E’ un costrutto tipico e molto usato della lingua latina che può assumere valore temporale, causale, concessivo, condizionale. L’ablativo assoluto consiste nel porre in ablativo il sostantivo che fa da soggetto ad una proposizione subordinata e nell’accordare con esso il predicato verbale in forma di participio presente o perfetto. Per poter usare questa costruzione occorre: Che la proposizione subordinata sia completamente sciolta(absoluta) da ogni legame grammaticale con la proposizione reggente; Che i soggetti delle proposizioni siano diversi tra loro. Gli Achei, presa Troia, la incendiarono. Quindi si deve ricorrere al cum narrativo o al costrutto del participio congiunto. Non può essere resa con l’ ablativo assoluto. Infatti il pronome la si riferisce a Troia, soggetto della subordinata. Se il participio è presente, l’ablativo assoluto si può avere con qualsiasi verbo (transitivo o intransitivo, attivo o deponente), purché vi sia contemporaneità d’azione tra il participio presente ed il verbo della proposizione reggente, ché può trovarsi al presente, al passato, al futuro. Tarquinio regnante, foedus cum Tuscis renovatur. Regnando Tarquinio, viene rinnovata l’alleanza con gli Etruschi. Oriente sole, ex urbe cessit. • Sorgendo il sole, si allontanò dalla città. Borea flante, non arabis. • Soffiando la tramontana, non arerai. Se il participio è perfetto, l’ablativo si può avere soltanto con i verbi intransitivi deponenti o transitivi attivi (D. I. T. A.). Naturalmente l’azione della subordinata deve essere anteriore rispetto a quella espressa dalla reggente. Mortuo Tullo, patres interregnem nominaverunt. Morto Tullo, i senatori nominarono un interré. Pacata Gallia, Romam rediit Caesarem. • Dopo aver pacificato la Gallia, Cesare tornò a Roma. Hostibus profligatis, Caesar Romam revertit. • Poiché i nemici erano stati sconfitti, Cesare ritornò a Roma. Talvolta l’ablativo assoluto, allontanandosi dalle rigide norme che ne regolano l’uso, si presenta con forme particolari. Di queste le più frequenti sono: Ablativi assoluti formati da due soli nomi, da un nome e da un aggettivo, da un nome e da un pronome, da un aggettivo e da un pronome; in tali casi si considera sottinteso il verbo sum, che manca di participio presente. Ablativi assoluti rappresentati dal solo participio perfetto in ablativo singolare neutro. Tali participi possono essere di due tipi: - Participi perfetti seguiti da una proposizione infinitiva, finale e interrogative indiretta; - Participi perfetti usati in modo avverbiale. Troiani, Aena duce, sedibus incertis vagabantur. I Troiani, sotto la guida di Enea vagavano senza fissa dimora. Dis invitis, nihil faciam. Essendo gli dei contrari, non farò nulla. Le ragioni del latino, Teoria Luca Polentini