Amplificatore Valvolare 2013
Amplificatore a Valvole Stereo 10+10 Watt con El 34
Descrizione della realizzazione di un amplificatore Valvolare, su un progetto di
Fabio Ruggeri, cui vanno i miei ringraziamenti
anche per i suoi utili consigli
forniti durante la realizzazione.
Il progettista ha utilizzato una configurazione in classe A con pentodi tipo EL34
connessi in configurazione Push-Pull,
senza correzione del Bias
richiedendo
quindi delle coppie di valvole tipo Matched, valvole selezionate all’origine con
caratteristiche molto simili soprattutto con riferimento alla corrente Anodica.
Nel progetto sono pure presenti i disegni per realizzare i circuiti stampati, questo
è stato una delle molle che ha fatto scattare l’idea di realizzarlo, non era mia
intenzione eseguire un montaggio in aria.
Esempio di montaggio in Aria
Sono presenti due circuiti stampati per i due canali Dx e Sx, gli zoccoli per le
valvole sono montati lato circuito stampato, questo permette a lavoro terminato
di avere i tubi a vista.
Gli altri due circuiti forniscono: l’alimentazione necessaria al funzionamento
generale, un altro invece è utilizzato per ritardare la comparsa della tensione
anodica ai tubi, questa è applicata solo a filamenti caldi, dopo circa 40 sec,
preservando in questo modo i filamenti delle valvole.
Domenico BECCHIO
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Io ho aggiunto una scheda per controllare la velocità di una ventola (inserita nel
circuito di alimentazione) che raffredda il dissipatore dove sono installati i due
transistor darlinghton, la velocità è regolata automaticamente tramite un
sensore NTC collocato sul dissipatore.
Fuoco alle micce
Il primo step: la realizzazione dei circuiti stampati (PCB), ho utilizzato un nuovo
prodotto scoperto in Internet i fogli Peel-n-Blue.
Richiede
una stampante al laser, in assenza si può stampare l’immagine su
normale carta e poi si utilizza una fotocopiatrice, s’inserisce questo foglio nella
stampante in modo che il toner sia depositato sulla parte opaca, e si stampa.
A questo punto si ritaglia il circuito dal foglio, contemporaneamente si riscalda
un pezzo di piastra ramata (delle dimensioni del circuito) con un ferro da stiro,
come la piastra è bella calda ci si appoggia sopra il pezzo di ritagliato e con uno
straccio lo si fa aderire bene senza lasciare bolle d’aria, interporre un panno o
della carta sopra il foglio e passare nuovamente il
ferro da stiro in modo da
trasferire completamente il toner sulla parte ramata. Dopo un paio di minuti di
riscaldamento (premere forte il ferro da stiro) si prende la piastra facendo
attenzione a non bruciarsi e la immergiamo in acqua fredda, a questo punto
partendo da un bordo e con delicatezza si solleva la pellicola e si vedrà che il
toner è stato trasferito sulla parte in rame.
Il circuito inviato in stampa
Dopo l’utilizzo della pellicola
La presenza di qualche imperfezione, tipo dei punti in cui il toner non ha aderito
perfettamente, si corregge semplicemente utilizzando un pennarello indelebile.
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Ora basta introdurre la piastra in una vaschetta riempita di acido per circuiti
stampati e si lascia agire, ricordarsi ogni tanto di agitare la soluzione, in media
ci vuole una quarantina di minuti circa prima che l’acido abbia rimosso
completamente il rame in eccesso.
La scheda dopo il trattamento in acido
Prima Scheda
La prima scheda che ho assemblato e, quella di temporizzazione, dopo il
montaggio ho verificato il corretto funzionamento, all’accensione il relè presente
si attiva togliendo l’alimentazione anodica ai tubi, dopo circa 40 secondi il relè si
riporta in posizione di riposo e le valvole a questo punto sono alimentate
correttamente.
Il circuito temporizzatore assemblato
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I due diodi led troveranno poi posto sul pannello frontale.
L’Alimentazione
E’ il secondo circuito da me assemblato, e in cui ho realizzato alcune piccole
modifiche (indicatemi anche dal progettista), la prima riguarda i dissipatori per
i due transistor Darlinghton, in origine erano previsti due dissipatori uno per
transistor, ho preferito la soluzione con un unico dissipatore con le dimensioni
maggiorate.
Il circuito di alimentazione, ancora privo dei due transistor.
La nuova soluzione di montaggio
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Il dissipatore
Con i due
Transistor
Montati
Ho poi appoggiato i collegamenti su un piccolo schedino realizzato ad hoc.
Il passo successivo, dopo le prime prove funzionali è stato quello di ventilare il
dissipatore, in modo di garantirmi un certo margine di raffreddamento quando il
tutto sarà rinchiuso all’interno del mobile.
Alimentazione realizzazione finale
Il controllo della velocità della ventola è garantito da un sensore NTC (Negative
Temperature Coefficient) inserito all’interno delle alette del dissipatore in
prossimità dei due transistor darlinghton.
Nell’immagine successiva la scheda che ho realizzato per controllare la velocità
di rotazione della Ventola.
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Scheda controllo velocità ventola
Gli Amplificatori
Una delle due schede di Amplificazione – lato valvole e lato componenti
Le due schede di amplificazione sono identiche e non ho eseguito alcun tipo di
modifica, mi sono limitato solo al loro cablaggio.
L’Ingegnerizzazione
Chi ha realizzato il progetto ha usato un rack da 19”, ma ha lasciato libertà di
utilizzare qualsiasi tipo di contenitore, io ho usato una soluzione ibrida legno e
lamiera.
La parte inferiore una lamiera da 1,5 mm forata, in modo da garantire uno
scambio termico ottimale, quella superiore un foglio in lamiera da 2 mm con i fori
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per rendere visibili i tubi termoionici, a vista saranno anche i due trasformatori
di uscita, necessari per adattare l’alta impedenza in uscita delle valvole con la
bassa impedenza (8 Ohm) delle casse acustiche. Tutt’attorno una fascia in legno di
Pino.
Prove di Disposizione interna dei vari circuiti
Uno dei maggiori problemi nella realizzazione dei circuiti valvolari, è la
presenza della frequenza a cinquanta HZ necessari ad alimentare i filamenti
delle valvole che può causare se non opportunamente schermata un fastidioso
ronzio udibile sulle casse acustiche.
I cavi che dal circuito di alimentazione raggiungono i filamenti sono stati
twistati e quindi schermati.
Cavo twistato rivestito con schermatura in rame, collegamento di cavo di terra e rivestimento con
guaina termo restringente.
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Tutti i cavi provenienti dalle schermature sono stati collegati solo da un lato (per
evitare l’effetto Antenna) e quindi raggruppati in un unico punto di massa.
Il
montaggio delle schede sulla piastra inferiore è realizzato utilizzando delle
classiche torrette esagonali per circuiti stampati.
Le prime schede trovano posto sulla piastra assieme al trasformatore di Alimentazione
Il battesimo del fuoco, le prime prove funzionali con un solo canale, la
disposizione della scheda amplificatrice è provvisoria, sarà fissata al pannello
superiore.
Si notano le due valvole EL34 nel mezzo il Doppio Triodo ECC83
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Nell’attesa della consegna del mobile di legno l’amplificatore è comunque
pienamente operativo.
Il mobile completato e verniciato si può così completare il progetto.
Il mobile realizzato in legno di Pino
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Il primo passo è il montaggio della piastra inferiore forata, questo sarà di aiuto
per smaltire la temperatura interna, generata soprattutto dal trasformatore di
alimentazione.
Trasformatore con la scheda Temporizzatrice e quella di controllo velocità della ventola
La scheda di alimentazione
Ho quindi montato le due schede di amplificazione per i due canali destri e
sinistri, sulla piastra in lamiera superiore, verniciata in precedenza.
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Le due schede di amplificazione i cavi che sporgono arrivano dai due trasformatori di uscita
La piastra montata sul mobile ed i due trasformatori di uscita
Per il momento i trasformatori rimarranno a vista, poiché l’unico sito che
fornisce dei contenitori schermati “Elettronica Novarria” ne è al momento
sprovvisto.
Ho quindi assemblato i due pannelli sia frontale sia posteriore, per la serigrafia
ho utilizzato una particolare carta adesiva (Conrad.it) che si può stampare al
laser; per realizzarla ho utilizzato sia il Sw Target 3001 che permette appunto di
realizzare serigrafie per pannelli in alluminio sia Photoshop.
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Pannello frontale vista di fronte
Pannello Frontale Retro, il collegamento ai due Led ed al potenziometro Stereo
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Il pannello posteriore (manca ancora l’interruttore di alimentazione e la Presa RCA
Pannello posteriore parte del cablaggio
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Amplificatore Valvolare 2013
Il progetto è finalmente completato, prossimamente realizzerò i due diffusori
acustici da un progetto della CIARE, il modello H02.
Realizzare questo mi ha permesso di ritornare ai tempi dell’Istituto Tecnico ossia
gli anni tra il 1973 e il 1978, quando si studiava ancora sui circuiti a valvole, poi
la mia non più giovane età ha fatto emergere la cura dei dettagli che mi ha
permesso di realizzare un prodotto direi discreto; penso che anni fa avrei dato la
precedenza al desiderio di terminarlo subito, ma temo che il risultato sarebbe
stato inferiore.
Di seguito alcuni scatti del prodotto finito.
Sant’Ambrogio di Torino 02/01/2014
Becchio Domenico
L’ Amplificatore vista frontale
Domenico BECCHIO
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Amplificatore Valvolare 2013
L’Amplificatore vista posteriore
La magia delle Valvole
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