Il Divulgatore n° 1-2/2005 “Manuale per al gestion e ecologica di parchi e giardini” Pagg 43-55
STRATEGIE DI DIFESA DAI PARASSITI
PARASITE CONTROL STRATEGIES
In the present issue, parasite control strategies referring to the main plants and bushes present in green areas are mentioned and summarized
in tables.Intervention criteria are planned according to the damage risk assessment and base on specific observations.According to
entomologists, the following criteria must be taken into consideration: danger, spreading within the territory,gravity of the situation and presence
of eventual natural antagonists. Treatments relating to infectious diseases must be planned according to symptoms and gravity. Suggested
treatments have been chosen among those allowed by the present Regulation for ornamental plants and having the lowest impact on man and
environment. Treatments classified as “very toxic”, “toxic” and “harmful” were not taken into consideration.
Nelle tabelle che seguono vengono riportate le linee di difesa consigliate per le principali specie arboree e arbustive che
compongono il verde urbano, riferite ai parassiti vegetali e animali più comuni. I criteri di intervento previsti sono in funzione
della stima del rischio di danno e devono essere conseguenti a specifiche osservazioni. Per i fitofagi dovranno essere
considerati: pericolosità e diffusione nel territorio, livello di densità ed eventuali antagonisti naturali presenti. Per le malattie
infettive i trattamenti saranno subordinati all’accertamento dei sintomi e all’intensità dell’infezione.
I prodotti consigliati sono stati scelti tra quelli ammessi dalla normativa vigente aventi efficacia per la protezione delle piante
ornamentali e minimo impatto verso l’uomo e l’ambiente.Sono stati esclusi i preparati classificati come molto tossici,tossici e
nocivi.
LEGENDA
Interventi agronomici
Lotta naturale
Lotta biologica
Interventi con prodotti biologici
Interventi con preparati microbiologici
Interventi biotecnici
La cocciniglia Ceroplastes ceriferus
È una cocciniglia di origine orientale, segnalata per la prima volta in Italia nel 2001 a
Castelnuovo del Garda e in provincia di Verona. In Emilia Romagna la sua presenza è
per il momento limitata ad alcune aree circoscritte della provincia di Ravenna e di
Bologna. Si tratta di un insetto particolarmente dannoso per le piante ornamentali, come
risulta dai dati raccolti in altri Paesi nei quali la specie si è già da tempo insediata. Tra le
piante colpite più comuni nei nostri ambienti vanno ricordate: Acer palmatum, Cornus
sanguinea, Cornus alba, Desmodium pendulifolium, Deutzia gracilis, Diospiros kaki,
Laurus nobilis, Magnolia stellata, Magnolia solangeana, Malus domestica, Spirea
japonica, Viburnum dentatum, Photinia serrulata, Pyracantha coccinea, Ficus
benjamina. Il ciclo biologico. Questa cocciniglia compie una generazione all’anno e
sverna come femmina adulta. La deposizione delle uova comincia a giugno e la nascita
delle neanidi avviene scalaramente a partire da 2-3 settimane dopo l’inizio
dell’ovideposizione.
Le neanidi sono mobili e facilmente trasportabili dagli agenti meteorici, che sono in gran
parte responsabili della diffusione del parassita nell’ambiente.
Come si combatte. Come per gran parte delle cocciniglie, anche il controllo di Ceroplastes ceriferus è ostacolato dalla cera che
avvolge il corpo degli adulti e che impedisce ai prodotti fitosanitari di raggiungerli. L’unico stadio sensibile ai trattamenti è quello
giovanile: i trattamenti vanno pertanto indirizzati contro le neanidi. Si consiglia di intervenire con oli minerali a partire dalla metà
di giugno ripetendo il trattamento ogni 10-12 giorni, in modo da interessare possibilmente l’intero periodo delle nascite. È
indispensabile inoltre effettuare potature accurate, distruggendo tutte le parti infestate.
Insetti che succhiano la linfa
Piante colpite
Indirizzi di difesa
Varie ornamentali
arboree e arbustive
Limitare le concimazioni azotate che possono provocare un eccessivo rigoglio vegetativo, favorevole allo sviluppo
delle infestazioni.
Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 g/hl) effettuate al momento delle infestazioni hanno un
effetto collaterale dilavante sulla melata.
Afidi e Fillossera (varie specie)
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati (ad es.
diottilsolfosuccinato di sodio)dosi indicate in etichetta. I lavaggi vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la
formazione di fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata.
In condizioni normali le infestazioni sono limitate da numerosi nemici naturali: predatori (Coccinellidi, Crisopidi, Sirfidi)
e parassitoidi (Braconidi e Afelinidi).
Effettuare 1 trattamento con prodotti a base di piretro naturale oppure di azadiractina soltanto in assenza di nemici
naturali.
Psille (Cacopsylla pulchella, Trioza alacris, Acizia jamatonica)
Albero di Giuda,
alloro, albizzia
Limitare le concimazioni azotate che possono provocare un eccessivo rigoglio vegetativo, favorevole allo sviluppo
delle infestazioni.
Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 g/hl) effettuate al momento delle infestazioni hanno un
effetto collaterale dilavante sulla melata.
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati (ad es.
diottilsolfosuccinato di sodio) dosi indicate in etichetta. I lavaggi vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la
formazione di fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata.
In condizioni normali le infestazioni sono limitate da numerosi nemici naturali, in particolare predatori (Antocoridi,
Coccinellidi, Crisopidi).
È possibile effettuare lanci di Anthocoris nemoralis a partire dal momento in cui le psille entrano in attività.
Effettuare 1-2 trattamenti con prodotto a base di rotenone+piretro naturale. Ricorrere al trattamento solo quando
l’azione degli antagonisti naturali è insufficiente al controllo dell’insetto.
Cocciniglie (varie specie)
Varie ornamentali
arboree e arbustive
Asportare le parti di pianta fortemente infestate. Effettuare spazzolature sul tronco e sulle branche principali. Gli
interventi (di qualsiasi
tipo) vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di fumaggini.
Contro le cocciniglie cotonose si possono eseguire lanci del predatore Cryptolaemus montrouzieriprima della
schiusura delle uova (nella seconda metà di maggio).
Effettuare i trattamenti in presenza di infestazioni consistenti ed ai primi sintomi di danno (inizio disseccamenti) con oli
minerali.
I trattamenti eseguiti durante la stagione vegetativa vanno indirizzati contro le forme giovanili dell’insetto. L’intervento va
quindi posizionato al momento della fuoriuscita delle neanidi.
Evitare i trattamenti con prodotti insetticidi in presenza di nemici naturali (Coccinellidi predatori, Pteromalidi, Encirtidi,
Afelinidi parassitoidi).
Platano
Effettuare irrorazioni alla chioma con prodotti a base di piretro naturale oppure con rotenone+piretro naturale contro le
forme
giovanili del fitomizo.
Varie ornamentali
arboree e arbustive
Su piante infestate procedere a ripetuti lavaggi a partire dal mese di giugno con acqua e tensioattivi autorizzati (alle
dosi indicate in etichetta). I lavaggi vanno ripetuti più volte ed eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di
fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata.
Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 g/hl) effettuate al momento delle infestazioni hanno un
effetto collaterale dilavante sulla melata.
ŸÈ possibile introdurre il parassitoide Neodryinus typhlocybae attraverso un lancio inoculativo da effettuarsi all’inizio
del mese di giugno.
L’introduzione del parassitoide deve avvenire in ambienti in cui non si eseguono interventi con prodotti insetticidi.
Tingide (Corythucha ciliata)
Metcalfa (Metcalfa pruinosa)
Lepidotteri defogliatori
Piante colpite
Indirizzi di difesa
Afidi e Fillossera (varie specie)
Ifantria americana (Hyphantria cunea)
Gelso, acero
negundo, latifoglie
varie
Asportare e distruggere i nidi dell’insetto quando sono composti da 3-5- foglie, in modo da eliminare le giovani larve
che vivono all’interno.
 Effettuare 1-2 trattamenti contro le giovani larve di seconda generazione (inizio di agosto) con Bacillus thuringiensis
ssp. kurstakioppure con Bacillus thuringiensis ssp. aizawai. Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la
vegetazione, soprattutto sulle parti periferiche della chioma, dove le larve si localizzano più spesso.
Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni. Intervenire contro le larve di prima generazione (mese di giugno)
soltanto in caso di gravi infestazioni.
Il prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
Limantria (Lymantria dispar)
Querce, latifoglie varie Nel periodo invernale asportare e distruggere le vistose ovature dell’insetto (di colore giallo-fulvo) deposte alla base
delle piante.
 A partire dalla comparsa delle giovani larve (maggio) effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensis ssp.
Kurstaki oppure con Bacillus thuringiensis ssp. aizawai.
Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la vegetazione. Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.
Il prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
Processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa)
Pini, cedri
Biancospino,
evonimo, pioppi,
querce, tigli
La lotta è obbligatoria ai sensi del D.M. 17/04/1998 (si veda a pag. 76).
 Nel periodo invernale asportare e distruggere i nidi sericei dell’insetto, adottando tutte le precauzioni per evitare il
contatto con i peli urticanti delle larve.
 È possibile utilizzare trappole attrattive a feromone, da installarsi entro la prima metà di giugno, per la cattura
massale dei maschi adulti.
A partire dalla comparsa delle giovani larve (agosto-settembre) effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensis
ssp. Kurstaki oppure con Bacillus thuringiensis ssp. aizawai. Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la
vegetazione. Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.
Il prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
Altre specie di defogliatori (*)
A partire dalla comparsa delle giovani larve effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensisssp. kurstaki
oppure con latifoglie varie Bacillus thuringiensisssp. aizawai.
Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la vegetazione. Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.
Il prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
(*) Hyponomeuta spp., Phalera bucephala, Thaumatopoea processionea, Euproctis chrysorroea,Tortrix viridana, Erannis defoliaria,Operophtera brumata,Stilpnotia
salicis.
Lotta alla processionaria del pino
Per prevenire le infestazioni evitare la messa a dimora di conifere del genere Pinus (in particolare di Pinus nigra) ad
un’altitudine inferiore ai 500 metri s.l.m. e, in ogni caso, nelle zone particolarmente colpite dal parassita.
Per il controllo di questo fitofago occorre intervenire in diversi momenti dell’anno.
- In inverno (indicativamente tra dicembre e l’inizio di febbraio).
È il periodo in cui ci si accorge della presenza dell’insetto, quando sono ben visibili sulla chioma, soprattutto nelle porzioni
esterne, i nidi formati dalle larve. Altrettanto ben visibili sono le “processioni” che si osservano sui tronchi, sull’erba, sul selciato
nel periodo primaverile che precede il loro interramento nel suolo. Attenzione però: la massima pericolosità dell’insetto coincide
con il periodo immediatamente precedente all’apertura del nido. In questa fase occorre accuratamente evitare ogni contatto con
le larve, altamente urticanti; pertanto, se da un lato è di fondamentale importanza, ove tecnicamente possibile, tagliare e
bruciare i nidi larvali, dall’altro occorre operare con la massima cautela adottando adeguate misure protettive. Il taglio dei nidi
riduce la pressione esercitata dall’insetto, ma non abbatte completamente l’infestazione.
- A fine estate (indicativamente nella seconda metà di settembre). È il momento di effettuare 1-2 trattamenti alla chioma con
preparati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki.Dosi di 100-150 grammi di prodotto diluiti in 100 litri di
acqua forniscono ottimi risultati nei
confronti delle larve di prima e seconda età. Dosi superiori (fino a 300-350 g/hl di acqua) sono indispensabili nel caso di
trattamenti su larve più grosse. Gli interventi vanno eseguiti nelle ore serali e in assenza di vento, avendo cura di bagnare la
chioma in maniera uniforme. Trattandosi di un prodotto biologico, ha una limitata azione nel tempo ed è facilmente dilavabile;
pertanto, in caso di forti infestazioni o di piogge successive al trattamento, è bene ripeterlo dopo 4-5 giorni.
Si ricorda che Bacillus thuringiensisè del tutto innocuo per l’uomo, i vertebrati e gli insetti utili in genere. Risulta quindi
articolarmente interessante per l’impiego in ambiente urbano. Mezzi complementari di lotta sono inoltre costituiti dalle trappole a
feromoni sessuali per la cattura massale dei maschi adulti. In parchi e giardini pubblici si consigliano 6-8 trappole/ettaro, distanti
tra loro 40-50 m, posizionate nei punti più soleggiati; nelle pinete vanno collocate ogni 100 m lungo il perimetro e le strade di
accesso. L’installazione deve precedere di poco lo sfarfallamento degli adulti, quindi, a seconda delle condizioni ambientali, va
effettuata a partire dalla metà di giugno. Le trappole vanno fissate a un ramo in posizione medio-alta.
Gli interventi messi in atto contro la processionaria non possono tuttavia evitare il ripresentarsi in futuro di nuove infestazioni,
pertanto non sono in grado di abbattere completamente la popolazione dell’insetto. Al contrario, devono perseguire l’obiettivo di
contenerne per quanto possibile la diffusione e, di conseguenza, l’azione dannosa.
Insetti che danneggiano il legno
Piante colpite
Indirizzi di difesa
Varie ornamentali
arboree
Asportare i rami infestati. Su piante giovani con infestazioni in atto, intervenire contro le larve infilando un filo
metallico all’interno delle gallerie e cercando di trafiggerle.
 È possibile utilizzare trappole attrattive a feromoni (max 5–10 trappole/ha), da installarsi entro i primi di maggio, per
la cattura massale dei maschi adulti.
Le trappole possono essere innescate con i feromoni di entrambe le specie nello stesso tempo. Cambiare gli erogatori
di feromone ogni 4 -5 settimane.
Leccio, pioppi, querce,
salici
Asportare e distruggere gli organi legnosi colpiti.
Eliminare le piante maggiormente compromesse.
Su piante giovani con infestazioni in atto, intervenire contro le larve infilando un filo metallico all’interno delle gallerie e
cercando di trafiggerle.
Varie conifere e
latifoglie
Mantenere le piante in ottimo stato vegetativo attraverso opportune pratiche agronomiche.
Asportare e distruggere gli organi legnosi colpiti. Intervenire entro l’inizio della primavera, ovvero prima della fuoriuscita
degli adulti.
Eliminare le piante maggiormente compromesse.
Rodilegno (Cossus cossus, Zeuzera pyrina)
Cerambicidi (Cerambix cerdo,Saperda carcharias, Aromia moschata)
Scolitidi (Tomicus spp., Scolytus spp., ecc .)
Altri insetti dannosi
Piante colpite
Indirizzi di difesa
Varie erbacee e
arbustive
É possibile distribuire nel terreno nematodi entomopatogeni del gen. Heterorhabditis.
La somministrazione avviene con una comune irrigazione. È indispensabile mantenere il terreno umido nelle 2 settimane
successive al trattamento.
Querce
Asportazione delle parti colpite. L’insetto compie tre generazioni durante il periodo estivo.
Ippocastano
Raccogliere ed eliminare le foglie infestate cadute a terra, nelle quali svernano le crisalidi dell’insetto.
Per il monitoraggio del volo dell’insetto utilizzare trappole a feromoni. Le trappole vanno installate a fine marzo - inizio
aprile.
Effettuare due trattamenti alla chioma, in corrispondenza del 1° e 2° volo degli adulti, con azadiract ina.
In alternativa al trattamento in chioma effettuare un’applicazione endoterapica con azadiractina.
Oziorrinco (Otyorrinchus spp .)
Limacina (Caliroa varipes)
Cameraria (Cameraria ohridella)
I trattamenti endoterapici devono essere eseguiti da personale specializzato, con prodotti autorizzati e comunque non tutti
gli anni.Non effettuare iniezioni al tronco su piante con gravi sintomi di carie.
Ragnetto rosso (Tetranychus urticae)
Aiuole fiorite
Eventuali interventi possono essere effettuati mediante lanci del predatore Phytoseiulus persimilis alla comparsa dei
primi focolai.
Gli oziorrinchi
Gli oziorrinchi sono coleotteri curculionidi ampiamente diffusi. Le specie in grado di infestare varie piante
ornamentali erbacee e arbustive sono Otyorrinchus rugosustriatus, O. sulcatus, O. armadillo. Gli adulti si
alimentano durante la notte, mentre di giorno rimangono nascosti nel terreno; per questo loro comportamento
spesso ci si accorge della presenza di questi insetti quando l’infestazione, e di conseguenza il danno, è già
diffusa. Essi praticano profonde e irregolari erosioni a semicerchio sulle foglie, partendo dal margine. Le larve,
invece, si accrescono a spese delle parti sotterranee delle piante già danneggiate nella parte aerea,
compiendo erosioni nei bulbi, nei rizomi oppure intaccando in maniera più o meno estesa lo strato corticale
delle radici. Tra le più comuni specie infestate dagli oziorrinchi si ricordano: azalea, begonia, rosa, evonimo,
ligustro, edera.
Come si combattono. Contro le larve di oziorrinco si può realizzare la lotta microbiologica, utilizzando nematodi
entomoparassiti del genere Heterorhabditis. La distribuzione di questi microrganismi va eseguita su terreno inumidito, tramite
un comune annaffiatoio o con una pompa a spalla. Dopo la distribuzione dei nematodi occorre effettuare un’irrigazione, al fine di
facilitarne movimenti nel terreno e permettere che raggiungano le larve degli oziorrinchi. In seguito è opportuno mantenere il
terreno inumidito per due settimane successive.
La limacina della quercia
Caliroa varipesè un imenottero le cui larve si sviluppano a spese delle foglie di quercia, delle quali divorano il parenchima
lasciando intatte le nervature di ogni ordine.
Nonostante la vistosità degli attacchi, raramente le infestazioni di questo insetto determinano danni di significativa importanza.
Solo nei giovani impianti l’attacco può ripercuotersi negativamente sull’attività vegetativa. Il ciclo biologico. Caliroa varipes
compie 3 generazioni all’anno, con svernamento nel terreno allo stato di larva imbozzolata. Gli adulti della prima generazione
compaiono in aprile-maggio. Dopo l’accoppiamento la femmina depone le uova nella pagina inferiore delle foglie; le larve
nascono intorno alla metà di maggio e vivono gregarie sulla pagina inferiore. Raggiunta la maturità si lasciano cadere al suolo
(indicativamente ai primi di giugno) per impuparsi ed originare nuovi adulti verso l’inizio di luglio. Durante la stagione estiva
seguono altre due generazioni.
Come si combatte. Non esistono prodotti fitosanitari registrati nei confronti di questo insetto. Si consiglia l’eliminazione di tutte
le parti infestate, soprattutto quelle ospitanti la prima generazione.
Malattie fogliari
Piante colpite
Indirizzi di difesa
Platano, ippocastano
Raccogliere ed eliminare le foglie infette al fine di ridurre il potenziale di inoculo.
Distribuire in autunno urea o calciocianamide sul terreno alla base della pianta per favorire la decomposizione
delle foglie.
Su platano, l’effettuazione di un moderato intervento cesorio volto ad eliminare e distruggere le parti disseccate
non è opportuno aree ove sono presenti focolai di cancro colorato.
Intervenire in autunno oppure prima della ripresa vegetativa con prodotti rameici.
Antracnosi (Apiognomonia platani, Guignardia aesculi)
Oidio (Microsphaera spp ., Sphaerothaeca spp ., Erysiphe spp ., Oidium spp .)
Varie ornamentali arboree
e arbustive
Evitare un eccessivo sviluppo vegetativo limitando in particolare le concimazioni azotate. Asportare
tempestivamente le parti colpite dall’infezione.
I trattamenti devono essere effettuati con zolfo bagnabile appena si osservano i primi sintomi della malattia.
In caso di gravi infezioni i trattamenti devono essere ripetuti ad intervalli di 7-10 giorni. Evitare le irrorazioni nelle
ore più calde della giornata.
Malattie degli organi legnosi
Piante colpite
Indirizzi di difesa
Cancri corticali (Nectria spp .,Sphaeropsis spp ., Phomopsis spp .)
Varie ornamentali arboree e
arbustive
Asportare e distruggere le parti infette e disseccate.
In presenza di infezioni effettuare due trattamenti annuali con prodotti rameici, il primo in autunno (alla
caduta delle foglie) e il secondoprima della ripresa vegetativa.
Nel caso di lesioni di una certa ampiezza effettuare pennellature localizzate con prodotti rameici alla dose
dell’1- 2%.
Cupressus sempervirens, C.
macrocarpa
C. arizonica e altre conifere
Asportare le parti infette. Quando la chioma è disseccata per oltre il 50%, abbattere e distruggere l’intera
pianta.
In caso di nuovi impianti di C. sempervirens impiegare cloni resistenti.
Su piante con infezioni iniziali intervenire sul tronco con prodotti rameici in primavera e in autunno.
Eventuali trattamenti preventivi sono consigliati esclusivamente su alberi di interesse paesaggistico e
monumentale.
Cancro del cipresso (Seiridium cardinale)
Per il controllo del cancro colorato del platano
Contro questa malattia vige un decreto di lotta obbligatoria. Per l’individuazione degli
esemplari infetti da cancro colorato è opportuno controllare le piante preferibilmente in
presenza di vegetazione, in quanto sono meglio visibili gli effetti dell’azione del fungo a
livello della chioma, rappresentati da disseccamenti di rami, branche o dell’intera chioma.
La morte dell’albero si verifica quando la funzionalità dell’anello vascolare è stata
completamente alterata.
I sintomi sul tronco sono invece visibili durante tutto l’anno, anche con gli alberi in riposo.
Sui fusti della specie Platanus occidentalis (dalla corteccia liscia, sottile, di colore grigio
chiaro) è facile notare anomale colorazioni bluastre che percorrono il tronco. Su Platanus
orientalis, invece, a causa della corteccia spessa questi sintomi passano spesso inosservati
e ci si accorge più tardi della presenza della malattia, quando già sono visibili fessurazioni,
depressioni e necrosi dei tessuti. Osservando il legno al di sotto della corteccia, che andrà
asportata con una sgorbia o uno scalpello, il legno infetto appare di un caratteristico colore scuro, caffelatte; inoltre si distingue
nettamente il confine tra la parte sana e quella malata.
Per una sicura diagnosi della malattia è necessario asportare dei tasselli di legno in corrispondenza di queste zone e inoltrarli al
Servizio fitosanitario regionale che, in caso di conferma di cancro colorato, disporrà gli abbattimenti dei platani infetti e di quelli
ad essi adiacenti così come previsto dal decreto di lotta obbligatoria.
IMPORTANTE! Tutti gli attrezzi utilizzati per i prelievi devono essere disinfettati con sali quaternari di ammonio prima e dopo
l’uso; ogni frammento di legno prodotto deve essere raccolto per evitare la sua dispersione nell’ambiente. I tasselli di legno
vanno conservati in sacchetti di plastica opportunamente contrassegnati; le piante su cui sono stati effettuati i campioni, nel
caso si tratti di un viale o di un giardino con più esemplari di platano, vanno contrassegnate con vernice indelebile.
Organismo utile Insetto controllato Nome commerciale Società distributrice
Ausiliari
Organismo utile
Insetto controllato
Neodryinus typhlocybae
Antocoride, (Anthocoris nemoralis)
Antocoride, (Anthocoris nemoralis)
Crisopa (Chrysoperla carnea)
Crisopa (Chrysoperla carnea)
Crisopa ,(Chrysoperla carnea)
Coleotteri Coccinellidi (Harmonia axyridis)
Coleotteri Coccinellidi (Harmonia axyridis)
Coleotteri Coccinellidi (Harmonia axyridis)
Coleotteri coccinellidi (Adalia 2-punctata)
Coleotteri Coccinellidi (Adalia 2-punctata)
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani)
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani)
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani)
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani)
Cryptolaemus montrouzieri
Cryptolaemus montrouzieri
Cryptolaemus montrouzieri
Amblyseius cucumeris
Amblyseius cucumeris
Phytoseiulus persimilis
Phytoseiulus persimilis
Phytoseiulus persimilis
Phytoseiulus persimilis
Phytoseiulus persimilis
Nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis
bacteriophora)
Nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis spp)
Nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis megidis)
Metcalfa pruinosa
Psille
Psille
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Afidi
Cocciniglie cotonose
Cocciniglie cotonose
Cocciniglie cotonose
Tripidi
Tripidi
Ragnetto rosso
Ragnetto rosso
Ragnetto rosso
Ragnetto rosso
Ragnetto rosso
Oziorrinchi
Oziorrinchi
Oziorrinchi
Nome Commerciale
Neodryinus
Anthopak 200
Anthocoris system
Crisopak 1000
Chrysoperla carnea
Crisopa
Harmopak 250
Aphi - rid
Harmonia system
Adalia system
Adalia system plus
Aphidipak 500
Aphipar
Aphidius system
Aphisistem
Criptopak 1000
Cryprobug
Cryptolaemus system
Amblipak 50000
Thripexi - plus
Fitopak 2000
Spidex
Spidex - t
Phytoseiulus t system
Fitosistem
Nemopak h
Larvanem
Nemasys h
società distributrice
Bioplanet
Bioplanet
Intrachem
Bioplanet
Koppert Italia
Scam
Bioplanet
Koppert Italia
Intrachem
Intrachem
Intrachem
Bioplanet
Koppert Italia
Intrachem
Scam
Bioplanet
Koppert Italia
Intrachem
Bioplanet
Koppert Italia
Bioplanet
Koppert Italia
Koppert Italia
Intrachem
Scam
Bioplanet
Koppert Italia
Intrachem
Mezzi chimici e microbiologici
Formulato
commerciale
Società distributrice
Classe
tossicologica
Biopiren plus
Copyr
NC
Kenyatox verde
Copyr
NC
Piresan plus
Copyr
NC
Piretro verde
Copyr
NC
Piretrum 40
Copyr
NC
Pyros
Serbios
NC
Florapir
Piretro natura
Piret
NC
NC
Xi
Pireflor
Biopiren plus
Cerrus
Cerrus
Zapi Industrie
Chimiche, Agribiotec
Terranalisi
Intrachem
Impieghi autorizzati in
Avversità
etichetta Colture
PIRETRO NATURALE
Floreali e Ornamentali
Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri
defogliatori
Floreali e Ornamentali
Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri
defogliatori
Floreali e Ornamentali
Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri
defogliatori
Floreali e Ornamentali
Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri
defogliatori
Floreali e Ornamentali
Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri
defogliatori
Floreali, Ornamentali,
Afidi, Tingidi, Aleurodidi, Cicaline, Tentredini, Tripidi, Corythucha ciliata, Galerucella luteola,
Forestali
Coleotteri e Lepidotteri defogliatori, Metcalfa
Floricoltura, Ornamentali
Afidi, Cicaline, Tingidi, Coleotteri, Lepidotteri defogliatori, Aleurodidi, Tentredini
Floricoltura, Ornamentali
Afidi, Cicaline, Tingidi, Coleotteri, Lepidotteri defogliatori, Aleurodidi, Tentredini
Floreali ed Ornamentali
Afidi e Tripidi
Xi
NC
Floricoltura, Ornamentali
Floreali e Ornamentali
Diractin
Neemik
Oikos 25 plus
Neemazal t/s
Azactiva
Adina 10
Serbios
Serbios
Sipcam
Intrachem
Cerrus
Ital Agro
NC
NC
NC
NC
NC
NC
Show
Serbios
Xi
Afidi, Cicaline, Tingidi, Coleotteri, Lepidotteri defogliatori, Aleurodidi, Tentredini
Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri
defogliatori
AZADI RACTINA
Floreali e Ornamentali
Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi
Ornamentali Forestali (*)
Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi
Floreali e Ornamentali
Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi
Floreali e Ornamentali
Afidi, Tripidi, Minatori fogliari, Cicaline
Floreali e Ornamentali
Afidi, Tripidi, Minatori fogliari, Cicaline
Floreali, Ornamentali,
Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi
Forestali (*)
PIRETRO NATUR ALE + ROTENONE
Floreali, Ornamentali,
Afidi, Tingidi, Aleurodidi (adulti), Cicaline, Altica, Antonomi, Pentatomidi (cimici verdi),
Forestali forestali site in (ornamentali e Cocciniglie, Psille, Formiche, Meligete, Mosche, Tentredini, Tripidi, Metcalfa,
aree verdi quali parchi, viali
e giardini pubblici)
BACILLUS THU RINGIENSIS spp.
Floreali e Ornamentali
Nottue
Floreali e Ornamentali
Nottue
Floreali e Ornamentali,
Larve di Lepidotteri defogliatori, Ifantria
Tappeti erbosi
Btk 32
Agribiotec
NC
Floreali, Ornamentali
Larve di Lepidotteri defogliatori
Biobit hpwp
Scam
NC
Floreali e Ornamentali,
Larve di Lepidotteri defogliatori, Ifantria
Tappeti erbosi
Turex
Scam
NC
Floreali, Ornamentali
Larve di Lepidotteri
Astrel
Sipcam
NC
Floreali e Ornamentali
Larve di Lepidotteri, Ifantria
Bolas b.t.
Sipcam
NC
Floreali e Ornamentali
Larve di Lepidotteri, Ifantria
Kristal 32
Sipcam
NC
Floreali e Ornamentali
Larve di Lepidotteri, Ifantria
Agree
Suneco
NC
Floreali, Ornamentali
Larve di Lepidotteri
Foray 48 b
Scae
Xi
Forestali di Latifoglie e
Tortrice verde delle querce, Falena defogliatrice, Bombice dal ventre, Bombice dispari,
Aghifoglie
Stilpnozia del salice, Ifantria americana, Limantria, Processionaria della quercia, Dasichira,
Processionaria del pino
Xen tari
Isagro
NC
Floreali e Ornamentali,
Larve di Lepidotteri defogliatori, Ifantria
Tappeti erbosi
Encore
Intertec
Xi
Floreali e Ornamentali,
Nottue, Defogliatori
Tappeti erbosi
(*) Per le specie arboree ornamentali e forestali: l’applicazione avviene mediante iniezioni al tronco.
Lepinox
Rapax
Dipel hpwp
Intrachem
Intrachem
Bayer
Xi
Xi
NC
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STRATEGIE DI DIFESA DAI PARASSITI