La ragioneria: finalità, sistemi e
metodi.
Prof. Federico Alvino
1
Cos’è la ragioneria?
La disciplina che studia e pone in
essere la rilevazione, la
rappresentazione e l’interpretazione
dei fatti aziendali, ed è perciò
materia teorica e applicativa.
2
Ragioneria è sinonimo di registrazione
contabile? NO!
“Le scritture hanno lo scopo di
convertire la dinamica aziendale in
cifre […]. Le cifre, per essere
convenientemente intese,
abbisognano di un lungo processo
di interpretazione che è anche il
mezzo con cui i risultati vengono
convertiti in andamenti economici”.
(Giannessi, 1960)
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La Ragioneria e l’Economia
Aziendale
La Ragioneria
Fornisce gli strumenti ed i connessi apprezzamenti
contabili per avere una rappresentazione fedele della
dinamica realtà aziendale
L’Economia Aziendale
Fornisce le conoscenze fondamentali delle aziende e gli
elementi compositivi delle stesse (soggetti e beni) ed indica
le metodologie di studio e di ricerca sui comportamenti per
identificarne le uniformità e successivamente addivenire a
generalizzazioni estese
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Oggetto e obiettivi della Ragioneria
Oggetto:
il sistema delle operazioni di gestione, il
reddito di esercizio e il capitale di
funzionamento.
Finalità:
 Rilevare in modo continuo i movimenti
numerari ed economici della gestione
 Seguire gli andamenti economici generali
con rettifica periodica dei valori del reddito
e capitale di funzionamento
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Il sistema delle operazioni





Finanziamento con capitale proprio
Finanziamento con capitale di credito
Investimento in fattori produttivi e
successivo utilizzo degli stessi per il
processo di produzione
Vendita dei beni o servizi ottenuti e
recupero graduale dei mezzi monetari
investiti nel processo produttivo
Investimento/Disinvestimento
relativamente a beni patrimoniali
accessori
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La storia della ragioneria





Egitto (contabilità dei magazzini generali e
per il pubblico Erario)
Babilonia (registrazione delle spese e
dell’ammontare dei beni o denaro ricevuti)
Grecia (si teneva conto del bilancio iniziale,
delle uscite e del bilancio finale)
Roma (un registro quotidiano per le entrate
e le uscite, ed uno, mensile, per riepilogare
le registrazioni giornaliere)
XIII sec. i mercanti italiani introducono la
partita doppia.
7
Il conto


Il conto è un prospetto contenente
una serie di grandezze riferite ad un
oggetto a cui è intestato.
Nel metodo della partita doppia il
conto è a sezioni divise e
contrapposte, per accogliere da un
lato gli incrementi e dall’altro i
decrementi dell’oggetto del conto.
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Il significato di “dare” e “avere”
Nel Medioevo, i commercianti italiani usavano i
termini:

Dare

Avere
(nel senso di dover dare o consegnare qualcosa
nei confronti dell’azienda)
(dover avere o ricevere qualcosa nei confronti
dell’azienda)
Oggi le voci “Dare” e “Avere” sono rimaste come
semplice convenzione terminologica, da intendersi
come sinonimo di sezione sinistra e sezione destra
dei conti.
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La terminologia delle scritture o
“partite” di conto



L’iscrizione dell’oggetto di un nuovo conto
con la rilevazione della prima partita si
dice “apertura” o “ accensione” del conto
L’iscrizione di una partita nella sezione di
sinistra di un conto (dare) è detta
“addebitamento” mentre, l’iscrizione nella
sezione di destra (avere) è detta
“accreditamento”
La differenza tra il totale di una sezione e
dell’altra prende il nome di “saldo” (di
dare o di avere)
10
La terminologia delle scritture o
“partite” di conto


Se il saldo viene iscritto nella sezione il cui
totale è minore si determina il “pareggio” o
“bilancio” che rappresenta la “chiusura” del
conto
In alcuni casi senza effettuare operazioni di
chiusura, le due sezioni presentano totale
uguale; in questo caso il conto si dice
“spento”
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Il sistema e il metodo


Sistema: “una serie di registrature
[…] già composte, riguardanti un
solo oggetto complesso”
Metodo: “un’ordinata serie di norme
per la razionale compilazione […] di
note scritte”
(Besta, 1920, p.276)
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Il sistema del reddito di Zappa
Oggetto: il risultato di esercizio
Aspetti di osservazione:
valori numerari
 certi (cassa, assegni circolari)
 assimilati (banca, crediti e debiti di
regolamento)
 presunti (crediti e debiti in moneta estera)
valori economici
 inerenti il capitale di proprietà e i suoi
movimenti
 riferiti al reddito e ai suoi componenti: costi
e ricavi
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Il metodo della partita doppia




Consiste nell’osservazione dei fatti di gestione
sotto due aspetti uno originario e misuratore
(numerario), l’altro derivato e misurato
(economico)
I Teorema: in ogni istante il totale di tutti gli
importi iscritti in dare coincide con il totale di
tutti gli importi in avere.
II Teorema: In ogni istante, il totale dei saldi
di dare è uguale al totale dei saldi di avere.
III Teorema: Se, in un certo momento, tutti i
saldi di dare si epilogano nella sezione dare di
un conto e tutti i saldi avere si epilogano nella
sezione avere dello stesso conto, tale conto si
spegne.
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Il metodo della partita doppia
La nascita della “partita doppia”
Risulta difficile collocare temporalmente, in
modo certo e sicuro il metodo della partita
doppia.
Gli storici hanno attribuito questo evento
alla Summa de arithmetica di Frà Luca
Pacioli, pubblicato nel 1494, considerato il
primo libro di Ragioneria in cui si spiega il
metodo della partita doppia.
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Due categorie di costi e ricavi
1.
2.
Costi e ricavi legati alle operazioni di
acquisto/vendita materie, prodotti e
servizi e operazioni di acquisto apporto e
cessione di beni a fecondità ripetuta
Crediti e debiti non numerari, cioè costi e
ricavi che hanno come oggetto di
negoziazione di risorse finanziarie
Si ha un “ricavo” pari al valore dell’entrata di moneta al
momento dell’ottenimento del finanziamento, e una rettifica di
ricavo pari all’uscita di moneta, al momento della sua
restituzione.
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Il metodo della partita doppia applicata
al sistema del reddito



I conti numerari (certi, assimilati e
presunti) sono bifase e accolgono le entrate
in dare e le uscite in avere
I conti di reddito (accesi ai costi e ricavi,
es. materi c/acquisti, salari e stipendi, fitti
attivi) sono unifase e accolgono i costi in
dare e i ricavi in avere
I conti accesi al capitale netto accolgono
in dare le diminuzioni di netto e in avere gli
aumenti di netto.
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La natura dei conti
ORIGINARI
(NUMERARI)
DERIVATI
(ECONOMICI)
REDDITUALI
DI CAPITALE
(del netto)
Liquidità attuale (certi)
(cassa, banca c/c, posta c/c)
- Costi e ricavi d’esercizio
- Liquidità differita
(assimilati)
(crediti verso clienti, debiti
verso fornitori, altri crediti e
debiti di regolamento)
- Conti di reddito con
funzionamento bifase
(immobilizzazioni, titoli e
partecipazioni, crediti e
debiti di finanziamento)
- Ratei, fondi spese e
rischi (presunti)
- Costi e ricavi di differita
imputazione
(rimanenze e risconti)
- Conti economici
inerenti il capitale di
rischio
(capitale di rischio,
riserve)
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Il funzionamento dei conti
DARE
AVERE
CONTI
NUMERARI
Entrate
Uscite
CONTI DI
REDDITO
Costi
Ricavi
CONTI DI
CAPITALE
Decrementi Incrementi
di capitale
di capitale
19
Il funzionamento dei conti
"CONTO ..."
DARE
Entrate
Costi
Rettifica Ricavi
Crediti
Riduzione Debiti
Decrementi netto
AVERE
Uscite
Ricavi
Rettifica costi
Debiti
Riduzione crediti
Incrementi netto
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Esempio 1 : acquisto in contanti
Acquisto di 50 Kg di grano per
complessivi € 700, pagamento in
contanti
Merci c/acquisti
Cassa
Dare
Avere
Dare Avere
700
700
21
Esempio 2 : vendita in contanti
Vendita di 100 Kg di pane per
complessivi € 150, regolamento in
contanti
Cassa
Prodotti c/vendite
Dare Avere
Dare
Avere
150
150
22
Scrittura semplice

Se la registrazione comporta
l’addebitamento di un solo conto e
l’accreditamento di un solo conto, si
redige una scrittura (o articolo)
“semplice”
23
Scrittura composta

Se si è in presenza di un solo conto da
addebitare e di più conti da accreditare,
oppure di più conti da addebitare e di un
solo conto da accreditare, la scrittura da
redigere è “composta”
24
Scrittura complessa

In presenza di più conti da accreditare e più
conti da addebitare l’articolo si dice
“complesso”
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Gli strumenti della rilevazione
Per effettuare le registrazioni contabili
occorre disporre di due strumenti:

i registri contabili

il piano dei conti
26
I registri contabili

Prima nota
Libro giornale
 Libro mastro

Libri
principali
27
La prima nota



la prima nota non è un vero e proprio
registro contabile e non è obbligatorio
è un registro a forma libera, che non
segue le regole della partita doppia
serve per registrare gli estremi della
documentazione giustificativa delle
rilevazioni successive (ad esempio n.
fattura, intestatario della stessa, ecc.)
28
Il libro giornale


è un registro obbligatorio
rileva i fatti di gestione secondo un
criterio cronologico
i fatti di gestione vengono rilevati, in
successione, giorno per giorno, secondo il
momento della loro manifestazione
finanziaria
29
Il libro mastro


È un libro obbligatorio
rileva i fatti di gestione in modo
sistematico, cioè in ragione degli
effetti che il fatto ha sul sistema di
valori aziendale
In sostanza il libro mastro non è altro che
l’insieme dei mastri, cioè dei conti, che
vengono utilizzati in contabilità
30
Ulteriori registri




Libro dei cespiti ammortizzabili
Inventario
Libri previsti dalla legislazione sul
lavoro (libro paga e libro matricola)
Registri previsti ai fini IVA (registro
degli acquisti, registro dei
corrispettivi e registro delle fatture
emesse)
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Il piano dei conti



è una sorta di “elenco” che raccoglie
tutti i conti che possono essere
utilizzati
è formulato in base alle esigenze
della singola azienda
classifica i conti in base ad una
codificazione numerica o
alfanumerica
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II piano dei conti
Serie dei conti numerari
Serie dei conti di reddito
Valori numerari certi:
Costi e ricavi di esercizio:
- cassa
-disponibilità liquide
- materie c/acquisti
- prodotti c/vendite
- oneri del personale
-spese di vendita
- consumi energetici
- ecc.
Valori numerari assimilati attivi:
- crediti v/clienti
- effetti attivi
- effetti allo sconto
- effetti insoluti
- ecc.
Valori numerari assimilati passivi:
- debiti v/fornitori
- effetti passivi
- ecc.
Valori numerari presunti attivi:
- ratei attivi
- crediti in moneta estera
- fatture da emettere
- ecc.
Valori numerari presunti passivi:
- ratei passivi
- debiti in moneta estera
- fondo imposte
- ecc.
Costi e ricavi pluriennali:
- macchinari
- capannoni
- titoli
- partecipazioni
- crediti di finanziamento
-debiti di finanziamento
- ecc.
Costi e ricavi di differita imputazione:
- prodotti c/rimanenze finali
- risconti attivi
- risconti passivi
- ecc.
Serie dei conti del capitale e delle
sue parti ideali
- capitale sociale - riserva legale
- riserva statutaria
- fondo sovrapprezzo azioni
- utile di esercizio ecc.
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Valori numerari assimilati passivi