Anno 17 - N. 83 - Luglio 2007 - contiene I.P. In caso di mancata consegna restituire all’ufficio di Milano/Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa 00 01 83 Cover 30-07-2007 12:49 Pagina 1 Bimestrale di attualità, tecnica e cultura 83 00 02 IIa di cop 30-07-2007 13:55 Pagina 1 Dopo la pausa estiva, la ripresa delle attività vede Mapei già impegnata con tre importanti manifestazioni fieristiche. Vi diamo già da ora appuntamento a Verona e a Bologna e Vi invitiamo a visitare numerosi i nostri stand. Verona – 20-24 settembre 2007 Mapei è presente anche quest’anno ad Abitare il Tempo, Giornate Internazionali dell’Arredo. Nello stand Mapei i visitatori troveranno tutte le ultime e più interessanti proposte per le finiture murali, le pavimentazioni in resina e cementizie e le fughe colorate per le piastrelle. Le soluzioni Mapei verranno inoltre utilizzate in due dei progetti che saranno esposti, nell’ambito della mostra “Architetture di Interni”. I progetti a cui Mapei offrirà il contributo dei propri prodotti e delle proprie tecnologie saranno quelli dell’arch. Simone Micheli e dell’arch. Carlo Colombo. Vi aspettiamo al nostro stand: Padiglione 7, Stand 13 e alla Mostra Architetture di Interni (Padiglione 9) Bologna - 2-6 ottobre 2007 Per visitare la prossima edizione di Cersaie, anche quest’anno all’interno di Realtà Mapei trovate la tessera magnetica che permetterà di accedere al Salone gratuitamente e soprattutto senza soste alla biglietteria. La tessera è personale ed è valida per un solo ingresso al giorno. Vi aspettiamo al nostro stand: Area esterna 45, Stand 18 Verona – 4-7 ottobre 2007 Mapei è presente anche a Marmomacc, Mostra Internazionale di Marmi, Pietre, Design e Tecnologie, uno degli appuntamenti più importanti per la commercializzazione dei prodotti lapidei e delle tecnologie di lavorazione. Oltre alle più interessanti soluzioni per la posa del marmo e dei materiali lapidei, Mapei presenta, in particolare, grandi novità di prodotto per la posa del porfido. Vi aspettiamo al nostro stand: Padiglione 6, Stand E9/F8 01 Sommario 83 25-07-2007 14:46 Pagina 1 RIVISTA BIMESTRALE Anno 17 - numero 83 - luglio 2007 AT T U A L I T À DIRETTORE RESPONSABILE: Adriana Spazzoli Giorgio Squinzi confermato Presidente di Federchimica 38° Premio Barocco 2007 pag. 2 pag. 44 SEGRETERIA DI REDAZIONE: Carla Fini REDAZIONE: Metella Iaconello,Tiziano Tiziani, Federica Tomasi RICERCA FOTOGRAFICA: Davide Acampora PROGETTO GRAFICO - IMPAGINAZIONE Magazine - Milano FOTOLITO: Overscan - Milano FIERE ED EVENTI Coverings cresce Salon du Meuble pag. 4 pag. 42 GIOCO DI SQUADR A Mapei negli USA pag. 6 STAMPA: Arti Grafiche Beta - Cologno Monzese (Mi) REFERENZE DIREZIONE E REDAZIONE Via Cafiero, 22 - 20158 Milano tel. 02-37673.1 - fax 02-37673.214 www.mapei.com - E-mail: [email protected] Colore in aeroporto Il Casino torna nobile a Villa Torlonia Colore e protezione all’Atelier Nouveau Una piscina nella campagna inglese Velocità e stile nella posa Shopping in Attica Abbonamenti: [email protected] EDITORE: Mapei S.p.A. Registrazione del Tribunale di Milano n. 363 del 20.5.1991 Hanno collaborato a questo numero con testi, foto e notizie: Leonardo Butò, Anna Calcaterra, Achille Carcagnì, Diane Choate, Gianni Dal Magro, Philip Durrant, Stefano Fogliani, Foto Vignoli, Pino Mancini, Elisa Portigliatti, Julie Travis. Foto di copertina: Particolari e insoliti effetti cromatici per un’opera in titanio, esposta al Politecnico di Milano. Alla realizzazione di quest’opera, che coniuga felicemente arte e scienza, ha contribuito anche Mapei fornendo un adesivo per la posa delle lastre di titanio (vedi articolo a pag. 40). I L PA R E R E D E L L’ E S P E R T O Impermeabilizzare gli ambienti umidi pag. 12 PRODOT TI IN EVIDENZ A Sistemi affidabili e duraturi per l’impermeabilizzazione dei bagni Silexcolor Marmorino Linea Antipluviol Mapeflex PU55 SL e Mapeflex PU50 SL Granirapid Stabilsoil 200 Sistemi per la realizzazione e l’impermeabilizzazione delle piscine Tiratura di questo numero: 140.000 copie Distribuzione in abbonamento postale in Italia: 127.170 copie - all’estero: 1.231 copie A R T E E C U LT U R A Tutela della riservatezza dei dati personali Posare sul titanio I dati personali dei destinatari di Realtà Mapei sono trattati in conformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”) e utilizzati per le finalità direttamente connesse e strumentali all'erogazione del servizio. In qualsiasi momento è possibile richiedere la modifica, l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scrivendo a: Mapei - Ufficio Marketing - Via Cafiero, 22 - 20158 Milano Fax 02/37673214 - E-mail: [email protected] Chi non avesse ricevuto il modulo per l’autorizzazione all’utilizzo dei dati, può richiederlo all’indirizzo sopra indicato. pag. 8 pag. 16 pag. 20 pag. 28 pag. 34 pag. 37 pag. 15 pag. 22 pag. 24 pag. 32 pag. 36 III di cop. IV di cop. pag. 40 L’ I M P E G N O N E L L O S P O R T A un passo dalla B Granfondo Gianni Bugno pag. 46 pag. 48 errata corrige Sul n. 82 di Realtà Mapei, a pag. 27, all'interno dell'articolo "Risanamento di murature degradate dall'umidità di risalita capillare mediante l'impiego di speciali malte e boiacche a base di calce ed Eco-Pozzolana" per errore la foto 4 (che mostra una malta storica), è stata ripetuta due volte e inserita anche come foto 5 (Mape-Antique MC). Ripubblichiamo entrambe le foto in maniera corretta e ci scusiamo con i lettori. Foto 4. Malta storica Foto 5. Mape-Antique MC (dopo 8 giorni). Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Tutti gli articoli pubblicati in questo numero possono essere ripresi, previa autorizzazione dell’editore, citando la fonte. 1 02 03 Federchimica 83 19-07-2007 12:47 Pagina 2 Il 4 giugno scorso, Giorgio Squinzi è stato riconfermato Presidente di Federchimica nel corso dell’Assemblea della Federazione Nazionale dell’Industria Chimica, che si è svolta a Milano, alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani e del Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. L’elezione di Squinzi - che da sette anni, salvo un’interruzione di due, ricopre questa carica - è stata raggiunta con il 99,6% Il ruolo chiave della Chimica “E’ tempo – dice il Presidente di Federchimica – che le Istituzioni riconoscano all’Industria Chimica il ruolo che merita nel sistema economico italiano; il nostro è un settore che, come nessun altro, può offrire opportunità di lavoro qualificato, può garantire un sostegno determinante all’innovazione nei settori a valle, cioè al Made in Italy, e può dare un contributo crescente alla difesa dell’ambiente e alla qualità della vita”. “La Chimica – ha continuato Squinzi – ha imparato dagli errori del passato e oggi può vantare risultati significativi nelle performance ambientali e nella trasparenza. Proprio per il suo contenuto di innovazione e per la sua complessità, l’industria chimica è un settore su cui si deve puntare”. E, proprio per questo, ha sottolineato ancora Squinzi “la chimica è un settore in cui la ricerca e l’innovazione sono indispensabili per la sua stessa sopravvivenza, un settore virtuoso nella tutela del benessere e della salute”. “Con la riapertura del Tavolo per la Chimica - ha dichiarato Squinzi, rivolgendosi al Ministro Bersani - abbiamo compreso che c’è la volontà di sostenere l’industria chimica per il ruolo che ha come motore di innovazione in tutto il sistema industriale. Chiediamo però che questa volontà sia pienamente condivisa dall’Esecutivo, perché, in definitiva, costruire una Politica Industriale per la Chimica è un esercizio utile per tutto il sistema economico del Paese”. 2 delle preferenze ed è stata commentata da Montezemolo con una divertente battuta:“Una maggioranza risicata”. Al di là dell’atmosfera serena che si è respirata, come era auspicabile, questa è stata l’occasione per riflessioni di ampio respiro che hanno riguardato il presente e il futuro economico e industriale del nostro Paese. Montezemolo ha puntato il dito contro la politica, il cuneo fiscale e l’Irap; il ministro Bersani ha cercato di mediare tra la Nel corso della sua relazione, Squinzi ha evidenziato le aree più critiche per il Paese e di conseguenza anche per il settore. No a norme costose e complesse Per affrontare bene le emergenze del pianeta ci deve essere chiara consapevolezza che l’Europa, se non il mondo, è l’ambito dove si stabiliscono le regole e che, nel recepirle, l’Italia non deve aggravare l’impatto delle norme sulle imprese. “L’Europa è già sufficientemente virtuosa, e noi non possiamo permetterci costi più alti, che ci penalizzerebbero troppo in termini di crescita e posti di lavoro” ha detto Squinzi, che così ha poi proseguito: “Finora si è sempre spacciato come “miglioramento” un inutile e demagogico appesantimento delle direttive, con evidenti finalità elettorali. Ci si dimentica che le norme hanno un costo fisso, che diventa particolarmente pesante per la struttura delle PMI italiane. Anche per questa ragione, l’Italia perde di attrattività per gli investitori stranieri, a vantaggio dei Paesi a noi vicini”. Squinzi ha sollecitato, quindi, un confronto dentro il Governo che fissi un ruolo preciso a difesa dell’Industria: solo così ci sarà vera semplificazione e vera riforma della Pubblica Amministrazione, per far sì che essa sia al servizio del cittadino e delle imprese e non di se stessa e della Politica. Ed è quasi un appello quello del Presidente di Federchimica: “Chiediamo un Ministero dell’Industria che sia con noi nelle nostre battaglie, innanzitutto in quella per un Codice Ambientale compatibile con l’Europa. Nulla di più e nulla prima dell’Europa. Noi non vogliamo meno controlli, ma norme più semplici, tempi più certi, interlocutori più responsabili”. Ridurre il costo dell’energia pena la delocalizzazione Un’altra grande priorità è quella del costo dell’energia. Non sono più rimandabili, infatti, interventi per ridurre il divario insopportabile, tra il costo dell’energia in Italia rispetto a quello degli altri Paesi europei. “Riteniamo necessario – ha precisato 02 03 Federchimica 83 19-07-2007 12:47 Pagina 3 posizione degli industriali e quella del suo collega di Governo Alfonso Pecoraro Scanio (Ministro dell’Ambiente), soprattutto là dove quest’ultimo tenta di inasprire le normative europee a prescindere dalla realtà italiana. Giorgio Squinzi, infine, con un’articolata relazione, chiede al governo certezze per una politica industriale all’altezza del nostro sistema d’impresa e sottolinea come le grandi emergenze strutturali e ambientali del Paese possono essere affrontate con il contributo determinante dell’Industria Chimica. L’intervento di Squinzi ha toccato diversi punti e, col fotografare la situazione attuale della chimica italiana, ha messo in luce anche quelle zone d’ombra che impediscono a questo settore industriale di guardare con ottimismo al futuro. Qui di seguito, i punti salienti del suo applauditissimo intervento. Da sinistra: il Direttore Generale di Federchimica Claudio Benedetti, il Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, il Presidente di Federchimica Giorgio Squinzi e il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. Squinzi – individuare settori e imprese da considerare come ‘Consumatori Sensibili’, da privilegiare tenuto conto dei maggiori oneri energetici rispetto ai concorrenti esteri. Il 30% e più di maggiori costi energetici rispetto agli altri Paesi europei significa delocalizzazione, non verso l’India o la Cina, ma in Francia o Spagna, come già avviene”. Infrastrutture più efficienti per un Paese moderno L’incapacità della Politica di lavorare per gli interessi veri del Paese appare evidente nel divario crescente rispetto agli altri Paesi europei nella dota- zione di infrastrutture. “Un cambiamento forte può essere retto da un Paese forte; forte nei settori come la chimica, forte anche negli investimenti immateriali - formazione e ricerca - ma anche in quelli materiali – strade, ponti, acquedotti, discariche, ferrovie – che permettano alle imprese di competere e ai cittadini di vivere meglio. Non si può avere contemporaneamente l’incidenza più alta delle spese pubbliche e l’efficienza più bassa delle infrastrutture. In queste condizioni non si possono chiedere sacrifici ai cittadini e impegni alle imprese”. Federchimica come “Strumento di Politica Industriale” Squinzi ha, poi, così concluso: “Federchimica si propone alle sue imprese e alle Istituzioni come “Strumento di Politica Industriale”, con un giusto ed equilibrato mix di servizi di qualità e rappresentanza degli interessi costruita su una lobby trasparente, capace di fare proposte e farle prima che vengano richieste. La Politica in generale deve spingere gli individui ad avere fiducia nel futuro, la Politica Industriale deve favorire la voglia di cambiare che deve essere propria dell’imprenditore. Mi piace pensare a Confindustria come strenuo difensore della voglia di cambiamento dell’Industria, quella con la “I” maiuscola, perché in Italia ci sono troppi che pensano di poter fare a meno dell’Industria. Mi piace in ultimo pensare all’Industria Chimica come esempio per tutto il Paese di chi sa cogliere le opportunità del mercato globale, di chi anticipa e mostra agli altri la necessità di investire. Perché l’obiettivo vero di un’impresa oggi non può che essere quello di guadagnare posizioni di leadership nel mercato globale e così facendo dare il proprio contributo alla competitività dell’Italia”. È stato un intervento ricco di spunti, quello del riconfermato Presidente. Un discorso senza fronzoli che, nello stile dell’uomo, ha ribadito quanto sia importante vivere tutti i giorni la vita dell’azienda per suggerire, con cognizione di causa, la strada da intraprendere. 3 04 05 Coverings 83 23-07-2007 15:42 Pagina 2 Dati positivi per la fiera americana dei rivestimenti in un momento delicato per il mercato locale overings 2007, l’ultima edizione della più importante rassegna americana nel settore dei rivestimenti in ceramica e delle pietre naturali, si è chiusa lo scorso 20 aprile a Chicago, città dell’Illinois che è tornata ad ospitare la fiera dopo ben 15 anni. Quattro intense giornate hanno visto il McCormick Place Convention Center affollato da 22.646 visitatori (+4,2% rispetto all’edizione del 2006), 16.244 dei quali professionisti del settore (7,1% in più dell’anno precedente). La crescita della fiera negli ultimi quattro anni (pari al 30,3%) indica chiaramente un sempre maggiore interesse, da parte del pubblico americano, per le piastrelle di ceramica e i materiali lapidei, percepiti come oggetti di moda e impiegati sopratutto negli interventi di rinnovamento e ampliamento delle abitazioni. Distributori, rivenditori, costruttori, studi d’architettura, società immobiliari, giornalisti e altri visitatori di Coverings hanno potuto osservare i più recenti trend e le innovazioni tecnologiche del settore presentate da 1.200 espositori, provenienti da 50 Paesi diversi, e approfondire le proprie conoscenze in materia grazie all’ampio programma collaterale di conferenze e seminari tecnici. Tra gli appuntamenti di quest’anno anche un incontro con Richard Meier, uno dei più grandi architetti moderni, nei cui progetti le pietre naturali e le piastrelle ceramiche giocano sempre un ruolo importante. Gli espositori e il pubblico americano e straniero non si sono lasciati spaventare né dalla difficile congiuntura del mercato americano delle costruzioni (che alla fine del 2006 ha registrato una forte contrazione per quanto riguarda l’edilizia residenziale, come si legge nel box a fianco), né dalle spese di allestimento superiori a quelle delle precedenti edizioni, dovute al più elevato costo della manodopera locale rispetto a quelli correnti ad Orlando, in Florida, sede tradizionale di Coverings. Ed è a Orlando che tornerà la rassegna: Coverings 2008 si terrà nuovamente all’Orange County Convention Center dal 29 aprile al 2 maggio 2008. C Un ritorno alla grande per Mapei Mapei è voluta tornare a partecipare a questa rassegna dopo alcuni anni di assen4 04 05 Coverings 83 23-07-2007 15:42 Pagina 3 za perché, come ha detto il Presidente e Direttore Generale di Mapei Americas, Rainer Blair, “questo Salone offre l’opportunità di mostrare il nostro sostegno all’industria delle piastrelle e delle pietre naturali. Supportiamo i produttori e distributori del settore cercando di espandere l’uso di questi materiali come rivestimenti di pareti e pavimenti attraverso lo sviluppo di avanzate tecnologie d’applicazione. Crediamo che Mapei possa contribuire alla crescita del settore introducendo sistemi di prodotto innovativi che rispondano alle esigenze di architetti, designer e imprese costruttrici e, al tempo stesso, soddisfino la ricerca, da parte dei consumatori finali, di superfici ed elementi di design che arricchiscano l’ambiente”. A Coverings 2007 l’Azienda era presente con uno stand strategicamente posizionato vicino all’ingresso del padiglione Ceramic Tiles of Italy, dedicato alle aziende italiane produttrici di rivestimenti in ceramica e pietre naturali. All’interno dello stand la comunicazio- ne promozionale si è incentrata su alcuni prodotti innovativi come MAPESONIC SM, KERAPOXY IEG e ULTRAPLAN EASY, specificatamente studiati per il mercato americano. Il primo è una membrana anti-fessurazione e per isolamento acustico che viene applicata sul sottofondo prima della posa del rivestimento ceramico o in pietra naturale. È in grado di ridurre vari tipi di rumore e di ostacolare la trasmissione delle fessurazioni dal supporto al rivestimento. Mapei offre ai suoi clienti dei certificati di garanzia di 5, 10 e 15 anni relativamente all’impiego di questo prodotto. KERAPOXY IEG è invece una malta epossidica per fughe adatta a rivestimenti ceramici, in mattonelle in clinker o pietre da selciato, soprattutto se soggetti a traffico pesante. È stata appositamente sviluppata per applicazioni in ambienti industriali o commerciali ed è caratterizzata da elevate durevolezza e resistenza agli agenti chimici e alle macchie. Infine, ULTRAPLAN EASY è una lisciatu- ra autolivellante ultraversatile, che può essere applicata su supporti irregolari, garantendo tempi particolarmente rapidi per quanto riguarda le operazioni di ripristino e di lisciatura dei pavimenti per interni. Il suo impiego può contribuire all’assegnazione di punti validi per ottenere la certificazione LEED, rilasciata dallo USGBC (U.S. Green Building Council o Consiglio per Costruzioni “verdi” degli Stati Uniti). Questo nuovo standard, accettato a livello nazionale negli Stati Uniti e in Canada, intende promuovere edifici ad alte prestazioni, progettati, costruiti (o ristrutturati) e funzionanti in maniera ecologica ed autosufficiente a livello energetico (come si legge nell’articolo a pag. 28 di Realtà Mapei n. 81). Al Coverings 2007 Mapei ha inoltre presentato il suo assortimento di fughe colorate, ampliato di recente con 14 tonalità, in grado di rispondere alle nuove tendenze del mercato e, in particolare, ai nuovi gusti dei designer. IL MERCATO AMERICANO DELLE PIASTRELLE Segnali contrastanti arrivano dal mercato delle piastrelle degli USA. Dopo la forte crescita dei primi mesi del 2006, si è assistito ad una battuta d’arresto nella seconda parte dell’anno per la recente crisi del settore immobiliare locale. Si è registrato un calo del consumo interno di piastrelle e una riduzione delle quote complessive di importazioni. Tuttavia i dati complessivi relativi al 2006, rispetto all’anno precedente, non sono del tutto negativi: la domanda di piastrelle si attesta al +2,7% (pari a 311,19 milioni di m2), con le importazioni che continuano a coprire un’ampissima quota (81%) del mercato locale. Per i produttori italiani del settore ceramico, la situazione corrente del mercato americano suscita speranze e timori al tempo stesso perché, se le importazioni di piastrelle italiane sono calate nell’ultima parte dell’anno, nel 2006 si è comunque registrata una crescita complessiva pari al 21,1%. Anche se deve fronteggiare la concorrenza di nuovi Paesi esportatori (prima fra tutti la Cina) e di rivali tradizionali (come Messico, Brasile e Spagna), l’Italia si riconferma comunque primo produttore estero per il mercato americano, dove è particolarmente apprezzata la fascia medioalta della produzione ceramica. Che gli USA rimangano un obiettivo importante per l’industria ceramica italiana è confermato dalla presenza di circa 100 produttori italiani di piastrelle all’ultima edizione di Coverings. Ed è proprio della situazione del mercato americano e delle prospettive per i produttori italiani che si è parlato alla conferenza stampa internazionale di Confindustria Ceramica lo scorso 18 aprile. In quest’occasione il Vice Presidente Enzo Mularoni ha affermato che: “Nonostante la difficile situazione del mercato immobiliare, l’industria ceramica italiana continua a credere a questo mercato, che reputa strategico nello scacchiere internazionale”. Giorgio Squinzi, presente all’evento in qualità di rappresentante delle imprese aggregate all’interno del consiglio direttivo di Confindustria Ceramica, ha espresso un parere simile: “Nonostante le difficoltà del mercato, Mapei crede che la ripresa possa essere abbastanza vicina nel tempo: per questa ragione abbiamo programmato per gli USA di raddoppiare due stabilimenti e di aprirne altri tre nei prossimi 24 Grafico fornito da Confindustria Ceramica, che ringraziamo. mesi”. Che i prodotti Mapei possano supportare l’immagine e le vendite delle piastrelle italiane all’estero è stato confermato dall’assegnazione, all’interno del concorso “Ceramic Tiles of Italy Design Competition Award”, di una Menzione d’Onore ai recenti lavori eseguiti nell’aeroporto Sky Harbor a Phoenix, dove pavimenti e rivestimenti murali sono stati posati con prodotti Mapei (come descritto in un articolo all’interno di questo stesso numero). Con questo riconoscimento Confindustria Ceramica e ICE intendono premiare l’eccellenza di opere di design che impiegano piastrelle ceramiche italiane. La cerimonia di consegna dei premi si è tenuta proprio a seguito della conferenza stampa internazionale di Confindustria Ceramica a Coverings 2007. 5 06 07 Mapei negli Usa 83 23-07-2007 15:43 Pagina 1 uello degli Stati Uniti è un mercato molto importante per il Gruppo Mapei e particolarmente caro alla casa madre. E’ verso il Nord America che si è indirizzata la prima fase di internazionalizzazione dell’Azienda, con l’apertura a Montreal (Canada), nel 1978, e a Phoenix (USA), nel 1983, dei due primi stabilimenti produttivi al di fuori dall’Italia. La crescita di Mapei in quest’area si è mantenuta costante negli anni e oggi sono 14 gli stabilimenti operanti nelle Americhe, coordinati dal quartier generale di Deerfield Beach in Florida. Di recente, la partecipazione dell’Azienda a Coverings 2007 è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale di Mapei Americas. Lo scorso 17 aprile si è tenuta, infatti, una conferenza stampa con la quale Mapei ha illustrato ai numerosi giornalisti presenti gli ultimi sviluppi della sua attività internazionale e, in particolare, i suoi progetti per il mercato americano. All’evento ha preso parte lo stesso Presidente del Gruppo Mapei, Giorgio Squinzi, che, ricordando il ricorrere quest’anno del 70° anniversario dalla fondazione di Mapei, ha brevemente illustrato la storia dell’Azienda e le generazioni della famiglia Squinzi che ne hanno guidato (e continuano a guidarne) la crescita. La parola è poi passata a Rainer Blair, Presidente e Direttore Generale di Mapei Americas, che ha descritto l’attività dell’Azienda nel continente americano, dove, oltre alla sede e a due laboratori di R&S,Mapei vanta 14 stabilimenti localizzati in Q Fonte: Mapei Corp. 6 Sopra: Ristorante Pazzo - Springfield Massachusetts Posa di pavimenti in gres porcellanato con Ultracontact*, stuccatura delle fughe con Ultracolor*, Ultralite Mortar* e Keracolor U*. 06 07 Mapei negli Usa 83 23-07-2007 15:43 Pagina 2 A lato: Charlotte Arena - Charlotte - North Carolina Posa a parete di mosaico ceramico con Keralastic System (Kerabond+Keralastic)**. Sotto: Showroom Weil Cadillac e Hummer Libertyville - Illinois Posa di pavimenti in marmo con Granirapid System*, Keralastic System (Kerabond+Keralastic)** e Planipatch* su supporti impermeabilizzati con Mapelastic SM*. Stuccatura delle fughe con Ultracolor* e Ultralite Mortar*. posizione strategica; ricavi in fortissima crescita negli ultimi tre anni; investimenti consistenti nelle risorse umane; laboratori di ricerca e impianti produttivi all’avanguardia. Blair ha anche spiegato come la consociata americana sia in grado di supportare attivamente i propri distributori (grazie all’ampia gamma di prodotti disponibili, al forte marchio e alle numerose campagne promozionali intraprese) e le imprese costruttrici (attraverso certificati di garanzia e il contributo offerto dai prodotti Mapei all’interno dei programmi di certificazione LEED). Blair ha poi menzionato alcuni progetti di posa recentemente realizzati negli USA con prodotti dell’Azienda, come il Wrigley Global Innovations Center a Chicago e lo Sky Harbor Airport a Phoenix (a cui è dedicato un articolo all’interno di questo stesso numero). Ma i cantieri americani di prestigio che hanno fatto uso delle soluzioni Mapei sono numerosissimi e in queste pagine ne riportiamo alcuni esempi. Per l’elenco completo delle “referenze”americane è possibile consultare il sito www.mapei.com. Sopra: Ponte Broadway - Daytona Beach - Florida Rivestimento dei pilastri del viadotto con tessere di mosaico vetroso incollate con Granirapid System*. *I prodotti citati sono realizzati e distribuiti sul mercato americano da Mapei Corp. (USA) e Mapei Inc. (CDN). Per maggiori informazioni consultare il sito www.mapei.com. **Keralastic è il corrispettivo, per il mercato americano, di Isolastic, disponibile nel resto del mondo. 7 08 11 Phoenix 19-07-2007 12:55 Pagina 1 con i prodotti Mapei sono stati posati originali pavimenti e rivestimenti nel terminal 4 dell’aeroporto Sky Harbor di Phoenix gni giorno all’aeroporto Sky Harbor di Phoenix, in Arizona, arrivano e partono ben 1.498 aerei, transitano 108.200 passeggeri e circolano 913 tonnellate di merci,il tutto per un giro d’affari quotidiano stimabile intorno ai 72 milioni di dollari. Nell’ultimo ventennio la struttura ha visto aumentare notevolmente queste cifre: ad esempio, dal 1990 ad oggi i passeggeri sono aumentati del 32% e il traffico merci del 69%. Ciò ha reso necessario un intervento di ampliamento ed ammodernamento dell’aeroporto comprendente ben 78 distinti progetti,molti dei quali ancora in corso, per un costo complessivo di 619 milioni di dollari. O 8 Un Terminal rimesso a nuovo I lavori hanno coinvolto anche il terminal 4, costruito nel 1990 e comprendente inizialmente cinque sale, a cui ne sono poi state aggiunte due nel 2000, e che vanterà un’ottava sala tra qualche anno. Qui si trovano gli arrivi e le partenze internazionali, con dei servizi di controllo in grado di ispezionare fino a 800 passeggeri all’ora e 3 piste di atterraggio di circa 3 km ciascuna. Il dipartimento per gli affari aerei della città di Phoenix ha dunque incaricato lo studio d’architettura Transystem Corporation del progetto di rinnovamento e l’impresa Chanen/Jacobs dell’esecuzione dei lavori (il cui costo è pari a 280 milioni di dollari) relativi al terminal 4. Il complesso include una struttura principale di sette piani, un parcheggio con 3.400 posti auto su 4 piani, due edifici di tre piani che danno accesso ciascuno a 28 gate, due edifici di due piani per ulteriori 32 gate e un secondo parcheggio in grado di ospitare 700 auto a noleggio. Animali e piante dell’Arizona in aeroporto Per garantire la consegna nei tempi stabiliti alle autorità municipali locali, i lavori sono stati suddivisi in 14 grandi “pacchetti” e assegnati a tre distinte imprese appaltatrici. Una parte importante del progetto, affidata all’impresa Weitz Company di Phoenix, ha riguardato la posa di pia- 08 11 Phoenix 19-07-2007 12:55 Pagina 2 strelle su oltre 30.000 m2 di pavimenti e circa 4.600 m2 di pareti in varie aree del terminal 4. A questo scopo sono state usate oltre 35 diverse tipologie di piastrelle di gres porcellanato, fornite da 8 produttori italiani. Nel 70% dei casi le piastrelle sono state tagliate in loco, in dimensioni diverse comprese tra i 10x10 ed i 46x46 cm, e disposte secondo svariati schemi grafici. Sui pavimenti delle aree antistanti i quattro set di ascensori sono stati invece realizzati quattro medaglioni in gres porcellanato, rappresentanti rispettivamente un cactus, un eloderma (ovvero una lucertola velenosa anche chiamata “mostro di Gila”), un nasua (o coati, un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei procionidi) ed uno scorpione. Con questi motivi, richiamati anche dai rivestimenti di pavimenti e pareti delle varie sale, si è voluto ricordare la flora e la fauna dell’Arizona. Le pareti esterne dei vani ascensori sono state invece rivestite di piastrelle ceramiche smaltate, nella tipologia “Natural Elements” e nelle dimensioni di 13x13 cm, fornite dall’impresa statunitense Facings of America. Sulle superfici esterne delle colonne delle varie sale sono state posate oltre 7.000 m2 di lastre di pietra naturale “Arizona Flagstone”, selezionate in due tonalità di colore che ricordano il paesaggio del Grand Canyon in Arizona; sulle pareti dei bagni sono state incollate lastre di gres. 1 Prodotti adatti a sfide impegnative I lavori di posa, affidati alla Scuderi Tile, sono risultati particolarmente complessi, sia per l’elevata quantità di materiali da rivestimento impiegati, sia per la necessità di svolgere le operazioni senza interrompere le attività del terminal. Mentre venivano installati i pavimenti e i rivestimenti delle varie sale, 800 passeggeri l’ora continuavano a transitare attraverso i posti di controllo, i gate, le aree arrivi e partenze. Porzioni di 600 (o al massimo 1.200) m2 di pavimento venivano escluse a turno dal traffico pedonale. Per assicurare la riuscita di un progetto così ambizioso, la Scuderi Tile ha deciso di impiegare materiali e tecnologie all’avanguardia ed affidabili come i sistemi di posa Mapei, di cui aveva già fatto ampio uso in passato e che Anthony Scuderi, della Scuderi Tile, ha definito come “la Cadillac” dei prodotti per la posa, gli unici in grado di affrontare le sfide di un lavoro tanto complesso. Le basi di una nuova posa Proprio per questo Scuderi, sin dal momento della preparazione del sottofondo, ha lavorato in stretta collaborazione con il rappresentante commerciale e l’Assistenza Tecnica di Mapei Corp., che ha eseguito un’accurata analisi del preesistente substrato, rilevando chiazze di gesso e residui di adesivo e di materiali epossidici. Di conseguenza ha consigliato, per 2 alcune sezioni dei pavimenti del terminal, la stesura delle rasature cementizie a presa rapida PLANIPATCH* o PLANIPATCH PLUS* per ripristinare, livellare e rasare le superfici. La preparazione dei supporti ha, per tutte le aree, previsto l’applicazione, dopo un’opportuna scarificazione, dell’autolivellante a presa rapida per sottofondi in calcestruzzo ULTRAPLAN M20*, previa primerizzazione con PLANIBOND EBA*. Successivamente si è proceduto alla stesura sulle superfici del primer MAPELASTIC SM PRIMER* e della membrana anti-fessurazione MAPELASTIC SM*. Quest’ultimo è un prodotto estremamente innovativo, in grado di contrastare movimenti fino a 4 cm ed evitare il trasferirsi delle fessure dal sottofondo al rivestimento ceramico in caso di vibrazioni o movimenti connessi al traffico aereo. Animali e colori “posati”a regola d’arte Data la complessità delle operazioni di posa delle piastrelle, è stato deciso di fare ricorso alla tecnologia informatica. I posatori hanno seguito uno schema elaborato a computer, che riproduceva i motivi grafici da realizzare sul pavimento. Un sistema di triangolazione a laser ha permesso di accertarsi che gli schemi riprodotti fossero effettivamente corretti. Circa il 70% delle piastrelle del pavimento sono state incollate con il sistema KERABOND+KERALASTIC*, che negli Stati Uniti ha già riscosso ampio successo negli ultimi venti anni. Questa combinazione associa ad un adesivo in polvere a base cementizia (KERABOND*) un lattice elasticizzante, KERALASTIC*, corrispettivo, per il mercato americano, di ISOLASTIC*, disponibile nel resto del mondo. Nelle aree del servizio sicurezza e controllo passeggeri, poiché c’era necessità di un incollaggio particolarmente veloce, si è fatto invece ricorso a 3 Foto1. Preparazione dei sottofondi con l’autolivellante Ultraplan M20 previa applicazione del primer Planibond EBA. Foto 2. L’intera superficie del Terminal 4 è stata ricoperta con la membrana antifessurazione Mapelastic SM. Foto 3. Nelle zone dove era necessaria una posa con tempi molto rapidi, è stato utilizzato l’adesivo Granirapid. 9 08 11 Phoenix 19-07-2007 12:55 Pagina 3 GRANIRAPID*, adesivo con un’elevata resistenza meccanica e a presa ed idratazione rapide. Lo stesso adesivo è stato impiegato per posare in verticale le lastre di pietre naturali sulle colonne del terminal. Il sistema KERABOND+KERALASTIC* è stato invece usato anche per l’incollaggio di piastrelle in gres porcellanato sulle pareti e sui pavimenti delle toilette (dopo che sulla superficie dei muri era stata applicata la membrana cementizia impermeabilizzante elastica MAPELASTIC 315*), così come per posare le piastrelle smaltate sulle pareti esterne degli ascensori. Per ognuno dei pavimenti di fronte ad ogni set di ascensori è stato scelto un rivestimento ceramico di colore diverso, ciascuno abbinato ad uno dei motivi dei quattro medaglioni del pavimento: il giallo richiama il coati, il rosso lo scorpione, il blu il mostro di Gila, il verde il cactus. 5 4 6 Foto 4. Le pareti esterne degli ascensori sono state rivestite con piastrelle ceramiche smaltate, posate con l’adesivo Kerabond additivato con Keralastic (corrispettivo per il mercato americano di Isolastic). Foto 5 e 6. I quattro medaglioni dei pavimenti antistanti gli ascensori sono stati realizzati con piastrelle in gres porcellanato, incollate anch’esse con il sistema adesivo Kerabond+Keralastic. 8 7 Foto 7 e 8. Sulle pareti e sui pavimenti delle toilette è stato posato un rivestimento in gres porcellanato con il sistema Kerabond+Keralastic, dopo aver effettuato un trattamento impermeabilizzante dei supporti tramite l’applicazione della membrana cementizia Mapelastic 315. 10 08 11 Phoenix 19-07-2007 12:55 Pagina 4 9 Foto 9 e 10. Uno dei pavimenti in gres porcellanato una volta completate le operazioni di posa. La stuccatura delle fughe è stata eseguita con la malta Keracolor S nelle tonalità camoscio e carbone. 10 Il suggello di un buon lavoro Per la stuccatura di tutte le fughe di pavimenti e rivestimenti la scelta è caduta sulla malta modificata con polimero KERACOLOR S*, disponibile in un’ampia gamma di colorazioni. Nonostante i materiali dei rivestimenti fossero di moltissimi e svariati colori, è stato comunque deciso di usare questo prodotto solo nelle gradazioni cromatiche camoscio (una tonalità chiara di marrone) e carbone, per far maggiormente risaltare i toni delle piastrelle e i motivi grafici. Alla fine dei lavori un consulente esterno, Jim Petty della Pelican West Consulting, ha esaminato lo stato delle superfici installate, verificando che la posa fosse stata eseguita a regola d’arte. Una volta che Petty ha steso la sua relazione e compilato il modulo apposito, Mapei ha rilasciato una garanzia di 10 anni, in relazione a questi lavori di posa, che ha ampiamente soddi- sfatto il dipartimento per le questioni aeree della città di Phoenix. L’alta qualità di questo intervento è confermata anche da un riconoscimento ufficiale: infatti nel corso dell’ultima edizione di Coverings, ai lavori di posa eseguiti allo Sky Harbor Airport è stata assegnata una Menzione d’Onore nel Ceramic Tiles of Italy Design Competition Award, il concorso promosso da Confindustria Ceramica e ICE (vedi articolo a pag. 5). *Prodotti Mapei: Granirapid, Kerabond+Keralastic (N.B. Keralastic è il corrispettivo, per il mercato americano, di Isolastic, disponibile nel resto del mondo), Keracolor S, Mapelastic 315, Mapelastic SM, Mapelastic SM Primer, Planibond EBA, Planipatch, Planipatch Plus, Ultraplan M20. Questi prodotti sono realizzati e distribuiti sul mercato americano da Mapei Corp. (USA) e Mapei Inc. (Canada). Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.mapei.com. Terminal 4, aeroporto Sky Harbor, Phoenix, Arizona (USA) Intervento: posa di pavimenti e rivestimenti nelle sale e nelle toilette del terminal Anni: 2004-2005 Committente: Dipartimento degli affari aerei della città di Phoenix Progetto: Transystem Corporation, Phoenix Impresa esecutrice: Weitz Company, Phoenix Impresa di posa: Scuderi Tile, Phoenix Materiali posati: piastrelle di gres porcellanato, ceramica smaltata e pietre naturali Rivenditore Mapei: Daltile, Phoenix Coordinamento Mapei: Jennifer Vagen e Kirk Bailey, Mapei Corp. SCHEDA TECNICA 11 12 14 Bagni 83 25-07-2007 11:47 Pagina 12 I prodotti tecnologicamente più evoluti per impermeabilizzare gli ambienti umidi impermeabilizzazione di ambienti umidi come bagni, box doccia, piscine, centri benessere ecc. si rende necessaria in quanto spesso, per praticità e velocità di messa in opera, vengono utilizzati materiali da costruzione sensibili all'acqua (gesso, cartongesso, legno, ecc.). Inoltre, le infiltrazioni d'acqua tra le piastrelle in box doccia, vasche, lavandini, sanitari, ecc. causano gravi danni alle strutture, oltre che la comparsa di antiestetiche e antigieniche macchie di umidità. Per risolvere questi inconvenienti, Mapei ha messo ha punto sistemi di impermeabilizzazione e di posa della ceramica, garantiti e duraturi, per ambienti interni umidi, con l'impiego di prodotti di facile uso, altamente tec- L' Materiali appositamente studiati e un’ampia varietà di colori: tutta la tecnologia Mapei per garantire il massimo risultato sia funzionale sia estetico. nologici e che permettono, al contempo, di soddisfare anche molteplici esigenze di carattere estetico. Materiali appositamente studiati e un'ampia varietà di colori, consentono, così, di centrare i due obiettivi fondamentali per questi par ticolari ambienti: impermeabilizzare e decorare. Dalla posa delle piastrelle e la rasatura delle pareti, dalla stuccatura delle fughe e la finitura delle parti di parete non piastrellate, fino alla sigillatura dei giunti. Mapei cresce e con lei si evolvono i prodotti e i sistemi di prodotto che l'Azienda, di continuo, propone a un mercato che è sempre più esigente. Sistemi e modalità di applicazione che, come quelli che qui presentiamo, sono sempre più innovativi e sempre più in linea con le attuali necessità che prevedono ambienti sicuri e confortevoli ma, anche, necessariamente belli. Realizzazione di bagni residenziali ◗ Impermeabilizzazione della zona doccia mediante applicazione di MAPEBAND, nastro di tessuto polieste- A sinistra: Terme a Catez - Slovenia Nel particolare, il rivestimento della vasca. Prodotti usati: Granirapid, Adesilex P9, Kerapoxy, Keracolor FF, Mapesil AC. 12 12 14 Bagni 83 23-07-2007 15:48 Pagina 13 A destra: Bagno privato, Milano - Italia Prodotti usati: Mapegum WPS, Elastorapid, Adesilex P10+Isolastic, Keracolor FF, Mapesil AC, Silexcolor Marmorino, Silexcolor Tonachino. Sotto: Bagno privato prefabbricato Vicenza - Italia Prodotti usati: Dynamon SP1, Dynamon SP3, Planitop 540, Mapelastic, Keracrete, Ultracolor Plus, Mapesil AC, Mapesil BM. re gommato, in corrispondenza di angoli, pilette di scarico e giunti di dilatazione e successiva stesura di MAPEGUM WPS, membrana liquida elastica a rapido asciugamento. ◗ Posa di piastrelle con KERAFLEX. ◗ Stuccatura delle fughe con ULTRACOLOR PLUS, malta ad alte prestazioni antiefflorescenze, idrorepellente con tecnologia DropEffect® e antimuffa con BioBlock®. ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL AC, sigillante siliconico a reticolazione acetica, disponibile negli stessi colori di ULTRACOLOR PLUS, previa applicazione di PRIMER FD. ◗ Finitura colorata delle parti di parete non piastrellate con SILEXCOLOR MARMORINO, rivestimento in pasta ai silicati, previa applicazione di SILEXCOLOR PRIMER. Sopra: Reebok Sport Center New York - Usa Prodotti usati: Kerabond+Isolastic, Kerapoxy. 13 12 14 Bagni 83 19-07-2007 14:44 Pagina 14 Piscina pubblica a Lipzek - Russia Prodotti usati: Mapelastic, Planicrete, Keracrete, Mapesil AC. Posa di piastrelle in infrastrutture sportive ◗ Impermeabilizzazione di pareti e pavimenti mediante applicazione in corrispondenza di angoli, pilette di scarico e giunti di dilatazione di MAPEBAND; successiva stesura di MAPELASTIC, malta cementizia bicomponente elastica applicabile a spatola, con inserimento nel primo strato ancora fresco della RETE IN FIBRA DI VETRO. ◗ Posa di piastrelle ceramiche con KERAFLEX MAXI e successiva stuccatura con KERAPOXY, malta epossidica antiacida. ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL AC, sigillante siliconico a reticolazione acetica, disponibile negli stessi colori di KERAPOXY, previa applicazione di PRIMER FD. Rivestimento di centri benessere ◗ Per pareti realizzate con polistirene da cappotto non lucido o lucido (previa carteggiatura) procedere all'impermeabilizzazione mediante stesura di MAPELASTIC, previa applicazione di MAPEBAND in corrispondenza di angoli, pilette di scarico e giunti di dilatazione. ◗ Posa di mosaico con ADESILEX P10 miscelato con ISOLASTIC diluito in rapporto 1:1 con acqua. ◗ Stuccatura delle fughe con ULTRACOLOR PLUS, malta ad alte prestazioni 14 antiefflorescenze, idrorepellente con tecnologia DropEffect® e antimuffa con BioBlock®. ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL AC, sigillante siliconico a reticolazione acetica, disponibile negli stessi colori di ULTRACOLOR PLUS, previa applicazione di PRIMER FD. Rivestimento di piscine ◗ Impermeabilizzazione della vasca mediante applicazione in corrispondenza di angoli, pilette di scarico e giunti di dilatazione di MAPEBAND e successiva stesura di MAPELASTIC, applicabile a spatola, e di MAPELASTIC SMART, applicabile a rullo o pennello, nei punti di più difficile applicazione (canaline, sguscie). ◗ Posa di piastrelle ceramiche con ELASTORAPID e successiva stuccatura con KERAPOXY. ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL AC, sigillante siliconico a reticolazione acetica, disponibile negli stessi colori di KERAPOXY, previa applicazione di PRIMER FD. Rivestimento di bagni prefabbricati Con strutture modulari prefabbricate ◗ Impermeabilizzazione della zona doccia con MAPELASTIC. ◗ Posa delle piastrelle con ULTRAMASTIC III o ULTRAFLEX S2 MONO. ◗ Stuccatura delle fughe con KERACOLOR FF o GG, malta cementizia per la stuccatura delle fughe, idrorepellente con tecnologia DropEffect®. ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL AC, sigillante siliconico a reticolazione acetica, disponibile negli stessi colori di ULTRACOLOR PLUS, previa applicazione di PRIMER FD. ◗ Rasatura delle parti di parete non piastrellate con PLANITOP 560, rasatura bianca a base di calce-cemento. ◗ Rasatura delle pareti esterne della struttura modulare con PLANITOP 540, rasatura a civile a base cementizia. Con cellule bagno prefabbricate ◗ Confezionamento del calcestruzzo additivato con DYNAMON SP1 e SP3, superfluidificanti a base acrilica. ◗ Impermeabilizzazione della zona doccia con MAPELASTIC. ◗ Posa delle piastrelle con KERACRETE + KERACRETE POLVERE. ◗ Stuccatura delle fughe con ULTRACOLOR PLUS, malta ad alte prestazioni antiefflorescenze, idrorepellente con tecnologia DropEffect® e antimuffa con BioBlock® . ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL AC, sigillante siliconico a reticolazione acetica, disponibile negli stessi colori di ULTRACOLOR PLUS, previa applicazione di PRIMER FD. ◗ Rasatura delle pareti esterne della cellula con PLANITOP 540, rasatura a civile a base cementizia. ◗ Sigillatura dei giunti con MAPESIL BM, sigillante siliconico a reticolazione neutra, inodore a basso modulo elastico. Per maggiori informazioni sui prodotti citati consultare le relative schede tecniche, contenute nel sito www.mapei.it. bagni A4.qxd 11-07-2007 11:09 Pagina 1 Sistemi Affidabili e Duraturi per l’Impermeabilizzazione dei Bagni IRI E P MA UTTO TR ERE COS ENESS DI B Mapei risolve il problema dell’umidità e delle infiltrazioni d’acqua nei bagni, nelle cucine, nelle lavanderie e in tutti gli ambienti umidi, causa di muffe, alghe e di danni alle strutture. Come? Con i sistemi di Impermeabilizzazione per ambienti umidi, di posa appropriata della ceramica e di finiture antimuffa delle pareti. www.mapei.it I prodotti Mapei sono in vendita presso i migliori rivenditori di materiali edili. I prodotti Mapei devono essere applicati da professionisti. 16 19 Villa Torlonia 19-07-2007 12:57 Pagina 1 o scorso 21 marzo, alla presenza del sindaco di Roma Walter Veltroni, del Sovrintendente ai Beni Culturali Eugenio La Rocca e dell’assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgia, è stato inaugurato il Casino Nobile di Villa Torlonia. Si tratta dell’edificio principale del complesso situato all’interno dello splendido parco sulla Nomentana, un tempo residenza della famiglia Torlonia. Il Casino, oggi adibito a museo, ha origini antiche ed è stato più volte trasformato. Nel 1797, quando il sito della villa fu acquistato dal ricco banchiere G i o v a n n i To r l o n i a , l ’ a r c h i t e t t o Giuseppe Valadier fu incaricato di conferirgli un aspetto adeguato al rango della famiglia, che aveva di recente acquisito il titolo nobiliare. Tra il 1835 e il 1845, quando all’interno della Villa furono costruiti nuovi edifici e il parco divenne un lussureggiante giardino all’inglese, il Casino fu trasformato in una dimora lussuosa, teatro di feste ed eventi mondani, con gli esterni neoclassici caratterizzati da colonne e parateste marmoree di ordine gigan- L UN’ANTICA VILLA ROMANA, TRASFORMATA IN MUSEO, RIAPERTA AL PUBBLICO DOPO UN LUNGO E COMPLESSO INTERVENTO DI RESTAURO 16 te e gli interni ricoperti da decorazioni ad affresco, a tempera, a stucco, a marmoridea e arricchiti da statue in marmo, mosaici pavimentali e mobili di pregio. Alla sua realizzazione contribuì una schiera di artisti, sotto la direzione di Giovan Battista Caretti, pittore ed architetto. Caretti aggiunse alla facciata nord un grandioso pronao ionico, di gusto palladiano, costituito alla base da un atrio coperto e, a livello superiore, da una loggia con dieci colonne ioniche di ordine gigante. Le ali rettangolari dei lati ovest ed est del Palazzo, volute dal Valdier, furono inoltre sostituite da due porticati rettangolari su ogni lato. A questo periodo risale anche la cosiddetta “Sala Ipogea”, una stanza circolare, completamente interrata e affrescata come una tomba etrusca, ritrovata proprio in occasione dell’ultimo intervento di restauro. Negli anni Venti il Casino fu abitato dal Duce Benito Mussolini, che predispose ulteriori modifiche, come la costruzione di due bunker sotterranei, uno anti- 16 19 Villa Torlonia 19-07-2007 12:57 Pagina 2 Foto 1 e 2. I massetti del pavimento della Sala da Ballo, che incorporavano un impianto di riscaldamento, sono stati preparati con il legante idraulico Topcem. Le lastre di marmo sono state incollate sui supporti con l’adesivo Granirapid. Foto 3 e 4. Le lesioni della volta al di sopra della Sala da Ballo sono state dapprima allargate e poi sigillate con l’adesivo Eporip. gas ed uno anti-aereo. Negli anni tra il 1944 e il 1947 fu requisito dal Comando anglo-americano che causò vari danni sia all’edificio che al parco. Da allora la Villa rimase in stato di abbandono sino al 1978, quando fu acquisita dal Comune di Roma. Poiché si trovava in condizioni di estremo degrado, è stato di recente avviato un ampio progetto di restauro delle architetture e delle decorazioni per ricreare, quanto più possibile, il fasto della dimora originaria e adibire il Casino a sede del Museo della Villa. All’ultimo piano è invece allestito un museo permanente della Scuola Romana, curato dall’Archivio della medesima Scuola, per ospitare le opere dei più rappresentativi artisti attivi a Roma tra gli anni 20 e gli anni 70. Fedeli al passato Già al momento del suo acquisto da parte del Comune di Roma negli anni Settanta, il Casino versava in pessime condizioni: le murature, i solai e le fondazioni presentavano segni di cedimento; parte del soffitto della Sala di Bacco, situata al primo piano, era crollata e la parte rimanente era molto instabile; nella sala di Alessandro, anch’essa al primo piano, numerosi intonaci si erano staccati e la conservazione degli affreschi era a rischio. All’inizio dei lavori di restauro, nel luglio 2004, gran parte della decorazione architettonica esterna dell’edificio era corrosa e dilavata dal tempo; molte pitture, gessi e cornici all’interno mostravano anch’essi evidenti segni di decadenza; le stesse impalcature di sostegno delle volte erano divenute fatiscenti. I lavori di recupero funzionale del Casino sono stati predisposti dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali che ha affidato all’architetto Francesco Marzullo il progetto e la direzione dei lavori e alla storica dell’arte Alberta Campitelli il progetto di restauro delle decorazioni. La filosofia alla base dell’intervento era quella di riportare l’edificio alla configurazione architettonica dell’Ottocento, eliminando le aggiunte novecentesche incongrue all’aspetto originario e adeguando la struttura allo svolgimento delle nuove destinazioni d’uso (edificio di rappresentanza, museo e sede della Scuola Foto 5. I soffitti a canne della Sala Gotica e del Gabinetto di Venere sono stati consolidati all’estradosso con Eporip, utilizzato per incollare le piastre di rinforzo di acciaio ai vecchi travetti in legno. Foto 6. Per il risanamento strutturale delle volte è stato usato il legante idraulico Mape-Antique I. 17 16 19 Villa Torlonia 23-07-2007 15:45 Romana). Quest’ultimo obiettivo ha richiesto, ad esempio, l’aggiunta di alcuni bagni, di un ascensore e di vari impianti di riscaldamento (a pavimento e a muro) e d’illuminazione. L’atrio di accesso, così come la terrazza sul portico posteriore del fronte sud e il finestrone semicircolare che illumina la Sala da Ballo del piano terra, sono stati riportati al loro aspetto originario. È stato analizzato lo stato della struttura di tutti i solai e di tutte le volte, procedendo poi al loro consolidamento. In alcuni casi la struttura è stata rinforzata per adeguarla ai carichi attuali; in altri, è stato necessario alleggerire le volte dai carichi eccessivi per mezzo di nuovi solai. Il restauro delle decorazioni ha interessato molte porzioni di affreschi, mosaici, dipinti parietali, porte, marmi a pavimento, stucchi e la marmoridea che ricopre alcune pareti. L’intervento è stato eseguito da otto squadre di restauratori specializzati nei vari settori. Al piano terra è stato inserito un impianto di riscaldamento a pavimento ad elementi radianti. Le vecchie pavimentazioni in legno, ormai degradato, degli interni (compresa quella della meravigliosa Sala da Ballo al pianterreno) sono state sostituite da nuove pavimentazioni in marmo. Mapei: alla base e nelle “ossa” del Casino Nobile Per garantire la buona riuscita di un intervento di restauro così complesso, è stato necessario impiegare prodotti ad alte prestazioni e dalle tecnologie innovative. Ed è qui che è entrata in gioco Mapei, che da sempre si distingue per la qualità e l’innovazione delle sue soluzioni. In particolare, sono stati utilizzati prodotti per il recupero dei pavimenti, delle volte e dei soffitti di vari interni, così come delle fondamenta di questo prestigioso edificio. Per quanto riguarda i pavimenti, prima di posare le lastre di marmo in varie sale al piano terra ed al primo piano, si è proceduto alla preparazione dei massetti con il legante idraulico speciale TOPCEM*. Questo prodotto che, grazie ai suoi veloci tempi di asciugamento, permette di ridurre i tempi dei lavori di posa, è stato impiegato anche per formare i massetti dei pavimenti della Sala da Ballo, che incorporavano un impianto di riscaldamento. Successivamente le lastre di marmo bianco di Carrara, giallo Siena e grigio Bardiglio sono state posate nelle varie 18 Pagina 3 sale con l’adesivo GRANIRAPID*, mentre le fughe sono state stuccate con la malta KERACOLOR FF *. In alcuni casi, là dove i sottofondi presentavano un elevato tasso di umidità residua, la posa è stata preceduta da un trattamento impermeabilizzante eseguito con l’appretto epossidico BIBLOCK* e la malta a tre componenti TRIBLOCK* (oggi sostituita sul mercato da TRIBLOCK P). Il primo prodotto ha garantito un effetto antipolvere e consolidante al supporto cementizio, mentre il secondo ha permesso di reticolare la superficie umida formando uno strato compatto, idoneo a ricevere il rivestimento in legno. La volta della Sala da Ballo è stata consolidata all’estradosso con iniezioni del legante idraulico MAPE-ANTIQUE I*, utilizzato al fine di sarcire le lesioni esistenti e rinforzare la struttura muraria. La cappa al di sopra della volta, che presentava segni di degrado dovuti ad assestamenti strutturali, è stata risanata con la malta premiscelata deumidificante MAPE-ANTIQUE MC*. Le lesioni della cappa sono state sigillate con EPORIP*, adesivo epossidico con cui si è fatta aderire la parte nuova della struttura a quella preesistente. Nella Sala Gotica e nel Gabinetto di Venere, situate entrambe al primo piano, i soffitti a camera a canne sono stati consolidati all’estradosso con l’adesivo epossidico EPORIP*, impiegato come promotore di adesione tra vecchi travetti in legno e nuovi profili di acciaio, successivamente assicurati con dei tiranti alla struttura muraria. L’intervento di consolidamento di alcune parti della struttura ha richiesto dei getti di calcestruzzo formulato con EXPANCRETE*, additivo espansivo in polvere usato per confezionare calcestruzzi, betoncini e malte a ritiro compensato. Il calcestruzzo così preparato è stato usato per collegare le fondamenta del Casino alla sotterranea Sala Ipogea (o camera etrusca). Con un getto di calcestruzzo così formulato è stata anche realizzata la soletta al di sopra della volta della Sala di Bacco. L’uso di questi prodotti innovativi, così come l’assistenza costante, in tutte le fasi dei lavori, dei tecnici dell’Assistenza Tecnica di Mapei, ha sicuramente contribuito all’esecuzione a regola d’arte dei restauri. All’apertura ufficiale, lo scorso marzo, autorità e cittadini hanno così potuto ammirare i locali del Casino Nobile riportati al loro antico splendore. 16 19 Villa Torlonia 23-07-2007 15:45 Pagina 4 *Prodotti Mapei: i prodotti citati appartengono alle linee “Prodotti per ceramica e materiali lapidei”,“Prodotti per pavimenti e rivestimenti resilienti, tessili e legno” e “Prodotti per edilizia”. Le relative schede tecniche sono contenute nel DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature Mapei sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Biblock: stagionante epossidico bicomponente in dispersione acquosa per calcestruzzo, con proprietà consolidanti e antipolvere. Eporip: adesivo epossidico bicomponente per le riprese di getto e la sigillatura monolitica nei massetti. Expancrete: espansivo per calcestruzzi. Granirapid (C2F): adesivo cementizio bicomponente ad alte prestazioni, a presa ed idratazione rapida, deformabile, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo. Keracolor FF (CG2): malta cementizia ad alte prestazioni modificata con polimero, idrorepellente con DropEffect®, per la stuccatura di fughe fino a 6 mm. Mape-Antique I: legante idraulico fillerizzato esente da cemento per il consolidamento, mediante iniezione, di strutture in pietra, mattoni e tufo. Mape-Antique MC: malta premiscelata deumidificante di colore chiaro, esente da cemento, per il risanamento delle murature umide in pietra, mattoni e tufo. Topcem: legante idraulico speciale per massetti a presa normale e ad asciugamento veloce (4 giorni). Triblock: malta tricomponente epossicementizia fluida per l’impermeabilizzazione di sottofondi umidi. N.B: oggi il prodotto è sostituito da Triblock P. SCHEDA TECNICA Casino Nobile di Villa Torlonia, Roma Intervento: trattamento dei sottofondi in preparazione alla posa; posa di pavimenti in marmo; consolidamento di volte e soffitti di varie sale Anni di intervento: 2004-2006 Committente: Sovrintendenza ai Beni Culturali, Comune di Roma Progetto e direzione lavori: arch. Francesco Marzullo Direzione dei lavori della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma: dott.sa Alberta Campitelli e dott.sa Anna Paola Agati Impresa esecutrice: IAB, Roma Materiali posati: marmo bianco di Carrara, giallo Siena e grigio Bardiglio; parquet Distributore Mapei: Univex, Roma Coordinamento Mapei: Leonardo Butò 19 20 21 Casa artisti Budapest 19-07-2007 13:50 Pagina 1 Con le linee MAPE-ANTIQUE e SILEXCOLOR Mapei ha assicurato protezione e decorazione alle pareti di una galleria d’arte a Budapest ra le tante attrazioni turistiche che una città come Budapest offre al visitatore ce n’è una forse meno conosciuta ma comunque degna di nota. Nella Kelenhegy út, non lontano dal più famoso bagno termale della città, sorge una casa atelier risalente al 1903, opera dell’architetto e pittore ungherese Gyula Kosztolányi Kann. L’edificio ospita una galleria d’arte e vari studi di artisti. Il suo stile architettonico si rifà all’art nouveau ed esibisce facciate di colore giallo, bianco e azzurro, realizzate in muratura in pietre squadrate. Negli ultimi tempi la struttura ha mostrato evidenti segni di degrado dovuti al passare degli anni e, in parti- T 20 colare, all’accumulo di acqua piovana che discende dall’adiacente collina Gellért. Per questo motivo nel piano interrato dell’edificio sono state riscontrati infiltrazioni e fenomeni di umidità di risalita che hanno danneggiato la facciata al livello del pianterreno e indebolito il lato nord-ovest della struttura. La fine della decadenza Per prevenire ulteriori deterioramenti, nel 2000 è stato avviato un progetto di ristrutturazione che ha compreso la realizzazione di un sistema di drenaggio completo. I lavori sono iniziati con la ricostruzione della sezione nord-ovest, ovvero quella che si trovava in condizioni peggiori. Qui la parete, già altamente deteriorata dall’acqua piovana, ha finito per crollare al momento degli scavi eseguiti allo scopo di esaminare la situazione dei danni presenti e del preesistente sistema d’impermeabilizzazione. Il progetto di restauro ha previsto il ripristino del colore originale della facciata. Lo studio d’architettura incaricato del progetto, in stretta collaborazione con un tecnico Mapei e con un sovrintendente delle autorità locali predisposte alla cura del monumenti antichi,ha selezionato con cura i materiali (e i loro colori) più adatti all’intervento, decidendo di utilizzare prodotti di alta qualità e dalle prestazioni garantite, come quelli delle linee MAPE-ANTIQUE e SILEXCOLOR. 20 21 Casa artisti Budapest 19-07-2007 13:50 Un sistema integrato per proteggere e colorare La scelta è caduta sui prodotti Mapei proprio poiché l’Azienda dispone di uno specifico sistema (MAPE-ANTIQUE) che comprende malte e intonaci per il risanamento degli edifici in muratura ammalorati da fenomeni di risalita capillare di umidità. Tale sistema offre numerosi vantaggi sia per quanto riguarda l’applicazione, sia relativamente al risultato finale e si combina perfettamente con speciali linee di finiture murali offerte da Mapei (in questo caso è stata scelta la linea SILEXCOLOR). I lavori sulla facciata della galleria d’arte Kann sono cominciati nel maggio del 2003. L’intervento è stato preceduto da un’adeguata preparazione del supporto che ha comportato la rimozione completa del preesistente intonaco e la pulizia ad acqua della struttura con un’idropulitrice ad alta pressione. Successivamente è stata applicata la malta premiscelata, “sali resistente”, di colore chiaro e esente da cemento MAPE-ANTIQUE RINZAFFO*. Questa va impiegata, in spessori di almeno 5 mm, prima della realizzazione di intonaci deumidificanti per il restauro dei vecchi edifici in pietra, tufo o mattoni, degradati dalla forte presenza di cloruri. Grazie alle sue caratteristiche, MAPE-ANTIQUE RINZAFFO* evita il trasferimento nell’intonaco macroporoso, realizzato in questo caso con MAPE-ANTIQUE MC*, di sali solubili, come ad esempio i cloruri che, a causa della loro igroscopicità, possono dare origine a fenomeni di umidità localizzata. Il suo impiego inoltre è particolarmente adatto per migliorare l’adesione di intonaci macroporosi. Successivamente è stato realizzato un intonaco deumidificante, di spessore minimo pari a 20 mm, con MAPE-ANTIQUE MC*, malta premiscelata deumidificante per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo. Dopo l’esecuzione del ciclo MAPE- Pagina 2 ANTIQUE, si è proceduto al ripristino dei colori originali (azzurro, giallo e bianco) di tutte le pareti esterne con prodotti della linea SILEXCOLOR, una gamma di finiture murali a base di silicati che garantiscono un’alta adesione al supporto, un’elevatissima traspirabilità, un’ottima resistenza agli agenti chimici (quali piogge acide, muffe, ecc.) e un piacevole effetto estetico della superficie finale. In particolare è stato scelto di impiegare SILEXCOLOR PITTURA*, un prodotto disponibile in ben 34 colori e particolarmente indicato per le superfici verticali porose su cui, una volta asciugato, crea una pellicola protettiva ma permeabile al vapore. Prima di applicare SILEXCOLOR PITTURA*, le pareti sono state trattate con SILEXCOLOR PRIMER*, un fondo in soluzione acquosa a base di silicato di potassio modificato, in grado di favorire l’adesione del successivo strato di finitura. Grazie all’impiego dei sistemi Mapei per la deumidificazione, protezione e decorazione degli edifici in muratura, la casa atelier di Gyula Kosztolányi Kann può oggi nuovamente rallegrare, con le sue pareti coloratissime, i turisti e i cittadini di Budapest a passeggio per la Kelenhegy út. *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per finiture”. Le relative schede tecniche sono contenute nel DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Mape-Antique FC: malta fine priva di cemento, in colorazione chiara, per la finitura di intonaci deumidificati applicati su muratura in pietra, mattone e tufo. Mape-Antique MC: malta premiscelata deumidificante di colore chiaro, esente da cemento, per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo. Mape-Antique Rinzaffo: malta premiscelata,“sali-resistente”, di colore chiaro, esente da cemento, da applicare prima di realizzare intonaci deumidificanti con Mape-Antique MC, Mape-Antique CC e Mape-Antique LC su supporti in pietra, mattone e tufo. Silexcolor Pittura: pittura di protezione e decorazione traspirante a base di silicato, per intonaci a base cementizia o calce, all’esterno e all’interno. Silexcolor Primer: primer a base di silicato di potassio modificato in soluzione acquosa. Questo articolo è tratto da “Mapei Krónika”, edito da Mapei Kft, la consociata ungherese del Gruppo Mapei, che ringraziamo. SCHEDA TECNICA Foto1. L’edificio, risalente ai primi del Novecento, mostrava un notevole degrado della facciata e delle murature dovuto principalmente all’umidità di risalita. Foto 2. Realizzazione dell’intonaco della facciata con Mape-Antique MC. Foto 3 e 4. La finitura della facciata è stata realizzata con Silexcolor Pittura. Foto 5. La facciata è stata ripristinata nei colori simili a quelli originali. Casa Atelier, Budapest (Ungheria) Intervento: restauro delle facciate Anno di intervento: 2003 Committente: Città di Budapest Progetto: Profil Kft. di Gödöllo, Ungheria; Nagy Bálint & Tsai Épitésziroda, Budapest Direzione lavori: Miklós Vince, Excluzív Bau Kft Impresa esecutrice: Excluzív Bau Kft, Budapest Coordinamento Mapei: László Szabó, Mapei Kft. (Ungheria) 21 22 23 Marmorino 83 19-07-2007 15:12 Pagina 22 Una finitura per esterni e interni per proteggere e decorare con i pregevoli effetti delle finiture antiche. ILEXCOLOR MARMORINO è un rivestimento minerale monocomponente in pasta a base di silicato di potassio modificato, cariche selezionate e pigmenti resistenti alla luce. Adatto alle superfici verticali interne ed esterne,assicura una finitura vellutata al tatto ed è indicato quando all'effetto anticato tipico dei marmorini è necessario abbinare un alto potere traspirante. Una volta applicato, SILEXCOLOR MARMORINO va incontro a una reazione di silicatizzazione che gli permette di formare un corpo unico col supporto, del quale tuttavia non modifica la permeabilità al vapore. Resistente agli agenti atmosferici, SILEXCOLOR MARMORINO è ideale per la decorazione di intonaci in calce e cemento e di intonaci deumidificanti e, in particolare, come finitura finale per i cicli deumidificanti S 22 con MAPE-ANTIQUE, il sistema per il risanamento degli edifici in muratura che comprende prodotti a base di calce ed Eco-Pozzolana. L'utilizzo di questo prodotto consente di ottenere una finitura elegante e tradizionale: il marmorino evoca infatti l'aspetto del marmo nelle particolari striature e nella brillantezza. Il prodotto è disponibile in dieci tinte da cartella e nella gamma di colori ottenibili con il sistema di colorazione automatica COLORMAP. MODALITÀ DI APPLICAZIONE Le superfici da trattare con SILEXCOLOR MARMORINO devono essere perfettamente pulite, solide e asciutte. È necessario quindi come prima cosa eliminare completamente le parti friabili,la polvere e ogni traccia di olio disarmante, ver- nici o pitture precedentemente applicate mediante sabbiatura. Disomogeneità più marcate devono essere eliminate con preventiva rasatura cementizia, consigliabile anche su gesso e su vecchie pitture. Il prodotto è pronto all'uso, ma qualora si dovesse presentare indurito, aggiungere 3-5% di SILEXCOLOR PRIMER e omogeneizzare. SILEXCOLOR MARMORINO deve essere applicato a temperature superiori ai 10°C e inferiori ai 30°C e con tassi di umidità non superiori all'85%; inoltre il prodotto non deve essere utilizzato su facciate in pieno sole o in presenza di forte vento. SILEXCOLOR MARMORINO può essere applicato in tre diverse modalità per ottenere tre diversi effetti estetici, tipici delle finiture antiche: classico, a encausto e veneziano. 22 23 Marmorino 83 19-07-2007 15:12 Pagina 23 Effetto classico ◗ preparare il supporto come indicato sopra ◗ applicare SILEXCOLOR PRIMER e lasciare asciugare almeno per dodici ore ◗ stendere una prima mano di SILEXCOLOR MARMORINO, utilizzando una taloscia in acciaio inox ed effettuando movimenti semicircolari in modo da ottenere zone con spessori leggermente disomogenei ◗ ad essiccazione completa (dalle 12 alle 24 ore), carteggiare con carta abrasiva fine, quindi applicare la seconda mano di SILEXCOLOR MARMORINO come sopra e carteggiare di nuovo ◗ infine lucidare con taloscia d'acciaio tenuta a filo. Effetto encausto ◗ preparare il supporto come indicato sopra ◗ applicare SILEXCOLOR PRIMER e lasciare asciugare almeno per dodici ore ◗ applicare l'intonaco minerale SILEXCOLOR TONACHINO in tinta simile a quella della finitura, avendo cura di creare una superficie omogeneamente granulata passando, in fase di essiccazione, con frattazzino di spugna ◗ stendere SILEXCOLOR MARMORINO in basso spessore con taloscia d'acciaio fino a ottenere una superficie omogenea da cui possa trasparire SILEXCOLOR TONACHINO. Effetto veneziano ◗ preparare il supporto come indicato sopra applicare SILEXCOLOR PRIMER e lasciare asciugare almeno per dodici ore ◗ stendere una prima mano di SILEXCOA sinistra, in alto: Grazie a tre diverse tecniche applicative, con Silexcolor Marmorino è possibile ottenere tre diversi effetti decorativi (classico, encausto e veneziano) che evocano finiture antiche e preziose. LOR MARMORINO, utilizzando una taloscia in acciaio inox e avendo cura di ottenere uno spessore omogeneo ◗ dopo l'essiccazione carteggiare con carta abrasiva fine, quindi sovrapplicare una seconda mano di SILEXCOLOR MARMORINO in tinta diversa dalla precedente (in genere dello stesso tono), utilizzando una spatola triangolare da stuccatore ◗ ripetere l'operazione più volte a piacere, carteggiando tra una mano e l'altra ◗ infine lucidare con taloscia d'acciaio tenuta a filo. Nelle immagini in queste pagine, alcuni esempi di finiture realizzate con Silexcolor Marmorino: questo rivestimento, indicato sia per esterni che per interni, oltre ai dieci colori disponibili a cartella, grazie al Sistema Automatico di Colorazione ColorMap può essere fornito in una gamma infinità di tonalità per soddisfare qualunque esigenza estetica. LINEA SILEXCOLOR La linea SILEXCOLOR comprende un serie di prodotti in grado di soddisfare le diverse esigenze estetico-funzionali nella finitura degli edifici in muratura, dalle finiture lisce a pennello, rullo e spruzzo come SILEXCOLOR PITTURA, ai prodotti riempitivi a granulometria media di 1,1 mm come SILEXCOLOR TONACHINO (disponibile anche nella versione a grana grossa e graffiato, denominati rispettivamente SILEXCOLOR TONACHINO GG e SILEXCOLOR TONACHINO GRAFFIATO), agli stucchi a rasatura fine come SILEXCOLOR MARMORINO, tutti prodotti che devono essere impiegati previa applicazione di SILEXCOLOR PRIMER, apposito primer trasparente a base di solo silicato di potassio, in grado di uniformare l'assorbimento del supporto. Silexcolor Primer: primer a base di silicato di potassio modificato in soluzione acquosa. Silexcolor Pittura: pittura di protezione e decorazione traspirante a base di silicato, per intonaci a base cementizia o calce, all'esterno e all'interno. Silexcolor Tonachino: rivestimento minerale in pasta a base di silicato di potassio modificato, applicabile a spatola. Silexcolor Tonachino GG: rivestimento minerale in pasta a grana grossa ai silicati, protettivo, decorativo e traspirante, per interni ed esterni, applicabile a spatola. Silexcolor Graffiato: rivestimento minerale in pasta a grana intermedia ad effetto graffiato fine ai silicati, protettivo, decorativo e traspirante, per esterni ed interni, applicabile a spatola. Silexcolor Marmorino: rivestimento minerale in pasta ai silicati rasato fine altamente decorativo, traspirante, per interni ed esterni, applicabile a spatola. Per maggiori informazioni su questi prodotti, è possibile consultare le relative schede tecniche contenute nel sito www.mapei.it 23 24 27 Antipluviol 83 Bis 25-07-2007 14:02 Pagina 24 Una famiglia di prodotti silossanici sviluppata nei laboratori R&S di Mapei per la protezione delle facciate a Linea ANTIPLUVIOL è un sistema di impregnanti idrorepellenti e incolori a base di composti silossanici studiata appositamente per la protezione di rivestimenti faccia a vista in mattone, pietra naturale e artificiale, intonaci, calcestruzzo, ecc. I prodotti che fanno parte della linea ANTIPLUVIOL, ANTIPLUVIOL S, ANTIPLUVIOL W - assicurano alle facciate sulle quali sono applicati un’idrofobizzazione in profondità, effetto goccia, un’alta traspirabilità, la protezione dagli agenti aggressivi veicolati dall’acqua, L l’autopulizia della facciata per dilavamento dello sporco, la riduzione dell’adesione di muschi e di alghe. Il problema del degrado dei rivestimenti Molti tra i materiali e i rivestimenti utilizzati nella costruzione degli edifici, a causa della loro porosità naturale, quando vengono a contatto con l’acqua, ad esempio di origine piovana, la assorbono anche in quantitativi elevati in particolare per effetto dell’assorbi- mento capillare. La penetrazione dell’acqua all’interno del materiale costruttivo può essere considerata una delle principali cause di degrado dei rivestimenti e con l’andare del tempo innesca diversi fenomeni di degrado, come: - le fessurazioni per effetti espansivi causati dai cicli di gelo/disgelo dell’acqua assorbita in precedenza; - le efflorescenze saline e i danni dovuti ai fenomeni di idratazione e cristallizzazione dei sali solubili; - le infiltrazioni di umidità che possono Il disegno illustra la sezione di un poro capillare idrofobizzato (a sinistra) e non idrofobizzato (a destra). 24 24 27 Antipluviol 83 Bis 25-07-2007 14:02 ANTIPLUVIOL Pagina 25 ANTIPLUVIOL W ANTIPLUVIOL S A seguito dell’applicazione dei tre diversi prodotti della Linea Antipluviol, si nota il diverso ”effetto goccia”, sulla superficie trattata, che indica la diversa capacità di idrorepellenza assicurata al supporto. arrivare fino alle pareti interne; l’attecchimento di funghi e alghe; - la penetrazione di sostanze inquinanti che possono venire veicolate dall’acqua in grado di deteriorare seriamente il materiale di costruzione; - una serie di danni estetici a causa di macchie di sporco, di ruggine e da dilavamento; - la corrosione dei ferri di armatura del calcestruzzo armato. L’assorbimento dell’acqua è dovuto principalmente alla penetrazione capillare, ovvero alla naturale tendenza dell’acqua a penetrare all’interno di pori di piccolo diametro, che è tanto più incisiva quanto maggiore è la quantità di pori di tali dimensioni. Solo i materiali estremamente compatti non sono sensibili a tale effetto poiché le ridotte dimensioni delle porosità consentono Fig. A solo il passaggio dell’acqua in forma di vapore. Le soluzioni Per ridurre l’assorbimento dell’acqua e quindi del conseguente e inevitabile degrado dei rivestimenti faccia a vista, risulta necessario procedere con un’impregnazione idrofobica dei materiali che renda idrorepellente il supporto. Importante però è considerare che il trattamento di idrofobizzazione non deve occludere la porosità naturale dei materiali, garantendo così la traspirabilità propria del supporto. La penetrazione capillare viene in questo modo ridotta notevolmente e l’eventuale umidità presente all’interno viene smaltita sotto forma di vapore acqueo. I laboratori Ricerca & Sviluppo di Mapei per risolvere il problema hanno utilizzato i composti silossanici, componenti di base dei prodotti che formano la Linea ANTIPLUVIOL. Essi interagiscono con il supporto su cui vengono applicati tramite una reazione chimica (legami Si-O-Si) che li porta a legarsi strettamente a quest’ultimo senza formare nessuna pellicola e rivolgendo verso l’esterno i gruppi idrofobi. Le superfici interne dei capillari vengono così rivestite di uno strato idrorepellente che riesce a respingere l’ingresso dell’acqua, consentendo però allo stesso tempo il passaggio del vapore perFigure A e B. La permeabilità al vapore si esprime come spessore equivalente (sD) espresso in metri. Il grafico visualizza valori inferiori a 0.14 m, classificati in classe I, corrispondenti quindi ad alta traspirabilità, secondo la normativa UNI EN ISO 7783-2. Fig. B 25 24 27 Antipluviol 83 23-07-2007 17:12 L’assorbimento d’acqua si esprime come coefficiente W24. Il grafico visualizza valori inferiori a 0,1 kg/(m2 h0,5), classificati in classe III, corrispondenti a basso assorbimento, secondo la normativa UNI EN 1062-3. ché non vi è nessuna occlusione dei pori. Affinché l’intervento risulti sicuro e prolungato nel tempo è fondamentale che i prodotti idrofobizzanti riescano a penetrare in profondità in modo che lo strato idrorepellente sia il maggiore possibile. Le ridotte dimensioni molecolari dei composti silossanici presenti nei prodotti della Linea ANTIPLUVIOL riescono a garantire un ottimo livello di penetrazione assicurando sia l’efficacia che la durabilità nel tempo del trattamento idrorepellente. Dopo il trattamento con i prodotti ANTIPLUVIOL, la superficie del rivestimento esterno resa idrofoba mostra il classico “effetto goccia” che indica che l’acqua scorre sopra il supporto senza bagnarlo, con il conseguente dilavamento dello sporco e la riduzione sensibile dell’adesione di alghe e di funghi. Contemporaneamente viene assicurata la porosità e la traspirabilità del supporto originario. Per quello che riguarda i rivestimenti lapidei faccia a vista notevolmente degradati con aumentata porosità e parzialmente decoesi, un trattamento puramente idrofobizzante non è sufficiente a garantire durabilità e protezione al supporto. Perciò in via preliminare è particolarmente importante ripristinare la coesione e la resistenza meccanica del supporto originario. In questi casi specifici viene consigliato l’utilizzo del consolidante in solvente di tipo reversibile CONSOLIDANTE 8020. Questo prodotto è a base di una particolare sostanza attiva polimerica di ridotte dimensioni molecolari ad altissima penetrazione. Il trattamento con il consolidante permette una drastica riduzione dello sfarinamento superficial, aumentando la coesione e le resistenze meccaniche del supporto senza però modificarne l’aspetto originario e la sua permeabilità al vapore, perché vengono mantenute le condizioni di “poro aperto”. Una volta che il supporto è stato ripristinato con il CONSOLIDANTE 8020, si può procedere con il trattamento idrofobizzante con i prodotti della Linea ANTIPLUVIOL, così da preservare il rivestimento lapideo e garantire una prote26 Pagina 26 ASSORBIMENTO D’ACQUA PER RISALITA CAPILLARE SU DIVERSI MATERIALI LINEA ANTIPLUVIOL Questa linea fa parte del progetto Protezione&Benessere - Deumidificare, Impermeabilizzare, Coibentare, Proteggere, Decorare. Mapei ha voluto offrire a progettisti e operatori del settore una serie di sistemi in grado di collaborare alla protezione e al benessere globale dell’edificio. La Linea ANTIPLUVIOL protegge i rivestimenti faccia a vista in mattone,pietra naturale e artificiale, calcestruzzo a vista, intonaci cementizi e cemento cellulare dall’azione della pioggia battente. L’utilizzo di questi prodotti assicura idrofobizzazione in profondità, effetto goccia, alta traspirabilità, protezione dagli agenti aggressivi veicolati dall’acqua, autopulizia della facciata per dilavamento dello sporco, riduzione dell’adesione di muschi e alghe. I prodotti si applicano sempre su supporto pulito e asciutto a pennello oppure, su grandi superfici, a spruzzo. Non sono adatti per superfici orizzontali (terrazze) e dove c’è presenza di acqua in pressione. I prodotti che compongono la linea sono i seguenti: Antipluviol: impregnante siliconico in soluzione acquosa, penetrante e di facile applicazione con effetto goccia. Si usa per la protezione di superfici verticali o inclinate in materiale assorbente, come calcestruzzo a vista, intonaco cementizio, mattoni da rivestimento e pietre naturali. Antipluviol W: innovativo sistema all’acqua, con buona penetrazione, elevata durabilità e buon effetto goccia. Si presenta come una dispersione lattescente a base di silani e silossani in emulsione acquosa caratterizzata da un’elevata capacità di impregnare tutti i materiali minerali assorbenti impiegati in edilizia così da renderli idrorepellenti. Antipluviol S: sistema a solvente a elevate prestazioni, altamente penetrante, con elevata durabilità e ottimo effetto goccia, particolarmente indicato per supporti a bassa porosità. Si usa per la protezione di superfici verticali o inclinate in calcestruzzo a vista, intonaco cementizio, mattoni da rivestimento e pietre naturali. 24 27 Antipluviol 83 Bis 25-07-2007 14:02 Pagina 27 zione durevole nel tempo.Per le sue caratteristiche chimicofisiche il consolidante è perfettamente compatibile con i composti silossanici contenuti negli idrofobanti caratteristici dei tre prodotti della Linea ANTIPLUVIOL. Importante è sottolineare che l’utilizzo dei prodotti della Linea ANTIPLUVIOL non altera in alcun modo l’aspetto o il colore delle superfici sulle quali vengono applicati. In questa pagina, presentiamo alcuni fra i cantieri più interessanti nei quali sono stati impiegati i prodotti della Linea ANTIPLUVIOL. Per maggiori informazioni su questi prodotti, è possibile consultare le relative schede tecniche contenute nel sito www.mapei.it; è inoltre disponibile lo specifico depliant "Linea Antipluviol" che può essere richiesto all'ufficio marketing Mapei e-mail: realtamapei.it - fax: 02.37.673.214 Sotto: Collegio Jesuit - Miskolc (Ungheria) Protezione e impermeabilizzazione delle pareti esterne in mattoncini con Antipluviol S. A lato: Nuova Chiesa S. Pio da Pietrelcina San Giovanni Rotondo (FG - Italia) Protezione e impermeabilizzazione del crocifisso esterno in pietra naturale con Antipluviol S. Sopra: Palazzo Tiepolo - Milano (Italia) Protezione e impermeabilizzazione delle facciate esterne in pietra naturale con Antipluviol W. A lato: Castello di Brancialino - Pieve S. Stefano (AR - Italia) Protezione e impermeabilizzazione delle pareti esterne in pietra naturale con Antipluviol S. Sopra: Torre del Parco - Lecce (Italia) Protezione e impermeabilizzazione delle pareti esterne in pietra leccese con Antipluviol S. 27 28 31 Hurlington 24-07-2007 8:59 Pagina 1 nella campagna inglese Un prestigioso ed esclusivo club inglese ha rinnovato la zona della piscina indoor Foto 1. L’elegante facciata in stile Georgiano dell’Hurlingham Club. Hurlingham Club localizzato sulle rive del Tamigi a Fulham, quartiere nella parte ovest di Londra, è uno dei club britannici dedicati allo sport e al benessere più esclusivi e può vantare oltre 10.000 soci di diverse nazionalità. Nel 1800 l’architetto George Byfield fu ingaggiato per trasformare un vecchio cottage che sorgeva sulla proprietà Ellis nell’attuale palazzo neoclassico. Nel 1867, dopo diversi cambi di proprietà, Frank Heathcote fondò l’Hurlingham Club per trasformarlo in “un piacevole ritrovo in campagna” dove si praticava la caccia al piccione (presente anche nello stemma); tra i suoi soci il club annoverava pure il futuro re Edoardo VII. La proprietà si ampliò ancora con l’acquisizione di Mulgrave House nel 1879 e Broom House nel 1912. Nel 1906 ulteriori miglioramenti furono fatti dall’architetto Edward Lutyens. Fin dalla fondazione il club era frequentato anche dalle signore della buona società e nella stagione estiva ospitava corse in auto, ascensioni in mongolfiera, gare di bici, tennis e croquet. La piscina esterna, i campi di squash e il campo di golf nove buche furono costruiti nei primi anni Trenta. La proprietà fu destinata ad altri scopi durante la Seconda Guerra Mondiale, quando durante i pesanti bombardamenti di Londra fu danneggiata la clubhouse e distrutta l’ala est con la grande cupola in cristallo. Dopo la guerra i campi di polo furono acquistati dal London County Council e al club rimasero gli attuali 168.000 metri quadrati. Attualmente il club in stile Georgiano è ancora il luogo di ritrovo della migliore società inglese e coniuga un’eleganza senza tempo a servizi all’avanguardia e a un’ampia offerta di discipline sportive. Infatti Hurlingham dispone di oltre 40 campi tra tennis, croquet e bocce, cricket in estate e golf in inverno, piscine interne ed esterne, aree dedicate al fitness e allo squash. All’interno si trovano sale per il bridge, gli scacchi e la lettura, aree bar e ristoranti. Nella seconda metà del 2006 l’interno dell’edificio che ospita la piscina semi-olimpionica e gli spogliatoi è stato ristrutturato e l’intervento è stata affidato al costruttore ITC Concepts, mentre il progetto è stato seguito allo studio BPR. Diversi prodotti Mapei sono stati consigliati e utilizzati per la realizzazione dei sottofondi, per l’impermeabilizzazione delle superfici, per la posa e la stuccatura delle fughe delle piastrelle e del mosaico per un totale di 800 metri quadrati. L’ L’intervento nella zona piscina Nell’area in cui si trova la piscina, i prodotti Mapei sono stati utilizzati soprattutto sul bordo attorno alla vasca, 28 Foto 2. Prima di posare le piastrelle sul bordo della piscina sono stati realizzati i massetti con Topcem, impermeabilizzati poi con Mapelastic. Foto 3. Le piastrelle sul bordo della piscina e sulle pareti sono state posate con l’adesivo Elastorapid e la stuccatura delle fughe è stata effettuata utilizzando Ultracolor Plus. 28 31 Hurlington 23-07-2007 16:18 Pagina 2 sulla rampa che porta agli spogliatoi e sul rivestimento delle pareti interne. Bordo e rampa. Prima di procedere alla posa delle piastrelle sul bordo della vasca e sulla rampa è stato realizzato il massetto utilizzando il legante idraulico TOPCEM* che permette un asciugamento veloce per una posa in tempi brevi. TOPCEM* ha la capacità di indurire nel giro di 24 ore e di asciugare perfettamente in qualunque spessore in circa 4 giorni. Il massetto è stato poi impermeabilizzato con MAPELASTIC*. La malta cementizia MAPELASTIC* viene fornita in due componenti predosati e da miscelare senza l’aggiunta di acqua; si applica a spatola sulle superfici pulite e inumidite con acqua. Il rivestimento così realizzato è impermeabile, protettivo e di elevata flessibilità. Successivamente sono state posate le piastrelle in due formati diversi (formato 60x15 cm, spessore 1 cm e 30x15 cm, spessore 1 cm) con l’adesivo cementizio bicomponente ELASTORAPID*. Questo adesivo a presa rapida è particolarmente indicato per la posa di piastrelle e lastre in materiale lapideo in situazioni in cui è richiesta una messa in esercizio in tempi brevi. ELASTORAPID*, inoltre, si distingue dai tradizionali adesivi a presa rapida per i tempi di lavorabilità più lunghi anche nelle stagioni più calde. La stuccatura delle fughe di 3 mm di spessore è stata realizzata con ULTRACOLOR PLUS*. Questa malta ad alte prestazioni, grazie alle tecnologie DropEffect® e BioBlock®, assicura nel tempo un’alta idrorepellenza e l’assenza di muffe. I giunti sono stati sigillati con il sigillante siliconico MAPESIL AC*. Pareti. Le pareti interne sono state in parte pitturate e in parte piastrellate. Prima di posare le nuove piastrelle (formato 60x15 cm, spessore 1 cm) la superficie – ancora rivestita dalle vecchie piastrelle – è stata precedentemente impermeabilizzata con MAPELASTIC*. L’incollaggio delle piastrelle è stato poi effettuato con l’adesivo ELASTORAPID* e la stuccatura delle fughe 29 28 31 Hurlington 23-07-2007 16:18 Foto 4. Anche negli spogliatoi i massetti sono stati realizzati con Topcem e impermeabilizzati con Mapelastic. Sui pavimenti le piastrelle sono state posate con Elastorapid. Pagina 3 Foto 5 e 6. Sulle pareti degli spogliatoi le tessere in mosaico, di due diverse misure, sono state posate con Adesilex P10 miscelato con Isolastic diluito in rapporto 1:1 con acqua, così da migliorarne le prestazioni e la deformabilità. Foto 7. Anche per piastrellare la fascia sotto gli armadietti, sono stati utilizzati l’adesivo Elastorapid , come in tutte le altre zone di intervento, la stuccatura delle fughe è stata effettuata con Ultracolor Plus. con ULTRACOLOR PLUS*. Per i giunti è stato utilizzato il sigillante MAPESIL AC*. I muretti che dividono la mini piscina dalla zona spa sono stati rivestiti in piastrelle in due diversi formati (60x15 cm, spessore 1 cm posate in verticale; 30x15 cm, spessore 1 cm posate in orizzontale). Anche qui il supporto intonacato è stato prima impermeabilizzato con MAPELASTIC*; la posa e la stuccatura delle fughe è stata effettuata con ELASTORAPID* e ULTRACOLOR PLUS*. La sigillatura è avvenuta con MAPESIL AC*. Vasca. Mapei ha realizzato l’impermeabilizzazione della vasca della piscina utilizzando MAPELASTIC*. L’intervento nella zona spogliatoi Nell’area in cui si trovano gli spogliatoi per le famiglie, per le donne e per gli uomini Mapei ha fornito i suoi prodotti per rivestire i muri e i pavimenti. Pavimenti. All’interno degli spogliatoi prima sono stati realizzati i massetti utilizzando il legante idraulico ad asciugamento veloce TOPCEM*. La superficie è stata poi impermeabilizzata con la malta cementizia MAPELASTIC*. Le piastrelle (formato 30x30 cm, 1 cm di spessore) sono state posate con ELASTORAPID*; anche qui per la stuc30 28 31 Hurlington 23-07-2007 16:18 Pagina 4 *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per ceramica e materiali lapidei”. Le relative schede tecniche sono contenute nel DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Adesilex P10 (C2TE): adesivo cementizio bianco ad alte prestazioni, a scivolamento verticale nullo e con tempo aperto allungato per rivestimenti in mosaico vetroso, ceramico e di marmo. Elastorapid (C2FTE): adesivo cementizio bicomponente altamente deformabile ad elevate prestazioni, con tempo aperto allungato, a presa ed idratazione rapida e a scivolamento verticale nullo per piastrelle ceramiche e materiale lapideo. Isolastic: lattice elasticizzante da miscelare con Kerabond, Kerafloor e Adesilex P10. Mapelastic: malta cementizia bicomponente elastica per l’impermeabilizzazione del calcestruzzo e di balconi, terrazze, bagni e piscine. Mapesil AC: sigillante siliconico a reticolazione acetica resistente alle muffe, esente da solventi, disponibile in 26 colori e trasparente. Topcem: legante idraulico speciale per massetti a presa normale e ad asciugamento veloce (4 giorni), a ritiro controllato. Ultracolor Plus (CG2): malta ad alte prestazioni, modificata con polimero, antiefflorescenze, per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa ed asciugamento rapido, idrorepellente con DropEffect® e antimuffa con tecnologia BioBlock®. catura delle fughe è stata utilizzata la malta ad alte prestazioni ULTRACOLOR PLUS*, idrorepellente e antimuffa. I giunti sono stati realizzati con MAPESIL AC*. Pareti. Le pareti degli spogliatoi sono state prima impermeabilizzate con MAPELASTIC* e la malta cementizia bicomponente è stata stesa direttamente sulle piastrelle in ceramica preesistenti. Per rivestire i muri è stato utilizzato il mosaico in due formati (2,5x2,5 cm, 5 mm di spessore per la zona doccia; 5x5 cm, 5 mm di spessore per le altre zone), che è stato posato con l’adesivo ADESILEX P10* miscelato con ISOLASTIC* diluito in rapporto 1:1 con acqua, al fine di migliorarne le presta- zioni e la deformabilità sino a soddisfare i requisiti della classe S1 (adesivo deformabile) secondo la norma EN 12002, rendendo possibile la posa su supporti elastici e inassorbenti come MAPELASTIC*. Anche in questo caso la stuccatura è stata eseguita con ULTRACOLOR PLUS* e i giunti con MAPESIL AC*. Per piastrellare la fascia sotto gli armadietti, precedentemente impermeabilizzata con MAPELASTIC*, sono state scelte piastrelle nel formato 30x30 cm, 1 cm di spessore; i prodotti usati sono stati l’adesivo ELASTORAPID*, la malta ULTRACOLOR PLUS* e il sigillante MAPESIL AC*. Le foto pubblicate sono di Philip Durrant. SCHEDA TECNICA The Hurlingham Club, Londra, Gran Bretagna Intervento: realizzazione di massetti; impermeabilizzazione delle superfici; posa delle piastrelle e stuccatura delle fughe sui pavimenti e sulle pareti della zona piscina e degli spogliatoi Anno di intervento: 2006 Committente: The Hurlingham Club Progettista: BPR Impresa: ITC Concepts Impresa di posa: Dyson-Briggs & Sons Ltd Rivenditore Mapei: Domus Tiles Ltd Coordinamento Mapei: Russel Yeoll, Mapei U.K. 31 32 33 Marmorino Pbc 32 19-07-2007 15:14 Pagina 1 32 33 Marmorino Pbc 19-07-2007 15:14 Pagina 2 33 34 35 Londra 83 23-07-2007 16:00 Pagina 1 Selfridges, primo grande magazzino londinese, è stato ristrutturato in breve tempo ed eseguendo i lavori solo durante la chiusura serale. Londra nella centrale Oxford Street si trova Selfridges e fin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1909, esso ha rappresentato l’esempio del moderno magazzino. La sua costruzione partì agli inizi del 1908 ed entro i 12 mesi successivi il grande edificio fu completato. Il proprietario Harry Gordon Selfridge - coronò così il suo sogno di costruire un magazzino all’americana a Londra. Lo staff fu selezionato mesi prima dell’inaugurazione e i prescelti vennero formati alla vendita secondo i voleri di Selfridge, che fu molto innovativo anche nello studio del layout interno e dell’esposizione. Infatti egli intendeva l’esperienza dello shopping nel suo negozio anche come un’attività di intrattenimento e per questo i clienti venivano salutati con musica dif- A fusa e invitati a curiosare tra gli scaffali e i reparti senza dover necessariamente acquistare nulla. Ben presto il magazzino divenne un’istituzione nazionale e un’occasione da non perdere per il provinciale che arrivava nella ricca Londra. Inoltre per la prima volta era possibile trovare un ampio assortimento di prodotti, molti dei quali introvabili negli altri negozi, tutti sotto un unico tetto. I clienti non venivano solamente per comperare quello di cui avevano bisogno, ma anche per trascorrere una giornata divertendosi: infatt,i in anticipo sui tempi, all’interno si trovavano anche una libreria e un salottino con comode sedie per riposarsi, ristoranti eleganti ma a prezzi ragionevoli e una reception per dare informazioni ai clienti. Selfridge voleva che la sua creazione fosse più di un semplice negozio. Egli si vantava di “aver creato la terza più importante attrazione per i visitatori di Londra subito dopo Buckingham Palace e la Torre di Londra”. L’intervento di Mapei Alla fine del 2005 il grandioso edificio richiese un ampio intervento di ristrutturazione a cui ha preso parte anche Mapei che ha fornito i prodotti per realizzare i massetti e posare sui pavimenti del secondo piano (300 metri quadrati totali) le lastre in marmo bianco levigaFoto 1. Un’immagine esterna dell’edificio dove ha sede Selfridges a Londra. Foto 2. I massetti per la posa delle nuove pavimentazioni sono stati realizzati con Mapecem, che garantisce una presa e un asciugamento rapidi; infatti i lavori sono stati eseguiti di notte per non dover chiudere il negozio. Foto 3 e 4. I pavimenti sono stati realizzati con lastre di marmo di Carrara; per la posa è stato usato Granirapid e per la fugatura Ultracolor Plus. 34 to di Carrara. Il piano dove è stato effettuato l’intervento è quello dove vengono esposte e vendute tutte le marche disegnate dai diversi stilisti. La posa è stata effettuata nelle zone sbarco davanti agli ascensori e in porzioni di pavimento che si affiancano ad altre rivestite in parquet. L’intervento illustrato in queste pagine ha ricevuto il riconoscimento “Best Use of Tile by an Architect or Designer” durante i Tile Association Awards dello scorso aprile (riconoscimenti con cui l’Associazione dell’Industria Ceramica Britannica intende premiare l’eccellenze nella produzione, utilizzo, posa, distribuzione e promozione delle piastrelle ceramiche nel Regno Unito). La prima fase del lavoro ha visto la realizzazione dei massetti sulla parte di pavimento dove successivamente sarebbe stato posato il marmo. Per la preparazione dei supporti di posa è stato consigliato l’utilizzo del legante idraulico speciale MAPECEM*. Il prodotto assicura un asciugamento rapido in circa 24 ore e la possibilità di posare dopo poche ore (circa tre).Infatti questa particolare caratteristica di MAPECEM* è stata molto apprezzata durante l’intervento all’interno del magazzino Selfridges,perché tutti i lavori dovevano essere eseguiti esclusivamente quando il negozio veniva chiuso la sera per non 34 35 Londra 83 25-07-2007 11:50 Pagina 2 disturbare gli acquisti dei clienti durante l’apertura.Proprio per questa ragione i committenti avevano richiesto espressamente di poter contare su una serie di prodotti per i supporti, per la posa e per la stuccatura delle fughe molto rapidi nell’asciugamento e nella messa in esercizio. Una volta preparato il supporto,si è proceduto con la posa delle grandi piastrelle in marmo bianco di Carrara (formato 60x60 cm, 2 cm di spessore). Per l’incollaggio la scelta è caduta sull’adesivo cementizio bicomponente GRANIRAPID*: anche nel caso dell’adesivo è stato preferito un prodotto in grado di assicurare un asciugamento veloce e una messa in esercizio rapida. Inoltre GRANIRAPID* è particolarmente indicato per la posa di materiale lapideo moderatamente instabile all’umidità e idoneo per posare pavimenti sottoposti a traffico pesante. L’adesivo è disponibile in grigio e bianco, come in questo caso. Ultima fase è stata quella della stuccatura delle fughe con ULTRACOLOR PLUS*, una malta ad alte prestazioni e ad asciugamento rapido. I giunti di dilatazione sono stati sigillati con il sigillante siliconico resistente alle muffe MAPESIL AC*. *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per ceramica e materiali lapidei”. Le relative schede tecniche sono contenute nel DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Granirapid (C2F): adesivo cementizio bicomponente ad alte prestazioni, a presa ed idratazione rapida, deformabile, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo. Mapecem: legante idraulico speciale per massetti ad asciugamento rapido (24 ore) a ritiro controllato. Mapesil AC: sigillante siliconico a reticolazione acetica, a basso modulo elastico, resistente alle muffe, esente da solventi, disponibile in 26 colori e trasparente. Ultracolor Plus (CG2): malta ad alte prestazioni, modificata con polimero, antiefflorescenze, per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa ed asciugamento rapido, idrorepellente con DropEffect® e antimuffa con tecnologia BioBlock®. SCHEDA TECNICA Grande magazzino Selfridges, Londra, Gran Bretagna Intervento: realizzazione massetti al secondo piano, posa e stuccatura delle lastre in marmo di Carrara sul pavimento del secondo piano. Anno di intervento: 2006 Committente: Selfridges&Co Progettista: HMKM Impresa: Davies Shopfitting Ltd Impresa di posa: Signature Stones Ltd Rivenditore Mapei: Signature Stones Ltd Coordinamento Mapei: Stephen Quorn, Mapei U.K. 35 Prodotti in evidenza CAMPI DI APPLICAZIONE Particolarmente indicato per la posa di materiale lapideo moderatamente instabile all’umidità e che richiede un rapido asciugamento dell’adesivo. Idoneo per l’incollaggio di pavimenti sottoposti a traffico pesante. Granirapid, per le sue straordinarie caratteristiche di adesione e rapido asciugamento, si presta particolarmente per lavori di rifacimento rapidi o che richiedano una messa in esercizio immediata (supermercati, industrie, ospedali, aeroporti, piscine, ecc...). DATI TECNICI: Durata dell’impasto: 45 minuti Tempo aperto: 20 minuti Esecuzione fughe: 3 ore Pedonabilità: 3-4 ore Messa in esercizio: ca. 24 ore (3 giorni per vasche e piscine) Deformabilità secondo EN 12002: S1 - deformabile Colori: grigio e bianco Applicazione: spatola dentata, n. 4, 5, 6 o 10 Immagazzinaggio: parte A: 12 mesi, parte B: 24 mesi. Teme il gelo Consumo: 3-8 kg/m2 CONFEZIONI: Granirapid bianco: kit da 28 kg Componente A: sacco da 25 kg Componente B: fustino da 5,5 kg ADESIVO CEMENTIZIO BICOMPONENTE AD ALTE PRESTAZIONI, A PRESA E IDRATAZIONE RAPIDA, DEFORMABILE, PER PIASTRELLE CERAMICHE E MATERIALE LAPIDEO EN 12004 Granirapid grigio: kit da 28 kg Componente A: sacco da 25 kg Componente B: fustino da 5,5 kg Granirapid ha ottenuto le marcature CE comprovate dai certificati ITT n° 85330201.101 (SFV) emesso dal laboratorio Säurefliesner-Vereinigung e.V. Grossburgwedel (Germania) e ITT n° LR-01-011 (CSTB) emesso dal laboratorio Centre Scientifique et Technique du Bâtiment, Champs sur Marne (Francia) 37 39 Attica 83 23-07-2007 16:01 Pagina 1 Nel centro di Atene il grande magazzino Attica ha sede in uno storico edificio ristrutturato recentemente ttica è un importante grande magazzino e si localizza in una delle più interessanti costruzioni nel centro di Atene, esattamente in Panepistimiou Avenue. Qui, nel 1930, l’esercito costruì un moderno edificio per uffici nell’area dove precedentemente si trovavano le stalle della cavalleria reale. La costruzione si sviluppava su 8 piani (sotterraneo, piano terra, 6 piani). Lo stile architettonico, nei volumi imponenti ed eleganti e nelle facciate articolate e “pulite”, richiamava le grandi capitali europee e dava ad Atene un’aria cosmopolita e moderna. Recentemente la sua destinazione d’uso è cambiata e gran parte dell’edificio è stata ristrutturata e trasformata in un moderno shopping center. L’impegno maggiore per i progettisti che ne hanno seguito i lavori di ristrutturazione è stato quello di mantenere intatte le facciate esterne e alcuni particolari all’interno. Il risultato di questo impegnativo intervento, all’altezza degli standard europei, è stato il grande magazzino Attica che, grazie ai suoi 25.000 metri quadrati e agli otto piani, offre ai clienti 300 shop-in-shop e oltre 500 marche di gran lusso per uomo, donna e bambino, oltre a oggettistica di design per la casa e a un ristorante con vista panoramica. A L’intervento di Mapei Mapei ha contribuito all’impegnativa fase di rinnovo interno dell’importante edificio con diversi prodotti consigliati dalla sua Assistenza Tecnica. Pavimenti. L’edificio è un monumento dell’architettura moderna della capitale ellenica e molte delle finiture interne erano ancora quelle originali. Una di esse è rappresentata dalle scale principali rivestite in marmo bianco (foto in alto) e i progettisti, per pavimentare gli otto piani, hanno scelto come rivestimento delle lastre di marmo-agglomerato (costituito da marmo naturale e resina) e grandi piastrelle in grès porcellanato chiaro,così da richiamare il materiale usato negli anni ’30. Inizialmente sono stati asportati i vecchi pavimenti e sono stati realizzati i massetti. Per la scelta di questo e di tutti gli altri prodotti utilizzati durante l’intervento, i tecnici dell’Assistenza Tecnica Mapei hanno sempre dovuto tenere in considerazione i tempi di consegna molto stretti imposti dalla committenza. Hanno consigliato perciò di realizzare i massetti con il legante idraulico TOPCEM* che, miscelato con aggregati di granulometria adeguata e acqua, riesce a indurire nel giro di 24 ore e ad asciugare perfettamente in qualunque spessore in 4 giorni circa. Nel caso di Attica l’umidità residua è stata misurata con un igrometro elettronico e ha registrato un livello di umidità inferiore del 2%. Successivamente, per ottenere una planarità perfetta sulle superfici di posa, l’intervento di lisciatura è stato effettuato con la rasatura cementizia tissotropica NIVORAPID*.Grazie all’asciugamento molto rapido, il prodotto è particolar- 37 37 39 Attica 83 23-07-2007 16:01 Pagina 2 Foto 1 e 2. I tempi molto stretti della committenza hanno consigliato l’utilizzo di Topcem per realizzare i massetti. Il prodotto indurisce e asciuga molto rapidamente. Foto 3. Le lastre in marmo-agglomerato sono state posate con l’adesivo Granirapid, un prodotto caratterizzato da presa rapida e indicato per pavimenti sottoposti a traffico intenso. Foto 4. Il marmo per il pavimento dell’ascensore è stato incollato con Keralastic T. Foto 5. Un’immagine della pavimentazione finita: oltre al marmo-agglomerato sono state posate piastrelle in gres porcellanato, usate anche, in alcune zone, per rivestire le pareti. Foto 6. Un reparto dello shopping center Attica alla fine dei lavori. 38 37 39 Attica 83 23-07-2007 16:01 Pagina 3 mente consigliato quando i supporti devono essere rivestiti in breve tempo come per il grande magazzino Attica. Per rivestire i pavimenti dei piani sono stati scelti il marmo-agglomerato e le piastrelle in grès porcellanato. Le lastre in marmo-agglomerato (formato 60x60 cm) sono state posate utilizzando l’adesivo cementizio bicomponente GRANIRAPID* steso con uno spessore di 5 mm. Questo adesivo è caratterizzato da un asciugamento rapido, da un’ottima presa ed è adatto per l’incollaggio di pavimenti sottoposti a un traffico inten- KERALASTIC T*. Per la stuccatura delle fughe, sia per il marmo-agglomerato che le piastrelle in grès porcellanato, è stato utilizzato ULTRACOLOR* nei colori 111, 130 e 132, una malta a presa e asciugamento rapido che non produce efflorescenze con il trascorrere del tempo. Pareti. In molti casi è stato necessario rimuovere i vecchi rivestimenti murali e le superfici sono state rasate con un impasto cementizio al quale,per migliorarne le caratteristiche meccaniche e di adesione, è stato aggiunto il lattice di *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alle linee “Prodotti per ceramica e materiali lapidei” e “Prodotti per la posa di pavimenti e rivestimenti resilienti, tessili e legno”. Le relative schede tecniche sono contenute nel DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Adesilex MT 32: adesivo in dispersione acquosa per la posa di rivestimenti murali. Granirapid (C2F): adesivo cementizio bicomponente ad alte prestazioni, a presa ed idratazione rapida, deformabile, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo. Keraflex (C2TE): adesivo cementizio ad alte prestazioni a scivolamento verticale nullo e con tempo aperto allungato, per piastrelle in ceramica e materiale lapideo. Keralastic T (R2T): adesivo poliuretanico bicomponente ad alte prestazioni, a scivolamento verticale nullo, per piastrelle in ceramica e materiale lapideo. Nivorapid: rasatura cementizia tissotropica per applicazione anche in verticale ad asciugamento ultrarapido. Planicrete: lattice di gomma sintetica per migliorare l’adesione delle malte cementizie. Topcem: legante idraulico speciale a presa normale e ad asciugamento veloce (4 giorni). Ultracolor (CG2): malta ad alte prestazioni per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa e asciugamento rapido, disponibile in 26 colori, non produce efflorescenze. N.B.: oggi il prodotto è sostituito da Ultracolor Plus. SCHEDA TECNICA so; è disponibile in due varianti di colore: grigio e bianco. Le piastrelle in grès porcellanato (formato 40x40 cm) sono state posate con l’adesivo cementizio ad alte prestazioni KERAFLEX*. Il prodotto è indicato per la posa di pavimenti sottoposti a forti sollecitazioni. All’interno degli ascensori che portano ai piani e su tutte le superfici in metallo, le lastre in marmo-agglomerato sono state posate con l’adesivo poliuretanico bicomponente ad alte prestazioni gomma sintetica PLANICRETE*. In alcune zone dedicate alla vendita sono state rivestite in grès porcellanato anche le pareti e le piastrelle sono state posate con l’adesivo cementizio a scivolamento verticale nullo KERAFLEX*. Anche qui, come per i pavimenti, per la stuccatura delle fughe è stato utilizzato ULTRACOLOR*. In tutti i salottini di prova e in altre zone del grande magazzino le pareti sono state rivestite con un tessuto in fibra di vetro incollato con l’adesivo in dispersione acquosa ADESILEX MT32*. Grande magazzino Attica, Atene, Grecia Intervento: realizzazione massetti; posa e stuccatura di lastre in marmo-agglomerato a pavimento e negli ascensori; posa e stuccatura di piastrelle in grès porcellanato a pavimento e a parete; posa di rivestimento in tessuto sulle pareti dei salottini di prova Anno di intervento: 2003-2005 Committente: Metoxico Tomeio Stratou Progettista: Stelios Agiostratits, Gianis Kizis Impresa di posa: Arcon Rivenditore Mapei: Alto Coordinamento Mapei: Gianni Koropoulis, Mapei Hellas SA 39 40 41 Pedeferri 83 19-07-2007 13:58 Pagina 1 ella nicchia centrale, alta quasi sei metri, dell’atrio del Rettorato del Politecnico di Milano,è stata recentemente posta un’opera in titanio realizzata da Pietro Pedeferri, Professore ordinario del Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”. Si tratta di un’opera dove l’arte si è felicemente coniugata con la scienza e con la ricerca. Per realizzarla, l’autore è ricorso a una tecnica di pittura elettrochimica da lui sviluppata nei laboratori di quell’Ateneo. Questa tecnica consente di ottenere colori di particolare intensità e bellezza: sono colori di interferenza, originati da sottili pellicole di ossido di titanio in grado di riflettere e di rifrangere la luce. Proprio come i colori iridescenti dei film di olio sull’acqua,delle bolle di sapone,delle piume di certi uccelli, come per esempio il pavone, o delle ali delle farfalle, anche i colori del titanio dipendono dallo spessore del film che li genera. La sequenza cromatica che si ottiene al crescere dello spessore da 10 a 300 nanometri, è la seguente: giallo, porpora, blu, argento, giallo, rosa, blu, verde, gialloverde, rosa, verde, con un’infinità di sfumature intermedie. Un’altra singolare peculiarità scientifica, contraddistingue quest’opera: per produrre speciali effetti cromatici e grafici, l’autore ha anche sfruttato la singolare proprietà del titanio,da lui scoperta, di conservare nel colore dei suoi ossidi, come nella loro struttura cristallografica, memoria delle condizioni elettrochimiche e ambientali in cui gli stessi hanno iniziato a formarsi. Una nota tecnica significativa riguardante i film di biossido di titanio merita di essere accennata. Questi sono di N tre tipi: amorfi (sono quelli che prevalgono perché hanno i colori più vivaci), cristallini nelle forme di rutilio e cristallini nelle forme di anatasio. Le pellicole di ossido con quest’ultimo tipo di struttura presentano spiccate caratteristiche fotocatalitiche, autopulenti e antibatteriche. La prima caratteristica consente di distruggere i composti carboniosi presenti nell’aria come quelli prodotti dal fumo o dai veicoli a motore, la seconda di mantenere pulite le superfici di titanio colorate e la terza, infine, di evitare che nel tempo possano crescervi muffe o colonie batteriche. Geometrie e simboli per un nuovo futurismo Avanzatissimi studi scientifici e nuove scoperte tecnologiche si coniugano con un preciso stile artistico che vuole rappresentare sinteticamente l’intero sapere scientifico. L’originalità dell’opera di Pedeferri è duplice. È quella di essere un manifesto che descrive i punti fermi su cui si fonda e si è strutturata nel tempo la conoscenza scientifica moderna e, al contempo, un punto di partenza simbolico che, attraverso l’impiego di un materiale nuovissimo come il titanio,getta le proprie radici nel futuro. Un’opera che sarebbe sicuramente piaciuta a Marinettti e ai suoi amici futuristi per varie ragioni: per i colori, per l’impianto ideologico modernissimo che la sorregge e per il materiale utilizzato. Precise figure geometriche compongono una materia razionalizzata che mantiene, tuttavia, il suo mistero per una policromia suggestiva che invita a leggere l’opera ora nei suoi particolari più minuti, ora abbracciandola con colpi d’occhio sempre più grandi nella sua totalità. 40 40 41 Pedeferri 83 19-07-2007 13:59 Pagina 2 La parte alta dell’opera è costituita da un dodecaedro espanso di “LeonardoPacioli” di più di un metro di diametro, ottenuto sostituendo le 12 facce pentagonali di un dodecaedro regolare con 12 piramidi costituite da 5 triangoli equilateri. Per le 60 facce del poliedro sono stati quindi utilizzati un centinaio di triangoli di titanio con decorazioni di fantasia. La scelta di questa forma geometrica è significativa per due motivi: è un tributo alla grandezza di due scienziati rinascimentali e, allo stesso tempo, un forte richiamo alla centralità di Milano nello sviluppo delle scienza moderna. Nel 1496, infatti, il matematico Fra Luca Pacioli venne chiamato all’insegnamento pubblico a Milano dal duca Ludovico Sforza al quale, nel 1498, dedica il trattato De la divina proportione, con sessanta figure a piena pagina dei cinque corpi regolari – tetraedro, ottaedro, esaedro, icosaedro, dodecaedro – e dei loro dipendenti che furono disegnati in prospettiva da Leonardo da Vinci, anch’egli a Milano in quel periodo. La parte bassa dell’opera, invece, è com- posta da 42 piastre poste su una lastra di titanio alta 2 metri con decorazioni che alludono alle principali discipline coltivate e insegnate nell’Ateneo milanese (la chimica, l’ingegneria, l’architettura, l’elettronica, la matematica, la fisica, ecc.). E dove c’è scienza, ricerca all’avanguardia e innovazione tecnologica, non può mancare Mapei, che ha contribuito alla realizzazione di quest’opera fornendo uno dei suoi prodotti più noti per la sua affidabilità ed efficacia. Per fissare le piastre al titanio è stato utilizzato, infatti, KERALASTIC*, l’adesivo poliuretanico di Mapei, a due componenti, generalmente utilizzato per piastrelle ceramiche e materiali lapidei. Anche in questo specialissimo caso di posa, KERALASTIC* ha dato il meglio di sé, consentendo una facile lavorabilità, una perfetta adesione e garantendo, al contempo, un’ottima durabilità e resistenza all’invecchiamento. In linea perfetta con le esigenze specifiche richieste dall’autore e con lo spirito complessivo dell’opera che morfologicamente vuole e può, nel senso più concreto del termine, durare nel tempo. *Prodotti Mapei: il prodotto citato in questo articolo appartiene alla linea “Prodotti per la ceramica e materiali lapidei”. La relativa scheda tecnica è contenuta nel DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Keralastic (R2): adesivo poliuretanico bicomponnte ad alte prestazioni per piastrelle in ceramica e materiale lapideo. SCHEDA TECNICA Opera in titanio, Politecnico di Milano Anno di realizzazione: 2006 Intervento: posa di piastre di titanio Progetto e realizzazione: Prof. Pietro Pedeferri Coordinamento Mapei: Giorgio D’Alò 41 42 43 Salon du meuble 83 23-07-2007 16:02 Pagina 2 Lo scorso gennaio (dal 20 al 25) si è tenuto a Parigi, come ogni anno, il Salon du Meuble, vetrina internazionale delle ultime proposte del settore dell’arredamento e del design d’interni. In quest’occasione, ben 1.000 aziende, provenienti da più di 50 paesi diversi, hanno esposto i loro prodotti su una superficie pari a 120.000 m2. Ben 40.000 visitatori (tra i quali agenti commerciali, architetti e designer) hanno incontrato i produttori del mercato internazionale. 42 43 Salon du meuble 83 23-07-2007 16:02 Pagina 3 ’ organizzazione della fiera ha stupito i visitatori per quanto riguarda sia la pianificazione dello spazio sia l’allestimento. L’offerta del settore arredamento è stata presentata all’interno di quattro padiglioni, riservati esclusivamente ai professionisti; ciascun padiglione era dedicato ad un tema specifico: arredamento classico, arredamento contemporaneo, sedie e letti, soluzioni varie. Gli organizzatori hanno scelto di lasciare aperto al grande pubblico, per tutta la durata dell’evento, il padiglione 4, un’enorme sala espositiva che ha messo in evidenza delle creazioni insolite e particolarmente originali. Il visitatore che entrava in quest’area veniva trasportato in un mondo luminoso che coniugava oggetti della vita quotidiana e creazioni d’avanguardia, interno ed esterno, antico e contemporaneo. Un vero percorso di esplorazione si apriva davanti a lui, con muri che diventavano trasparenti e la vegetazione che entrava all’interno della casa. L La presenza italiana si è fatta notare con la strabiliante casa della designer Paola Navone. Al titolo “Lusso abbordabile: borghesia bohème” corrispondeva un ambiente che combinava artigianato e alta tecnologia, anticaglie e oggetti di design, arte contemporanea e utensili rustici. Nella cucina, materiali grezzi e decorazioni raffinate; enormi canapè bianchi nella sala; una doccia nel bel mezzo della camera da letto… In questo mondo affascinante, i progettisti hanno saputo conciliare la materia e l’uomo, attenuando le barriere che separano l’essere umano dall’ambiente naturale e scoprendo una nuova funzione estetica nei materiali per edilizia. A questo proposito i prodotti Mapei hanno giocato un ruolo importante, trovando applicazione sulle pareti esterne (foto 1) e interne (foto 4) della casa, così come sulle pareti del frigo (foto 2) e sui pavimenti del soggiorno (foto 3). I pavimenti sono stati realizzati con il formulato epossidico bicomponente multiuso MAPEFLOOR I 300 SL (foto 3), che garantisce ai pavimenti un impeccabile rivestimento resinoso autolivellante; per le finiture murali è stata invece impiegata la malta cementizia monocomponente PLANITOP 200, con la quale sono state eseguite la rasatura e la finitura delle pareti esterne e interne (foto 4). L’adesivo ADESILEX P22 PLUS (prodotto realizzato e distribuito solo sul mercato francese da Mapei France) è stato scelto per incollare le piastrelle negli interni e la malta ULTRACOLOR PLUS per stuccare le fughe. L’adesivo bicomponente cementizio ad alte prestazioni ELASTORAPID è stato impiegato, nella variante di colore grigio, per creare originali effetti decorativi con i solchi della colla sulle pareti (foto 1) e sulle superfici esterne del frigo (foto 2). La versione bianca dell’adesivo epossidico antiacido KERAPOXY, utilizzabile anche come stuccatura per le fughe, è stata usata per la posa e la stuccatura del rivestimento in mosaico di un tavolo (foto 5). Questo articolo è tratto da “Mapei&Vous”, n. 19, il periodico edito da Mapei France, che ringraziamo. 43 44 45 Premio Barocco 83 19-07-2007 14:00 n altro prestigioso riconoscimento per Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei e CEO del Gruppo Mapei, si aggiunge a quelli già ricevuti dall'inizio di quest'anno. Il 5 giugno scorso, al Numero 1 di Mapei è stato riconosciuto, infatti, il Premio Barocco per la Categoria “Industriali”. Una bella soddisfazione proprio nell'anno nel quale Mapei celebra i 70 anni della sua fondazione. Ed è prestigioso ricordare i personaggi finora premiati, fra i quali spiccano Sofia Loren, Franco Zeffirelli, Rita Levi Montalcini, Luciano Pavarotti, Alberto Sordi, Carlo Rubbia, Alain Delon, Claudia Cardinale, Adriano Celentano, Fiorello, Gigi Proietti, Susanna Agnelli, Gerard Deperdieu, Joaquìn Navarro Valls, Lucio Dalla, Nicola Piovani. Il Premio Barocco (giunto quest'anno alla sua 38a edizione) ha avuto luogo nella splendida città di Lecce, la capitale assoluta del barocco. A Lecce basta camminare e guardarsi U 44 Pagina 48 intorno. Il centro storico è un palcoscenico a cielo aperto che vede la pietra leccese come interprete principale di un’architettura ridondante e festosa. Su palazzi e chiese questa pietra è stata intagliata in animali fantastici, decorazioni oniriche e mitologiche, ghirlande di fiori e frutta, figure di santi, putti, miraggi da capogiro ispirati dall'ansia di meraviglia. Unico premio generalista, il Premio Barocco vede la consegna di un riconoscimento d'eccellenza a grandi personaggi della scienza, dell'arte, dello spettacolo, dello sport e dell'imprenditoria che con il loro fare hanno reso grande il nome dell'Italia nel mondo. Un premio importante con una copertura televisiva di prim’ordine, in quanto l'evento è stato trasmesso in diretta su Rai 1 in prima serata e, in contemporanea, su Rai International. Grande visibilità a livello nazionale e internazionale, dunque, e tanto pubblico presente nell'area “Carlo Pranzo”,a ridosso delle mura antiche dei Bastioni. La cronaca È stata una serata speciale per degli ospiti speciali, accolti da un’elegante e sensuale Luisa Corna chiamata a fare gli onori di casa in una città che dice di portare nel cuore. Accanto a lei, ma con un ruolo un po' stretto, un estroso Nino Frassica. Prima di dare inizio alle premiazioni, la madrina della serata ha voluto rivolgere un doveroso saluto alla città che ha dato i natali alla manifestazione, Gallipoli. Poi ha chiamato sul gigantesco palco, sovrastato da una scenografia barocca, Andrea Bocelli. Un veloce scambio di battute tra la presentatrice e il cantante e l'esibizione che ha scaldato i cuori dei leccesi, andati in fiamme quando ha reso omaggio a Tito Schipa, figlio illustre della città barocca, interpretando “Vieni sul mar”. Dopo Bocelli sul palco è salita Catherine Deneuve, che ha premiato il regista Giuseppe Tornatore, il quale ha raccontato la sua esperienza lavorativa al fianco di 44 45 Premio Barocco 83 19-07-2007 14:00 Marcello Mastroianni, primo marito dell'attrice francese. Un altro regista ha avuto il riconoscimento del Premio Barocco: Ferzan Ozpetek, premiato da Ambra Angiolini (conosciuta proprio a Lecce, come ha tenuto a sottolineare) per il film “Saturno Contro”. Premi speciali anche per i comici siciliani Ficarra e Picone, con proiezione di uno spezzone del film “Il 7 e l'8”. Per la sezione imprenditori sul palco sono saliti Giorgio Squinzi, Emma Marcegaglia e Franco Tatò. Tra un premiato e l'altro, l'esibizione di Massimo Ranieri, della dirompente Gianna Nannini, accompagnata dai campioni del mondo di “Break dance” e “Street dance”, da un Mago Forrest irresistibile con le sue gag, dalla prima ballerina dell'Opéra di Parigi Eleonora Abbagnato. A chiudere la serata, l'intervento e la premiazione di Luca Barbareschi, in prima linea con la sua associazione “Dalla parte dei bambini”. Complimenti dunque al Dottore che, ancora una volta, si è confermato tra i migliori in Italia. La festa Mapei La bella serata leccese che ha visto la consegna del Premio Barocco a Giorgio Squinzi è stata preceduta da un altrettanto bell'evento organizzato da Mapei, nel Salone delle Feste del Grand Hotel Tiziano. È stata l'occasione per incontrare, nell'atmosfera suggestiva di questa storica struttura con le volte a stella in pietra leccese, nume- Madrina della manifestazione l'attrice francese CATHERINE DENEUVE, già nell'albo dei premiati del Premio Barocco. Premi alla carriera: ANDREA BOCELLI per la musica GIUSEPPE TORNATORE per il cinema GIOVANNI MINOLI per il giornalismo e la tv Riconoscimenti assegnati a: ELEONORA ABBAGNATO, étoile de L'Opéra de Paris e protagonista del film di Ficarra e Picone “Il 7 e l'8”; Pagina 49 LA STORIA DEL PREMIO BAROCCO Nel 1969 il “patron” Fernando Cartenì dava vita al "Festival di Casa Nostra" prima edizione dell'ormai consolidato e ricercato Premio Barocco. Così facendo l'ideatore raggiunse due importanti scopi: da una parte, soddisfare l'aspetto prettamente culturale della manifestazione, dando un'eco ad alcuni personaggi del Salento distintisi per aver dato lustro con le loro opere a questa terra, dall'altra quello di mettere sulla bocca di tutti il nome di una delle perle del Salento stesso, Gallipoli. Nel corso delle edizioni il festival, che nel frattempo cambia il proprio nome in "Festival del Sole", riceve sempre più consensi e nel 1985 prenderà la sua attuale denominazione di “Premio Barocco”. Ad attestare la consacrazione dell'evento a livello internazionale l'approdo in Rai nel 1999, con la trasmissione in diretta dell'assegnazione dei Premi Barocco su Rai Uno e Rai International. Da otto anni, la bella statuetta che viene consegnata ai vincitori è la Galatea Salentina, un’opera realizzata dallo scultore Egidio Ambrosetti su commissione del dott. Fernando Cartenì, Presidente della omonima associazione: è una ninfa che esce dal mare e simboleggiante il legame del Salento al Barocco. Cresce dunque la manifestazione, andando oltre la limitazione della sola serata di gala, interessando oggi, con un convegno nazionale, non solo addetti ai lavori e salentini, ma anche personaggi illustri di caratura internazionale. rosi amici e clienti dell'Azienda. Sono stati, infatti, oltre 150 gli ospiti - provenienti dalla Puglia, dalla Basilicata e dal Molise - che si sono stretti intorno a Giorgio Squinzi per festeggiarlo e per parlare direttamente con lui. Tra questi, numerosi i progettisti, gli imprenditori e i rappresentanti del mondo dell'edilizia locale. È stato davvero un evento nell'evento che è riuscito ancora una volta a far conoscere, ai pochi ai quali non era ancora noto, il mondo Mapei. Un mondo concreto di risultati fondato, comunque, su rapporti umani e di conoscenza che spesso vanno oltre il lavoro. La filosofia Mapei ha, come è FERZAN OZPETEK, regista, per il film “Saturno Contro”; LUCA BARBARESCHI, attore e regista, per il suo impegno nell’associazione “Dalla parte dei bambini”. I premiati per la Categoria Industriali: EMMA MARCEGAGLIA,Vicepresidente Energie e Coord. Politiche Industriali e Ambientali di Confindustria; GIORGIO SQUINZI, AmmInistratore Unico Mapei SpA FRANCESCO TATO', Amministratore Delegato Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani Da sinistra: Adriana Spazzoli, Responsabile Relazioni Esterne Mapei, Paolo Cavaliere docente dell’Università di Lecce, Fiorella Rodio, Promotore Mapei per la Grande Committenza, Achille Carcagnì, Area Manager Mapei Sud Italia e Giorgio Squinzi, Amministratore Unico Mapei. noto, tra i suoi capisaldi, quello sportivo del “gioco di squadra” che prevede il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso la virtuosa partecipazione di tutti gli attori coinvolti. E questo è sicuramente quello che, spontaneamente, è emerso da questa bella serata di festa. Anche per questo non è certamente un caso che un riconoscimento prestigioso come il Premio Barocco sia stato assegnato a Giorgio Squinzi: il numero 1 dell'Azienda, l'uomo che, più di tutti, incarna questi valori. 45 46 47 Sport Sassuolo 83 25-07-2007 11:48 a dove è meglio cominciare, per raccontare la stagione 2006/07 del Sassuolo Calcio targato Mapei? Dall’agosto scorso, quando la squadra neroverde, ammessa alla prima C1 della sua storia, cominciò a lavorare con l’obiettivo di centrare una salvezza tranquilla in un girone pieno di big come Padova, Venezia, Pisa, Grosseto, Lucchese, Novara? O dalla fine, quando un solo punto di distacco ha mandato in B proprio il Grosseto, costringendo ad un playoff amarissimo, coinciso con l’eliminazione in semifinale ad opera del Monza, un Sassuolo giudicato all’unanimità “la squadra con il miglior gioco del girone”? Meglio forse cominciare dall’oggi, e da un Sassuolo che, con un po’ di esperienza (e una fregatura) in più, ha deciso di riprovarci, consapevole che ripetersi a certi livelli non sarà per nulla D 46 Pagina 1 facile, ma che con una squadra del genere e le spalle coperte da Mapei ci si può anche provare. Le rivoluzioni, del resto, non vanno di gran moda a piazza Risorgimento, dove il gruppo dirigente, con l’avallo di Giorgio Squinzi, ha deciso di cambiare il meno possibile: perso mister Remondina (nella foto piccola della pagina accanto), la dirigenza ha deciso di puntare ancora su un giovane emergente, Massimiliano Allegri, che ha già avuto modo di farsi notare a Ferrara e a Grosseto, e soprattutto su un gruppo di giocatori che l’anno scorso ha fatto davvero i miracoli. Trentuno punti e primo posto solitario a fine 2006, sessantuno punti e secondo posto a maggio 2007, eliminazione ai playoff a giugno: la prima stagione di C1, cominciata con l’obiettivo di “una salvezza tranquilla”, ha assunto ben presto i connotati di una cavalcata quasi trionfale, che ha imposto i neroverdi come una delle realtà più interessanti di un campionato di C avvincente ed equilibratissimo. A fare le spese della buona vena del Sassuolo sono state,via via,tutte le big o presunte tali e l’esiguo margine di vantaggio con il quale il Grosseto è stato promosso in B (giusto un punto) la dice ben lunga su come siano stati più gli episodi che non il gioco espresso a decidere l’esito del campionato, che il Sassuolo ha poi chiuso in semifinale playoff con un’eliminazione dovuta principalmente alla stanchezza fisica e mentale di una rosa numericamente esigua (Grosseto e Pisa sono andati in B utilizzando circa trenta giocatori a testa, il Sassuolo si è fermato sul più bello utilizzandone forse diciotto), e dell’inevitabile inesperienza che ha condizionato, al cospetto di un traguardo così importante, un 46 47 Sport Sassuolo 83 25-07-2007 11:48 Pagina 2 La squadra e i dirigenti della stagione 2006/07. gruppo infarcito di ventenni.La B non è arrivata ma l’impresa, indubbiamente, resta tale e, a quanto si è visto, da agosto a giugno il Sassuolo si è divertito e, soprattutto, ha divertito: tanto da destare l’interesse di parecchi media nazionali, da farsi dedicare una trasmissione televisiva su una rete locale, e soprattutto da coinvolgere nel sogno “B” una città di solito tiepida nel seguire le vicende dei neroverdi, e quest’anno invece attenta e assidua nei confronti del Sassuolo dei miracoli.Per farsi un’idea, la squadra promossa in C1 nel 2005/06 giocava davanti a una media di tre, quattrocento persone, quella che ha chiuso la stagione un mese fa ha costretto l’Amministrazione Comunale a ristrutturare il Ricci, e a portare la capienza dello storico impianto di Piazza Risorgimento a quattromila posti. E se il miracolo sportivo del Sassuolo è stato quello di aver sfiorato la B praticamente con lo stesso tecnico e gli stessi giocatori (a quelli arrivati tre anni fa, parecchi dei quali, da Consolini a Grimaldi, a Masucci a Girelli hanno cominciato a fare i professionisti proprio sotto il Campanone, si sono aggiunti alcuni giovani di belle speranze come Jidayi, Franchini e Agazzi, arrivato dalla Triestina, e i due attaccanati Horacio Erpen e Andy Selva, capaci di realizzare in due la metà delle reti neroverdi segnate in stagione) con i quali aveva conquistato la C1, l’altro miracolo è stato proprio restituire entusiasmo e orgoglio alla Sassuolo neroverde.Una Sassuolo neroverde che ha affollato il Ricci in più occasioni, scoprendosi quantomeno depressa per l’epilogo di un campionato che si sarebbe potuto anche vincere. Sarebbe stata troppa grazia, ha pensa- to qualcuno, facendo in un certo senso torto a chi, da piazza Risorgimento, ha provato a realizzare un sogno e a chi (è il caso del “Dottore”, come lo chiamano con deferenza i dirigenti neroverdi, o del “Signor Mapei”, come hanno imparato a chiamarlo i tifosi) su questo sogno ha deciso di investire ancora. “Del resto, tre anni fa eravamo in C2 e ci hanno eliminato in semifinale ai playoff, l’anno scorso ai playoff è arrivata la promozione in C1, quest’anno abbiamo fatto i playoff ancora e li abbiamo persi in semifinale e il prossimo anno, se tanto mi da’ tanto…”: parole e musica di Carlo Rossi, presidente del Sassuolo, dalle quali vale la pena ripartire anche questa stagione. Se è vero che ripetersi non sarà facile, riprovarci è, praticamente, d’obbligo. (Le foto pubblicate sono di Foto Vignoli – Modena) 47 48 Sport Bugno 83 19-07-2007 14:03 Pagina 1 traordinario successo per la prima edizione della Granfondo Gianni Bugno, che ha toccato alcuni tra i percorsi brianzoli su cui sono state scritte pagine storiche del grande ciclismo. Duemila cicloamatori, tra cui alcuni popolari big dello sport e una nutrita rappresentanza della Squadra Corse Mapei con in testa il patron Giorgio Squinzi, hanno partecipato alla prima edizione della Granfondo Gianni Bugno. I tre percorsi, ciascuno con un diverso grado di difficoltà e tutti con partenza ed arrivo sulla pista dell’autodromo di Monza, hanno toccato salite storiche come il Ghisallo, il Lissolo ed il Colle Brianza. Gianni Bugno – e con lui Maurizio Fondriest, Gianni Motta e l’ex campione del mondo di calcio Claudio Gentile – si sono misurati chi sul circuito lungo di 146 chilometri, altri sul medio (97,8) e altri ancora sul corto (67). Hanno presenziato alla “Bugno”, tra gli altri, il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco ed il presidente dell’Assocorridori e del comitato organizzatore dei Mondiali Varese 2008, Amedeo Colombo. Sul percorso lungo, in campo maschile, ha vinto Matteo Podestà (Viner Team) in 4h06’03” (35,6 km/h) davanti a Stefano Sala e Matteo Cappè.Podestà si S 48 è dimostrato il più veloce anche sulla salita del Ghisallo. In campo femminile si è imposta Monica Bonfanti (GS Cicli Quadri). Sul percorso medio successi di Niki Giussani (Team Carimate) e Annarita Piccari (SS Frecce Rosse). Il premio per il team più numeroso è andato al Pedale Sestese. Un ottimo allenamento per gli atleti Mapei in vista dell’appuntamento del 15 luglio con la terza edizione del Mapei Day che prevede, come, di consueto la classica arrampicata sullo Stelvio. Ottima l’organizzazione dell’intero evento e soddisfatto Gianni Bugno, che riconosce al comitato organizzatore presieduto da Gianni Casaletti “uno straordinario impegno accompagnato da grandi capacità organizzative. Questa Granfondo ha tutte le potenzialità per crescere ulteriormente. L’appuntamento è all’anno prossimo…” Il folto gruppo della Squadra Corse Mapei che ha partecipato alla Granfondo. 00 03 Stabilsoil 30-07-2007 12:50 Pagina 1 Agente naturale in polvere ad azione idraulica per la stabilizzazione di terreni e per la manutenzione di pavimentazioni stradali Lo stato di fatto Polverizzazione Umidificazione e spandimento dello Stabilsoil 200 E’ un sistema innovativo appositamente progettato per la stabilizzazione dei terreni e facilmente applicabile per la costruzione ed i consolidamenti di pavimentazioni stradali. E’ la soluzione per problemi legati al trattamento duraturo di strade bianche, piste ciclabili, parcheggi, strati di fondazione per pavimentazioni stradali ed al riciclaggio a freddo di pavimentazioni bituminose esistenti (fresato d’asfalto). Vantaggi nell’impiego di Stabilsoil 200 rispetto ai sistemi tradizionali: • possibilità di impiego in situ, anche in presenza di terreno appartenente a classi qualitative non pregiate (A2-4 – A4) • stabilizzazione estesa su un’ampia gamma di tipi di terreni, dall’argilloso al sabbio-ghiaioso • formazione di legami cristallini irreversibili e perciò durevoli • aumento considerevole in termini di portanza dello strato stabilizzato • riduzione della plasticità e del rigonfiamento dello strato stabilizzato • ridotta sensibilità al gelo e disgelo • riduzione dei tempi di costruzione • applicazione possibile anche in condizioni climatiche severe • riduzione di formazione di polveri durante l’esercizio. A fianco, un esempio di applicazione di Stabilsoil 200: stabilizzazione del terreno e consolidamento della pavimentazione stradale. L’intervento è stato eseguito nel Comune di Massarosa (LU). Compattazione Vista della tenuta in Località Bargecchia e, nella foto sullo sfondo, il risultato dopo l’applicazione di Stabilsoil 200. Piscine A4 b.qxd 26-06-2007 11:10 Pagina 1 Sistemi per la Realizzazione e l’Impermeabilizzazione delle Piscine II E P R MA UTTO TR ERE COS ENESS DI B È bello tuffarsi nel benessere. Per la realizzazione di piscine nuove o per il recupero di quelle esistenti, affidati a Mapei con il Sistema di Impermeabilizzazione per Piscine. Una gamma completa di prodotti che va dalla realizzazione all’impermeabilizzazione della struttura in calcestruzzo armato, agli adesivi per la posa di ceramica o di mosaico di vetro, fino alle malte per le fughe e per i giunti di dilatazione. Vuoi bene alla tua casa? 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