UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA DIPARTIMENTO di INGEGNERIA CIVILE Strutture in c.a. SLU per sollecitazioni torcenti A. Recupero Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti La torsione sulle strutture Due tipi di torsione Tensioni generate dalla torsione Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Evidenza Sperimentale sul c.a. •1904-1921 O. Graf e E. Mörsch – (Stoccarda) eseguono delle prove su elementi cilindrici cavi e pieni, circolari e rettangolari di calcestruzzo evidenziando la necessità o di doppia armatura o di armatura ad elica; l’armatura disposta in una sola direzione non incrementa in alcun modo la resistenza a torsione dell’elemento strutturale Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Natura della Torsione Torsione di compatibilità Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Natura della Torsione Torsione d’equilibrio Solo per la torsione d’equilibrio diventa necessaria una verifica allo SLU, per la torsione di compatibilità basta seguire i minimi di armatura prescritti al fine di contenere la fessurazione; Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Rigidezza Torsionale Torsione d’equilibrio Con l’incremento delle deformazioni, la rigidezza torsionale decade velocemente, ed in generale più velocemente di quella flessionale; In generale allo SLU essa può essere trascurata; Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli Resistenti Modello a denti di sega (W. Fuschsteiner 1969) Il modello parte dalle evidenze sperimentali e ipotizza la formazione di un traliccio nello spazio. Equivale al modello di Ritter- Mörsch per il taglio e richiede solo armatura disposta sugli spigoli Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli Resistenti Modello (CEB 1978) hef = d ef 6 Tsd ≤ Trd 1 Il modello cerca di riprodurre per Tsd ≤ Trd 2 la torsione le stesse procedure Tsd ≤ Trd 3 utilizzate per il taglio Trd 1 = 0.5 ⋅ f cd ⋅ Aef ⋅ hef ⋅ sen(2θ ) Trd 2 A = Tcd + s ⋅ 2 Aef ⋅ f yd ⋅ ctg (θ ) s Trd 3 = Al ⋅ 2 Aef ⋅ f yld ⋅ tg (θ ) uef Contributo del calcestruzzo Tcd = 1.25 ⋅ f ctd ⋅ Aef ⋅ hef Tcd = 0 se Tsd ≤ 1.25 ⋅ f ctd ⋅ Aef ⋅ hef se Tsd ≥ 3.75 ⋅ f ctd ⋅ Aef ⋅ hef 3 5 ≤ ctg (θ ) ≤ 5 3 Il modello mostrò i limiti sperimentali e fu abbandonato Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli Resistenti Modello a campi di tensione (B. Thürlimann 1978) Il modello parte dalla teoria degli stress-fields e scompone lo sforzo di torsione nei tagli sulle diverse facce. La sperimentazione ha mostrato che: •Negli elementi strutturali solo lo strato periferico di calcestruzzo resiste alla torsione nello stato fessurato, siano pieni o cavi; •La resistenza a torsione non dipende dalla forma della sezione, ma solo dall’area racchiusa dal perimetro medio della sezione resistente Tale modello è quello adottato dalla N.I., dall’ EC2, dal MC’90 e dal New EC2 Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modello base Modello adottato dall’ EC2, dal MC’90, dal New EC2 e dalle N.T.I. Le ipotesi del modello sono le seguenti: •Nelle sezioni a perimetro poligonale, il sistema resistente è composto da campi di tensione nello spazio; •Ai campi di tensione, che si formano in ogni falda, si deve assegnare uno spessore efficace t e la sezione cava corrispondente viene chiamata “sezione efficace” Ak (EC2, MC90 e New EC2) o Be (N.I.); • I campi di tensione corrispondono ad un flusso di taglio costante lungo la loro linea media; •Le armature longitudinali devono essere disposte sulle facce ove richieste e comunque la parte più importante deve essere posta sugli spigoli; •Le armature trasversali (staffe) devono essere chiuse; •L’angolo d’inclinazione dei campi è costante su tutte le facce. Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli base z staffe R z tg θ θ σc ai ci Vi Hi t ai s La singola biella di calcestruzzo sopporta uno sforzo pari a : R = σ c ⋅ t ⋅ ( z ⋅ sin θ ) Su ogni parete sono presenti un numero di bielle pari a: Nbielle = Sulla singola parete: Ri = R ⋅ Nbielle = σ c ⋅ t ⋅ ( z ⋅ sin θ ) ⋅ ai ⋅ ctgθ = σ c ⋅ t ⋅ ai ⋅ cos θ z ai ctgθ z Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli base z staffe R z tg θ θ σc ai ci t ai s Quindi H i = Ri ⋅ cosθ = σ c ⋅ t ⋅ ai ⋅ senθ ⋅ cos θ tgθ Vi = Ri ⋅ s enθ = σ c ⋅ t ⋅ ai ⋅ sen 2θ tgθ Vi Hi Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli base staffe s θ ai ci Vi t ai ai ctg θ Imponendo l’equilibrio alla traslazione verticale: nstaffe = Vi = nstaffe ⋅ Aw ⋅ σ sw = ctgθ ⋅ ai ⋅ Aw ⋅ σ sw s ctgθ ⋅ ai s Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli base staffe s θ ai ci Vi t ai ai ctg θ Imponendo l’equilibrio alla traslazione verticale: nstaffe = Vi = nstaffe ⋅ Aw ⋅ σ sw = ctgθ ⋅ ai ⋅ Aw ⋅ σ sw s ctgθ ⋅ ai s Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli Base Raccogliendo i contributi dell’i-esima faccia del poligono: H tot = ∑ H i = σc ⋅ t σ ⋅t ⋅ senθ ⋅ cos θ ⋅ ∑ ai = c ⋅ senθ ⋅ cos θ ⋅ uk tgθ tgθ 1..n Ttot = ∑Vi ⋅ ci = σ sw ⋅ Aw Ttot = ∑Vi ⋅ ci = s ⋅ ctgθ ⋅ ∑ ai ⋅ ci = σ sw ⋅ Aw s ⋅ ctgθ ⋅ 2∑ Ωi = σ sw ⋅ Aw s ⋅ ctgθ ⋅ 2 ⋅ Ak σc ⋅ t σ ⋅t σ ⋅t ⋅ sen2θ ⋅ ∑ ai ⋅ ci = c ⋅ sen 2θ ⋅ 2∑ Ωi = c ⋅ sen 2θ ⋅ 2 ⋅ Ak tgθ tgθ tgθ Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli Base Imponendo l’equilibrio alla rotazione torsionale: TEd = Ttot dalle precedenti si ottiene: σc = TEd t ⋅ 2 ⋅ Ak ⋅ cos θ ⋅ senθ che sostituita nella espressione dello sforzo longitudinale fornisce: H tot = σc ⋅ t T ⋅u ⋅ senθ ⋅ cos θ ⋅ uk = Ed k ⋅ ctgθ = Asl ⋅ σ sl 2 ⋅ Ak tgθ dalle precedente pagina si ottiene ancora: σ sw = TEd Aw s ⋅ ctgθ ⋅ 2 ⋅ Ak Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Modelli Base Imponendo le condizioni di ammissibilità plastica si ottiene: σc = TEd ≤ f cd 3 t ⋅ 2 ⋅ Ak ⋅ cos θ ⋅ senθ σ sl = TEd ⋅ uk ⋅ ctgθ ≤ f sld Asl ⋅ 2 ⋅ Ak σ sw = TEd Aw s ⋅ 2 ⋅ Ak ⋅ tgθ ≤ f swd TEd ≤ 2 ⋅ Ak ⋅ t ⋅ f cd 3 ⋅ cos θ ⋅ senθ TEd Asl f sld ≤ 2 ⋅ Ak ⋅ ⋅ uk ctgθ TEd ≤ 2 ⋅ Ak ⋅ Aw ⋅ f swd ⋅ ctgθ s Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Verifica (torsione pura)-EC2-NTI 2c ≤ t ≤ Area sezione A u 0.4 ≤ ctg (θ ) ≤ 2.5 Perimetro esterno f cd 3 = 0.5 ⋅ f cd TEd ≤ Trd 1 TEd ≤ Trd 2 2 ⋅ f cd 3 ⋅ t ⋅ Ak Trd 1 = ctg (θ ) + tg (θ ) ⎛A ⎞ Trd 2 = ⎜ w ⎟ ⋅ 2 Ak ⋅ f yd ⋅ ctg (θ ) ⎝ s ⎠ Asl ⋅ 2 Ak ⋅ f yld Trd 3 = uk ⋅ ctg (θ ) TEd ≤ Trd 3 Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Verifica (torsione pura)-EC2-NTI Ak ≥ TEd f cd 3 ⋅ t Si progetta la sezione in modo che sia sufficiente 0.4 ≤ ctg (θ ) ≤ 2.5 Si sceglie un angolo di tentativo TEd ⎛ Aw ⎞ = ⎜ ⎟ ⎝ s ⎠ 2 ⋅ Ak ⋅ ctg (θ ) ⋅ f yd Alt = TEd ⋅ uk ⋅ ctg (θ ) 2 Ak ⋅ f yd Abl = Alt ⋅ bk uk Adl = Alt ⋅ dk uk Si calcola l’armatura trasversale Si calcola l’armatura longitudinale totale Si ripartisce tra le facce l’armatura longitudinale Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Verifica (soll. composte) – EC2-NTI 2c ≤ t ≤ A u Area sezione Perimetro esterno Verifica delle armature laterali f yd ≥ Verifica staffe ⎛A ⎞ Trd 2 = ⎜ w ⎟ ⋅ 2 Ak ⋅ f yd ⋅ ctg (θ ) ⎝ s ⎠ Vrd 3 Verifica dei correnti n ⋅A = b w ⋅ 0.9 ⋅ d ⋅ ctg (θ ) ⋅ f yd s Vrd 2 = 2 ⋅ f cd 3 ⋅ t ⋅ Ak ctg (θ ) + tg (θ ) α c ⋅ bw ⋅ 0.9 ⋅ d ⋅ f cd 3 ctg (θ ) + tg (θ ) ⎛ M Ed VEd ⋅ ctg (θ ) TEd ⋅ bk ⋅ ctg (θ ) ⎞ − − ⎟ ⋅ 0.9 d 2 2 Ak ⎝ ⎠ ( 0.8 ⋅ x ⋅ b ⋅ fcd ) ≥ ⎜ Af ⋅ f yd ≥ ⎛ VEd ⎞ ⎛ TEd ⎞ ⎜ ⎟+⎜ ⎟ ≤1 V T ⎝ rd 3 ⎠ ⎝ rd 2 ⎠ Trd 1 = TEd ⋅ d k ⋅ ctg (θ ) 2 Ak ⋅ Adt VEd TEd + ≤1 Vrd 2 Trd 1 M Ed VEd ⋅ ctg (θ ) TEd ⋅ bk ⋅ ctg (θ ) + + 0.9 ⋅ d 2 2 Ak Verifica dei campi di calcestruzzo Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Esempio C20/25 FeB44k gk3 gk1 Trave porta balcone gk1= 9.30 kN/m (portato) g1,k2= 3.75 kN/mq (proprio) g2,k2= 1.40 kN/mq (portato) qk2= 4.00 kN/mq gk2 ls gk3= 0.56 kN/m qk2 fcd = 13.0 MPa , (portato) ls= 1.50 m; lt= 6.00 m b = 30 cm; H = ??; c = 4 cm fcd2= fcd3= 0.5*13.0 = 6.5 MPa σoc = 0.85*13.0 = 11.0 MPa Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti qk2 gk1 Esempio gk3 gk2 bw Trave porta balcone Un calcolo esatto viene vanificato da una analisi dei carichi approssimata ls qt mt Allo Stato Limite Ultimo si ottiene: ( ) mt = ( γ g ⋅ gk 2 + γ q ⋅ qk 2 ) ⋅ ls ⋅ 0.5⋅ ( ls + bw ) + γ g ⋅ gk3 ⋅ ( ls + bw ⋅ 0.5) Carico torcente qt (H) = ( γ g ⋅ gk 2 + γ q ⋅ qk 2 ) ⋅ ls + γ g ⋅ gk3 + γ g ⋅ gk1 + γ g ⋅ 25 kN / m3 ⋅ bw ⋅ H Carico distribuito Svolti i calcoli si ottiene mt =18.94 ⎡kN ⋅ m ⎤ m⎦ ⎣ qt (H) = 34.34 + 9.75⋅ H [ kN / m] Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Esempio Trave porta balcone Si calcola una altezza minima della trave che deriva da considerazioni di deformabilità. Per una trave portante a meno di effettuare successive verifiche si assume pari ad un decimo della luce di calcolo. Si calcolano le caratteristiche di sollecitazione della trave in funzione dei vincoli. Si ricorda che la torsione va con Cerniera cilindrica = incastro la legge del taglio di una trave torsionale con vincoli opportuni. 5 Vsd = ⋅ qt ⋅ Lt 8 Tsd = 0.60 -0.15 0.60 0.40 0.40 -0.10 0.20 0.40 0.60 0.80 1.00 -0.05 0.00 0.20 0.40 0.60 0.80 0.00 1.00 T/mL 0.20 M/(qL^2) V/qL 0.20 0.00 0.00 -0.20 1 ⋅ mt ⋅ Lt 2 0.00 0.00 -0.20 0.20 0.40 0.60 -0.40 0.05 -0.40 -0.60 -0.60 0.10 -0.80 x/L x/L 1 M sd = ⋅ qt ⋅ L2t 8 x/L 0.80 1.00 Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Esempio Trave porta balcone Stimato quindi il peso della trave, si calcola il momento flettente massimo in condizioni di SLU: 1 M sd = ⋅ qt ⋅ L2t = 183 kN m 8 Si assume: ξ = 0.2; δ = 4 / 60; β = 0.5; λ = 0.393;ψ = 0.742 (Coerente con la scelta di ξ ) Si calcola l’altezza minima richiesta da condizioni statiche per rapporti e caratteristiche fissate: hmin = M sd ⋅ (1 − β ) ⎡⎣(1 − β )(1 − λξ ) + β ⋅ (1 − δ ) ⎤⎦ ⋅ ( bw ⋅ ξ ⋅ψ ⋅ f cd 1 ) Si ottiene hmin = 45 cm e quindi Hmin = 45 + 4 = 49 cm Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Esempio Trave porta balcone Si calcola l’altezza minima della sezione che è necessaria per sopportare lo sforzo di torsione e taglio combinati, azzerando la funzione d’interazione: Si stima un valore di spessore della sezione anulare compatibile con le caratteristiche geometriche della sezione. bw − 2c 6 t = 2c t= ∀ bw ≥ 14 ⋅ c ∀ bw < 14 ⋅ c Si può assumere una altezza della trave pari a: H = 70 cm Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Esempio Trave porta balcone Calcolato il perimetro e l’area della sezione efficace t t uk = 2(bw − 2 + H − 2 ) = 1580 mm 2 2 t ⎞⎛ t ⎞ ⎛ Ak = ⎜ bw − 2 ⎟ ⎜ H − 2 ) ⎟ = 1.16025 ⋅ 105 mm 2 2 ⎠⎝ 2 ⎠ ⎝ Si può calcolare la spaziatura s fissata l’area Aw s≤ f yd ⋅ Aw ⎛ VEd ⎞ ⎛ TEd ⎞ ⎜ ⎟+⎜ ⎟ n ⋅ 0.9 ⋅ d ⎝ b ⎠ ⎝ 2 Be ⎠ t Assumendo un numero di bracci pari a due ab = 51 mm Si adottano staffe φ 8 ( 50 mm2) Si può calcolare l’armatura longitudinale Alt T ⋅u Alt = Ed k = 1011 mm 2 2 Ak ⋅ f yd Alb = Alt ⋅ (bw − t ) = 125 mm 2 uk Alh = Alt ⋅ (H − t) = 381 mm 2 uk ah Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitazioni torcenti Esempio Trave porta balcone Si può calcolare l’armatura strettamente necessaria per la flessione per fissata altezza h: (h − β ⋅ c) ⋅ ( bw ⋅ f cd 1 ⋅ψ ) − (h − β ⋅ c) 2 ⋅ ( bw ⋅ f cd 1 ⋅ψ ) − 4 ⋅ λ ⋅ (1 − β ) 2 ( bw ⋅ f cd 1 ⋅ψ ) ⋅ M sd 2 Asf = 2 ⋅ λ ⋅ (1 − β ) 2 ⋅ f yd In queste condizioni l’area diventa: Asf sup = 761 mm 2 Asf inf = 380 mm 2 Che sommate a quelle richieste dalla torsione forniscono: Asup = 761 + 125 = 886 mm 2 < 1005 mm 2 (5φ16) Ainf = 380 + 125 = 505 mm 2 < 603 mm 2 (3φ16)