13 Criteri particolari
di valutazione
Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano
Regole applicative, criteri da adottare nella
valutazione delle singole poste dello Stato
Patrimoniale
 Art. 2426 C.C.
 Principi Contabili OIC
 Principi Contabili internazionali (IASB)
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Valutazione delle
immobilizzazioni materiali






Fattori produttivi destinati ad essere durevolmente utilizzati per lo
svolgimento dell’attività aziendale
Partecipano alla produzione del reddito per più esercizi
Terreni, fabbricati, impianti, macchinari, ecc.
Sono iscritte in bilancio al costo storico, determinato dal costo di acquisto o di
produzione, al netto degli ammortamenti e delle rettifiche. Tale valore non può
eccedere il valore recuperabile tramite l’uso.
Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori: oneri collegati al
bene, da sostenere per l’utilizzo del bene (trasporto, installazione, spese
notarile, collaudo, montaggio e posa in opera, …) (OIC 16). Dal costo di
acquisto si detraggono gli sconti commerciali
Il costo di produzione (costruzione in economia) comprende tutti i costi
direttamente imputabili e altri costi ragionevolmente imputabili, relativi al
periodo di fabbricazione e fino al momento in cui il bene risulta oggettivamente
utilizzabile.
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




Costi accessori: necessari per mettere il bene in condizioni di
effettivo funzionamento (es. trasporto, montaggio, installazione,
collaudo, ecc.)
Costi direttamente imputabili: materie prime dirette, manodopera
diretta, ecc.
Costi indiretti: es. spese generali di fabbricazione, ecc. Sono costi
generali di produzione (e non amministrativi, di distribuzione e vendita): stipendi per
mdo indiretta e personale stabilimento, ammortamenti dei cespiti usati per la
fabbricazione dell’immobilizzazione, materiali di consumo utilizzati, altre spese
sostenute (gas, servizi vigilanza).
Per beni fabbricati internamente o presso terzi e’ possibile capitalizzare gli oneri
relativi al finanziamento della fabbricazione (finanziamenti specifici; interessi maturati
nel periodo di costruzione)
Se sono acquisite a titolo gratuito (donazione, …) vanno iscritte in bilancio al minore
tra il valore di mercato attribuibile e quello recuperabile tramite l’uso; tale valore netto
costituisce un provento straordinario (E20) e va nel CE.
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Limite massimo di capitalizzazione dei
costi indiretti e degli oneri finanziari:
valore di mercato o valore di
utilizzazione del bene
 Devono essere di costi di competenza
relativamente al periodo di fabbricazione
(ovvero fino a quando immobilizzazioni
risultano oggettivamente utilizzabili)

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Ammortamento immobilizzazioni materiali



Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel
tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio
in relazione con la residua possibilità di utilizzazione (durata
fisica, durata economica)
Sistematicamente: in conformità a piani aziendali prestabiliti che
consentono di individuare la residua vita utile del bene
Definizione del valore da ammortizzare, della residua possibilità di
utilizzazione, dei criteri di ripartizione del valore da ammorizzare
OIC 16
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Svalutazioni delle
immobilizzazioni materiali
(perdita di valore)




-


Se alla data di chiusura dell’esercizio l’immobilizzazione (sia soggetta ad
ammortamento che non) risulti di valore durevolmente inferiore al costo storico, di
acquisto ovvero di produzione, rettificato del relativo fondo, deve essere iscritta a tale
minore valore (punto 3 art. 2426).
Obbligo di effettuare la svalutazione (principio di prudenza ex art. 2423: nel momento
in cui si ritiene ragionevolmente che le quote di amm.to future non troveranno
adeguata copertura con i ricavi derivanti dall’utilizzo imm.ni)
Deve trattarsi di obiettive condizioni di irrecuperabilità, parziale o totale, del valore
netto contabile. Le cause devono essere: straordinarie e gravi e per essere
contabilmente rilevanti devono produrre perdite durevoli e non temporanee.
L’ammontare in bilancio post-svalutazione corrisponderà:
per le imm.ni impiegate nel processo produttivo al valore recuperabile tramite l’uso:
quel valore che si ritiene ragionevolmente di recuperare tramite i flussi di ricavi
sufficienti a coprire tutti i costi e le spese, compreso l’amm.to (OIC 16).
Per le imm.ni da vendere si usa il valore netto di realizzo (di dismissione)
È vietato mantenere in bilancio svalutazioni se sono venuti meno i motivi che le
avevano determinate (ripristino totale o parziale).
Se la perdita di valore è dovuta ad eventi indipendenti dall’impresa (furti, incendi,…) il
costo non ammortizzato va imputato al CE come sopravvenienza passiva tra gli oneri
straordinari (E 21) e l’eventuale rimborso di terzi (risarcimento ass.ne) come
sopravvenienza attiva da accreditare al CE (voce E20).
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Sintesi
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
(automezzi, fabbricati, impianti, ecc..)

Valutazione: costo di acquisto o di produzione + costi accessori (criterio del
costo storico)

Ammortamento: sistematico ed in base alla residua possibilità di

utilizzazione del bene (piani)
Svalutazione: se il costo storico risulta sopravvalutare il bene (valore di
mercato o valore d’uso)
NOTA: Costi per manutenzioni
•Se sono costi sostenuti per mantenere l’efficacia delle immobilizzazioni materiali (manutenzione ordinaria, per
interventi manutentivi preventivi o riparativi) a livelli standard (costi ordinari) costi di esercizio (CE)
•Se costi che hanno il fine di potenziare le capacità del bene (costi straordinari, per ampliamento,
potenziamento, miglioramento)  immobilizzazioni (SP) poiché vanno iscritti a diretto incremento del bene o
attività per il quale sono sostenuti
NOTA: Costi per attrezzature di scarsa importanza e pezzi di ricambio (punto 12 art. 2426)
Possono essere iscritte nell’attivo per un valore costante se costantemente rinnovate. L’OIC 16 suggerisce di
classificarle e trattamento o come spese (pezzi basso costo unitario), o come beni amm.bili (ricambi di uso non
ricorrente e rilevante valore unitario) o come rimanenze di magazzino (ricambi uso ricorrente di elevato valore
unitario).
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Fano, a.a. 2010/2011
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
(automezzi, fabbricati, impianti, ecc..)
PROBLEMA
•30 giugno: acquisto di un impianto produttivo per 300.000 euro che necessita di essere collaudato
e montato lungo la catena di montaggio preesistente (costo aggiuntivo di 10.000 euro)
•31/12 l’impianto subisce il primo intervento di manutenzione programmata (ogni 6 mesi) pari a
1.000 euro
•31/12 calcolo quota di ammortamento
•Al 31/12 anno successivo il bene risulta sopravvalutato rispetto al valore di mercato (pari a
200.000euro) poiché sono state introdotte nuove tecnologie
RISOLUZIONE ANNO 1
SP:
CE:
imm. Materiali: 300.000+10.000= 310.000
fondo amm.to: 31.000
valore residuo: 310.000- 31.000= 279.000
costi di manutenzione per 1.000
ammortamento: (310.000/5)/2= 31.000
RISOLUZIONE ANNO 2
SP:
CE:
imm. Materiali: 300.000+10.000= 310.000
fondo amm.to: 31.000+ 62.000= 93.000
valore residuo: 310.000-93.000= 217.000 ma nell’attivo dello SP andremo ad iscrivere
immobilizzazioni per 200.000
costi di manutenzione: 1.000+1.000 = 2.000
ammortamento: (310.000/5)= 62.000
svalutazione di imm.: 217.000-200.000= 17.000
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Valutazione delle
immobilizzazioni immateriali
Come le materiali partecipano all’attività
produttiva per più esercizi e concorrono
alla formazione del risultato economico
dell’esercizio attraverso le quote di
ammortamento
 Complessità: è difficile valutare il valore; è
incerta la presunta vita utile

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OIC 24
Requisito essenziale: attitudine ad essere
singolarmente trasferita o liberamente ceduta
a soggetti esterni.
Costi pluriennali
Costituiti dalla capitalizzazione di oneri che non si concretizzano nell’acquisto o
nella produzione interna di beni o diritti, ma che non esauriscono la loro utilità
nell’esercizio in cui sono sostenuti:
Costi d’impianto e ampliamento, costi di ricerca, costi di pubblicità
Avviamento
Attitudine dell’impresa a produrre redditi medi prospettici in misura superiore a
quella ritenuta “normale” per il tempo/luogo considerati, purchè acquisito
esclusivamente a titolo oneroso e non internamente generato.
Beni immateriali veri e propri
Aventi una propria identificabilità e individualità. Di solito rappresentati da diritti
giuridicamente tutelati in virtù dei quali conferiscono all’impresa il potere di
sfruttare, per un periodo di tempo determinato, i benefici economici futuri attesi
da tali beni. Comprendono:
Diritti di brevetto industriale, diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
(diritto d’autore, art. 2575), concessioni, licenze (di derivazione
pubblicistica), marchi (registrati, e non).
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Costi di impianto e di ampliamento, di ricerca, di
sviluppo e di pubblicità




Per la loro iscrizione occorre il consenso del collegio
sindacale
Devono essere ammortizzati entro un periodo non
superiore a 5 anni
Fino al completamento dell’ammortam. si possono
distribuire dividendi solo se residuano riserve disponibili
sufficienti a coprire costo non ammortizzato
Indicare in nota integrativa composizione, ragione di
iscrizione e criteri di ammortamento
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



Valutazione sulla base del loro valore d’uso ovvero
l’utilità che gli stessi saranno in grado di generare
attraverso il futuro svolgimento della gestione
Per essere capitalizzati devono avere come corrispettivo
futuri flussi di ricavo
Sono iscritti al costo di acquisto (si computano i costi
accessori) o al costo di produzione (comprende tutti i
costi direttamente imputabili e può comprendere anche
altri costi ragionevolmente imputabili relativi al periodo di
fabbricazione-fino al momento in cui il bene può essere
utilizzato, e anche gli oneri relativi al finanziamento della
fabbricazione, interna o presso terzi
Possono essere soggetti a perdite di valore e a ripristino
di valore (quest’ultimo con eccezione per avviamento e e
costi pluriennali)
Ricerca:
Applicata
Di base
Per lo sviluppo
(Ufficio Europeo Brevetti)
Requisti per brevettabilità:
Novità, originalità, industrialità, liceità
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Avviamento
E’ il complesso delle condizioni immateriali
che influiscono sulla redditività aziendale
 Valore economico>valore del capitale di
funzionamento in base alla valutazione
analitica dei singoli elementi patrimoniali
 Es. di condizioni immateriali: ubicazione,
clientela, organizzazione, esperienza, …

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





Iscrivibile solo se acquisito a titolo oneroso (derivato e non interno o
originario) (permuta, acquisizione, fusione, …)
Iscrivibile nei limiti del costo per esso sostenuto
Parere del Collegio Sindacale
Deve essere costituito da costi e oneri aventi utilità differita (benefici
futuri), avere valore attendibile e quantificabile, non può essere
suscettibile di vita propria indipendente e separata dal complesso
aziendale cui si riferisce.
Si determina come differenza tra il prezzo sostenuto
complessivamente per l’acquisto dell’azienda o del ramo e il valore
corrispondente dei beni e degli elementi patrimoniali acquistati.
Ammortamento entro 5 anni: anche superiore, ma motivato in nota
integrativa e non superiore al periodo di utilizzo di tale posta
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Immobilizzazioni in corso e acconti (voce B I 6)
Costi interni ed esterni sostenuti per l’acquisizione o la produzione interna di
Immobilizzazioni immateriali per le quali non è stata ancora acquisita la
piena titolarità del diritto o relativi a progetti non ancora completati, o relativi
a versamenti per anticipi corrisposti a fornitori per l’acquisto di
immobilizzazioni immateriali.
Sono esposti al costo storico e non ammortizzati fin quando non si
acquisisce la piena titolarità del diritto/si è completato il progetto, momento
in cui sono girocontati nelle rispettive voci di competenza
Altre immobilizzazioni immateriali (B I 7)
Altri eventuali costi e oneri non altrimenti collocabili (natura residuale).
Costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi (leasing)
Costi per il trasferimento e riposizionamento di cespiti, linee produzione, sta
bilimenti.
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Sintesi
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI



Per marchi, licenze e brevetti: come imm. materiali
Per costi di impianto ed ampliamento, ricerca & sviluppo e
pubblicità: è necessario il consenso del Collegio Sindacale, max di 5 anni
e diviedo di distribuire utili se non ci sono riserve disponibili a copertura
della parte di oneri pluriennali non ancora ammortizzati
Avviamento: max di 5 anni, può essere iscritto solo se acquistato a titolo
oneroso, è necessario il consenso del Collegio Sindacale
NOTA: Costi per pubblicità
•Se sono oneri che esauriscono la loro utilità nell’esercizio di sostenimento (campagne destinate a
sostenere un prodotto o marchio)  costi di esercizio (CE)
•Se oneri aventi utilità pluriennale (campagne istituzionali)  immobilizzazioni (SP)
Ma a differenza dei costi di impianto e di ricerca e sviluppo gli Amministratori non sono obbligati ad
iscrivere i costi di pubblicità pluriennali nello SP, ma essi hanno la facoltà di capitalizzare tali oneri
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Valutazione dei Crediti
Devono essere iscritti secondo il valore presumibile di
realizzazione
 Apportare al valore nominale le rettifiche necessarie per tener
conto di perdite di esigibilità e di altri elementi che possono ridurre
l’importo realizzabile.
 Obbligo civilistico di rettificare annualmente il valore dei crediti
(principi della competenza e della prudenza: le perdite non devono
gravare sul CE degli esercizi in cui si manifesteranno con certezza,
ma concorrere alla formazione dei risultati economici degli esercizi
OIC 15in cui le perdite possono ragionevolmente prevedersi)

Valore presumibile di realizzazione =
Valore nominale – costi per presunte perdite di
insolvenza (svalutazioni effettuate) – oneri da sostenere
fino all’effettivo realizzo dei crediti (es. spese giudiziali)
compresi sconti e abbuoni concessi al pagamento
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Crediti

Occorre distinguere i crediti tra:
parzialmente o totalmente inesigibili e
altri crediti normalmente esigibili
Crediti parzialmente o totalmente inesigibili =
Voce dell’attivo-rettifiche (deduzione diretta)
Si stralciano i crediti e si rileva perdita (C.E.)
Crediti normalmente esigibili =
Si costituisce Fondo Svalutazione Crediti
Valore dei crediti indirettamente rettificato
Fano, a.a. 2010/2011
19
Crediti


Fondo svalutazione crediti: fondo rischi
costituito a fronte di ipotesi di presunte
insolvenze future da parte dei clienti
Consente di rilevare componenti economici
negativi di competenza: condizioni di inesigibilità
manifestatesi nell’esercizio
Perdite
devono essere imputate al Conto Economico del
periodo in cui hanno avuto origine
o si sono rese prevedibili
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Sintesi
CREDITI

Valutazione: secondo il valore di presumibile realizzazione ovvero
tendendo conto di eventuali sconti, costi per il recupero di crediti e
perdite per insolvenza

Svalutazioni:


crediti normalmente esigibili: rettifica indiretta mediante
creazione di un fondo svalutazione credti
crediti parzialmente o totalmente inesigibili: rettifiche dirette a
deduzione del valore iscritto nell’attivo (stralcio dei crediti con
relativa perdita)
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OIC 13
RIMANENZE (voce C I)



materie prime, sussidiarie, di consumo, merci, prodotti finiti, e
titoli non imm. devono essere valutati al costo di acquisto o
produzione/fabbricazione*, oppure valore di realizzo sul mercato se inferiore
al costo storico (se, successivamente, il valore di realizzo è superiore al costo
storico occorre ripristinare la valutazione al costo)
semilavorati e prodotti in corso di lavorazione devono essere
valutati al costo di completamento
beni fungibili (difficile valutazione a costi specifici, a cusa entità delle
scorte e velocità di rotazione) possono essere valutati in base al metodo
del LIFO (ultimo entrato, primo uscito: contrappone ricavi più recenti a costi
più recenti, per cui si attenuano gli effetti di fenomeni inflattivi) , FIFO (primo
entrato, primo uscito: contrappone ricavi più recenti a costi più remoti,
rispecchiando l’andamento dei prezzi di mercato) e media ponderata (costo
medio ponderato, per movimento continuo o per periodo)
* I costi di distribuzione non possono essere inclusi nel costo di produzione; gli oneri finanziari possono essere inclusi solo
se la fabbricazione del bene è superiori ad un esercizio amministrativo. Glòi sconti commerciali (sconti quantità) si
detraggono dal prezzo effettivo; gli sconti cassa sono accreditati nel CE (proventi finanziari)
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OIC 23
LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
(processi produttivi di lunga durata effettuati su ordinazione, o per
conto proprio, non conclusi alla data di chiusura dell’esercizio)

Valutazione:


criterio della commessa completata (ricavi rilevati solo a fine
lavoro, mente i costi sono rilevati durante la produzione). Criterio
che soddisfa il principio della prudenza, ma non consente di
riconoscere il margine della commessa in base allo stato
avanzamento. Da impiegare per commesse inferiori a 12 mesi
criterio della percentuale di completamento (o dello stato di
avanzamento) (contabilizzazione progressiva di costi e ricavi e
quindi del relativo utile). Criterio applicabile sulla base di un
contratto vincolante, per opere specifiche per il cliente.
Fano, a.a. 2010/2011
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BENI SOGGETTI A VALUTAZIONE COSTANTE
(merci, attrezzature e materie prime)

Valutazione: valore costante tra un esercizio e l’altro senza
registrare effettive microvariazioni purchè:

costantemente rinnovate

aventi un valore di poco importante rispetto al totale dell’attivo

non subiscano variazioni sensibili tra un esercizio e l’altro
Fano, a.a. 2010/2011
24
Valutazione di Titoli e Partecipazioni
OIC 20
Titoli a reddito fisso (Voci B III 3= Immobilizazioni e C III 6=
Attivo circolante)
Partecipazioni Voci B III 1 e C III
-Titoli immobilizzati
Dovrebbe essere effettuata a costi specifici, ma per i titoli fungibili il legislatore (art. 2426
punto 10) ammette Lifo, Fifo, media ponderata.
La perdita di valore (titoli quotati e non quotati) durevole dà luogo a svalutazione (CE gruppo
D- Rettifiche di valore di attività finanziarie, punto 19, voce b –immobilizzazioni finanziarie
che non costituiscono partecipazioni).
Il ripristino va iscritto nel gruppo D (rettifiche valore attività finanziarie) punto 18
(rivalutazioni) voce b (di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono imm.ni)
-Titoli non immobilizzati (punto 9 art 2426)
Devono essere valutati (come le rimanenze di merci) al minore tra il costo di acquisto o di
sottoscrizione (compresi oneri accessori) e il valore di realizzazione desumibile dal mercato.
Configurazione più corretta è il costo specifico, ma ammesse anche Lifo, Fifo, media
ponderata.
Svalutazioni e ripristino di valore (da imputare a CE) rispettivamente alla voce 19
(svalutazione di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono imm.ni e 18 b); il
ripristino non può mai comportare il superamento del costo storico originario.
Fano, a.a. 2010/2011
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A) Partecipazioni iscritte nell’attivo circolante
Costo d’acquisto, comprensivo di oneri accessori.
Punto 9 art. 2426: si valutano al minore valore (come le merci) tra il
costo d’acquisto (ovvero di sottoscrizione) e il valore di realizzo
desumibile dall’andamento del mercato.
Come per le partecipazioni immobilizzate la configurazione più
corretta è quella del costo specifico, ma per i titoli fungibili è
possibile adottare (elevati volumi e veloce rotazione) il Lifo, il Fifo o la
media ponderata.
Il valore di realizzazione (da usare per confronto) per le
partecipazioni quotate è la media aritmetica delle quotazioni calcolata
per un periodo rappresentativo (ultimo mese); per le partecipazioni
non quotate, si utilizzano informazioni di mercato con eventuale
rettifica per allinearlo al valore del PN della partecipata.
Fano, a.a. 2010/2011
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PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETA’
(art. 2359 c.c.)
• CONTROLLATA: influenza dominante
in virtù della maggioranza dei voti (o voti sufficienti) esercitabili nell’assemblea
ordinaria o in virtù di rapporti contrattuali
• COLLEGATA: influenza notevole
in virtù della possibilità di esercitare nell’assemblea ordinaria almeno un quinto dei voti
o un decimo se la società è quotata in borsa
B) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
(partecipazioni e titoli che sono legati all’economico svolgimento della
gestione*)


Valutazione dei titoli immobilizzati e di partecipazioni
generiche: come imm. materiali
Valutazione delle partecipazioni in controllate e collegate:
possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity method)
* Le attività finanziarie immobilizzate non si distinguono in base alla durata (più di un anno), ma in base al
legame strutturale con l’azienda
Fano, a.a. 2010/2011
27
Partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni finanziarie (generiche)
Criterio del costo d’acquisto
Si computano anche gli oneri accessori (costi di intermediazione bancaria e
finanziaria, consulenze professionali).
Non si capitalizzano eventuali interessi passivi.
La configurazione di costo più corretta è rappresentata dal costo specifico.
Tuttavia il costo dei beni fungibili (in cui rientrano le azioni o quote sociali
emesse da uno stesso soggetto con le stesse caratteristiche) può essere
calcolato utilizzato altre configurazioni costo: Lifo, Fifo, media ponderata.
Il valore non deve essere modificato nei successivi esercizi a causa di
fluttuazioni temporanee del valore corrente.
Il valore in caso di perdita durevole (significativo ribasso per partecipazioni
quotate o significativa riduzione per non quotate) va rettificato (CE, D Rettifiche
di valore di attività finanziarie, 19 (svalutazioni), B (di partecipazioni)
Il ripristino di valore si iscrive nel CE gruppo D, punto 18.
Fano, a.a. 2010/2011
28
Partecipazioni (imm.ni finanziarie) in società controllate e collegate
Punto 4 art. 2426 c.c.: “le sole immobilizzazioni consistenti in partecipazioni
in imprese controllate e collegate, come definite dall’art. 2359 possono
essere valutate con il metodo del Patrimoni Netto (equity method) in
luogo di quello del costo”
La scelta spetta all’organo amministrativo
L’OIC privilegia l’equity method (trattamento contabile di riferimento)
Tale metodo non può essere applicato alle partecipazioni ricomprese nell’attivo circolante
Fano, a.a. 2010/2011
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Il valore della partecipazione è pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto
della società partecipata come risultante dall’ultimo bilancio approvato (prodotto tra %
di partecipazione e ammontare patrimonio netto della controllata/collegata).
Tale valore va corretto detraendo i dividendi eventualmente già deliberati, le rettifiche
derivanti dai principi di redazione del bilancio consolidato e derivanti dai principi generali di
redazione (art 2423 e 2423-bis). Nel CE si evidenzia la quota di utile/perdita della partecipata.
Nel CE si evidenzia la quota di utile/perdita della partecipata.
Nell’esercizio di prima applicazione del criterio, se il costo d’acquisto della
partecipazione è superiore al valore corrispondente della frazione di PN della
controllata/collegata tale maggiore valore può essere iscritto nell’attivo purchè si indicano
in Nota Integrativa le motivazioni. Tale valore deve essere ammortizzato (parte attribuibile
ai beni ammortizzabili o ad avviamento).
Negli esercizi successivi le eventuali plusvalenze dovute all’incremento di valore della
partecipazione vanno imputate in una riserva non distribuibile sino al momento della
vendita della partecipazione; le minusvalenze vanno a detrarre tale riserva.
Tale metodo può essere applicato anche per alcune e non tutte le partecipazioni in imprese
controllate/collegate immobilizzate.
Fano, a.a. 2010/2011
30
EQUITY METHOD
FASE 1: iscrivo in base al criterio del patrimonio netto
- se valore PN < costo d’acquisto: la differenza può essere
iscritta nell’attivo purché ne siano indicate le ragioni nella Nota
Integrativa
- se tale differenza è legata ad avviamento o beni ammortizzabili,
essa deve essere ammortizzata
FASE SUCC.: aumento o diminuisco in base al PN
- se plusvalenze rispetto al valore da bilancio dell’esercizio
precedente esse devono essere iscritte a riserva non distribuibile
Vs.
COSTO STORICO
FASE 1: iscrivo in base al prezzo di acquisto
- se valore iscritto a bilancio in base al criterio del costo storico è
inferiore al valore derivante dall’applicazione dell’equity method, il
legislatore
non obbliga alla svalutazione (facoltà), ma tale
decisione deve essere
motivata nella Nota Integrativa
Fano, a.a. 2010/2011
31
PARTECIPAZIONI
(in società controllate o collegate)
PROBLEMA
•01/01/01 la società X acquista partecipazione del 65% di società Y al prezzo di 17.000 euro. Al
momento dell’acquisto la società Y ha il seguente patrimonio netto:
CAPITALE SOCIALE:
20.500
RISERVE
2.500
UTILE 2000
1.000
(TOT. DI 24.000)
•Nell’anno seguente quale è il valore della partecipazione da iscrivere nello SP della società X sapendo
che la società Y ha conseguito nel 2001 un utile di 1.000 e distribuito dividenti per 400?
RISOLUZIONE 2001
24.000 * 65% = 15.600 valore contabile
17.000- 15.600= 1.400 (maggior valore pagato= avviamento)
SP:
partecipazioni:17.000 CRITERIO DEL COSTO
RISOLUZIONE 2002
SOCIALE:
20.500
RISERVE
2.500
UTILE 2000
(1.000-400)
UTILE 2001
1.000
(TOT. DI 24.600)
24.600*65%= 15.990 valore contabile
SP:
partecipazioni: 15.990 CRITERIO DEL PARTRIMONIO NETTO
non vi e’ obbligo di svalutare anche se valore iscritto in bilancio secondo criterio del costo e’
superiore al valore secondo criterio del p.n., ma tale decisione va motivata nella Nota Integrativa
Fano, a.a. 2010/2011
32
OIC 13
DISAGGIO SU PRESTITI


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Valutazione: è la differenza tra le somme incassate ed il valore
del debito sottoscritto che dovrà essere pagato alla scadenza del
prestito; tale differenza viene iscritta nella sezione dell’attivo dello
SP (aggregato D)
Ammortamento: in ogni esercizio per la durata del prestito
Ha natura di costo pluriennale (interesse sostenuto
anticipatamente dall’emittente) e va classificato nell’attivo
patrimoniale tra i risconti attivi con separata indicazione (risconto
attivo atipico, perché l’arco temporale di competenza è
pluriennale)
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Testi/Parti del Programma di riferimento
P. Paoloni (a cura di), Introduzione alla contabilità generale e al
bilancio di esercizio, Cedam, Padova, 1997, Cap. 18.
Testi Programma di approfondimento
1) Savioli G., Il bilancio di esercizio secondo i principi contabili
nazionali e internazionali, Giuffrè, Milano, 2004.
2) Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e bilancio, McGrawHill, Milano, 2003.
3) Quagli A., Bilancio di esercizio e principi contabili, Giappichelli,
Torino, 2003.
4) Zanda G., Il bilancio delle società. Lineamenti teorici e modelli di
redazione, Giappichelli, To, 2007.
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13 Criteri particolari di valutazione