Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino 10. Individuazione di unità territoriali omogenee Una pianificazione strategica del territorio, necessita di definire degli ambiti territoriali di riferimento entro cui strutturare e quali-quantificare la stessa. Definire un ambito territoriale significa identificare una matrice di caratteri (morfologico-territoriali, economico-sociali, socio-culturali, funzionali ecc.) specifica dell’area in esame e, nel contempo, individuare una peculiare rete di relazioni intrattenute con altri sistemi territoriali. Conseguentemente l’unità di indagine territoriale, da un punto di vista teorico, non potrebbe essere assunta ex-ante, pena l’ipostatizzazione delle caratteristiche che la definiscono. Il nucleo di relazioni che caratterizzano il contesto territoriale è alla base del processo di partizione territoriale; pertanto, quest’ultimo, appare identificabile solamente ex-post. La definizione di ambiti territoriali di riferimento dovrebbe pertanto scaturire da una analisi e ricerca e non essere assunta come un dato di partenza. L’individuazione di unità territoriali ambientalmente o socioeconomicamente omogenee possono rappresentare le unità/ambiti territoriali di riferimento per le azioni di pianificazione. Lo scopo è quello di caratterizzare aree con peculiarità e fabbisogni specifici per la messa a punto, in sede di pianificazione, di strategie gestionali che risultano meglio efficaci per le diverse realtà ed esigenze locali. Si tratta di una proposta di lettura della configurazione ambientale ed economico-strutturale del territorio del Sagro-Aventino che permette di individuare, su base statistica, le caratteristiche delle diverse tipologie di organizzazione, di struttura economico-sociale ed ambientale presenti nell’area, ma anche il modo in cui esse si distribuiscono e si alternano, anche con elementi di continuità e contiguità territoriale. Le analisi conducono ad un’articolazione territoriale che permette di localizzare e contestualizzare la relazione tra: fabbisogni e criticità emergenti sul territorio ed i settori di intervento, per la creazione di linee di indirizzo degli interventi e del sistema di azioni per la realizzazione di una pianificazione di tipo ambientale del territorio. La sovrapposizione e l’integrazione di mappe tematiche e strati informativi di carattere ambientale, paesaggistico-funzionale e socioeconomico, potranno rappresentare un nuovo strumento di pianificazione compatibile con le esigenze di tutela dei siti e delle risorse, come lo sono, ad esempio, le reti ecologiche. 10.1 Metodologia utilizzata Per l’individuazione di tali unità è stata applicata la metodica statistica di cluster analysis allo scopo di effettuare una classificazione delle unità territoriali di riferimento in gruppi omogenei sotto il profilo ambientale, ecologico o socioeconomico. Sono utilizzate due tipologie di cluster analysis: Consorzio Mario Negri Sud - Centro di Scienze Ambientali 206 Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino ♦ Cluster analysis gerarchica di tipo agglomerativo. I dati di partenza utilizzati sono gli indici sintetici parziali emersi dalla PCA e/o dal modello matematico. Dal confronto tra i valori del coefficiente di distanza e la visualizzazione del dendrogramma si sceglie in quale punto dell’asse “tagliare” quest’ultimo per l’individuazione dei gruppi. Il metodo permette di identificare il numero di cluster necessari per la rappresentazione e classificazione dei dati. ♦ Cluster analysis partitiva o non gerarchica. Analisi adatta ad essere applicata ad un numero elevato di variabili e richiede che il numero dei cluster sia specificato a priori. In questo caso come input si utilizzano tutti gli indicatori ambientali/socioeconomici standardizzati ed il numero di cluster ricavati dall’analisi non gerarchica. Dai cluster ricavati dall’analisi non gerarchica, sono separati in nuovi gruppi quelle unità territoriali che, nell’analisi gerarchica, non erano inserite nello stesso cluster. Da questo confronto incrociato tra le due composizioni di cluster si ottengono gruppi di unità territoriali omogenee sotto il profilo ambientale o socioeconomico, che possono costituire ambiti territoriali di riferimento per la pianificazione a scala locale. La cluster gerarchica utilizzata è quella con legame medio tra gruppi e metodo di Pearson di stima delle distanze; il metodo non gerarchico è stato il k-means (SPSS, vers. 9.05, 1998). I risultati della cluster analysis conducono all’individuazione di gruppi di comuni che costituiranno delle: Unità ambientali: aree omogenee dal punto di vista ambientale. Unità socio-economiche: aree omogenee dal punto di vista sociodemografico ed economico. 10.2 Unità territoriali ambientalmente omogenee L’analisi gerarchica ha suddiviso il territorio in 7 gruppi. Per la cluster non gerarchica sono stati così assegnati 7 cluster di partenza. Dal confronto con la composizione dei cluster derivanti dall’analisi gerarchica, i 7 cluster ricavati dall’analisi non gerarchica sono stati separati in 10 nuovi gruppi, che possono essere definiti in 5 aree così caratterizzate (Tab. 10.1 e Fig. 10.1): 1. Aree con elevati/buoni livelli di gestione ambientale ed impatto ambientale basso o nullo (2 gruppi). 2. Aree con buoni livelli di gestione ambientale; impatto ambientale alto per il consumo di risorse (1 gruppo). 3. Aree con buoni livelli di compatibilità/protezione ed impatto ambientale molto basso (2 gruppi). 4. Aree con scarsa gestione ambientale e basso impatto ambientale (2 gruppi). 5. Aree con un impatto ambientale elevato per il consumo di risorse e gestione ambientale insufficiente (3 gruppi). In linea generale possiamo affermare che comuni territorialmente contigui, sono caratterizzati da omogeneità sotto il profilo ambientale. Come è evidente, infatti, c’è una buona corrispondenza tra disposizione geografica di parte dei Comuni con il gruppo a cui appartengono, in modo particolare per i cluster: 1 (area dell’alto Sangro), il cluster 5 (medio Sangro - area del P. Nazionale della Majella) ed il 10 (fascia costiera-interna). Questo in virtù di ragioni di evidente similitudine Consorzio Mario Negri Sud - Centro di Scienze Ambientali geografica: clima, 207 Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino altitudine e geomorfologia hanno caratterizzato il territorio, la sua vulnerabilità e la disponibilità di risorse naturali; quest’ultime, a loro volta, hanno influenzato l’economia e lo sfruttamento di quest’ultime. I cluster 7 e 8 sono costituiti, invece, da singoli Comuni: rispettivamente Lanciano e Atessa. Si tratta delle unità amministrative di maggiori dimensioni in termini di popolazione residente e dotate di un tessuto urbano-industriale più sviluppato. Tab. 10.1 Aree ambientalmente omogenee identificate dal confronto dei risultati delle cluster analysis. Cluster 1 2 3 4 Tipologia area Descrizione Aree a naturalità molto elevata e media protezione; vulnerabilità Aree caratterizzate da molto bassa e bassa elevati/buoni livelli di gestione pressione ambientale ed impatto ambientale Aree ad alta naturalità e basso o nullo protezione media; vulnerabilità molto bassa e bassa pressione Aree ad alta naturalità e Aree caratterizzate da buoni livelli protezione mediodi gestione ambientale; impatto bassa; vulnerabilità ambientale alto per il consumo di molto bassa e risorse pressione medio-alta Aree a naturalità medioAree con buoni livelli di bassa e protezione compatibilità/protezione ed media; vulnerabilità e impatto ambientale molto basso pressione molto basse 5 Aree caratterizzate da scarsa gestione ambientale e basso impatto ambientale 6 7 8 9 10 Aree a naturalità e protezione mediobassa. Vulnerabilità molto bassa e pressione bassa. Comuni Palena, Alfedena, Barrea, Civitella Alfedena, Opi, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia, Villetta Barrea Colledimezzo, Gamberale, Pietraferrazzana, Villa Santa Maria Castel di Sangro, Roccaraso Colledimacine, Fallo, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Roio del Sangro Casoli, Bomba, Borrello, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Fara San Martino, Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palombaro, Pennadomo, Pizzoferrato, Rosello, Taranta Peligna, Torricella Peligna, Ateleta, Scontrone Aree a basso livello di naturalità e protezione; Archi, Quadri, Roccascalegna, vulnerabilità molto Tornareccio, Torricella Peligna bassa e pressione bassa Naturalità bassa e protezione molto bassa; Lanciano vulnerabilità media e pressione molto alta. Area a bassa naturalità ma protezione alta; Atessa Aree caratterizzate da un impatto impatto ambientale ambientale elevato per il consumo molto alto. di risorse e gestione ambientale Naturalità molto bassa e insufficiente Santa Maria Imbaro protezione media; impatto ambientale alto. Aree a bassa naturalità Altino, Casoli, Castel Frentano, e protezione. Impatto Fossacesia, Frisa, Mozzagrogna, ambientale basso per la Paglieta, Perano, Rocca San Giovanni, vulnerabilità ed alto per S. Eusanio del Sangro, San Vito il consumo di risorse. Chietino, Torino di Sangro, Treglio Consorzio Mario Negri Sud - Centro di Scienze Ambientali 208 Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino Fig. 10.1 Unità ambientalmente omogenee: i diversi colori rappresentano i cluster di appartenenza. 10.3 Unità territoriali socioeconomicamente omogenee. La cluster analysis gerarchica per gli indici socio-economici ha suddiviso il territorio in 8 gruppi di comuni. Dato che l’ottavo gruppo è risultato composto da un solo comune (Civitella Messer Raimondo), si è optato per la costituzione di 7 cluster nell’analisi non gerarchica (utilizzando gli indicatori socio-economici). Dal confronto con la composizione dei cluster derivanti dall’analisi gerarchica, i 7 cluster ricavati dall’analisi non gerarchica sono stati separati in 9 nuovi gruppi (Fig. 10.2), che possono essere definiti in 5 aree (Tab. 10.2). Tab. 10.2 Aree socio-economiche omogenee identificate dalla Cluster analysis non gerarchica. Gruppi 1 2 Caratteristiche area Aree caratterizzate da elevato sviluppo sociodemografico ed economico Descrizione Elevato sviluppo sociodemografico ed economico Elevato sviluppo agricolo e industriale, sociale, del sistema urbano e dei trasporti Consorzio Mario Negri Sud - Centro di Scienze Ambientali Comuni Lanciano Atessa, Casoli 209 Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino Aree caratterizzate da un buon sviluppo sociodemografico a vocazione prettamente agricola Alto sviluppo agricolo ed urbano-sociale; sviluppo demografico medio Elevato sviluppo agricolo, sociodemografico, urbano e dei trasporti Sviluppo urbano ed agricolo medio 6 Aree interne caratterizzate da medio sviluppo sociodemografico ed elevato sviluppo turistico Medio sviluppo sociodemografico ed urbano; alto sviluppo turistico 7 Aree interne dello sviluppo energetico 3 4 5 8 Aree con ridotto sviluppo socio-demografico ed economico 9 Sviluppo sociodemografico ed energetico medio Sviluppo sociodemografico ed urbano medio non sufficiente sviluppo economico Basso sviluppo economico e sociodemografico Consorzio Mario Negri Sud - Centro di Scienze Ambientali Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino Altino, Archi, Castel Frentano, Frisa, Mozzagrogna, Paglieta, Perano, Roccascalegna, Santa Maria Imbaro, S. Eusanio del Sangro, Torino di Sangro, Treglio Bomba, Gessopalena, Palombaro, Torricella Peligna, Tornareccio Castel di Sangro, Civitella Alfedena, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli, Roccaraso, Villetta Barrea Fara San Martino, Pizzoferrato, Villa Santa Maria, Scontrone Civitella Messer Raimondo, Colledimezzo, Lama dei Peligni, Palena, Quadri, Alfedena Borrello, Civitaluparella, Colledimacine, Fallo Gamberale, Lettopalena, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Pennadomo, Pietraferrazzana, Roio del Sangro, Rosello, Taranta Peligna, Ateleta, Barrea, Opi, Rocca Pia 210 Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino Fig. 10.2 Unità socio-economiche omogenee. Consorzio Mario Negri Sud - Centro di Scienze Ambientali 211