Alle origini della letteratura italiana Lo bel paese dove il sì suona (Dante, Inf. XXXIII, 80) Iscrizione di Pompei (79 d.C.) • QUISQUIS AMA VALIA PERIA QUI NOSCI AMARE / BIS TANTI PERIA QUISQUIS AMARE VOTA • Quisquis amat valia, pereat qui nescit amare / bis tanti pereat quisquis amare vetat. Appendix Probi (IV d.C.) Appendix Probi (IV d.C) caelebs non celeps lancea non lancia auris non oricla facies non facia cautes non cautis oculus non oclus aqua non acqua auctor non autor auctoritas non autoritas ipse non ipsus speculum non speclum vetulus non veclus vitulus non viclus columna non colomna musivum non museum calida non calda frigida non fricda vinea non vinia tristis non tristus turma non torma Iscrizione della Catacomba di Commodilla (VI – IX d.C.) NON DICERE ILLE SECRITA A BBOCE Non pronunciare (le parole) segrete a voce (alta) I volgari romanzi I primi documenti «difatti altri affermano dicendo "oc", altri "oil", altri ancora "sì", cioè Spagnoli, Francesi e Latini» (De Vulgari Eloquentia, VIII, 6) …il più antico documento non è italiano! I giuramenti di Strasburgo (842 d.C.) Pro Deo amur et pro christian poblo et nostro commun saluament, di in auant, in quant Deus sauir et podir me dunat, si saluarai eo cist meon fradre Karlo, et in adiudha et in cadhuna cosa si cum om per dreit son fradra saluar dist, in o quid il mi altresi fazet. Et ab Ludher nul plaid nunquam prindrai qui meon uol cist meon fradre Karle in damno sit. Per l'amore di Dio e per il popolo cristiano e per la nostra comune salvezza, da qui in avanti, in quanto Dio mi concede sapere e potere, così aiuterò io questo mio fratello Carlo e in aiuto e in qualunque cosa, così come è giusto, per diritto, che si aiuti il proprio fratello, a patto ch'egli faccia altrettanto nei miei confronti, e con Lotario non prenderò mai alcun accordo che, per mia volontà, rechi danno a questo mio fratello Carlo. E il bel paese là dove ‘l sì suona ? L’Indovinello veronese (Fine VIII – IX d.C.) L’Indovinello veronese (Fine VIII – IX d.C.) Se pareba boves, alba pratàlia aràba et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba. L’Indovinello veronese (Fine VIII – IX d.C.) Teneva davanti a sé i buoi, arava bianchi prati, e un bianco aratro teneva e un nero seme seminava. Il placito capuano (X d.C.) Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti. Iscrizione di San Clemente (fine XI) Iscrizione di San Clemente (fine XI) [Sisinium:] [Sanctus Clemens:] Fili dele pute, traite! Duritiam cordis Gosmari, Albertel traite! [in saxa conversa est, Falite dereto colo palo, Carvoncelle! et cum saxa deos saxa traere meruistis. In questo caso la differenziazione linguistica serve anche a esprimere la diversa natura dei personaggi vestris aestimatis]