ASSUNZIONE DI ACIDO FOLICO “VITAMINA B9” Dr.Demetrio Costantino FERRARA 01.04.2009 L’ACIDO FOLICO O ACIDO PTEROILGLUTAMMICO, RISULTATO DELLA COMBINAZIONE DI TRE GRUPPI: L’ACIDO GLUTAMMICO, L’ACIDO PARAMINO BENZOICO E IL NUCLEO PTERIDINICO. E’ UNA VITAMINA DEL GRUPPO B “B9” IDROSOLUBILE ( IL NOME DERIVA DAL LATINO “FOLIUM“ CHE INDICAVA I VEGETALI A FOGLIA VERDE E LARGA APPUNTO RICCHI DI TALE VITAMINA ) VENNE SCOPERTA NEL 1939. ACIDO FOLICO E FOLATI VENGONO SPESSO USATI COME SINONIMI MA IN REALTA’ FOLATI E’ IL TERMINE GENERICO PER INDICARE TUTTI I COMPOSTI CON ATTIVITA’ VITAMINICA B9, L’ACIDO FOLICO E’ INVECE LA FORMA PIU’ OSSIDATA E STABILE DI FOLATO; SI TROVA RARAMENTE NEGLI ALIMENTI, COSTITUISCE IL COMPOSTO DI SINTESI UTILIZZATO NELLA FORTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI E NELLA PREPARAZIONE DI SUPPLEMENTAZIONI VITAMINICHE IL NOSTRO ORGANISMO SI RIFORNISCE DI FOLATI ATTRAVERSO GLI ORTAGGI A FOGLIA VERDE,I CARCIOFI, LE RAPE, LE ARANCE, IL LIEVITO DI BIRRA, I CEREALI, I LEGUMI, IL FEGATO, IL TUORLO D’UOVO, IL PANE INTEGRALE, I KIWI E LE FRAGOLE. LA BIODISPONIBILITA’ DELL’ACIDO FOLICO E’ DEL 100% PER I FOLATI CONTENUTI NEGLI ALIMENTI. TUTTAVIA: LA CONSERVAZIONE E LA COTTURA DEI CIBI DISTRUGGE LA QUOTA DI FOLATI PER OLTRE IL 90% (FINO AL 95%). LE VERDURE A FOGLIA VERDE A TEMPERATURA AMBIENTE IN TRE GIORNI PERDONO FINO AL 70% DEL LORO CONTENUTO IN FOLATI. INTERAZIONI ALIMENTI/ALIMENTI E INTERAZIONI TRA COMPONENTI DELLO STESSO ALIMENTO SI STIMA RIDUCA LA QUOTA DI FOLATI MEDIAMENTE DEL 50% OLTRE ALLA BIODISPONIBILITA’ NEGLI ALIMENTI NUMEROSI ALTRI FATTORI INTERVENGONO NEL DETERMINARE IL FABBISOGNO DI FOLATI: • POLIMORFISMO GENETICO ( FONDAMENTALE IL POLIMORFISMO PER LA METILENTETRAIDROFOLATO-REDUTTASI MTHF-R ) •INTERAZIONI FOLATI-FARMACI •FUMO DI SIGARETTA •ALCOOL L’ASSORBIMENTO AVVIENE A LIVELLO PREVALENTEMENTE DEL DIGIUNO E’ UN PROCESSO INFLUENZATO DAL pH, E’ PASSIVO AD ALTE CONCENTRAZIONE DI FOLATO ATTIVO A CONCENTRAZIONI FISIOLOGICHE. IL NUCLEO PTERIDINICO E’ LA PARTE CHE VIENE RIDOTTA PER ACQUISIZIONE DI IDROGENO RENDENDO ATTIVA LA VITAMINA ( la reazione di riduzione porta alla sintesi di due diasteroisomeri: l’acido L(-) tetraidrofolico (destrogiro) e l’acido L(+) tetraidrofolico (levogiro) quest’ultima rappresenta la vitamina attiva. A LIVELLO EPATICO AVVIENE L’AGGIUNTA DI UN GRUPPO METILICO CON LA FORMAZIONE DEL 5,10MTHF (forma attiva e circolante dei folati) In condizioni “NORMALI” il fabbisogno giornaliero di folati è di circa 100-200 µg/die L’alimentazione, per quanto corretta, in paesi come l’Italia in cui non c’è fortificazione delle farine con ac.folico, non copre questo fabbisogno. VI SONO CONDIZIONI,COME LA GRAVIDANZA ED IL PUERPERIO IN CUI IL FABBISOGNO GIORNALIERO DI FOLATI AUMENTA. IL FETO E’ UN GRAN CONSUMATORE DI FOLATI. IL RAPPORTO DELLA CONCENTRAZIONE DI FOLATI TRA SETTORE FETALE E SETTORE MATERNO E’ PARI A 5:1. Ac. Folico Essenziale per il corretto svolgimento di diverse reazioni biochimiche: A che cosa serve? SINTESI DI DNA SINTESI DI ALCUNI AA (metionina,serina,glicina) REGOLANO METABOLISMO OMOCISTEINA METILAZIONE DNA, PROTEINE, LIPIDI PRODUZIONE DI OSSIDO NITRICO ERITROPOIESI L’uso periconcezionale dell’acido folico e nelle prime fasi della gravidanza è efficace nel ridurre il rischio di nascita con difetti del tubo neurale (DTN) del 70%. I DTN sono un gruppo eterogeneo di malformazioni del SNC che hanno in Italia una incidenza bassa MA NON TRASCURABILE (0,7-1‰), e comprendono la maggioranza delle malformazioni congenite severe. IN ITALIA, IN UNA GRAVIDANZA CHE INSORGE SENZA FATTORI DI RISCHIO NOTI , IL RISCHIO DI DTN E 1 su 1000 NATI IN ITALIA DONNE HANNO GIA’ AVUTO UN FIGLIO AFFETTO DA DTN IL RISCHIO DI DTN E 1 su 30 NATI IN ITALIA DONNE HANNO GIA’ AVUTO DUE FIGLI AFFETTI DA DTN IL RISCHIO DI DTN E 1 su 10 NATI FOLATI E PREVENZIONE DEI DIFETTI DEL TUBO NEURALE (DTN) •E’ dimostrato in diversi studi clinici l’efficacia dei folati nel ridurre il rischio di comparsa di DTN. •E’ stato altresì dimostrato che l’acido folico previene anche la comparsa di altre malformazioni congenite: cardiopatie “mutazione del geneForl1” (difetti interventricolari,tetralogia di fallot, transposizione dei grossi vasi,), labiopalatoschisi “mutazione di un gene Rfc1”, difetti dell’apparato urinario, ipo-agenesia degli arti, onfalocele, atresia anale) DOSE: 0,4mg!?/die - 4 mg/die - 7,5mg/die 15mg/die? (i 4 mg die sono d’obbligo in donne con pregresso DTN, o altre malformazioni, diabetiche o affette da epilessia,patologie gastro-duodenali o comunque in tutte le gravide dove si suppone un insufficiente apporto di folati con la dieta). Ricordiamo che i 0,4 mg die di folati sono la quantita’ minima raccomandata di folati da assumere da parte di tutte le donne in età “fertile”. • IPOTESI DI WALD: Una revisione della letteratura suggerisce l’esistenza di un effetto dose dipendente: tanto maggiore è la dose assunta di acido folico tanto più elevata sarebbe la riduzione dei DTN. 4MG PREVIENE IL 70% DTN, (100% dei DTN folato dipendenti). 0,4MG IL 30% DIFETTI TUBO NEURALE. (I DTN FOLATO DIPENDENTI SONO IL 70% DEL TOTALE DEI DTN) Carenza di folati in gravidanza 5,0 4,0 n=17 3,0 n=20 2,0 n=21 n=13 1,0 n=10 0 0 9, 0 10 ,0 8, 0 5, 7, 0 4, 0 0 3, 6, 0 2, 0,5 5 Ad ogni raddoppio del livello plasmatico di folato si evidenzia un dimezzamento del rischio di incorrere nel neonato in difetti del tubo neurale. 6,0 1, Risultati di una Metanalisi, di 13 lavori pubblicati, sugli effetti della somministrazione di dosi crescenti di acido folico (0,2-5,0 mg/die) nella profilassi della spina bifida Prevalenza di nati con difetti del tubo neurale in funzione della concentrazione sierica materna di folati Prevalenza di difetti nel tubo neurale ogni 1000 nascite Spina bifida Concentrazione di folati nel plasma materno (ng/ml) IPOTESI DI RIDUZIONI DELLE MALFORMAZIONI IN ITALIA CON L’ L’INTEGRAZIONE DI 0,4 MG PRO DIE DI ACIDO FOLICO A TUTTE LE DONNE NEL PERIODO PERICONCEZIONALE PERICONCEZIONALE MALFORMAZIONI CONGENITE INCIDENZA FETOFETOINFANTILE PER 10.000 TOTALE MALFORMAZIONI CONGENITE 200 ANENCEFALIA RRR INCIDENZA FETOFETO-INFANTILE PER 10.000 CON INTEGRAZIONE DI 0,4MG DI ACIDO FOLICO RIDUZIONE CASI/ANNO 15/20% 160/170 1590/2120 3,5 33,00% 2,4 61 SPINA BIFIDA 4 33,00% 2,7 70 CARDIOPATIE 60 25,00% 45 795 LABIOPALATOSCH ISI 6 25,00% 4,5 80 PALATOSCHISI 4 25,00% 3 53 IPO-AGENESIE DEGLI ARTI 6 40,00% 3,6 127 DIFETTI RENALI 10 40,00% 6 212 INOSITOLO vit.B7 La supplementazione di inositolo 100 mg/die associato a 4mg di ac.folico ha ridotto ulteriormente l’incidenza dei difetti del tubo neurale. Dosaggio più efficace di inositolo: 100 mg/die. Dosaggio maggiore: no maggiore riduzione dei DTN. Albert Reece et al. Dietary intake of myo-inositol and neural tube defects in offspring of diabetic rate - Am J Epidemiol 1999 150:675-82 FOLATI E ANEMIA MEGALOBLASTICA •L’acido folico prende parte all’eritropoiesi ed una sua carenza può portare all’insorgenza di anemia megaloblastica. •In gravidanza può insorgere una anemia megaloblastica da deficit di folati la cui terapia è la somministrazione di 4-5 mg di acido folico al giorno fino al termine della gravidanza. •La profilassi dell’anemia megaloblastica in gravidanza può essere effettuata supplementando con 0,5 mg di acido folico al dì. •Difficilmente un’anemia megaloblastica in gravidanza può essere causata da un deficit di vitamina B12, in questo caso andrà anche quest’ultima supplementata. L’uso dei folati si è esteso per la prevenzione di disturbi quali: (MIN 4MG) • DISTACCO INTEMPESTIVO DELLA PLACENTA Hyperhomocysteinemia and recurrent spontaneous abortion or abruptio placentae – Lancet – 1992 Folic acid and homocysteine metabolic defects and risk of placental abruption, abruption, preeclampsia and spontaneous pregnancy loss: loss: a systematic review – Placenta – 1999 • RIDOTTA CRESCITA INTRAUTERINA L’uso farmacologico dei folati – La Rivista Italiana di Ostetricia e Ginecologia – 2004 • ABORTO SPONTANEO Plasma folate levels and risk of spontaneous abortion – JAMA – 2002 Hyperomocysteinemia and recurrent early pregnancy loss: loss: a meta analysis – Fertility and sterility - 2000 • PARTO PREMATURO • Homocysteine and human reproduction – Homocysteine in health and disease – Cambridge University press - 2001 • PREECLAMPSIA Plasma homocysteine concentration is increased in preeclampsia and is associated with evidence of endothelial activation American Journal of Obstetrics and Gynecology – 1998 Elevated plasma homocysteine in early pregnancy: pregnancy: a risk factor for the developpement of severe preeclampsia American Journal of Obstetrics and Gynecology – 2001 The endothelium: endothelium: a gynecological point of view – European Journal of Obstetrics ang Gynecology - 2001 • MORTE INTRAUTERINA Acido folico ed esiti avversi della gravidanza aborto spontaneo ricorrente ritardo di crescita intrauterina basso peso alla nascita preeclampsia ed eclampsia distacco di placenta morte intrauterina VIENE CONSIGLIATO L’USO DI ALMENO 0,4mg (dosaggio minimo N.B.) DI ACIDO FOLICO IN EPOCA PERICONCEZIONALE! IN CONDIZIONI DI ASSUNZIONE ALIMENTARE OTTIMALE ED IN ASSENZA DI FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI E/O GENERICI. DOBBIAMO QUINDI ASSOLUTAMENTE INDIVIDUARE TUTTE LE DONNE CHE PRESENTANO: •DTN NELLA ANAMNESI FAMILIARE E/O IN PRECEDENTI GRAVIDANZE. •LABIOPALATOSCHISI NELLA ANAMNESI FAMILIARE E/O IN PRECEDENTI GRAVIDANZE. •DIABETE •TERAPIA ANTIEPILETTICA •PATOLOGIE CARDIACHE O A CARICO DEL SN DA CAUSA NON DEFINITA NELLE PRECEDENTI GRAVIDANZE. QUESTI SONO ALCUNI ESEMPI DI RISCHIO SPECIFICO DOVE ASSOLUTAMENTE NON E’ CONSIGLIATO IL DOSAGGIO DI 0,4 MG. •INOLTRE IN TUTTE LE PAZIENTI CHE PRESENTANO ALTERAZIONI DELL’ENZIMA MTHFR E’ NECESSARIO DARE ADDIRITTURA LA FORMA ATTIVA DEL FOLATO. POI BISOGNEREBBE VALUTARE ANCHE I RISCHI GENERICI!!!! SUL VERSANTE PEDIATRICO VI E’ STATA LA COMPARSA IN LETTERATURA DI STUDI CHE EVIDENZIANO UNA RIDUZIONE DEL RISCHIO NEI BAMBINI DI SVILUPPARE UNA LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA, GRAZIE ALLA ASSUNZIONE DI AC. FOLICO IN GRAVIDANZA THOMPSON JR et AL. LANCET 2001 POSSIAMO CONCLUDERE CHE L’IMPLEMENTO DI ASSUNZIONE DI AC. FOLICO, NEL PERIODO PERICONCEZIONALE E NEL GIUSTO DOSAGGIO, RAPPRESENTA UNA GROSSA OPPORTUNITA’ IN TEMA DI PREVENZIONE PRIMARIA DI MALFORMAZIONI CONGENITE, SOPRATTUTTO DAL MOMENTO CHE LA PREVENZIONE E’ UN TRAGUARDO MOLTO PIU’ IMPORTANTE DELLA CURA NEL MANAGEMENT DI TALI DIFETTI. GRAZIE