Grande come Abruzzo. Popolazione 1,7 milioni, di cui 300.000 locali 80% della popolazione risiede a Doha Entro il 2030 prevista crescita dell’80% (stranieri) Reddito medio pro-capite: Euro 77,200 (2011) Indipendente dal 1971. Al potere la famiglia Al Thani Avv. Stefano Meani www.DubaiLegal.it Il Qatar è uno dei più piccoli paesi che compongono il GCC – Gulf Cooperation Council ed è membro del WTO, FMI Il Qatar è il terzo produttore al mondo di gas naturale e primo produttore di gas liquifatto. Idrocarburi sono il 50% del PIL Assegnazione dei mondiali di calcio 2022. Sono previsti nei prossimi anni investimenti per $ 150 Miliardi in settori non oil L’abbondanza di risorse naturali a basso prezzo, la posizione, le recenti liberalizzazioni, la diversificazione economica rendono il Qatar un’ottima opportunità di investimento per gli imprenditori italiani Italia secondo importatore dopo USA Gli investimenti stranieri sono regolati dalla Legge n. 13 del 2000 Gli investitori stranieri devono operare insieme ad un socio locale che detiene almeno il 51% del business Il Ministero dell’economia e del commercio (MTB) può discrezionalmente consentire ad investitori stranieri di detenere il 100% di società che operano nei seguenti settori: agricoltura, industria, sanità, educazione, turismo e sviluppo di risorse naturali Gli investimenti stranieri che determinano trasferimento di know-how e tecnologia sono favoriti ed incentivati Fra gli incentivi sono ricompresi: diritto di importare senza dazi i macchinari e materiali necessari per il progetto non presenti sul territorio; esenzione fiscale per 10 anni Gli investimenti stranieri sono protetti da qualsiasi tipo di esproprio (lo Stato può però requisire beni di interesse nazionale purché non vi sia scopo discriminatorio e siano compensati al loro valore di mercato) Accordo bilaterale di protezione con Italia Libertà di rimpatrio degli utili e dei capitali (una volta pagate le imposte) . Convenzione con Italia contro doppie imposizioni (2011) L’importanza di un facilitatore locale Contratto di agenzia/distribuzione/franchising Società a responsabilità limitata – WLL Branch Ufficio di rappresentanza Joint venture Il contratto di agenzia è regolato dalla legge n. 8 del 2002 Non vi sono differenze sostanziali con franchising (per distribuzione è ammessa la società mista) E’ utile quando non si intende avere una presenza diretta in loco Può essere nominato agente/distributore solo un soggetto locale Forma scritta, lingua ufficiale l’arabo, registrazione presso il Department of Trade & Business (durata 2 anni rinnovabile) Il contratto deve prevedere, fra l’altro: oggetto, territorio, durata, impegno dell’agente a fornire servizi post vendita L’agente ha l’esclusiva per la promozione/distribuzione dei prodotto La commissione è di solito pari al 5% sul fatturato (in caso di diversa indicazione in contratto) E’ particolarmente complesso porre fine ad un contratto di agenzia a tempo indeterminato. E’ previsto anche il contratto a tempo determinato (rifiuto di rinnovare e divieto di importare i prodotti) E’ sempre prevista una indennità di fine rapporto per l’agente, oltre al risarcimento dei danni se l’interruzione del contratto è stata illegittima Se vi è un contratto di agenzia registrato in essere, l’agente può bloccare l’importazione, a meno che non vi sia accordo in merito alla nomina di un vettore specializzato autorizzato ad importare In caso di cessazione del rapporto, bisogna cancellare il vecchio agente dal registro ma questo può richiedere del tempo (6/12 mesi) Due o più soci. Il socio locale deve detenere almeno il 51% del capitale, salvo esenzioni. Possibilità di patti parasociali e clausole statutarie Il capitale minimo è di QAR 200.000 (ca. Euro 40.000) L’amministrazione della società può essere in capo al socio straniero Prevede maggioranze assembleari a tutela del socio straniero La divisione degli utili può essere decisa dalle parti ed essere quindi diversata dalla entità della partecipazione societaria (prima il socio locale doveva avere almeno il 20%, ora anche meno) Il 10% degli utili deve essere trattenuto fino a che non è formata una riserva pari al 50% del capitale Gli utili sono tassati Il bilancio deve essere certificato da revisori contabili autorizzati La licenza deve essere rinnovata annualmente Necessaria sempre una sede fisica (no domiciliazioni/office sharing) Può ottenere la licenza all’importazione di beni La branch in Qatar non può svolgere attività commerciale ma può essere creata solo quando una società straniera sta eseguendo un contratto all’interno del Qatar per conto di un ente statale (anche branch per sub-appalto) Non è necessario lo sponsor ma solo il «service agent» La branch deve svolgere la stessa attività della casa madre e non crea uno schermo societario autonomo a tutela della casa madre L’autorizzazione all’apertura della branch deve essere fornita dal Governo che può decidere discrezionalmente La branch è soggetta a tassazione in Qatar a meno che non siano state previste delle esenzioni E’ solamente una vetrina con funzione promozionale e di marketing Non può svolgere attività economica Necessaria autorizzazione del Ministero dell’Economia Se a seguito dell’attività dell’ufficio di rappresentanza viene concluso un contratto in Qatar dalla casa madre, questo sarà valido solo se l’esecuzione è all’estero (forniture) o se la casa madre costituisce una filiale in Qatar, se l’esecuzione del contratto è sul territorio (appalto) Società di fatto tra socio straniero e socio locale Solo il partner locale è responsabile verso i terzi ma ha anche la gestione effettiva Solo se vi è massima fiducia tra i partners Utili nel caso di partecipazione ad appalti in qualità di sub-appaltatori (JV con la vincitrice dell’appalto) Per svolgere attività commerciale, industriale o di servizi bisogna ottenere apposita licenza ed essere iscritti alla Camera di Commercio La licenza viene rilasciata dal Department of Business and Trade La licenza deve essere rinnovata annualmente ed il costo dipende dal tipo di attività esercitata Ci sono tre tipi di appalti: generali, limitati e locali Generali: aperte a tutte le società interessate; limitati: solo a quelle già preselzionate; locali: solo a società qatarine (anche miste) e per valore non superiore a Euro 200.000 Per partecipare ad appalti in alcuni settori (costruzioni) occorre avere avuto anzitutto la «classification» dal Central Tenders Commitee Per partecipare agli appalti occorre sempre nominare un agente locale ed offrire un performance bond (5-10%) e conviene avere già una presenza stabile (branch dopo l’assegnazione dell’appalto) Non sempre si applica il criterio dell’offerta più bassa L’import di beni nel Qatar è regolato dalla legge n. 40 del 2002 che dà esecuzione alla normativa GCC Per importare beni in Qatar bisogna essere iscritti in apposito registro ed avere ottenuto l’approvazione dalla Camera di Commercio Il dazio doganale per l’importazione ammonta al 5% sul valore CIF (cost, insurance, freight), salvo beni esenti o beni particolari, per cui dazio è più alto (tabacco, acciaio, etc.). Esenzioni sono previste per beni importati al fine del loro utilizzo in progetti speciali/industriali quando non vi sono beni uguali in loco Documenti: certificato di origine, fattura e packing list vistata dalla Camera di commercio e legalizzata presso l’Ambasciata a Roma Prima le imposte erano calcolate su base progressiva, ora vi è un’aliquota unica al 10% senza no tax area (si favoriscono le imprese più grandi a scapito delle SME) Non è un paese Black List Disciplina complessa (previste le ritenute fiscale). In vigore con l’Italia un trattato contro la doppia imposizione Libertà di rimpatrio di capitali Le parti di un contratto internazionale sono libere di scegliere la legge applicabile e la giurisdizione in caso di controversie Se non viene previsto alcunché, si applicherà il diritto del Qatar Le parti possono inoltre stabilire per iscritto di devolvere la controversia alla decisione di un arbitro Il Qatar ha sottoscritto la Convenzione di New York del 1959 sul riconoscimento dei lodi arbitrali (nessuna convenzione con l’Italia sul riconoscimento delle sentenze) Avv. Stefano Meani www.DubaiLegal.it Sono state create delle free zone in cui l’investitore straniero può detenere il 100% della società locale Le Free Zone sono previste solo per determinate attività Qatar Science & Technology Park: possono essere costituite solo società che operano nel settore scientifico e tecnologico. Attività di ricerca e sviluppo deve essere prevalente rispetto a quella commerciale Qatar Financial Center: possono essere costituite solo società che operano nel settore finanziario (tassazione al 10%) Avv. Stefano Meani www.DubaiLegal.it