VENERDÌ
16 OTTOBRE 2015
ECONOMIA
La Guida
Da Oriente un nuovo pericolo per frutta e verdura, che entra in casa attraverso serramenti e bucato per “svernare”. Ecco come difendersi
Acqua e sapone contro la cimice killer
Un’invasione nelle case, un insetto che sembra innocuo ma in realtà distrugge le colture
Cuneo - È successo un po’
a tutti di vederle, ma non tutti sanno che si tratta di un insetto pericoloso, che colpisce
con forza le coltivazioni. Un
po’ tutte, le colture, e questo
dà il senso dell’allarme che si
scatena intorno a questo piccolo essere marrone e scuro.
La cimice asiatica è il terzo
“alieno” che attacca i campi e
i frutteti del nostro territorio,
dal 2000 a oggi: prima toccò al cinipide galligeno mettere in ginocchio la produzione castanicola, poi fu la volta della Drosophila (il moscerino dagli occhi rossi che distrugge piccoli frutti e uva; il
caldo di quest’estate ha contenuto un po’ il problema), ora
è il turno della Halyomorpha
halys. Anche in questo caso il
pericolo viene da Oriente (Indocina e Cina meridionale),
con una forza superiore alle
“sorelle” locali: la cimice verde, infatti, soccombe di fronte a questa specie, più aggressiva e adattabile, più vorace e
capace di trovare sempre cibo. E quindi di creare disastri
in agricoltura, ponendosi come una vera e propria emergenza itosanitaria.
Nel cuneese la cimice asiatica è stata individuata nell’agosto 2013: quest’anno i danni sono stati gravi su pesche,
susine, pomodori, peperoni,
fagioli, mele, kiwi, nocciole e
pere, con punture che rendono deformi e amari i frutti.
Con l’abbassarsi delle temperature, questo insetto cerca riparo nelle abitazioni (soprattutto in aree rurali, ma
anche in città), per “svernare”
e tornare poi a far danni in
orti, frutteti e campi la prossima primavera. Ecco allora
che occorre liberarsi di questa
invasione tra le mura di casa.
“Se l’inverno sarà rigido e
se i cittadini daranno una mano a tenerle fuori dalla porta afferma Graziano Vittone, responsabile difesa per il centro di ricerca Creso -, si potrà condurre un’eficace difesa biologica, interrompendo il
lusso abitazioni-coltivazioni.
Questo è il momento cruciale
per impostare la difesa delle
colture del prossimo anno, la-
sciando che il freddo abbatta
naturalmente l’infestazione”.
I consigli per contrastare
queste presenze indesiderate sono semplici. Anzitutto,
sembrano poco eficaci gli insetticidi: meglio intervenire in
modo “meccanico”, anzitutto evitando di lasciare aperte
porte e finestre. Efficace anche la presenza di zanzariere, che possono costituire una
barriera per la casa e quindi
non vanno ancora ritirate.
Da tenere sotto controllo infissi, “scatole” dei serramenti, fessure, screpolature nei muri. Attenzione, poi,
anche ai panni stesi all’esterno: spesso le cimici marroni
si nascondono tra vestiti (e in
tasca), lenzuola, asciugamani.
In casa, poi, occorre fare attenzione quando le si schiaccia, perché rilasciano una sostanza puzzolente e quindi è
meglio gettarle subito (morte, possono essere smaltite
nell’umido). Inutile “cacciarle” - rientrano - e anche cercare di affogarle in acqua, perché sopravvivono.
È però utile il sapone liquido (che aumenta la tensione supericiale dell’acqua), in
modo da farle affogare. Può
essere efficace per stordirle
anche il getto di vapore, per
poi raccoglierle o aspirarle.
Questi i consigli per difendersi da una presenza fastidiosa nelle case, che costituisce un serio pericolo per orti
e giardini, campi e frutteti. Se
questa popolazione infestante viene contrastata nel periodo invernale, in primavera sarà un po’ meno dificile difendere coltivazioni e cibo.
Fabrizio Brignone
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BREVI
Sanità animale, Sapino
CUNEO - (fb). Una nomina di
prestigio, il riconoscimento di
un impegno: Giorgio Sapino,
direttore del dipartimento di
prevenzione dell’Asl Cn1, è stato designato (dal ministero per
la Salute) nel consiglio di amministrazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di
Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. “Un riconoscimento per la
professionalità indiscussa del
dottor Sapino, che dirige uno
dei più vasti e complessi dipartimenti di prevenzione del Piemonte”, sottolineano dall’Asl.
Piemontese e McDonald’s
CUNEO - Da McDonald’s torna
l’hamburger con carne di razza Piemontese, grazie a un accordo di fornitura certificata
da Coalvi: si stimano oltre un
milione e mezzo di panini, da
circa 650 capi di Piemontese,
anche da allevamenti cuneesi.
Dalla Granda al mondo le mele rosse sono sempre più apprezzate dai consumatori
Segue da pag. 1
“L’andamento è positivo e la
stagione è stata ottimale - spiega Silvio Pellegrino, direttore
del Creso -: dopo un leggero ritardo nella ioritura in primavera, il gran caldo estivo ha avvantaggiato la produzione e si è interrotto proprio quando necessario, prima della raccolta. Gli
sbalzi di temperatura, poi, hanno favorito colore e croccantezza, rendendo vivo il rosso e dando struttura alla polpa, come richiesto dal mercato per le preferenze di consumo e le esigenze
di conservazione. I volumi sono
in linea col passato, circa 2.000
tonnellate in Piemonte; forte
l’interesse per l’export”.
“La raccolta delle mele estive
- confermano da Confagricoltura Cuneo - si è conclusa con risultati più che soddisfacenti
nella quantità e con una qualità
eccellente, superiore alla media
delle scorse annate. Per quelle invernali siamo più ottimisti;
la stagione 2014 presentava una
leggera sovra-produzione, cosa che non dovrebbe veriicarsi
quest’anno”.
La raccolta procede; tra le
principali varietà spiccano quelle per Mela Rossa Cuneo Igp:
la prima metà di settembre Gala (in aumento), poi Delicious,
Golden e Fuji (in aumento).
“I nostri mercati di riferimento sono al 90% oltremare, fuori Europa, dove la qualità conta comunque più del riconoscimento Igp - afferma Domenico Sacchetto, presidente Asprofrut -, che però è utile per quello che viene fatto in Italia, dove
il mercato tiene e i nostri prodotti piacciono. Se si gioca ino
in fondo la carta della qualità, si
possono affrontare i rischi legati agli incrementi segnati da Paesi i cui costi di produzione sono ben diversi dai nostri (la Polonia, ad esempio) e che rischiano di mettere fuori dai giochi la
nostra frutticoltura”.
Di fronte a tali scenari una risposta forte ed eficace può venire solo dall’aggregazione tra
produttori, per deinire insieme
e bene le strategie utili a difendere posizioni di mercato, evitando surplus e valutando la diversiicazione frutticola.
B
Dopo una campagna pesche
non brillante (se non nelle fasi finali), altre colture si dimostrano più remunerative, con le
mele che fanno presagire risultati migliori dello scorso anno;
le susine che vedono confermati gli ottimi riscontri; il kiwi che
quest’anno segna un buon ritorno, dopo le forti dificoltà per la
batteriosi, e si distingue ancora in qualità; il nuovo mini-kiwi
Nergi che si sta facendo conoscere sul territorio e che ottiene
forti apprezzamenti.
Fabrizio Brignone
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Acqua e sapone contro la cimice killer