I.C. 1° e 2° Desenzano
TENER BOTTA COME GENITORI
LUN 23 MARZO:
“Quando la relazione genitori-figli
non è costruttiva: difficoltà e
fatiche reciproche
Se il sole può donare al cielo il suo
arcobaleno più bello solo dopo un
temporale, anche la vita, forse, ci maltratta
un po’ per poterci offrire qualcosa di
prezioso.
Laura Tangorra, Solo una parentesi
Stasera...........
-Difficoltà e fatiche della relazione genitorifigli
-Quando la relazione è difficile
-quando non ci si capisce
-perchè non ci si capisce
Tutto ciò per: comprendere ed essere
maggiomente consapevoli
Videos!!!!!!
Relazione……….
• Contatto fra almeno due soggetti, che si riconoscono
reciprocamente
• Presuppone interesse al contatto, c’è un motivo per cui si
entra in relazione
• Suo strumento è la comunicazione ( non solo verbale) e
la trasmissione di messaggi
• Se è educativa, prevede disparità ed investimento
educativo di un soggetto su un altro ( ma c’è reciprocità)
Della relazione fra soggetti, stasera vedremo quando questa
non funziona in modo soddisfacente
Quando la relazione non funziona:
Perché i figli discutono con i genitori???????
Infanzia
( fino a 6 anni)
-periodo egoico ( tutto e
subito)
-se affermo me stesso esisto
-necessità di soddisfazione
immediata dei desideri
-sono altro da te
-ho bisogno di contenimento
-cerco relazione con te
-alla fine l’adulto non si discute
( dipendo ancora da lui)
Latenza
( da 6 a 12 anni)
-periodo della latenza: le
pulsioni emotive si
affievoliscono e viene data
grande attenzione al cognitivo,
alla scoperta, al pensiero
-ho pensieri che hanno un
senso per me, e li difendo
-cerco confronto e spessore
nell’adulto
-esisto come persona ed ho
pareri e riflessioni
-cerco relazione con te, voglio
contare qualcosa per te
-sono altro da te
-alla fine l’adulto non si
discute, ma alcuni dubbi sulla
sua infallibilità ci sono
Adolescenza
( da 12 a 20/22 anni)
-periodo adolescenza: messa
in discussione di tutto il
passato della persona per la
ricerca della propria identità
individuale
-esisto come persona, e voglio
essere visto
-grande confusione: tutto e il
contrario di tutto
-a prescindere, l’adulto si
contrasta: sbaglia di sicuro,
non mi conosce
-ho bisogno del contrasto per
capire me stesso e in cosa
credo veramente
-cerco e nello stesso tempo
rifiuto la relazione con te, ma
non so perchè
-ho strumenti per contrastarti
Quando la relazione non funziona:
Perché i genitori discutono con i figli???
-per affermare il proprio ruolo educativo, quando non
viene riconosciuto
-per passare i propri valori ai figli
-per contenere ed insegnare
-perché ho una responsabilità su di te
-perché vorrei il tuo bene ( quello che secondo me è
il tuo bene)
-per comandare
-perché “finchè resti in questa casa fai come ti dico
io”
-…………….
Derive relazionali nelle
discussioni genitori-figli
AUTORITARISMO
( qui comando io!)
-CHI RESTA:solo il genitore (corsa al
massacro, vince il più forte)
LASSISMO
( fa un po’ come vuoi!)
-CHI RESTA: solo il figlio (il mondo
gira intorno a lui)
-CHI SCOMPARE: il figlio (perde il più
debole)
-CHI SCOMPARE: il genitore (ha
sempre ragione il figlio e si fa tutto ciò
che lui vuole)
-FINO A QUANTO DURA: fino a
quando chi è debole diventerà forte
-FINO A QUANTO DURA: anche per
sempre, o almeno fino a quando le
richieste del figlio non sono più
sostenibili dal genitore
-LE CONSEGUENZE: l’autoritarismo
scompare quando scompare
l’infallibilità del genitore ( adolescenza)
ed al figlio non resta più niente di ciò
-LE CONSEGUENZE: il bambino
che si credeva di avergli insegnato
cresce senza il senso del limite e mal
sopporta la frustrazione di non avere
tutto e subito, con le conseguenze che
questo comporta. Non esistono le
regole
Quindi….
• Non esiste contrasto e litigio se non all’interno di una
relazione ( per entrare in contrasto ci vuole un oggetto su cui
discutere, e che divide)
• In un contrasto, ognuno vuole affermare se stesso e la
propria identità agli occhi dell’altro ( gioco di forza)
• Il contrasto è il compito educativo dei soggetti in età
evolutiva, ne hanno bisogno, non possono farne a meno
• C’è sempre una ragione dietro il contrasto, da parte di
ognuno dei soggetti che vi prendono parte. Questa ragione
ha senso per il soggetto che la sostiene
• Non sempre la ragione è chiara ai soggetti che entrano in un
contrasto relazionale, non sempre è razionale, ma un senso
per il soggetto ce l’ha
• A volte, in un contrasto, si usano linguaggi diversi ( non solo
verbali), di cui, spesso, non si è consapevoli
La relazione non sempre è
facile perché……..
• Presuppone impegno costante
• Presuppone sempre riconoscimento dell’altro
( reciprocità)
• A volte un soggetto chiede di più, troppo, da
per scontato che gli si riconosca…
• Obbliga entrambi i soggetti a revisioni continue
ed aggiustamenti di tiro non sempre facili
• Nella relazione ognuno si porta dietro il proprio
passato, di cui spesso non si è consapevoli ma
che è presente nella relazione
Grazie a tutti per l’attenzione!!
Dott.ssa Katia Cadei
[email protected]
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