5.80. URTO DI UN MANUBRIO ?? 5.80. Urto di un manubrio ?? m1 v0 ℓ1 P ℓ2 v0 m2 Figura 5.66.: Il manubrio considerato nell’esercizio e il perno P contro il quale urta. Il manubrio in Figura 5.66 è costituito da due masse puntiformi m1 e m2 , unite da una barra di lunghezza ` = `1 + `2 di massa trascurabile. Inizialmente si muove traslando rigidamente con velocità v0 , urta quindi un perno P posto a una distanza `1 dalla massa superiore, e vi rimane attaccato, libero però di ruotare. Calcolare la velocità angolare finale del manubrio e l’energia dissipata nell’urto. Soluzione Vale la conservazione del momento angolare ~L rispetto al perno, dato che le uniche forze esterne sono applicate in esso al manubrio, e quindi hanno braccio nullo. Consideriamo in particolare la componente di ~L normale al piano in cui si muove il manubrio. Inizialmente questa vale − m1 v0 `1 + m2 v0 `2 (5.80.1) ed alla fine m1 ω `21 + m2 ω `22 (5.80.2) dove ω è la velocità angolare finale. Equagliando queste due espressioni si ottiene ω= ( m2 `2 − m1 `1 ) v0 . m1 `21 + m2 `22 (5.80.3) Quindi il manubrio ruoterà in senso antiorario se m2 `2 > m1 `1 , in senso orario se m2 `2 < m1 `1 e non ruoterà affatto se m1 `1 = m2 `2 . Queste alternative corrispondono ad 227 versione del 13 marzo 2015 5.80. URTO DI UN MANUBRIO ?? un urto del perno sopra, sotto o in corrispondenza del centro di massa del manubrio. L’energia dissipata si calcola come differenza tra energia cinetica iniziale e finale: ∆E = 1 1 1 (m1 + m2 ) v20 − m1 `21 ω 2 − m2 `22 ω 2 2 2 2 (5.80.4) ossia, 1 1 ( m2 `2 − m1 `1 )2 2 v (m1 + m2 ) v20 − 2 2 m1 `21 + m2 `22 0 1 (m1 + m2 ) m1 `21 + m2 `22 − (m2 `2 − m1 `1 )2 2 = v0 2 m1 `21 + m2 `22 ∆E = ed infine ∆E = 1 m1 m2 (`1 + `2 )2 2 v . 2 m1 `21 + m2 `22 0 228 (5.80.5) versione del 13 marzo 2015