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La Cronaca Scolastica di Appiano
Dalla Cronaca Scolastica
di Appiano 1914-1919
di MILENA COSSETTO
Presso l’archivio della scuola elementare di San Michele di Appiano c’è un voluminoso manoscritto: si tratta di una
“Schulchronick”, una “Cronaca Scolastica” che descrive la vita nella scuola, i
mutamenti, la quotidianità e i principali avvenimenti che segnano la vita della
comunità del piccolo centro dell’Oltradige. Il manoscritto inizia nel 1907, data
di costruzione del nuovo edificio scolastico a San Michele di Appiano e si conclude con il 1926, periodo in cui l’autore
viene allontanato dalla scuola a causa
della progressiva italianizzazione. Il cronista, il maestro elementare Karl Sandbichler, non interrompe la cronaca scolastica durante la prima guerra mondiale, anche se era soldato, si trovava lontano da casa, e combatteva al fronte.
Karl Sandbichler, nato nel 1878 a Sillian, nel Tirolo dell’Est, frequenta l’Istituto per la Formazione dei Maestri a
Bolzano e a vent’anni ottiene il suo primo incarico di insegnamento a Sellrain
presso Innsbruck, poi insegna ad Anterselva (Antholz) in Pusteria tra il 1898
e il 1903; giunge alla scuola elementare
di San Michele di Appiano nell’autunno del 1903, dove si sposa con Elisabeth
Pardatscher (da cui avrà 4 figli) e insegna fino al 1926. Il fascismo, con la sua
radicale politica di italianizzazione della scuola, “manda in pensione” i mae-
stri di lingua tedesca (facendo passare
il loro stipendio da 300 a 100 lire al
mese). Anche Sandbichler, dopo 23 anni
di lavoro, viene allontanato dalla scuola, cosa che accade anche a molti altri
insegnanti di lingua tedesca; si trasferisce nel Nord Tirolo (a Arzl, Telfes e
Hötting ) e porta con sé la sua “Cronaca Scolastica”, salvandola dalla distru-
stimonianza di Sandbichler ci guida alla
scoperta di come la guerra fosse vissuta
dai bambini e dagli insegnanti, dagli
uomini e dalle donne e quanto l’intera
comunità di Appiano fosse segnata dalle ricadute della guerra sulla vita quotidiana, l’alimentazione, il lavoro nei campi, la scuola, la vita sociale.
Va ricordato che nell’impero austro-un62
quentavano la scuola di San Michele di
Appiano.
Ecco come descrive gli anni della prima
guerra mondiale il maestro Sandbichler:
28 luglio 1914: L’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia, viene proclamata la mobilitazione generale.
17 agosto 1914: L’imperial regio Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano stabilisce per la scuola elementare
di Appiano l’inizio delle lezioni l’1. settembre e la distribuzione delle “notizie
scolastiche” (pagelle) il 31 dicembre, il
28 febbraio, il 30 aprile, il 30 giugno.
Anno Scolastico 1914-1915
1 settembre 1914: Comincia il nuovo
anno scolastico, a Est e a Ovest marciano le colonne verso un futuro sanguinoso. L’inizio della fine.
zione. Molti anni più tardi gli eredi la
consegnano al parroco Riezler, insegnante a Frangarto (frazione di Appiano) e così la “Cronaca Scolastica” di
Sandbichler (che era rimasta ferma al
1926 e mai rimaneggiata) torna là dove
era stata scritta.
Abbiamo scelto di tradurre e pubblicare
le pagine della “Schulchronick” dedicate al periodo di guerra 1914-1918; la te-
garico la scuola elementare era obbligatoria (dai 6 ai 12 anni) fin dal 1774
(Riforma Scolastica di Maria Teresa
d’Austria), ma in Tirolo fin dal 1586 esisteva un ordinamento scolastico (Ferdinando II) e dai documenti di archivio
risulta che ad Appiano esisteva una
scuola fin dal 1661.
Nel 1907, dopo l’inaugurazione del
nuovo edificio scolastico, 336 alunni fre-
5 settembre 1914: Il distretto scolastico
di Bolzano ha inviato disposizioni affinché le scuole portino gli scolari nei
boschi per raccogliere i funghi da inviare alla Croce Rossa e per il sostegno dei
soldati al fronte.
62. La Scuola elementare di Appiano durante
i lavori di costruzione iniziati nel 1906.
63. La nuova Scuola elementare di Appiano
nel 1907.
64. La nuova Scuola elementare di Appiano
in una cartolina.
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27 ottobre 1914: Oggi alle 11 e 30 c’è
stato un terremoto: nell’abitazione del
Dirigente Scolastico di San Michele un
orologio a pendolo si è fermato, le porte e le finestre aperte hanno sbattuto di
qua e di là.
mente i seguenti articoli: fiammiferi, tabacco, sigari, sigarette, pipe, cartoline,
candele, specchi da tasca, lacci da scarpe, fazzoletti da naso, pezze da piedi,
calzettoni, Speck, salami, vino, grappa,
succo di lamponi ecc.
31 ottobre 1914: Il Dirigente Scolastico di
S. Paolo invia nuovamente 26 paia di scaldapolsi alla Croce Rossa di Bolzano. […]
15 marzo 1915: I bambini della scuola
di San Paolo hanno inviato allo stesso
indirizzo i seguenti doni per i soldati al
fronte: 85 sigari, 645 sigarette, 13 pacchetti di tabacco per sigarette, 8 pacchetti di carta da sigarette, 80 pacchetti di
tabacco da fumo, 2 cassette di sigarette,
3 calendari tascabili, 2 coltelli, 5 pezzi
di Speck, 5 salami, 26 bottiglie di grappa, 2 specchi da tasca, 350 cartoline, 300
accendini, 15 matite, 48 pezzi di carta
da lettera, 10 fazzoletti e 12 tavolette di
cioccolata = in totale 1570 pezzi. Tutte
31 dicembre 1914: Situazione alunni a
San Michele: 386 bambini, di cui 201
maschi e 185 femmine. […]
12 marzo 1915: Oggi sono stati inviati
al comando di Bolzano molti pacchi
dono per Pasqua (del peso di più di 50
chili), raccolti dagli alunni per i soldati
al fronte. Erano state offerti special-
18 settembre 1914: La più alta autorità
politica del territorio, cioè la Luogotenenza tirolese di Innsbruck, ha ordinato a tutti gli scolari di raccogliere foglie di more per le truppe al fronte. Le
giovani foglie di questa pianta, da noi
chiamate “Murn”, servono a preparare un tè usato per curare le affezioni delle vie respiratorie superiori.
23 settembre 1914: […] L’imperial regio Consiglio Scolastico Distrettuale di
Bolzano ordina a tutte le scuole di sfruttare gli alunni e cioè […] che durante le
ore di lavoro manuale le bambine confezionino a maglia degli scaldapolsi per
le truppe in Galizia. La scuola di San
Paolo in poco tempo ha inviato 20 paia
di scaldapolsi.
9 ottobre 1914: In tutto il Tirolo, a causa della zelante attività di confezione a
maglia degli scaldapolsi per i soldati,
la lana aveva cominciato a scarseggiare e con una circolare il Consiglio Scolastico Distrettuale informava le scuole
che a Bolzano non si trovava più lana
da comperare. Le scuole, quindi, vengono esortate a cercare la lana in loco.
19 ottobre 1914: Il Consiglio Scolastico
Distrettuale dà indicazioni su come devono essere seccate al meglio le foglie
di mora raccolte.
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queste cose sono state inviate al punto
di raccolta a Bolzano, via Portici 30. […]
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27 marzo 1915: L’imperial-regio Ministero della Guerra di Vienna ha inviato
un rigraziamento ai bambini della
scuola elementare di San Paolo per gli
amorosi doni che i bambini di questa
scuola hanno raccolto. […]
16 aprile 1915: Il Dirigente Scolastico
di San Michele ha ricevuto in questi
giorni una quantità di Cartoline Postali
dal fronte, che contengono i ringraziamenti dei soldati per i regali di Pasqua
inviati dagli scolari. Così sembra proprio che una parte delle molte cose inviate siano arrivate alla destinazione
stabilita.
17 aprile 1915: Il Consiglio Scolastico
Distrettuale di Bolzano ha disposto la
raccolta da parte degli scolari di metalli per la guerra. […]
23 maggio 1915: La nostra “alleata”
Italia ha dichiarato guerra all’AustriaUngheria. […]
1 settembre 1915: Ricomincia la scuola,
eccezionalmente per quest’anno non è
previsto l’obbligo di frequenza per il
mese di settembre.
9 settembre 1915: Poiché in molti luoghi è scoppiato il vaiolo, il Consiglio
Scolastico Distrettuale ha ordinato la
vaccinazione degli scolari. Inoltre lo
stesso ufficio ha disposto che gli scola-
ri partecipino ad una nuova raccolta di
foglie di more. […]
20 settembre 1915: A San Paolo la terza sezione viene chiusa, perché si
sono avuti ancora dei casi di difterite. Fino alla fine di settembre la sezione rimarrà chiusa e poi – come di
consueto – nel mese di ottobre non
c’è scuola. […]
1 ottobre 1915: L’Ufficio Assistenza per
i soldati in guerra di Bolzano invia al
dirigente scolastico di San Paolo un
pacco con 15 chili di lana, con il compito di far confezionare dalle alunne
degli indumenti contro il freddo per i
soldati al fronte. […]
30 novembre 1915: Tra il 23 e il 30 novembre in tutta l’Austria si è avviata
attraverso gli scolari una grande raccolta di lana e caucciù. Risultato a San
Michele: 30 sacchi. […]
7 dicembre 1915: […] Gli scolari vengono chiamati alla raccolta di ortiche
per i soldati al fronte. Ma in questa sta-
gione nell’Oltradige non ci saranno più
molte ortiche.
31 dicembre 1915: Situazione degli alunni a San Michele: 213 maschi e 189 femmine. Totale: 402 alunni. […]
31 gennaio 1916: Il 28, 29, 30 e 31 gennaio 1916 in tutto il comune di Appiano, a causa della scarsezza di farina,
non si è potuto fare il pane. Così anche
tra il 6 e il 17 febbraio. […]
9 marzo 1916: Il Consiglio Scolastico
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Provinciale avvisa il personale insegnante che la carta scarseggia e i quaderni
sono molto rincarati. Perciò si raccomanda di risparmiare sui quaderni. […]
18 marzo 1916: Sabato
è stato avvistato un aereo italiano sulla valle
dell’Adige. […]
9 aprile: Arrivo di nuove truppe. Il numero dei soldati acquartierati nel comune di Appiano si aggira intorno ai
20.000. […]
28 marzo 1916: Ancora
molti passaggi di truppe attraverso Appiano,
prevalentemente di salmerie, provenienti dalla
Serbia e buttate sul
fronte italiano. Durante questi transiti il tempo era pessimo.
23 aprile 1916: Pasqua. Colorare le uova
di Pasqua, come qui era consuetudine,
è vietato con multe fino a 200 corone.
25 aprile 1916: Il Consiglio Scolastico
Distrettuale di Bolzano ordina alle
scuole la raccolta di foglie di fragola e
di mora per la preparazione del tè.
24 aprile 1916: Ora altre aule scolastiche a San Paolo sono state requisite dai
27 aprile 1916: Questa sera sono stati
avvistati due aeroplani nemici che sono
6 aprile 1916: Il nuovo
dirigente Scolastico di
San Paolo Josef Hechensteiner deve comunicare al Consiglio
Scolastico Distrettuale
di Bolzano che le aule
delle sezioni III e IV
sono state occupate dai
militari a tempo indeterminato. Per non lasciare cadere le lezioni,
queste classi sono state
accorpate e organizzate in turni di mezza giornata.
65. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il gior-
15 marzo 1916: A partire dal 26 febbraio sono stati registrati molti passaggi
di truppe attraverso il comune di Appiano, e spesso si fermavano in questo
centro circa 1000 cavalli con la relativa
truppa.
nalino” anni ’20.
66. 15 gennaio 1917: il ristoratore del ristorante della stazione con alcuni bambini davanti
al Kursaal. Foto Museo Civico Merano.
67. Gli alunni e le alunne del liceo spalano la
neve davanti al Kursaal sotto la guida del direttore Förster. F o t o M u s e o C i v i c o M e r a n o .
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militari. A causa della scarsità di locali
adeguati le lezioni sono sospese fino a
data da destinarsi.
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gran massa di truppe che stazionava nel
comune circa dall’inizio di aprile.
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5 giugno 1916: Dal primo maggio il
Comune aveva iniziato la distribuzione
di farina, col primo giugno al Comune
fu dato incarico di distribuire anche lo
zucchero. Questi viveri venivano distribuiti agli abitanti nella scuola di San
Michele.
7 giugno 1916: Il Consiglio Scolastico Distrettuale ordina: gli scolari devono raccogliere le ortiche per le truppe al fronte!
1916-1917
1 settembre 1916: Inizio della scuola
autunnale. Al piano superiore della
scuola di San Michele venne allestito un
osservatorio militare contro il pericolo
di incendi e di bombardamenti aerei.
stati bersagliati dalla contraerea del
Renon, ma purtroppo senza successo.
giolini, per ridurre i danni provocati da
questi insetti alle coltivazioni.
27 aprile 1916: Il Consiglio Scolastico
Distrettuale ordina che gli scolari siano invitati a distruggere con zelo i mag-
30 aprile 1916: Nella sede dei pompieri
di San Michele sono stati acquartierati
molti prigionieri russi che vengono messi a disposizione della popolazione per
prestazioni d’opera.
68. Il secondo anno della scuola per macchinisti comandati per il raccolto nel Burgraviato
(4 settembre 1917). Foto Museo Civico Merano.
6 9 . F. X. Gruber direttore del coro dei bambini
dell’asilo di San Nicolò. Foto Museo Civico
Merano.
70. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il giornalino” anni ’20.
30 aprile 1916: A mezzanotte in tutta le
Germania e l’Austria-Ungheria gli orologi vengono fatti anticipare di un’ora.
Questo periodo estivo dura fino al 30
settembre 1916.
16 maggio 1916: Partenza per il Sud della
18 novembre 1916: la Luogotenenza Distrettuale ordina la raccolta di
Heller (monete
da un centesimo) per la seconda distribuzione di doni di
Natale a favore
degli orfani di
guerra bisognosi in Tirolo e nel
Vorarlberg.
21 novembre
1916: A Vienna
muore il Kai-
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ser. Franz Joseph di Asburgo Lorena
aveva 86 anni ed era nel 69° anno del
suo regno. Una “reliquia di un tempo
ormai passato”, come venne descritto
in modo efficace. La sua morte significò l’inizio del disfacimento interno della monarchia.
27 novembre 1916: Servizio funebre solenne per la morte del Kaiser Franz Joseph nella chiesa parrocchiale di San
Paolo con la partecipazione degli scolari. La scorsa settimana venne eseguita la già disposta raccolta di Heller (monete). Risultato della raccolta tra gli
alunni di San Michele: 31,90 Corone.
30 novembre 1916: Solenne sepoltura
dell’imperatore nella Chiesa dei Cappuccini di Vienna. In tutto l’impero
suonarono le campane. Anche da noi,
nella ristretta zona di guerra, dove le
campane dall’ingresso dell’Italia in
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to in miseria che deve mandare i suoi
alunni a raccogliere foglie di more, di
fragole, ortiche, centesimi, caucciù e
lana, vecchi metalli e infine anche ossa
- e là i ricchi soldati americani che gettano via la cioccolata! Qui lo Stato che
deve tirare fuori dai campanili le antiche e venerate campane per mettere insieme ancora un paio di fusti di cannone - là un nemico che nuota nell’abbondanza! Qui uno Stato che, senza scrupoli, caccia in mezzo alla pioggia di
pallottole nemiche i suoi uomini, giovani e vecchi, padri di famiglie numerose, senza riguardo alle perdite umane - là un avversario che può permettersi di sprecare materiale, ma cerca di
risparmiare, per quanto possibile, i suoi
uomini. Proprio un’immagine triste.
70
17 maggio 1917: Gli scolari devono di
nuovo andare a caccia di maggiolini per
salvare i raccolti. L’ordine viene dal Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano.
guerra erano diventate mute, fu autorizzato il suono delle campane. Questo suono era doppiamente triste, poiché nel Tirolo poco prima la maggior
parte delle campane furono tolte per
uso bellico. Nei campanili di San Paolo e San Michele erano rimaste solo le
campane grandi, tutte le altre erano
state tolte.
12 dicembre 1916: Il Consiglio Scolastico Distrettuale supera se stesso in creatività: ora gli alunni devono anche andare a raccogliere le ossa! E certamente non come nutrimento per le sempre
citate truppe combattenti al fronte, ma
probabilmente per la preparazione di
concimi per ottenere un miglior raccolto nel 1917. Che situazione: qui uno Sta-
17 maggio 1917: Lo stesso ufficio ha
scritto che gli insegnanti devono esortare la popolazione, a prendere con sé i
bambini dalla città e portarli in campagna e dare loro da mangiare. Tutto
ciò a causa della sottoalimentazione di
numerosi bambini di città per la penuria e la mancanza dei generi alimentari di prima necessità.
19 agosto 1917: L’imperial-regio Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano ordina: i maestri devono rafforzare
le convinzioni degli adulti per mezzo dei
bambini, sul fatto che non c’è mai stato un offuscamento dei rapporti tra gli
alleati Austria e Germania. Affermazioni contrarie provengono dalla propaganda tendenziosa del nemico.
15 settembre 1917: Oggi il nostro giovane imperatore, proveniente dal Passo
della Mendola, è passato in auto da San
Michele, diretto a Bolzano.
28 ottobre 1917: Gli allievi devono raccogliere lana per le truppe combattenti
al fronte. Ordine dell’imperial-regio
Consiglio Scolastico Distrettuale di
Bolzano.
7 dicembre 1917: Dopo due anni e
mezzo di silenzio il 6 dicembre 1917
venne dall’imperial regia amministrazione dell’esercito il permesso di far
suonare nuovamente le campane da
Merano fino a Castel Firmiano, dal
Brennero fino a Bolzano, così come in
tutta la val Pusteria. Purtroppo nella
maggior parte dei campanili, a causa della requisizione, era rimasta soltanto una campana.
9 dicembre 1917: Il 9 e il 10 dicembre
nella scuola di San Michele fu celebrato un servizio religioso evangelico ed
uno ebraico.
29 dicembre 1917: La conferenza locale dei maestri di San Paolo decise di
proibire severamente agli alunni di andare in slitta sulla pubblica via e di tirare palle di neve.
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31 dicembre 1917: Situazione degli alunni a San Michele: 409 bambini.
26 febbraio 1918: Dalle 8 fino a mezzanotte la città di Bolzano venne bombardata dagli aerei italiani e francesi: ci furono grandi danni, molti morti e feriti.
12 giugno 1918: Nel mese di aprile,
maggio e giugno 1918 gli approvvigio-
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namenti divennero così scarsi che per
5-6 settimane non ci fu pane; bambini
e adulti si ammalarono a causa della
sottoalimentazione.
22 agosto 1918: Mentre c’era la luna
piena apparecchi nemici gettano delle
bombe sulla città di Bolzano; ci sono
stati di nuovo alcuni morti ed è stato
danneggiato anche il tetto della “Franz
Josefs-Jubiläumsschule”, oggi scuola
elementare “Goethe”.
1918-1919
4 ottobre 1918: Un attacco aereo su
Egna ha provocato ancora alcuni morti e feriti.
2 novembre 1918: In questi primi giorni di novembre 1918 è cominciata la
grande ritirata delle truppe austro-ungheresi dal fronte del Sud, a causa di
ciò vari magazzini qui e nei dintorni
di Bolzano sono stati saccheggiati
dalle truppe indisciplinate. I magazzini sono rimasti completamente vuoti. Ma i saccheggi non sono stati solo
opera dei soldati, ma c’è stato anche
lo zelante aiuto della popolazione civile locale. In particolare sono stati
saccheggiati i magazzini di viveri.
4 novembre 1918: San Carlo Borromeo:
nessuno qui pensava a festeggiare l’onomastico del Kaiser. La giornata è trascorsa senza canti e senza rumore. L’Austria, l’antica Austria imperiale, non
esisteva più.
5 novembre 1918: L’inizio della scuola
invernale fu rinviato a una data successiva a causa della forte diffusione della
cosiddetta “spagnola” (una grave forma di influenza). Di questa malattia
morirono alcune persone e tra queste
anche alcuni bambini.
6 novembre 1918: Oggi a mezzogiorno
è giunta una prima pattuglia italiana
a cavallo, proveniva dalla Mendola, ha
attraversato Appiano e si è diretta verso Bolzano.
7 novembre 1918: Centinaia di auto con
truppe italiane sono passate attraverso
San Michele, in direzione di Bolzano.
11 novembre 1918: Primo acquartieramento italiano nella scuola di San Michele. Le immagini dell’imperatore, per
essere protette dagli insulti, sono state
rimosse.
15 novembre 1918: Ufficiali italiani hanno sparato con le pistole alla testa del
busto dell’imperatore Franz Josef , in
piazza del Sole a San Michele.
Il modo di fare italiano si fa notare in
modo spiacevole.
16 novembre 1918: Il primo concerto
italiano di musica in piazza del Sole a
San Michele.
30 novembre 1918: Accanto alla porta
della scuola di San Michele gli italiani
hanno affisso una targa con la scritta
“SCUOLE” ed alla scritta tedesca
“Volksschule” è stata tolta la lettera “l”,
Voksschule. Scuola di maiali. (Vokschule = Schweinschule).
71. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il giornalino” anni ’20.
73. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il giornalino” anni ’20.
69
31 dicembre 1918: Situazione degli alunni a San Michele: 415 scolari.
Michele si sono sottoposte alla vaccinazione circa 650 persone.
4 febbraio 1919: Il comando del XII
reggimento artiglieria, III batteria, ha
liberato la stanza del Dirigente Scolastico della scuola di San Michele, occupata dall’inizio di novembre 1918.
1 marzo 1919: Oltre al normale orario
scolastico è stato aperto un corso di lingua italiana. L’insegnamento è impartito da un ufficiale italiano.
25 febbraio 1919: Tutti gli alunni e molti
adulti di Appiano sono stati vaccinati
contro il vaiolo dagli italiani. A San
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17 giugno 1919: Il Commissariato Generale Civile di Bolzano comunica alle
direzioni delle scuole che in futuro dovranno essere predisposte solo pagelle bilingui. Se però in una scuola non
URTICA DIOICA
L’ortica frequente, umile
e rustica piantina è una
delle più efficaci e delle
più utilizzate nella medicina delle erbe. È considerata una delle piante selvatiche più importanti sia
a scopi alimentari, sia
curativi. Ben noto, nelle
campagne, è l’impiego
dell’Ortica per eliminare
il catarro dai bronchi e
dai polmoni. L’impiego
di questa pianta si è dimostrato prezioso anche
per prevenire e combattere le anemie e l’abbassarsi della pressione arteriosa del sangue, nonché
nello svolgere una lenta e
sicura azione di sostegno
del cuore.
72.
fossero arrivate tali pagelle, si possono impiegare quelle in tedesco, con la
stampigliatura in prima pagina: Regio Esercito Italiano.
9 agosto 1919: Il Commissariato Generale Civile di Bolzano comunica al
maestro Hechensteiner che il corso di
lingua italiana al quale egli si era
iscritto si tiene a Firenze e comincia il
19 agosto.
28 febbraio 1920: Gli alunni ricevono
per la prima volta le nuove pagelle bi-
lingui, con la nuova scala di voti: 10-98-7-6-5 fino ad 1 e furono predisposti i
nuovi registri di classe.
26 giugno 1920: Fine dell’anno scolastico 1919-20.
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