nanni.unisal.it
… la nostalgia del totalmente altro (M. Horkheimer)
… il nostro cuore è inquieto….. (sant’agostino)
… l’infinito Leopardiano…
… la ricerca di felicità e più ancora del senso del vivere, del sé , del mondo..
… le vocazioni dei profeti, dei discepoli…
… i grandi testimoni….
…. Le esperienze di conversione («prendi e leggi», un incontro, un
pellegrinaggio, … sulla via di Damasco…)
…. Esperienze «personalissime» di Dio
… esperienze «limite» dirompempenti…
Ma oggi c’ è anche
…l’ottudimento consumistico del desiderio…
…Il narcisismo che perde sè stesso nella ricerca dell’immagine…
...il nichilismo ospite inquietante interiore…. (Galimberti)
…. le passioni tristi… (Spinoza)
…. il «male metafisico» (Maritain) della tecnocrazia/finanza (cfr. papa
Francesco… Evangelii Gaudium, cap. 2 …
… lo «scandalo» dei credenti»
… le «pietre di inciampo»: quale Dio, la religione, la Chiesa, il fanatismo
i bisogni-desideri antropologici fondamentali:
1) b. di identità  istinto di conservazione
2) b. di relazione  riconoscimento, amore
3) b. di comunità inserimento “produttivo”,
appartenenza …, nella storia
4) b. di senso  comprensione della vita in
un globale e sigificativo quadro di ideevalori
5) b. di assoluto, di infinito …
…altrimenti il «disagio»
I bisogni se non esauditi, provocano:
1) implosione (depressione, autodistruttività…)
2) esplosione (aggressività, bullismo…)
3) fuga, estraniazione, alienazione (droga…)
4) crisi, conflittualità, ricerca di nuove identità,
ristrutturazione del proprio campo di visione e
azione (adattamento positivo o negativo…)
… le aspirazioni
Vedere sé, gli altri
(e le cose).
► il “punto
accessibile al
con
bene” di ognuno(don Bosco)
l’occhio buono
del Vangelo ►il desiderio di libertà, di vita e di
… le
sofferenze e
le fragilità,
felicità…
►di ricerca di senso..
► di esperienze di amicizia e di
amore,
► di impegno volontario, per il
bene
► di trascendenza, di spiritualità…
(di infinito? Del divino)
..collegandoli alla
«PROPOSTA» del VANGELO
= del mistero di Gesù e del suo Vangelo,
dell’amore e della misericordia di Dio Padre e delle
beatitudini
 Vissuto nel «NOI-Chiesa» (VALORI, buone
tradizioni) del e
PORTARLO AD ALTEZZA
●del LINGUAGGIO,
● dei SOGNI..
● delle RELAZIONI,
● della VITA pratica
(nostra, dei ragazzi/e… e adulti
Le pietre
di
inciampo
… a livello personale
●Individuale
●di gruppo
●comunitario
Previamente: l’ascolto (interiore dello Spirito e
della Parola incarnata), la preghiera («che io
creda per capire, che io capisca per credere») ,
l’impegno per il bene e la «vita buona»
evangelica
 La «quaresima»
«L’invocazione» che venga: le tre «venute» (san
Bernardo): nella carne, nella gloria e nello spirito
 L’avvento, il Maranatha finale, l’eucaristia
L’accettazione e la conversione
 Il mistero della incarnazione (Natale: uno di noi), della passione,
morte e resurrezione (Pasqua: figli nel Figlio), il mistero della vita
nello Spirito (Pentecoste: la grazia del battesimo)
La vocazione/i  la missione /i nel cammino della vita
 La ricerca del «Regno di Dio e la sua giustizia», nel già e il non ancora, tra
le genti («Lettera a Diogneto»)… per la salvezza del mondo … e verso la piena
comunione con Dio ( «cieli nuovi e terra nuova» … il «paradiso»
Fondamentalità di una “una
vita comunitaria
ecclesiale che «profumi
di Vangelo», e che dia effettiva
qualità evangelica
ai 5 AMBITI DI VERONA
(relazioni/affettività – lavoro/festa –
trasmissione /educazione –
fragilità/differenze - convivenza
democratica)
sul piano della
evangelizzazione, catechesi,
liturgia, carità (cfr. OP. n. 54)
Condizioni previe
Lo studio dei
linguaggi giovanili
e la
«risignificazione
simbolica» del
messaggio
evangelico
Lo «studio cristiano» = nello
Spirito della Parola di Dio
e valutazione-promozione
della qualità «pastorale»
della Chiesa locale
(con la scuola, con
l’oratorio, i luoghi e le
agenzie “locali” del
divertimento e dello
sport), e della
comuicazione sociale
.. Non demonizzare ma
«operare» CON I NUOVI MEDIA
…Dialogare,
…far riflettere,
…integrare
…utilizzando bene i
tradizionali “mezzi”
educativi della fede:
►esperienze di feste e di
incontri comunitari che
celebrino la comunione
ecclesiale la sua
fondazione nella Parola di
Dio;
► una
liturgia che permetta
la integrazione tra rito e
espressività giovanile, tra
segno e mistero;
► momenti
di riflessione di
gruppo ma anche di
solitudine-interiorità
personale;
► …il pellegrinaggio…
… le GMG …e quelle parrocchiali e
► pratiche
diocesane…
caritative e di
volontariato civile;
L’oratorio –
«ponte» e
«laboratorio»
… come Gesù maestro
1) si fa prossimo
2) accoglie personalmente
3) dialoga (“cosa leggi?”)
4) comprende, non condanna
anche se non giustifica
5) stimola la “libertà”personale
verso il di più,
secondo i “talenti” di ognuno
e le esigenze del “Regno” (la vocazione-missione):“non peccare
più”, “fa questo e vivrai”, “vendi tutto… “vieni e seguimi”…”lascia
le reti …ti farò pescatore di uomini”.
6) Testimonia, “beneficando”, il Vangelo dell’amore di Dio per il
mondo…rischiando!!!
7) «…per loro santifico me stesso»
..nello Spirito
"Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, il Cristo resta nel
passato, il Vangelo è lettera morta, la Chiesa una semplice
organizzazione, l'autorità un potere, la missione una
propaganda, il culto un arcaismo, e l'agire cristiano una
morale da schiavi. Ma nello Spirito Santo il cosmo si solleva
e geme nelle doglie del Regno, il Cristo risorto si fa
presente, il vangelo è potenza di vita, la Chiesa realizza la
comunione trinitaria, l'autorità si trasforma in servizio, la
missione è pentecoste, la liturgia è memoriale e
anticipazione, l'agire umano viene deificato".
(Ignazio IV Hazim, patriarca della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia)
Le pietre di inciampo
… e il discernimento
Quale
religione?
del “do ut des”, per tenersi buono Dio o placare la divinità o
ottenere da essa favori.
del rapporto con Dio-partner, dominatore, Signore assoluto e punitore
implacabile (capriccioso) cui si deve sudditanza e obbedienza
indiscriminata e totale
della liberazione umana, come "riserva critica" contro ogni idolizzazione
ed assolutizzazione ideologica o politica o storica, come fonte di
speranza e principio di salvezza.
religione ridotta a religione civile, cioè a valori-sostegno di convivenza o
ad etica (=vivere buono, secondo ideali, norme, leggi, precetti), senza
«sacro, senza trascendenza, …senza Dio (= «atei devoti»)
una religiosità «diffusa» soggettiva-affettiva, calda, contrapposto a al razionalismo
freddo del mondo tecnologico e delle religioni dogmatiche, alle liturgie
ecclesiali, anonime e fredde..
–> fino alle forme della «religione al menu»
…Tra assenza, insignificanza, indifferenza, impegno, testimonianza,
confessione, integralismi, fondamentlaismi, terrorismi,
persecuzioni
QUALE
DIO?
Dio dei filosofi o della fede?
Dio “Essere Supremo” e “Essere Assoluto» o Dio del cuore?
“Deus absconditus”, non catturabile,
incomprensibile e ineffabile e al contempo
affascinante, misterioso, grande e potente
Dio “Totalmente Altro”; al Dio-Altissimo che abita “sopra i cieli dei cieli”, altri pongono in
alternativa il Dio-“Profondità” e il Dio-Presente in tutti gli esseri, nel mondo e nella
storia. Dio come “Colui che sarà”, “Potenza del futuro”, “il nostro futuro”
“Dio in sé” o “Dio-con-noi”
Dio dell’amore universale … Dio-Cristo-“superstar”, umanizzizzato o il Cristo-“pantocrator”,
l’«onnipotente bon Signore»
Il Dio vivente che continuamente interviene nella nostra vita, nel rispetto
dell’autonomia dell’uomo e del mondo, pur nella sua Trascendenza e “Supereminenza”
QUALE
CHIESA?
Chiesa «società» o chiesa mistero, della politica o della fede (…Celentano!) della
testimonianza del Cristo, speranza del mondo ?
Chiesa «comunione» o chiesa gerarchica e del magistero ecclesiale,
delle norme e misure rigide, assolutizzate, distanti dai bisogni reali
della vita delle persone e di quella comunitaria?
«Chiesa-semaforo» (che cioè si riduce solo a dare norme e
prescrizioni) o chiesa «pastorale» del popolo di Dio
basta
Dio sì, … Cristo-Vangelo sì, Chiesa no! a motivo della controtestimonianza dei cristiani o della chiesa, del «Vaticano»
…i punti
spinosi e
scandalosi
Soprattutto dirlo negli
“scarti” tra comprensione
religiosa e realtà nei "punti
spinosi" della cultura
religiosa ("scandalosi" per la
preponderante mentalità
contemporanea)
Oggi più che mai è difficile “dire Dio” e essere
“onesti” con lui: non solo per la complessità e
le novità del linguaggio contemporaneo e la
sua differenza e distanza dal tradizionale
linguaggio (razionale o simbolico) su Dio
►l'esistenza del male, della fame nel mondo,
► la sofferenza del giusto,
► la morte precoce dell'innocente,
► l'handicap del minorato,
► lo sfruttamento, all'alienazione e all'espropriazione del
povero, del debole, dello straniero, dell'oppositore,
► la sudditanza civile ed umana di molti da parte della
dominanza di alcuni pochi,
che magari si dicono religiosi, credenti, cristiani.
Nel mistero della vita, dell’essere e del «sacro» (numinoso, fascinoso,
Per il
tremendo
discernimento
La dinamica del discernimento GS ,1 e 11
= condivisione –critica-profezia, nello Spirito presente nel
mondo per cogliere i segni dei tempi… del disegno di salvezza di dio per il
mondo
Stare alle «regole» del dialogo tra due C e due D:
◙ condivisione dei principi, dei valori, dei diritti di tutti
◙ convergenza operativa
◙ differenziazione delle giustificazioni e delle motivazioni
◙ discussione, dibattito «democratico» per la riduzione problematica,
l’imprevisto, la concretizzazione «legale», nel pluralismo civile….
Sullo sfondo:
- cristiani sono come l’“anima del mondo”;
- l’uomo e la sua cultura quale “prima via” della Chiesa ;
- dialogo di ragione e fede muovendosi secondo “un amore ricco di intelligenza e una intelligenza
piena d’amore”—dilatare la razionalità e la fede
- la «legittima autonomia delle realtà terrene» (GS, n. 36) e, nella proceduralità della
«sana laicità»
La
differenza
cristiana
Un invito «…a dar ragione della speranza che è in voi»…
«facendo la verità nella carita»
♦a cogliere e sentire la centralità di Gesù Cristo “Verbo di Dio”, creatore del
mondo e redentore degli uomini;
♦a dire Dio nei termini di “Padre”, “grande nell’amore e ricco nella misericordia”;
♦a tener presente la sua volontà di salvezza, giustizia, pace.
♦a sentire di essere, nello Spirito, non solo “creature”, ma anche “figli nel Figlio”,
♦a cogliere il “mistero trascendente della Chiesa nel tempo”,
♦ a vivere nella comunanza creaturale, antropologica e cosmica (che faceva dire a san
Francesco, fratello sole, sorella luna, madre terra, fratello lupo, “sirocchie” le
cicale o gli uccelli)
♦a partecipare alla civile costruzione di una «civiltà dell’amore», nell’ orizzonte del Regno
Approfondimenti
educativi
L'infinito
« Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe,
che da tanta parte
de l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando,
Interminati spazi di là da quella,
e sovrumani silenzi, e profondissima
quiete
io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento
odo stormir tra queste piante,
io quello infinito silenzio
a questa voce vo comparando:
e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni,
e la presente e viva, e il suon di lei.
Così tra questa immensità
s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce
in questo mare. »
(Giacomo Leopardi, Recanati, 29 giugno
1798 – Napoli, 14 giugno 1837)
Cosa posso sapere?
cosa devo fare?
cosa posso sperare?
Wilhelm Schmiid nel suo
libro “Felicità” osserva: Quello
che dovremmo cercare non
è la felicità, ma il senso
profondo della vita.Che
potremo trovare dopo aver
ricostruito tutta quella rete di
relazioni sociali e familiari
che oggi tendiamo a
trascurare
Su cosa puntare?
«Educare» le cinque disposizioni «fondamentali» (J. Maritain):
1) l’amore alla conoscenza della Verità;
2) L’amore del bene e della giustizia (ed anche l'amore delle
imprese «eroiche»);
3) La semplicità, e apertura all’esistenza (mondo, tempo,
cose,,…) curare che non sia disturbata
4) L’apertura verso il lavoro e il senso del lavoro ben fatto.
[«Non intendo per questa disposizione lo zelo di lavorar sodo. Parlo di
qualche cosa di più profondo e di più umano: un rispetto per il lavoro da
fare, un senso di lealtà e di responsabilità nei suoi riguardi… se questa
disposizione fondamentale, che è la prima inclinazione naturale verso
l'autodisciplina, se questa probità nei confronti del lavoro è guastata,
viene a mancare una delle basi essenziali della moralità umana»].
5) l’apertura agli altri e il senso di cooperazione, «che in noi è
altrettanto naturale e contrastato, quanto la tendenza alla vita sociale e
politica».
Una sesta disposizione fondamentale
…. «EDUCARE » ( con la cultura, […biblica ]con la riflessione sull’esperienza,
con il clima, con la testimonianza..) l’apertura alla TRASCENDENZA
♦ personale (= bisogno di spiritualità),
♦ sociale (= bisogno di personalità),
♦ valoriale (= bisogno di essere di più ed oltre l'esistente e il
fattuale),
♦ storica (= bisogno di immortalità e di assolutezza),
♦ religiosa (= aspirazione ad un rapporto con un entità superiore,
magari con l'Infinito, con un Dio personale ed Assoluto),
 Grazie alla “riserva” di spiritualità di cui sono portatori le
comunità/chiese, rispetto alle società civili e politiche (= bisogno di
appartenenza a comunità… «spirituali»)
nell’aiutare il formarsi di globale e significativa visione dell’essere
e dell’agire personale e sociale (= bisogno di senso)
Come?
1) incoraggiare e favorire quelle disposizioni che permettono al fanciullo di
svilupparsi nella vita dello spirito;
2) centrare l'attenzione sull'intima profondità della personalità e del suo
dinamismo spirituale;
3) preoccuparsi innanzi tutto del di dentro e dell'interiorizzazione
dell'influenza educativa;
4) unificare, non disperdere;
5) sforzarsi di assicurare e nutrire l'interna unità dell'uomo (mani e mente
devono lavorare insieme; l'educazione e l'insegnamento debbono, sì,
incominciare dall'esperienza, ma per terminare nella ragione);
6) liberare l'intelligenza invece di sovraccaricarla (l'insegnamento deve
ottenere la liberazione dello spirito mediante il dominio della ragione sulle
cose imparate);
7) stimolare il conoscere ma anche esercitarsi ad esso.
(J. Maritain, L’educazione al bivio, La Scuola, Brescia 1976, pp. 63-81 passim).
…nell’adolescenza e giovinezza…
Tener conto dei
passaggi di vita:
distanziazione
 fusione amicale e
gruppale
 identificazione
in “star”
differenziazione
relazionale >
interpersonale
 differenziazione
personale
●
■PRESENZA,
►discrezione,
► pazienza
(specie tra stesso
sesso:madrefiglia,padre-figlio),
► lungimiranza,
► testimonianza
di vita
umanamente
degna
Integrazioni:
Essere buon educatore
= formazione dei formatori
educare cos’è?
Relazione di aiuto (mediazione, stimolo, sostegno,
promozione) per la formazione
delle capacità fondamentali della vita personale
(individuale, di gruppo, comunitaria, collettiva)
al fine di essere coscienti, liberi, responsabili e solidali
(fraterni), vivere una vita umanamente degna
e un’ esistenza storica aperta alla trascendenza
e a una visione religiosa della vita
farsi uno stile di pensiero e di
azione che coniuga
1- Sentire (= empatia per cogliere vissuti
esperienze,tendenze,interessi)
2- Rilevare (= eventi,risorse,movenze culturali,
movimenti innovativi)
3-Inquadrare(= con idee,valori,modelli chiavi
interpretative)
4-Prospettare(= per progettare,predisporre)
5-Operazionalizzare(= individuando,oggetti,
contenuti,esperienze,attivita,strategie,tempi,alleanz
e)
6- Monitorare, valutare, verificare personalmente,
insieme
Superare…
1) …il soggettivismo e l’emozionalismo
2) …l’evitare la relazione profonda, implicativa
3) …l’enfasi sull’agire, il fare, operare (cfr.
enfasi sulle competenze), più che sull’essere, il
condividere, gratuità, in-attualità…
4) …l’ideologia giovanilistica (eterno “Peter
Pan) deleteria per sé e educativamente: per
l’identità dei giovani
passare (integrare) da… a…
1) … da pedagogia della risposta… a p. della
proposta
2) …da pedagogia del successo formativo
soggettivo… a p. del fine (personale,
comunitario, …umano. …cristiano…)
3) ….da pedagogia a servizio… a p. per il
servizio
Si educa
1. Con l’insegnamento motivato e significativo – 2. con
la buona relazione e comunicazione personale - 3. con
il clima d’insieme 4. Con la testimonianza della vita
buona e giusta - 5. facendo fare, impegnando e
apprendendo cooperativamente
Nel DIALOGO
INTERCULTURALE:
2 c … 2d
1) la condivisione di idee/valori
2) la convergenza operativa per la loro
effettiva realizzazione
3) la legittimità della differenziazione delle
motivazioni e delle giustificazioni fondative
sia della condivisione ideale sia della
convergenza operativa,
4) il dibattito, confronto,discussione
democratica per la ricerca dell’oltre,
dell’ulteriore, del meglio, del più,del nuovo,
dell’imprevisto, del diverso
Contro la rassegnazione nella Chiesa
•
•
•
•
•
1. parlare non tacere
2. agire di persona
3. camminare insieme
4. mirare a soluzioni intermedie
5. non abbandonare il campo
…perché abbiano la vita e l’abbiano
in abbondanza (Gv.10,10)
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14.09.26.pomezia