO CALABRIA
REGGIO EMILIA
RIETI
RIMINI
ROMA
ROVIGO
SALERNO
SASSARI
SAVONA
SIENA
SIRACUSA
SONDRIO
TARANTO
TERAMO
TERNI
TORINO
TRAPANI
TREVISO
DIRET.
2
3
3
4
2
3
4
17
4
14
3
4
3
5
8
4
4
6
3
4
3
4
3
3
4
3
3
4
5
4
2
3
20
3
7
6
3
3
4
3
4
3
3
12
4
5
ISPET.
5
6
6
6
5
5
10
22
9
20
5
6
5
8
13
8
9
12
5
6
5
8
5
5
8
5
6
6
11
8
5
6
24
5
12
13
8
6
9
8
9
5
5
20
11
10
SD
VIG
2
2
2
2
2
2
3
7
2
6
2
2
2
2
4
2
2
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
2
2
2
8
2
3
4
2
2
2
2
2
2
2
5
3
3
52
128
116
120
88
108
200
684
172
628
100
160
88
152
368
152
116
284
116
144
96
176
112
116
148
80
136
128
252
124
84
156
1084
88
280
316
208
132
168
120
192
96
92
444
260
224
CS
CR
27
62
54
54
43
51
87
334
71
308
46
70
43
70
198
62
54
118
54
51
46
66
54
54
63
38
55
62
99
55
43
58
506
43
126
126
86
62
78
59
75
46
46
230
103
87
10
16
16
16
14
16
29
54
21
60
14
20
14
19
46
19
16
30
16
21
14
24
16
16
19
12
18
20
31
17
14
22
106
14
29
41
26
18
24
18
25
14
14
46
33
25
TOTALE
98
217
197
202
154
185
333
1118
279
1036
170
262
155
256
637
247
201
453
196
228
166
280
192
196
244
140
220
222
401
210
150
247
1748
155
457
506
333
223
285
210
307
166
162
757
414
354
SEDE
TRIESTE
UDINE
VARESE
VENEZIA
VERBANIA
VERCELLI
VERONA
VIBO VALENTIA
VICENZA
VITERBO
TOTALE COMANDI
DIRET.
ISPET.
SD
VIG
CS
CR
TOTALE
4
4
5
8
2
3
6
3
5
3
448
8
11
10
13
7
6
10
6
8
5
831
2
3
3
4
2
2
3
2
2
2
247
112
168
328
372
72
96
196
88
160
104
17912
54
71
118
162
35
46
78
46
70
46
8030
17
21
30
44
12
14
24
16
20
14
2253
197
278
494
603
130
167
317
161
265
174
29721
DIR.REG. ABRUZZO
DIR.REG. BASILICATA
DIR.REG. CALABRIA
DIR.REG. CAMPANIA
DIR.REG. EMILIA R.
DIR REG. FRIULI. V. G.
DIR.REG. LAZIO
DIR.REG. LIGURIA
DIR.REG. LOMBARDIA
DIR.REG. MARCHE
DIR.REG. MOLISE
DIR REG. PIEMONTE
DIR.REG. PUGLIA
DIR.REG. SARDEGNA
DIR.REG. SICILIA
DIR.REG. TOSCANA
DIR.REG. UMBRIA
DIR.REG. VENETO
TOTALE DIREZIONI
3
3
3
4
4
3
4
3
4
3
3
4
3
3
4
4
3
4
62
8
3
6
8
12
6
10
8
12
6
3
10
10
10
14
12
3
12
153
4
1
2
6
6
2
4
4
6
2
1
6
4
4
6
6
6
1
71
30
5
22
30
38
22
24
30
30
22
5
30
38
40
40
40
5
38
489
20
6
15
20
24
15
17
20
20
15
6
20
24
25
25
25
6
24
327
17
9
13
17
19
13
14
17
17
13
9
17
19
19
19
19
9
19
279
82
27
61
85
103
61
73
82
89
61
27
87
98
101
108
106
32
98
1381
UFFICI CENTRALI
81
80
19
92
53
90
415
591
1064
337
18493
8410
2622
31517
TOTALI NAZIONALI
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
Sede centrale
Canicatti'
Lampedusa
Licata
S.Margherita B.
Sciacca
Lampedusa Aeroporto
SC
72
31
11
114
SD2
SD1
SD2
SD2
SD2
A7
TOT
20
16
20
20
20
44
212
8
8
8
8
8
12
83
2
2
2
2
2
4
25
30
26
30
30
30
60
320
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
Sede centrale
Acqui Terme
Casale Monferrato
Novi Ligure
Ovada
Tortona
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
20
160
8
8
8
8
8
70
2
2
2
2
2
20
30
30
30
30
30
250
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
Sede centrale
Ancona Porto
Arcevia
Fabriano
Jesi
Osimo
Senigallia
Ancona Aeroporto
SC
72
38
11
121
P1
SD1
SD2
SD2
SD2
SD2
A8
TOT
12
16
20
20
20
20
52
232
8
8
8
8
8
8
12
98
4
2
2
2
2
2
8
33
24
26
30
30
30
30
72
363
AREZZO
AREZZO
AREZZO
AREZZO
Sede centrale
Bibbiena
Cortona
Montevarchi
SC
64
30
10
104
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
124
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
194
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
Sede centrale
Fermo
S.Benedetto del Tronto
SC
56
30
10
96
SD3
SD2
TOT
32
20
108
12
8
50
2
2
14
46
30
172
ASTI
Sede centrale
SC
56
30
10
96
TOT
56
30
10
96
AVELLINO
AVELLINO
AVELLINO
AVELLINO
AVELLINO
Sede centrale
Bisaccia
Grottaminarda
Lioni
Montella
SC
60
30
10
100
SD1
SD2
SD1
SD1
TOT
16
20
16
16
128
8
8
8
8
62
2
2
2
2
18
26
30
26
26
208
Pagina 1
ISP
SD
DIR
9
2
4
8
2
4
10
3
5
6
2
4
6
2
3
5
2
3
6
2
3
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
Sede centrale
Bari Porto
Altamura
Barletta
Corato
Molfetta
Putignano
Bari Aeroporto
SC
156
88
16
260
P1
SD2
SD4
SD1
SD3
SD3
A9
TOT
12
20
36
16
32
32
56
360
8
8
16
8
12
12
12
164
4
2
2
2
2
2
8
38
24
30
54
26
46
46
76
562
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
Sede centrale
Agordo
Cortina d'A.
Feltre
Pieve di Cadore
S.Stefano di Cadore
SC
56
30
10
96
SD1
SD1
SD2
SD1
SD2
TOT
16
16
20
16
20
144
8
8
8
8
8
70
2
2
2
2
2
20
26
26
30
26
30
234
BENEVENTO
BENEVENTO
BENEVENTO
BENEVENTO
Sede centrale
Bonea
S.Marco dei Cavoti
Telese
SC
56
30
10
96
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
116
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
186
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
Sede centrale
Clusone
Dalmine
Zogno
Bergamo Aeroporto
SC
84
38
12
134
SD2
SD2
SD2
A9
TOT
20
20
20
56
200
8
8
8
12
74
2
2
2
8
26
30
30
30
76
300
BIELLA
Sede centrale
SC
52
27
10
89
TOT
52
27
10
89
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
Sede centrale
Budrio
Casalecchio
Imola
Pianoro
Vergato
Bologna Aeroporto
SC
144
74
16
234
SD2
SD2
SD3
SD1
SD2
A8
TOT
20
20
32
16
20
52
304
8
8
12
8
8
12
130
2
2
2
2
2
8
34
30
30
46
26
30
72
468
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
Sede centrale
Darfo Boario Terme
Gardone V. T
Salo'
Brescia Aeroporto
SC
92
46
12
150
SD2
SD2
SD2
A8
TOT
20
20
20
52
204
8
8
8
12
82
2
2
2
8
26
30
30
30
72
312
Pagina 2
ISP
SD
DIR
14
4
8
12
3
3
6
2
3
12
3
8
5
2
2
13
4
8
14
4
8
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
Sede centrale
Brindisi Porto
Francavilla Fontana
Ostuni
Brindisi Aeroporto
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
SC
60
30
10
100
P1
SD2
SD2
A8
TOT
12
20
20
52
164
8
8
8
12
66
4
2
2
8
26
24
30
30
256
Sede centrale
Cagliari Porto
Carbonia
Iglesias
San Vito
Sanluri
Cagliari Aeroporto
SC
128
68
16
212
P2
SD2
SD2
SD1
SD2
A8
TOT
16
20
20
16
20
52
272
8
8
8
8
8
12
120
4
2
2
2
2
8
36
28
30
30
26
30
72
428
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
Sede centrale
Gela
Mazzarino
Mussomeli
SC
56
30
10
96
SD4
SD1
SD2
TOT
36
16
20
128
16
8
8
62
2
2
2
16
54
26
30
206
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
Sede centrale
Termoli
S Croce Magliano
SC
72
31
11
114
SD2
SD1
TOT
20
16
108
8
8
47
2
2
15
30
26
170
CASERTA
CASERTA
CASERTA
CASERTA
CASERTA
Sede centrale
SC
SD1
SD4
72
16
36
31
8
16
11
2
2
114
26
54
Mondragone
Teano
SD2
SD2
TOT
20
20
164
8
8
71
2
2
19
30
30
254
Sede centrale
Catania Porto
Acireale
Adrano
Caltagirone
Paterno'
Randazzo
Riposto
Catania Aeroporto
SC
120
68
16
204
P1
SD2
SD2
SD2
SD2
SD1
SD2
A8
TOT
12
20
20
20
20
16
20
52
300
8
8
8
8
8
8
8
12
136
4
2
2
2
2
2
2
8
40
24
30
30
30
30
26
30
72
476
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
Pagina 3
SD
DIR
7
2
4
12
3
8
6
2
3
7
2
4
8
2
4
12
3
8
72
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
Alife
Aversa
ISP
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
CATANZARO
CATANZARO
CATANZARO
CATANZARO
CATANZARO
CATANZARO
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
Sede centrale
Chiaravalle
Lametia Terme
Sellia M
Soverato
Lametia T. Aeroporto
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
SC
72
38
11
121
SD1
SD2
SD1
SD2
A8
TOT
16
20
16
20
52
196
8
8
8
8
12
82
2
2
2
2
8
27
26
30
26
30
305
SD
DIR
9
2
4
6
2
3
6
2
3
9
2
4
5
2
3
6
2
3
12
3
4
5
2
2
72
CHIETI
CHIETI
CHIETI
CHIETI
CHIETI
Sede centrale
Casoli
Lanciano
Ortona
Vasto
SC
52
27
10
89
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
132
8
8
8
8
59
2
2
2
2
18
30
30
30
30
209
COMO
COMO
COMO
Sede centrale
Cantu'
Menaggio
SC
60
30
10
100
SD2
SD1
TOT
20
16
96
8
8
46
2
2
14
30
26
156
COSENZA
COSENZA
COSENZA
COSENZA
COSENZA
COSENZA
Sede centrale
Castrovillari
Paola
Rende
Rossano
Scalea
SC
72
31
11
114
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
20
172
8
8
8
8
8
71
2
2
2
2
2
21
30
30
30
30
30
264
CREMONA
CREMONA
Sede centrale
Crema
SC
52
27
10
89
SD2
TOT
20
72
8
35
2
12
30
119
CROTONE
CROTONE
CROTONE
CROTONE
Sede centrale
Ciro'
Petilia Policastro
Crotone Aeroporto
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
A6
TOT
20
20
44
144
8
8
12
58
2
2
4
18
30
30
60
220
CUNEO
CUNEO
CUNEO
CUNEO
CUNEO
Sede centrale
Alba
Mondovi'
Saluzzo
Cuneo Aeroporto
SC
72
31
11
114
SD2
SD2
SD2
A6
TOT
20
20
20
44
176
8
8
8
12
67
2
2
2
4
21
30
30
30
60
264
ENNA
ENNA
ENNA
ENNA
Sede centrale
Leonforte
Nicosia
Piazza Armerina
SC
48
27
10
85
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
108
8
8
8
51
2
2
2
16
30
30
30
175
Pagina 4
ISP
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
FERRARA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
Sede centrale
Cento
Codigoro
Comacchio
Porto Maggiore
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
140
8
8
8
8
62
2
2
2
2
18
30
30
30
30
220
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
Sede centrale
Borgo S.Lorenzo
Empoli
Figline Valdarno
Petrazzi
Pontassieve
Firenze Aeroporto
SC
128
74
16
218
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
A6
TOT
20
20
20
20
20
44
272
8
8
8
8
8
12
126
2
2
2
2
2
4
30
30
30
30
30
30
60
428
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
Sede centrale
Cerignola
Deliceto
Lucera
Manfredonia
S.Severo
Vico del Gargano
SC
72
31
11
114
SD2
SD1
SD2
SD2
SD2
SD1
TOT
20
16
20
20
20
16
184
8
8
8
8
8
8
79
2
2
2
2
2
2
23
30
26
30
30
30
26
286
FORLÌ
FORLI'
FORLI'
FORLI'
Sede centrale
Bagno di Romagna
Cesena
Rocca s.Casciano
SC
60
30
10
100
SD1
SD3
SD1
TOT
16
32
16
124
8
12
8
58
2
2
2
16
26
46
26
198
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
Sede centrale
Cassino
Fiuggi
Sora
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
120
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
190
Pagina 5
ISP
SD
DIR
6
2
4
11
3
7
9
2
4
7
2
3
5
2
4
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
Sede centrale
GE Porto (Gadda - Multedo)
Busalla
Chiavari
Rapallo
Genova Aeroporto
SC
172
110
24
306
P1+P2
SD1
SD2
SD2
A8
TOT
32
16
20
20
52
312
16
8
8
8
12
162
4
2
2
2
8
42
52
26
30
30
72
516
GORIZIA
GORIZIA
GORIZIA
Sede centrale
Monfalcone
Gorizia Aeroporto
SC
48
27
10
85
SD2
A8
TOT
20
52
120
8
12
47
2
8
20
30
187
SD
DIR
12
3
8
6
2
2
6
2
3
5
2
2
5
2
2
6
2
3
8
2
4
8
2
4
72
GROSSETO
GROSSETO
GROSSETO
GROSSETO
Sede centrale
Arcidosso
Follonica
Orbetello
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
120
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
190
IMPERIA
IMPERIA
IMPERIA
Sede centrale
Sanremo
Ventimiglia
SC
48
27
10
85
SD3
SD2
TOT
32
20
100
12
8
47
2
2
14
46
30
161
ISERNIA
ISERNIA
Sede centrale
Agnone
SC
48
27
10
85
SD2
TOT
20
68
8
35
2
12
30
115
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
Sede centrale
La Spezia Porto
Brugnato
Sarzana
SC
56
30
10
96
P1
SD1
SD2
TOT
12
16
20
104
8
8
8
54
4
2
2
18
24
26
30
176
L'AQUILA
L'AQUILA
L'AQUILA
L'AQUILA
Sede centrale
Avezzano
Castel di Sangro
Sulmona
SC
72
31
11
114
SD2
SD1
SD2
TOT
20
16
20
128
8
8
8
55
2
2
2
17
30
26
30
200
LATINA
LATINA
LATINA
LATINA
LATINA
LATINA
Sede centrale
Gaeta Porto
Aprilia
Castelforte
Gaeta
Terracina
SC
60
30
10
100
P1
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
12
20
20
20
20
152
8
8
8
8
8
70
4
2
2
2
2
22
24
30
30
30
30
244
Pagina 6
ISP
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
Sede centrale
Gallipoli
Maglie
Tricase
Veglie
SC
72
31
11
114
SD3
SD2
SD2
SD2
TOT
32
20
20
20
164
12
8
8
8
67
2
2
2
2
19
46
30
30
30
250
LECCO
Sede centrale
SC
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
Sede centrale
Livorno Porto
Cecina
Piombino
Portoferraio
SC
56
56
60
30
30
30
10
10
10
96
96
100
P2
SD2
SD2
SD1
TOT
16
20
20
16
132
8
8
8
8
62
4
2
2
2
20
28
30
30
26
214
LODI
Sede centrale
SC
52
27
10
89
TOT
52
27
10
89
TOT
LUCCA
LUCCA
LUCCA
LUCCA
Sede centrale
Castelnuovo G.
Pietrasanta
Viareggio
SC
56
30
10
96
SD2
SD1
SD4
TOT
20
16
36
128
8
8
16
62
2
2
2
16
30
26
54
206
MACERATA
MACERATA
MACERATA
MACERATA
Sede centrale
Camerino
Civitanova
Tolentino
SC
56
30
10
96
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
116
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
186
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
Sede centrale
Cast.ne delle Stiviere
Suzzara
Viadana
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
120
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
190
MASSA CARRARA
MASSA CARRARA
MASSA CARRARA
Sede centrale
Aulla
Carrara
SC
48
27
10
85
SD2
SD2
TOT
20
20
88
8
8
43
2
2
14
30
30
145
MATERA
MATERA
MATERA
MATERA
Sede centrale
Ferrandina
Pisticci
Policoro
SC
48
27
10
85
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
108
8
8
8
51
2
2
2
16
30
30
30
175
Pagina 7
ISP
SD
DIR
9
2
4
5
2
3
9
2
4
5
2
2
6
2
3
6
2
3
6
2
4
5
2
2
5
2
3
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
MESSINA
MESSINA
MESSINA
MESSINA
MESSINA
MESSINA
MESSINA
MESSINA
Sede centrale
Messina
Milazzo
Letoianni – Taormina
Lipari
Milazzo
Patti
S.Agata Militello
SC
72
31
11
114
P2
P1
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
16
12
20
20
20
20
20
200
8
8
8
8
8
8
8
87
4
4
2
2
2
2
2
29
28
24
30
30
30
30
30
316
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
Sede centrale
Desio
Gorgonzola
Legnano
Monza
Rho
Seregno
Sesto S.Giovanni
Milano Aeroporto
SC
400
222
32
654
SD4
SD4
SD4
SD4
SD2
SD3
SD4
A8
TOT
36
36
36
36
20
32
36
52
684
16
16
16
16
8
12
16
12
334
2
2
2
2
2
2
2
8
54
54
54
54
54
30
46
54
1072
SD
DIR
10
3
4
22
7
17
9
2
4
20
6
14
5
2
3
72
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
Sede centrale
Carpi
Pavullo
S. Felice sul Panaro
Sassuolo
Vignola
SC
72
31
11
114
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
20
172
8
8
8
8
8
71
2
2
2
2
2
21
30
30
30
30
30
264
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
Sede centrale
Napoli Porto
Afragola
Capri
Castellamare di S.
Ischia
Nola
Pozzuoli
Sorrento
Torre del Greco
Napoli Aeroporto
SC
344
196
32
572
P2
SD4
SD1
SD4
SD2
SD4
SD2
SD2
SD3
A8
TOT
16
36
16
36
20
36
20
20
32
52
628
8
16
8
16
8
16
8
8
12
12
308
4
2
2
2
2
2
2
2
2
8
60
28
54
26
54
30
54
30
30
46
72
996
NOVARA
NOVARA
NOVARA
Sede centrale
Arona
Borgomanero
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
TOT
20
20
100
8
8
46
2
2
14
30
30
160
Pagina 8
ISP
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
Sede centrale
Lanusei
Macomer
Siniscola
Sorgono
Tortolì
SC
60
30
10
100
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
20
160
8
8
8
8
8
70
2
2
2
2
2
20
30
30
30
30
30
250
ORISTANO
ORISTANO
ORISTANO
Sede centrale
Ales
Ghilarza
SC
52
27
10
89
SD1
SD2
TOT
16
20
88
8
8
43
2
2
14
26
30
145
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
Sede centrale
Abano Terme
Cittadella
Este
Piove di Sacco
SC
72
38
11
121
SD2
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
20
152
8
8
8
8
70
2
2
2
2
19
30
30
30
30
241
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
Sede centrale
Palermo Porto
Corleone
Partinico
Petralia Soprana
Termini Imerese
Palermo Aeroporto
SC
224
146
26
396
P1
SD2
SD2
SD2
SD2
A8
TOT
12
20
20
20
20
52
368
8
8
8
8
8
12
198
4
2
2
2
2
8
46
24
30
30
30
30
72
612
PARMA
PARMA
PARMA
PARMA
Sede centrale
Fidenza
Langhirano
Parma Aeroporto
SC
72
34
11
117
SD2
SD1
A7
TOT
20
16
44
152
8
8
12
62
2
2
4
19
30
26
233
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
Sede centrale
Broni
Vigevano
Voghera
SC
60
30
10
100
SD1
SD2
SD2
TOT
16
20
20
116
8
8
8
54
2
2
2
16
26
30
30
186
Pagina 9
ISP
SD
DIR
6
2
4
5
2
3
8
2
5
13
4
8
8
2
4
9
2
4
60
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
Sede centrale
Assisi
Citta' di Castello
Foligno
Gaifana
Gubbio
Spoleto
Todi
Perugia Aeroporto
SC
92
46
12
150
SD2
SD2
SD3
SD1
SD2
SD2
SD2
A6
TOT
20
20
32
16
20
20
20
44
284
8
8
12
8
8
8
8
12
118
2
2
2
2
2
2
2
4
30
30
30
46
26
30
30
30
60
432
PESARO E URBINO
PESARO URBINO
PESARO URBINO
PESARO URBINO
Sede centrale
Cagli
Fano
Urbino
SC
56
30
10
96
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
116
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
30
186
PESCARA
PESCARA
PESCARA
Sede centrale
Alanno
Pescara Aeroporto
SC
72
31
11
114
SD2
A8
TOT
20
52
144
8
12
51
2
8
21
30
216
SC
Sede centrale
Castel S Giovanni
Fiorenzuola d'Arda
60
30
10
100
SD1
SD2
TOT
16
20
96
8
8
46
2
2
14
26
30
156
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
Sede centrale
SC
Cascina
SD2
S.Croce sull'Arno – CastelfrancoSD2
Saline di Volterra
SD2
Pisa Aeroporto
A9
TOT
Sede centrale
SC
Montecatini
SD2
Pescia
SD2
S.Marcello Pistoiese
SD1
TOT
Sede centrale
SC
Maniago
SD2
S.Vito al Tagliamento
SD2
Spilimbergo
SD1
TOT
60
30
10
100
20
20
20
56
176
8
8
8
12
66
2
2
2
8
24
30
30
30
266
56
30
10
96
20
20
16
112
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
26
182
60
30
10
100
20
20
16
116
8
8
8
54
2
2
2
16
30
30
26
186
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
Pagina 10
SD
DIR
12
3
6
5
2
3
6
2
4
5
2
3
8
2
4
5
2
3
5
2
3
72
PIACENZA
PIACENZA
PIACENZA
PISTOIA
PISTOIA
PISTOIA
PISTOIA
ISP
76
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
Sede centrale
Lauria
Melfi
Pescopagano
Villa d'Agri
SC
72
31
11
114
SD2
SD2
SD1
SD2
TOT
20
20
16
20
148
8
8
8
8
63
2
2
2
2
19
30
30
26
30
230
PRATO
PRATO
Sede centrale
Montemurlo
SC
60
30
10
100
SD2
TOT
20
80
8
38
2
12
30
130
RAGUSA
RAGUSA
RAGUSA
RAGUSA
Sede centrale
Modica
Vittoria
Comiso Aeroporto
SC
52
27
10
89
SD2
SD2
A7
TOT
20
20
44
136
8
8
12
55
2
2
4
18
30
30
209
SD
DIR
8
2
4
5
2
3
6
2
3
6
2
4
11
3
5
8
2
4
5
2
2
6
2
3
60
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
Sede centrale
Ravenna Porto
Cervia
Faenza
Lugo
SC
60
30
10
100
P1
SD1
SD2
SD2
TOT
12
16
20
20
128
8
8
8
8
62
4
2
2
2
20
24
26
30
30
210
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
Sede centrale
Gioiatauro Porto
Bianco
Melito Porto Salvo
Palmi
Polistena
Siderno
Villa San Giovanni
Reggio C. Aeroporto
SC
72
31
11
114
P2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
A7
TOT
16
20
20
20
20
20
20
44
252
8
8
8
8
8
8
8
12
99
4
2
2
2
2
2
2
4
31
28
30
30
30
30
30
30
382
REGGIO EMILIA
REGGIO EMILIA
REGGIO EMILIA
REGGIO EMILIA
Sede centrale
Castelnuovo ne' Monti
Guastalla
S. Ilario d'Enza
SC
64
31
11
106
SD2
SD2
SD2
TOT
20
20
20
124
8
8
8
55
2
2
2
17
30
30
30
196
RIETI
RIETI
RIETI
Sede centrale
Poggio Mirteto
Posta
SC
48
27
10
85
SD2
SD1
TOT
20
16
84
8
8
43
2
2
14
30
26
141
RIMINI
RIMINI
RIMINI
RIMINI
Sede centrale
Cattolica
Nova Feltria
Rimini Aeroporto
SC
64
30
10
104
SD2
SD2
A8
TOT
20
20
52
156
8
8
12
58
2
2
8
22
30
30
Pagina 11
ISP
60
72
236
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
Sede centrale
Civitavecchia Porto
Anzio
Bracciano
Campagnano
Civitavecchia
Colleferro
Frascati
Ladispoli
Marino
Montelibretti
Palestrina
Pomezia
Subiaco
Tivoli
Velletri
Ciampino Aeroporto
Fiumicino Aeroporto
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
SC
584
342
58
984
P2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
A8
A10
TOT
16
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
52
152
1084
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
12
32
506
4
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
8
8
106
28
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
1696
SD
DIR
24
8
20
5
2
3
12
3
7
72
192
ROVIGO
ROVIGO
ROVIGO
Sede centrale
Adria
Castelmassa
SC
48
27
10
85
SD2
SD2
TOT
20
20
88
8
8
43
2
2
14
30
30
145
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SALERNO
Sede centrale
Cilento Santa Marina
Eboli
Giffoni Valle Piana
Maiori
Mercato San Severino
Nocera Inferiore
Sala Consilina
Sarno
Vallo della Lucania
SC
80
38
11
129
SD2
SD4
SD1
SD1
SD1
SD4
SD2
SD2
SD2
TOT
20
36
16
16
16
36
20
20
20
280
8
16
8
8
8
16
8
8
8
126
2
2
2
2
2
2
2
2
2
29
30
54
26
26
26
54
30
30
30
435
Pagina 12
ISP
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
Sede centrale
Porto Torres
Alghero
Arzachena
La Maddalena
Olbia
Ozieri
Porto Torres
Tempio Pausania
Costa Smeralda Aeroporto
Alghero Aeroporto
SC
80
38
11
129
P1
SD2
SD1
SD1
SD2
SD1
SD2
SD2
A8
A7
TOT
12
20
16
16
20
16
20
20
52
44
316
8
8
8
8
8
8
8
8
12
12
126
4
2
2
2
2
2
2
2
8
4
41
24
30
26
26
30
26
30
30
72
60
483
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
Sede centrale
Savona Porto
Albenga
Cairo Montenotte
Finale ligure
Varazze
Savona Aeroporto
SC
60
30
10
100
P1
SD3
SD2
SD2
SD2
A5
TOT
12
32
20
20
20
44
208
8
12
8
8
8
12
86
4
2
2
2
2
4
26
24
46
30
30
30
320
SIENA
SIENA
SIENA
SIENA
SIENA
Sede centrale
Montalcino
Montepulciano
Piancastagnaio
Poggibonsi
SC
60
30
10
100
SD1
SD2
SD1
SD2
TOT
16
20
16
20
132
8
8
8
8
62
2
2
2
2
18
26
30
26
30
212
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
Sede centrale
Augusta Porto
Augusta
Lentini
Noto
Palazzolo Acreide
Priolo Gargallo
SC
60
30
10
100
P2
SD2
SD2
SD2
SD1
SD1
TOT
16
20
20
20
16
16
168
8
8
8
8
8
8
78
4
2
2
2
2
2
24
28
30
30
30
26
26
270
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
Sede centrale
Bormio
Chiavenna – Mese
Morbegno
Tirano
SC
48
27
10
85
SD1
SD2
SD2
SD1
TOT
16
20
20
16
120
8
8
8
8
59
2
2
2
2
18
26
30
30
26
197
Pagina 13
ISP
SD
DIR
13
4
6
8
2
3
6
2
3
9
2
4
8
2
3
60
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
Sede centrale
Taranto Porto
Castellaneta
Manduria
Martinafranca
Taranto Aeroporto
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
SC
72
31
11
114
P2
SD2
SD2
SD2
A5
TOT
16
20
20
20
44
192
8
8
8
8
12
75
4
2
2
2
4
25
28
30
30
30
292
Sede centrale
Nereto
Roseto degli Abruzzi
SC
56
30
10
96
SD2
SD2
TOT
20
20
96
8
8
46
2
2
14
30
30
156
TERNI
TERNI
TERNI
Sede centrale
Amelia
Orvieto
SC
56
30
10
96
SD1
SD2
TOT
16
20
92
8
8
46
2
2
14
26
30
152
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
Sede centrale
Chieri
Grugliasco
Ivrea
Pinerolo
Susa
Torino Aeroporto
SC
260
166
28
454
SD2
SD4
SD3
SD2
SD2
A9
TOT
20
36
32
20
20
56
444
8
16
12
8
8
12
230
2
2
2
2
2
8
46
30
54
46
30
30
720
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
TRAPANI
Sede centrale
Trapani Porto
Alcamo
Castelvetrano
Marsala
Mazara del Vallo
Pantelleria
Trapani Aeroporto
Pantelleria Aeroporto
SC
64
31
11
106
P1
SD2
SD2
SD2
SD2
SD1
A7
A7
TOT
12
20
20
20
20
16
44
44
260
8
8
8
8
8
8
12
12
103
4
2
2
2
2
2
4
4
33
24
30
30
30
30
26
396
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
Sede centrale
Castelfranco Veneto
Conegliano
Montebelluna
Motta di Livenza
Vittorio Veneto
Treviso Aeroporto
SC
72
31
11
114
SD2
SD3
SD2
SD2
SD1
A7
TOT
20
32
20
20
16
44
224
8
12
8
8
8
12
87
2
2
2
2
2
4
25
30
46
30
30
26
336
SC
80
38
11
129
P2
SD1
TOT
16
16
112
8
8
54
4
2
17
28
26
183
Sede centrale
Trieste Porto
Muggia
Pagina 14
SD
DIR
9
2
4
5
2
3
5
2
3
20
5
12
11
3
4
10
3
5
8
2
4
60
TERAMO
TERAMO
TERAMO
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
ISP
76
60
60
60
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
Sede centrale
Cervignano
Cividale
Gemona
Tarvisio
Tolmezzo
SC
72
31
11
114
SD2
SD2
SD2
SD1
SD2
TOT
20
20
20
16
20
168
8
8
8
8
8
71
2
2
2
2
2
21
30
30
30
26
30
260
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
Sede centrale
Busto Gallarate
Ispra - Convenzione UE
Luino
Saronno
Somma Lombarda
Malpensa Aeroporto
SC
80
38
12
130
SD4
SD1
SD2
SD2
SD2
A10
TOT
36
16
20
20
20
136
328
16
8
8
8
8
32
118
2
2
2
2
2
8
30
54
26
30
30
30
476
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
Sede centrale
Venezia Porto
Chioggia
Iesolo
Mira
Mirano
Portogruaro
S.Dona' di Piave
Venezia Aeroporto
SC
184
94
20
298
P2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
SD2
A8
TOT
16
20
20
20
20
20
20
52
372
8
8
8
8
8
8
8
12
162
4
2
2
2
2
2
2
8
44
28
30
30
30
30
30
30
578
VERBANIA
VERBANIA
Sede centrale
Domodossola
SC
52
27
10
89
SD2
TOT
20
72
8
35
2
12
30
119
VERCELLI
VERCELLI
VERCELLI
Sede centrale
Livorno Ferraris
Varallo
SC
56
30
10
96
SD2
SD2
TOT
20
20
96
8
8
46
2
2
14
30
30
156
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
Sede centrale
Bardolino Garda
Legnago
Verona Aeroporto
SC
92
46
12
150
SD3
SD2
A8
TOT
32
20
52
196
12
8
12
78
2
2
8
24
46
30
298
Sede centrale
Vibo Porto
SC
60
30
10
100
P1
12
8
4
24
Serra S Bruno
SD1
16
8
2
26
TOT
88
46
16
150
VIBO VALENTIA
VIBO VALENTIA
VIBO VALENTIA
Pagina 15
ISP
SD
DIR
11
3
4
10
3
5
13
4
8
7
2
2
6
2
3
10
3
6
6
2
3
176
72
72
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
TIPO VIG
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
Sede centrale
Arzignano
Asiago
Bassano del Grappa
Lonigo
Schio
SC
64
30
10
104
SD2
SD1
SD2
SD2
SD2
TOT
20
16
20
20
20
160
8
8
8
8
8
70
2
2
2
2
2
20
30
26
30
30
30
250
VITERBO
VITERBO
VITERBO
Sede centrale
Civita Castellana
Gradoli
SC
64
30
10
104
SD2
SD2
TOT
ABRUZZO
DIR.REG. ABRUZZO
N.E. Pescara
Nucleo SMZ - TERAMO
Nucleo TLC Chieti
20
20
104
4
8
8
46
4
2
2
14
8
8
16
2
30
5
8
3
20
4
4
1
17
30
30
164
16
17
28
6
ABRUZZO
ABRUZZO
ABRUZZO
ABRUZZO
BASILICATA
BASILICATA
BASILICATA
CALABRIA
CALABRIA
CALABRIA
CALABRIA
CAMPANIA
CAMPANIA
CAMPANIA
CAMPANIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VEN. GIULIA
FRIULI VEN. GIULIA
FRIULI VEN. GIULIA
FRIULI VEN. GIULIA
LAZIO
LAZIO
LAZIO
LAZIO
TOTALE DIREZIONE ABRUZZO
DIR. REG. BASILICATA
Nucleo TLC Potenza
TOTALE DIREZIONE BASILICATA
E
SMZ 1
TLC
TOT
TLC
TOT
DIR.REG. CALABRIA
Nucleo SMZ - REGGIO CALABRIA
Nucleo TLC Reggio C.
TOTALE DIREZIONE CALABRIA
DIR.REG. CAMPANIA
N.E. Salerno
Nucleo SMZ - NAPOLI
Nucleo TLC Napoli
TOTALE DIREZIONE CAMPANIA
DIR.REG. EMILIA ROMAG.
N.E. Bologna
Nucleo SMZ BOLOGNA
Nucleo SMZ RAVENNA
Nucleo TLC Bologna
TOTALE DIREZIONE EMILIA
DIR.REG. FRIULI VEN. GIU.
Nucleo SMZ - TRIESTE
Nucleo TLC Udine
TOTALE DIREZIONE FRIULI
DIR.REG. LAZIO
Nucleo SMZ - ROMA
Nucleo TLC Roma
TOTALE DIREZIONE LAZIO
4
4
8
1
5
2
6
1
9
4
4
8
SMZ 1
TLC
TOT
16
2
22
8
3
15
4
1
13
4
4
8
E
SMZ 1
TLC
TOT
8
16
2
30
5
8
3
20
4
4
1
17
4
4
8
8
16
8
2
38
5
8
4
3
24
4
4
2
1
19
4
4
8
16
2
22
8
3
15
4
1
13
4
4
8
16
4
24
8
5
17
4
2
14
E
SMZ 1
SMZ 2
TLC
TOT
SMZ 1
TLC
TOT
SMZ 2
TLC
TOT
Pagina 16
67
16
4
20
16
28
6
50
16
17
28
6
67
16
17
28
14
6
81
16
28
6
50
16
28
11
55
ISP
SD
DIR
8
2
5
5
2
3
4
4
2
2
3
8
3
4
1
3
3
3
6
1
2
3
3
6
4
4
2
4
2
3
4
8
8
4
6
4
2
4
4
12
6
6
2
4
3
6
9
2
4
3
4
9
4
4
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
LIGURIA
LIGURIA
LIGURIA
LIGURIA
LIGURIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
LOMBARDIA
MARCHE
MARCHE
MARCHE
MARCHE
MOLISE
MOLISE
MOLISE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PIEMONTE
PUGLIA
PUGLIA
PUGLIA
PUGLIA
PUGLIA
PUGLIA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SARDEGNA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
DIR.REG. LIGURIA
N.E. Genova
Nucleo SMZ - GENOVA
Nucleo TLC Genova
TOTALE DIREZIONE LIGURIA
DIR. REG. LOMBARDIA
N.E. Varese
Nucleo SMZ - MILANO
Nucleo TLC Milano
TIPO VIG
E
SMZ 1
TLC
TOT
E
SMZ 1
TLC
TOTALE DIREZIONE LOMBARDIA TOT
DIR.REG. MARCHE
Nucleo SMZ - ANCONA
Nucleo TLC Macerata
TOTALE DIREZIONE MARCHE
DIR.REG. MOLISE
Nucleo TLC Campobasso
TOTALE DIREZIONE MOLISE
DIR. REG. PIEMONTE
N.E. Torino
Nucleo SMZ - TORINO
Nucleo TLC Torino
SMZ 1
TLC
TOT
TLC
TOT
GENNAIO 2014
CS
CR
TOT OP
4
4
8
8
16
2
30
5
8
3
20
4
4
1
17
4
4
8
8
16
2
30
5
8
3
20
4
4
1
17
4
4
8
16
2
22
8
3
15
4
1
13
4
4
8
1
5
2
6
1
9
4
4
8
8
16
2
30
5
8
3
20
4
4
1
17
4
4
8
8
16
8
2
38
5
8
4
3
24
4
4
2
1
19
4
4
8
TOTALE DIREZIONE SARDEGNA
E
SMZ 1
SMZ 2
TLC
TLC
TOT
8
16
8
2
2
40
5
8
4
3
1
25
4
4
2
1
0
19
DIR.REG. SICILIA
N.E. Catania
Nucleo SMZ - PALERMO
Nucleo SMZ CATANIA
Nucleo TLC Palermo
Nucleo TLC Catania
TOTALE DIREZIONE SICILIA
4
4
8
E
SMZ 1
SMZ 2
TLC
TLC
TOT
8
16
8
2
2
40
5
8
4
3
1
25
4
4
2
1
0
19
TOTALE DIREZIONE PIEMONTE
DIR.REG. PUGLIA
N.E. Bari
Nucleo SMZ BARI
Nucleo SMZ TARANTO
Nucleo TLC Bari
TOTALE DIREZIONE PUGLIA
DIR.REG. SARDEGNA
N.E. Sassari
Nucleo SMZ CAGLIARI
Nucleo SMZ SASSARI
Nucleo TLC Cagliari
Nucleo TLC Sassari
E
SMZ 1
TLC
TOT
E
SMZ 1
SMZ 2
TLC
TOT
Pagina 17
ISP
SD
DIR
16
17
28
6
4
4
2
2
3
67
8
7
4
4
4
2
3
4
11
6
6
2
4
3
6
3
2
1
3
3
3
6
4
1
4
2
3
4
10
6
4
6
2
2
4
3
10
6
4
4
2
2
3
3
10
9
4
4
4
2
3
4
13
6
4
16
17
28
6
67
16
28
6
50
16
4
20
16
17
28
6
67
16
17
28
14
6
81
16
17
28
14
6
3
84
16
17
28
14
6
3
84
DISPOSITIVO DI SOCCORSO
COMANDO/
DIREZIONE
PROPOSTA PIANTA ORGANICA
SEDE
DIR.REG. TOSCANA
N.E. Arezzo
Nucleo SMZ FIRENZE
Nucleo SMZ LIVORNO
Nucleo TLC Firenze
Nucleo TLC Lucca
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
TOSCANA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
VENETO
TOTALE DIREZIONE TOSCANA
DIR.REG. UMBRIA
Nucleo TLC Perugia
TOTALE DIREZIONE UMBRIA
DIR.REG. VENETO
N.E. Venezia
Nucleo SMZ - VENEZIA
Nucleo SMZ VICENZA
Nucleo TLC Venezia
TOTALE DIREZIONE VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
VENETO
UFFICI CENTRALI - S.C.A. - S.F.O. - I.S.A.
ROMA S.C.A.
Nucleo SMZ
Centro Form. Dalmine (BG)
Centro Form. Catania
Centro Aviazione Ciampino
LAZIO
TOTALE NAZIONALE
TIPO VIG
E
SMZ 1
SMZ 2
TLC
TLC
TOT
GENNAIO 2014
CS
CR
4
4
8
8
16
8
2
2
40
5
8
4
3
1
25
4
4
2
1
0
19
4
4
8
1
5
2
6
1
9
TLC
TOT
4
4
8
E
SMZ 1
SMZ 2
TLC
TOT
8
16
8
2
38
5
8
4
3
24
4
4
2
1
19
UC
SMZ 3
80
0
40
4
80
2
CF
CF
E
TOT
2
2
8
92
2
2
5
53
2
2
4
90
TOT
18493
8410
300
0
18193
18493
DIFFERENZE
TEORICO EX LEGE (dlgs 217/05 - DECRETI CS/CR L. 08/13)
PROPOSTA NUOVO TEORICO DI LEGGE
DA ISPETTORE A VIGILE :
SD
DIR
16
17
28
14
6
3
8
4
4
2
4
84
12
3
6
1
4
3
3
8
4
1
4
2
3
4
200
12
73
6
10
4
81
6
6
6
17
2
2
6
1
1
7
16
4
20
16
17
28
14
6
81
235
83
19
81
1064
337
591
300
-262
0
0
8410
2622 29225
1326
337
591
8410
2622 29525
1064
337
591
0
262 ISPETTORI '= 300 VIGILI
Pagina 18
ISP
2622 29525
I distaccamenti cittadini sono compresi nell'organico delle sedi centrali
CONVERSIONE
TOT OP
ALLEGATO G
Presenze al 31/12/2015
Blocco del turn -over
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
COMANDO
AGRIGENTO
ALESSANDRIA
ANCONA
AREZZO
ASCOLI PICENO
ASTI
AVELLINO
BARI
BELLUNO
BENEVENTO
BERGAMO
BIELLA
BOLOGNA
BRESCIA
BRINDISI
CAGLIARI
CALTANISSETTA
CAMPOBASSO
CASERTA
CATANIA
CATANZARO
CHIETI
COMO
COSENZA
CREMONA
CROTONE
CUNEO
ENNA
FERRARA
FIRENZE
FOGGIA
FORLÌ
FROSINONE
GENOVA
GORIZIA
GROSSETO
IMPERIA
ISERNIA
LA SPEZIA
L'AQUILA
Presenze operativi
al 31/12/2015
BLOCCO DEL TURN OVER AL 31/12/2015
314
244
356
188
167
91
202
547
229
181
292
84
454
303
250
416
201
164
248
464
298
204
150
258
114
214
258
170
214
415
280
192
184
498
182
184
156
110
171
194
Organico Riduzione
320
6
250
6
363
7
194
6
172
5
96
5
208
6
562
15
234
5
186
5
300
8
89
5
468
14
312
9
256
6
428
12
206
5
170
6
254
6
476
12
305
7
209
5
156
6
264
6
119
5
220
6
264
6
175
5
220
6
428
13
286
6
198
6
190
6
516
18
187
5
190
6
161
5
115
5
176
5
200
6
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
Presenze operativi
al 31/12/2015
COMANDO
LATINA
LECCE
LECCO
LIVORNO
LODI
LUCCA
MACERATA
MANTOVA
MASSA CARRARA
MATERA
MESSINA
MILANO
MODENA
NAPOLI
NOVARA
NUORO
ORISTANO
PADOVA
PALERMO
PARMA
PAVIA
PERUGIA
PESARO
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIA
PORDENONE
POTENZA
PRATO
RAGUSA
RAVENNA
REGGIO CALABRIA
REGGIO EMILIA
RIETI
RIMINI
ROMA
ROVIGO
SALERNO
SASSARI
SAVONA
238
244
91
208
84
201
181
184
140
170
310
1034
258
962
154
244
140
234
589
226
180
423
181
210
150
260
177
180
224
124
204
204
376
190
136
230
1638
140
428
474
314
Organico Riduzione
244
6
250
6
96
5
214
6
89
5
206
5
186
5
190
6
145
5
175
5
316
6
1072
38
264
6
996
34
160
6
250
6
145
5
241
7
612
23
233
7
186
6
432
9
186
5
216
6
156
6
266
6
182
5
186
6
230
6
130
6
209
5
210
6
382
6
196
6
141
5
236
6
1696
58
145
5
435
7
483
9
320
6
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
TOTALI
Presenze operativi
al 31/12/2015
COMANDO
SIENA
SIRACUSA
SONDRIO
TARANTO
TERAMO
TERNI
TORINO
TRAPANI
TREVISO
TRIESTE
UDINE
VARESE
VENEZIA
VERBANIA
VERCELLI
VERONA
VIBO VALENTIA
VICENZA
VITERBO
206
264
192
286
151
147
694
390
330
176
254
469
562
114
151
289
145
244
158
27398
Organico Riduzione
212
6
270
6
197
5
292
6
156
5
152
5
720
26
396
6
336
6
183
7
260
6
476
7
578
16
119
5
156
5
298
9
150
5
250
6
164
6
28195
797
ALLEGATO H
Posti funzione Direttivi tecnici
DIRETTIVI E RELATIVI POSTI FUNZIONE
UFFICI CENTRALI
1 dir. Gen. = 1 p.f. (A1)
1 dir. Sup. = 2 p.f. (B1)
1. primo dir. = 2 p.f. (A2)
DIREZIONE REGIONALE
DIREZIONE REGIONALE
Organico
Direttivi
8
16
18
15
15
2
1
6
TOT.
81
Posti
funzione
7
9
13
9
9
2
1
6
56
Dir. Gen.
Staff del Capo del Corpo
DCPST
DCEST
DCF
DCRLS
Difesa Civile
Risorse Umane
Servizio Ispettivo
Dir. Sup.
1
1
1
1
1
5
P.D.
1
1
2
1
1
1
1
3
11
2
3
4
3
3
15
Direz.
TIPO 1
Soccorso pubblico - Colonna Mobile Regionale - sala operativa 1 nuclei specialistici
TOT
CTR - Prevenzione Incendi - Attività R.I.R. - Protezione civile - Difesa
1 civile
(B1)
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione - Sicurezza del
1 lavoro - Ris. Log. Str.
(B1)
3
Direz.
TIPO 2
Soccorso pubblico - Colonna Mobile Regionale - sala operativa 1 nuclei specialistici
TOT
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione - Sicurezza del
lavoro - Ris. Log. Str. - CTR - Prevenzione Incendi - Attività R.I.R. 1 Protezione civile - Difesa civile
2
(A1)
(A1)/(A2)
(B1)/(B2)
1
DIRETTIVI E RELATIVI POSTI FUNZIONE
COMANDO
1 SUPER
Dir. Sup.
1 Responsabile del Servizio prevenzione e protezione
1 Soccorso Pubblico e servizi specializzati
Primo Dir. - Vicario
1
1
1
1
1
1
Per ROMA - 2 primi dirigenti
Ulteriori p.f. per direttivi
nei distretti di prevenzione incendi
4 per ROMA e 2 per MILANO
TOT
COMANDO
1 (Capo Ufficio di Staff) Personale e Affari Generali
1
STAFF
(A1)
LINE
(B1)
(B2)
Pianificazione di emergenza - protezione civile - difesa
civile
Prevenzione Incendi - vigilanza antincendio
Servizio antincendio aeroportuale e portuale
Formazione
Polizia Giudiziaria e investigazione antincendio
RLS - sedi di servizio
RLS - automezzi - Laboratori - attrezzature di soccorso –
1 telecomunicazione
10
Dir. Sup.
1 VICE/Capo Uff. di Staff - Personale - Affari Generali - RLS - RSPP
1 Soccorso Pubblico - Aeroporti e porti - servizi specializzati
Vicario Primo Dir. in 8 Comandi su 14
della fascia
Pianificazione di emergenza - protezione civile - difesa
1 civile
TOT
(B2)
(B2)
(B2)
(B2)
(B2)
(B2)
(B2)
(A1)
(B1)
(B2)
1 RSPP - RLS -sedi di servizio - automezzi - attrezzature - laboratori
(B2)
1 Prevenzione Incendi - Polizia Giudiziaria e investigazione antincendio (B2)
5
2
DIRETTIVI E RELATIVI POSTI FUNZIONE
COMANDO
(A2)/(A3)
1 VICE - Personale - Affari Generali - RLS - RSPP
Soccorso Pubblico - Aeroporti e porti - servizi specializzati 1 formazione
(B2)/(B3)
1 Prevenzione Incendi - Polizia Giudiziaria e investigazione antincendio (B2)/(B3)
3
"2
Primo Dir.
TOT
COMANDO
"3/4
1 VICE - Personale - Affari Generali - RLS - RSPP - Prevenzione Incendi Polizia Giudiziaria e investigazione antincendio
(A4)
1 Soccorso Pubblico - servizi specializzati - formazione
(B4)
2
Primo Dir.
TOT
TOT. P.F.
PER CAT.
14
14
12
12
10
20
5
80
3
81
2
68
2
38
COMANDI
3
24
2
20
DIREZIONI
P.F. PER
SEDE
COM 1 sup - ROMA
COM 1 sup -MILANO
COM 1 sup
COM 1
COM 2
COM 3
COM 4
1
1
2
16
27
34
19
100
TOT. P.F.
TOT. DIR.
313
448
0,682927
UFFICI CENTRALI
44
56
62
81
0,745763
0,679012
TOTALE POSTI FUNZIONE
413
591
0,688663
Dir 1
DIR 2
8
10
I coefficienti di progressione in carriera (A1)….(B4) sono graduati in funzione dell'incarico e della complessità del
Comando/Direzione Regionale; gli Uffici Centrali sono rapportati alle Direzioni Regionali.
3
ALLEGATO I
STRUTTURA DIREZIONI CENTRALI
Struttura di
collegamento
in staff con il
Capo del Dipartimento
e con il
Capo
del Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco
Dirigente Superiore
Primo Dirigente
Primo Dirigente
Coordinamento della
struttura di collegamento
Relazioni esterne
Normazione
ordinamentale e tecnica
Organizzazione centrale e
periferica
Relazioni internazionali
Convenzioni
Pianificazione e
programmazione
Comunicazione in
emergenza
Sicurezza beni culturali
Statistica
DIRETTORE
CENTRALE PER
L'EMERGENZA ED IL
SOCCORSO TECNICO
Dirigente Generale
Dirigente Superiore
Primo Dirigente
Dirigente Superiore
Vice Direttore Centrale
Soccorso acquatico,
portuale, aeroportuale e
sommozzatori
Coordinamento
del soccorso aereo
Gestione dell’emergenza
Gestione contratti flotta
aerea antincendi
Primo Dirigente
Primo Dirigente
Primo Dirigente
Centro Operativo
Nazionale
Servizi Specialistici del
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
Sicurezza volo
Colonne Mobili
Telecomunicazioni
DIRETTORE
CENTRALE PER LA
FORMAZIONE
Dirigente Generale
Primo Dirigente
Pianificazione,
controllo e sviluppo
della formazione
Dirigente Superiore
Primo Dirigente
Primo Dirigente
Scuole Centrali
Antincendi
Scuola di Formazione
Operativa
Vice Direttore Centrale
Istituto Superiore
Antincendi
DIRETTORE
CENTRALE PER
LA PREVENZIONE
E LA SICUREZZA
TECNICA
Dirigente
Generale
Dirigente
Superiore
Primo
Dirigente
Primo
Dirigente
Primo
Dirigente
Laboratori
Nucleo
Investigativo
Antincendi
Vice Direttore
Centrale
Coordinamento,
normazione,
notifica e controllo
Prevenzione
incendi e rischio
industriale
Protezione attiva e
passiva
Merceologico
Sicurezza sul
lavoro e polizia
giudiziaria
DIRETTORE
CENTRALE PER
LE RISORSE
LOGISTICHE E
STRUMENTALI
Dirigente
Generale
Dirigente
Superiore
Vice Direttore
Centrale
Primo
Dirigente
Primo
Dirigente
Primo
Dirigente
Macchinari e
materiali
Servizi informatici
Vestiario
Sedi di servizio
Equipaggiamento
Capitolati tecnici
Capitolati tecnici
DIRETTORE
CENTRALE
DELL’UFFICIO
ISPETTIVO
Dirigente
Superiore
Vice direttore
centrale
Politiche di
controllo
Dirigente
Superiore
Dirigente
Superiore
Attività ispettiva
nei riguardi degli
uffici del
C.N. VV.F.
Vigilanza
prevenzione
incendi in aree del
Ministero
dell’Interno
DIRETTORE
CENTRALE PER LA
DIFESA CIVILE
DIRETTORE CENTRALE
PER LE
RISORSE UMANE
Dirigente Superiore
Dirigente Superiore
Vice direttore centrale
Vice direttore centrale
Raccordo con il
C.N.VV.F. in materia
di difesa civile e
protezione civile
Pianificazione della
mobilità e sviluppo
delle
aree professionali
ALLEGATO L
FUNZIONI DIRIGENZIALI DEL RUOLO
OPERATIVO VV.F.
1
DIRIGENTI RUOLO OPERATIVO
SITUAZIONE ATTUALE
Comandanti provinciali
75
Dirigenti di supporto nelle Direzioni Regionali
13
6
Dirigenti addetti nei Comandi Provinciali
PRIMI DIRIGENTI
118
24
Dirigenti negli Uffici centrali
Direzione Formazione
2
Direzione Prevenzione
Staff Capo Dipartimento e Capo del Corpo
5
4
6
4
Ufficio Ispettivo
3
Direzione Formazione
3
Direzione Prevenzione
Difesa Civile
3
2
3
3
4
2
Direzione Risorse Umane
1
Direzione Risorse Logistiche
Direzione Emergenza
25
Comandanti provinciali
Direzione Risorse Logistiche
DIRIGENTI SUPERIORI 46
21
Dirigenti negli Uffici centrali
Direzione Emergenza
Staff Capo Dipartimento e Capo del Corpo
Ufficio Ispettivo
DIRIGENTI GENERALI
TOTALE
23
187
2
DIRIGENTI RUOLO OPERATIVO
SITUAZIONE DI PROGETTO
Comandanti provinciali
65
Dirigenti di supporto nelle Direzioni Regionali
26
12
Dirigenti addetti nei Comandi Provinciali
PRIMI DIRIGENTI
118
15
Dirigenti negli Uffici centrali
Direzione Formazione
3
Direzione Prevenzione
Staff Capo Dipartimento e Capo del Corpo
3
3
4
2
Ufficio Ispettivo
0
Direzione Formazione
1
Direzione Prevenzione
Difesa Civile
1
1
2
1
3
1
Direzione Risorse Umane
1
Direzione Risorse Logistiche
Direzione Emergenza
35
Comandanti provinciali
Direzione Risorse Logistiche
DIRIGENTI SUPERIORI
46
11
Dirigenti negli Uffici centrali
Direzione Emergenza
Staff Capo Dipartimento e Capo del Corpo
Ufficio Ispettivo
DIRIGENTI GENERALI
TOTALE
23
187
3
ALLEGATO M
PERSONALE TECNICO
AMMINISTRATIVO CONTABILE
E TECNICO INFORMATICO
PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO CONTABILE E TECNICO INFORMATICO
funzionari
amministrativo
contabili
sostituti direttori
amministrativocontabili
collaboratori e vice
collaboratori
amministrativocontabili
assistenti
operatori
funzionari tecnico
informatici
sostituti direttori
tecnico- informatici
collaboratori e vice
collaboratori tecnicoinformatici
Organico complessivo presso
la sede
Ruolo dei
funzionari
tecnico
informatici
3
3
22
10
22
2
1
8
71
3
3
20
10
20
2
1
7
66
3
3
20
8
20
2
1
6
63
3
3
20
8
20
2
1
6
63
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
14
6
14
2
1
4
45
2
2
12
6
12
2
1
4
41
2
2
12
6
12
2
1
4
41
2
2
12
6
12
2
1
4
41
2
2
12
6
12
2
1
4
41
2
2
12
6
12
2
1
4
41
2
2
12
6
12
2
1
4
41
Ruolo dei funzionari
amm.vo contabili
Ruolo dei collaboratori e
sostituti direttori amm.
cont.
Ruolo degli
assistenti
Ruolo degli
operatori
Ruolo dei collaboratori e
sostituti Tec. Inf.
Sedi
QUALIFICHE
COMANDI PROVINCIALI
ROMA
COM1 MILANO
SUPER NAPOLI
TORINO
BARI
PALERMO
BOLOGNA
CATANIA
FIRENZE
SALERNO
BRESCIA
CAGLIARI
COM1
VENEZIA
GENOVA
PERUGIA
SASSARI
BERGAMO
VERONA
ANCONA
REGGIO CALABRIA
1
funzionari
amministrativo
contabili
sostituti direttori
amministrativocontabili
collaboratori e vice
collaboratori
amministrativocontabili
assistenti
operatori
funzionari tecnico
informatici
sostituti direttori
tecnico- informatici
collaboratori e vice
collaboratori tecnicoinformatici
Organico complessivo presso
la sede
Ruolo dei
funzionari
tecnico
informatici
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
1
1
8
4
8
1
1
4
28
Ruolo dei funzionari
amm.vo contabili
Ruolo dei collaboratori e
sostituti direttori amm.
cont.
Ruolo degli
assistenti
Ruolo degli
operatori
Ruolo dei collaboratori e
sostituti Tec. Inf.
Sedi
QUALIFICHE
COM2
PADOVA
VARESE
FOGGIA
COSENZA
CASERTA
MESSINA
TREVISO
LECCE
CUNEO
VICENZA
MODENA
POTENZA
UDINE
TARANTO
CATANZARO
TRAPANI
PARMA
AGRIGENTO
REGGIO EMILIA
LATINA
PESCARA
PAVIA
ALESSANDRIA
TRIESTE
L'AQUILA
LIVORNO
SIRACUSA
2
funzionari
amministrativo
contabili
sostituti direttori
amministrativocontabili
collaboratori e vice
collaboratori
amministrativocontabili
assistenti
operatori
funzionari tecnico
informatici
sostituti direttori
tecnico- informatici
collaboratori e vice
collaboratori tecnicoinformatici
Organico complessivo presso
la sede
Ruolo dei
funzionari
tecnico
informatici
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
1
1
6
2
6
1
1
3
21
Ruolo dei funzionari
amm.vo contabili
Ruolo dei collaboratori e
sostituti direttori amm.
cont.
Ruolo degli
assistenti
Ruolo degli
operatori
Ruolo dei collaboratori e
sostituti Tec. Inf.
Sedi
QUALIFICHE
COM3
AREZZO
FROSINONE
NUORO
PISA
CAMPOBASSO
VITERBO
MANTOVA
AVELLINO
BRINDISI
FERRARA
SAVONA
RIMINI
RAVENNA
COMO
FORLÌ - CESENA
PIACENZA
SIENA
GROSSETO
BELLUNO
LUCCA
PESARO E URBINO
PORDENONE
PRATO
CHIETI
CALTANISSETTA
NOVARA
BENEVENTO
MACERATA
ASCOLI PICENO
TERAMO
CROTONE
TERNI
PISTOIA
LA SPEZIA
3
funzionari
amministrativo
contabili
sostituti direttori
amministrativocontabili
collaboratori e vice
collaboratori
amministrativocontabili
assistenti
operatori
funzionari tecnico
informatici
sostituti direttori
tecnico- informatici
collaboratori e vice
collaboratori tecnicoinformatici
Organico complessivo presso
la sede
Ruolo dei
funzionari
tecnico
informatici
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
1
1
5
2
5
1
1
3
19
Ruolo dei funzionari
amm.vo contabili
Ruolo dei collaboratori e
sostituti direttori amm.
cont.
Ruolo degli
assistenti
Ruolo degli
operatori
Ruolo dei collaboratori e
sostituti Tec. Inf.
Sedi
QUALIFICHE
COM4
VIBO VALENTIA
VERCELLI
RAGUSA
ASTI
SONDRIO
MATERA
LECCO
CREMONA
ORISTANO
ENNA
ROVIGO
RIETI
IMPERIA
VERBANIA
LODI
MASSA CARRARA
BIELLA
ISERNIA
GORIZIA
4
funzionari
amministrativo
contabili
sostituti direttori
amministrativocontabili
collaboratori e vice
collaboratori
amministrativocontabili
assistenti
operatori
funzionari tecnico
informatici
sostituti direttori
tecnico- informatici
collaboratori e vice
collaboratori tecnicoinformatici
Organico complessivo presso
la sede
Ruolo dei
funzionari
tecnico
informatici
DIREZIONE LOMBARDIA
4
3
14
6
14
3
1
5
50
DIREZIONE SICILIA
4
3
14
6
14
3
1
5
50
DIREZIONE EMILIA ROMAGNA
3
4
14
6
14
2
2
5
50
DIREZIONE TOSCANA
3
4
14
6
14
2
2
5
50
DIREZIONE CAMPANIA
3
3
13
6
12
2
2
5
46
DIREZIONE LAZIO
3
3
13
6
12
2
2
5
46
DIREZIONE PIEMONTE
DIREZIONE VENETO
3
3
13
6
12
2
2
5
46
3
3
13
6
12
2
2
5
46
DIREZIONE CALABRIA
2
2
10
6
10
2
1
5
38
DIREZIONE LIGURIA
2
2
10
6
10
2
1
5
38
DIREZIONE MARCHE
2
2
10
6
10
2
1
5
38
DIREZIONE PUGLIA
2
2
10
6
10
2
1
5
38
DIREZIONE SARDEGNA
2
2
10
6
10
2
1
5
38
DIREZIONE ABRUZZO
2
2
10
6
10
2
1
5
38
DIREZIONE FRIULI VEN. GIULIA
2
2
10
6
10
2
1
4
37
DIREZIONE UMBRIA
2
2
10
6
10
2
1
4
37
DIREZIONE BASILICATA
DIREZIONE MOLISE
2
2
9
4
8
2
1
4
32
2
2
9
4
8
2
1
4
32
Totali Uffici Centrali
4
4
8
4
4
4
8
16
52
Uffici Centrali - S.C.A. - S.F.O. - I.S.A.
15
20
136
24
100
10
14
56
375
Polo didattico Bergamo
1
1
1
2
2
1
1
1
10
Polo didattico Catania
1
1
1
2
2
1
1
1
10
TOTALI NAZIONALI
187
192
1153
478
1113
170
140
502
3935
Ruolo dei funzionari
amm.vo contabili
Ruolo dei collaboratori e
sostituti direttori amm.
cont.
Ruolo degli
assistenti
Ruolo degli
operatori
Ruolo dei collaboratori e
sostituti Tec. Inf.
Sedi
QUALIFICHE
Direzioni fascia 2
Direzioni fascia 1
DIREZIONI REGIONALI
STRUTTURE CENTRALI
UC
5
ALLEGATO N
Tabella 1.2: Criterio di riferimento per la categorizzazione dei porti ove è presente servizio VF dedicato
RINFUSE LIQUIDE
(PESO = 30/100)
PORTO
GENOVA
MESSINA + MILAZZO
NAPOLI
TRIESTE
TARANTO
GIOIA TAURO
CAGLIARI
LIVORNO
VENEZIA
PORTO TORRES + OLBIA
AUGUSTA
CIVITAVECCHIA
LA SPEZIA
RAVENNA
SAVONA
ANCONA
BRINDISI
BARI
PALERMO
CATANIA
GAETA
TRAPANI
VIBO VALENTIA
Rinfuse
Liquide
x1000ton
19697
16382
5552
36208
6572
524
25716
9280
11929
1564
28455
406
2281
4940
6721
4464
2727
3
803
5
1554
nd
nd
%
10,602
8,818
2,988
19,489
3,537
0,282
13,842
4,995
6,421
0,842
15,316
0,219
1,228
2,659
3,618
2,403
1,468
0,002
0,432
0,003
0,836
RINFUSE SOLIDE
(PESO = 15/100)
Indicatore Rinfuse
rinfuse
solide
liquide x1000ton
318,065
264,534
89,653
584,682
106,124
8,461
415,259
149,852
192,628
25,255
459,488
6,556
36,833
79,770
108,530
72,084
44,035
0,048
12,967
0,081
25,094
4608
91
4419
1635
18138
19
386
844
6426
1410
960
4214
1746
9763
3258
811
5839
1956
249
314
484
nd
nd
%
6,820
0,135
6,540
2,420
26,843
0,028
0,571
1,249
9,510
2,087
1,421
6,236
2,584
14,449
4,822
1,200
8,641
2,895
0,369
0,465
0,716
MERCI VARIE
(PESO =
Indicatore
Contenitori Ro-Ro Altre merci
rinfuse
x1000ton x1000ton x1000ton
solide
102,294
2,020
98,098
36,296
402,649
0,422
8,569
18,736
142,652
31,301
21,311
93,547
38,760
216,731
72,325
18,004
129,621
43,422
5,528
6,971
10,744
TEU'S
10/100)
17656
0
5883
3094
3750
29685
7118
7332
3957
0
0
285
13466
2216
2128
843
15
3
317
218
0
nd
nd
8059
6595
6069
5649
0
172
2597
10379
1787
7463
0
4181
0
899
992
2401
1319
3324
6508
4131
2
nd
nd
683
0
0
1049
6389
0
57
2463
2291
6
0
87
456
4104
999
0
50
16
0
209
67
nd
nd
= 15/100)
Totale
merci
varie
26398
6595
11952
9792
10139
29857
9772
20174
8035
7469
0
4553
13922
7219
4119
3244
1384
3343
6825
4558
69
Indicatore
TEU'S
merci
[numero]
varie
%
13,936
3,482
6,310
5,169
5,353
15,762
5,159
10,650
4,242
3,943
0,000
2,404
7,350
3,811
2,175
1,713
0,731
1,765
3,603
2,406
0,036
139,363 1758858
34,817
0
63,098 534694
51,695 281643
53,527 581936
157,624 2852264
51,589 629340
106,505 628489
42,419 393913
39,431
0
0,000
78
24,037
41536
73,498 1285155
38,111 183577
21,745 194434
17,126 110395
7,307
1107
17,649
680
36,031
33495
24,063
20560
0,364
0
nd
nd
(PESO PASSEGGERI
= 30/100)
Indicatore Passeggeri
TEU'S
[numero]
%
18,452
0,000
5,609
2,955
6,105
29,923
6,602
6,593
4,132
0,000
0,001
0,436
13,482
1,926
2,040
1,158
0,012
0,007
0,351
0,216
0,000
276,778
0,000
84,141
44,320
91,575
448,838
99,034
98,900
61,987
0,000
0,012
6,536
202,235
28,888
30,597
17,372
0,174
0,107
5,271
3,235
0,000
3639975
8578681
7365397
67035
0
0
507612
3373768
2058815
5927655
0
4235809
44874
17121
1092315
1654821
520853
1903535
1805262
440780
1566
nd
nd
%
8,419
19,842
17,035
0,155
0,000
0,000
1,174
7,803
4,762
13,710
0,000
9,797
0,104
0,040
2,526
3,827
1,205
4,403
4,175
1,019
0,004
(PESO
INDICE
Indicatore GLOBALE
passeggeri
252,566
595,247
511,062
4,651
0,000
0,000
35,222
234,095
142,855
411,301
0,000
293,909
3,114
1,188
75,792
114,823
36,140
132,080
125,261
30,584
0,109
1089,065
896,619
846,052
721,644
653,874
615,346
609,673
608,088
582,541
507,288
480,811
424,586
354,440
364,689
308,989
239,408
217,277
193,306
185,058
64,934
36,311
nd
nd
 I dati dei traffici portuali sono estratti da una elaborazione Assoporti riferita al 2012.
 I dati relativi ai porti di Messina e Milazzo sono aggregati
 I dati relativi a Porto Torres ricomprendono anche traffici di Olbia.
ALLEGATO O
Tabella 4.2.: Criterio di riferimento per il dimensionamento degli organici delle Unità Cinofile
Regione
Piemonte
Liguria
Lombardia
Emilia Romagna
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Toscana
Umbria
Marche
Abruzzo
Lazio
Campania
Molise
Basilicata
Puglia
Calabria
Sicilia
Sardegna
Superficie [ha]
Popolazione
Ip=(Nr/500.000)x0,7 aree boschive Ib=(Sb/50.000)x0,3 Ig=Ip+Ib
Residente (Nr)
(Sb)
4457335
1616788
9917714
4432418
4937854
1235808
3749813
906486
1565335
1342366
5728688
5834056
319780
587517
4091259
2011395
5051075
1675411
Criterio dimensionamento:
0<Is<6
OCR = 6
6<Is<8
OCR = 8
8<Is<12
OCR = 12
Is>12
OCR = 16
6,24
2,26
13,88
6,21
6,91
1,73
5,25
1,27
2,19
1,88
8,02
8,17
0,45
0,82
5,73
2,82
7,07
2,35
670402
288406
494104
404919
272314
186746
890569
264379
160075,00
227652
382492
289155
71031
191918
116529
480528
222743
533096
4,02
1,73
2,96
2,43
1,63
1,12
5,34
1,59
0,96
1,37
2,29
1,73
0,43
1,15
0,70
2,88
1,34
3,20
10,26
3,99
16,85
8,63
8,55
2,85
10,59
2,86
3,15
3,25
10,32
9,90
0,87
1,97
6,43
5,70
8,41
5,54
Indicatori Attività Specifiche = Ias
Attività di Mobilitazione
Isolamento
interesse emergenze
insulare
nazionale internazionali
4
4
2
Is= Ig+Ias
14,26
3,99
16,85
8,63
8,55
2,85
4
14,59
2,86
3,15
3,25
4
14,32
9,90
4,87
1,97
6,43
7,70
4
12,41
4
9,54
Dotazione organica nazionale UUCC
Organico Organico
Nmax 2° cani
Cinofilo
Cinofilo
certificabili
Regionale Distrettuale
(1/4 OCR)
(OCR)
(OCD)
3
16
22
1
6
3
16
28
2
12
2
12
18
1
6
3
16
28
1
6
1
6
1
6
22
3
16
2
12
18
1
6
1
6
22
2
8
2
8
3
16
16
2
12
12
34
186
ALLEGATO P - Tabella 5.3.: Criterio di riferimento per il dimensionamento degli organici dei Soccorritori Acquatici (SA)
ID
Comandi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
Roma
Messina
Napoli
Venezia
Cosenza
Cagliari
Trapani
Salerno
Lecce
Livorno
Sassari
Foggia
Latina
Palermo
Siracusa
Bari
Genova
Taranto
Reggio C.
Nuoro
Agrigento
Brindisi
Catanzaro
Rimini
Ragusa
La Spezia
Savona
Grosseto
Oristano
Krotone
Catania
Verona
Chieti
Udine
Imperia
Caserta
Forlì Cesena
Como
Brescia
Ancona
Rovigo
Vibo Valentia
Varese
Pisa
Lucca
Potenza
Pesaro U.
Ferrara
Macerata
Pescara
Viterbo
Caltanissetta
Perugia
Bergamo
Lecco
Gorizia
Ravenna
Teramo
Campobasso
Ascoli P.
Matera
Massa Carrara
Trieste
Verbania
Milano
Torino
Padova
Treviso
Modena
Cuneo
Pavia
Reggio E.
Bologna
Firenze
Vicenza
Frosinone
Parma
Alessandria
Avellino
Mantova
Novara
Cremona
Arezzo
Pordenone
L'Aquila
Piacenza
Pistoia
Benevento
Siena
Prato
Terni
Lodi
Asti
Belluno
Biella
Sondrio
Enna
Verbania
Rieti
Isernia
CM
[Km]
141,5
379,7
221,5
103,1
227,9
526,2
332,4
203,2
260,9
337,6
857,7
222,9
184,1
185,6
201
147,4
109,2
118
202,9
235,3
195,4
115,8
102,6
33,7
101
103,7
80,5
200,5
111,9
113,9
62,8
67,5
16
62,7
45
9
Valore CM
3
4
3
3
3
4
4
3
3
4
4
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
1
3
3
2
3
3
3
2
1
2
1
2
1
1
58,6
55,8
68,4
2
2
2
29,5
20,5
19
44,6
39,8
22,1
13,1
35,9
31
1
1
1
1
1
1
1
1
1
47,6
48,4
45,2
35,4
47,7
37,9
13
48,1
CL
[Km]
Valore CL
58
0,5
95
328
0,5
1
142
0,75
53
35,3
90
0,5
0,25
0,5
1
1
1
1
1
1
1
1
70
0,5
R
[ab]
4.038.458
651.921
3.055.339
846.572
713.095
550.923
436.459
1.092.349
814.495
343.128
336.636
638.041
544.732
1.250.296
404.271
1.246.222
855.834
582.814
550.010
157.934
453.416
403.135
359.467
329.970
320.003
219.330
281.028
228.384
166.323
171.863
1.078.130
925.290
397.415
528.441
214.502
908.474
392.817
595.016
1.251.413
481.028
248.049
162.086
879.502
415.203
393.363
376.166
363.092
359.994
325.896
323.720
322.797
271.838
671.934
1.097.426
339.760
136.477
391.275
312.311
230.928
214.032
199.894
199.330
240.000
163.247
3.145.594
2.284.275
940.090
888.249
686.827
592.303
542.749
536.618
991.385
987.354
872.109
498.055
445.349
440.613
427.350
412.373
373.230
362.424
350.707
315.755
310.014
290.141
287.445
283.393
270.333
248.292
234.515
226.449
221.687
213.474
185.768
181.522
171.921
163.247
160.467
88.444
Valore R
4
3
4
3
3
3
2
3
3
2
2
3
3
3
2
3
3
3
3
1
2
2
2
2
2
1
2
1
1
1
3
3
2
3
1
3
2
3
3
2
1
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
3
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
4
4
3
3
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
RT1
[persone]
152.492
23.888
43.759
77.687
36.724
6.343
15.946
7.670
5.026
33.962
7.921
11.400
9.926
4.409
4.781
9.340
11.983
6.251
8.416
31.538
11.269
3.674
12.768
171.703
4.693
8.045
36.889
17.345
3.620
12.356
10.992
33.120
5.076
16.385
16.676
7.627
45.121
6.877
33.065
12.308
1.343
24.218
1.976
12.536
21.962
2.540
20.490
3.578
1.951
7.398
8.034
995
3.347
4.546
1.448
5.418
32.454
18.266
1.847
17.044
2.195
6.257
1.470
10.781
Valore RT
4
1
2
3
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
4
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
P
n°
18
35
45
49
14
16
17
22
22
36
30
13
17
21
22
15
19
11
14
34
3
8
4
7
5
22
9
18
17
3
15
19
7
16
21
2
3
40
23
8
1
4
13
1
2
1
4
8
2
2
2
1
6
8
21
11
8
3
2
2
1
4
22
12
Valore P
2
4
4
4
2
2
2
3
3
4
4
2
2
3
3
2
2
2
2
4
1
1
1
1
1
3
1
2
2
1
2
2
1
2
3
1
1
4
3
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
2
1
1
1
1
1
1
3
2
Ns
n°
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Valore NS
-0,5
0,5
-0,5
-0,5
0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
-0,5
-0,5
0,5
0,5
-0,5
0,5
-0,5
-0,5
-0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
-0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
-0,5
0,5
-0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
-0,5
-0,5
-0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
Somma Valore
indicatori
12,80
12,10
11,60
11,60
10,80
10,30
10,30
10,20
10,20
10,10
10,10
9,80
9,80
9,20
9,20
8,80
8,80
8,80
8,80
8,60
8,40
8,40
8,40
8,40
8,40
8,20
7,90
7,80
7,80
7,40
7,30
7,05
6,90
6,80
6,70
6,40
6,40
6,35
6,20
5,90
5,90
5,90
5,68
5,40
5,40
5,40
5,40
5,40
5,40
5,40
5,40
5,40
5,15
5,03
4,95
4,80
4,40
4,40
4,40
4,40
4,40
4,40
4,20
3,55
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
2,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
1,50
ALLEGATO Q - Tabella 6.3.: Criterio di riferimento per il dimensionamento degli organici dei SAF Avanzati
territorio (incid. 50%)
organico di
operatori
N°
"SAF
progressivo
avanzato" per
Comando
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16
16
16
16
16
16
16
16
16
16
Direz. Regionale
VVF
Friuli V. G.
Lombardia
Piemonte
Friuli V. G.
Veneto
Toscana
Umbria
Lazio
Emilia Romagna
Emilia Romagna
Sicilia
Piemonte
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Basilicata
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Toscana
Toscana
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Toscana
Marche
Veneto
Marche
Toscana
Liguria
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Molise
Abruzzo
Sardegna
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Veneto
Toscana
Emilia Romagna
Toscana
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Friuli V. G.
Emilia Romagna
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Sardegna
Molise
Lazio
Friuli V. G.
Sicilia
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Umbria
Campania
Emilia Romagna
Lombardia
Sicilia
Liguria
Piemonte
Lombardia
Veneto
Calabria
Lombardia
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Abruzzo
Lazio
Piemonte
Comando VVF
Gorizia
Lodi
Asti
Trieste
Rovigo
Livorno
Terni
Viterbo
Ferrara
Ravenna
Ragusa
Novara
Cremona
Matera
Caltanissetta
Brindisi
Pisa
Prato
Siracusa
Rimini
Crotone
Trapani
Taranto
Enna
Biella
Treviso
Mantova
Pavia
Pescara
Grosseto
Ascoli Piceno
Latina
Oristano
Imperia
Agrigento
Lecce
Alessandria
Venezia
Lecco
Vercelli
Siena
Catanzaro
Foggia
La Spezia
Vibo Valentia
Pesaro e Urbino
Caserta
Reggio Emilia
Piacenza
Chieti
Pistoia
Macerata
Verona
Ancona
Massa C.
Savona
Bari
Isernia
Teramo
Sassari
Benevento
Padova
Lucca
Forlì -Cesena
Arezzo
Varese
Cagliari
Pordenone
Modena
Parma
Vicenza
Como
Reggio Calabria
Firenze
Catania
Verbania
Avellino
Salerno
Rieti
Nuoro
Campobasso
Frosinone
Udine
Messina
Bergamo
Perugia
Napoli
Bologna
Sondrio
Palermo
Genova
Cuneo
Brescia
Belluno
Cosenza
Milano
Potenza
L'Aquila
Roma
Torino
K complessivo
ripartitore degli
operatori
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0
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0
1111,00
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0
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1895,52
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0
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0
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0,000000
0,000000
0,000000
0,000000
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0,000000
0,049873
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0,009587
0,039508
popolazione (incid. 20%)
abitanti
140.650
225.798
217.978
231.677
242.543
335.631
228.366
315.623
352.723
386.111
310.220
367.022
361.812
200.012
272.458
399.835
413.602
248.292
399.469
326.926
171.666
430.478
582.814
172.413
181.426
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210.711
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338.425
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267.200
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162.252
363.388
908.784
522.468
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389.053
287.445
320.418
907.352
475.495
199.330
280.837
1.246.297
87.124
306.955
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388.555
392.817
344.437
876.960
551.077
312.911
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431.049
865.421
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550.323
987.354
1.077.113
160.143
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1.093.453
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158.314
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493.229
536.622
648.062
1.094.062
657.873
3.055.339
990.681
181.101
1.243.638
851.283
589.102
1.247.192
209.364
714.281
3.075.083
376.182
300.774
4.039.813
2.254.720
k'' abitanti
0,002482
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0,021949
0,015024
0,010397
0,022012
0,003695
0,012606
0,054272
0,006639
0,005308
0,071298
0,039793
interventi (incid. 30%)
N° Int. N. tot Int.
SAF
STU(201
dich.
1)
46
50
72
18
78
44
60
0
20
2
15
30
97
30
49
7
30
125
5
58
26
8
100
7
41
0
1772
60
9
0
70
35
147
40
15
85
0
88
197
246
400
183
20
2265
60
20
8
0
53
28
175
0
0
63
89
25
161
275
215
52
82
331
108
240
54
235
410
19
7
18
0
2096
7
39
107
43
150
30
139
221
18
1520
171
4
479
130
37
3201
86
33
1650
90
693
269
135
768
35
6
131
0
2.948
2.922
3.275
5.236
3.148
5.226
4.030
5.747
5.367
5.856
6.818
3.816
2.763
5.310
7.682
6.350
6.321
4.540
6.875
4.615
5.403
8.529
8.771
3.842
2.442
5.773
4.030
5.230
5.282
5.037
4.956
9.890
2.599
3.517
6.302
9.497
6.815
10.582
2.116
3.202
4.487
7.553
9.215
4.404
3.604
5.012
8.591
4.355
3.083
6.622
4.174
5.303
5.002
8.483
3.509
5.988
13.523
2.247
3.653
9.156
4.954
6.609
5.014
6.798
4.879
6.909
10.181
4.351
8.135
3.733
5.734
4.754
10.066
11.602
14.948
4.346
5.819
11.094
2.963
4.162
3.524
7.410
6.111
9.892
4.908
10.783
26.999
13.179
2.454
17.281
12.857
6.365
6.534
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10.449
34.789
4.108
5.733
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Is= (N int.
SAF/N int.
STU)
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N° Int
SAFrif
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50
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78
78
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81
88
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57
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95
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75
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62
86
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407
k''' interventi
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0,004064
0,005672
0,044956
0,026872
Scarica

Ieri 11 febbraio 2014 il CONAPO ha presenziato alla riunione per