PERCORSO 1 Percorso 9 Il participio R I P A S S I A M O ■ ■ I N S I E M E 1 Il participio 2 L’ablativo assoluto 4 ore LEZIONE 1 Il participio Prima del latino… l’italiano 1.1 Il participio Come gli altri modi infiniti (gerundio e infinito), il participio non permette l’esatta individuazione della persona cui si riferisce, tuttavia ne segnala numero e genere. Esso serve a volgere il significato del verbo in forma aggettivale, e pertanto ‘partecipa’ contemporaneamente delle caratteristiche proprie del verbo e dell’aggettivo: ■ come verbo esprime un’azione o un modo di essere; ■ come aggettivo funge da attributo di un sostantivo, con cui concorda in genere e numero. Tempi e diatesi Diversamente dai modi verbali fin qui studiati, il participio non presenta una rigida distinzione fra le due diatesi, ma ciascun tempo assume il suo specifico valore, attivo o passivo: ■ il presente, usato prevalentemente in funzione di aggettivo, ha sempre valore attivo; ■ il passato, usato indifferentemente come aggettivo o verbo, ha valore passivo nei verbi transitivi (per es.: «amato» = «che è stato amato») e attivo nei verbi intransitivi (per es.: «andato» = «che è andato»). Funzioni Il participio passato svolge due importanti funzioni: ■ è impiegato in varie proposizioni dipendenti implicite causali, concessive, temporali (per es.: «Salutati gli amici, tornò a casa» = «Dopo avere salutato gli amici, tornò a casa»); ■ preceduto dagli ausiliari «essere» o «avere», è utilizzato nella formazione dei tempi composti, attivi e passivi. DIFFERENZE Latino | Italiano • In latino i tempi del participio sono tre: presente, passato e futuro, quest’ultimo sopravvissuto in italiano solo nelle espressioni «venturi», «futuri», «nascituri», «morituri», in cui ancora permane l’originario significato di intenzione, imminenza, predestinazione. • In latino il modo participio si declina sul modello degli aggettivi della I classe (participio perfetto e futu- ro) e della II classe (participio presente), quindi fornisce indicazioni su genere, numero e caso. • In latino non esiste l’uso del participio perfetto dei verbi intransitivi con valore attivo, come accade per il participio passato italiano dei verbi «andato», «venuto», «partito», che significano «che è andato», «che è venuto», «che è partito». 181 PERCORSO 9 Il latino in pillole 1.2 Il participio, un aggettivo verbale In latino vi sono cinque modi infiniti: infinito, participio, gerundio, gerundivo, supino (ovvero le forme nominali del verbo), la cui funzione può essere sia nominale che verbale. Fra questi, il participio è considerato un aggettivo verbale e, come tale, segue la declinazione degli aggettivi della I e della II classe, fornendo dunque indicazioni su genere, numero e caso. Esso ‘partecipa’ contemporaneamente delle caratteristiche del verbo e dell’aggettivo: ■ come verbo esprime un’azione o un modo di essere e può reggere uno o più complementi; ■ come aggettivo funge da attributo di un sostantivo, con cui concorda in genere, numero e caso, e può presentare grado comparativo e superlativo (per es.: da doctus, «dotto», deriva il superlativo doctissimus, «dottissimo»). I participi sostantivati In perfetta analogia con gli aggettivi sostantivati, molti participi perfetti possono inoltre: ■ essere sostantivati al genere neutro (per es.: factum, «fatto», da facio, «fare»; responsum, «responso, risposta», da respondeo, «rispondere»); ■ essere adoperati come semplici sostantivi (per es.: adulescens, «giovane», da adulesco, «crescere»; sapiens, «saggio», da sapio, «essere saggio, conoscere, sapere»). 1.3 I tempi del participio (1): la formazione Il participio latino ha tre tempi, che si differenziano per formazione e uso: presente, perfetto e futuro. Analizziamoli singolarmente. Il participio presente Formazione: formato dal tema del presente e dal suffisso -nt- (-ent- per i verbi della IV coniugazione), presenta l’uscita del nominativo singolare in -s, derivante dalla caduta della dentale -t- davanti alla desinenza -s (da*-nt-s > -ns). ■ Caratteristiche: – ha sempre valore attivo; – esprime un’azione contemporanea a quella della reggente; – segue la declinazione degli aggettivi della II classe a un’uscita. ■ Uscite caratterizzanti: come tutti gli aggettivi della II classe, anche il participio presente esce: – in -ïa al nominativo, accusativo, vocativo neutro plurale; – in -ïum al genitivo plurale maschile, femminile e neutro; – in -i all’ablativo singolare; tuttavia, se il participio presente ha prevalente valore verbale, l’uscita dell’ablativo è in -e. ■ MEMO I coniugazione II coniugazione III coniugazione IV coniugazione Il 182 amans, amantis monens, monentis legens, legentis audïens, audientis che che che che Nel tradurre il participio presente latino (per es.: legens) puoi usare: – il corrispondente participio presente italiano (per es.: «leggente»); – il gerundio semplice (per es.: «leggendo»); – una proposizione relativa (per es.: « che participio perfetto legge/che leggeva »); ama ammonisce legge ode – una proposizione temporale introdotta da «mentre» (in rapporto di contemporaneità rispetto alla reggente, per es.: « mentre legge/leggeva »). Nel caso in cui il participio latino sia riferito al soggetto della frase, la soluzione più facile è quella di usare il gerundio semplice. Il participio ■ ■ ■ Formazione: si forma dal tema del supino con l’aggiunta delle desinenze -us, -a, -um. Caratteristiche: – ha sempre valore passivo; – esprime un’azione anteriore a quella della reggente; – segue la declinazione degli aggettivi della I classe. Quali verbi hanno il participio perfetto? Posseggono il participio perfetto solo i verbi transitivi. L’unico caso di utilizzo del participio perfetto nei verbi intransitivi è in combinazione con il verbo sum nella formazione del passivo impersonale dei tempi del perfetto (per es.: ventum est, «si venne»). MEMO I coniugazione II coniugazione III coniugazione IV coniugazione amátus, -a, -um monïtus, -a, -um lectus, -a, -um audítus, -a, -um amato ammonito letto udito Nel tradurre il participio perfetto latino (per es.: lectus) puoi usare: – il corrispondente participio passato italiano (anch’esso di valore passivo, per es.: «letto»); – il gerundio composto (per es.: «essendo stato letto»); – una proposizione relativa in rapporto di anteriorità rispetto alla reggente (per es.: «che era stato letto»). Nel caso in cui il participio latino sia riferito al soggetto della frase, la soluzione più semplice è quella di usare il participio passato. Il participio futuro ■ ■ Formazione: si forma dal tema del supino con l’aggiunta del suffisso -úrus, -úra, -úrum. Caratteristiche: – ha sempre valore attivo; – esprime un’azione posteriore a quella della reggente; – segue la declinazione degli aggettivi della I classe. MEMO I coniugazione II coniugazione III coniugazione IV coniugazione ■ amatúrus, -a, -um monitúrus, -a, -um lectúrus, -a, -um auditúrus, -a, -um che che che che Dal momento che il participio futuro (per es.: lectúrus) non ha un corrispondente preciso in italiano, esso va tradotto attraverso perifrasi che, nel rendere il rapporto di posteriorità, evidenzino anche una sfumatura di: – imminenza (per es.: «che sta per leggere/che stava per leggere»); amerà/che sta per amare ammonirà/che sta per ammonire leggerà/ che sta per leggere udrà/ che sta per udire – intenzionalità (per es.: «che ha intenzione di leggere/che aveva intenzione di leggere»); – predestinazione (per es.: «che è destinato a leggere/che era destinato a leggere»). Una traduzione solitamente valida è quella che esprime l’imminenza o l’intenzionalità di un’azione. Usi particolari: il participio futuro può essere impiegato: – come equivalente di una proposizione subordinata finale: ESEMPIO Tribunus se recepit in propinquum tumulum, loci se presidio defensurus (Livio). Il tribuno si ritirò su un rilievo vicino, per meglio resistere in virtù della posizione favorevole. 183 PERCORSO 9 – nella coniugazione perifrastica attiva, in combinazione con il verbo sum, per esprime un’azione imminente, prossima a compiersi nei fatti o nelle intenzioni dell’agente: ESEMPIO Orationem dicturus sum. Milites profligaturi erant. Sto per pronunciare un’orazione. I soldati stavano per (= erano pronti a) combattere. Il participio di sum Tra le forme nominali, il verbo sum possiede soltanto l’infinito (presente, passato e futuro) e il participio futuro (futúrus, a, um, «che sarà, futuro»), quest’ultimo derivato dalla stessa radice del perfetto fui. 1.4 I tempi del participio (2): valore relativo e aspetto verbale Abbiamo avuto modo di notare che i tempi del participio hanno valore relativo in quanto non designano un tempo assoluto bensì solo il rapporto che intercorre fra l’azione della subordinata e quella espressa nella sovraordinata, secondo il seguente prospetto: ■ il participio presente indica un rapporto di contemporaneità; ■ il participio perfetto indica un rapporto di anteriorità; ■ il participio futuro indica un rapporto di posteriorità. Da questa premessa si comprende che, nella traduzione del participio, è del tutto indifferente il tempo espresso dal verbo della sovraordinata. Osserviamo le frasi: (a) Video hominem scribentem epistulam. (b) Videbam hominem scribentem epistulam. Vedo un uomo che scrive una lettera. Vedevo un uomo che scriveva una lettera. La forma del participio presente scribentem, esprimendo un’azione contemporanea a quella del verbo principale, non subisce modificazioni nonostante il tempo della reggente cambi dal presente all’imperfetto. Pertanto, il participio presente viene tradotto con un presente, se nella reggente vi è un tempo principale (es. a), con un imperfetto, se nella reggente vi è un tempo storico (es. b). A proposito del participio, va fatta un’ulteriore precisazione relativamente all’aspetto verbale: il participio presente sottolinea l’incompiutezza dell’azione (aspetto durativo); ■ il participio perfetto designa l’azione compiuta (aspetto momentaneo o perfettivo); ■ il participio futuro designa la prospettiva e l’intenzione che un’azione si verifichi. ■ 1.5 Le funzioni sintattiche del participio Negli esempi esaminati nei paragrafi precedenti hai avuto modo di osservare che il participio latino può essere reso in italiano: ■ con un semplice aggettivo; ■ con un sostantivo; ■ con una proposizione relativa; ■ con un gerundio; ■ con una proposizione subordinata esplicita. Le diverse traduzioni corrispondono alle varie funzioni sintattiche assolte dalle forme participiali latine. Esaminiamole nel dettaglio, con attenzione alla versione in lingua italiana. 184 Il participio La funzione attributiva ■ ■ Definizione: il participio latino ha funzione di semplice attributo. Traduzione in italiano: con un aggettivo o a una proposizione relativa: ESEMPIO Pisistratus primus Homeri libros, confusos antea, sic disposuit, ut nunc habemus (Cicerone). Pisistrato per primo ordinò i libri dei poemi omerici, prima confusi (oppure: che prima erano confusi), così come li abbiamo ora. La funzione predicativa ■ ■ Definizione: il participio latino svolge funzione di complemento predicativo del soggetto o dell’oggetto, per lo più retto da verbi di percezione (come video, audio, conspicio), verbi causativi (come facio, do, reddo, curo, trado), o dai verbi habeo e teneo accompagnati dal participio perfetto. Traduzione in italiano: con un infinito o una proposizione subordinata dichiarativa (argomento di cui tratteremo nei prossimi Percorsi). La funzione appositiva: il participio congiunto ■ ■ Definizione: il participio latino è definito «congiunto» quando concorda con un termine dell’enunciato da cui dipende (spesso il soggetto), rispetto al quale si pone come una sorta di apposizione. Esso rende, in forma implicita, diversi tipi di subordinata (temporale, causale, concessiva, ipotetica). Traduzione in italiano: con una proposizione temporale, causale, concessiva o ipotetica: ESEMPIO Gladiator, strenue dimicans, a fera tandem dilaniatus est. Il gladiatore, combattendo (= sebbene combattesse) con tenacia, fu tuttavia sbranato dalla fiera selvaggia. Laboratorio di latino 1 Individua i participi contenuti nelle seguenti frasi e indica se hanno valore di verbo (V), aggettivo (A) o sostantivo (S). Il padre di Vittorio è dirigente in un’azienda di prodotti multimediali. V A S 2 Ho acquistato un nuovo diserbante a un prezzo molto conveniente. V A S 3 Dopo aver lavorato incessantemente per tre settimane, fui infine pagato in denaro contante. V A S 4 L’insegnante ha comunicato che gli assenti recupereranno il compito la settimana ventura. V A S 5 Terminata la conferenza, a tutti i presenti fu offerto un invitante banchetto. V A S Non si preoccupi, il contante e i preziosi saranno custoditi nella nostra banca, sorvegliata 24 ore su 24 da un vigilante. V A S Benché già ammonito, l’attaccante colpì con violenza il difensore avversario. V A S V A S 1 6 7 8 Ho acquistato una nuova stampante per il mio computer, identica a quella vista insieme a te. 185 PERCORSO 9 2 Analizza i seguenti participi, esplicitandoli in proposizioni temporali, causali o relative. L’esercizio è avviato. ESEMPIO «disposti» «leggente» part. pass. pl. → «dopo essere stati disposti», «poiché sono/erano stati disposti», «che sono/erano stati disposti» part. pres. sg. → «colui che legge»; «mentre legge» espropriate ■ vincenti ■ venturi ■ inviati ■ albeggiante turi ■ sorridente ■ trasmesso ■ insegnanti. ■ destinata ■ dormiente ■ esplorate ■ nasci- 3 Elabora otto proposizioni subordinate implicite (causali, concessive, temporali ecc.) in cui siano inseriti i participi passati di seguito elencati; quindi volgi le frasi in forma esplicita. L’esercizio è avviato. ESEMPIO terminato scomparso ■ giudicate Terminato il film, vi raggiungerò a cena → Dopo che il film sarà terminato, vi raggiungerò a cena. ■ soddisfatti ■ venduta ■ salutato ■ sconfitto ■ incontrate ■ cucinato. 4 Coniuga e traduci i participi dei seguenti verbi. amo, -as, -ávi, -átum, -áre, «amare» ■ delëo, -es, -évi, -étum, -ére, «distruggere» ■ dico, is, dixi, dictum, -ëre, «dire» ■ duco, -is, duxi, ductum, -ëre, «condurre» ■ impëro, -as, -ávi, -átum, -áre, «comandare» ■ mitto, is, misi, missum, -ëre, «mandare» ■ scribo, -is, scripsi, scriptum, -ëre, «scrivere» ■ venïo, -is, veni, ventum, -íre, «venire» ■ vidëo, es, vidi, visum, -ére, «vedere» ■ vinco, is, vici, victum, -ëre, «vincere». 5 Traduci le seguenti espressioni in forma implicita ed esplicita. retibus animalia capta ■ debellato ■ scutis colligatis ■ Cicerone moriente ■ puerum laudatum ■ cum philosopho sapienti ■ iudicem iudicantem ■ litato ■ Hannibale vivo ■ hostes victuri ■ amore dominante ■ collectae de vitibus uvae ■ magistrae docentis ■ vinculis abruptis ■ dona gerens ■ puellae laudaturae ■ beneficia accepta ■ cum puellis ad symphoniae cantum saltantibus ■ inaugurato ■ senectuti venienti ■ me pascente ■ impetrato ■ militum multitudinem congregatam. 6 Traduci in latino le seguenti espressioni. ai soldati che marciano ■ delle città devastate ■ dalla vita che sta per venire ■ per la passione ardente ■ alla madre sorridente ■ insieme ai dotti ■ con l’amico che urla ■ del giorno che sarà ■ riguardo alla cerimonia che è stata celebrata ■ l’oracolo invocato (c. ogg.) ■ il soldato che combatte (sogg.) ■ oh, vita infranta ■ il prigioniero che sta per rompere le catene (c. ogg.) ■ al servo acclamante ■ gli dèi implorati (c. ogg.) ■ per mezzo degli uomini che sperano ■ degli assetati ■ sul monte svettante ■ attraverso il mare agitato da venti contrari ■ tra le fiamme che ardono ■ quietissimi (sogg.) ■ sulle foglie in procinto di cadere. 7 Analizza e traduci le seguenti frasi, servendoti del participio per le espressioni evidenziate in grassetto. 1 Cesare, che tornava all’accampamento dopo la battaglia, veniva acclamato trionfatore dai suoi soldati. 2 Gli abitanti dell’isola videro i predoni approssimarsi alle mura della città e diedero subito l’allarme. 3 Il sapientissimo Pitagora è divenuto celebre per le sue intuizioni. 4 I maestri accolsero con affetto gli alunni che entravano a scuola. 5 Le lettere che erano state consegnate dagli ambasciatori alleati destarono l’ira del comandante. 6 Dobbiamo offrire soccorso a coloro che ci chiedono aiuto. 7 Il colono vide dall’alto della torre il suo campo bruciare (= che bruciava). 8 I cittadini che rispettano la legge sono apprezzati e lodati da tutti. 9 È opportuno che sapienti e dotti 186 Il participio collaborino con coloro che governano. 10 L’abitazione di Nerone, decorata con marmi splendenti e pietre preziose, era definita casa d’oro. 11 Il gladiatore, gravemente sanguinante, si accasciò al suolo esanime. 12 Le ancelle, affaticate dal lungo viaggio, si fermarono all’ombra di un ulivo frondoso. 8 Completa la traduzione delle seguenti frasi rendendo l’idea dell’imminenza. 1 2 3 4 5 6 7 8 Carthaginensium classis profectura est. Historicum librum lectura sum. Frater meus domum venturus est. Dux proelium commissurus erat. Helvetii regionem invasuri erant. Discipuli fabulam lecturi sunt. Agricola cum filiis arva araturus est. Gladiatores morituri sunt. La flotta dei Cartaginesi è sul punto di ………………... ……………………….. un libro di argomento storico. Mio fratello sta per ………………………….………... …………….. è in procinto di ……………………… Gli Elvezi ……………….. di invadere ……………….. Gli scolari ……………………………………………. …………………. si accinge a ……………………… …………………….. sono destinati a ……………… 9 Completa le seguenti frasi latine rendendo l’idea dell’imminenza. Hostes………………………………Urbem. I nemici avevano intenzione di invadere Roma. 2 Ancilla ……………………… epulas. L’ancella si apprestava a preparare il banchetto. 3 Caesar……………………….. auxilia …………………….. Cesare era sul punto di inviare truppe ausiliarie in Gallia. 4 Vergilius poeta bucolicum carmen ……………………………….. Il poeta Virgilio ha intenzione di scrivere un’egloga. 5 ……………………………… domum. Mi accingevo a tornare in patria. 6 Milites contra …………………… ……………………..……………………. I soldati erano sul punto di combattere contro i nemici. 7 Puella………………. epistulam ……………………………….. La fanciulla si accingeva a inviare una lettera alla madre. 8 Hostium rex …………………….. in exilio. Il re nemico era destinato a morire in esilio. 1 10 Analizza le seguenti frasi individuando la funzione svolta dai participi, quindi inseriscili nella tabella e traduci. 1 Flumina pauca vides de magnis fontibus orta (Ovidio). 2 Dextrum cornu, ab hostibus circumventum, oppressum est. 3 Pugnantes in hostes impetum fecerunt. 4 Magna cum cura tua scripta lectura sum. 5 Dionysius tyrannus, Syracusis expulsus, Corinthi pueros docebat (Cicerone). 6 Saepe sidera viam erranti monstrant. 7 Milites captos in castra duxerunt. 8 Sol crescentes decedens duplicat umbras (Virgilio). 9 Navigantes Neptunum deum invocare solent. 10 Galli, proelio superati, statim ad Caesarem legatos de pace miserunt. 11 Timotheus a patre acceptam gloriam multis auxit virtutibus (Cornelio Nepote). 12 Cives pontificem celebrantem sacra tacite audiunt. 13 Hieme prudentes agricolae, frigus metuentes, in stabulis greges protegunt. 14 Numquam est cum potente societas (Fedro). 15 Adulescentes, ludentes in horto, e somno matronam dormientem excitant. 16 Galli victi silere solent, canere victores (Cesare). 17 Sapientium consilia attente audiamus! 18 Cives, maxime territi, in proximum collem fugerunt. 187 PERCORSO 9 participio sostantivato participio attributivo participio predicativo participio contiunto .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. 11 Sottolinea nelle seguenti frasi le espressioni da rendere con la coniugazione perifrastica attiva o il participio congiunto, quindi traduci. 1 I senatori sono in procinto di emanare nuovi provvedimenti per risolvere le controversie civili. 2 Il giudice, dopo aver esortato gli imputati a dire la verità, iniziò il processo. 3 Le ragazze stanno per intrecciare corone di fiori con cui ornare le are delle dee. 4 Spronando i propri soldati, il generale diede il segnale di battaglia. 5 Il pontefice, rivoltosi ai fedeli, iniziò a celebrare il rito solennemente. 6 I pirati sono sul punto di attaccare le coste della Sicilia. 7 Le navi dei nemici erano in procinto di salpare dal porto e fare ritorno in patria. 8 La madre, temendo per le sorti del figlio, implorò il generale nemico di restituirglielo. 9 I soldati stanno per catturare i disertori giacché la loro fuga è rallentata dalle insidie del luogo. 10 I servi, sebbene ammalati, erano destinati a lavorare tutto il giorno nei campi. 12 Sottolinea i participi e uniscili con un tratto di matita al sostantivo cui si riferiscono (se espresso); quindi traduci le seguenti frasi, prima in forma implicita poi in forma esplicita. 1 Pedites equitesque hostibus incurrentibus frustra resistebant. 2 Cives legibus oboedientes a consule laudati sunt. 3 Epaminondas erat continens patiensque, non solum populi sed etiam amicorum ferens iniurias. 4 Multi philosophi, in hortis cum amicis ambulantes, de gravibus quaestionibus disputabant. 5 Aliquot pastores ad fontem sedentes interrogavi. 6 Galli iam de salute desperabant, quod nostri magnam militum fugientium multitudinem comprehenderant. 7 Omnes cives Ciceroni occurrebant, consulem honoraturi. 8 Post cruentam pugnam milites vulnerati a medico curabantur. 9 Timeo Danaos et [= etiam] dona ferentes. 10 Aures verum dicenti semper praebeo. 188 Il participio LEZIONE 2 L’ablativo assoluto Prima del latino… l’italiano 2.1 Subordinate implicite ed esplicite Subordinate implicite ed esplicite In italiano le proposizioni subordinate possono essere espresse in forma esplicita attraverso verbi di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale), oppure in forma implicita attraverso verbi di modo infinito (infinito, participio e gerundio). La differenza riguarda l’aspetto puramente stilistico, non il contenuto. Scrivere: «Tornando a casa, ho incontrato Ludovica» oppure «Mentre tornavo a casa, ho incontrato Ludovica» non modifica il senso della frase, ma solo la forma: in entrambi i casi la subordinata esprime un’azione contemporanea alla principale. Allo stesso modo le frasi «Avendo forato, il ciclista scese dalla bicicletta» oppure «Dopo avere forato, il ciclista scese dalla bicicletta» o ancora «Poiché aveva forato, il ciclista scese dalla bicicletta» esprimono tutte significato analogo. Questo tipo di proposizioni può essere tradotto in latino in vari modi, ma la forma sintetica, corrispondente alla nostra subordinata implicita, è in ablativo assoluto. Il latino in pillole 2.2 L’ablativo assoluto Come appena accennato, buona parte delle proposizioni subordinate italiane che si possono esprimere in forma implicita (temporali, causali, concessive, ipotetiche) sono rese in ablativo assoluto. Si tratta di una costruzione sintattica tipicamente latina formata dall’unione di: sostantivo + participio concordati in ablativo Affinché sia possibile tale costruzione, è opportuno che siano soddisfatte due condizioni: non ci deve essere identità di soggetto fra ablativo assoluto e proposizione reggente; ■ non ci deve essere alcun legame grammaticale o sintattico fra ablativo assoluto e proposizione reggente (di qui la definizione di absolutus, ovvero «sciolto» da vincoli e dipendenze). Osserviamo l’esempio ■ Aristide patria pulso, Persae Graeciam aggressi sunt. Espulso Aristide dalla patria, i Persiani attaccarono la Grecia. MEMO Aristide pulso è un ablativo assoluto costruito correttamente: la frase principale, infatti, non presenta alcun legame grammaticale con la subordinata all’ablativo. Quando non è possibile utilizzare il costrutto dell’ablativo assoluto, il latino ricorre al participio congiunto o al cum narrativo. Quali verbi esprimono l’ablativo assoluto? Non tutti i verbi possono essere utilizzati nel costrutto dell’ablativo assoluto. In genere si applica la seguente regola: 189 PERCORSO 9 ■ ■ se l’ablativo assoluto è espresso al participio presente possono essere impiegati tutti i verbi transitivi e intransitivi, sia attivi che deponenti; se l’ablativo assoluto è espresso al participio perfetto possono essere utilizzati solo i verbi deponenti intransitivi e transitivi attivi (memorizzabili con l’acronimo D.I.T.A.). Quali tempi del participio vengono utilizzati? Per esprimere le varie relazioni temporali, i latini si servivano di tutti e tre i tempi del participio e, più precisamente: ■ del participio presente per rendere l’idea di contemporaneità con l’azione espressa dalla principale: ESEMPIO ■ del participio perfetto per rendere l’idea di anteriorità rispetto all’azione espressa dalla principale: ESEMPIO ■ Christus natus est, regnante Augusto. Cristo nacque, essendo imperatore Augusto. [forma impl.: gerundio] Cristo nacque, mentre era imperatore Augusto. [forma espl.: prop. temporale] Hostibus pulsis, dux in castra milites reduxit. Essendo stati respinti i nemici, il comandante ricondusse nell’accampamento i soldati. [forma impl.: gerundio] Dopo che i nemici furono respinti, il comandante ricondusse nell’accampamento i soldati. [forma espl.: prop. temporale] Poiché i nemici erano stati respinti, il comandante ricondusse nell’accampamento i soldati. [forma espl.: prop. causale] Respinti i nemici, il comandante ricondusse nell’accampamento i soldati. [impl.: participio] del participio futuro, davvero molto raro, per rendere l’idea di posteriorità rispetto all’azione espressa dalla principale: ESEMPIO Deserere ripam Rheni, irrupturis tam infestis nationibus, non conducit (Tacito). Non è conveniente abbandonare la riva del Reno, essendo pronti ad attaccarci popoli a noi tanto ostili [forma impl.: gerundio] Non è conveniente abbandonare la riva del Reno, quando popoli a noi tanto ostili sono pronti ad attaccarci [forma espl.: prop. temporale] Non è conveniente abbandonare la riva del Reno, dal momento che popoli a noi tanto ostili sono pronti ad attaccarci [forma espl.: prop. causale] 2.3 Consigli per la traduzione L’ablativo assoluto può essere reso in italiano in forma: ■ implicita: attraverso gerundio o participio; ■ esplicita: attraverso subordinate di varia natura (temporali, causali, concessive, ipotetiche). ESEMPIO 190 Milites, superatis hostibus, Romam redibant [lett.: I soldati, essendo stati sconfitti i nemici,…]. I soldati, avendo sconfitto i nemici, tornavano a Roma. [forma impl.: gerundio] I soldati, sconfitti i nemici, tornavano a Roma. [forma impl.: participio] I soldati, dopo aver sconfitto i nemici, tornavano a Roma. [forma espl.: prop. temporale] I soldati, poiché avevano sconfitto i nemici, tornavano a Roma. [forma espl.: prop. causale] Il participio Per cominciare a familiarizzare con la traduzione dell’ablativo assoluto, ti consigliamo di adoperare la forma implicita, soluzione più semplice e immediata. Vediamo in che modo. ■ L’ablativo assoluto è espresso al participio presente: adopera il gerundio semplice procedendo come segue: – traduci il participio presente latino al gerundio semplice; – inserisci tra gerundio e sostantivo un articolo determinativo; – traduci il sostantivo posto all’ablativo: ESEMPIO Advenientibus Romanis militibus, hostes in fugam se dederunt. Sopraggiungendo + i + soldati romani, i nemici si diedero alla fuga. gerundio + art. deter. + sostantivo L’ablativo assoluto è espresso al participio perfetto: adopera il participio passato italiano (ma sempre con valore passivo!): – traduci il participio perfetto latino al participio passato; – inserisci tra participio passato e sostantivo un articolo determinativo; – traduci il sostantivo posto all’ablativo concordandolo con il participio: ■ ESEMPIO Audito oraculo, cives in urbem redeunt. Ascoltato + l’ + oracolo, i cittadini fanno ritorno in città. part. pass. + art. deter. + sostantivo Sebbene questo tipo di traduzione risulti un po’ macchinoso, ti assicura correttezza grammaticale fin dalle prime prove. Una volta compreso il metodo, potrai iniziare a ‘sciogliere’ la tua prosa, rendendola più fluida attraverso subordinate causali o temporali (più raramente, concessive o ipotetiche). Così facendo, le due frasi proposte in precedenza risulteranno l’una causale, l’altra temporale: Advenientibus Romanis militibus, hostes in fugam se dederunt. Poiché sopraggiungevano i soldati romani, i nemici si diedero alla fuga. Audito oraculo, cives in urbem redeunt. Dopo aver ascoltato l’oracolo, i cittadini fanno ritorno in città. 2.4 Alcune particolarità Elenchiamo sinteticamente tre formazioni particolari di ablativo assoluto. L’ablativo assoluto privo di parte nominale Si tratta di espressioni formulari e/o tecniche, prevalentemente di carattere politico-religioso. Composte unicamente dall’ablativo del participio, hanno valore impersonale: cognïto essendosi venuto a sapere audíto essendosi udito (corsa la voce) nuntiáto essendo stato annunciato edicto essendo stato ordinato impetráto essendosi ottenuto permisso essendosi permesso Queste forme di ablativo assoluto verbale assumono talvolta valore avverbiale, anziché impersonale: exploráto compiuta l’esplorazione auspicáto presi gli auspici auguráto presi gli auguri 191 PERCORSO 9 L’ablativo assoluto privo di parte verbale Si tratta prevalentemente di espressioni nominali che presuppongono un sottinteso participio presente di sum. Composte dal solo ablativo del nome (o pronome), sono spesso utilizzate nelle datazioni consolari: natura duce facendosi guidare dalla natura (lett.: essendo guida la natura) me duce sotto il mio comando» (lett.: essendo io il comandante) M. Claudio L. Furio consulibus sotto il consolato di M. Claudio e L. Furio (lett.: quando erano consoli M. Claudio e L. Furio) L’ablativo assoluto usato per esprime un’indicazione temporale particolare È traducibile in italiano attraverso espressioni nominali: occidente sole/luná al calar del sole/della luna (lett.: calando il sole/la luna) decrescente luná al calar della luna (lett.: decrescendo la luna) Laboratorio di latino 13 Traduci le seguenti espressioni usando il costrutto dell’ablativo assoluto. allontanati i nemici dalla città ■ dormendo la madre all’ombra dei pioppi ■ mentre calavano le tenebre ■ interpellati gli esploratori ■ essendo stati uccisi i fuggiaschi ■ ingannato il nemico con astuzia ■ sotto la guida di Cesare ■ salpata la flotta da Atene ■ interrogato l’oracolo a Delfi ■ mentre il prigioniero implora aiuto ■ celebrato il rito ■ durante il consolato di Crasso ■ su esortazione del console ■ poiché erano stati invocati gli dei ■ invertita la marcia ■ essendo stata scritta una lettera ■ dopo essere stato revocato il comando ■ distribuiti i viveri nell’accampamento ■ poiché il patto era stato infranto ■ devastata la città dall’incendio ■ dopo aver dato il segnale. 14 Traduci le seguenti espressioni prima in forma implicita e poi in forma esplicita. consule a civibus creato ■ imperato ■ congregatis in unum locum omnibus militibus ■ auditis oratoris severis verbis ■ me scribente ■ magistrá moniturá discipulos ■ comperto ■ servis in domini agro laborantibus ■ puero fabulas legenti ■ Cicerone vivo ■ habitá oratione ■ perfugae capti ■ consule Pompeo ■ collectos flores ■ cognito ■ duci imperanti ■ populo ad contionem advocato ■ matronam orantem in templo ■ te placide dormiente ■ proelio commisso ■ matri rosá donatá ■ homines orationem audituri ■ paratis epulis in placido horto ■ vento adverso ■ superatis montium angustiis ■ pacis condicionibus acceptis ■ foederis sancti. 15 Individua l’ablativo assoluto e traducilo in tutti i modi possibili, sia in forma esplicita che implicita. 1 Lectá Caesaris epistulá, diu hostium principes de pacis condicionibus disputaverant. → impl.: ................................................................................................................................................ → espl.: ................................................................................................................................................. 192 2 Tarquinio regnante, avi mei in Italiam venerunt. → impl.: ................................................................................................................................................ → espl.: ................................................................................................................................................. 3 Superatis Belgis, expulsis e Gallia Germanis, victis in Alpibus Sedunis, Caesar in Illyricum profectus est (Cesare). → impl.: ................................................................................................................................................ → espl.: ................................................................................................................................................. Il participio 4 Capto hostium oppido, nostri triumphantes in casta redeunt. → impl.: ................................................................................................................................................ → espl.: ................................................................................................................................................. 5 Insulae incolae, advenientibus piratis, gemmas aurumque in arcis furtim occultant. → impl.: ................................................................................................................................................ → espl.: ................................................................................................................................................. 16 Svolgi il seguente esercizio: a) indica il rapporto temporale che intercorre fra la proposizione principale e la subordinata; b) traduci le frasi in latino utilizzando, dove possibile, il costrutto dell’ablativo assoluto; c) spiega, di volta in volta, il motivo per cui non è possibile usare l’ablativo assoluto. L’esercizio è avviato. ESEMPIO «Vedendo l’amico in difficoltà, si precipitò in suo aiuto» (rapp. di contemporaneità). Non è possibile usare l’abl. ass. perché c’è identità di soggetto fra la principale e la subordinata. 1 Dal momento che stava per tramontare il sole, i soldati si ritirarono nell’accampamento (………....). 2 Vinta la battaglia, le truppe ringraziarono gli dèi propizi (………....). 3 Mentre le serve raccoglievano l’acqua alla fonte, il padrone le richiamò in villa (………....). 4 Ascoltando la lezione, si addormentò (………....). 5 I convitati, terminato il banchetto, andarono via sazi e contenti (………....). 6 Pronunciata l’arringa, il console sciolse l’assemblea popolare (………....). 7 Dopo avere arato i campi con l’aiuto dei buoi, il contadino li seminò e infine irrigò (………....). 8 Poiché è stata annunciata la pace, i cittadini, esultanti di gioia, corrono al tempio (………....). 9 Edificato il Colosseo, a Roma si svolsero numerosi combattimenti di gladiatori (………....). 10 Mentre veleggiava in alto mare, la flotta fu sorpresa da una terribile mareggiata (………....). 17 Analizza e traduci le seguenti frasi d’autore, sottolineando l’ablativo assoluto e segnalandone di volta in volta il valore (causale, temporale ecc.). 1 Voluptate dominante, omnes virtutes iacere necesse est (Cicerone). 2 Caesar, exploratis regionibus, albente caelo, copias castris eduxit (Cesare). 3 Commisso proelio diutius nostrorum impetum hostes ferre non potuerunt ac terga verterunt (Cesare). 4 Hic quoque ingens bellum civile commovit, cogente uxore Cleopatrá, dum cupiditate muliebri optat etiam in urbe regnare (Eutropio). 5 Q. Fabio M. Claudio consulibus M. Cato tribunus militum in Sicilia fuit (Cornelio Nepote). 6 Ego autem a patre ita eram deductus ad Scaevolam, sumptá virili togá (Cicerone). 7 M. Atilius Regulus, cum iterum consul in Africa captus esset, duce Xanthippo Lacedaemonio, imperatore autem patre Hannibalis Hamilcare, missus est ad senatum (Cicerone). 8 Duae tamen sub Nerone provinciae factae sunt, Pontus Polemoniacus, concedente rege Polemone, et Alpes Cottiae, Cottio rege defuncto (Eutropio). 9 Quibus rebus cognitis ex perfugis et captivis, Caesar haec genera munitionis instituit (Cesare). 10 Camillus, permisso ut ex collegis optaret quem vellet, Furium optavit (Livio). 193