L’attività fisica adattata in
funzione delle esigenze
metaboliche
Benso/Bianco/Carraro
2011/12
ESAME



3 PAROLE CHIAVE (SUI 3 CONTENUTI DEL
PACCHETTO)
PP INDIVIDUALE (5 SLIDES:3 TEORICHE 2
DI TRASPOSIONE APPLICATIVA; SCRIVERE
NELLE NOTE) + 1° + BIBLIOGRAFIA
5 MINUTI DI PRESENTAZIONE ALL’ESAME
+ DISCUSSIONE
PAROLE CHIAVE
Alimentazione e salute
Anoressia
Attività fisica programmata
Attività fisica non Programmata
Attività motoria o fisica
Benefici dell’attività fisica
BMI
Bulimia
Carta di Ottawa
Calcolo del livello di intensità di attività fisica
Circonferenza vita
Colesterolo
Decalogo della persona attiva
Diabesità
Diabete mellito
Educazione sanitaria
Esercizio fisico
Esempi di attività e MET
Esercizio muscolare
FAD VE
FCM
Forma fisica
Guida canadese
Insulino-resistenza
Iperglicemia
MET
Metabolismo
Movimento ed emozione
Obesità
Oggetti amplificatori
OMS
Piacere senso-motorio
Piramide della salute
Prevenzione delle patologie croniche
Salute
Sindrome metabolica
Sport
Stili di vita salutari
Vita attiva
A.Bianco: TESTI



CD ADAPT
AAVV, “Le attività fisiche adattate a….”,
Sul sito di APAITALIANA:
- documenti sulla salute, con i relativi
documenti OMS
- guida attiva del Canada
- libretto FAD VE, dossier educazione fisica
- GAPA Toronto charter
- OMS doc originale (inglese)
Metabolismo…

Il metabolismo (dal greco μεταβολή =
cambiamento) è il complesso delle
reazioni chimiche e fisiche che
avvengono in un organismo o in una
sua parte.
Si divide in tre insiemi di
processi



anabolismo, che produce molecole
complesse a partire da molecole più semplici
utili alla cellula;
metabolismo energetico, che comporta il
recupero dell'energia producendo molecole di
ATP
catabolismo, che comporta la degradazione
di molecole complesse in molecole più
semplici e produce energia.
Metabolismo umano


Il metabolismo umano, come i metabolismi
di tutte le specie, è molto complesso e
consiste in decine di migliaia di processi
biochimici
Il metabolismo umano, come i metabolismi di tutte
le specie, è molto complesso e consiste in decine di
migliaia di processi biochimici, in genere mediati da
specifici enzimi, molecole proteiche sintetizzate
sulla base delle informazioni contenute nel genoma
delle cellule dell'organismo.
SINDROME METABOLICA


insieme di alterazioni del metabolismo
glucidico (iperglicemia), lipidemico
(ipertrigliceridemia e basso livello del
colesterolo (hdl) vascolare (ipertensione
arteriosa) in presenza di un accumulo
eccessivo di grasso viscerale
Fattore di rischio, non malattia
SALUTE/PREVENZIONE


secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale
della Sanità): “l’attività fisica
rappresenta un indicatore dello stato
di salute individuale ed uno
strumento terapeutico per ottimizzare
la partecipazione della donna anziana
alla vita sociale e produttiva”.
Numerosi documenti in merito
Dichiarazione di Alma-Ata (1978)
Carta di Ottawa per la promozione della salute (1986)
Dichiarazione di Vienna sulla professione infermieristica (1988)
Carta contro il tabacco (1988)
Le Raccomandazioni di Adelaide sulla politica pubblica per la salute (1988)
Carta europea sull'ambiente e la salute (1989)
Dichiarazione di Milano sulle Città Sane (1990)
La Dichiarazione di Sundsvall sugli ambienti favorevoli alla salute (1991)
e di Vienna sugli investimenti nella salute delle donne nei Paesi dell'Europa Centrale e orien
chiarazione di Helsinki sull'Azione nei confronti dell'Ambiente e della Salute in Europa (1994
Dichiarazione di Copenaghen (1994)
Carta Europea sull'Alcol (1995)
Carta di Lubiana sulle Riforme della Sanità (1996)
e guida di Heidelberg per la promozione dell'attività fisica per le persone anziane
Scuola che promuove la salute - un investimento in educazione, salute e democrazia (1997
La Dichiarazione di Jakarta sulla promozione della salute nel 21° Secolo (1997)
Dichiarazione di Atene sulle Città Sane (1998)
Health21: La salute per tutti nel 21° secolo (1998)
Accesso all'informazione, partecipazione pubblica e accesso alla giustizia (1999)
La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (2000)
Documenti OMS: salute e movimento




Ottawa
Adelaide
Heidelberg
Health 91
La "Guida canadese per una vita
attiva e sana",



diretta in particolare alle persone "over '60", è stata tradotta in
italiano dalla sua versione originale adottata dal governo del
Québec (Canada), a cura della Dott.ssa Agata TROJA, Dottore
Magistrale in Scienze Motorie ed esperta nel settore dell'età
anziana.
I diritti per la traduzione e diffusione della guida stessa, sono stati
concessi alla Dott.ssa Anna Bianco, con l'obbligo di riportare la
seguente clausola:
"Tous droits réservés. Cette publication a été traduite de la version
française avec la permission de Sa Majesté la Reine du Chef du
Canada, représentée par le Ministre de Santé Canada et avec la
permission de la Société canadienne de physiologie de l'exercice,
2004. Sa Majesté la Reine du Chef du Canada n'est pas
responsable de l'exactitude de l'information contenue dans cette
publication traduite et Sa Majesté la Reine du Chef du Canada
rejette toutes responsabilité en ce qui a trait aux anomalies de
l'information contenue dans la publication traduite".
Perché essere attivi?



Mantenere la salute e l’indipendenza durante
l’invecchiamento
L’inattività fisica fa invecchiare il corpo più
velocemente
Quindi assumere abitudini attive…
Attività Motoria o fisica

Il termine attività motoria o
fisica comprende tutti i
movimenti dei muscoli del
corpo che comportano una
spesa energetica.
I molti benefici



Benefici quando si comincia
Benefici che crescono come cresce l’att fisica
Benefici di una regolare att fisica a lungo
termine sui principali sistemi: cardiovascolare, muscolo scheletrico, endocrinometabolico, immunitario, sfera psichica

L’evidenza scientifica parla chiaro: svolgere
una regolare attività fisica di moderata
intensità favorisce uno stile di vita sano, con
notevoli benefici sulla salute generale della
persona. L'esercizio fisico, preferibilmente di
tipo aerobico, non deve essere
necessariamente intenso: sono sufficienti
30 minuti di movimento (cammino, nuoto,
bicicletta, ecc) al giorno, per almeno cinque
volte a settimana, per godere di molti
benefici.










la riduzione del rischio di morte prematura, la diminuzione del
rischio di morte per infarto o per malattie cardiache
la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo di malattie
cardiache o tumori del colon
la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo del diabete di
tipo 2
la prevenzione o la riduzione dell’ipertensione
la prevenzione o la riduzione dell’osteoporosi, con
diminuzione fino al 50% del rischio di frattura dell’anca nelle
donne
la riduzione del rischio di sviluppo dei dolori alla bassa schiena
la riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione, solitudine
la prevenzione dei comportamenti a rischio, specialmente tra i
bambini e i giovani, derivati dall’uso di tabacco e di alcol, da
diete non sane, da atteggiamenti violenti
il calo del peso e la diminuzione del rischio di obesità, con
benefici del 50% rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario
benefici per l’apparato muscolare e scheletrico.
Effetti della sedentarietà


Insieme ad altri fattori di rischio, sviluppo di
diverse malattie croniche, in particolare quelle
che gravano sull’apparato cardiovascolare.
Contribuisce al peggioramento del metabolismo del
glucosio e concorre all’aumento della pressione
sanguigna e del grasso corporeo, accrescendo il
rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il
diabete di tipo 2 e, nel caso in cui già si soffra di
queste patologie, enfatizzandone gli effetti
negativi.
Non è mai troppo tardi per
iniziare a muoversi



Non si è mai troppo vecchi per aumentare il
livello di attività fisica
Considerazioni
Chiunque può beneficiare di una aumentata
attività fisica
La nuova piramide degli alimenti elaborata dalla USDA
(United States Department of Agricolture) americana
include per la prima volta l’esercizio fisico come primo e
intuitivo messaggio grafico, bene evidente attraverso la
figura che sale le scale.
E’ la prima volta che vengono correlati così efficacemente
due elementi fondamentali per uno stile di vita sano e
corretto.
Ecco alcuni consigli sull’attività fisica derivati
dall’aggiornamento della nuova piramide: come per gli
alimenti è importante: variare anche il movimento nei limiti
del proprio stile di vita, riducendo le attività più sedentarie,
favorendo le attività ritenute piacevoli e sfruttando al
massimo le piccole occasioni quotidiane che possono
favorire il movimento.
pfer, 2010
Definizioni inerenti l’attività
fisica







Attività fisica
Esercizio fisico
Sport
Forma fisica
Attività aerobica
Attività anaerobica
Esercizio contro resistenza
Schematicamente:




attivita fisica non programmata (le attività
quotidiane: tutti i movimenti del corpo comprese le
faccende domestiche, la spesa, il lavoro, etc...
Attività fisica programmata
esercizio fisico: movimenti ripetitivi programmati e
strutturati, specificamente destinati al miglioramento
della forma fisica e della salute
sport: attività fisica che comporta situazioni di
competizione strutturate e sottoposte a regole

Con il termine esercizio fisico di tipo aerobico si
intende un’attività fisica pianificata, strutturata e
ripetitiva, che ha come principale obiettivo il
miglioramento della forma fisica e viene eseguita con
un’intensità sub-massimale tale da prevenire
l’accumulo di acido lattico. In queste condizioni la
fonte energetica principale responsabile dell’attività
muscolare è rappresentata dall’ossidazione del
glucosio e degli acidi grassi. Numerosi studi della
letteratura scientifica dimostrano evidenti benefici
della pratica regolare dell’esercizio aerobico a livello
cardiovascolare (miocardio, circolo coronarico e
periferico) e metabolico.

Esercizio muscolare:
più che provocare un dispendio energetico,
è benefico per le funzioni cardiovascolare,
respiratoria e motoria; per cui i programmi
di recupero si devono associare ad un invito
a considerare uno stile di vita "attivo", il che
significa prendere consapevolezza delle
condizioni di vita estremamente sedentarie
dei pazienti in sovrappeso o obesi.
Attività fisica, cosa fare?





attività raccomandate
attività autorizzate sotto controllo medico
Alcune attività sono da evitare
Attività varie scelte fra ciascuno di questi
tre gruppi
RESISTENZA – FLESSIBILITA’ – FORZA
& EQUILIBRIO
Quanta?






Attività di resistenza:
da 4 a 7 giorni alla settimana
Attività di flessibilità:
giornaliere
Attività di forza e di equilibrio:
(2/4 volte al giorno)
Il conteggio dei minuti: somma le tue
attività
Come fare 1)




costo economico bassissimo
attività anche nella propria casa o in
relazione alle attività abituali
pratica giornaliera,
blocchi di attività nella giornata
(minimo 10’) l’effetto è cumulativo
Come fare 2)

intensità relativamente poco
elevate per ogni blocco di attività;
per essere utile dal punto di vista
metabolico, per il diabetico l’attività
deve essere prevalentemente di
tipo aerobico
Come fare 3)

l’intensità dovrebbe essere pari al
60-75% della propria Frequenza
Cardiaca Massima ( FCM) sottraendo
dal numero 220 l’età che si ha 175.

Esempio - 220-45 anni = 175
FCM. Quindi si può ricavare
l’intensità massima che dovrebbe
essere tra il 60% di 175) e il
75% di 175, cioè tra 105 e 131
Attività fisica: parte integrante
della “terapia”


Da lavori pesanti, a lavori sedentari
Stile di vita condizionato dalle comodità
(Es: l'uso del telefono cordless comporta una
riduzione di circa 16 km l'anno della distanza
percorsa a piedi;
l'uso del telecomando per la televisione ci fa eseguire
circa 1800 movimenti in meno l'anno;
l'uso del telecomando per il garage 1400 movimenti
in meno l'anno).
Il “MET”
Il "MET" o equivalente metabolico,
corrisponde all'energia spesa ogni
minuto da un soggetto tranquillamente
seduto, cioè un consumo di 3.5 ml di
ossigeno per Kg di peso corporeo per
minuto, in un soggetto di 70 Kg.

Esempi di attività che comportano il
consumo di almeno 3 MET: Camminata
a 3km/h; Corsa in bicicletta a 10km/h;
Passeggiata in salita (montagna);
Stirare; Rifare i letti; Pulire le finestre;
Stendere il bucato; Giardinaggio;
Giocare a bowling; Giocare a golf
(camminando)
Il decalogo della persona
attiva










massimizzare le opportunità di movimento (pensare attivo)
Monitorare il numero di passi giornalieri incrementando il numero
fino a 10000 passi (armband o segnapassi)
Spostarsi a piedi per distanze inferiori al chilometro (1300 passi 10
minuti)
Usare le scale e mai l'ascensore
Andare al lavoro a piedi o in bici.
Parcheggiare lontano dal luogo in cui si deve andare
Salire o scendere una fermata prima o dopo dall'autobus
Camminare almeno 30 minuti oltre la normale attività lavorativa
Programmare 3 momenti settimanali di attività fisica (nuoto,
palestra, joggin bici)
In casa, se possibile, usare per 20 minuti, la cyclette oppure il tapis
roulant


Tipi di attività:
moderata = (3 - 6 MET)
leggera = (< di 3,0 MET)
intensa = (> 6,0 MET)
L’attività fisica incrementa la tolleranza allo sforzo e la
capacità aerobica dell’organismo, potenziando la
capacità dei muscoli nell’utilizzare l’ossigeno
circolante, diminuendo la frequenza cardiaca e la
pressione arteriosa ai carichi di lavoro submassimali e
riducendo quindi il consumo di ossigeno del cuore
Calcolo del livello di intensità di
esercizio


• determinare la propria frequenza cardiaca massima allenante: 220
meno l’età;
• determinare il livello minimo di frequenza cardiaca di esercizio
moltiplicando il livello massimo di frequenza per 0,6;
• determinare il limite più alto di frequenza cardiaca consentito durante
l’esercizio moltiplicando la frequenza cardiaca massima per 0,9.
La frequenza media di esercizio dovrà essere collocata tra il livello più
alto e quello più basso delle frequenze calcolate.
Per determinare, durante esercizio, quale sia la frequenza cardiaca alla
quale si sta lavorando, è necessario fermarsi un attimo e misurare la
frequenza del polso per circa 60 secondi. Se la frequenza di una donna
di 50 anni è fra 85 e 119 battiti al minuto, vorrà dire che l’intensità di
esercizio che sta svolgendo è moderata.
Lorenzo Boscariol, 2005, Trento
Diabesità



Diabesità è il neologismo coniato dall'OMS per
sottolineare la stretta associazione tra diabete
mellito di tipo 2 e l'obesità patologica.
rappresenta una pandemia dei nostri tempi
Il diabete mellito nel 2010 era di 284 milioni di
prsone in tutto il mondo (circa il 6.4% della
popolazione del pianeta) per il 2030 si parla di
circa 439 milioni di individui (circa il 7% della
popolazione mondiale).
Obesita’ e diabete


una moderata attività aerobica ha effetti
curativi e riduce l’uso dei farmaci. Camminare
4-5 km al giorno, tutti i giorni, determina la
diminuzione della pressione arteriosa di 7-9
mmHg, della circonferenza vita di 4-5 cm e
del peso di 3 kg, della glicemia del 20%, dei
lipidi ematici del 30% nel giro di due anni.
Conseguentemente, il rischio d’infarto nei
successivi 10 anni viene ridotto del 20%
Miglioramento della qualità della vita e della
sensazione di benessere psico-fisico
Tabella dei valori della
circonferenza addominale



Maschi
>94 cm attenzione!
>102 cm rischio



Femmine
>80 cm attenzione!
>88 cm rischio
Calcola il tuo BMI (indice di
massa corporea)


Peso : Altezza (es. 1.65)
Risultato: da 20 a 24 Normale
da 25 a 30 Sovrappeso
da 31 a 40 Obesità
oltre 40 Obesità grave
Rischio relativo circonferenza
vita
Attività fisica e qualità della
vita nella persona con diabete

Percezione soggettiva che un
individuo ha della propria vita, nel
contesto di una cultura e insieme di
valori nei quali vive, anche in
relazione ai propri obiettivi,
aspettative e preoccupazioni.
Perché l’attività fisica è così efficace?
Camminare 4-5 Km al giorno, tutti i giorni:
Diminuzione pressione arteriosa,
Diminuzione circonferenza vita di 4-5 cm
Diminuzione peso di 3 Kg
Diminuzione della glicemia del 20%
Diminuzione dei lipidi ematici del 30%

Perché l’attività fisica è nel nostro DNA
Livelli di attività motoria nelle
persone con diabete



Attività Fisica “Terapeutica”
Indagine con questionario su 3673
persone con diabete di tipo 2
OFM (Operatore Fitness Metabolica)
Attività fisica come strumento
terapeutico

L’uso dell’attività fisica come strumento
terapeutico della diabesità offre evidenti
vantaggi sia in termini di miglioramento
del rischio cardiovascolare e dei
parametri biochimici ed antropometrici
della sindrome metabolica che in termini
economici di rapporto costo/beneficio.
Prof. Pierpaolo De Feo
Coordinatore del Gruppo Attività Fisica di
Diabete Italia
Professore di Endocrinologia presso la
Facoltà di Medicina
dell’Università degli Studi di Perugia
L’esperienza di Perugia (2003)
Risultati di tipo cognitivo-comportamentale
 340 partecipanti (182 SP, 158 CT):
colloquio per stile di vita e successivi contatti
telefonici,
Obiettivo, raggiungere un dispendio
energetico aggiuntivo a quello di partenza di
10 METS-h/sett (30’ di cammino tutti i
giorni)

Risultati
L’obiettivo è stato raggiunto dal 70% del
gruppo SP
Dispendio energetico medio di 27 METS-h/sett
Migliori risultati in relazione a una maggiore
intensità dell’att. fis. Praticata
Risparmio energetico di circa 1000
EU/anno/persona
Difficile convincere le persone perché l’es fis
non è prescrivibile come i farmaci
Studio IDES controllato e randomizzato
su 606 persone per verificare
Il controllo glicemico (HbA1c) obiettivo primario

I fattori di rischio cardiovascolare

Il benessere psico-fisico

I costi economici per il SSN e la persona stessa
Le persone sono state reclutate in 23 centri e
successivamente suddivise in due gruppi:
1)
Es fisico misto, prescritto e supervisionato,
2)
Trattamento convenzionale

Metodologia


2 sedute di es pratici supervisionate e
controllate dall’operatore di fitness
metabolica e dal diabetologo
2 sedute settimanali di 70’ presso il Centro
di fitness metabolica, supervisionate e
controllate dall’operatore di fitness
metabolica: dispendio di 200 Kcal x 2
settimane con un incremento di 100Kcal per
ogni settimana successiva fino ad un max di
500 Kcal
Controlli







Prima e dopo ogni seduta:
pressione arteriosa
Glicemia capillare
Frequenza cardiaca media lavoro
Lavoro % VO2
Durata/intensità lavoro aerobico
Durata/intensità lavoro di resistenza
Strategie europee

Istanbul (novembre 2006):
Adozione della Carta Europea
sull’Azione di Contrasto
all’Obesità
La Carta Europea

La Carta si chiude con un cauto ottimismo: l’epidemia
di obesità è reversibile. E’ possibile infatti invertire
l’andamento e tener l’epidemia sotto controllo, a
patto di attuare velocemente delle azioni preventive
che vadano a migliorare le abitudini di vita dei
cittadini europei: la radice del problema risiede nel
rapido cambiamento dei comportamenti sociali,
economici ed ambientali che compongono lo stile di
vita della gente. Bisogna cioè creare una società in
cui gli stili di vita salutari, per dieta e attività fisica,
siano la norma e dove gli obiettivi culturali, sociali, di
salute ed economici siano condivisi e le scelte salutari
siano facilitate e rese più accessibili per gli individui.

Ufficio stampa ISS Epicentro 2006.
Dopo la conferenza di Istanbul


l’Oms Europa pubblica:
“The challenge of obesity in the Who European
Region and the strategies for response: summary”
(pdf 2 Mb): documento che riassume le principali
conclusioni della Conferenza. Leggi la traduzione in italiano (pdf
1,8 Mb) a cura del Ccm e della Società italiana di nutrizione umana (Sinu)

“The challenge of obesity in Who European Region
and the stategies for response” (pdf 4,5 Mb): rapporto
completo che raccoglie gli interventi degli esperti di sanità
pubblica intervenuti alla Conferenza ministeriale di Istanbul.
Si illustrano le dimensioni del problema obesità in Europa e
l’impatto sulla salute pubblica.
Provvedimenti adottati



Armenia, Danimarca, Estonia, Germania,
Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera e Regno
Unito) hanno stabilito partnership e tavoli di
lavoro comuni o ottenuto la sottoscrizione di
patti d’intesa.
La scuola è l’ambiente più comune dove poter
fare attività fisica
I Paesi stanno provando a cambiare
l’organizzazione scolastica, incoraggiando
l’attività fisica e l’educazione alla salute e
migliorando il servizio mense.
Strategie del Ministero della Salute per
incrementare la pratica dell’attività motoria




Piano sanitario nazionale 2003-2005, che
sottolinea l’importanza dell’attività fisica per la
salute
Piano sanitario nazionale 2006-2008 affronta il
tema della sedentarietà, in particolare dal punto di
vista delle cause del diabete mellito.
importanti tutte quelle iniziative volte a studiare e
monitorare la situazione nazionale (come lo studio
Passi),
a promuovere iniziative, Relazione sullo stato di
salute del Paese 2003-2004,
Attività fisica a tutte le età?

Un regolare esercizio fisico che
aiuti a prevenire le malattie
croniche, a proteggere da
condizioni disabilitanti, a eliminare i
fattori di rischio, è utile a tutte le
età.
“Guadagnare salute”

Con DPCM del 4 maggio 2007
(pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
22/5/2007, n.117) è stato approvato dal
Governo il documento programmatico
''Guadagnare salute: rendere facili le
scelte salutari'', Guadagnare salute
Protocollo d’intesa tra il Ministero della
salute e il Ministro delle Politiche
Giovanili e le Attività Sportive

Ottobre 2007
Costruire una spinta politica al
cambiamento (Prof. Vincenzo Scotti, Presidente della Link
University di Malta)
Effective prevention of all levels
Reccomendations of internationals bodies
National diabetes agencies
Local level
Risparmio economico


Grazie al regolare esercizio fisico, vengono
ridotti di 550 euro/anno/paziente i costi per
farmaci, di 700 euro i costi per esami clinicodiagnostici, visite ed eventuali ricoveri, e di
110 euro i costi sociali indiretti (giornate
lavorative perse).
Il risparmio sui costi totali può raggiungere
nei soggetti che praticano più attivamente
l’attività fisica i 2000 euro anno/ paziente.
Peso economico


Il peso del diabete sull'economia mondiale
ha raggiunto i 376$ billon dollars nel 2010 e
raggiungeranno i 490$ billon dollars nel
2030.
La diabesità rappresenta un notevole carico
economico considerato per esempio che nei
soli Stati Uniti diabete e obesità consumano
da soli rispettivamente il 14 e il 5.7% della
spesa sanitaria globale.
Problemi mondiali



Obesità (20% peso in più = ¼ in + rischio
infarto)
Ipercolesterolomia
Diabete mellito
Obesità



L'obesità è una malattia cronica determinata da
un eccesso di massa grassa distribuita in
maniera differente nei vari distretti corporei e
nei diversi soggetti
BMI: Sottopeso <18,5; Normopeso 18,5-24,9;
Sovrappeso 25-29,9
Obesità moderata (I grado) 30-34,9;
Obesità severa (II grado) 35-39,9;
Obesità grave (III grado)>40
Secondo il National Cholesterol Education Expert Panel on
Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood
Cholesterol in Adults (Adult Treatment Panel III – ATPIII)






Presenza di tre o più dei seguenti disordini:
Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 102
cm, Maschi; ≥ 88, Femmine)
Alterata Regolazione Glicemica (Glicemia a
digiuno ≥ 110)
Ipertensione arteriosa (PA ≥130/85)
Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dl)
Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dl, Maschi;
< 50, Femmine)
Secondo l’OMS





Alterata glicemia o insulino-resistenza + due dei
seguenti criteri:
Ipertensione arteriosa (PA ≥160/90) o assunzione di
anti-ipertensivi Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dl);
Ridotto Colesterolo HDL (< 35 mg/dl, Maschi; < 39
mg/dl, Femmine);
Obesità centrale (WHR >0.9, Maschi; > 0.85,
Femmine e/o BMI >30);
Microalbuminuria (U-AER >20μg/min o rapporto
albumina/creatinina >20mg/g)
Secondo il gruppo europeo di
studio della resistenza insulinica






Insulino-resistenza o iperinsulinemia + due dei
seguenti criteri:
alterata glicemia a digiuno (tra 110 e 126 mg/dl,
ipertensione arteriosa (PA ≥140/90),
Ipertrigliceridemia (≥ 115 mg/dl),
Ridotto Colesterolo HDL (< 39 mg/dl),
Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 94 cm,
Maschi; ≥ 88, Femmine
E’ una malattia


al di sopra di un certo peso corporeo si deve
considerare una patologia cronica al pari del
diabete e dell'ipertensione arteriosa
i soggetti obesi hanno un'aspettativa di vita
qualitativa e quantitativa ridotta
Il grasso fa male alla salute del cuore,
soprattutto se si deposita su fianchi e
collo

Conclusione a cui sono giunti i ricercatori
del MRC Clinical Sciences Centre guidati da
Jimmy Bell. Il team statunitense ha preso in
esame i dati relativi a più di 3300 persone
di circa 51 anni
http://www.epicentro.iss.it/passi/romecon
ference.asp

Le esperienze dei vari paesi dico che la
prevenzione delle malattie croniche si
avvale della sorveglianza continua della
popolazione.
L’esperienza italiana

In Italia nel 2007 si è voluto affiancare alle
informazioni che periodicamente l’ISTAT
fornisce attraverso le sue indagini
“Multiscopo” un sistema che si
caratterizzasse per il focus sulle informazioni
utili agli interventi di salute pubblica (in
termini sia di indirizzo sia di controllo e
valutazione): la sperimentazione “PASSI”
Eziopatogenesi






Fattori genetici
Fattori ambientali
farmaci fattori socio-culturali-etnici
fattori dietetici
sedentarietà
fattori psicologici
Sovrappeso e Obesità: La cura
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impegno costante
“insegnare ed educare” e non “prescrivere”
l’efficacia del trattamento deve essere
verificata con controlli clinici medici periodici
ogni 4-6 mesi per i successivi 3 anni
(Ministero Salute)
Educazione alimentare,
informazione e disinformazione
attraverso i media
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Consumatore
Organizzazione dei consumatori
Etichette
Industrie alimentari
pubblicità
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Interventi psico-comportamentali:
tecniche comportamentali associate a
informazioni alimentari corrette nel contesto di
una terapia di gruppo. Per tecniche
comportamentali si intendono una serie di esercizi
psicologici il cui scopo è quello di normalizzare il
comportamento alimentare al fine di ridurre
l’introito calorico e facilitare la perdita di peso.
Questo tipo di terapia presuppone anche esercizio
muscolare di tipo aerobico che ha soprattutto
effetti benefici di tipo emodinamico e respiratorio,
ma modesti effetti dimagranti
Conclusione
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La terapia dell’obesità non si può limitare alla
frettolosa prescrizione di una dieta e ad un
generico e poco convinto invito all’esercizio
muscolare.
Occorre un trattamento integrato che
coinvolga internista, nutrizionista, psicologo e
chirurgo. Intervento mirato, multidisciplinare,
in base alle caratteristiche fisiche e cliniche del
paziente obeso.
L’obesità in Italia
Distribuzione di obesità e sovrappeso in Italia per classi di età nel
2005 (fonte Istat)
L’obesità in Italia
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Rapporto “Osservasalute: sovrappeso e
sedentarietà sono sempre più una piaga
nazionale
Sovrappeso e sedentarietà sono sempre più
una piaga nazionale
La prevalenza di sovrappeso e obesità
aumenta con l’ età, soprattutto tra i 45 ei 74
anni per gli uomini e i 55 e 74 anni per le
donne. Ed è soprattutto maschile.
L’obesità dell’età evolutiva
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Le statistiche sull’eccesso di peso infantile in Italia
1999-2000:
tra i 6 ed i 17 anni circa il 20% in sovrappeso,
4% la quota degli obesi.
Il problema interessa soprattutto la fascia di età 613 anni, + maschi che femmine

i bambini italiani tra i 13 e i 15
anni sono al quarto posto tra i
più obesi
Una delle cause: carenza di sport
Nel 2005 solo il 20,9% della popolazione ha
dichiarato di praticare in modo continuativo
uno o piu’ sport nel tempo libero, e il 10,3%
di praticarlo in modo saltuario.
 I piu’ attivi sono gli abitanti del Nord, in
particolare della Provincia Autonoma di
Bolzano (38,5%), Lombardia (25,6%) e
Veneto (25,3%), mentre i piu’ pigri abitano
in Molise (14%) e Campania (14,7%).
 A svolgere in modo continuativo sport sono
i giovanissimi fra i 6 e i 19 anni. Poi, con il
crescere ci si muove sempre meno
Educazione e prevenzione nella scuola:
problematiche su cui intervenire
Alcune iniziative
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“Tre giorni della salute”
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edizione speciale di Topolino
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"Non giocare con la vita, se guidi non bere"
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Frutta snack
Progetto pilota nazionale
“Frutta snack”
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Convegno, 16 dicembre 2008 a Roma,
Auditorium Ministero, Viale G. Ribotta, 5.,
coordinato dalla Centrale Sperimentazioni
e Servizi Agroambientali di Cesena,
il Progetto ha coinvolto, in 82 scuole
superiori di Roma, Bologna e Bari, circa
42.500 ragazzi, insegnanti e famiglie
L’attività fisica
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L'attività fisica concorre a mantenere uno stato di salute
ottimale a tutte le età;
è importante per il controllo del peso corporeo, riduce il
rischio cardiovascolare,
contribuisce alla formazione e alla conservazione della
massa ossea,
aumenta l'efficienza articolare e il tono muscolare,
promuove l'autostima e l’immagine positiva del sé, migliora
il tono dell'umore,
La diffusione della pratica dell’attività fisica è un problema
di cultura e non solo di spazi fisici.
Gli attori
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Formatori
Famiglia
Ristorazione scolastica
Contenuti, mezzi e canali per
l'informazione alimentare nelle scuole
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Conferenza nazionale
Banca dati
Comitati scientifici
Progetti e loro valutazione
Percorsi sul territorio
Attenzione alle mense scolastiche
Settimana dell’agricoltura
Obesità infantile: i dati
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L'Italia è ai primi posti in Europa per il numero di
bambini in sovrappeso
30/60 % dei bambini obesi mantengono l'eccesso
ponderale in età adulta e presentano, più
frequentemente del previsto, alterazioni metaboliche e
complicanze rispetto all'obesità che si manifesta in età
adulta
stretta relazione tra bassa autostima e eccesso di peso
nei bambini obesi (Hesketh, Wake e Waters, 2004).
Tabelle nazionali

elaborate della Società Italiana di Diabetologia
ed Endocrinologia Infantile (SIEDP). Cacciari,
Dilani, Balsamo, Dammacco, De Luca,
Chiarelli, Pasquino, Tonini, Vanelli (2002).
Italian cross-sectional growth charts for
height, weight and BMI (6-20y).
Luciano, Bressan, Zoppi. Body mass index
reference curves for children aged 3-19y from
Verona, Italy.
Tabelle internazionali

elaborate dall’International Obesity Task
Force (IOTF), Cole, Bellizzi, Flegal, Dietz
(2000). Establishing a standard definition for
child overweight and obesity worldwide:
International survey.
International Center for Health Statistics in
collaborazione con il National Center for
Chronic Desease Prevention and Health
Promotion (2000)
Obesità infantile: le cause
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Un incremento dei valori di BMI prima dei 5 anni
(adiposity rebound precoce) viene riconosciuto
come un indicatore precoce di rischio di sviluppo di
obesità
contributo genetico della familiarità
legame tra sviluppo di obesità in età evolutiva e
allattamento al seno
Il patrimonio genetico è la base su cui si
estrinsecano altri fattori: alimentazione, inattività,
contesto sociale, comportamento alimentare
Bambini obesi: diagnosi
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nuovo stile di vita (cibi grassi, riduzione
attività fisica quotidiana)
non si fa riferimento come nell'adulto alle
classi di IMC (Indice di Massa Corporea) si
utilizzano tabelle con parametri di crescita
(internazionale e nazionali)
Conseguenze dell'obesità ad
insorgenza precoce
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Aumentato carico meccanico Gastrointestinali
Dislipidemie
Diabete non insulino dipendente
Ipertensione
Alterazioni cutanee
Influenza sullo sviluppo puberale
Aumento della velocità di crescita
Psico-sociali
Rischio aumentato per alcune neoplasie
Persistenza dell'obesità
Effetti collaterali
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Diabete di tipo II, regredisce con la
diminuzione di peso
Ipertensione, asma, patologie renali,
Anomalie all’apparato scheletrico
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Statistiche sul sito dell’OMS
Obesità infantile: terapia
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La terapia migliore è la prevenzione
dell'obesità stessa fin dall'età evolutiva
inefficace la sola dieta ipocalorica, importante
l'approccio multidisciplinare
scelte di vita salutari (piste ciclabili, campi
sportivi, attività fisica a scuola, parchi gioco...)
aumento dell'attività fisica coinvolgendo i
genitori nel programma.
Obesità infantile: decalogo della
prevenzione
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Controllare il peso e la statura con regolarità (almeno ogni sei
mesi).
Fare cinque pasti al giorno evitando i “fuoripasto”
Consumare almeno cinque porzioni di frutta o verdura al giorno.
Bere molta acqua limitando le bevande zuccherate.
Ridurre i grassi a tavola, in particolare salumi, fritti, condimenti,
dolci.
Evitare di utilizzare il cibo come “premio”.
Privilegiare il gioco all'aperto, possibilmente almeno un'ora al
giorno.
Camminare a piedi in tutte le occasioni possibili.
Praticare uno sport con regolarità. Non importa essere campioni,
ma fare esercizio fisico e divertirsi.
Limitare la “videodipendenza” durante il tempo libero: massimo 2
ore al giorno.
Il piedibus

Ideato in Danimarca per
promuovere l’esercizio fisico nei
bambini
Prevenzione dell'obesità e attività
fisica: è tempo di agire

Promoting physical activity in children and youth: a
leadership role for schools: a scientific statement from the
American Heart Association Council on Nutrition, Physical
Activity, and Metabolism (Physical Activity Committee) in
collaboration with the Councils on Cardiovascular Disease
in the Young and Cardiovascular Nursing
Pate RR, Davis MG, Robinson TN, Stone EJ, McKenzie TL,
Young JC; American Heart Association Council on Nutrition,
Physical Activity, and Metabolism (Physical Activity
Committee); Council on Cardiovascular Disease in the
Young; Council on Cardiovascular Nursing
Circulation. 2006 Sep 12;114(11):1214-24
Claudio Maffeis, Prof. Ass. di
Pediatria, Università di Verona

a. la scuola dovrebbe garantire a tutti gli studenti programmi di educazione fisica
correlati alla salute che rispettino le raccomandazioni nazionali;
b. la scuola dovrebbe incentivare gli studenti ad usare il cammino o la bicicletta
per il trasferimento da casa a scuola e viceversa;
c. almeno il 50% del tempo di durata di una lezione di attività fisica scolastica
dovrebbe essere dedicato ad attività fisica di intensità moderata o vigorosa e i
programmi di educazione fisica dovrebbero permettere agli studenti di
apprendere le capacità motorie e comportamentali necessarie per poter praticare
l'attività fisica nelle età successive;
d. la scuola dovrebbe offrire a tutti gli studenti la possibilità di seguire programmi
di educazione alla salute mirati alla riduzione della sedentarietà e a promuovere
l'attività motoria;
e. ogni studente dovrebbe avere la possibilità di effettuare ogni giorno, non solo
durante le ore scolastiche, ma anche al di fuori di esse, almeno 30 minuti di
attività fisica di intensità moderata-intensa.
“Educagiocando”
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Strategie per migliorare lo
stile di vita dei bambini italiani
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EDUCAGIOCANDO - PRENDI 10 E LODE IN SALUTE!
28 settembre 2005 - ore 11.30
Roma presso la Residenza di Ripetta via di Ripetta 231 conferenza stampa de la Società Italiana di Diabetologia
(SID) di presentazione del progetto "Educagiocando –
Prendi 10 e lode in salute!", programma di prevenzione
dell’obesità e del diabete mellito rivolto ai bambini delle
scuole primarie e promosso dalla Società Italiana di
Diabetologia (SID).
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