LABORATORIO DI EMERGENZA
IN AREA PEDIATRICA
Terza Parte
MAGGIO 2014
SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO
SOMM.ZIONE VENOSA CENTRALE
• SITI DI ACCESSO
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VENA SUCCLAVIA
VENA GIUGULARE INTERNA
VENA FEMORALE
VASI OMBELICALI
SEDE INTRAOSSEA
SEDE ENDOTRACHEALE
SEDE INTRAOSSEA
VIA INTRAOSSEA
INDICAZIONI:
• Pericolo di vita con fallimento di accessi venosi
• Raccomandata dopo 90 secondi di tentativi infruttuosi di ricerca di un
accesso venoso
• Raccomandata sotto i 6 anni
VIA INTRAOSSEA
CONTROINDICAZIONI
• Infezione e ustione in sede di puntura
• Patologia ossea connatale
• Sospetta frattura dell’osso sede di puntura
• Osteomielite
• Età superiore ai 6 anni
VIA INTRAOSSEA
MATERIALE
garze, cerotti, disinfettante, guanti sterili
Ev. necessario per anestesia locale (carbocaina 2%, siringa da insulina)
Flaconi e set da infusione
Ago da midollo osseo 14-16 gauge o
Ago da intraossea
VIA INTRAOSSEA
1-2 cm sotto e medialmente la tuberosità tibiale ant.
in seconda battuta:
tibia distale o femore distale
VIA INTRAOSSEA
TECNICA
Identificare sede accesso e disinfettare la cute
Eseguire anestesia fino a periostio con anestetico locale.
Pungere la cute con angolo 90 gradi e poi dirigere l’ago
inclinandolo leggermente in senso caudale sul piano osseo, ruotandolo in
senso orario ed antiorario fino alla caduta improvvisa di resistenza (“pop”)
VIA INTRAOSSEA
TECNICA
Rimuovere il mandrino ed aspirare sangue; se in posizione corretta,
l’ago resterà fisso
Attaccare il set ed iniziare l’infusione
Assicurare l’ago ed il set di infusione
Valutare la presenza di eventuali complicazioni; non pungere mai il
medesimo osso una seconda volta
VIA INTRAOSSEA
COMPLICAZIONI
Cellulite, infezione locale
Osteomielite
Frattura parete ossea
Dislocamento
Sindrome compartimentale
ACCESSI VENOSI PERIFERICI
PRESIDI
PEDIATRICI
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BUTTERFLY DELLA MISURA DEL 23-25 GA
•
AGOCANNULA
UNA MAGGIOR DURATA (FINO A 3 GG)
MAGGIOR COMODITÀ PER IL BAMBINO
DIMENSIONI RAPPORTATE A: ETÀ DEL BAMBINO,
DIAMETRO DELLE VENE
NECESSITÀ DI INFUSIONE
23GA
24GA
22GA
26GA
Agocannule in plastica da 24 a 14 G
Codice colore
Calibro
Lunghezza in mm
Portata ml/min
Arancio
14 G
32/50
280/315
Grigio
16 G
32/50
185/210
Verde
18 G
32/44
98/100
Rosa
20 G
32/25
65
Azzurro
22 G
25
36/38
Giallo
24 G
29
24/25
ACCESSI VENOSI PERIFERICI
Materiale necessario
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Agocannula in plastica e/o butterflay
Laccio emostatico
Guanti monouso
Panno da appoggiare ev. sul lettino sotto il braccio del bambino
Disinfettante per la cute (alcool bianco o clorexide s)
Cotone
Cerotto
film trasparente (tegaderm)
Contenitore per aghi
Set per infusione
Emla e saccarosio al 24% in siringa da somm.re per via orale
Succhiotto personale del bambino
Siringhe da 5 cc con fisiologica
Eventuale doccia preformata per l’immobilizzazione dell’arto
Cerotto tipo fixomull per fissaggio doccia
Benda adesiva per fissaggio
Eventuale materiale per prelievo venoso
ANESTETICI LOCALI
EMLA: la “crema magica”
80
UTILIZZO DI EMLA CREMA
(lidocaina + prilocaina)
INDICAZIONI: utilizzo come anestetico topico della cute
APPLICAZIONE: si applica sulla cute del bambino ( circa 1g/10cm2 ) un’ora prima della
venipuntura (in tal caso l’applicazione verrà fatta in più zone degli arti superiori) o della
puntura intramuscolare,ponendo a sua volta sulla crema un cerotto tipo tegaderm perché
non vi sia dispersione del prodotto.
CONTROINDICAZIONI:
•non applicare su ferite aperte.
•in pazienti con dermatite atopica il tempo di applicazione si riduce a 15-30 minuti prima di
ogni attività.
•Nei bambini al disotto dei 12 mesi
•Prima di una iniezione intracutanea di un vaccino vivo tipo BCG, poiché non è possibile
escludere un interazione tra i principi attivi di EMLA e il vaccino.
IMMOBILIZZAZIONE
CORRETTA
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
TECNICA
EMLA 45 MINUTI PRIMA CIRCA
AGIRE IN COPPIA
presentarsi al bambino e ai genitori e spiegare con
linguaggio adatto la procedura
Predisporre il materiale occorrente su un carrello
Eseguire il lavaggio delle mani o utilizzare il gel alcolico
indossare guanti monouso
Applicare un telino sotto l’arto del bambino
Rimuove EMLA con una garza asciutta nei vari punti
ipotetici di venipuntura
reperire la vena applicando il laccio senza stringerlo troppo
iniziare la ricerca dal dorso della mano non dominante
disinfettare la cute
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
TECNICA
scegliere l’agocannula idonea
Mantenere il bambino (2°operatore) in posizione
corretta e fermo
Fare in modo che il bambino possa vedere il
genitore
“fissare” la vena con il pollice dell’altra mano
distrarre il bambino
Farlo consolare dal genitore(ciuccio)
Somm.re il saccarosio al 24% per via orale
contemporaneamente all’inserimento
dell’agocanula
Inserire l’ago con movimento rapido a 15-30 gradi
sul piano cutaneo
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
TECNICA
Inserire il butterflay o agocanula
avanzare l’ago di alcuni mm e poi spingere
nella vena la cannula (non completamente)
Sfilando contemporaneamente il mandrino
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
TECNICA
rimuovere l’ago ponendolo nel contenitore dei
taglienti
far togliere il laccio
Mantenere la posizione
Mantenere tranquillo il bambino
controllare il reflusso di sangue spontaneo
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
TECNICA
fissare la cannula con il film trasparente
(TEGADERM)
Raccordare l’agocanula al rubinetto 3 vie
Eseguire il lavaggio con la soluzione
fisiologica se non necessita di infusione
riavvitare il tappino
Raccordare il rubinetto al deflussore della
fleboclisi in caso di infusione
Fissare bene il set a valle del punto
d’inserzione
applicare il palmare di giusta misura
Ricopre con benda elastica auto fissante la
parte interessata mantenendo visibile il punto
d’inserzione
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
TECNICA
Istruisce il genitore al controllo del sito di inserzione
(edema,rossore,dolore)
Smaltisce il materiale utilizzato nel contenitore per rifiuti sanitari a
rischio infettivo
Togliere i guanti e procedere allì’igiene delle mani
Annotare l’avvenuta esecuzione della manovra
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
ERRORI
Inserzione dell’ago lenta
• Prolungarsi nei tentativi di pungere la vena, ridirezionando l’ago più volte
• Riarmare la cannula con l’ago
• Effettuare più di 2 tentativi /operatore
ACCESSO VENOSO PERIFERICO:
COMPLICANZE
• rottura della vena
• lipotimia
• stravaso farmaci tossici:
- necrosi locale
- tromboflebite
- infezione locale
- cellulite
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accesso venoso periferico