FIRENZE 30 giugno 2006 Risorse Idriche La gestione del regime transitorio alla Direttiva 2000/60/CE D.lgs 152/06 : dal d.lgs 152/99 alla direttiva 2000/60/CE Marco Mazzoni L’evoluzione normativa italiana dal 1976 ad oggi Si modifica sostanzialmente il quadro normativo e la politica della gestione e tutela delle risorse idriche Sono introdotti nuovi obiettivi di politica ambientale, nuovi soggetti regionali e nazionali una diversa organizzazione territoriale più avanzati strumenti operativi e di controllo Il recepimento della direttiva 2000/60/CE Con la pubblicazione del d.lgs n° 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” si completa un lungo iter legislativo per recepire la norma ambientale più importante e complessa elaborata dalla UE la direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque Direttiva 2000/60/CE - Scopo Protezione delle acque e degli ecosistemi acquatici, usi sostenibili e prevenzione (inondazioni, siccità) - Ambiti territoriali Distretti di Bacini - Obiettivi ambientali Stato di qualità ecologico, chimico e quantitativo“Buono” entro il 31/12/2016 - Qualità ambientale I corpi idrici ecosistemi complessi: Acqua Biota Sedimenti - Strumenti Piano di Gestione di Distretto (Piani tutela) Tutte le diverse categorie di corpi idrici Pressioni & Impatti Analisi Economica Partecipazione Pubblica Integrazione legislativa Nitrati, Sostanze pericolose, Legge delega comunitaria 15 dicembre 2004 n° 308 Direttive Parte III : difesa del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque e gestione delle risorse idriche D: Lgs 152/99 (int.258/00), L 36/94, L. 183/89 e norme derivate Balneazione, Consumo umano, Vita acquatica Reporting Decreti Attuativi D.lgs 3 aprile 2006 n° 152 recepimento WFD Distretti idrografici (90 gg sentita Conf. Stato Regioni, Art. 45 comma 3 ; abolizione Aut. Bacino comma 4) Reflui Urbani, •(DM198/02) Caratterizzazione bacini, a. specifica destinazione, nitrati, depuratori •(DM 152/03) Qualità corpi idrici •DM. 185/03 Riutilizzo a.r •(DM367/03) SQA sostanze e All.X WFD •(DM 30/004) Gestione invasi • (DM 28 luglio 04) Bilancio idrico DMV Una fase transitoria complessa nel quadro di principi e obiettivi condivisi a livello UE da attuare in tempi brevi (procedure di sanzione in corso) Principi e obiettivi coerenti con WFD Forte sviluppo della base conoscitiva dei bacini (SINA : flussi informativi condivisi) Struttura di competenze prevalentemente regionale Tutela delle acque e gestione risorse e del territorio parzialmente integrate (al 2004 PTA per tutte le regioni e sistema ATO “quasi” completato) Inadeguata conoscenza delle disponibilità Analisi economica degli usi insufficiente Scarsa Partecipazione Pubblica (solo istituzionale) Dal 152/99 Approfondimento base conoscitiva (processo informativo modificato? Integrazione con i flussi informativi comunitari: EIONET, SOE, WISE) Struttura di competenze più centralizzata (Distretti e Autorità Acqua e Rifiuti, APAT) Integrazione territorio/risorse : pianificazione molto complessa/integrata (Piano di bacino distrettuale : tutela suolo, tutela acque, gestione risorse Nuovi strumenti metodologici condivisi a livello continentale: stato ecologico, analisi presssioni e impatti, analisi degli usi, partecipazione pubblica ampia Al 152/06 Integrazione legislativa di norme nazionali e comunitarie L. 10 maggio 1976 n. 319 (scarichi) Merli L. 18 maggio 1989 n. 183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo” (Bacini idrici) L. 5 gennaio 1994 n. 36 “Disposizione in materia di risorse idriche” (Ciclo idrico integrato e ATO) d.lgs 11 maggio 1999 “Disposizioni sulla tutela delle acque ….) Nitrati (dir 91/676/CEE) UWWT (dir 91/271/CEE) WFD (dir 2000/60/CE) ma anche Sostanze pericolose (dir. 76/464/CEE) Pesci e molluschi (78/655/CEE, 79/923/CEE) Balneazione (in parte) Acque per il consumo umano (dir. 75/440/CEE) Altre derivate Aspetti innovativi •Riorganizzazione del territorio : Distretti di bacini idrografici •Obiettivi : ambientali (corpi recettori, scarichi, inquinanti, zone vulnerabili, zone protette) •Strumenti : base conoscitiva, SINA, Linee Guida, Metodi, Piani (distretto, gestione risorse, tutela acqua) •Competenze : Ministero Ambiente e Tutela Territorio, Autorità Acque e Rifiuti,Autorità di Distretto, Regioni, Province, Comuni, Agenzie, Consorzi, AATO Assetto del territorio I Distretti di Bacino 8 Distretti coprono tutto il territorio nazionale Sono soppresse le autorità di bacino ex L.183/89 Rispondono non solo ai requisiti della WFD ma Hanno competenza in materia di difesa del suolo, lotta alla desertificazione, rischio idrogeologico, tutela delle acque e gestione delle risorse idriche Elaborano Piano di bacino distrettuale per le materie di competenza Parere sulla coerenza dei piani comunitari, nazionali, regionali, locali Elaborano l’analisi delle caratteristiche del distretto, dell’impatto delle attività umane sulle acque e l’analisi economica degli usi della risorsa Coordina consorzi di bonifica Distretti di Bacino (art.64, d.lgs 152/06) Denominazione Bacini ( L. 183/89) Bianco : Nazionale; Giallo : Interregionale; Rosso Regionale) Internazionale ?? Regioni, ex Autorità di Bacino, Province, AATO 1.- Alpi orientali 39.365 km2 Adige, Alto Adriatico Lemene, Fissaro Tartaro Canalbianco Bacini del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige 2.- Padano 74.115 km2 Po Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Valle d’Aosta 3.- Appennino Settentrionale 39.000 km2 Arno Magra, Fiora, Conca Marecchia, Reno, Bacini della Liguria, Toscana, fiumi niti, Montone, Ronco, Savio, Rubicone, Uso, Foglia, Arzilla, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, altri minorei, Lamone, bacini minori costa Romagnola Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Marche,…… 4.- Serchio 1.600 km2 Serchio (Bacino pilota sperimentale) Toscana 5.- Appennino Centrale 35.800 km2 Tevere Tronto, Sangro, Bacini dell’Abruzzo, del Lazio, Potenza, Chienti, Tenna, Ete, Aso, Menocchia, Tesino e bacini minori delle Marche Lazio, Abruzzo, Marche, Toscana 6. Appennino Meridionale 68.200 km2 Liri-Garigliano, Volturno Sele, Sinni, Noce, Bradano, Saccione, Fortore, Biferno, Ofanto Lao, Trigno, Bacini della Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria 7.- Sardegna 24.000 km2 Bacini della Sardegna Sardegna 8.- Sicilia Bacini della Sicilia Sicilia Distretti di bacini 2 Alp i Ser chio ia Sic il Or i ent ali 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 Pad ano App enn ino Set t. App enn ino Cen tr. App enn ino Mer id. Sar deg na Superficie Km2 Dimensioni confrontabili, in linea con gli orientamenti di altri Stati Membri, reticoli idrografici&zone costiere molto diversificati geograficamente. Distretto del Serchio: irrilevante e poco significativo Distretti di Bacini : composizione Conferenza Istituzionale permanente Segretario Generale Segreteria Tecnico-Operativa Conferenza Operativi di Servizi •MINISTRI Ambiente e tutela territorio Infrastrutture Trasporti Attività produttive Politiche agricole e forestali Funzione pubblica Attività culturali •Presidenti Regioni Province Aut. •Protezione civile •Segretario Generale di Distretto Rappresentanti di: Base Conoscitiva Conoscenza Bacini e Risorse Cicli idrici e degli inquinanti Igrografia Zone vulnerabili, Aree Protette Pressioni e Impatti Usi Ciclo integrato Report Informazioni Indici Dati Analisi economica Recupero costi Flussi Informativi : modifica della rete e delle procedure ? Livello nazionale Livello europeo coopera con ISTAT Eurostat svolge ruolo di CTN APAT APAT NFP ETCs EEA EEA può far parte di MATT MATT IPR PFR può svolgere ruolo di RR//PA PA SINAnet EC MCEs WISE ? NRCs EIONET RETE DI MONITORAGGIO : Fiumi 17 Regioni/Province Autonome (escluse Puglia, Basilicata e Calabria) 89 Bacini 186 Corsi d’acqua 618 Siti Laghi 12 Regioni 5 bacini lacustri e sottobacini 99 laghi 109 stazioni Acque costiere Tutte le regioni costiere( 8.000 km) 216 stazioni TRIX su 386 totali ( acqua, sedimenti e biota) Acque di transizione ????? Acque artificiali ????? Acque sotterranee 12 regioni 2768 siti di campionamento Annuario Dati Ambientali APAT 2004 •Completare copertura territoriale •Modificare in termini di Corpi Idrici (WB) e Corpi Idrici Fortemente Modificati (HMWB) •Ridefinire in base alle tipologie e ai GIG •Ridefinire in termini di WB a rischio (analisi Pressioni e Impatti Quantità USI km3/ anno Aggiornare dati 1988 ! 120 100 80 60 40 20 1.200 0 m3/ab anno 1.000 Superficiali disponibili Sotterranee Superficiali utilizzabili Totali utilizzabili 800 600 400 200 0 NORD CENTRO Civili Industriali SUD-ISOLE Irrigui Energia ITALIA Totale Pressioni/Impatti Pressioni •Naturale •Scarichi puntuali •Civili •Industriali •Emissione diffuse •Agricoltura •Zootecnia •Trasporti INQUINANTI •Naturali : As, Metalli •Scarichi puntuali •Civili : COD, BOD, Nitrati, Fosfati Ammoniaca, Microorganismi, ormoni •Industriali: organoalogenati, metalli, IPA, Solventi, solidi, tensioattiivi, diossine, •Emissione diffuse •Agricoltura e Zootecnia: nitrati, fosfati, pesticidi, biocidi •Trasporti: idrocarburi, sost. acidificanti, particellato •Stato •Impatti Monitoraggio : schema concettuale Monitoraggio : Elementi di qualità biologica obbligatori D.lgs. 152/99 WFD Elementi Biologici Macroinvertebrati bentonici : IBE Fitoplancton Macrofite e fitobentos Macroinvertebrati bentonici Fauna ittica Indici di qualità ambientale Indice 152/99 152/06 WFD NOTE LIM SI In parte Alcuni parametri LIM corrispondono ai parametri di base della WFG IBE SI SI Utilizzabile per la WFD Macrofite e Fitobentos NO SI In fase di sviluppo Fitoplancton NO SI In fase di sviluppo Pesci NO SI In fase di sviluppo SECA SI In parte Alcuni parametri LIM e il valore IBE corrispondono ai requisiti WFD SACA SI In parte SECA+ livello microinquinanti: il requisito di una concent. < Standard fi qualità ambientale o non susperiore al valore di fondo corrispondono a WFD TRIX SI NO Utilizzabile come indice di Impatto per lo stato trofico delle acque marino costoere SEL SI NO Necessari : Fitoplancton, Macrofite e Fitobentos, Macroinvertebratici bentonici e pesci SAL SI NO SEL + microinquianti : vale quanto detto per SACA SCAS SI SI Corrispondono a WFD SQAS SI SI Corrispondono a WFD Indici di qualità 2 • Gli indici del d.lgs 152/99 andranno adattati • Le scale di classificazione devono essere modificate : non più intervalli di valori ma scostamenti percentuali da valori di riferimento (Intercalibrazione) • Necessità di linee guida (macrofite, diatomee, pesci : in fase di sviluppo), sperimentazione (specificità geogafiche) e formazione Mantenere la continuità informativa dal 152/99 al 152/06 (WFD) Classificazione dello Stato Ecologico Macroinvertebrati Fauna Ittica STATO ECOLOGICO Macrofite Parametri Idromorfologici Diatomee - Pparametri chimico-fisici Classificazione per tipologie (fiumi) Schema A Ecoregione Descrittori: altitudine, dimensioni del bacino composizione geologia substrato Tipologia Siti & Condizioni di Riferimento Limiti High/Good Good/Moderate EQR Schema B Fattori obbligatori: altitudine dimensioni del bacino latitudine, longitudine composizione geologica del substrato Fattori opzionali: distanza sorgente flusso e pendenza larghezza, profondità,pendenza medie alveo e substrato trasporto solido capacità neutralizzazione temperatura aria precipitazioni, altri Monitoraggio: classificazione Disturbance No or very minor Status 1 EQR = Reference biological value High Good Slight Biological parameter value observed Reference Conditions Moderate Moderate Major Poor Severe Bad 0 All.1 Terza Parte, A4: APAT ai fine della trasmissione alla Commissione UE elabora per tutti i distretti i dati trasmessi dalle regioni !! Programmi di monitoraggio Valutano/Analizzano/Verificano l’ efficacia delle misure sulla base di parametri biologici idromorfologici, chimici , fisici Programmi di monitoraggio . Devono adattarsi allo schema • Sorveglianza • Operativo Analisi condizioni critiche • Studio Indagine conoscitiva STATO TENDENZE IMPATTI Conferma obiettivi EQ biologici Fiumi , Laghi , Acque costiere Obbligatori • Raccomandati (*) per laghi e fiumi (**) per fiumi Macroinvertebrati (OK per fiumi) Abbondanza Composizione Presenza T. sensibili Diversità Pesci (avviato) Abbondanza Composizione Presenza T. sensibili Ciclo vitale/ Struttura età Fitobentos ( avviate ) Abbondanza Composizione Presenza T. sensibili(*) Macrofite (avviate) Abbondanza Composizione Presenza T. sensibili (*) Fitoplancton (avviata in via indiretta:clorofilla a) Abbondanza Composizione Frequenza Bloom/Intensità Biomassa (**) Monitoraggi aggiuntivi Acqua : microinquinanti in funzione delle pressioni BIOTA 2. Test di tossicita’: Daphnia magna, mutagenicita’, crescita algale, batteri luminescenti 3. Test di bioaccumulo Sedimenti Microinquinanti in funzione dellepressioni Microinquinanti 1 D.lgs 152/99 DM 367/03 160 sostanze significative (comprese le 33 sostanze prioritarie definite dalla decisonr 245572001/CE (allegato X WFD) Definiti gli Standard Ambientali (ex allegato V WFD) con riferimento alle salute dell’uomo (acque destinate al consumo umano, obiettivo 2008) e alla tutela del biota acuatico (obiettivo 2015) D.lgs 152/06 Dovrà essere emanato un DM per la fissazione degli standard Solo alcuni standard sono mantenuti con riferimento alla salute dell’uomo Microinquinanti 2 :EQS 152/99 (DM 367/03) Distinte acque dolci e marine 6 Metalli (6 EQS: As, Cd, Hg, Cr, Ni, Pb) 6 Organo metalli (composti butilstagno) 9 IPA 37 VOC 7 nitroaromatici 9 alofenoli 5 aniline e derivati 54 pesticidi 8 Composti organici semivolatili 19 altri 27 in sedimenti 152/06 Non vengono distinte acque dolci e marine (Tab 1/A) 6 Metalli (As, Cd, Hg, Cr, Ni. Pb) 1 IPA 2 Idrocarburi aromatici 7 Idrocarburi alifatici clorurati 20 Pesticidi e biocidi 1 Composti organici semivolatili Parametri aggiuntivi senza EQS (Tab 1/b) 138 sostanze Microinquinanti : EQS esempi Valori di EQS al 2008 in base ai limiti previsit per acque potabili o destinate al consumo umano per acque dolci (ma non a tutela degli effetti ecotossici sul biota acquatico) Microinquinante 152/99 (367/03) (µg/L) 152/06 (µg/L) As 5 10 Hg 0.05 1 Pb 2 10 IPA (tot.) 0.02 0.2 Benzene 0.5 1 1,2 Dicloroetano 3 10 Esaclorobutadiene 0.01 0.1 Aldrin 0.0001 0.1 Tetracloroetilene 10 10 Scarichi CORPO RECETTORE Obiettivo di qualità Caratterische idrologiche (minimo deflusso vitale) Carico massimo Limiti agli scarichi ammissibile (SQA) Autorizzazioni specifiche BAT Corpo recettore/scarico ??? Decisione a livello regionale Piani di Tutela & Piani di Gestione PTA 1) L. 183/89 Autorità di Bacino adotta Piano di Bacino (Piani stralcio, Schemi revisionali programmatici,Misure di salvaguardia) 2) Entro 2004/2005 le Regioni predispongono PTA quale stralcio del Piano Gestione Bacino (art. 44 d.lgs 152/99) • •Censimento risorse •Siti di riferimento •Analisi Impatti & Pressioni •Corpi idrici a rischio •Sorgenti puntuali/diffuse inquinament •Aree protette e vulnerabili •Obiettivi ambientali •Misure •Monitoraggio •Analisi economica e degli usi WFD River Basin District Management Plan Nessuno dei PTA attuali risponde ai criteri della WFD !!!! Piani di tutela 2006 Nessuna Regione ha prodotto un PTA adeguato ai requisiti della WFD PTA : CRITICITA’ •Disponibilità ed usi della risorsa a livello di bacino (Bilancio idrico?, DMV?) •Non integrazione aspetti Qualitativi e Quantitativi •Riusi ? •Censimento risorse non rispondenti a tutte le tipologie di corpi idrici Anal. Impatti&Pressione incompleti : sorgenti puntuali e diffuse (specie industriali) •Monitoraggio inadeguato: copertura territoriale e tipologie di corpi idrici •Monitoraggio inadeguato sostanze pericolose vs. SQA •Programmi di monitoraggio non mirati •Obiettivi ambientali non rispondenti a WFD • Metodi: EQ biologici, idromorfologici, sedimenti, test tox &ecotox • Competenze Governo/MATT Alta vigilanza, indirizzo (anche metodologico), coordinamento. Approva Piani di Bacino (PAI, Piano Gestion,PTA) e Programma Nazionale di intervento. Relazioni: Uso suolo e assetto idrogeologico (APAT), attuazione programma, stato dell’ambiente (APAT) Distretto Adotta Piano di bacino (obiettivi,criteri,metodi, tempi , modalità, provvedimenti attuativi) e controllo attuazione. Autorità competente per l’attuazione della WFD (art 3 direttiva)?? Distretto internazionale ?? Regione Collaborano al Piano di bacino , attuano per la parte di competenza,elaborano e attuano Piani di tutela. Obblighi informativi. ARPA/APPA : compiti d’istituto a livello regionale Province, comuni, consorzi bonifica e irrigazione, comunità montane, … Partecipano alle funzioni regionali nell’ambito del distretto. Consorzi di bonifica : concorrono alla salvaguardia ambientale e risanamento acque: uso irriguo, rinaturalizzazione corsi d’acqua, fitodepurazione AATO Ciclo idrico integrato, aree di salvaguardia e zone di protezione APAT Conoscenza e Sistema Informativo Unico , elaborazione dati a livello nazionale per tutti i distretti (all. 1 parte terza) (SINA ?), rete nazionale rilevamento e sorveglianza (reti sorveglianza distretti?). Pareri e consulenze (tariffa) Autorità Acqua&Rifiuti Assicura l’ossservanza delle norme e procedure su A&R. Relazione annuale al Conclusioni •Recepimento direttiva quadro •Distretti e loro composizione organizzativi : soggetti titolari del RBMP •Articolazione delle competenze ? •Ampliamento della base conoscitiva territoriale a livello di bacini (Disponibilità risorse, Usi, Pressioni e Impatti, Riutilizzo) ( SIU, SINAnet, SIRA; Sistema 152) •R&S : metodologie (analitiche, tossicologiche ed ecotossicologiche) , modelli di analisi, previsionali e gestionali (Piani) •Partecipazione Pubblica