Il Bilancio Sociale:
elementi di senso e
tracce di un’esperienza
PADOVA 24 novembre 2008
Damiano Previtali
Direttiva del Ministero della F.P. sulla
rendicontazione sociale nelle A.P. (17/02/06)
Gli strumenti per effettuare la
rendicontazione sociale possono essere
molteplici … il Bilancio sociale può
essere considerato il principale, in quanto
finalizzato a dar conto del complesso delle
attività e a rappresentare in un quadro
unitario il rapporto fra visione politica,
obiettivi, risorse e risultati.
Indicazioni per il curricolo
(DM 31/07/2007)
Alle singole istituzioni scolastiche
spetta poi la responsabilità
dell’autovalutazione … ai fini di un
continuo miglioramento … anche
attraverso dati di rendicontazione
sociale ….
Indicazioni per il curricolo; pag. 25
Il sistema di valutazione della Dirigenza
Scolastica (25/11/2008)
L’intero processo di valutazione dei Dirigenti
scolastici è ispirato ai principi di equità di
trattamento, di trasparenza delle procedure, di
oggettività dei criteri di valutazione, di
riconoscimento delle specifiche condizioni
operative e riserva una particolare attenzione
alla responsabilità, anche sociale, collegata
al ruolo.
“obiettivi di missione”… “obiettivi di leadership” …
la promozione dell’etica e la rendicontazione
sociale.
Due domande di fondo
1. Perché proprio oggi sentiamo il
bisogno di promuovere la
rendicontazione sociale nella
scuola?
2. Come caratterizzare la
rendicontazione sociale allo
specifico della scuola?
Tre idee di fondo
1. Un’idea di scuola
2. Un’idea di comunità
3. Un’idea di sussidiarietà
Un’idea di scuola (3 binomi)
l’autonomia fra
autos et nomos
L’autonomia non è un “regolamento”
La relazione scuola e comunità non si costruisce
per via legislativa
L’innovazione sta nel silenzio della normativa
e sempre la anticipa
il dato
(apprendimento)
il valore aggiunto
(bilancio sociale)
… l’enfasi odierna sul “cosa e sul quanto”
si è appreso attraverso le comparazioni
internazionali, senza una riflessione di
senso, rischia di cancellare il “come e il
perché” si apprende, che sottendono la
dimensione antropologica, culturale e
sociale …
le reti e il locale
 le reti come modo di operare
 il locale come ambiente di riferimento
l’autonomia scolastica trova oggetti di lavoro e
partner in un ambiente di riferimento
si costruisce attraverso una progettualità che trova
nello sviluppo di reti una filosofia e un metodo di
lavoro
La rete assume complessità e democrazia:
organizzazione in rete e rete di organizzazioni
Un’idea di comunità
La scuola è una comunità
che vive in una comunità
Una scuola nella comunità non solo assume una
specifica identità ma contribuisce alla
costruzione della stessa identità della comunità
Nella dimensione comunitaria abbiamo il
riconoscimento della persona e il suo benessere
… la scuola è una comunità pedagogica curata
La scuola è luogo e tempo pedagogico, con forte
valore sociale in cui attraverso il sapere si
comprende un modo di stare con le persone
dentro una comunità
Un’idea di sussidiarietà
DEistituzione e REistituzione
Il discorso sulla sussidiarietà nella scuola
non è la de-istituzione di un modello
istituzionalmente forte
ma la re-istituzione di una forza sociale come
la scuola alla comunità
La delicata relazione fra
dipendenza ed indipendenza
La SUSSIDIARIETA’ come logica
integrativa (et-et) e non contrappositiva
(aut-aut, pubblico o privato) in un solo e
comune tessuto sociale
La SCUOLA come interlocutore
preferenziale … istituzione determinante
per la costruzione di un’identità
territoriale … passaggio obbligato lungo
un ampio arco di vita per tutti i cittadini …
luogo pedagogico del bene comune …
Bilancio Sociale
Il bilancio sociale è uno strumento di
riferimento utile alla rendicontazione nel
momento in cui la scuola ha chiarezza della
sua vocazione sociale, pena l’incorrere in
equivoci ... presuppone l'integrazione di
preoccupazioni di natura etica all'interno
della visione strategica del servizio
Accountability
L’esigenza di “rendere conto” delle scelte
intraprese, dei processi attivati, dei
risultati raggiunti … da parte di coloro
che offrono servizi e hanno responsabilità
… nei confronti di coloro che portano
interessi legittimi …
Riferimento per un nuovo discorso intorno
all’autonomia e al valore sociale della
scuola.
Rendicontazione sociale
Una risposta al deficit di
comprensibilità dei sistemi di
rendicontazione pubblici in termini di
trasparenza dell’azione e dei risultati,
di esplicitazione delle finalità, delle
politiche e delle strategie, di
misurazione dei risultati e di
comunicazione.
BILANCIO SOCIALE
Il bilancio sociale è nella scuola uno
strumento di autonomia e di
responsabilità sociale, attraverso
cui rendere conto agli interlocutori
sociali dell’attuazione delle scelte,
delle attività svolte, delle risorse
utilizzate e dei risultati raggiunti per
la costruzione di un bene comune.
Da qui il Bilancio Sociale può essere:
 una opportunità di definizione;
 una occasione di riflessione sul sociale;
 una possibilità di condivisione delle
scelte;
 una scelta di rendicontazione pubblica ….
Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica (17 febbraio 2006)

la dimensione contabile, in quanto può integrare e
rivitalizzare il sistema di rendicontazione;

la dimensione comunicativa, in quanto può dare spazio e
contenuti ai portatori di interesse;

la dimensione della responsabilità politica, in quanto
determina trasparenza e visibilità delle scelte effettuate;

la dimensione del funzionamento, in quanto
responsabilizza l’amministrazione sulla sostenibilità della
spesa e sulla sua collocazione;

la dimensione strategica ed organizzativa, in quanto
permette di leggere i processi di pianificazione,
programmazione e controllo con possibilità di
riorientamento delle scelte;

la dimensione professionale, in quanto orienta
l’organizzazione del lavoro, fornendo nuove occasioni di
motivazione e di responsabilità degli operatori.
Idee semplici e lineari
Valutazione interna
 Calda
 Contestualizzata
 Flessibile
 Responsabilizzante
Valutazione esterna
 Fredda
 Decontestualizzata
 Rigida
 Sanzionatoria
Il bilancio sociale come integratore
(non abbiamo necessità di altri strumenti che si
sovrappongono e si alienano ma abbiamo necessità di
valorizzare e integrare il lavoro esistente)
La frammentazione
 il Piano dell’Offerta Formativa, il
Programma annuale, le Relazioni al
Consuntivo e al Programma annuale,
la Carta dei servizi, i Regolamenti
interni, il Patto educativo …
 ISO, CAF, AIR, STRESA, AVIMES,
DIAMETRO … BILANCIO SOCIALE
Un’idea logica e semplice
POF
BS
STRUMENT / AZIONE
Un’esperienza in costruzione
… la realtà è sempre più complessa
BS
STRUMENT/AZIONE
POF
Quattro punti di vista …
Gli studenti
I genitori
I saperi
i docenti
IL BILANCIO SOCIALE
DELL’ISTITUTO SCOLASTICO
“G. MAIRONI DA PONTE”
UN’ESPERIENZA
L’ISTITUTO
 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE (ITC)
 LICEO SCIENTIFICO
 STUDENTI 1069
 DOCENTI 122
PERCHE’ IL BILANCIO SOCIALE:
QUADRO DI RIFERIMENTO
VOLONTA’ DELLA SCUOLA NEL:
 FARE EMERGERE IL VALORE SOCIALE DEL LAVORO
SCOLASTICO
 COSTRUIRE UN TESSUTO CONNETTIVO PIU’
SOLIDO CON FAMIGLIE E PIU’ AMPIA COMUNITA’
CIVILE E SOCIALE DI APPARTENENZA
PROCESSO DI REALIZZAZIONE
1° EDIZIONE:




Gruppo operativo 4 docenti
1 figura con funzioni coordinamento
D.S.
Esperto esterno in rendicontazione
sociale
PROCESSO DI REALIZZAZIONE
2° EDIZIONE:
 Allargamento del gruppo operativo ad altre figure di
riferimento
•
•
•
•
referenti di progetto
referenti di commissione
referenti dei sistemi di monitoraggio e valutazione
altro
 Consolidamento impostazione metodologica adottata
nella prima edizione
COMPOSIZIONE IDEALE DEL GRUPPO
 Forte interesse e motivazione
 Approccio orientato alla programmazione, progettualità
e valutazione
 Competenze di raccolta ed elaborazione dati
 Capacità di scrittura chiara e sintetica
 Competenze di elaborazione grafica
LA STRUTTURA
(edizione a.s. 2006/2007)
Presentazione
Nota metodologica
1.
L’ISTITUTO
L’identità
 Il profilo
 La storia
 La comunità di appartenenza
 Il disegno strategico
 Gli stakeholder
L’assetto istituzionale ed organizzativo
 L’autonomia scolastica
 I ruoli di governo e di gestione
 La progettazione
 La comunicazione
 I sistemi di gestione, monitoraggio e valutazione
2. LE RISORSE
 Le risorse umane
 Le risorse strumentali
 Le risorse finanziarie
3. LA RELAZIONE SOCIALE
Gli studenti ed i loro risultati
• Le caratteristiche della popolazione scolastica
• I risultati scolastici
La progettualità integrata con la comunità di appartenenza
La qualificazione dell’offerta formativa
• Orientamento
• Supporto didattico ed integrazione
• Lingue straniere
• Approfondimento culturale
• Attività sportive
• Cittadinanza e partecipazione
UN ESEMPIO: LA RENDICONTAZIONE SUI
RISULTATI SCOLASTICI
 Percentuale di promossi, promossi con debito, respinti
nei primi 4 anni di corso
 Per le classi prime comparazione fra gli esiti in Italiano
e Matematica e i giudizi della scuola secondaria di I
grado di provenienza in tali discipline
 Esiti dell’esame di stato
 Regolarità degli studi (analisi per leva in relazione ad
indice socio-culturale ed a giudizio della scuola media)
 I debiti
 Eccellenza
 Certificazione linguistica
 Scelte post-diploma ed esiti dei test d’ammissione ai
corsi universitari
VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA
aspetti di criticità
 Mancanza di modelli di riferimento specifici o
esperienze consolidate
 Integrazione con il POF
 Raccordo dei dati contabili
 Difficoltà nel reperimento dei dati con cui effettuare
confronti esterni
 Fruibilità del documento
 Iniziale diffidenza nei confronti della sperimentazione
 Necessità di reperimento risorse (umane e finanziarie)
VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA
aspetti positivi
 diffusione di dati e informazioni su processi e risultati:
il bilancio sociale come strumento di comunicazione
 riflessioni su questioni fondamentali a livello identitario
e strategico:
il bilancio sociale come strumento di condivisione
 gestione più consapevole all’interno di alcuni settori:
il bilancio sociale come strumento di lavoro
 apertura di un percorso per la rendicontazione sociale
nelle istituzioni scolastiche:
il bilancio sociale come strumento di confronto fra scuole
Vi è una legge che opera in città … qualcuno
iniziava a tosare le monete, a sottrarre oro,
quindi le monete pur conservando lo stesso
valore legale, perdono valore reale:
diventavano moneta cattiva. La gente tende
ad utilizzare nel mercato la moneta cattiva,
e a tenere a casa la moneta buona, con il
risultato che alla fine resta solo la moneta
cattiva. (Legge di Gresham)
Sir Thomas Gresham (1519-1579), agente di commercio al
servizio della monarchia britannica la enunciò nel 1551
Nomina come miglior lavoro al premio:
SODALITAS SOCIAL AWARD
Ministero per la pubblica amministrazione
e l’innovazione
Cento storie di buona amministrazione.
Caso selezionato. Motivazione:
“La trasparenza è un valore e un obiettivo”
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BILANCIO SOCIALE