speed test 500 Abarth Ready to play U na Fiat 500 nera con il logo dello Scorpione, l’assetto ribassato e i profili in carbonio nei punti giusti fa sempre la sua figura e si può “indossare” tranquillamente in tutte le occasioni. Piazza o paddock, avvocato o agente di borsa non fa differenza, le sue linee cascano sempre bene. Questo nero lucido, poi, ha i riflessi del nero caffè e con i cerchi da 17” sembra davvero una tazzina di ottimo aroma colma fino all’orlo. Ma di cosa? A prima vista la risposta giusta è “grinta”! Ma non basta! Questa volta c’è di più, anche se per scoprirlo abbiamo dovuto strapazzarla per una giornata intera sul circuito di Monza. Il tecnico della Magneti Marelli è arrivato puntuale come il sole e ha giocato subito a carte scoperte, consegnandomi senza timore le chiavi della sua perla nera, basata sulla 500 Abarth quattro cilindri turbo da 135 CV e figlia del programma di tuning della Magneti Marelli. Per la precisione, ci racconta, quel programma è nato 4 anni fa quando la società milanese è stata coinvolta da Fiat e Ferrari nella realizzazione di una versione speciale della 500 destinata alla rete dei concessionari Ferrari. L’antenata di questa “6nove5” si chiamava “Fiat 500 for Ferrari Dealers” e fu realizzata in 200 esemplari esclusivi. [2 ] ELABORARE 182 Potenza xxxxx CV Coppia xxxxxxxx Peso xxxxxxxxx Tuning xxxxxxx Divertimento e piacere di guida testo e foto di Giuliano Donati sono una merce rara, ma questa Fiat 500 Abarth “6nove5” by Magneti Marelli Elaborazioni sembra averne da vendere. MERITO DELLA COSIDDETTA “LEGGE DEL PEDALE”. Scopriamo insieme ai loro tecnici come funziona! ELABORARE 182 [3 ] strillo strillostrillo strillo strillo strillostrillo strillo Stavolta, invece, tutte le singole parti della “6nove5” sono a disposizione dei clienti presso la rete Fiat e Magneti Marelli. Un bel vantaggio! Look special Lo splitter e la griglia in carbonio sul musetto, insieme ai bellissimi cerchi da 17” che lasciano intravedere la pinza rosso fiammante e il disco in acciaio forato, sono state le prime belle scoperte a motore ancora spento. È un tuning discreto e poco appariscente, ma chi se ne intende scopre subito alcune “chicche” che meritano due chiacchiere con il suo progettista. Il primo pezzo da guardare è [4 ] ELABORARE 182 l’estrattore monouscita in fibra di vetro con tanto di griglia centrale. Si tratta di un pezzo fatto apposta per ospitare sulla sinistra il terminale 100% inox “for race use only” firmato Magneti Marelli, con apertura tagliata a fetta di salame. Discreto, poco sporgente, apparentemente educato e abbinato sempre al suo catalizzatore originale, questo pezzo sarà poi il vero compagno di avventura capace di suonare la carica alle ondate di adrenalina che scatena la piccola Abarth. Il suo sound è semplicemente epico e non passa inosservato né a chi ci sta intorno né a noi che tra poco ci divertiremo al volante. Il restyling prosegue con altri quattro elementi in carbonio: i coprispecchietti, la mascherina anteriore con griglia racing, lo spoiler sopra il lunotto e lo splitter a lama anteriore che sicuramente aggiunge un bel tocco finale di grinta. Parlando di restyling è giusto terminare con i quattro cerchi progettati e prodotti in Italia e personalizzati con bandierina tricolore e logo Magneti Marelli, misura 7jx17” ET35 omologati TÜV. Kit freni e assetto Scendiamo in profondità. Tra le razze dei cerchi è impossibile non vedere le pinze rosse originali, che però questa volta mordono due dischi Brembo anteriori in ghisa ad alta pressione forata e verniciata. Le misure originali, da 284 mm di diametro, non devono trarre in inganno. La resistenza strutturale e il mordente di questi Brembo non hanno paragoni con quelli di serie e anche dopo 7 giri di fila sul circuito di Monza non abbiamo registrato segni di surriscaldamento e fading. L’impressione, anzi, è stata quella di poter ritardare le staccate molto più di quello che suggeriva il buon senso, potendo contare su un potenziale frenante ampiamente superiore ai pesi e alle velocità in gioco. L’ultimo elemento del kit Magneti Marelli per l’assetto lo abbiamo scoperto in pista: sono le molle ribassate di 50 mm che consentono di accentrare le masse vicine al baricentro della vettura, migliorandone il comportamento in entrata di curva ma anche in percorrenza e in uscita, o nei rapidi cambi di direzione sullo stretto o sulle strade. Il segreto è la progettazione geometrica della molla, che tende a smorzare le onde di bassa frequenza, ottimizzando l’assetto senza dare l’impressione di un’auto solo per la pista e dura come una panca. La legge del pedale Eccoci al cuore del progetto Magneti Marelli. Qui entra in gioco davvero il know how della Casa, che in questo campo ha esperienza da vendere. Parliamo di moduli centralina e pedale. Lo scatolotto di per sé non dice molto, anche se ce ne sono due, uno sotto il cofano e uno sotto il pedale dell’acceleratore. Il modulo centralina si inserisce perfettamente sulla Ecu originale senza modificare quindi l’affidabilità e la garanzia, e agisce aumentando la portata d’aria dell’alimentazione. Ovviamente, essendo progettato ad hoc per questo TJet da 135, non ELABORARE 182 [5 ] Elaborazione Abarth 500 “6nove5” by Magneti Marelli Elaborazioni Cerchi Magneti Marelli da 7jx17” Assetto kit molle Magneti Marelli ribassate di 50 mm Freni due dischi anteriori in ghisa forata da 284 mm by Brembo su specifiche Magneti Marelli Scarico acciaio 100% inox monotubo “For race use only” con catalizzatore di serie Modulo motore Magneti Marelli per TJet da 160 CV con mappa personalizzabile Modulo pedale by Magneti Marelli Elaborazioni Kit estetico anteriore griglia e splitter in carbonio + coprispecchietti Kit estetico posteriore spoiler lunotto in carbonio e modulo estrattore monouscita in fibra di vetro Base vettura Abarth 500 TJet 135 CV strillo strillostrillo strillo strillo strillostrillo strillo [6 ] ELABORARE 182 richiede una nuova pompa della benzina, ma semplicemente utilizza meglio quella originale senza uscire dal range di utilizzo della lambda. In questo modo il TJet 1.4 ha a disposizione 3 mappe differenti che si possono scegliere dall’abitacolo, grazie a un bel telecomando che può stare tranquillamente insieme al portachiavi. La mappa 0 corrisponde a Off e offre sostanzialmente la mappatura originale. Con la mappa 1 (soft) si comincia ad avvertire un miglioramento nella risposta del motore, e con la mappa 2 (race) ci si diverte davvero. In questa modalità, il propulsore esprime fino a 160 CV ma quello che cambia e si percepisce alla guida è un effetto molto maggiore. L'incremento non è quantificabile solo in termini di potenza assoluta, ma soprattutto nella risposta del motore e del pedale. Il modulo, infatti, ottimizza il rendimento del propulsore mentre è il “pedal boster” che cambia la cosiddetta “legge del pedale”, giocando sugli algoritmi che regolano l’apertura della farfalla in rapporto all’inclinazione dell’acceleratore. In pratica, guidando sportivi, è facile accorgersi che il regime scende raramente sotto i 3000 g/m e che il motore sembra sempre pronto a scattare al minimo accenno di gas. Tanto da dover perfino dosare l’acceleratore in uscita dalla Prima Variante di Monza, stretta ma pur sempre progettata per le Formula 1. La scossa e la botta di adrenalina che ne derivano ti risalgono lungo la schiena in un attimo, e i giri in pista volano fino a fine turno come se niente fosse. Non importa che sul rettilineo, dove si arriva comunque a puntare i 190-200 km/h, qualche Porsche si diverta a “pettinarci”: il nostro divertimento va ben oltre e l’avvicinarsi della Prima Variante ci fa pregustare ancora un minuto di goduria pura e ininterrotta che inizia con una bella staccata e praticamente non smette più fino all’uscita dalla Ascari. Anche i veloci terza e quarta tra le due Lesmo fanno godere, anche se il momento topico è il terza-quarta in piena Ascari. Per tutto il resto, come si suol dire c’è Mastercard!