Come si scrive
(parte terza)
LA ORGANIZZAZIONE DELLE IDEE
LABORATORIO DI ITALIANO
Lezione sesta
Sissis
semestre aggiuntivo classe 43A
40 ore dal 17 al 28 marzo 2003
Prof. Silvio Vitellaro
La organizzazione delle idee



Classificazione. Le idee raccolte devono essere messe "in
ordine" in modo da costruire un discorso. L'organizzazione
delle idee richiede l'uso di meccanismi associativi complessi,
che colgono somiglianze, costruiscono ragionamenti.
Mappa. Si tratta di raccogliere e suddividere le idee in
gruppi, in modo tale che ciascun gruppo di idee corrisponda
ad una parte unitaria del nostro scritto. Ciascun gruppo di
idee deve essere a sua volta riorganizzato e suddiviso in
sottogruppi: viene così costruita una mappa delle idee, una
struttura simile al grappolo associativo, ma in cui gli elementi
sono presentati in ordine gerarchico.
Scaletta. Successivamente possiamo procedere alla stesura
della scaletta, cioè di un elenco organizzato come un indice
che guiderà la stesura dello scritto. La scaletta è l'ultima
forma scritta prodotta durante la pre-scrittura.
La classificazione: preparazione



Un esercizio preparatorio, che allena la mente a sviluppare
capacità di classificazione, consiste nel suddividere un
insieme di oggetti in gruppi; per "gruppo" intendiamo un
insieme di oggetti con almeno qualche caratteristica in
comune.
Una classe è un insieme di elementi che hanno proprietà
comuni. Perché una classe sia ben definita, deve avere un
nome, anche costituito da più parole. Il nome della classe
deve essere preciso, in modo da offrire un criterio che
permetta di dire se un generico oggetto fa parte o meno di
quella classe.
Le relazioni che possono intercorrere fra due classi sono tre:
 inclusione,
 esclusione
 intersezione.
Le classi: inclusione

Inclusione. Una relazione di inclusione intercorre
fra due classi A e B quando tutti gli elementi della
classe A sono anche elementi della classe B. Ad
esempio, la classe dei cani è inclusa in quella dei
mammiferi; tutti i cani sono mammiferi.
MAMMIFERI
CANI
Le classi: esclusione e intersezione

Esclusione. Una relazione di esclusione intercorre fra due
classi A e B quando nessun elemento della classe Afa parte
della classe B e viceversa. Ad esempio, la classe dei
mammiferi e quella delle piante sono in esclusione fra loro.
MAMMIFERI

PIANTE
Intersezione. Una relazione di intersezione intercorre tra
due classi A e B quando esistono elementi comuni alle due
classi. Ad esempio, i mammiferi e gli animali acquatici
hanno come elementi comuni tutte le balene.
ANIMALI ACQUATICI
MAMMIFERI
Le classi: esercizi

A. Dati gli elementi, costruire le classi
Organizzare le liste disordinate di parole,
suddividendole in due o più gruppi o categorie.
Dare un nome a ciascuna categoria. E
ovviamente possibile trovare più di un criterio
organizzativo.

B. Date le classi, determinare le relazioni
Descrivere in modo grafico le relazioni che
intercorrono fra le classi
La classificazione


Il lavoro di classificazione deve essere svolto sulle idee
raccolte con la lista, il grappolo associativo o il flusso di
scrittura. E’ necessario prima di tutto individuare un numero
limitato di "idee principali" (categorie); in base a queste, le
idee vengono poi divise in gruppi. La individuazione di idee
principali può talvolta coincidere con la suddivisione del
problema in esame in vari sottoproblemi, da affrontare poi
separatamente.
ESEMPIO. Riprendiamo l'ipotetico articolo "L'Italia e gli extracomunitari";
in precedenza abbiamo raccolto quello che ci veniva in mente
sull'argomento sotto forma di una semplice lista (avremmo potuto
utilizzare anche un grappolo associativo o un flusso di scrittura). A
questo punto proviamo a raggruppare gli elementi in categorie. Una volta
individuata una categoria, nuove idee possono essere aggiunte alla lista
perché si attivano nuove associazioni. Una lista di idee, come una lista di
oggetti, può essere organizzata in modi diversi.
La classificazione: esercizi

Leggere una lista disordinata di idee (per es.
"Gli italiani, il cibo e le diete" o "La
professione dell'insegnante"). Individuare
alcune idee principali, categorie di
organizzazione. Suddividere la lista
disordinata in gruppi secondo le categorie.
Per ogni gruppo possono anche essere
generate nuove idee.
La Mappa

La mappa delle idee è una evoluzione del grappolo
associativo; essa consente di rappresentare in
modo grafico, sulla superficie del foglio, la
organizzazione delle idee. In particolare, presenta
le idee in modo gerarchico: le "idee principali" in
posizione dominante sulle idee secondarie; per
questo la mappa risulta uno strumento efficace
nella fase di organizzazione delle idee.
La mappa: descrizione


Con mappa intendiamo uno schema grafico che evidenzia sul
foglio i rapporti tra le idee. Con la suddivisione in gruppi
abbiamo individuato le idee principali nell'ambito della nostra
lista iniziale; con la mappa chiariamo e arricchiamo
ulteriormente i legami tra gli elementi che fanno parte di
ciascun gruppo. La mappa è uno strumento molto utile perché
porta ricorsivamente a distinguere le idee più importanti da
quelle via via meno importanti; quindi ci spinge ad articolare il
nostro discorso.
La mappa ha un aspetto simile a quello di un grappolo
associativo. La differenza tra un grappolo e una mappa è che
in un grappolo associativo le idee vengono collezionate in
modo molto libero, in una mappa le idee sono collocate in
modo gerarchico; in genere, le idee principali vengono
riportate al centro, mentre le idee più marginali (tra cui:
esempi ed esperienze personali) vengono segnate all'esterno.
La mappa: come si costruisce

Le fasi principali per costruire una mappa:
a. Al centro di un grande foglio si segna il titolo o il tema
dello scritto.
b. Si rileggono più volte le idee raccolte con la lista
disordinata, il grappolo associativo o il flusso di scrittura.
c. Per tentativi si individuano delle grandi categorie e si
dividono le idee inizialmente raccolte in gruppi.
d. Si segnano queste categorie o idee principali intorno al
nodo centrale.
e. Nell'ambito di ogni categoria si compie ancora il lavoro di
individuazione di sottocategorie che vengono segnate
nella mappa nel posto appropriato.
La mappa: esempio
La scaletta


La costruzione della scaletta è l'ultima operazione
della pre-scrittura: una volta raccolte e organizzate
le idee, e individuate quelle più importanti,
abbiamo di fronte, a seconda del nostro modo di
procedere, una lista ordinata in categorie oppure
una mappa.
La scaletta presenta le idee secondo un ordine e
una gerarchia; l'ordine delle idee nella scaletta si
ritroverà nel testo (a meno di correttivi
eventualmente introdotti nel corso della stesura).
L'uso di livelli gerarchici garantisce ulteriormente
l'organizzazione delle idee per importanza e
generalità.
La scaletta: descrizione
Una scaletta è costituita da una lista di idee organizzate gerarchicamente, in cui
tutti gli elementi dello stesso livello sono allineati verticalmente sulla pagina e,
se si vuole, sono contrassegnati da lettere e numeri, ad esempio secondo la
seguente struttura:
Introduzione
A.
1.
a.
b.
2.
a.
b.
B.
1.
a.
b.
c.
2.
3.
Conclusione
In questo esempio, il testo inizia con una introduzione e termina con una
conclusione; sono presenti 3 livelli gerarchici, rappresentati rispettivamente da
lettere maiuscole, numeri, e lettere minuscole. Vi sono 2 blocchi fondamentali, A
e B, corrispondenti a due parti distinte dello scritto. Il blocco A è suddiviso a sua
volta in 2 blocchi, e così via.
La scaletta: come si costruisce

Nella costruzione della scaletta a partire da una mappa
delle idee, si deve scegliere un percorso sulla mappa in
modo da "toccare" tutti i suoi nodi. Inizialmente si
decide un ordine dei nodi del primo livello. Ad ogni
nodo del primo livello corrisponde un "blocco di idee"
collegate che andrà percorso completamente prima di
passare ad un altro; ad ogni "blocco di idee"
corrisponderà una parte della scaletta (e poi dello
scritto). Talvolta un buon ordinamento dei nodi di una
mappa (con numeri e lettere) può addirittura sostituire
la scaletta, evitandoci la fatica di ricopiare tutte le idee.
Al termine del lavoro si deve valutare se la scaletta
generata risulti bilanciata, cioè se ciascun blocco dello
stesso livello abbia più o meno la stessa complessità.
La scaletta: gli errori più comuni






Costruire la scaletta senza aver raccolto le
idee.
Decidere la sequenza dei dettagli in un
blocco prima della struttura generale del
testo.
Realizzare pochi livelli gerarchici.
Disporre troppi blocchi al primo livello
gerarchico.
Collegare idee prive di rapporto gerarchico.
Costruire una scaletta sbilanciata.
La scaletta: esempio





(due soli livelli)
A. CHI SONO GLI EXTRACOMUNITARI

1. Termine: persone che vengono da paesi esterni alla Comunità Europea

2. Provenienza

3. Quanti sono

4. Come sono
B. LE CAUSE DI QUESTE MIGRAZIONI

1. Mancanza di lavoro

2. Diffusione di informazione

3. Anche in passato
C. LE REAZIONI DEGLI ITALIANI

1. Sono avvenute reazioni quando sono stati lesi interessi personali o economici

2. Senso di sorpresa e disagio di fronte a sradicati di razze diverse

3. Razzismo
D. PROBLEMI CHE GLI EXTRACOMUNITARI INCONTRANO IN ITALIA

1. Illegalità

2. Lavoro

3. Casa

4. Rapporti umani e sociali
E. SOLUZIONI AI PROBLEMI DEGLI EXTRACOMUNITARI

1. Integrazione

2. Solidarietà
La scaletta: esercizi


Esercizio 1. Costruire la scaletta per lo
scritto: "Gli italiani, il cibo e le diete".
Esercizio 2. Costruire la scaletta per lo
scritto: "La professione dell'insegnante".
Capitolo di un libro "Mestieri e professioni
del mondo di oggi".
Schemi organizzativi pronti

Alcuni tipi di testi hanno una struttura fissa;
i dettagli variano, ma alcune categorie
organizzative interne sono ricorrenti. La
conoscenza di questi schemi organizzativi
fissi consente un notevole risparmio di fatica
perché permette di saltare la raccolta delle
idee e l'organizzazione dei dati. Se si
conosce già lo schema di un certo tipo di
testo, si può direttamente partire da quello
per generare e sviluppare le idee.
Schemi organizzativi pronti: esempi
Verbale (ad esempio, di un consiglio di classe o di una
assemblea condominiale)
a. Luogo, tempo
b. Presenti
c. Ordine del giorno (elenco dei punti da trattare)
d. Per ciascun punto: interventi, mozioni, votazioni,
decisione finale
e. Orario della conclusione della riunione
f. Firme del presidente e del segretario della riunione
Schemi organizzativi pronti: esercizi
Proponiamo di individuare alcuni schemi organizzativi. Ciò
allena a costruire la struttura portante delle scalette per
problemi molto generali; inoltre, abitua a riconoscere
schemi ricorrenti in alcuni tipi di testo.
 Esercizio 1. Costruire uno schema organizzativo che
permetta di presentare le informazioni fondamentali di un
evento in un articolo di cronaca.
 Esercizio 2. Costruire uno schema organizzativo per un
curriculum vitae (per la ricerca di un posto di lavoro).
 Esercizio 3. Costruire uno schema organizzativo per
scrivere la recensione di un film.
 Esercizio 4. Costruire uno schema organizzativo per una
programmazione di insegnanti
FINE
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