TEATRO DUSE FINO al 2 NOVEMBRE AMADEUS COMPAGNIA GANK TULLIO SOLENGHI ALDO OTTOBRINO Al Teatro Duse proseguono le repliche di Amadeus di Peter Shaffer interpretato dalla Compagnia Gank con Tullio Solenghi nella parte di Salieri e Aldo Ottobrino in quella di Mozart. Diretto da Alberto Giusta e liberamente ispirato all’atto unico Mozart e Salieri scritto nel 1830 da Aleksandr Sergeevič Puškin, il dramma è la storia di una feroce gelosia: quella che il compositore italiano Antonio Salieri (1750-‐1825), maestro di cappella presso la corte asburgica, prova per il genio nascente del giovane Wolfgang Amadeus Mozart (1756-‐1791), con il quale sa di non poter competere. Una gelosia spinta al punto di usare la propria posizione sociale per distruggere almeno l’uomo Mozart. E Salieri ci riesce. Anche perché Mozart fa di tutto per farsi detestare dal potente musicista di corte, assumendo nei suoi confronti, pur senza rendersene conto, atteggiamenti arroganti e insolenti. Una rivalità, quella tra Salieri e Mozart, che è più nelle opere di Puškin e di Shaffer di quanto fosse stata nella vita reale, perché dalla Storia risulta che alla corte asburgica i due lavorarono sovente insieme e che Salieri, musicista mediocre, fu un buon consigliere del geniale Mozart. Facendo risaltare quella vena drammatica (attraversata dall’ironia) che gli appartiene sotto la veste di attore comico, Tullio Solenghi continua il suo viaggio in compagnia del Teatro Stabile di Genova, accettando la sfida di infondere simpatia in un personaggio fondamentalmente patetico quale Salieri, che in un libero procedere drammaturgico, senza unità di tempo e di luogo, il testo di Shaffer rappresenta ora vecchio e malato, intento a rimuginare sul passato, e ora quasi coetaneo di quell’intemperante genio da lui tanto odiato e ammirato, sino al punto di aver messo in giro la voce infondata di aver assassinato Mozart nel 1791, solo per essere ricordato anche lui dai posteri, se non come grande musicista almeno come assassino di un genio