62 La Cronaca Scolastica di Appiano Dalla Cronaca Scolastica di Appiano 1914-1919 di MILENA COSSETTO Presso l’archivio della scuola elementare di San Michele di Appiano c’è un voluminoso manoscritto: si tratta di una “Schulchronick”, una “Cronaca Scolastica” che descrive la vita nella scuola, i mutamenti, la quotidianità e i principali avvenimenti che segnano la vita della comunità del piccolo centro dell’Oltradige. Il manoscritto inizia nel 1907, data di costruzione del nuovo edificio scolastico a San Michele di Appiano e si conclude con il 1926, periodo in cui l’autore viene allontanato dalla scuola a causa della progressiva italianizzazione. Il cronista, il maestro elementare Karl Sandbichler, non interrompe la cronaca scolastica durante la prima guerra mondiale, anche se era soldato, si trovava lontano da casa, e combatteva al fronte. Karl Sandbichler, nato nel 1878 a Sillian, nel Tirolo dell’Est, frequenta l’Istituto per la Formazione dei Maestri a Bolzano e a vent’anni ottiene il suo primo incarico di insegnamento a Sellrain presso Innsbruck, poi insegna ad Anterselva (Antholz) in Pusteria tra il 1898 e il 1903; giunge alla scuola elementare di San Michele di Appiano nell’autunno del 1903, dove si sposa con Elisabeth Pardatscher (da cui avrà 4 figli) e insegna fino al 1926. Il fascismo, con la sua radicale politica di italianizzazione della scuola, “manda in pensione” i mae- stri di lingua tedesca (facendo passare il loro stipendio da 300 a 100 lire al mese). Anche Sandbichler, dopo 23 anni di lavoro, viene allontanato dalla scuola, cosa che accade anche a molti altri insegnanti di lingua tedesca; si trasferisce nel Nord Tirolo (a Arzl, Telfes e Hötting ) e porta con sé la sua “Cronaca Scolastica”, salvandola dalla distru- stimonianza di Sandbichler ci guida alla scoperta di come la guerra fosse vissuta dai bambini e dagli insegnanti, dagli uomini e dalle donne e quanto l’intera comunità di Appiano fosse segnata dalle ricadute della guerra sulla vita quotidiana, l’alimentazione, il lavoro nei campi, la scuola, la vita sociale. Va ricordato che nell’impero austro-un62 quentavano la scuola di San Michele di Appiano. Ecco come descrive gli anni della prima guerra mondiale il maestro Sandbichler: 28 luglio 1914: L’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia, viene proclamata la mobilitazione generale. 17 agosto 1914: L’imperial regio Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano stabilisce per la scuola elementare di Appiano l’inizio delle lezioni l’1. settembre e la distribuzione delle “notizie scolastiche” (pagelle) il 31 dicembre, il 28 febbraio, il 30 aprile, il 30 giugno. Anno Scolastico 1914-1915 1 settembre 1914: Comincia il nuovo anno scolastico, a Est e a Ovest marciano le colonne verso un futuro sanguinoso. L’inizio della fine. zione. Molti anni più tardi gli eredi la consegnano al parroco Riezler, insegnante a Frangarto (frazione di Appiano) e così la “Cronaca Scolastica” di Sandbichler (che era rimasta ferma al 1926 e mai rimaneggiata) torna là dove era stata scritta. Abbiamo scelto di tradurre e pubblicare le pagine della “Schulchronick” dedicate al periodo di guerra 1914-1918; la te- garico la scuola elementare era obbligatoria (dai 6 ai 12 anni) fin dal 1774 (Riforma Scolastica di Maria Teresa d’Austria), ma in Tirolo fin dal 1586 esisteva un ordinamento scolastico (Ferdinando II) e dai documenti di archivio risulta che ad Appiano esisteva una scuola fin dal 1661. Nel 1907, dopo l’inaugurazione del nuovo edificio scolastico, 336 alunni fre- 5 settembre 1914: Il distretto scolastico di Bolzano ha inviato disposizioni affinché le scuole portino gli scolari nei boschi per raccogliere i funghi da inviare alla Croce Rossa e per il sostegno dei soldati al fronte. 62. La Scuola elementare di Appiano durante i lavori di costruzione iniziati nel 1906. 63. La nuova Scuola elementare di Appiano nel 1907. 64. La nuova Scuola elementare di Appiano in una cartolina. 63 63 27 ottobre 1914: Oggi alle 11 e 30 c’è stato un terremoto: nell’abitazione del Dirigente Scolastico di San Michele un orologio a pendolo si è fermato, le porte e le finestre aperte hanno sbattuto di qua e di là. mente i seguenti articoli: fiammiferi, tabacco, sigari, sigarette, pipe, cartoline, candele, specchi da tasca, lacci da scarpe, fazzoletti da naso, pezze da piedi, calzettoni, Speck, salami, vino, grappa, succo di lamponi ecc. 31 ottobre 1914: Il Dirigente Scolastico di S. Paolo invia nuovamente 26 paia di scaldapolsi alla Croce Rossa di Bolzano. […] 15 marzo 1915: I bambini della scuola di San Paolo hanno inviato allo stesso indirizzo i seguenti doni per i soldati al fronte: 85 sigari, 645 sigarette, 13 pacchetti di tabacco per sigarette, 8 pacchetti di carta da sigarette, 80 pacchetti di tabacco da fumo, 2 cassette di sigarette, 3 calendari tascabili, 2 coltelli, 5 pezzi di Speck, 5 salami, 26 bottiglie di grappa, 2 specchi da tasca, 350 cartoline, 300 accendini, 15 matite, 48 pezzi di carta da lettera, 10 fazzoletti e 12 tavolette di cioccolata = in totale 1570 pezzi. Tutte 31 dicembre 1914: Situazione alunni a San Michele: 386 bambini, di cui 201 maschi e 185 femmine. […] 12 marzo 1915: Oggi sono stati inviati al comando di Bolzano molti pacchi dono per Pasqua (del peso di più di 50 chili), raccolti dagli alunni per i soldati al fronte. Erano state offerti special- 18 settembre 1914: La più alta autorità politica del territorio, cioè la Luogotenenza tirolese di Innsbruck, ha ordinato a tutti gli scolari di raccogliere foglie di more per le truppe al fronte. Le giovani foglie di questa pianta, da noi chiamate “Murn”, servono a preparare un tè usato per curare le affezioni delle vie respiratorie superiori. 23 settembre 1914: […] L’imperial regio Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano ordina a tutte le scuole di sfruttare gli alunni e cioè […] che durante le ore di lavoro manuale le bambine confezionino a maglia degli scaldapolsi per le truppe in Galizia. La scuola di San Paolo in poco tempo ha inviato 20 paia di scaldapolsi. 9 ottobre 1914: In tutto il Tirolo, a causa della zelante attività di confezione a maglia degli scaldapolsi per i soldati, la lana aveva cominciato a scarseggiare e con una circolare il Consiglio Scolastico Distrettuale informava le scuole che a Bolzano non si trovava più lana da comperare. Le scuole, quindi, vengono esortate a cercare la lana in loco. 19 ottobre 1914: Il Consiglio Scolastico Distrettuale dà indicazioni su come devono essere seccate al meglio le foglie di mora raccolte. 64 64 queste cose sono state inviate al punto di raccolta a Bolzano, via Portici 30. […] 65 27 marzo 1915: L’imperial-regio Ministero della Guerra di Vienna ha inviato un rigraziamento ai bambini della scuola elementare di San Paolo per gli amorosi doni che i bambini di questa scuola hanno raccolto. […] 16 aprile 1915: Il Dirigente Scolastico di San Michele ha ricevuto in questi giorni una quantità di Cartoline Postali dal fronte, che contengono i ringraziamenti dei soldati per i regali di Pasqua inviati dagli scolari. Così sembra proprio che una parte delle molte cose inviate siano arrivate alla destinazione stabilita. 17 aprile 1915: Il Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano ha disposto la raccolta da parte degli scolari di metalli per la guerra. […] 23 maggio 1915: La nostra “alleata” Italia ha dichiarato guerra all’AustriaUngheria. […] 1 settembre 1915: Ricomincia la scuola, eccezionalmente per quest’anno non è previsto l’obbligo di frequenza per il mese di settembre. 9 settembre 1915: Poiché in molti luoghi è scoppiato il vaiolo, il Consiglio Scolastico Distrettuale ha ordinato la vaccinazione degli scolari. Inoltre lo stesso ufficio ha disposto che gli scola- ri partecipino ad una nuova raccolta di foglie di more. […] 20 settembre 1915: A San Paolo la terza sezione viene chiusa, perché si sono avuti ancora dei casi di difterite. Fino alla fine di settembre la sezione rimarrà chiusa e poi – come di consueto – nel mese di ottobre non c’è scuola. […] 1 ottobre 1915: L’Ufficio Assistenza per i soldati in guerra di Bolzano invia al dirigente scolastico di San Paolo un pacco con 15 chili di lana, con il compito di far confezionare dalle alunne degli indumenti contro il freddo per i soldati al fronte. […] 30 novembre 1915: Tra il 23 e il 30 novembre in tutta l’Austria si è avviata attraverso gli scolari una grande raccolta di lana e caucciù. Risultato a San Michele: 30 sacchi. […] 7 dicembre 1915: […] Gli scolari vengono chiamati alla raccolta di ortiche per i soldati al fronte. Ma in questa sta- gione nell’Oltradige non ci saranno più molte ortiche. 31 dicembre 1915: Situazione degli alunni a San Michele: 213 maschi e 189 femmine. Totale: 402 alunni. […] 31 gennaio 1916: Il 28, 29, 30 e 31 gennaio 1916 in tutto il comune di Appiano, a causa della scarsezza di farina, non si è potuto fare il pane. Così anche tra il 6 e il 17 febbraio. […] 9 marzo 1916: Il Consiglio Scolastico 65 66 Provinciale avvisa il personale insegnante che la carta scarseggia e i quaderni sono molto rincarati. Perciò si raccomanda di risparmiare sui quaderni. […] 18 marzo 1916: Sabato è stato avvistato un aereo italiano sulla valle dell’Adige. […] 9 aprile: Arrivo di nuove truppe. Il numero dei soldati acquartierati nel comune di Appiano si aggira intorno ai 20.000. […] 28 marzo 1916: Ancora molti passaggi di truppe attraverso Appiano, prevalentemente di salmerie, provenienti dalla Serbia e buttate sul fronte italiano. Durante questi transiti il tempo era pessimo. 23 aprile 1916: Pasqua. Colorare le uova di Pasqua, come qui era consuetudine, è vietato con multe fino a 200 corone. 25 aprile 1916: Il Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano ordina alle scuole la raccolta di foglie di fragola e di mora per la preparazione del tè. 24 aprile 1916: Ora altre aule scolastiche a San Paolo sono state requisite dai 27 aprile 1916: Questa sera sono stati avvistati due aeroplani nemici che sono 6 aprile 1916: Il nuovo dirigente Scolastico di San Paolo Josef Hechensteiner deve comunicare al Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano che le aule delle sezioni III e IV sono state occupate dai militari a tempo indeterminato. Per non lasciare cadere le lezioni, queste classi sono state accorpate e organizzate in turni di mezza giornata. 65. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il gior- 15 marzo 1916: A partire dal 26 febbraio sono stati registrati molti passaggi di truppe attraverso il comune di Appiano, e spesso si fermavano in questo centro circa 1000 cavalli con la relativa truppa. nalino” anni ’20. 66. 15 gennaio 1917: il ristoratore del ristorante della stazione con alcuni bambini davanti al Kursaal. Foto Museo Civico Merano. 67. Gli alunni e le alunne del liceo spalano la neve davanti al Kursaal sotto la guida del direttore Förster. F o t o M u s e o C i v i c o M e r a n o . 67 militari. A causa della scarsità di locali adeguati le lezioni sono sospese fino a data da destinarsi. 66 gran massa di truppe che stazionava nel comune circa dall’inizio di aprile. 68 5 giugno 1916: Dal primo maggio il Comune aveva iniziato la distribuzione di farina, col primo giugno al Comune fu dato incarico di distribuire anche lo zucchero. Questi viveri venivano distribuiti agli abitanti nella scuola di San Michele. 7 giugno 1916: Il Consiglio Scolastico Distrettuale ordina: gli scolari devono raccogliere le ortiche per le truppe al fronte! 1916-1917 1 settembre 1916: Inizio della scuola autunnale. Al piano superiore della scuola di San Michele venne allestito un osservatorio militare contro il pericolo di incendi e di bombardamenti aerei. stati bersagliati dalla contraerea del Renon, ma purtroppo senza successo. giolini, per ridurre i danni provocati da questi insetti alle coltivazioni. 27 aprile 1916: Il Consiglio Scolastico Distrettuale ordina che gli scolari siano invitati a distruggere con zelo i mag- 30 aprile 1916: Nella sede dei pompieri di San Michele sono stati acquartierati molti prigionieri russi che vengono messi a disposizione della popolazione per prestazioni d’opera. 68. Il secondo anno della scuola per macchinisti comandati per il raccolto nel Burgraviato (4 settembre 1917). Foto Museo Civico Merano. 6 9 . F. X. Gruber direttore del coro dei bambini dell’asilo di San Nicolò. Foto Museo Civico Merano. 70. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il giornalino” anni ’20. 30 aprile 1916: A mezzanotte in tutta le Germania e l’Austria-Ungheria gli orologi vengono fatti anticipare di un’ora. Questo periodo estivo dura fino al 30 settembre 1916. 16 maggio 1916: Partenza per il Sud della 18 novembre 1916: la Luogotenenza Distrettuale ordina la raccolta di Heller (monete da un centesimo) per la seconda distribuzione di doni di Natale a favore degli orfani di guerra bisognosi in Tirolo e nel Vorarlberg. 21 novembre 1916: A Vienna muore il Kai- 69 ser. Franz Joseph di Asburgo Lorena aveva 86 anni ed era nel 69° anno del suo regno. Una “reliquia di un tempo ormai passato”, come venne descritto in modo efficace. La sua morte significò l’inizio del disfacimento interno della monarchia. 27 novembre 1916: Servizio funebre solenne per la morte del Kaiser Franz Joseph nella chiesa parrocchiale di San Paolo con la partecipazione degli scolari. La scorsa settimana venne eseguita la già disposta raccolta di Heller (monete). Risultato della raccolta tra gli alunni di San Michele: 31,90 Corone. 30 novembre 1916: Solenne sepoltura dell’imperatore nella Chiesa dei Cappuccini di Vienna. In tutto l’impero suonarono le campane. Anche da noi, nella ristretta zona di guerra, dove le campane dall’ingresso dell’Italia in 67 to in miseria che deve mandare i suoi alunni a raccogliere foglie di more, di fragole, ortiche, centesimi, caucciù e lana, vecchi metalli e infine anche ossa - e là i ricchi soldati americani che gettano via la cioccolata! Qui lo Stato che deve tirare fuori dai campanili le antiche e venerate campane per mettere insieme ancora un paio di fusti di cannone - là un nemico che nuota nell’abbondanza! Qui uno Stato che, senza scrupoli, caccia in mezzo alla pioggia di pallottole nemiche i suoi uomini, giovani e vecchi, padri di famiglie numerose, senza riguardo alle perdite umane - là un avversario che può permettersi di sprecare materiale, ma cerca di risparmiare, per quanto possibile, i suoi uomini. Proprio un’immagine triste. 70 17 maggio 1917: Gli scolari devono di nuovo andare a caccia di maggiolini per salvare i raccolti. L’ordine viene dal Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano. guerra erano diventate mute, fu autorizzato il suono delle campane. Questo suono era doppiamente triste, poiché nel Tirolo poco prima la maggior parte delle campane furono tolte per uso bellico. Nei campanili di San Paolo e San Michele erano rimaste solo le campane grandi, tutte le altre erano state tolte. 12 dicembre 1916: Il Consiglio Scolastico Distrettuale supera se stesso in creatività: ora gli alunni devono anche andare a raccogliere le ossa! E certamente non come nutrimento per le sempre citate truppe combattenti al fronte, ma probabilmente per la preparazione di concimi per ottenere un miglior raccolto nel 1917. Che situazione: qui uno Sta- 17 maggio 1917: Lo stesso ufficio ha scritto che gli insegnanti devono esortare la popolazione, a prendere con sé i bambini dalla città e portarli in campagna e dare loro da mangiare. Tutto ciò a causa della sottoalimentazione di numerosi bambini di città per la penuria e la mancanza dei generi alimentari di prima necessità. 19 agosto 1917: L’imperial-regio Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano ordina: i maestri devono rafforzare le convinzioni degli adulti per mezzo dei bambini, sul fatto che non c’è mai stato un offuscamento dei rapporti tra gli alleati Austria e Germania. Affermazioni contrarie provengono dalla propaganda tendenziosa del nemico. 15 settembre 1917: Oggi il nostro giovane imperatore, proveniente dal Passo della Mendola, è passato in auto da San Michele, diretto a Bolzano. 28 ottobre 1917: Gli allievi devono raccogliere lana per le truppe combattenti al fronte. Ordine dell’imperial-regio Consiglio Scolastico Distrettuale di Bolzano. 7 dicembre 1917: Dopo due anni e mezzo di silenzio il 6 dicembre 1917 venne dall’imperial regia amministrazione dell’esercito il permesso di far suonare nuovamente le campane da Merano fino a Castel Firmiano, dal Brennero fino a Bolzano, così come in tutta la val Pusteria. Purtroppo nella maggior parte dei campanili, a causa della requisizione, era rimasta soltanto una campana. 9 dicembre 1917: Il 9 e il 10 dicembre nella scuola di San Michele fu celebrato un servizio religioso evangelico ed uno ebraico. 29 dicembre 1917: La conferenza locale dei maestri di San Paolo decise di proibire severamente agli alunni di andare in slitta sulla pubblica via e di tirare palle di neve. 68 31 dicembre 1917: Situazione degli alunni a San Michele: 409 bambini. 26 febbraio 1918: Dalle 8 fino a mezzanotte la città di Bolzano venne bombardata dagli aerei italiani e francesi: ci furono grandi danni, molti morti e feriti. 12 giugno 1918: Nel mese di aprile, maggio e giugno 1918 gli approvvigio- 71 namenti divennero così scarsi che per 5-6 settimane non ci fu pane; bambini e adulti si ammalarono a causa della sottoalimentazione. 22 agosto 1918: Mentre c’era la luna piena apparecchi nemici gettano delle bombe sulla città di Bolzano; ci sono stati di nuovo alcuni morti ed è stato danneggiato anche il tetto della “Franz Josefs-Jubiläumsschule”, oggi scuola elementare “Goethe”. 1918-1919 4 ottobre 1918: Un attacco aereo su Egna ha provocato ancora alcuni morti e feriti. 2 novembre 1918: In questi primi giorni di novembre 1918 è cominciata la grande ritirata delle truppe austro-ungheresi dal fronte del Sud, a causa di ciò vari magazzini qui e nei dintorni di Bolzano sono stati saccheggiati dalle truppe indisciplinate. I magazzini sono rimasti completamente vuoti. Ma i saccheggi non sono stati solo opera dei soldati, ma c’è stato anche lo zelante aiuto della popolazione civile locale. In particolare sono stati saccheggiati i magazzini di viveri. 4 novembre 1918: San Carlo Borromeo: nessuno qui pensava a festeggiare l’onomastico del Kaiser. La giornata è trascorsa senza canti e senza rumore. L’Austria, l’antica Austria imperiale, non esisteva più. 5 novembre 1918: L’inizio della scuola invernale fu rinviato a una data successiva a causa della forte diffusione della cosiddetta “spagnola” (una grave forma di influenza). Di questa malattia morirono alcune persone e tra queste anche alcuni bambini. 6 novembre 1918: Oggi a mezzogiorno è giunta una prima pattuglia italiana a cavallo, proveniva dalla Mendola, ha attraversato Appiano e si è diretta verso Bolzano. 7 novembre 1918: Centinaia di auto con truppe italiane sono passate attraverso San Michele, in direzione di Bolzano. 11 novembre 1918: Primo acquartieramento italiano nella scuola di San Michele. Le immagini dell’imperatore, per essere protette dagli insulti, sono state rimosse. 15 novembre 1918: Ufficiali italiani hanno sparato con le pistole alla testa del busto dell’imperatore Franz Josef , in piazza del Sole a San Michele. Il modo di fare italiano si fa notare in modo spiacevole. 16 novembre 1918: Il primo concerto italiano di musica in piazza del Sole a San Michele. 30 novembre 1918: Accanto alla porta della scuola di San Michele gli italiani hanno affisso una targa con la scritta “SCUOLE” ed alla scritta tedesca “Volksschule” è stata tolta la lettera “l”, Voksschule. Scuola di maiali. (Vokschule = Schweinschule). 71. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il giornalino” anni ’20. 73. Illustrazione di Pietro Bernardini, in “Il giornalino” anni ’20. 69 31 dicembre 1918: Situazione degli alunni a San Michele: 415 scolari. Michele si sono sottoposte alla vaccinazione circa 650 persone. 4 febbraio 1919: Il comando del XII reggimento artiglieria, III batteria, ha liberato la stanza del Dirigente Scolastico della scuola di San Michele, occupata dall’inizio di novembre 1918. 1 marzo 1919: Oltre al normale orario scolastico è stato aperto un corso di lingua italiana. L’insegnamento è impartito da un ufficiale italiano. 25 febbraio 1919: Tutti gli alunni e molti adulti di Appiano sono stati vaccinati contro il vaiolo dagli italiani. A San 72 73 17 giugno 1919: Il Commissariato Generale Civile di Bolzano comunica alle direzioni delle scuole che in futuro dovranno essere predisposte solo pagelle bilingui. Se però in una scuola non URTICA DIOICA L’ortica frequente, umile e rustica piantina è una delle più efficaci e delle più utilizzate nella medicina delle erbe. È considerata una delle piante selvatiche più importanti sia a scopi alimentari, sia curativi. Ben noto, nelle campagne, è l’impiego dell’Ortica per eliminare il catarro dai bronchi e dai polmoni. L’impiego di questa pianta si è dimostrato prezioso anche per prevenire e combattere le anemie e l’abbassarsi della pressione arteriosa del sangue, nonché nello svolgere una lenta e sicura azione di sostegno del cuore. 72. fossero arrivate tali pagelle, si possono impiegare quelle in tedesco, con la stampigliatura in prima pagina: Regio Esercito Italiano. 9 agosto 1919: Il Commissariato Generale Civile di Bolzano comunica al maestro Hechensteiner che il corso di lingua italiana al quale egli si era iscritto si tiene a Firenze e comincia il 19 agosto. 28 febbraio 1920: Gli alunni ricevono per la prima volta le nuove pagelle bi- lingui, con la nuova scala di voti: 10-98-7-6-5 fino ad 1 e furono predisposti i nuovi registri di classe. 26 giugno 1920: Fine dell’anno scolastico 1919-20.