I mpara
la danza degli
A ll B lacks
di Graziano Capponago del Monte
Foto di Edoardo Delille
docente e manager L’insegnante di “Haka World” Tiki Edwards. È anche il team manager della Maori All Blacks, rappresentativa rugbistica riservata ai “nativi”.
Il rito maori con cui la nazionale neozelandese spaventa gli avversari prima
di ogni partita è famoso in tutto il mondo. E va oltre i confini del rugby.
Se volete fare pratica potete andare in Nuova Zelanda, come abbiamo fatto
noi, alla scuola di Rotorua. Ma è sufficiente anche girare pagina…
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impar a il rito degli all bl acks
haka world
KA
MA
te
KA
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KA ORA
KA ORA
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TANGATA
PUHURUHURU
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TE RA!
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La danza che fa tremare il mondo
le varianti
la traduzione
Ka mate!
Ka mate!
È la morte!
È la morte!
Dagli All Blacks...
La “Ka Mate” è un’haka eseguita,
da tradizione, quando ci si sente
bene e lo si vuole esprimere in
modo libero. Si esegue senza
armi perché non è una danza
di guerra. D’ispirazione bellica è
invece la “Peruperu”: prevede il
salto finale aggiunto (non senza
critiche) dagli All Blacks. La
“Kapa o Pango”, creata per i
tuttineri, integra la “Ka Mate” con
riferimenti ovali (guerrieri in nero
con la felce argentata). È la più
aggressiva e vuole alzare
il senso di sfida agli avversari.
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Ka mate!
Ka mate!
È la morte!
È la morte!
Ka ora! Ka ora!
È la vita! È la vita!
P
per gli all blacks
L’haka eseguita in
abiti tradizionali al
Turangawaewae
Marae, luogo sacro
della cultura maori.
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ukana, ngangahu e whetero! Cioè, in
lingua maori: occhi sbarrati e lingua in fuori. Gli avversari cominciano a tremare, è iniziata l’haka di
guerra, la danza che gli All Blacks
eseguono tradizionalmente prima
di ogni partita. A dire il vero, non
sono solo i “tuttineri” a eseguirla: anche le altre nazionali delle isole del Pacifico (Figi, Samoa e Tonga)
hanno la loro danza tradizionale retaggio dell’animo
guerriero delle popolazioni maori.
I neozelandesi l’haka la imparano naturalmente, mentre noi stranieri turisti dobbiamo andare a
scuola. A Rotorua, al centro dell’isola del Nord, il
cuore della cultura maori, c’è “Haka World”, dove
Tiki Edwards insegna non solo le movenze della
haka rugbistica ma anche a crearsi il proprio Moko,
ovvero il disegno personalizzato che ogni guerriero
maori si tatuava sul volto e sul corpo. La prima impressione lascia perplessi perché la “scuola” non è altro che un piccolo cortiletto all’interno di un ostello,
ma Tiki è una persona seria: oltre a essere maestro di
haka è il manager dei Maori All Blacks, una sorta di
nazionale ovale composta da solo nativi.
Mark Kolbe
...ai “cugini” delle isole
Samoa ha la “Siva Tau” (“Siamo
pronti, fateci largo perché
Samoa è unica”), che dal 1991 ha
sostituito la poco aggressiva
“Ma’ ulu’ ulu Moa”. I figiani hanno
invece la “Cibi” (“Sbricioleremo la
vostra difesa”), danza di guerra
che venne adottata nel 1939 alla
vigilia di un test con gli All Blacks.
Infine, c’è Tonga con la “Sipi Tau”
(“Bevo l’oceano e mangio il
fuoco”), adattamento rugbistico
della danza di guerra “Kailao”.
Ka ora! Ka ora!
È la vita! È la vita!
GREG WOOD, WILLIAM WEST
haka world
impar a il rito degli all bl acks
Gesti di guerra
per 4 squadre
«L’haka come tale è una danza che esprime i sentimenti di una persona, non necessariamente l’aggressività», spiega Tiki. «Nel rugby è una cosa serissima, rigidamente codificata e modellata nel testo e
nelle movenze. Nel corso degli anni, l’haka è stata
modificata per renderla meno violenta: la versione
originale, che si conclude con un gesto che mima il
taglio della gola dell’avversario e che si chiama “Kapa
o Pango”, è stata corretta ma solo al termine di un lungo lavoro compiuto da esperti della cultura maori partendo dall’originale, storica Ka Mate. E poi c’è stato
anche un lungo contenzioso tra la Federugby locale
e la comunità maori sui diritti d’autore».
In Nuova Zelanda, oggi non esistono più maori
o britannici, ma solo neozelandesi, un popolo molto
gentile e tranquillo. Caso forse più unico che raro,
colonizzatori e nativi convivono pacificamente e
senza tensioni razziali e gli europei hanno assorbito la cultura originale facendola propria, lo dimostra
anche il fatto che l’haka non deve essere guidata per
forza dal capitano ma da un giocatore di origine maori, preferibilmente il più anziano tra tra titolari e
panchinari.
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danza per i neri
L’haka eseguita
prima del match
inaugurale (vinto
41-10 con Tonga) del
Mondiale in corso.
Tenai te tangata
puhuruhuru
Vedi, là c’è l’uomo
peloso
Nana nei te tiki
mai i whakawhite
te ra!
che viene la luce
del sole
Upane! Upane!
Un passo avanti
Upane! Ka upane!
un altro passo avanti
... e per la banda
L’haka eseguita
anche dalla banda
prima del match
iridato tra Argentina
e Inghilterra (9-13).
Whiti te ra!
Nel sole!
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