i Nonni... bimbi come noi! ...teneri amici Testi e ricerche degli alunni della scuola primaria “Italo Calvino”di Galliate Anno scolastico 2006-2007 ASSOCIAZIONE NAZIONALE TERZA ETÀ ATTIVA - NOVARA i 583 alunni che hanno partecipato al progetto Classi Prime Adam Alessandra Alessandro Alessio Alex Alexander Alexandra Andrea Anna Annalia Antonino Antonio Antony Carlo Chiara Christian Davide Denis Diego Edoardo Eleonora Elisa Elisabetta Elvana Erika Fabio Federica Federico Filippo Francesca Gabriele Giacomo Giorgia Giorgio Giovanni Giulia Gregory Greta Hamna Ilaria Inva Irene Iris Jacopo Jessica Juan Kevin Lorenzo Luca Marin Marius Marta Martina Matteo Mattia Michael Micelle Migulian Noemi Nour Pascal Raoul Rebecca Riccardo Samuele Sara Simone Sofia Stefania Stella Thomas Tommaso Vincent Vittoria Ylenia Youssef Zeyu Classi Seconde Alessandra Alessandro Alessia Alessio Alin Andrea Angela Anna Antonina Arianna Artur Basma Ben Chiara Christian Cinzia Concetta Daniele Diego Edoardo Elena Eleonora Emma Enrico Erika Ernes Fabiana Fabio Federico Felipe Filippo Francesco Gabriele Giacomo Giada Ginevra Giorgia Giorgio Giulia Glory Iasmina Ilenia Imad Ismael Jolanda Kevin Leonid Letizia Linda Lorenzo Luca Manuele Marco Margherita Maria Marika Marina Marta Martina Massimiliano Matteo Maurizio Miriana Mirko Nesli Niccola’ Nicholas Paola Paolo Rebecca Sara Sharon Silvia Simona Simone Skina Sofia Stefanel Stefano Susy Sveva Tommaso Umberto Vera Vincenza Vincenzo Vittoria Yari Zineb Presentazione I nonni…bimbi come noi! Tutti gli alunni della Scuola Elementare “Italo Calvino” di Galliate hanno lavorato per dedicare questo volumetto ai Nonni e a tutti gli Anziani che sono le nostre radici, che sono la nostra memoria. Con affetto ANTEA E L’INCONTRO FRA GENERAZIONI Fra le finalità dell’Associazione di Volontariato Antea c’è quella di favorire l’incontro fra generazioni, stimolare il dialogo e la comunicazione fra giovani e terza età, attivare proposte ed iniziative che siano di riferimento reciproco fra Scuola e mondo degli anziani. Promuovere e custodire una forte solidarietà fra generazioni ci pare fondamentale per formare una società sempre più civile e attenta a tutte espressioni delle nostre comunità: è questo un compito meritevole di continua attenzione a partire dall’ambiente familiare e dalla scuola che hanno una insostituibile funzione educativa. Tuttavia pensiamo che anche il volontariato possa giocare un suo rilevante ruolo in proposito. L’iniziativa intergenerazionale raccolta in questo volumetto, assieme ad altre analoghe già positivamente sperimentate, vuole valorizzare e divulgare gli elaborati ideati dai ragazzini coinvolti nell’iniziativa che esprimono una ricchezza di sentimenti fra nonni e nipoti e che fanno scoprire sensibilità, attenzioni, rapporti e legami affettivi molto sentiti e profondamente radicati, talvolta perfino insospettabili. Infine un sentito ringraziamento per la collaborazione e la sensibilità dimostrata verso la realizzazione di questa iniziativa và agli alunni della Scuola Elementare “I.Calvino” di Galliate ed al Personale Docente. La Presidenza Antea La Sezione Antea di Galliate Indice I nonni...bimbi come noi! 03 CLASSI PRIME Cartoline e disegni 08 CLASSI SECONDE Con i nonni...poesie e pensieri 15 CLASSI TERZE Incontri e interviste ai nonni per scoprire come si viveva anni fa 3°A - Fare il Baragiêu 3°B - Oggetti ed ambienti dei nostri nonni e bisnonni 3°C - I nonni raccontano 3°D - L’abbigliamento di un tempo 3°E - Giochi, canzoni e cibi preferiti 25 CLASSI QUARTE I nonni...teneri amici: lettere, canzoni, disegni, temi e riflessioni 4°A - Caro nonno... Cara nonna... 4°B - I vecchi... disegni sulle note di Claudio Baglioni 4°C - W i miei nonni 4°D - Vi parlo dei miei nonni 4°E - Gli anziani: incontrarli ha stimolato le nostre riflessioni 38 CLASSI QUINTE: A-B-C-D In festa con i nonni e reportage fotografico d’epoca! • Come eravamo • Belli i nostri nonni • I mitici nonni • Nonni d’Italia e nonni stranieri: “Una persona cara” Classi Prime Cartoline e disegni Gli alunni delle prime classi hanno elaborato una cartolina collettiva e dei disegni... 3 4 5 I nonni... 6 bimbi come noi! 7 ClassiSeconde Con i nonni...poesie e pensieri 2°a 8 2°b 9 2°c 10 2°d 11 2°e Con i nonni Cari nonni dai capelli bianchi di stare con noi non siete mai stanchi. Con sopra il naso i vostri occhiali voi ci leggete storie speciali. Ci raccontate con la fantasia storie che sembrano vera magia. Voi state con noi pazientemente e ci fate giocare allegramente. Il mio nonno... è goloso di cioccolato, di gelato e di tutte le cose dolci come noi bambini ...mi portava a vedere il treno e quando io lo salutavo lui faceva tu-tu Mi manchi un mondo e anche di piú peró so che mi guardi da lassú ...ha dei baffi lunghi e quando mi riempie di baci mi fa il solletico 12 La mia nonna... ...lavora in cucina. Quando dice: “a mangiare!” corriamo come pazzi. Mia nonna non sente molto bene e neanche la sua amica “Mariodda”; quando parlano fra di loro, gridano tanto che sono costretta a tapparmi le orecchie. La cosa piú bella è quando mi dice che sono il suo “patatone” ...gioca con me anche se fatica a correre. Io le dico: -Corri, corri!ma lei non ce la fa. ...lei mi chiama “piccirilla” e io le voglio tanto bene. 13 2°f 14 Classi Terze Incontri e interviste ai nonni per scoprire come si viveva anni fa 3°a “Fare il Baragiêu” Ottobre 2006, a casa di Giulia con il nonno Gigi e i suoi amici 15 Il Baragiêu è un vino galliatese molto antico Il vino si chiama così perchè le vigne crescono in una località del nostro paese chiamata “baragia” Questo vino si fa con l’uva americana, l’una fragola e altre uve che crescono nelle nostre vigne L’uva cresce in terre ghiaiose dove non crescono altri tipi di coltivazioni Il Baragiêu si produce in famiglia con l’uva della propria vigna. Si può bere con parenti e amici, ma non si vende e non si può comprare nei negozi Abbiamo conosciuto il Baragiêu Oggi poche persone producono questo vino. Esse conoscono tutti i segreti della lavorazione con le macchine manuali a manovella di una volta Il Baragiêu è un vino che ha l’aroma di fragola, dolce e vivace. Si beve sia a pasto che fuori “a volontà”. Non fa male perchè è buono, è naturale ed è poco alcolico Abbiamo raccolto queste notizie: - dal racconto del nonno Gigi - dal libro “Vita e morte del Baragiêu” a cura di A.Belletti, A.Iorio, A.Mainardi Gruppo Dialettale Galliatese - dal “Dizionario storico-linguistico galliatese PAROLE e FATTI” vol.1 A.Belletti e A.Iorio 16 Gruppo Dialettale Galliatese I bambini della 3°A dopo aver incontrato il nonno Luigi... ricordano ...il profumo dolce e frizzante dell’uva nera nelle ceste ...la sensazione di “caldo” e di “morbido” dell’uva sgranata che abbiamo toccato ...i colori ciclamino, viola, violetto, bordó, nero dell’uva ...il colore chiaro dell’aria intorno a noi e il sole che quel pomeriggio ci illuminava tutti ...l’allegria e le nostre voci ...la voglia di fare ...l’emozione di conoscere cose nuove pensano ...abbiamo imparato come si fa il vino e ce lo ricordiamo bene anche se non lo abbiamo studiato sul libro ...abbiamo fatto funzionare con le nostre mani le macchine di una volta che hanno le manovelle ...nonno Gigi e i suoi amici sono allegri e sanno tutto sulla vigna e sul Baragieu ...le persone come nonno Gigi hanno pazienza con i bambini e a loro piace raccontare la loro vita ...anche i nostri nonni spesso ci raccontano le loro esperienze o ci spiegano le cose che non conosciamo ...con l’esperienza a casa di Giulia abbiamo scoperto che a noi piace ascoltare le storie dei nonni 17 3°b Oggetti ed ambienti dei nostri nonni e bisnonni Il gioco della rana Era all’osteria; consisteva nel lanciare una moneta nei vari buchi che c’erano sul gioco, ogni buco aveva un punteggio. La lavagnetta Serviva per segnare, con il gesso, i punti del gioco di prima o quando si giocava a carte; per cancellare si usava una zampa di coniglio. La macelleria Aveva il bancone di marmo bianco; c’erano coltelli e ganci per la carne; la bilancia a due piatti, con i pesi; il quadernino dei conti da pagare, dove la moglie del macellaio, che era alla cassa (un tavolino in un angolo della bottega), segnava il conto che veniva poi pagato a fine mese. 18 La panetteria C’erano gli scaffali per mettere il pane fresco da vendere; c’erano anche grosse latte di biscotti e grossi vasi di vetro con le caramelle: venivano venduti a numero. Il laboratorio dei bachi da seta Era molto diffusa la bachicoltura, cioè l’allevamento dei bachi dal cui bozzolo si ricavava la seta usata dai tessitori. La cucina Nelle cascine era situata al piano terra, vicino alla stalla e così c’erano tante mosche; usavano, perciò, diversi metodi per catturarle: la striscia di carta moschicida a cui si appiccicavano, la “bottiglia” di vetro, bucata sotto con lo zucchero e l’acqua per intrappolarle; la pompa del flit, che era un insetticida che ora non c’è più. L’aula di scuola I banchi erano doppi e in legno; si usavano il calamaio e la penna con il pennino. 19 3°c I nonni raccontano Alcune domande che riguardano la vita del tempo in cui erano bambini per capire quante cose sono cambiate da allora. Quali giochi facevate? Eravate bravi a scuola? Com’era la vostra scuola? Com’erano i vostri maestri? Com’era la vostra casa? Com’era il rapporto con i vostri genitori? «Intanto i genitori c’erano sempre, non come adesso purtroppo che magari uno è di qui e l’altro e di là e i bambini fanno la spola tra il papà e la mamma; le famiglie erano molto più unite, magari si bisticciava ma si stava tutti in casa; era un buon rapporto tutto sommato: papà e mamma sgobbavano per i loro figli; i bambini avevano rispetto non solo di papà e mamma ma anche dei nonni; pensate che si dava del voi ai nonni e anticamente anche al papà e alla mamma.» «Il nonno, il più vecchio, era quello che teneva tutti uniti.» «Era il capo non solo della sua famiglia ma anche di quella dei figli che si sposavano e rimanevano tutti lì: era una specie di fattoria, si lavoravano tutti i campi insieme e molto spesso era la nonna quella che pensava a tutto.» «Questo nonno era fortunato perché invece il mio papà è stato otto anni soldato e quindi io l’ho visto quando ero già grande e la mia mamma insegnava su in alta montagna per cui aveva cinque classi tutte insieme e poiché nevicava molto riusciva a scendere solo quando finiva la scuola, a giugno o a Natale…non avevano neanche la possibilità di litigare ed io sono stato cresciuto dai miei nonni in campagna.» «Noi come si diceva avevamo la scala esterna e alla sera eravamo stanchi morti perché si camminava molto e allora si pregava il papà: “Dai portami in spalla!” “No non ti porto perchè sei stato cattivo” Allora gli salivamo in spalla :“Dai portami!”, poi interveniva la mamma: “Dai portalo su che è stanco”…era bello…» «Si era più uniti, una volta, e ci si riuniva sempre: io andavo dalla nonna e la sera si giocava a carte con le fave i ceci e le mandorle e giocando si mangiavano quelle cose lì nel periodo invernale; e d’estate c’era un signore che suonava la fisarmonica a la chitarra, si metteva fuori e noi ascoltavamo, non c’era la televisione e si stava anche fino a tardi…eravamo sempre in compagnia, non come oggi con la tv o il computer…» 20 «Alla sera, invece di consumare la legna nel camino o nella stufa, si andava nelle stalle; in casa avevamo già la luce elettrica ma nelle stalle no e allora si portava il lume, nelle stalle faceva caldo e si stava bene e i nonni ci raccontavano le storie e per noi era una cosa meravigliosa.» «Da piccolo a me piaceva giocare al calcio, però mio padre aveva una radio e quando ero piccolo più o meno come voi ascoltavo alla radio la cronaca delle tappe del Giro. Per la bici io non ho voluto andare a scuola, i miei volevano mandarmi, finite le elementari, in collegio a Novara, ma io non volevo perché non avrei potuto più correre in bici; allora la mia mamma mi ha rifatto fare la quinta. Più avanti un giorno c’era una festa al paese, (Francesco al nonno) Io so che sei stato un corridore e che hai partecipato anche al Giro d’Italia, raccontaci com’era una volta. io avevo 14 anni, avevo sempre in mente la bicicletta, giocavo anche bene a pallone, veniva a Vaprio la squadra del Novara che allora era in serie A, perché noi gli davamo il burro e la farina e mi hanno fatto giocare qualche volta…ma la mia passione più grande era sempre il ciclismo. I miei non volevano comprarmi la bicicletta, però in quei giorni di festa c’era un banco di beneficenza allestito per tirar su i soldi per l’asilo e c’era in palio una bicicletta: l’ha vinta un mio cugino che l’ha data al parroco e il don Luigi, che conosceva la mia passione, per San Lorenzo, il 10 agosto, me l’ha prestata per farmi partecipare ad una corsa che facevano a Vaprio; non ero preparato ma hanno visto che andavo bene… Allora dopo un po’ il mio papa mi ha preso la bici e ho incominciato a correre e andavo bene. Non c’erano allora le società, ma un amico che se ne intendeva mi ha portato a Borgomanero ad allenarmi e imparavo dai più grandi; allora c’erano le strade di terra battuta e io osservavo come facevano gli altri, imparavo i trucchi… Ho incominciato ad andare sempre meglio, a piazzarmi; sono entrato nell’unica società che c’era qui, la Novarese e sono andato avanti, sono andato ai Campionati del Mondo da dilettante, ai Giochi del Mediterraneo a Barcellona finchè sono diventato professionista, dal ‘56 al ‘64 ho fatto otto Giri d’Italia, il Giro di Francia, il Giro di Svizzera. Ho conosciuto Bartali che era un mio estimatore, anche se non abbiamo corso insieme, ho corso con Coppi…» 21 3°d L’abbigliamento di un tempo E l’abbigliamento? Come vi vestivate? Anche gli abiti erano confezionati in casa: pantaloni, gonne, maglioni e calze di lana lavorati ai ferri. C’era il vestito che si indossava solo di domenica e quello per gli altri giorni: uno per ogni cambio di stagione, non di più. I bambini si vestivano sempre e solo con abiti smessi dai fratelli più grandi o da altri bambini; se i capi erano bucati o rovinati, venivano abilmente rattoppati dalle mamme o dalle nonne. Per andare a scuola era d’obbligo il grembiulino nero perciò, se anche gli abiti erano un po’ rovinati, nessuno se ne accorgeva. Le donne indossavano solo gonne o abiti lunghi fin sotto il ginocchio, più corti sarebbe stato uno scandalo, così come mettere i pantaloni che, invece, erano riservati agli uomini. Pantaloni in velluto o panno pesante, camicia di flanella, gilet e mantello nero era, più o meno, il modo di vestire degli uomini in inverno. In estate si camminava per lo più scalzi, in inverno invece, stivali o scarponcini usati o rotti. Qualche nonno più anziano ricorda di aver usato anche gli zoccoli di legno. 22 3°e Giochi, canzoni e cibi preferiti I giochi I cibi preferiti Le bambine giocavano con le bambole di stoffa, i bambini giocavano a pallone, alla corsa nei sacchi, con i birilli e con le biglie. Tutti insieme giocavano a nascondino, al gioco del fazzoletto e ai quattro cantoni. La nonna Enrica e la nonna Sandra mangiavano a colazione il caffelatte con le fette di pane duro; invece a merenda la nonna Enrica mangiava una fetta di pane bianco con il burro e lo zucchero, mentre la nonna Sandra preferiva una fetta di pane di “meliga”. I loro piatti preferiti erano: il risotto, la polenta e la focaccia con l’uva. Alla nonna Enrica non piaceva la minestra; invece la nonna Sandra mi ha detto che aveva così poco da mangiare che per lei tutto era buono... Le canzoni Le canzoni più famose erano “Volare”, “Mamma”, “L’edera” e “La casetta in Canada” 23 3°e 24 ClassiQuarte I nonni...teneri amici: lettere, canzoni, disegni, temi e riflessioni 25 4°a Caro nonno... Cara nonna... Caro nonno Lindoro, ...mi ricordo quella volta che mi hai portato a pescare con te e mi hai fatto provare a pescare, ha abboccato un pesce però non avevo tanta forza e quindi ti ho chiamato... Luigi Caro nonno Augusto, ti voglio tanto bene, mi ricordo che mi raccontavi di quando eri giovane e andavi a fare il militare, quante avventure hai vissuto! Cara Seve, co che sei in cielo e ti voglio rivedere perchè ti ho solo vista da piccolo, ti avrei voluto dire che ti volevo bene se eri ancora viva quando ho imparato a parlare. Ma non è stato così e così ogni notte recito una parte delle mie preghiere per te. Il nonno è rimasto solo, alcune volte vado a trovarlo e nelle foto vedo che eri giovane e che eri bella. Tu sei morta da giovane ma sei stata buona sempre e un’altra volta ti dico che ti voglio bene. Tanti saluti e baci da Roberto Giulia Caro nonno Aleardo, come stai? Penso che tu stia bene, di sicuro guardi la TV adesso. Ti devo dire una cosa: io penso che tu in questo momento stia pensando a me, questo mi piace tanto. Caterina Cari nonna e nonno, quando vengo da voi mi diverto... Vi voglio tanto bene, dal vostro nipotino Marco 26 I miei nonni materni si chiamano: Luzmarina e Jorje. La mia nonna Luzmarina è simpatica, ed è giovane: le piace cantare, suonare la chitarra, annaffiare le piante...e così via. Il mio nonno Jorje è simpatico anche lui, gli piace giocare a bowling, nuotare in piscina, poi giocare a golf è la sua passione, ha così tanti trofei da golf che non può dire che non gli piace... Mio nonno è una persona speciale per me, perchè costruiamo delle cose con il legno. Lorenzo Maria Antonia Alla mia nonna e al mio nonno piace andare al Bingo. David Io ho una nonna bis..., che è una vecchina... La mia bisnonna si chiama Maria. Noi a casa la chiamiamo Nonna perchè sennò sembra troppo vecchia. Lei è una normale signora anziana, vedova, il mio bisnonno non l’ho mai conosciuto. La mia bisnonna si dimentica tutto e certe volte la aiutiamo a cercare le sue cose. Valentina Io ho una nonna che si chiama Tina ed è molto sbadata a fare le cose. Per esempio: il giorno della Befana, il 6 gennaio, mia nonna e mio nonno mi hanno regalato un armadio per le bambole ma...non comperato, fatto a mano! Mio nonno mi ha fatto l’armadio e mia nonna i vestiti per le bambole. Veronica La mia bisnonna (la mamma della mamma del mio papà) si chiama Francesca. Non è molto alta e ha i capelli bianchi, però ha degli occhi bellissimi: celesti. Ha 95 anni, una volta le ho chiesto: “Quanti anni hai?” lei ha fatto una faccia strana e ha risposto: “Boh” allora le ho chiesto: “Quando sei nata?” ha risposto prontamente: “24 Marzo 1912”. Non si ricorda molte cose, però sa recitare benissimo una poesia che ha imparato alle elementari, io mi ricordo solo l’inizio: “Erano trecento, erano giovani e forti e sono morti...” Agnese 27 4°b I vecchi...disegni sulle note di Claudio Baglioni I vecchi sulle panchine dei giardini... 28 gli occhiali... ...per vederci da vicino i vecchi che non sono mai cresciuti... frasi estatte dal testo di C.Baglioni “I Vecchi” dell’album “Strada Facendo“ 29 4°c W i miei nonni! Nonna Fina, quando sono triste o arrabbiato, mi consola dicendomi che questo è successo tante volte anche a lei. Le piaceva fare il gioco dei bottoni e delle noci. Il gioco consisteva nel lanciare in alto un bottone o una noce e afferrarla velocemente con l’altra mano. Fin qui tutto bene, ma la mia nonna scommetteva i propri bottoni; così tornava sempre a casa con camicie, gonne o...mutandoni senza bottoni. Stefano Nonno Gianfranco, da piccolo, partiva da solo prendendo il treno che l’avrebbe condotto a Novara, dove frequentava la scuola. Quanta paura aveva le prime volte! Quando mi lamento che sono stanca, mi ricorda i suoi sacrifici e mi rassicura, perchè io ho il sostegno di tutti i miei familiari che mi sono sempre vicini. Eleonora A mio nonno Luciano piace molto coltivare le verdure. L’anno scorso ho voluto anch’io un pezzettino di terra dove ho seminato un po’ di insalata, carote e rapanelli. Tutti i giorni andavo col nonno ad annaffiare e a controllare che la verdura crescesse bene. Marco 30 Ricordo che, quando stavo imparando ad andare in bicicletta, la mia nonna Adele mi raccontava le sue avventure di apprendista ciclista e mi convinceva a non mollare! Alessia Mi ricordo, con allegria, un pomeriggio d’estate quando io ed il nonno Marco abbiamo deciso di andare a caccia di libellule. La nonna mi ha detto: «Certe cose, tuo nonno, le fa solo con te!» Francesca Un giorno il nonno si è perso in montagna, ma aveva trovato i tanto desiderati funghi! Nonno Elido era ugualmente felice! Laura La mia nonna Mercedes è molto brava disegnare, ma soprattutto a togliere i denti da latte che dondolano, non mi fa male e mi compera sempre un gioco per consolarmi. Ilaria Quando ero piccola la nonna Enrica, tutte le mattine, veniva da me. Insieme facevamo i cartelloni con i ritagli di giornale, coloravamo con le tempere, leggevamo storie e poi giocavamo a memory: la nonna perdeva sempre e io stravincevo. Irene La mia nonna Florence, che vive in Nigeria, mi ha raccontato la storia della tartaruga Moses. Un giorno un uomo, Jack, voleva ucciderla. Mise Moses in un tronco e preparò il fuoco. Moses scavò una buca molto profonda e si arrampicò su un albero. Quando Jack tornò, cadde nella buca e morì. Rachael 31 4°d Vi parlo dei miei nonni Mio nonno ha pochi capelli, tutti bianchi, e una bella piazza al centro, poi ha gli occhi marroni: e a guardarlo negli occhi sembra molto severo (anche se lo è solo poche volte). Come corporatura ha un po’ di pancia, non è robusto ma neanche magrissimo; i piedi sono grossi e lunghi. Mia nonna invece è completamente diversa! Lei ha i capelli ricci e biondi, gli occhi sono azzurri. Ella è robusta ma non è grassa, è bassa e manca di melanina. Porta il mio numero di scarpa! Lei è gentile e affettuosa. Molte volte la faccio arrabbiare e quindi diventa severa; ma le voglio bene lo stesso. Cucina molto bene l’arrosto e tutta la carne. Valentina IL mio nonno si chiama Geronimo come un grande e valoroso capo indiano. Lui ha circa 60 anni e vive in Brasile. Egli è un po’ alto, porta gli occhiali, e si veste quasi sempre in modo elegante. Ha pochi capelli sulla testa, i suoi occhi sono marroni scuri. Lui è simpatico: ogni giorno mi dava dei soldi per comprare le caramelle. Alcune volte, quando non avevamo niente da fare, andavamo a passeggiare insieme. Lui alcune volte mi raccontava di quando era bambino, come me. Una volta stava giocando a dama con il suo amico, sopra un tavolo che però non era resistente. L’amico di mio nonno stava bevendo un po’ d’acqua e ha messo il bicchiere sul tavolo; però il tavolo è catapultato e il bicchiere è andato sulla testa di mio nonno. Questo episodio mi ha fatto divertire molto. Victor 32 Mio nonno ha 80 anni e ha una corporatura un po’ cicciottella. Ha dei capelli, anzi dovrei dire che non ha capelli! Ha dei piccoli peli alle basette e poi...tutto pelato! Ha degli occhi marroncino ghianda e una bocca sempre sorridente. Ha delle gambe lunghe, ma non scattanti. Ha un carattere molto buono e ha un grande interesse per il suo orto, però in inverno preferisce giocare a carte perchè non può coltivare e tutte le sue piante “muoiono”. Come passatempo preferisce giocare a poker (quindi a carte): se gioca con mia nonna e mia zia vince sempre. Però se arriva mio zio...allarme rosso, codice rosso, semaforo rosso (ehi, cosa c’entra il semaforo rosso? Boh!): per lui diventa tutto rosso perchè significa perdita in arrivo. Appena arrivo io, si mangia e parliamo (e giochiamo) un po’. Non mi racconta tanto, mi racconta soltanto dei suoi animali e certe volte fa ridere (perchè mi racconta storie sui suoi polli che mi fanno sbellicare). Gabriele Mia nonna si chiama Pasqualina ed è sarda. Di corporatura è un po’ massiccia, la sua faccia è cicciottella, con guance paonazze, il naso è eretto, gli occhi sono lucidi e brillanti di color castano chiaro. La sua bocca è abbastanza grande, pronta a gustare un buon piatto di pastasciutta. Ha denti un po’ storti e malandati; le sue braccia e gambe sono un po’ malaticcie. La sua pancia è consistente. Nei piedi, sugli alluci, ha due “cipolle” che sopporta dolorosamente. Il suo carattere è molto affettuoso (mi vizia un po’), è molto gentile e calma. Di solito, quando avanzo un po’ di cibo nel piatto, mi racconta un po’ di storie della 2° Guerra Mondiale e mi convince a mangiarlo. Mi insegna il valore delle cose che hai e, al momento che ti mancano, hanno importanza. Un fatto strano è accaduto quando un giorno stavo giocando a calcio con mia nonna: appena lei ha tirato la palla ha spaccato un vetro! Da quel giorno non ha più giocato a pallone con me. Lorenzo 33 4°e Gli anziani: incontrarli ha stimolato le nostre riflessioni Che belli che sono gli anziani! Paolo Oggi parleremo di loro. Ci sono nonni che fanno fatica a camminare o che sono sulla sedia a rotelle, altri invece sono vispi e contenti. Arianna Laura Gli anziani sono simpatici, gentili e molto Alcune persone non prendono in considerazione gli anziani dicendo che capiscono poco, ma la verità è che tante volte capiscono più di noi. Alcuni bambini un po’ per divertimento fanno scrivere o fare i calcoli ai loro nonni così da tenergli la memoria lucida. Alcuni anziani sono veramente lucidi, cioè si ricordano praticamente tutto e sono molto svegli. Mia nonna, quando mi domanda cosa ho mangiato la sera, mi mette in imbarazzo perché non me lo ricordo mai, invece lei ha una buona memoria. scherzosi. Sono capaci di fare tante cose: tanti tipi di giochi con le carte, leggono tanto, giocano con i nipoti e li curano se stanno male, guardano la TV, fanno passeggiate, cucinano, raccontano storie e ricamano. Bela Gli anziani sono simpatici per il loro comportamento nello stare insieme ai bambini. Margherita Gli anziani sanno essere gentili e scherzosi, qualche volta anche un po’ gelosi. Loro amano stare con i nipotini e fanno di tutto per loro. Mattia Margherita La mia bis nonna che ora è morta e aveva 92 anni, ogni volta che la portavamo in giro si lamentava e io per farla stare tranquilla le chiedevo sempre le tabelline e lei le sapeva tutte! Simona Io ho visto in TV un anziano con più di 100 anni che guidava ancora e non aveva mai fatto incidenti, perciò credo che questa persona anziana sia molto intelligente. Io ho visto molte persone anziane così in gamba! Simona 34 Alcuni bambini pensano che gli anziani siano brutti perché guardano solo l’aspetto esteriore, e non pensano all’ aspetto interiore, non pensano al cuore! Melania A volte gli anziani stanno a casa da soli e vengono i ladri e li imbrogliano facendosi credere, per esempio, dei controllori del consumo del gas. Riccardo Noi dobbiamo aiutarli nelle loro difficoltà. Non dovremmo mai offenderli perché sarebbe brutto. Daniel L’altro giorno abbiamo fatto un dettato sugli anziani dell’ Africa. I nonni in Africa sono molto saggi e sono molto considerati: se per caso qualche persona li prende in giro, si attira la sfortuna per tutta la vita, se li sfida è inutile perché vincono gli anziani in quanto hanno ereditato la magia da Dio. Io spero di diventare anziano senza problemi fisici e spero di morire oltre i 100 anni. Mattia In Africa, contrariamente che da noi, è molto raro vedere un anziano perché le condizioni di vita sono difficili non essendoci l’acqua potabile, il cibo… e le persone muoiono prima di diventare anziane. Io e la mia classe andiamo a trovare gli anziani del Polifunzionale di Galliate. Andiamo lì a cantare e a recitare e loro si divertono molto. Arianna In Africa è una rarità che le persone diventino anziane. Perciò possiamo dire che gli anziani sono una fonte di ricchezza e dobbiamo trattarli molto bene. Quando invecchierò spero che mi accoglieranno bene e che ci saranno sempre oggetti utili a facilitare la vita. Valentina Qui a Galliate c’è il Polifunzionale che serve per accogliere gli anziani che vivono da soli e farli stare in compagnia. Vorrei che anche nelle città più povere ci fossero i centri per anziani. Luca Al Polifunzionale ci sono dei vecchietti che quando noi andiamo lì, ci fanno un regalino e noi lo facciamo a loro. I nonni a volte sono anche dei ballerini. Io ho una nonna che balla. Io penso che i nonni siano pieni di felicità quando stanno con i bambini. Silvia Vi voglio parlare dei centri di aggregazione che sono utili proprio agli anziani che per motivi vari rimangono soli durante la giornata. Qui gli anziani giocano molto a carte, a scacchi, parlano, si rilassano e mangiano. Arianna La nostra classe a volte va al Polifunzionale a trovare gli anziani. Lì gli anziani stanno in compagnia, possono guardare la TV, leggere il giornale e parlare con gli altri. Se stessero a casa soli, si annoierebbero. Riccardo 35 Per Natale siamo andati a fare gli auguri agli anziani del Polifunzionale, abbiamo cantato e loro ci hanno fatto i complimenti. A loro piace passare il tempo giocando, parlando, cantando e leggendo. Mattia Noi delle classi IV andiamo al Polifunzionale a festeggiare il Natale, il Carnevale e la Pasqua. Arianna L’ultima volta che sono andata, guardando loro, mi sono accorta che una nonna stava piangendo commossa e questo mi ha fatto capire che i nonni ci vogliono tanto, ma tanto bene. Io spero come loro di diventare centenaria e di morire con gioia, sperando di avere anche dei nipotini. Infatti io credo che gli anziani abbiano una grande qualità, cioè quella di accudire i propri nipotini e di volergli bene. Elena Io voglio molto bene ai nonni, infatti sono importantissimi. Visto che dovrò diventare nonna anch’io spero sarò una vecchietta attiva. Arianna Noi vogliamo molto bene ai nonni e li andremo sempre a trovare. Francesco Margherita Al Polifunzionale si incontrano con gli altri, giocano, leggono e fanno tante belle cose tutti insieme e si divertono più che stare a casa da soli. Anche noi invecchieremo e vogliamo avere un futuro con tanta allegria e non stare a casa da soli e abbandonati. Speriamo bene. Spero di diventare vecchio più di 100 anni. Speriamo che si facciano tanti bei centri! Qui chiacchierano tanto, si rac- Halil Melania IL nostro Polifunzionale ospita tantissimi anziani, vengono chiamati ospiti “diurni” perché stanno lì per tutto il giorno e poi tornano a casa. contano di quando erano piccoli, del primo giorno di scuola e tante altre storie. Giuseppe Molti anziani vivono soli e per non stare a casa come abbandonati, vanno al Centro Polifunzionale così si divertono un po’. Se io dovessi dirigere un Centro Polifunzionale, lo farei così: una piscina per mantenersi in 36 forma, anche una palestra, una sala da pranzo tipo ristorante, un bar e farei fare un’ora di lezione di qualcosa che possa interessare. Gli anziani sono bravi e buoni e noi gli vogliamo bene. Anch’io quando diventerò anziana vorrò avere tutte queste modernità. Nei centri le persone possono divertirsi a modo loro: hanno giochi vari, la palestra, la chiesa per chi vuole pregare, hanno il giardino, hanno tutte le cose che gli servono, pure il fisiatra, l’animatore e insieme chiacchierano e leggono …Pensate: in Giappone hanno fatto attrezzature apposta per loro! Beatrice esempio il cellulare ha i tasti più grossi così per loro è più facile da usare. Matteo Sapete chi si occupa degli anziani? Ci sono varie figure: educatori, fisioterapisti, infermieri, cuochi e tutti quelli che li vanno a trovare. Certi anziani sanno fare delle belle cose: anch’io spero di invecchiare così bene!!! Eristela Io voglio dire solo una cosa: quando sarò vecchia e vivrò fino e più di 100 anni, spero ci saranno molte altre tecnologie e aiuti. Arianna Quando con la classe andiamo a trovarli, gli raccontiamo storie, cantiamo canzoni e portiamo doni come dolci e biscotti. Ma anche loro ci raccontano filastrocche in dialetto galliatese. Lì ci sono persone sveglie e altre con qualche problema fisico, ma sono tutte simpatiche e gentili con i bambini. La maggior parte degli anziani arriva il mattino ed esce la sera, altri rimangono lì anche a dormire perché hanno subito qualche intervento e non possono essere curati a casa loro. E’ previsto che noi moriremo dopo i 100 anni, quindi mi auguro che ci siano posti sempre più belli ed attrezzati per gli anziani di domani. In Giappone hanno deciso di rendere più facili le attività alle quali gli anziani vorrebbero partecipare. Secondo me non è giusto che abbiano adattato le attività per gli anziani solo in Giappone! Anche in Italia e in tutti gli altri Paesi dovrebbero prendere questa iniziativa. Riccardo E’ importante che ci siano dei luoghi dove si fa danza, delle piscine e tutto con programmi adatti agli anziani. Io spero che quando diventerò vecchia, un po’ sdentata e bisbetica, il mondo sia tutto attrezzato per chi è anziano. Silvia Quando sarò più grande dovranno esserci tutti questi accorgimenti per gli anziani sennò mi trasferirò in Giappone. Matteo Luca In Giappone hanno calcolato che la maggioranza degli abitanti è costituita da anziani e allora hanno deciso di creare oggetti che vadano bene per gli anziani e non solo per i giovani. Gli anziani hanno bisogno di attrezzature per tenersi in forma. Lorenzo In Giappone hanno disposto tutto sotto forma di agevolazioni per gli anziani. Per 37 ClassiQuinte A-B-C-D In festa con i nonni e reportage fotografico d’epoca Un piccolo festival di vecchie Nel giorno della festa nazionale canzoni cantate in coro dai ragazzi dedicata ai nonni e nella ricorrenza dei S.Angeli Custodi, di 5° elementare per i nonni. lunedì 2 ottobre, noi ragazzi delle quattro classi quinte, preparati dalle nostre insegnanti e in collaborazione con Susi della Biblioteca, abbiamo festeggiato i nonni con un concerto di vecchie canzoni. Dopo aver svolto un sondaggio sulle canzoni più popolari che i nostri nonni cantavano da giovani, abbiamo scelto: “Canzone dei nonni” tratta dal Mattino di Zucchero di Caviezel e Piumini; “Volare”; “Azzurro”; “Fatti mandare dalla mamma”; “24.000 baci”; “Marina Marina”; “Vecchio Scarpone”; “Papaveri e Papere”; “Viva la pappa”; “Cuore matto”. Con la canzone “Romagna mia” due coppie di arzilli nonni si sono scatenati in un frenetico ballo subito seguiti da noi ragazzi. Per scoprire come erano i nostri nonni da giovani abbiamo raccolto notizie e vecchie fotografie e preparato cartelloni che di seguito vedete riprodotti. Tutti abbiamo trascorso un pomeriggio in allegria, ma i veri protagonisti sono stati loro: i nostri nonni. 38 Come eravamo... nonno Giuseppe e nonna Giuseppina il giorno del loro matrimonio ...negli anni verdi nonna Giuseppina nel 1949 39 Belli i nostri nonni! nonna Annamaria e nonno Francesco nonno Gian Rocco e nonna Ella Nonni bambini nonno Giacomo 40 nonno Ezio Nonne...ragazze di un tempo nonna Giuse nonna Rosina nonna Rita 41 Nonni... ragazzi di un tempo nonno Francesco nonno Ezio 42 I mitici nonni 43 44 Nonni d’Italia e nonni stranieri “Una persona cara” La persona cara, di cui voglio parlare, è il mio nonno paterno. Purtroppo non c’è piú perchè è morto quattro mesi fa: il 21 settembre. Mi manca tantissimo. Si chiamava Nasip: era molto alto, era un po’ stempiato, aveva i capelli di colore bianco, gli occhi marrone chiaro ed era una persona tranquilla. Mi voleva bene ed io lo stesso. Mi ricordo quando mi aiutava a schiacciare le noci e le mangiavamo insieme. Mi ricordo anche quando saliva sulla vite per raccogliere dell’uva e quando facevamo il dolce. Quando mio nonno è morto ci sono rimasta malissimo e mio papá è dovuto andare in Albania proprio il giorno del mio compleanno. Purtroppo lui ha fatto la sua vita ed io sto vivendo la mia. Vorrei che ci fosse ancora per poter rivivere dei bei momenti con lui e se questo si potesse fare io sarei eccitatissima e molto contenta. Anche se lui non è qui con me, io sento che è dentro il mio cuore; quando penso a lui ho un po’ di nostalgia: non lo dimenticheró mai e poi mai fino alla morte. Xhuljana 45 ANTEA, COS’È Antea è una Associazione di Volontariato e di solidarietà promossa dal Sindacato Pensionati della Cisl ed è attiva in Provincia di Novara fin dal 1998. Antea è presente con Gruppi di volontari e Sezioni Locali in diverse località della Provincia. L’Associazione è aperta a tutte le persone che credono nel valore della solidarietà e sono disponibili ad esercitarla concretamente secondo le loro possibilità. L’Associazione offre un’occasione di impegno organizzato, in particolare a coloro che si sono ritirati dal lavoro, e che sentono il bisogno di continuare a dare un valore al proprio tempo ed un senso alla propria vita e sono disponibili a dedicare una parte delle proprie energie e capacità personali in attività e progetti di carattere sociale. Antea si inserisce nella già grande famiglia delle Associazioni di Volontariato esistenti, con le quali intende intrattenere e sviluppare reciproci rapporti di proficua collaborazione. L’Associazione, assumendo i valori a cui si ispira l’azione del volontariato come impegno personale spontaneo e gratuito senza fine di lucro, si propone di contribuire attivamente a promuovere sul territorio una cultura ed una pratica più diffuse della solidarietà. In questo modo Antea vuole concorrere a migliorare complessivamente la qualità della vita e delle relazioni sociali delle persone e nella comunità locale, con un riferimento particolare agli anziani a chi ha meno voce e che rischia di essere relegato ai margini della società. Antea vuole infine contribuire a promuovere una visione positiva della persona anziana e della terza età, spesso considerata più un peso che una risorsa. In proposito Antea è impegnata anche a sviluppare iniziative rivolte a favorire la solidarietà fra generazioni, il dialogo fra giovani ed anziani. Chi è interessato ad aderire ad Antea, rendendosi disponibile alle attività di volontariato da essa promosse, è invitato a segnalarlo presso i recapiti Antea presenti nel territorio. LE ATTIVITÀ DELLA ASSOCIAZIONE ANTEA - ASSISTENZA E SERVIZI ALLE PERSONE - SEGRETARIATO SOCIALE - PROMOZIONE ALLA SALUTE - ATTIVITÀ FORMATIVE ED INFORMATIVE - ATTIVITÀ CULTURALI E ARTISTICHE, TURISMO SOCIALE - RECUPERO DELLE TRADIZIONI, ARTI E MESTIERI - ANIMAZIONE E VITA DI RELAZIONE NELLE CASE DI RIPOSO E CENTRI INCONTRO - ATTIVITÀ RICREATIVA E HOBBISTICA - VALORIZZAZIONE DEL TEMPO LIBERO E ATTIVITÀ SPORTIVE - ATTIVITÀ SOCIALMENTE UTILI I RECAPITI ANTEA SUL TERRITORIO NOVARA Sede Provinciale Baluardo Partigiani 5, tel. 0321.393976 NOVARA Sede di Zona Via Dei Caccia 7/a, tel. 0321.6751031 ARONA Via Mazzini 10, tel. 0322.242590 BELLINZAGO Via Matteotti 32, tel. 0321.927668 BIANDRATE Via Matteotti 22, tel. 0321.838545 BORGOMANERO Via San Giovanni 54, tel. 0322.81624 GALLIATE Via Canonico Diana 15, tel. 0321.861632 GOZZANO Via Regina Villa 82, tel. 0322.93672 MOMO Via Pernati 4, tel. 0321.990001 OLEGGIO Via Gramsci 66, tel. 0321.998098 ROMAGNANO SESIA Spianata Fiera 8, tel. 0163.835430 TRECATE Via Garibaldi 27/29, tel. 0321.730161 VESPOLATE Via Mazzini 12, tel. 0321.882800 ASSOCIAZIONE NAZIONALE TERZA ETÀ ATTIVA - NOVARA Onlus Associazione di Volontariato promossa dalla FNP - CISL Iscritta alla Sez. Prov.le Registro delle Org. di Volontariato con Det.n.°669/2002 1. Il CSV che cos’è, che cosa fa Finalità Il CSV, Associazione Centro di Servizio per il Volontariato: • è un’associazione senza fine di lucro • ha lo scopo di sostenere e qualificare le attività di volontariato • offre servizi gratuiti alle Organizzazioni di Volontariato iscritte e non iscritte nel registro provinciale delle Organizzazioni di Volontariato Finanziamenti • è finanziato dai Fondi speciali per il volontariato costituiti presso le regioni (L 266/1991 art. 15) • i Fondi speciali derivano dall’1/15 del reddito delle Fondazioni bancarie (DL 20/11/1990 n. 356) 2. Il Consiglio Direttivo Il Consiglio direttivo del CSV è composto da 9 consiglieri eletti dall’assemblea delle organizzazioni di volontariato socie. I consiglieri restano in carica tre anni. I consiglieri si adoperano in modo volontario e gratuito. Presidente del CSV è Vittorio Pernechele. 3. I servizi per il volontariato I servizi offerti alle organizzazioni di volontariato sono gratuiti, alcuni servizi vengono erogati in modo immediato, altri richiedono la stesura di un progetto che viene sottoposto all’approvazione dei consiglieri membri del Consiglio Direttivo. 4. Servizi di base Consulenze: assicurativa, contabile, di comunicazione, fiscale, legale, notarile, progettuale e altre su richiesta. Utilizzo locali del CSV: come sede, per incontri e per corsi. Utilizzo attrezzature: ciclostile digitale, computer, fax, fotocopiatrice, rilegatore, scanner, telefono, televisore, videoregistratore, lavagna luminosa, videoproiettore, furgone 9 posti… Servizio di informatizzazione: corsi di informatizzazione, cessione di strumentazione informatica di base in comodato gratuito. Promozione Il CSV è a disposizione per organizzare eventi e per collaborare con la progettualità specifica delle organizzazioni di volontariato. Il CSV collabora con gli altri Centri di servizio del Piemonte e d’Italia. Formazione Il CSV organizza corsi specifici per la formazione dei volontari e favorisce la partecipazione dei volontari stessi a eventi formativi organizzati da terzi. Comunicazione, informazione, documentazione Comunicazione: pubblicazioni varie su richiesta (atti, pieghevoli, monografie, volantini), ufficio stampa. Documentazione: accesso a pubblicazioni mirate e a banche dati. Informazione: abbonamenti gratuiti a riviste specializzate. Via Monte Ariolo, 10/12 - 28100 Novara Tel. 0321 33393 - Fax 0321 631007 Classi Terze Alesio Alessandro Alessia Alessio Alexandra Alice Alin Anilda Arjol Beatrice Benedetta Bryan Camilla Caterina Cecilia Celeste Chaimae Chiara Cristina Daniele Davide Denise Elena Elia Elisa Emanuele Erik Erika Federica Francesca Francesco Gaia Giacomo Giada Giulia Giulio Giuseppe Gloria Ilaria Jessica Joshua JunJie Kevin Laila Lavinia Leonard Lorenzo Luca Lucia Ludovica Manuel Mara Marco Maria Mariarita Marina Marta Martina Matteo Maurizio Moreno Nadia Naomi Nicholas Nicola Nicole Nikolas Noemi Paolo Patrick Pia Pietro Qamile Riccardo Serena Sharon Simone Stefano Thomas Ting Valentina Valeria Veronica Vittoria Classi Quarte Agnese Aicha Alessia Andrea Angelica Annalisa Arianna Armonela Aurora Beatrice Beltiona Carlo Caterina Cheyenne Chiara Ciro Cristian Daniel Daniele Danyal David Davide Denise Elena Eleonora Eristela Fabio Fabrizio Federica Federico Francesca Francesco Gabriele Gaia Giulia Giuliano Giuseppe Halil Harley Ilaria Irene Jessica Kevin Lara Laura Lorenzo Luca Luigi Marco Margherita Maria MariaAntonia Marianna Martina Matteo Mattia Melania Michael Miriam Mirko Monica Nicholas Noemi Oscar Paolo Rachael Riccardo Roberta Roberto Rosa Sabrina Samuele Sara Silvia Simona Stefania Stefano Tonin Valentina Vanessa Veronica Victor Yuan Classi Quinte Abdessamad Abdoulaye Alberto Alessandra Alessandro Alessia Alessio Alex Andrea Angelo Anxhela Arianna Asiah Beatrice Brian Chiara Daniela Daniele Davide Deborah El Eleonora Elisa Emiliana Enrico Erica Ernest Federica Federico Filippo Francesca GianLuca Giovanni Giulia Giuseppe Ilaria Ilham Jacopo Jesmyn Laura Leon Lisa Lorenzo Luca Marcello Marco Maria Martina Matteo Mehdi Michael Mirco Miriana Nicola Paolo Rebecca Roberto Samanta Silvia Simona Soufiane Tassa Thomas Tommaso Valeria Vito Walter Xhuljana Yassine Yuri i 583 alunni che hanno partecipato al progetto i Nonni... bimbi come noi! progetto grafico www.studiomimesi.it